Post on 16-Feb-2019
1
International Public Sector
Accounting Standards Board
Principio contabile
internazionale per il settore
pubblico (IPSAS) 2
Rendiconto finanziario TRADUZIONE A CURA DEL CNDCEC
DAL TESTO ORIGINALE INGLESE PUBBLICATO DA IPSASB
Exposure Draft
October 2011
Comments due: February 29, 2012
IPSASB Principio contabile internazionale (IPSAS) 2 Rendiconto finanziario
Gennaio 2017
2
TRADUZIONE DALL’INGLESE
Eugenio Virguti
Dottore Commercialista
REVISIONE DELLA TRADUZIONE
Mariarita Cafulli
Settore traduzioni CNDCEC
Elena Florimo
Settore traduzioni CNDCEC
Matteo Pozzoli
Staff CNDCEC
CONSIGLIERI CNDCEC DELEGATI AREA INTERNAZIONALE
Giovanni Gerardo Parente
Ugo Marco Pollice
IPSAS 2 1
International Federation of Accountants®
529 Fifth Avenue, 6th Floor
New York, New York 10017 USA
Il presente documento è stato pubblicato dall’International Federation of Accountants (IFAC). L’IFAC è
un’organizzazione internazionale al servizio del pubblico interesse, la sua missione è quella di rafforzare la
professione contabile in ogni parte del mondo e di contribuire allo sviluppo di economie internazionali forti mediante
la definizione e la promozione di standard professionali di elevata qualità, favorendo la convergenza a livello
internazionale su tali standard e contribuendo al dibattito sulle questioni di interesse pubblico nelle quali le
competenze professionali sono maggiormente rilevanti. È possibile scaricare la pubblicazione in lingua inglese
gratuitamente, esclusivamente per uso personale, sul sito dell’IPSASB www.ipsasb.org.
International Public Sector Accounting Standards, Exposure Drafts, Consultation Papers, e altre pubblicazioni
dell’IPSASB sono pubblicate dall’IFAC cui appartiene il copyright delle stesse. Il testo approvato di tutte le
pubblicazioni dell’IFAC è quello pubblicato dall’IFAC nella versione originale inglese.
IPSASB e IFAC declinano ogni responsabilità diretta o indiretta per le conseguenze derivanti dall’uso e
dall’applicazione della presente pubblicazione, siano esse causate da negligenza o altro.
I loghi IPSASB, ‘International Public Sector Accounting Standards Board’, ‘IPSASB’, ‘International Public Sector
Accounting Standards’ ‘IPSAS’, i loghi IFAC, ‘International Federation of Accountants’, e ‘IFAC’ sono marchi
registrati dell’IFAC.
Copyright © giugno 2013 dell’International Federation of Accountants (IFAC). Tutti i diritti riservati. È necessario il
permesso di IFAC per riprodurre, custodire o trasmettere il presente documento, eccetto per quanto consentito dalla
legge. A tal fine è possibile contattare: permissions@ifac.org.
ISBN: 978-1-60815-151-6
IPSAS 2 2
Il presente principio “Rendiconto finanziario” dell’International Public Sector Accounting Standards Board (IPSASB)
è stato pubblicato in lingua inglese dall’International Federation of Accountants (IFAC) all’interno dell’Handbook of
International Public Sector Accounting Pronouncements nel giugno 2013. È stato tradotto in italiano dal Consiglio
Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel 2014 e riprodotto con il permesso dell’IFAC. Il
processo di traduzione dell’Handbook of International Public Sector Accounting Pronouncements è stato approvato
dall’IFAC e la traduzione è stata svolta in conformità al “Policy Statement—Policy for Translating and Reproducing
Standards Published by IFAC.” Il testo approvato dell’Handbook of International Public Sector Accounting
Pronouncements è quello pubblicato dall’IFAC in lingua inglese.
Testo in lingua inglese dell’IPSAS 2 “Cash Flow Statements” © 2013 International Federation of Accountants
(IFAC). Tutti i diritti riservati.
Testo in lingua italiana dell’IPSAS 2 “Rendiconto finanziario” © 2017 International Federation of Accountants
(IFAC). Tutti i diritti riservati.
Titolo originale IPSAS 2: Cash Flow Statements - ISBN 978-1-60815-151-6
IPSAS 2 3
IPSAS 2 – RENDICONTO FINANZIARIO
Riconoscimenti
Il presente Principio contabile internazionale per il settore pubblico (IPSAS) è
tratto principalmente dal Principio contabile internazionale IAS 7, Rendiconto
finanziario, pubblicato dall’International Accounting Standards Board (IASB).
Parti dello IAS 7 sono riprodotte in questa pubblicazione dell’International Public
Sector Accounting Standards Board (IPSASB) della International Federation of
Accountants (IFAC) con il consenso dell’International Accounting Standards
Committee Foundation (IASCF).
Il testo approvato degli International Financial Reporting Standards (IFRS) è
quello pubblicato dallo IASB in lingua inglese; le copie si possono ottenere
direttamente presso l’IFRS Publications Department, primo piano, 30 Cannon
Street, Londra EC4M 6XH, Regno Unito.
E-mail: publications@ifrs.org
Sito internet: www.ifrs.org
Gli IFRS, gli IAS, le Exposure Draft e le altre pubblicazioni IASB sono protetti da
diritti d’autore appartenenti alla IFRS Foundation.
“IFRS”, “IAS”, “IASB”, “IFRS Foundation”, “International Accounting
Standards” e “International Financial Reporting Standards” sono marchi registrati
della IFRS Foundation e non possono essere utilizzati senza il consenso della IFRS
Foundation.
IPSAS 2 4
IPSAS 2 – RENDICONTO FINANZIARIO
Storia dell’IPSAS
La presente versione include i cambiamenti risultanti dagli IPSAS emessi fino al
15 gennaio 2012.
L’IPSAS 2, Rendiconto finanziario è stato pubblicato a maggio 2000.
Da allora, l’IPSAS 2 è stato modificato dai seguenti IPSAS:
IPSAS 3 Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed errori
(pubblicato a dicembre 2006)
IPSAS 4, Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere (pubblicato
a dicembre 2006)
Miglioramenti agli IPSAS (pubblicato a gennaio 2010)
Miglioramenti agli IPSAS (pubblicato a novembre 2010)
Tabella dei paragrafi modificati nell’IPSAS 2
Paragrafo modificato Tipo di modifica Modificato da
22 Modificato Miglioramenti agli
IPSAS, gennaio 2010
Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
25 Modificato Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
27 Modificato Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
30 Modificato Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
36 Modificato IPSAS 4, dicembre 2006
37 Modificato IPSAS 4, dicembre 2006
401 Eliminato IPSAS 3, dicembre 2006
Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
41 Eliminato IPSAS 3, dicembre 2006
42 Modificato Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
43 Modificato Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
1 I paragrafi successivi sono stati rinumerati.
IPSAS 2 5
Paragrafo modificato Tipo di modifica Modificato da
47 Modificato Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
63A Nuovo Miglioramenti agli
IPSAS, gennaio 2010
63B Nuovo Miglioramenti agli
IPSAS, novembre 2010
IE Modificato IPSAS 3, dicembre 2006
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 6
Maggio 2000
IPSAS 2 – RENDICONTO FINANZIARIO
SOMMARIO
Paragrafo
Finalità .....................................................................................................
