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20/03/2017
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AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICASERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
PRP 2014-2018 COSTRUIRE SALUTEEMERSIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
PRP 2014-2018 COSTRUIRE SALUTEEMERSIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
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Dati INAIL 2013MP DENUNCIATE
(COMPRESA AGRICOLTURA)
Fonte: OReILOsservatorio Regionale di monitoraggio degli Infortuni sul Lavoro e
delle malattie professionali o
correlate con il lavoro (OReIL), presso AUSL
di Reggio Emilia
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Dati INAIL EmiliaDati INAIL Emilia-Romagna: MP DENUNCIATE(COMPRESA AGRICOLTURA)
Fonte: OReIL
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MP DENUNCIATE/RICONOSCIUTE(COMPRESA AGRICOLTURA) Dati INAIL
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
1.581 1.459 1.740 1.868 2.396 2.575 3.266 3.536 3.668 3.579
3.784 3.305 3.691 3.904 4.515 4.965 6.439 7.267 7.448 7.969
41,8 44,1 47,1 47,8 53,1 51,9 50,7 48,7 49,2 44,9
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
9.957 10.021 10.545 11.458 13.319 15.859 19.153 20.343 19.883 21.662
26.873 26.838 27.174 28.801 30.401 35.196 42.558 46.813 46.298 51.802
37,1 37,3 38,8 39,8 43,8 45,1 45,0 43,5 42,9 41,8
TOTALE
25.668
53.287
48,2%
TOTALE
152.200
362.754
42,0%
ANNO
RICONOSCIUTE
DENUNCIATE
%
ANNO
RICONOSCIUTE
DENUNCIATE
%
EMILIA-ROMAGNA
ITALIA
48,2%
42,0%
Fonte: OReIL
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Tecnopatia 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Tot. %
WRMSDspatologie da sovraccarico biomeccanico
146 290 330 278 376 414 484 614 859 1.189 1.458 1.124 882 8.448 71,9%
Ipoacusie 150 152 195 263 349 257 352 233 167 143 94 105 112 2.57 2 21,9%
Dermatiti 6 18 22 23 26 11 7 10 18 11 4 10 6 172 1,5%
MM 12 12 4 3 12 11 10 10 24 19 25 16 12 170 1,4%
Tumori 6 9 4 11 6 7 7 5 10 7 10 6 10 98 0,8%
Asbestosi 6 6 4 4 11 9 6 7 13 5 3 10 8 92 0,8%
Mal. Respir. 7 7 1 3 12 12 2 4 7 6 10 6 2 79 0,7
Stress/Mobb. - 6 6 4 2 6 1 1 1 - 1 - 2 30 0,3
Silicosi 1 2 - 1 3 4 - - 2 1 1 3 3 21 0,2%
Altre/ND 1 7 5 13 11 11 2 1 2 3 1 2 3 62 0,5%
Totale 335 509 571 603 808 742 871 885 1.103 1.384 1.607 1.286 1.040 11.744 100%
Dati MP SPSAL AUSL RE 2003-2015 per TIPOLOGIA Fonte: SPSAL
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EntiSegna.te
Ipoacusie % WMSDs %
Dermopatie %
Pneumopatie %
Tumori non MM
% MM %Altre MP % Tot. %
MM.CC. 244 41,5% 234 4,1% 5 9,8% 6 8,2% 4 8,9% 1 1,0% 11 13,6% 505 7,7%
Patr.to 242 41,2% 4.028 71,2% 24 47,1% 37 50,7% 28 62,2% 20 20, 4% 39 48,1% 4.418 67,0%
SPSAL - - 36 0,6% 1 2,0% - - 1 2,2% 3 3,1% - - 41 0,6%
MMG 4 0,7% 118 2,1% 2 3,9% 1 1,4% 1 2,2% - 0,0% 6 7,4% 132 2,0%
Osped/ Clin.
