Post sisma, Gonzaga prepara le aule per settembre

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Articolo di Gazzetta di Mantova sui lavori per la realizzazione della nuova scuola elementare di Gonzaga, dopo che il sisma di maggio 2012 ha reso completamente inagibile la sede storica della primaria

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SAN GIOVANNI DOSSO

Dal Friuli 6mila euro per la ricostruzione

◗ GONZAGA

Primo obiettivo: chiudere il can-tiere entro maggio. Punto due:fare in modo che a settembre,con la prima campanella, tuttigli alunni delle elementari diGonzaga possano ritrovarsi astudiare nello stesso edificio.Magari stringendosi un po’, easpettando che le ulteriori dieciaule necessarie siano pronte en-tro dicembre.

È la duplice scommessa diGonzaga, che la scorsa settima-na ha ricevuto la bella notiziadel provvedimento regionaleche stanziava i fondi per i lavoridi ampliamento della scuola.Proviamo a fare il punto conl’amministrazione. «ll cantiereper la realizzazione della nuovascuola elementare di Gonzaga –annuncia l’amministrazione – èprevisto che si chiuda entromaggio. Abbiamo, insomma,tutto il tempo necessario per lasistemazione degli arredi e pergli interventi di rifinitura».

Detto questo, il sindaco Clau-dio Terzi può sbilanciarsi nellapromessa: «Il nuovo anno scola-stico inizierà nella nuova scuo-

la». Insomma, se il sisma, che hapesantemente danneggiato leelementari, aveva separato glialunni della scuola in tre diversesedi provvisorie (i laboratori del-la media, l’ex Rsa e un immobile

in piazza Matteotti) la primacampanella del nuovo anno lidovrebbe vedere tutti riuniti. An-che a costo di stringersi un po’ edi adattarsi in soluzioni provvi-sorie in quel nuovo edificio che

era stato pensato per diventarela nuova media e invece si è tro-vato a dover supplire alle ele-mentari che non si possono piùusare: «D’intesa con l’istitutocomprensivo – spiega il Comu-

ne – abbiamo previsto di trasferi-re le 22 classi della elementarenel nuovo edificio, già da settem-bre. La nuova scuola è per oracomposta da quindici classi, mai laboratori e gli ambienti collet-

tivi sono molto ampi: c’è lo spa-zio sufficiente per sistemareprovvisoriamente tutte le aule,mentre la palestra polivalente ela mensa saranno già perfetta-mente a regime». Intanto i pro-gettisti sono al lavoro per defini-re le caratteristiche del nuovoblocco da dieci classi che andràad integrare il polo scolastico.L’ordinanza della Regione che adisposto l’utilizzo due milionidei fondi stanziati dal decreto si-sma (Dl 74) per la realizzazionedelle aule aggiuntive, è statapubblicata sul Burl, il bollettinoregionale. Quindi ha piena effi-cacia e consenta al Comune dipoter inserire l’entrata extra nelbilancio di poter affidare gli inca-richi esecutivi. «Investire sulla ri-strutturazione della vecchiascuola elementare rischiava dirivelarsi una diseconomia – diceTerzi – non ci davano garanzieche l’edificio potesse rispondereai criteri di antisismicità. Così lacomunità gonzaghese avrà unascuola elementare completa-mente nuova e antisismica, conpalestra regolamentare e di unospazio mensa con 250 posti, chefunzionerà su turno unico».

◗ FELONICA

La denuncia di inizio lavori èstata protocollata in Comunemercoledì. Energie Nostre, im-presa promotrice della realiz-zazione di una centrale elettri-ca che brucia biomasse, ha in-formato l’amministrazione diFelonica che, avendo in manotutte le autorizzazioni necessa-rie, ha avviato il cantiere percostruirla. «Quando abbiamosaputo – racconta il sindacoAnnalisa Bazzi – abbiamo subi-to disposto un’ispezione: e nelterreno in cui dovrebbe sorge-re la centrale abbiamo trovatotre picchetti e una rete metalli-ca». Solo un accenno di cantie-re, certo. Una bandierina pian-tata nel campo a due passi davia Marconi, ad annunciareche, nonostante le proteste delpaese, e una doverosa pausaper il terremoto, Energie No-stre non ha alcuna intenzionedi rinunciare al proprio propo-sito.