Ambito di applicazione ............................................................................ 1–4
Benefici apportati dalle informazioni sui flussi finanziari ....................... 5–7
Definizioni ............................................................................................... 8–17
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ............................................. 9-11
Gruppo .................................................................................................. 12-14
Benefici economici futuri o potenziale di servizio ................................ 15
Attivo netto/patrimonio netto ............................................................... 14
Imprese a controllo pubblico ................................................................ 16
Attivo netto/patrimonio netto ............................................................... 17
Presentazione del rendiconto finanziario ..................................................... 18–26
Attività operative .................................................................................. 21–24
Attività di investimento ........................................................................ 25
Attività di finanziamento ...................................................................... 26
Presentazione dei flussi finanziari derivanti da attività operative ................ 27–30
Presentazione dei flussi finanziari derivanti da attività di investimento e di
finanziamento ........................................................................................ 31
Presentazione dei flussi finanziari al netto ................................................... 32–35
Flussi finanziari in valuta estera .................................................................. 36–39
Interessi e dividendi ..................................................................................... 40–430
Imposte sull'avanzo netto ............................................................................. 44–46
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 7
Partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture .................... 47–48
Acquisizioni e dismissioni di controllate e di altre unità operative ............. 49–53
Operazioni non monetarie ............................................................................ 54-55
Componenti di disponibilità liquide e mezzi equivalenti ............................. 59–62
Esempi illustrativi
Confronto con lo IAS 7
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 8
Il Principio contabile internazionale per il settore pubblico 2 Rendiconto
finanziario è illustrato nei paragrafi 164. Tutti i paragrafi hanno pari autorità.
L’IPSAS 2 dovrebbe essere letto nel contesto della sua Finalità, della Prefazione ai
Principi contabili internazionali per il settore pubblico. L’IPSAS 3 Principi
contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori fornisce una base per la
scelta e l’applicazione di principi contabili in assenza di linee guida specifiche.
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 9
Finalità
Il rendiconto finanziario identifica a) le fonti dei flussi finanziari in entrata, b) le
voci in cui sono state spese le disponibilità liquide durante l’esercizio di
riferimento e c) il saldo di cassa alla data di riferimento del bilancio. Le
informazioni sui flussi finanziari di un’entità sono utili in quanto forniscono agli
utilizzatori del bilancio informazioni per fini decisionali e di accountability. Le
informazioni sui flussi finanziari consentono agli utilizzatori di accertare in che
modo un’entità del settore pubblico ha generato le disponibilità liquide
necessarie per finanziare la propria attività e le modalità con cui tali disponibilità
sono state impiegate. Nel prendere e nel valutare le decisioni relative alla
destinazione delle risorse, quali la sostenibilità delle attività dell’entità, gli
utilizzatori hanno bisogno di conoscere la tempistica e il grado di certezza dei
flussi finanziari. La finalità del presente Principio è quella di richiedere
l’esposizione di informazioni sulle variazioni storiche delle disponibilità liquide
e dei mezzi equivalenti di un’entità attraverso la predisposizione di un
rendiconto finanziario che classifichi i flussi finanziari derivanti dalle attività
operative, di investimento e di finanziamento nel corso dell’esercizio.
Ambito di applicazione
1. Un’entità che redige e presenta il bilancio in base al principio della
competenza economica deve predisporre il rendiconto finanziario
secondo quanto previsto dal presente Principio e deve presentarlo
come parte integrante del suo bilancio per ciascun esercizio per il
quale il bilancio è presentato.
2. Le informazioni sui flussi finanziari possono essere utili agli utilizzatori
del bilancio di un'entità per: a) valutare i flussi finanziari dell'entità, b)
valutare la conformità dell'entità alle disposizioni legislative e
regolamentari (compresi, ove appropriato, i bilanci preventivi autorizzati)
e c) assumere decisioni in merito alla fornitura di risorse a un’entità o
all’effettuazione di operazioni con la stessa. Essi sono generalmente
interessati al modo in cui l’entità genera e utilizza le disponibilità liquide
e i mezzi equivalenti. Questo succede indipendentemente dal tipo di
attività dell'entità e dal fatto che le disponibilità liquide possano essere
considerate come il prodotto dell'entità, come nel caso degli istituti
finanziari pubblici. Per quanto le entità possano differire nella loro
gestione ordinaria, esse hanno bisogno di disponibilità liquide,
sostanzialmente per gli stessi motivi. Per pagare i beni e i servizi che
consumano, per far fronte in misura continuativa ai costi di servizio del
debito e, in alcuni casi, per ridurre i livelli di indebitamento. Per questi
motivi, il presente Principio richiede che tutte le entità presentino un
rendiconto finanziario.
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 10
3. Il presente Principio si applica a tutte le entità del settore pubblico
diverse dalle Imprese a controllo pubblico.
4. La Prefazione ai Principi contabili internazionali per il settore pubblico
pubblicata dall’IPSASB spiega che le Imprese a controllo pubblico (ICP)
devono applicare gli IFRS pubblicati dallo IASB. La definizione di ICP è
riportata nell’IPSAS 1 Presentazione del bilancio.
Benefici apportati dalle informazioni sui flussi finanziari
5. Le informazioni sui flussi finanziari di un'entità sono utili agli utilizzatori
per prevedere: a) il fabbisogno finanziario futuro dell'entità, b) la sua
capacità di generare flussi finanziari nel futuro e c) la sua capacità di
finanziare i cambiamenti che si verificano nella finalità e nella natura
dell’attività svolta. Un rendiconto finanziario rappresenta per l’entità
anche un mezzo attraverso il quale render conto dei flussi finanziari in
entrata e in uscita nel corso dell’esercizio.
6. Un rendiconto finanziario, se utilizzato unitamente agli altri prospetti del
bilancio, fornisce informazioni che consentono agli utilizzatori di valutare
le variazioni nell’attivo netto/patrimonio netto dell’entità, la sua struttura
finanziaria (compresa la sua liquidità e solvibilità) e la sua capacità di
influire sulla dimensione e sulla tempistica dei flussi finanziari allo scopo
di adeguarsi alle mutevoli circostanze e opportunità. Tali informazioni,
inoltre, migliorano la confrontabilità dei risultati operativi tra entità
differenti perché eliminano gli effetti dell’impiego di trattamenti contabili
differenti per i medesimi fatti e operazioni.
