Presentazione standard di PowerPoint - aicqsicev.it · Nel riesame di Direzione, onsiderare...

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Milano, 30 Settembre 2016

ISO 9001:2015LA RESPONSABILITÀ

DELLE SCELTEErika Leonardi

SEMINARI ISTITUZIONALI AICQ SICEV 2016

DA SISTEMA A SISTEMAIl percorso delle competenze

Milano, 30 settembre 2016Roma, 7 ottobre 2016

Milano, 30 Settembre 2016

1

Minore rigidità

delle prescrizioni

Maggiore libertà

nel delineare e formalizzare il Sistema Gestione Qualità

Maggiore responsabilità

nel garantire l'efficacia del Sistema Gestione

Qualità e nel dimostrare l’idoneità

delle scelte

ISO 9001:2015

Milano, 30 Settembre 2016

Milano, 30 Settembre 2016

3

lettura integrata

ISO 10000

ISO 9001 ISO 9004

ISO 9000

Milano, 30 Settembre 2016

4

serie ISO 9000:2015

Reagire agli eventiGuardare fuori

Uscire dall’autoreferenzialità Rispondere ai problemi

Milano, 30 Settembre 2016

ISO 9001:2015 High Level Structure

5

Introduzione

1. Scopo e campo di applicazione

2. Riferimenti normativi

3. Termini e definizioni

4. Contesto dell’organizzazione

5. Leadership

6. Pianificazione

7. Supporto

8. Attività operative

9. Valutazione delle prestazioni

10. Miglioramento

Milano, 30 Settembre 2016

UNI EN ISO 9001:2015

6

temi NUOVI

da applicare

temi NOTI

maggiore

impegno temi NOTI

non più

imposti

1.

2.3.

Milano, 30 Settembre 2016

7

Contesto dell’organizzazione

Parti Interessate

Risk Based Thinking

temi NUOVI

da applicare

1.

Milano, 30 Settembre 2016

CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE

8

«L’organizzazione deve determinare i fattori esterni e interni rilevanti per le sue finalità e indirizzi strategici e che influenzano la sua capacità di conseguire i risultati attesi per il proprio sistema di gestione qualità.»

Fattori esterni (da locale a internazionale) :

• Legale / normativo

• Tecnologico

• Competitivo / mercato

• Culturale

• Sociale

• Economico

Fattori interni:

• Valori

• Cultura

• Conoscenza

• Prestazioni

Milano, 30 Settembre 2016

9

Milano, 30 Settembre 2016

10

DOCUMENTARE ?

Libera

scelta

Milano, 30 Settembre 2016

PARTI INTERESSATE

11

Persona o organizzazione che può influenzare, essere influenzata, o percepire se stessa come influenzata, da una decisione o attività.

(ISO 9000)

Interpretazione:

• Utilizzatori finali di prodotti: potrebbero avere aspettative diverse da quelle del cliente

• Azionisti: le politiche influenzano l’impostazione del SGQ con possibili ricadute sul prodotto

• Dipendenti e sindacati: relativamente ad orari di lavoro, sicurezza, rivendicazioni,…

• Fornitori: rispetto dei tempi di pagamento, pianificazione degli ordini e delle consegne

Milano, 30 Settembre 2016

Parti interessate

CATEGORIE MACRO:• Collettività• Addetti• Gruppi di interesse• Enti finanziatori• Azionisti

OTTICA: bisogni collettivi

TEMI A VALENZA ETICA: ambiente, salvaguardia dei diritti, salute, uso efficiente delle risorse, etc.

IMPEGNO: monitoraggio delle parti interessate e delle loro esigenze rilevanti

12

Milano, 30 Settembre 2016

Richiami

13

4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate

4.3 Definire il perimetro del sistema gestione qualità

5.2.2 Politica per la qualità

8.3.2 Pianificazione della progettazione e sviluppo

8.4 Prescrizioni per i fornitori esterni, quali parti interessate

9.3.2 Input al riesame di direzione

Appendice A.4 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate

Milano, 30 Settembre 2016

14

DOCUMENTARE ?

Libera

scelta

Milano, 30 Settembre 2016

RISK BASED THINKING

15

RISCHIO : EFFETTO DELL’INCERTEZZA

EFFETTO: scostamento da quanto atteso, positivo o negativo

• Strumento gestionale, preventivo, trasversale

• Presente nelle edizioni precedenti della ISO 9001, anche come azioni preventive

• Compare nei requisiti della pianificazione, riesame, miglioramento.