- - 5 0,1% - - 4 5,5% 2 4,4% 36 36,7% 1 1,2% 48 0,7%
All. Spec. 11 1,9% 59 1,0% 1 2,0% 2 2,7% 4 8,9% 19 19,4% 1 1,2% 97 1,5%
INAIL 87 14,8% 1173 20,7% 18 35,3% 22 30,1% 5 11,1% 17 17,3% 21 25,9% 1.343 20,4%
ALTRI/ND - - 2 - - - 1 1,4% - - 2 2,0% 2 2,5% 7 0,1%
588 100% 5.655 100% 51 100% 73 100% 45 100% 98 100% 81 100% 6.591 100%
8,9% 85,8% 0,8% 1,1% 0,7% 1,5% 1,2% 100,%
Dati MP SPSAL AUSL RE 2011-2015 per Ente Segnalant e Fonte: SPSAL
Di fronte a un problema……
Il primo problema consiste nel
“sapere di avere dei problemi”!
PRP 2015-2018EMERSIONE MALATTIE PROFESSIONALI
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Di solito, di fronte a un problema……
si arriva immediatamente alle conclusioni …..
stabilendo le cause … o addirittura……
le SOLUZIONI
PRP 2015-2018EMERSIONE MALATTIE
PROFESSIONALI
PRP 2015-2018EMERSIONE MALATTIE PROFESSIONALI
EDILIZIAAGRICOLTURAPPMS CANCEROGENI Stress L.C. REACH AMIANTO
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AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICASERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
EMERSIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI e tutela della salute e della sicurezza in edilizia
N°cantieri ≥ 15% Notifiche Preliminari (~ 600 cantieri/anno)
Coordinamento altri Enti (DTL, INAIL, INPS/ agenzia…)
Grandi opere, opere complesse, amianto, palchi
Circolare RER n.10/2014: linee di indirizzo sulla vigilanza
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.3 Prevenzione…edilizia
VIGILANZA~ 130 controlli inerenti impianti elettrici / apparecchi di sollevamento
Servizio S.I.A.
T.d.P Pioli Divo referente Edilizia, Dipartimento Sanità Pubblica
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– Utilizzo di lista di controllo regionale condivisa
– Attività di controllo dell’appropriatezza dellasorveglianza sanitaria (protocollo sanitario)
VIGILANZA
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.3 Prevenzione…edilizia
– Anagrafica di Cantiere con riferimento alla piramid e organizzativa: Committente (R.d.L.) - Coordinatori - Affidataria/e – Esecutrice/i -Lavoratori Autonomi
– Organizzazione: compiti e documentazione di Coordin atori e Impresa/e Affidataria/e
– Rischio di caduta dall’alto e sprofondamento– Rischio di caduta seppellimento scavi/demolizioni– Rischio sollevamento materiali– Rischio da investimento/circolazione mezzi– Rischio da elettrocuzione– Rischio da uso di attrezzature– Addestramento uso DPI anticaduta/macchine– Formazione dei lavoratori
– Nomina Medico Competente
LISTA DI CONTROLLO
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.3 Prevenzione…edilizia
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AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICASERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
EMERSIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI e tutela della salute e della sicurezza in agricoltur a
Problema:� maggior incidenza di infortuni mortali (causa più frequente è
il capovolgimento della trattrice)
� piccole realtà imprenditoriali, con popolazione lavorativa«particolare» (lavoratori stagionali, lavoratori stranierispesso con basso titolo di studio)
� scarsa consapevolezza, degli addetti, dei rischi infortunisticie di malattia professionale a cui sono esposti
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agrico ltura e silvicoltura
T.d.P Bassoli Milena referente Agricoltura, Dipartimento Sanità Pubblica
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N°az. agricole RE CENTRO(7 comuni)