7. Le informazioni storiche sui flussi finanziari vengono spesso impiegate
come un indicatore dell’ammontare, della tempistica e del grado di
certezza dei flussi finanziari futuri. Esse sono utili anche per controllare la
precisione delle stime passate dei flussi finanziari futuri.
Definizioni
8. I termini seguenti vengono usati nel presente Principio con i
significati indicati:
Disponibilità liquide (Cash) - La cassa e i depositi a vista.
Mezzi equivalenti alle disponibilità liquide (Cash equivalents) -
Investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono
prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti a
un rischio irrilevante di variazione del loro valore.
Flussi finanziari (Cash flows) - Le entrate e le uscite di disponibilità
liquide e mezzi equivalenti.
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 11
Controllo (Control) - Il potere di determinare le scelte
amministrative e gestionali di un’altra entità al fine di ottenere
benefici dalle sue attività.
Attività di finanziamento (Financing activities) - Le attività che
comportano la modifica della dimensione e della composizione del
capitale proprio versato e dei finanziamenti ottenuti dall’entità.
Attività di investimento (Investing activities) - L’acquisto e la cessione
di attività a lungo termine e gli altri investimenti finanziari non
rientranti nei mezzi equivalenti alle disponibilità liquide.
Attività operative (Operating activities) - Le attività dell’entità
diverse da quelle di investimento o di finanziamento.
Data di riferimento (Reporting date) – La data corrispondente
all’ultimo giorno del periodo di riferimento del bilancio.
I termini definiti in altri IPSAS sono utilizzati nel presente Principio
con lo stesso significato loro attribuito negli altri Principi, e sono
riportati nel Glossario pubblicato separatamente.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
9. Le disponibilità liquide equivalenti sono quelle possedute per soddisfare gli
impegni di cassa a breve termine, invece che per investimento o per altri
scopi. Perché un investimento possa essere considerato come disponibilità
liquida equivalente, esso deve essere prontamente convertibile in un
ammontare noto di denaro e deve essere soggetto a un rischio irrilevante di
variazione del valore. Perciò, un investimento è classificato, solitamente,
come disponibilità liquida equivalente solo quando è a breve scadenza, cioè,
ad esempio, a tre mesi o meno dalla data d’acquisto. Gli investimenti
finanziari azionari sono esclusi dalla classificazione come disponibilità
liquide equivalenti tranne ove siano, di fatto, equivalenti alle disponibilità
liquide.
10. I finanziamenti bancari rientrano, solitamente, tra le attività di
finanziamento. In alcuni Paesi, tuttavia, gli scoperti bancari che sono
rimborsabili a vista formano parte integrante della gestione delle
disponibilità liquide di un’entità. In questi casi, gli scoperti bancari devono
essere inclusi come componenti di disponibilità liquide o mezzi equivalenti.
Una caratteristica di tali accordi bancari è che il saldo del conto spesso
oscilla tra l’essere positivo o negativo.
11. Dai flussi finanziari sono esclusi i movimenti tra elementi che costituiscono
disponibilità liquide o mezzi equivalenti perché essi fanno parte della
gestione della liquidità di un’entità piuttosto che della sua attività operativa,
di investimento e di finanziamento. La gestione della liquidità deve
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 12
ricomprendere l’investimento delle eccedenze di disponibilità liquide in
disponibilità liquide equivalenti.
Gruppo
12. Il termine “gruppo” è stato usato nel presente Principio per definire, ai fini
del bilancio, un gruppo di entità comprendenti la controllante ed eventuali
controllate.
13. A volte, riferendosi a un gruppo, vengono usati altri termini, quali “entità
amministrativa”, “entità finanziaria” ed “entità consolidata”.
14. Un gruppo può comprendere entità che perseguono sia politiche sociali, sia
obiettivi commerciali. Per esempio, un istituto per l’edilizia popolare può
essere un gruppo che comprende entità che assegnano alloggi a fronte di un
corrispettivo simbolico e anche entità che forniscono alloggi su basi
commerciali.
Benefici economici futuri o potenziale di servizio
15. Le attività forniscono alle entità gli strumenti con cui realizzare i propri
obiettivi. Le attività utilizzate per fornire beni e servizi in linea con gli
obiettivi di un’entità, ma che non generano direttamente flussi finanziari netti
in entrata, sono spesso descritte come comprendenti “potenziale di servizio”.
Le attività utilizzate per generare flussi finanziari netti in entrata sono spesso
descritte come incorporanti “benefici economici futuri”. Per comprendere
tutti gli scopi a cui le attività possono essere destinate, il presente Principio
utilizza il termine “benefici economici futuri o potenziale di servizio” per
descrivere le caratteristiche essenziali delle attività.
Imprese a controllo pubblico
16. Le Imprese a controllo pubblico (ICP) includono sia le imprese commerciali,
ad esempio le imprese di servizi pubblici, sia le imprese finanziarie, ad
esempio gli istituti finanziari. Le ICP non sono, in sostanza, entità diverse da
quelle che svolgono attività similari nel settore privato. Generalmente, le ICP
operano per generare reddito, sebbene alcune possano avere degli obblighi di
servizio pubblico che impongono loro di fornire beni e servizi gratuitamente,
o a tariffe notevolmente ridotte, ad alcune categorie di individui e
organizzazioni nell’ambito della collettività. L’IPSAS 6, Bilancio
consolidato e separato fornisce indicazioni per determinare se vi sia un
controllo ai fini del bilancio e dovrebbe essere tenuto in considerazione per
determinare se una ICP sia controllata da un’altra entità del settore pubblico.
Attivo netto/patrimonio netto
17. “Attivo netto/patrimonio netto” è il termine utilizzato nel presente Principio
per descrivere il valore residuo nel prospetto della situazione patrimoniale-
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 13
finanziaria (attività meno passività). L’attivo netto/il patrimonio netto può
essere positivo o negativo. I termini attivo netto/patrimonio netto possono
essere sostituiti con altri termini, purché il loro significato sia chiaro.
Presentazione del rendiconto finanziario
18. Il rendiconto finanziario deve presentare i flussi finanziari dell’esercizio
classificandoli tra attività operative, di investimento e di finanziamento.
19. L’entità deve presentare i flussi finanziari della sua attività operativa, di
investimento e di finanziamento nel modo che risulta più appropriato per la
sua attività. La classificazione per attività fornisce informazioni che
consentono di accertare l’effetto di tale attività sulla posizione finanziaria
dell’entità e l’ammontare delle sue disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
Queste informazioni possono essere utilizzate anche per valutare le relazioni
tra tali attività.
20. Una singola operazione può comprendere flussi finanziari che sono
classificati diversamente. Per esempio, quando il rimborso di un prestito
comprende sia l’interesse sia il capitale, è possibile far rientrare la quota di
interesse nell’attività operativa e la parte di capitale nell’attività di
finanziamento.