• Non è richiesto un formale Risk Assessment. ISO 31000 (Gestione del rischio. Principi e linee guida) è un riferimento utile ma non obbligatorio

RISCHIO = Danno x Probabilità

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STRATEGICOPerimetro del SQ

Contesto organizzativo

OPERATIVOCriticità nei processi, nelle

funzioni, nelle attività

MANAGERIALEImpostazione del SG

Processi

RISK BASED THINKING

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Identificare rischi e opportunità

Analizzare

Identificare profilo rischio:• Accettabile• Non accettabile• Eliminare• Evitare• Mitigare

Attuare azioni

Controllare esito

Contesto organizzativoParti interessateSistema Gestione

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misure di prevenzione

COSA

CHI

COMEQUANDO

inizio e fine

DURATA

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Risk Based Thinking

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RISCHI OPPORTUNITÀ

Dall’analisi possono emergere previsioni positive: attrarre nuovi clienti, sviluppare nuove prestazioni nel prodotto/servizi, nuovi prodotti/servizi,

ridurre gli sprechi, potenziare la produttività

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Richiami al Risk Based Thinking

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Introduzione Determinare i fattori che possono far deviare i processi e il SGQ dai risultati pianificati

4. Contesto dell’organizzazione

Determinare i rischi e le opportunità relativamente ai processi

5. Leadership L’ Alta Direzione si deve impegnare a mettere a fuoco i rischi e le opportunità che possono incidere sulla soddisfazione del cliente

6. Pianificazione del SGQ L’organizzazione deve rilevare i rischi e le opportunità e avviare azioni

8. Attività operative L’organizzazione deve disporre di processi per identificare e affrontare il rischio nelle proprie attività operative

9. Valutazione delle prestazioni

Nel riesame di Direzione, considerare l’efficacia delle azioni per rilevare rischi e opportunità

10. Miglioramento L’organizzazione può migliorare rispondendo ai cambiamenti del rischio

Appendice A.4 Risk-based thinking

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ROOT CAUSE ANALYSYS strumenti

RISK BASED THINKING

FMEA

FAULT TREE ANALYSIS

HACCP

CHECK LIST

SWOT

ANALYSYS

…..

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DOCUMENTARE ?

Libera

scelta

Milano, 30 Settembre 2016

23

Il metodo PDCA

L’approccio di sistema

La logica di processo

La valutazione dei processi e delle prestazioni

Le persone

temi NOTI

maggiore impegno

2.

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24

PROCESSI

SISTEMA

PLAN + DO + CHECK + ACT

RISK BASED THINKING

Cliente + Parti Interessate

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Dall’organigramma al processo

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TOP MANAGEMENT

STAFF

DIREZIONE GENERALE

FARINA

...

UOVA

BURRO

ZUCCHERO

LATTE

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PROCESSO = RELAZIONI

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TOP MANAGEMENT

STAFF

DIREZIONE GENERALE

FARINA

...

UOVA

BURRO

ZUCCHERO

LATTE

CROSTATA

SALSA

BESCIAMELLA

LASAGNE

CREMA

TORTA

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PROCESSO=

27

gioco di squadra

=comunicazione interna

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28

DOCUMENTARE ?

Libera

scelta

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Conoscenza organizzativa

Competenza

Consapevolezza

Comunicazione

29

PERSONE

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30

Manuale, procedure, documentazione “di sistema”

Rappresentante della direzione

Azioni preventive

temi NOTI

non più imposti

3.

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INFORMAZIONI DOCUMENTATE

MANTENERE

per supportare l’operatività dei

processi

CONSERVARE

per governare e monitorare i

processi

31

REGISTRAZIONIPROCEDURE, MANUALE, ISTRUZIONI,…

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32

INFORMAZIONI DOCUMENTATE

Strumenti di comunicazione

Forma linguistica semplice e lineare

Grafica: guida alla lettura e comprensione

Milano, 30 Settembre 2016

ISO 9001:2015 & IL SERVIZIO

INTEGRAZIONE DELLE 3 COMPONENTI

33

TECNICA

RELAZIONALE

ORGANIZZATIVA

Milano, 30 Settembre 2016

I contrari sono spesso portatori di verità più

interessanti dei sinonimi, perché a volte vedere

quello che una cosa non è ci offre una luce

diversa e più penetrante per capire che cosa sia.

Grazie per l’attenzione

Buona qualità!

www.erikaleonardi.it

GIANRICO CAROFIGLIO

Lezioni d'amore