N°az. agricole RE NORD
(14 comuni)
N°az. agricole RE SUD
(24 comuni)
N°az. agricole Prov. RE
1794 (27%) 2339 (35%) 2474 (37%) 6600
Tab.1 distribuzione sul territorio di aziende agric ole iscritte alla Camera di Commercio
N°All. bovini N°All. suini N°All. ovocaprini N°All. av icoli
1617 529 396 38
Tab.2 distribuzione sul territorio di aziende agric ole con allevamento
ANALISI CONTESTO PRODUTTIVO PROVINCIALE
Fonte dati: anagrafe Camera di Commercio aggiornata al 2015
Fonte dati: anagrafe SVET aggiornata al 2015
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agrico ltura e silvicoltura
Attività di Vigilanza:� Controllo requisiti di sicurezza macchine ed attrezzature� Controllo uso dei prodotti fitosanitari, in attività congiunta con SIAN� Controllo sorveglianza sanitaria, nelle aziende con obbligo� Esecuzione verifiche periodiche di determinate attrezzature di lavoro
(SSIA)
Resoconto vigilanza 2016:� n°70 aziende agricole controllate (di cui l’80% «non a norma »)� n°131 verifiche periodiche di determinate attrezzature
Programmazione 2017:� n°90 aziende agricole oggetto di vigilanza
Attività di Prevenzione/Assistenza :� Approfondire le conoscenze su tematiche di tipo igienico_sanitario
(movimentazione manuale carichi, esposizione a radiazioni solari..)� Divulgare materiali informativi (Datori di lavoro, lavoratori..)
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agrico ltura e silvicoltura
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AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICASERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
Emersione e prevenzione patologie muscolo-scheletriche
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.5 Emersione e prevenzione patologie muscolo-sche letriche
T.d.P Zecchi Giorgio referente PPMS, Dipartimento Sanità Pubblica
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ATTIVITA’ MIRATE AGLI ASPETTI SANITARI
• Implementare i registri regionali e nazionali con i dati previsti per le malattie professionali (MALPROF).
• Attivare percorsi di informazione, formazione, assistenza tra SPSAL e MC/MMG/MO sui rischi da sovraccarico biomeccanico e i danni alla salute ad esso correlati, volti a favorire l’emersione e l’appropriatezza dei percorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali.
• Predisporre strumenti ‘semplici’ di valutazione dei rischi da sovraccarico biomeccanico (utili anche per autovalutazione nelle aziende).
• Realizzare e implementare una banca delle soluzioni ergonomiche per il sovraccarico biomeccanico.
http://safetyengineering.din.unibo.it/banca-delle-soluzioni
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.5 Emersione e prevenzione patologie muscolo-sche letriche
AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICASERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
Monitoraggio e contenimento del rischio da esposizio ne a cancerogeni professionali
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- attività di vigilanza in almeno 45 aziende / medici competenti su come viene gestito il rischio cancerogeno: verif iche, tra l’altro, su
- corretta valutazione del rischio, - applicazione buone pratiche di prevenzione , - adeguata consapevolezza dei lavoratori sul rischio
cancerogeno e sulle misure per prevenirlo(formazione efficace?)
- attività di informazione per lavoratori dell’edil izia sulrischio Silice
- attività di assistenza per i medici competenti diaziende della Metalmeccanica, con lavorazioni suacciaio Inox o ….