Attività operative
21. L’ammontare dei flussi finanziari derivanti dalle attività operative è un
indicatore chiave della misura in cui l’attività dell’entità è finanziata:
attraverso le imposte (direttamente e indirettamente), o
dai destinatari dei beni e dei servizi forniti dall’entità.
L’ammontare dei flussi finanziari netti aiuta anche a evidenziare la capacità
dell'entità di mantenere la propria capacità operativa, rimborsare i prestiti,
pagare i dividendi o distribuzioni analoghe alla proprietà ed effettuare nuovi
investimenti senza ricorrere a fonti di finanziamento esterne all’entità. I
flussi finanziari operativi consolidati a livello di settore pubblico forniscono
un'indicazione della misura in cui un’amministrazione pubblica ha finanziato
le proprie attività correnti tramite l’imposizione di imposte e altri oneri. Le
informazioni sulle componenti specifiche dei flussi finanziari operativi
storici sono utili, insieme con altre informazioni, nelle previsioni dei flussi
finanziari operativi futuri.
22. I flussi finanziari generati dall’attività operativa derivano soprattutto dalle
principali attività generatrici di liquidità. Esempi di flussi finanziari
derivanti da attività operative sono:
a) incassi derivanti da imposte, tributi e sanzioni;
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 14
b) incassi derivanti dalla cessione di beni e servizi forniti
dall’entità;
c) incassi derivanti da contributi o trasferimenti e da altri
stanziamenti o autorizzazioni del bilancio preventivo
deliberati dall'amministrazione pubblica centrale o da altre
entità del settore pubblico;
d) incassi da royalty, compensi, commissioni e altri proventi;
e) pagamenti ad altre entità del settore pubblico al fine di
finanziarne l’attività (ad esclusione dei prestiti);
f) pagamenti a fornitori di merci e servizi;
g) pagamenti a, e per conto di, lavoratori dipendenti;
h) incassi e pagamenti di una compagnia di assicurazioni per
premi e risarcimenti, annualità e altre indennità previste dalla
polizza;
i) pagamenti di imposte fondiarie locali o imposte sui redditi
(ove necessario) in relazione all’attività operativa svolta;
j) incassi e pagamenti derivanti da contratti stipulati a scopo di
negoziazione o commerciale;
k) incassi o pagamenti derivanti da attività destinate a cessare, e
l) incassi e pagamenti derivanti da vertenze legali.
Alcune operazioni, quali la vendita di un impianto, possono dare origine a
utili o perdite che vanno inseriti nell’avanzo o nel disavanzo di esercizio. I
flussi finanziari relativi a tali operazioni sono flussi finanziari derivanti da
attività di investimento. Tuttavia, i pagamenti in contanti per costruire o
acquisire attività possedute per la locazione a terzi e successivamente
detenute per la vendita come descritto nel paragrafo 83A dell’IPSAS 17
Immobili, impianti e macchinari sono flussi finanziari derivanti da attività
operative. Gli incassi derivanti da locazioni e le successive vendite di tali
attività sono anch’essi flussi finanziari derivanti da attività operative.
23. Un’entità può possedere titoli mobiliari e prestiti a scopo commerciale o di
negoziazione; in questo caso essi devono essere trattati come rimanenze
acquistate specificatamente per essere rivendute. Perciò, i flussi finanziari
derivanti dall’acquisto e dalla vendita di titoli mobiliari posseduti a scopo
commerciale o di negoziazione rientrano nelle attività operative.
Analogamente, le anticipazioni di cassa e i prestiti erogati da istituti
finanziari pubblici sono solitamente classificati come attività operative, dato
che essi sono relativi alla principale attività generatrice di ricavi dell’entità.
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 15
24. In alcuni ordinamenti giuridici, le amministrazioni pubbliche o le altre
entità del settore pubblico possono stanziare fondi o autorizzarne
l’erogazione alle entità per finanziare la loro attività, senza tuttavia operare
una chiara distinzione nella loro ripartizione tra attività correnti, attività in
conto capitale e conferimenti di capitale. Laddove un’entità non sia in grado
di distinguere chiaramente gli stanziamenti o le autorizzazioni di bilancio
preventivo tra attività correnti, attività in conto capitale e conferimenti di
capitale, lo stanziamento o l’autorizzazione di bilancio preventivo devono
essere classificati come flussi finanziari derivanti dall’attività operativa, e
tale fatto deve essere indicato nella nota integrativa al bilancio.
Attività di investimento
25. L’informazione distinta relativa ai flussi finanziari derivanti dalla attività di
investimento è importante perché tali flussi rappresentano la misura in cui i
flussi finanziari in uscita sono stati erogati per acquisire risorse destinate a
contribuire alla futura fornitura dei servizi dell'entità. Solo i flussi finanziari
in uscita che danno luogo ad un’attività rilevata nel prospetto della
situazione patrimoniale-finanziaria possiedono i requisiti per essere
classificati come attività di investimento. Esempi di flussi finanziari
derivanti da attività di investimento sono:
pagamenti per l’acquisto di immobili, impianti e macchinari,
beni immateriali e altre attività a lungo termine. Questi
pagamenti comprendono quelli relativi ai costi di sviluppo
capitalizzati e a immobili, impianti e macchinari di
costruzione interna;
incassi derivanti dalla vendita di immobili, impianti e
macchinari, attività immateriali e altre attività a lungo termine;
pagamenti per l’acquisizione di strumenti rappresentativi di
capitale o di debito di altre entità e partecipazioni in joint
venture (diversi dai pagamenti per i titoli assimilati alle
disponibilità liquide equivalenti o posseduti a scopo
commerciale o di negoziazione);
incassi derivanti dalla vendita di strumenti rappresentativi di
capitale o di debito di altre entità e partecipazioni in joint
venture (diverse dalle entrate per i titoli assimilati alle
disponibilità liquide equivalenti o posseduti a scopo
commerciale o di negoziazione);
anticipazioni e prestiti concessi a terzi (diversi da anticipazioni
e prestiti concessi da un istituto finanziario pubblico);
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 16
incassi derivanti dal rimborso di anticipazioni e di prestiti
concessi a terzi (diversi da anticipazioni e prestiti concessi da
un istituto finanziario pubblico);
pagamenti per contratti future, contratti forward, contratti di
opzione e contratti swap, eccetto quando i contratti sono
posseduti a scopo commerciale o di negoziazione, o i
pagamenti rientrano nell’attività di finanziamento;
incassi derivanti da contratti future, contratti forward, contratti
di opzione e contratti swap, eccetto quando i contratti sono
posseduti a scopo commerciale o di negoziazione, o gli incassi
rientrano nell’attività di finanziamento.
Quando un contratto è rilevato come copertura di una posizione
identificabile, i flussi finanziari connessi con il contratto sono classificati
allo stesso modo dei flussi finanziari connessi con la posizione che è stata
coperta.
