Presentazione "Proposta della Modern Money Theory per offrire a tutti la possibilità di avere un...

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Quale soluzione propone la Modern Money Theory per creare un contesto in cui tutti abbiano la possibilità di avere un lavoro.

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Sommario

Problema

Obiettivo

Capire causa problema

Soluzione

Il Problema

I costi della disoccupazione

• I costi della disoccupazione:

– Esclusione sociale– Perdita di know-how– Danni psicologici (depressioni, suicidi)– Salute scarsa e riduzione della speranza di vita– Perdita di motivazioni– Disgregazione della vita familiare e delle relazioni umane

(divorzi, violenze domestiche)– Aumento della criminalità

Obiettivo

• Gestire l’economia in modo da eliminare il problema

• Eliminare il problema della disoccupazione significa creare la possibilità per tutti di avere un lavoro

• Sussidi di disoccupazione, cassa integrazione, mobilità, reddito di cittadinanza non creano lavoro! Sono solo palliativi. Non risolvono il problema.

Capire perché si crea disoccupazione

• Quando le persone hanno bisogno di denaro e cercano lavoro per guadagnarselo, come la chiamiamo questa situazione?

Disoccupazione.

• Se nessuno avesse bisogno del denaro, non esisterebbe il problema della disoccupazione.

Perché oggi abbiamo bisogno del denaro?

• Il governo impone a cittadini una serie di imposte in qualcosa che i cittadini non possiedono (valuta).

• I cittadini saranno disposti a lavorare per il governo per ottenere quella valuta che non possiedono.

• Per fare in modo che i cittadini possano pagare queste imposte il governo deve necessariamente spendere per primo.

“La moneta è una creatura dello Stato”

Ogni Stato sceglie un’unità di misura (unità di conto) che utilizza per la propria spesa e accetta come unico mezzo per il regolamento degli obblighi fiscali (pagamento imposte).

Abba Lerner, 1947

Una politica fiscale SBAGLIATA crea ladisoccupazione

• Il denaro speso dal governo viene utilizzato in soli due modi: pagare le imposte o risparmiato.

• Se la spesa da parte del governo non è sufficiente a fare fronte a questi due utilizzi, il risultato sarà la disoccupazione (e non ci sono riforme strutturali che tengano).

• Ci saranno persone che hanno bisogno di denaro ma non riescono a trovare un lavoro per ottenerlo.

Una politica fiscale FUNZIONALE elimina la disoccupazione

“Il governo può aumentare la spesa totaleaumentando la spesa stessa o riducendo letasse in modo tale che i contribuentiabbiano più denaro da spendere.[…] In nessun caso il governo dovrebbe pensare ci sia qualcosa di buono o di cattivo al riguardo; dovrebbe semplicemente concentrarsi nel mantenere il tasso totale di spesa né troppo basso né troppo alto, prevenendo così la disoccupazione”.

Abba Lerner, 1943

E vale anche oggi

“E' davvero semplice: o assumiamo le persone che adesso sono disoccupate, oppure riduciamo le tasse. In entrambi i casi, questo comporta che il deficit diventi più alto […] la disoccupazione è SEMPRE la prova che il deficit è troppo basso”.

Warren Mosler, 14 febbraio 2014

Alcuni mezzi NECESSARI per praticare una politica fiscale FUNZIONALE

• Lo Stato deve essere il monopolista della moneta (l’unica entità che ha il potere di emetterla legalmente). Lo Stato è l’EMETTITORE della moneta, mentre i cittadini sono UTILIZZATORI.

• Per non limitare il proprio potere e capacità di emissione lo Stato deve mantenere un tasso di cambio fluttuante (la valuta deve essere scambiata con altre a un tasso stabilito sul mercato come incontro di domanda-offerta; la moneta non è convertibile con altre monete a un rapporto fisso).

Oggi la politica fiscale può esserefunzionale all’interesse generale?

Cosa potrebbe fare uno Stato con il controllo sulla propria valuta

• Creare e mantenere piena occupazione: la vera soluzione al problema della disoccupazione.

• Il governo diventa datore di lavoro di ultima istanza (idea di H. Minsky).

• E lo fa attraverso un programma di lavoro garantito (PLG).