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.6 Monitoraggio e contenimento del rischio cancero geno professionali
Dr. Ferri Fulvio referente Cancerogeni , Dipartimento Sanità Pubblica
Con quali strumenti :
. check list regionale
. questionario «consapevolezza»
. strumenti di misura (diretta o indiretta ) dell’esposizione e test sul buon funzionamento delle aspirazioni
PROGRAMMA N.1 SETTING AMBIENTI DI LAVORO
1.6 Monitoraggio e contenimento del rischio cancero geno professionali
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PIANO REGIONALE DELLA
PREVENZIONE 2015-2018
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PIANO REGIONALE DELLA
PREVENZIONE 2015-2018
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PIANO REGIONALE DELLA
PREVENZIONE 2015-2018
http://www.treccani.it/vocabolario/proattivo/proattivo agg. [comp. di pro-2 e (re)attivo, calco dell’ingl. proactive]. – Nel linguaggio aziendale, di chi opera con il supporto di metodologie e strumenti utili a percepire anticipatamente i problemi, le tendenze o i cambiamenti futuri, al fine di pianificare le azioni opportune in tempo: essere p.; avere un approccio p.; un manager proattivo
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PLA (piano locale attuativo)
Indicatori di processo FormulaValore di
partenza 2016 2017 2018
Numero aziende controllate mediante
l’utilizzo di
lista di controllo interna
NA 9 9 11 13
percorsi di informazione, formazione,
assistenza diretti ai medici competenti,
ai medici di
medicina generale e ai medici
ospedalieri
NA 1
aziende controllate nel 2016
- 2 Progetto CCM
- 8 nuove aziende definite in base ai criteri concordati
- 6 Medici Competenti
- Aziende con più di 10 dipendenti- Comparti a maggior rischio SLC- Denunce MP 2000-2015
(Mobbing/ disturbo adattamento/ post traumatico da stress)
- Elenco INAIL Progetto CCM
Ref. Regionale: Magnani F. (AUSL Parma) Ref. Provinciale : Crespi E.
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AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICASERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
Monitoraggio e contenimento del rischio da esposizio ne a sostanze chimiche pericolose
Dott.ssa Patrizia Ferdenzi Coordinatrice delle attività di controllo dell’Autorità Competente REACH-CLP di Reggio Emilia
(Dipartimento di Sanità Pubblica)
« REACH » è un acronimo che si forma dai termini inglesiregistrazione (Registration), valutazione (Evaluation) e autorizzazione(Authorisation) delle sostanze chimiche (Chemicals).
Problema: Le sostanze chimiche sono presenti in molti prodottiutilizzati quotidianamente sia nei cicli produttivi che negli ambienti divita e non sempre è ben definito il rischio per la salute di coloro chegli utilizzano o per l’ambiente né quali siano le adeguate procedureper utilizzarle in sicurezza.
PROGRAMMA N.2 SETTING COMUNITA’ – PROGRAMMA DI POPOLAZIONE
2.3 Piano Regionale dei controlli e della Formazion e sul Reach-CLP (integrato con il Piano Locale Prevenzione Rischio Chimico)
http://www.ausl.re.it/servizi/servizi-territoriali/dipartimento-di-
sanita-pubblica/sportello-informativo-reach-clp
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Dott.ssa Patrizia Ferdenzi Coordinatrice delle attività di controllo dell’Autorità Competente REACH-CLP di Reggio Emilia
(Dipartimento di Sanità Pubblica)
La Comunità Europea ha emanato i Regolamenti REACH eCLP che istituiscono un sistema integrato di registrazione,valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanzechimiche, nonché di classificazione di pericolo. Scopo di talesistema è migliorare la protezione della salute umana edell’ambiente, mantenendo la competitività e rafforzando lospirito di innovazione dell’industria chimica europea.
PROGRAMMA N.2 SETTING COMUNITA’ – PROGRAMMA DI POPOLAZIONE
2.3 Piano Regionale dei controlli e della Formazion e sul Reach-CLP (integrato con il Piano Locale Prevenzione Rischio Chimico)
http://www.ausl.re.it/servizi/servizi-territoriali/dipartimento-di-
sanita-pubblica/sportello-informativo-reach-clp
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Monitoraggio e contenimento del rischio da esposizio ne ad amianto
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T.d.P William Montorsi referente Amianto, Dipartimento Sanità Pubblica
Problema: L’Amianto può essere causa di insorgenza nell’uomo di specifiche e gravi patologie a carico dell’apparato respiratorio (mesotelioma, cancro bronchiale, asbestosi) a distanza anche di molti ann i dall’inizio dell’esposizione.
Il quadro normativo, molto complesso, prevede tra l’altro l’ obbligo ai proprietari di mantenere in b uono stato i materiali, l’effettuazione di censimento / mappatura dei materiali e degli immobili, l’ attiva zione di archivi di lavoratori esposti ed ex-esposti.