Attività di finanziamento
26. L’indicazione distinta dei flussi finanziari derivanti dalle attività di
finanziamento è importante perché essa è utile nella previsione di richieste a
valere sui flussi finanziari futuri da parte di chi fornisce capitali all’entità.
Esempi di flussi finanziari derivanti dalle attività di finanziamento sono:
incassi derivanti dall’emissione di obbligazioni, prestiti,
cambiali, titoli a reddito fisso, mutui e altri finanziamenti a
breve o a lungo termine;
rimborsi di prestiti, e
pagamenti da parte del locatario per la riduzione della passività
esistente relativa a un leasing finanziario.
Presentazione dei flussi finanziari derivanti dall’attività operativa
27. Un’entità deve presentare i flussi finanziari derivanti dall’attività
operativa utilizzando, alternativamente:
a) il metodo diretto, per mezzo del quale sono indicate le
principali categorie di incassi e di pagamenti lordi, o
b) il metodo indiretto, per mezzo del quale l’avanzo o il disavanzo
di esercizio sono rettificati dagli effetti delle operazioni di
natura non monetaria, da qualsiasi differimento o
accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti
operativi, e da elementi di proventi o oneri connessi con i flussi
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 17
finanziari derivanti dall’attività di investimento o di
finanziamento.
28. Si consiglia alle entità di presentare i flussi finanziari derivanti dall’attività
operativa utilizzando il metodo diretto. Il metodo diretto fornisce
informazioni che: a) possono essere utili nella stima dei flussi finanziari e
b) non sono disponibili con il metodo indiretto. Con il metodo diretto
possono essere ottenute le informazioni sulle principali categorie di incassi
e pagamenti lordi alternativamente:
a) dalle registrazioni contabili dell’entità o
b) rettificando i proventi da attività operative, i costi da attività
operative (interessi attivi e proventi finanziari simili e interessi
passivi e oneri finanziari simili per un istituto finanziario
pubblico) e altre voci del prospetto del risultato economico per:
i) variazioni delle rimanenze e dei crediti e debiti
generati dall’attività operativa avvenute nel corso
dell’esercizio;
ii) altri elementi non monetari, e
iii) altri elementi i cui effetti monetari sono flussi
finanziari dall’attività di investimento o di
finanziamento.
29. Si consiglia alle entità che presentano i flussi finanziari dall’attività
operativa utilizzando il metodo diretto di fornire una riconciliazione
dell’avanzo o del disavanzo di esercizio derivante dall’attività ordinaria con
il flusso finanziario netto derivante dall’attività operativa. Questa
riconciliazione può essere fornita come componente del rendiconto
finanziario o nella nota integrativa al bilancio.
30. Con il metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall’attività
operativa è determinato rettificando l’avanzo o il disavanzo di esercizio
derivante dall’attività ordinaria per gli effetti di:
a) variazioni delle rimanenze e dei crediti e debiti generati
dall’attività operativa avvenute nel corso dell’esercizio;
b) elementi non monetari quali l’ammortamento, gli
accantonamenti, le imposte differite, gli utili e le perdite di
cambio non realizzati, gli utili di collegate non distribuiti, e le
partecipazioni di minoranza, e
c) tutti gli altri elementi i cui effetti monetari sono flussi finanziari
dall’attività di investimento o di finanziamento.
d) [Eliminato]
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 18
Presentazione dei flussi finanziari derivanti dalle attività di investimento e di finanziamento
31. Un’entità deve presentare distintamente le principali categorie di incassi
e pagamenti lordi derivanti dall’attività di investimento e di
finanziamento, ad eccezione dei casi in cui i flussi finanziari descritti nei
paragrafi 32 e 35 siano presentati al netto.
Presentazione dei flussi finanziari al netto
32. I flussi finanziari derivanti da ciascuna delle seguenti attività degli
istituti finanziari possono essere presentati al netto:
a) incassi e pagamenti per conto di clienti, contribuenti o
beneficiari, quando i flussi finanziari riflettono attività della
controparte piuttosto che dell’entità, e
b) incassi e pagamenti relativi a elementi la cui rotazione è
rapida, gli importi sono elevati e la scadenza è breve.
33. Il paragrafo 32a) si riferisce unicamente a operazioni in cui i saldi finanziari
risultanti sono gestiti dall'entità che redige il bilancio. Gli esempi di tali
incassi e pagamenti includono:
a) la riscossione di imposte da parte di un’amministrazione
pubblica per conto di un’altra amministrazione pubblica,
escludendo le imposte incassate da un’amministrazione
pubblica per uso proprio in virtù di un accordo di ripartizione di
imposte;
b) l’accettazione e il rimborso di depositi a vista di un istituto
finanziario pubblico;
c) fondi posseduti per conto di clienti da parte di una entità di
investimento o di un’amministrazione fiduciaria, e
d) affitti incassati per conto dei proprietari di immobili e versati
agli stessi.
34. Esempi di incassi e pagamenti ai quali si riferisce il paragrafo 32b) sono le
anticipazioni e i rimborsi relativi:
a) all’acquisto e alla vendita di investimenti finanziari; e
b) ad altri finanziamenti a breve termine, ad esempio quelli che
hanno una durata pari o inferiore a tre mesi.
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 19
35. Possono essere presentati al netto i flussi finanziari derivanti da
ciascuna delle seguenti attività degli istituti finanziari pubblici:
a) incassi e pagamenti per l’accettazione e il rimborso di
depositi con una data di scadenza determinata;
b) il collocamento e il ritiro di depositi presso altri istituti
finanziari, e
c) anticipi e prestiti a clienti e il rispettivo rimborso.
Flussi finanziari in valuta estera
36. I flussi finanziari derivanti da operazioni in valuta estera devono essere
iscritti nella moneta di conto dell’entità, applicando all’ammontare in
valuta estera il tasso di cambio tra la moneta di conto e la valuta estera
del giorno in cui avviene il flusso finanziario.
37. I flussi finanziari di una controllata estera devono essere convertiti al
tasso di cambio tra la valuta funzionale e la valuta dei giorni in cui
avvengono i flussi finanziari.
38. I flussi finanziari espressi in valuta estera sono presentati in modo coerente
con l’IPSAS 4 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere. Questo
consente l’utilizzo di un tasso di cambio che approssimi quello effettivo.
Per esempio, per rilevare operazioni in valuta estera o convertire i flussi
finanziari di una controllata estera può essere utilizzata una media
ponderata dei tassi di cambio dell’esercizio. L’IPSAS 4 non consente
l’utilizzo del tasso di cambio alla data di riferimento del bilancio quando si
procede alla conversione dei flussi finanziari di una controllata estera.