Di che si tratta:

1) Il programma prevede di offrire un lavoro a chiunque sia in grado e voglia lavorare (senza distinzioni di razza, sesso, educazione, esperienza lavorativa, stato di immigrato e indipendentemente dall’andamento dell’economia).

2) Il programma funziona come una rete di sicurezza che offre un lavoro alle persone che non trovano impiego nel settore privato o in quello pubblico (nessuna competizione con privati o occupati settore pubblico).

3) Il programma offre un salario adatto a condurre uno stile di vita dignitoso (nuovo salario minimo economia). Più un pacchetto di benefici (assistenza sanitaria, assicurazione sul lavoro, ferie pagate….)

4) I lavoratori saranno impiegati all’interno del programma in attività ritenute di pubblico interesse (servizi pubblici, servizi socio-sanitari, assistenza anziani, riqualificazione ambientale ed edilizia, infrastrutture pubbliche, attività di riciclaggio rifiuti….).

“Non si tratta di incrementare la domanda di per sé, ma di

incrementarla in alcune aree di attività” B. Mitchell

5) Il programma sarà finanziato dal governo ma è consigliata una gestione a livello decentrato da parte di istituzioni pubbliche o organizzazioni no profit, associazioni (più vicine alle esigenze e alle possibilità presenti sul territorio).

Vantaggi diretti:

• Eliminazione della disoccupazione (chi non vorrà lavorare lo farà per scelta e non per costrizione).

• Valorizzazione capitale umano: persone avendo la possibilità di lavorare mantengono e migliorano le proprie competenze lavorative (più facile trovare impiego nel settore privato).

Vantaggi indiretti

• Abbattimenti dei costi indiretti derivanti dalla disoccupazione

• Calo della spesa da parte dello Stato in sussidi di disoccupazione, cassa integrazione ecc (nel 2012 arrivata a 23 miliardi di Euro)

• Interruzione delle situazioni di sfruttamento da parte del settore privato (precariato, lavoro in nero, sottoccupazione, sfruttamento lavoratore)

• Miglioramento nella qualità dei servizi offerti dal PLG a beneficio di tutti (comprese aziende settore privato)

Stabilità dei prezzi

• Un salario minimo FISSATO dal governo stabilizza il valore della valuta. Il valore della moneta è determinato da cosa serve per ottenerla (esempio: 10 Euro valgono 1 ora di lavoro)

• Il governo è il monopolista della valuta e fissa un prezzo base (quello del salario dei lavoratori del PLG), lasciando che le forze di mercato determinino i prezzi restanti e la quantità di lavoratori che entreranno nel PLG (fluttuante)

• Inoltre PLG incrementa produzione e produttività settore privato (migliori servizi)

• In ogni caso, un eventuale spirale inflattiva sarebbe combattuta con una riserva di occupati (PLG) e non di disoccupati (come avviene oggi).

Alcune puntualizzazioni

1) Non si tratta di statalismo

• Il PLG si espanderà quando l’economia è in fase di recessione e si ridurrà quando l’economia sarà in crescita (come un polmone)

• Recessione -> Lo Stato assume (Il PLG si espande) -> Aumentano i redditi -> Aumenta la domanda di beni/servizi -> Aumenta la produzione di beni/servizi -> Le imprese private riniziano ad assumere -> Il PLG si riduce

Alcune puntualizzazioni

2) Non si tratta di incrementare a dismisura il livello della domanda aggregata attraverso una spesa pubblica eccessiva (o illimitata)

• Il PLG garantisce che la spesa sia distribuita in modo mirato e al livello necessario a mantenere la piena occupazione (la spesa finisce quando non ci sono più disoccupati disponibili)

• Funzione di stabilizzatore automatico anti-ciclico, affiancato a politiche di spesa pubbliche strutturali (investimenti) decise indipendentemente dal PLG

Un crimine da estirpare “La disoccupazione è veramente un

crimine contro l’umanità senza scusanti, perpetrato da governi che si rifiutano di permettere deficit sufficienti per consentire alla popolazione di pagare le tasse e di risparmiare. Intenzionalmente o no, costoro hanno sangue sulle loro mani. Sono pienamente responsabili per la morte e la distruzione delle vite e dei beni che si lasciano dietro di sé”.

Warren Mosler

“Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una

posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta”

Martin Luther King