PROGRAMMA N.2 SETTING COMUNITA’ – PROGRAMMI DI POPOLAZIONE
2.4 Ridurre le esposizioni ad amianto dei cittadini e dei lavoratori: Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna (PARER)
T.d.P William Montorsi referente Amianto, Dipartimento Sanità Pubblica
Molto importanti sono le iniziative che i singoli Co muni stanno adottando per acquisire tali informazioni anc he con ausilio di moderne tecnologie (sistemi aeromobi li a pilotaggio remoto).
Un’attenzione particolare meritano i cantieri di rimozione Amianto, in quanto è presente sia il risch io di esposizione per i lavoratori che per la popolazione circostante.
PROGRAMMA N.2 SETTING COMUNITA’ – PROGRAMMI DI POPOLAZIONE
2.4 Ridurre le esposizioni ad amianto dei cittadini e dei lavoratori: Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna (PARER)
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Altre attività del Dipartimento di Sanità Pubblica, svolte dai Servizi di competenza:
- vigilanza e controllo dei siti attualmente censiti secondo mappature regionali;
- vigilanza e controllo sui cantieri di bonifica;
- vigilanza e controllo di situazioni specifiche legate a peculiarità locali (segnalazioni etc.)
- gestione delle problematiche legate alla presenza di amianto nell’acqua potabile
- formazione/informazione comunicazione verso tutti gli attori interni (AUSL) ed esterni (pubblici e privati) coinvolti ai vari livelli
PROGRAMMA N.2 SETTING COMUNITA’ – PROGRAMMI DI POPOLAZIONE
2.4 Ridurre le esposizioni ad amianto dei cittadini e dei lavoratori: Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna (PARER)
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Promozione della salute nei luoghi di lavoro
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PROGRAMMA N. 1 SETTING AMBIENTE DI LAVORO
1.2 Promozione della salute nei luoghi di lavoro
T.d.P Lia Gallinari referente Promozione salute, Dipartimento Sanità Pubblica
Obiettivi a cui concorre il setting ambiente di lavoro:
Ridurre il numero dei fumatori
Estendere la tutela dal fumo passivo
Ridurre il consumo di alcol a rischio
Aumentare il consumo di frutta e verdura
Ridurre il consumo eccessivo di sale
Aumentare l'attività fisica delle persone
�Favorire un ruolo attivo del medico competentenell’orientare i lavoratori verso scelte ecomportamenti favorevoli alla salute
�Contrastare stili di vita dannosi quali l'abitudine alfumo, l'abuso di alcol e di altre sostanze,l'alimentazione non corretta, la sedentarietà, lamancata adesione ai programmi di screening attivatidal Servizio Sanitario Regionale, ecc..
38PROGRAMMA N. 1 SETTING AMBIENTE DI LAVORO
1.2 Promozione della salute nei luoghi di lavoro
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Possibili interventi nei luoghi di lavoro
Stili di vita salutariAbolizione del fumo di tabaccoRiduzione del consumo di alcolRiduzione del sovrappeso corporeoAdeguamento della dietaAumento attività fisicaIgiene del sonno e strategie di compenso per i turnisti
Possibili interventi nei luoghi di lavoro
Malattie cardiovascolari
Abolizione del fumo di tabaccoCorrezione del regime alimentareControllo della pressione arteriosae del peso corporeoAumento dell’attività fisica
http://www.exsmokers.eu/it-it/
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Possibili interventi nei luoghi di lavoro
Patologie respiratorieInformazione sulle interazioni tra fumo di tabacco edesposizione a polveri, fumi e gas
Malattie infettiveCampagne di vaccinazione raccomandate dal SSN
Possibili interventi nei luoghi di lavoro
NeoplasieInformazione sulle interazioni tra fumo, alcool ecancerogeni professionaliCounselling per la cessazione del tabagismo per espostia cancerogeni professionaliEducazione alimentare e distribuzione di cibi sani nellemense aziendaliProtezione contro l’eccessiva esposizione a radiazioniUVScreening di provata efficacia (informazione e invito asottoporsi)
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