39. Utili e perdite derivanti da variazioni nei tassi di cambio in valuta estera
non realizzati non rappresentano flussi finanziari. Tuttavia, l’effetto delle
variazioni nei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti
posseduti, o dovuti, in valuta estera è presentato nel rendiconto finanziario
allo scopo di riconciliare il valore delle disponibilità liquide e mezzi
equivalenti all’inizio e alla fine dell’esercizio. Quest’importo deve essere
esposto separatamente dai flussi finanziari dell’attività operativa, di
investimento e di finanziamento e deve comprendere le eventuali differenze
qualora tali flussi finanziari fossero stati esposti utilizzando i tassi di
cambio vigenti alla data di chiusura dell’esercizio.
Interessi e dividendi o distribuzioni similari
40. I flussi finanziari derivanti dall’incasso e dal pagamento di interessi e
dividendi o distribuzioni similari devono essere indicati distintamente.
Ciascuno deve essere classificato in modo coerente da esercizio a
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 20
esercizio facendolo rientrare – a seconda del caso – nell’attività
operativa, di investimento o di finanziamento.
41. Il valore totale degli interessi pagati durante un esercizio deve essere
indicato nel rendiconto finanziario sia che essi siano stati imputati
come costi nel prospetto del risultato economico, sia che essi siano stati
capitalizzati secondo quanto previsto dal trattamento contabile
alternativo previsto dall’IPSAS 5 Oneri finanziari.
42. Per un istituto finanziario pubblico, gli interessi pagati e gli interessi e i
dividendi ricevuti sono solitamente classificati come flussi finanziari
operativi. Non c’è, comunque, accordo sulla classificazione di questi
flussi finanziari per le altre entità. Gli interessi pagati e gli interessi e i
dividendi ricevuti possono essere classificati come flussi finanziari
operativi perché rientrano nella determinazione dell’avanzo o del
disavanzo di esercizio. In alternativa, gli interessi pagati e gli interessi
e dividendi o distribuzioni similari ricevuti possono essere classificati
rispettivamente come flussi finanziari dall’attività di finanziamento e di
investimento, perché sono costi sostenuti per ottenere risorse
finanziarie ovvero proventi da investimenti finanziari.
43. I dividendi o distribuzioni similari pagati possono essere classificati
come flussi finanziari dell’attività di finanziamento perché
rappresentano un costo sostenuto per l’ottenimento di r isorse
finanziarie. In alternativa, i dividendi o le distribuzioni similari pagati
possono essere classificati come una componente dei flussi finanziari
dell’attività operativa allo scopo di aiutare gli utilizzatori del bilancio a
determinare la capacità di un’entità di effettuare questi pagamenti dai
flussi finanziari operativi.
Imposte sull'avanzo netto
44. I flussi finanziari correlati alle imposte sull'avanzo netto devono essere
indicati distintamente e devono essere classificati come flussi finanziari
derivanti dall’attività operativa, tranne qualora possano essere
specificatamente identificati con l’attività di finanziamento e di
investimento.
45. Le entità del settore pubblico sono generalmente esentate dal versare
imposte sull’avanzo netto. Tuttavia, alcune entità del settore pubblico
possono operare in base a regimi impositivi equivalenti, in cui le
imposte sono applicate in maniera analoga al settore privato.
46. Le imposte sull’avanzo netto derivano da operazioni che danno origine
a flussi finanziari classificati nell’attività operativa, di investimento o
di finanziamento nel rendiconto finanziario. Mentre gli oneri fiscali
possono essere facilmente identificabili con l’attività di investimento o
di finanziamento, i relativi flussi finanziari sono spesso difficilmente
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 21
identificabili e possono manifestarsi in un esercizio differente dai flussi
finanziari dell’operazione sottostante. Per questo motivo, le imposte
corrisposte sono solitamente classificate come flussi finanziari
derivanti dall’attività operativa. Perciò, quando è possibile identificare
i flussi finanziari delle imposte con una singola operazione che dà
origine ai flussi finanziari che sono classificati come attività di
investimento o di finanziamento, i flussi finanziari delle imposte
devono essere classificati, a seconda del caso, come attività di
investimento o di finanziamento. Quando i flussi finanziari delle
imposte sono attribuiti a più di una classe di attività, deve essere
indicato l’importo complessivo delle imposte pagate.
Partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture
47. Quando la contabilizzazione di una partecipazione in una collegata o in
una controllata è eseguita con il metodo del patrimonio netto o con
quello del costo, l’investitore deve indicare nel rendiconto finanziario i
soli flussi finanziari tra sé stesso e la partecipata, quali, per esempio,
dividendi o distribuzioni similari e anticipazioni.
48. Un’entità che presenta la sua partecipazione in un’entità a controllo
congiunto utilizzando il consolidamento proporzionale, include nel
rendiconto finanziario consolidato la quota proporzionale dei flussi
finanziari dell’entità a controllo congiunto. Un’entità che presenta una
tale partecipazione utilizzando il metodo del patrimonio netto deve
includere nel suo rendiconto finanziario a) i flussi finanziari che si
riferiscono alla sua partecipazione nell’entità a controllo congiunto e b)
le distribuzioni e gli altri pagamenti o incassi tra sé stessa e l’entità a
controllo congiunto.
Acquisizioni e dismissioni di controllate e di altre unità operative
49. I flussi finanziari complessivi derivanti dall’acquisizione e dalla
dismissione di controllate o di altre unità operative devono essere
presentati distintamente e classificati come attività di investimento.
50. Un’entità deve indicare complessivamente, con riferimento alle
acquisizioni e alle dismissioni di controllate o di altre unità operative
avvenute nel corso dell’esercizio, ciascuna delle seguenti informazioni:
a) il corrispettivo totale di acquisti o dismissioni;
b) la parte dei corrispettivi di acquisto o di dismissione
regolata con disponibilità liquide o mezzi equivalenti;
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 22
c) l’ammontare delle disponibilità liquide e dei mezzi
equivalenti della controllata o dell’unità operativa
acquistata o dismessa;
d) l’ammontare delle attività e delle passività diverse dalle
disponibilità liquide o mezzi equivalenti della controllata o
dell’unità operativa acquistata o dismessa, riferito a
ciascuna categoria principale.
51. La presentazione distinta degli effetti dei flussi finanziari derivanti da
acquisizioni e dismissioni di controllate e di altre unità operative in
un’unica voce, insieme all’informazione distinta dell’ammontare delle
attività e delle passività acquistate o dismesse, aiuta a distinguere tali flussi
finanziari dai flussi finanziari derivanti dalle altre attività operative, di
investimento e di finanziamento. Gli effetti dei flussi finanziari derivanti
dalle dismissioni non si deducono da quelli derivanti dalle acquisizioni.
52. Il valore complessivo degli incassi e dei pagamenti effettuati, quali
corrispettivi di acquisti o di vendite, è presentato nel rendiconto finanziario
al netto delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti acquisiti o
dismessi.
53. Le attività e le passività (diverse dalle disponibilità liquide o mezzi
equivalenti) di una controllata o di un’unità operativa acquistata o dismessa
devono essere oggetto di informativa soltanto se la controllata o l’unità
operativa aveva precedentemente rilevato quelle attività o passività. Per
esempio, nel momento in cui un'entità del settore pubblico che redige il
bilancio in base al principio di cassa viene acquistata da un'altra entità del
settore pubblico, l'entità acquirente non è tenuta a rilevare le attività e le
passività (diverse dalle disponibilità liquide e dai mezzi equivalenti)
dell'entità acquistata, dal momento che quest’ultima non aveva rilevato le
attività o le passività non monetarie.
Operazioni non monetarie
54. Le operazioni di investimento e di finanziamento che non richiedono
l’impiego di disponibilità liquide o mezzi equivalenti devono essere
escluse dal rendiconto finanziario. Tali operazioni devono essere
indicate altrove nel bilancio in modo da poter fornire tutte le
informazioni significative su queste attività di investimento e di
finanziamento.
55. Molte attività di investimento e di finanziamento non hanno un impatto
diretto sui flussi finanziari correnti anche se esse influiscono sul capitale e
sulla struttura dell’attivo di un’entità. L’esclusione delle operazioni non
monetarie dal rendiconto finanziario è coerente con l’obiettivo del
rendiconto finanziario poiché queste operazioni non comportano flussi
finanziari nell’esercizio corrente. Esempi di operazioni non monetarie sono:
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 23
a) l’acquisizione di attività attraverso lo scambio con altre attività,
contraendo debiti o per mezzo di operazioni di leasing
finanziario, e
b) la conversione di debiti in capitale.
Componenti delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti
56. Un’entità deve indicare le componenti delle disponibilità liquide e dei
mezzi equivalenti e deve presentare una riconciliazione dei valori del
proprio rendiconto finanziario con le voci equivalenti esposte nel
prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.
57. Considerata la varietà delle procedure di gestione della liquidità e degli
accordi bancari utilizzati nel mondo, e allo scopo di uniformarsi all’IPSAS
1, l’entità indica il principio adottato per determinare la composizione delle
disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti.
58. L’effetto di qualsiasi cambiamento del principio adottato per determinare la
composizione delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti, quale una
variazione nella classificazione degli strumenti finanziari in precedenza
considerati parte del portafoglio di investimenti finanziari di un’entità, è
esposto secondo quanto previsto dall’IPSAS 3 Principi contabili,
cambiamenti nelle stime contabili ed errori.
Altre informazioni integrative
59. L’entità deve indicare, insieme alle considerazioni della direzione nella
nota al bilancio, l’ammontare dei saldi significativi di disponibilità
liquide e mezzi equivalenti posseduti dall’entità ma non utilizzabili
liberamente dal gruppo.
60. Esistono circostanze nelle quali i saldi delle disponibilità liquide e dei mezzi
equivalenti posseduti da un’entità non sono utilizzabili liberamente dal
gruppo. Gli esempi includono i saldi di disponibilità liquide e mezzi
equivalenti posseduti da una controllata che opera in un paese dove
controlli valutari o altre restrizioni legali rendono i saldi non utilizzabili
liberamente da parte della controllante o di altre controllate.
61. Informazioni aggiuntive possono essere significative per gli utilizzatori ai
fini della comprensione della posizione patrimoniale-finanziaria e del
grado di liquidità di un’entità. Si consiglia di indicare tali informazioni,
insieme ad una descrizione nelle note al bilancio, includendo
eventualmente:
a) l’importo delle linee di credito accordate e non utilizzate che
possono essere disponibili per future attività operative e per
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 24
estinguere impegni di capitale, indicando qualsiasi restrizione
all’utilizzo di queste linee di credito;
b) gli importi complessivi dei flussi finanziari di ciascuna attività
operativa, di investimento e di finanziamento relativi a
partecipazioni in joint venture presentati usando il
consolidamento proporzionale, e
c) l’importo e la natura dei saldi di cassa vincolati.
62. Quando gli stanziamenti o le autorizzazioni del bilancio preventivo sono
preparati adottando il principio di cassa, il rendiconto finanziario può
aiutare gli utilizzatori a comprendere il rapporto fra le attività o i
programmi dell'entità e le informazioni sul bilancio preventivo dello Stato.
Si consulti l’IPSAS 1 per una breve trattazione sul confronto fra gli importi
effettivi e quelli previsti dal bilancio preventivo.
Data di entrata in vigore
63. Un’entità deve applicare il presente Principio a partire dai bilanci degli
esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2001 o da data successiva. Si
consiglia una applicazione anticipata. Se l’entità applica il presente
Principio per un esercizio che ha inizio prima del 1° luglio 2001, tale
fatto deve essere indicato.
63A. Il paragrafo 22 è stato modificato dai Miglioramenti agli IPSAS
pubblicati nel gennaio 2010. L’entità deve applicare tali modifiche a
partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2011 o da data
successiva. Si consiglia una applicazione anticipata. Se l’entità
applica tali modifiche per un esercizio che ha inizio prima del 1°
gennaio 2011, tale fatto deve essere indicato e deve essere applicato
il paragrafo 83A dell’IPSAS 17.
63B. Il paragrafo 25 è stato modificato dai Miglioramenti agli IPSAS
pubblicati nel novembre 2010. L’entità deve applicare tali
modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio
2012 o da data successiva. Si consiglia una applicazione anticipata.
Se l’entità applica tali modifiche per un esercizio che ha inizio
prima del 1° gennaio 2012, tale fatto deve essere indicato.
64. Quando, ai fini della predisposizione dell’informativa finanziaria, un'entità
adotta il principio della contabilizzazione per competenza economica
come definito dagli IPSAS successivamente a tale data di entrata in
vigore, il presente Principio si applica ai bilanci degli esercizi che hanno
inizio dalla data di adozione o da data successiva.
RENDICONTO FINANZIARIO
IPSAS 2 MOTIVAZIONI PER LòE CONCLUSIONI
25
Motivazioni per le conclusioni
Revisione dell’IPSAS 2 sulla base dei Miglioramenti agli IFRS dello IASB pubblicati nel 2009
BC1 L’IPSASB ha esaminato le revisioni allo IAS 7 incluse nei Miglioramenti agli IFRS pubblicati dallo IASB
nell’aprile 2009 e, in linea generale, concorda con le ragioni dello IASB nel rivedere nella sostanza il Principio. L’IPSASB ha
concluso che non sussistevano ragioni specifiche del settore pubblico per non adottare le modifiche.
IPSAS 2 ESEMPI ILLUSTRATIVI 26
Esempi illustrativi
Questi esempi sono allegati all’IPSAS 2, ma non ne costituiscono parte integrante.
Rendiconto finanziario (per un’entità che non sia un istituto finanziario)
Rendiconto finanziario con il metodo diretto (paragrafo 27a)
Entità del settore pubblico — Rendiconto finanziario consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 20X2
(in migliaia di unità di moneta) 20X2 20X1
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA
Incassi
Imposte X X
Vendita di beni e servizi X X
Concessioni X X
Interessi percepiti/attivi? X X
Altri incassi X X
Pagamenti
Costi relativi al personale (X) (X)
Trattamento di Fine Rapporto (X) (X)
Fornitori (X) (X)
Interessi corrisposti (X) (X)
Altri pagamenti (X) (X)
Flussi finanziari netti derivanti dall’attività operativa X X
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Acquisto di impianti e macchinari (X) (X)
Proventi dalla vendita di impianti e macchinari X X
Proventi dalla vendita di investimenti X X
Acquisto di valori mobiliari in valuta estera (X) (X)
Flussi finanziari netti derivanti dall’attività di investimento
(X) (X)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
Proventi da finanziamenti X X
Rimborso di finanziamenti (X) (X)
Distribuzioni/dividendi allo Stato (X) (X)
Flussi di cassa netti derivanti dall’attività di finanziamento X X
Aumento/(diminuzione) netto di disponibilità liquide e mezzi equivalenti X X
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio dell’esercizio X X
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizio X X
IPSAS 2 CONFRONTO CON LO IAS 7
27
Note al rendiconto finanziario
a) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono costituiti dai valori in cassa, dai saldi dei conti bancari e
dagli investimenti finanziari nel mercato monetario. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel
rendiconto finanziario comprendono i valori del prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria che
seguono:
(in migliaia di unità di moneta) 20X2 20X1
Disponibilità liquide in cassa e saldi dei conti bancari X X
Investimenti a breve termine X X
X X
L’entità ha linee di credito non utilizzate pari a X, di cui X devono essere utilizzate per progetti
infrastrutturali.
b) Immobili, impianti e macchinari Nel corso dell’esercizio, il gruppo ha acquistato immobili, impianti e macchinari per un costo complessivo di
X, di cui X sono stati acquistati con i contributi in conto capitale da parte dello Stato. Sono stati effettuati
pagamenti in disponibilità liquide pari a X per l’acquisto di immobili, impianti e macchinari.
c) Riconciliazione dei flussi finanziari derivanti dall’attività operativa con l’avanzo /(il disavanzo) di esercizio (in migliaia di unità di moneta) 20X2 20X1
Avanzo/(disavanzo) di esercizio X X
Movimenti non monetari
Ammortamento X X
Ammortamenti X X
Aumento del fondo rischi su crediti X X
Aumento dei debiti X X
Aumento dei finanziamenti X X
Aumento degli accantonamenti relativi al costo per il personale X X
(Utili)/perdite generati dalla vendita di immobili, impianti e macchinari (X) (X)
(Utili)/perdite generati dalla vendita di investimenti (X) (X)
Aumento di altre attività correnti (X) (X)
Aumento degli investimenti dovuto a rivalutazioni (X) (X)
Aumento dei crediti (X) (X)
Flussi finanziari netti derivanti dall’attività operativa X X
IPSAS 2 CONFRONTO CON LO IAS 7
28
Rendiconto finanziario con il metodo indiretto (paragrafo 27b)
Entità del settore pubblico — Rendiconto finanziario consolidato per l’esercizio chiuso al 31
dicembre 20X2
(in migliaia di unità di moneta) 20X2 20X1
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ
OPERATIVA
Avanzo/(disavanzo) di esercizio X X
Movimenti non monetari
Ammortamento X X
Ammortamenti X X
Aumento del fondo rischi su crediti X X
Aumento dei debiti X X
Aumento dei finanziamenti X X
Aumento degli accantonamenti relativi al costo per il personale X X
(Utili)/perdite generati dalla vendita di immobili, impianti e macchinari (X) (X)
(Utili)/perdite generati dalla vendita di investimenti (X) (X)
Aumento di altre attività correnti (X) (X)
Aumento degli investimenti dovuto a rivalutazioni (X) (X)
Aumento dei crediti (X) (X)
Flussi finanziari netti derivanti dall’attività operativa X X
Note al rendiconto finanziario
a) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono costituiti dai valori in cassa, dai saldi dei conti bancari e
dagli investimenti finanziari nel mercato monetario. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel
rendiconto finanziario comprendono i valori del prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria che
seguono:
(in migliaia di unità di moneta) 20X2 20X1
Disponibilità liquide in cassa e saldi dei conti bancari X X
Investimenti a breve termine X X
X X
L’entità ha linee di credito non utilizzate pari a X, di cui X devono essere utilizzate per progetti
infrastrutturali.
b) Immobili, impianti e macchinari
Nel corso dell’esercizio, il gruppo ha acquistato immobili, impianti e macchinari per un costo complessivo di
X, di cui X sono stati acquistati con i contributi in conto capitale da parte dello Stato. Sono stati effettuati
pagamenti in disponibilità liquide pari a X per l’acquisto di immobili, impianti e macchinari.
IPSAS 2 CONFRONTO CON LO IAS 7
29
Confronto con lo IAS 7
L’IPSAS 2 Rendiconto finanziario è tratto principalmente dallo IAS 7 Rendiconto
finanziario e include le modifiche apportate allo IAS 7 nell’ambito dei
Miglioramenti agli IFRS pubblicati nell’aprile 2009. Le principali differenze tra
l’IPSAS 2 e lo IAS 7 sono riportate di seguito.
Nell'IPSAS 2 sono stati inclusi altri commenti rispetto a quelli contenuti
nello IAS 7 per chiarire l’applicabilità dei principi alla contabilità delle
entità del settore pubblico.
L’IPSAS 2 talvolta utilizza una terminologia differente rispetto allo IAS 7.
Gli esempi più significativi riguardano l’uso, nell’IPSAS 2, dei termini
“proventi” (revenues), “prospetto del risultato economico” (statement of
financial performance) e “attivo netto/patrimonio netto” (net asset/equity). I
termini equivalenti nello IAS 7 sono “ricavi” (income), “conto economico,”
(income statement) e “patrimonio netto” (equity).
L’IPSAS 2 contiene un insieme diverso di definizioni di termini tecnici
rispetto allo IAS 7 (paragrafo 8).
Analogamente allo IAS 7, per presentare i flussi finanziari derivanti
dall’attività operativa l’IPSAS 2 consente di utilizzare il metodo diretto o
indiretto. Quando, per presentare i flussi finanziari derivanti dall’attività
operativa, si usa il metodo diretto, l’IPSAS 2 consiglia di indicare una
riconciliazione, nelle note integrativa al bilancio (paragrafo 29), dell’avanzo
o del disavanzo d’esercizio con i flussi di cassa derivanti da attività
operative.
Gli Esempi illustrativi contenuti nell’IPSAS 2 non comprendono il caso del
rendiconto finanziario per un istituto finanziario.
.