Vale a questo punto ricorda-

re la vicenda della centralecontestata. Il progetto si avvianel 2009, prevede di realizzarein un terreno agricolo un im-pianto per la produzione dienergia elettrica di potenza daun megawatt, che dovrebbeusare come combustibile unmix di biomasse (trinciaturadel pioppo mescolata a un ti-

po di canna palustre detta mi-scanto). Si prevede di bruciarecirca 500 quintali al giorno diquesto mix. La questioneemerge solo nel giugno 2011.

Prima i comitati ambientali-sti, poi un numero crescentedi felonichesi, infine la stessaamministrazione guidata dal-la Bazzi esprimono la propria

contrarietà alla centrale, te-mendo soprattutto per l’im-patto che la combustione pro-durrà sulla qualità dell’aria. Laprotesta sfocia in una manife-stazione ai primi di febbraio2012: in piazza scendono deci-ne di agricoltori col trattore adimostrare che il settore agri-colo sente particolarmente ilproblema. Tuttavia dopo leconferenze dei servizi arriva ilvia libera alla centrale ossial’autorizzazione provinciale.Un atto per l’annullamentodel quale il Comune ha presen-tato ricorso al Tar. E proprionel felice esito della vertenzaora il Comune ripone moltesperanze, mentre il cantiereugualmente apre (una richie-sta di sospensiva è stata boc-ciata). «Abbiamo messo in ma-no ai nostri legali i dati sullaqualità dell’aria acquisiti daimezzi dell’Arpa – dice la Bazzi– dimostrano che qui le polve-ri sottili sono già un proble-ma». Con la centrale, lascia in-tendere, sarà peggio. (fa)

Una nuova casa alla famiglia sfollata

san giacomo delle segnate

◗ S.GIOVANNIDOSSO

Il Comune di Treppo Grandedel Friuli consegna al sindacodi San Giovanni del Dosso 6 mi-la euro per contribuire alla rico-struzione post terremoto. Unasomma che l'amministrazioneaggiungerà ai 37mila euro do-nati qualche settimana fa dalComune di Monza e che saran-no impegnati per la realizzazio-ne del centro di aggregazionedistrutto dal terremoto, all'in-terno del complesso sportivo. Ilsindaco Angela Zibordi confidanella realizzazione della tenso-struttura entro l'estate, ma èancora in fase elaborazione ilprogetto esecutivo dei lavori,

affidato ai tecnici interni per ac-celerare i tempi, e in fase di de-finizione l'utilizzo dei fondi eu-ropei che serviranno per lamessa in sicurezza del campo.

Ieri mattina la consegna dell'as-segno simbolico dei 6 mila eu-ro da parte del sindaco di Trep-po, Rina di Giusto, arrivata aS.Giovanni con una delegazio-

ne di cittadini e della Protezio-ne Civile. L'iniziativa di solida-rietà è partita dal primo cittadi-no della comunità friulana, col-pita dal terremoto nel 1976 e acui la città di Mantova avevadonato l'asilo. Da qui il contat-to con Mantova e la scelta cadu-ta su S.Giovanni «per analogieterritoriali - confida il sindacodi Treppo - e perché anche quic'è un sindaco donna. Non c'èstata alcuna difficoltà a racco-gliere anche una piccola som-ma, casa per casa. L'accoglien-za qui nel basso mantovano,che abbiamo visitato oggi perla prima volta, è stata davveroeccellente». Angela Zibordi, in-sieme con gli “inviati” del Friuliè salita sul pullman per un tourpomeridiano verso Mantova,guida d'eccezione tra le terreterremotate di San Giacomo,Schivenoglia, San BenedettoPo, fino al capoluogo.

Paola Merighi

■■ È stato consegnato ieri un modulo abitativo donato a SanGiacomo. Hanno donato la protezione civile delle comasche SanFermo e Cavallasca, la ditta Tifas di Lurate Caccivio (Co) e l’asso-ciazione per l’assistenza dei giovani e degli anziani di Milano.

La delegazione di Treppo Grande del Friuli a San Giovanni

Gonzaga prepara le aule per settembreLa scommessa: nuove elementari pronte entro maggio, dal prossimo anno scolastico tutte le classi potranno farvi lezione

Cantiere aperto per costruire la nuova elementare di Gonzaga

Centrale a biomasse, via ai lavoriApre a Felonica il cantiere contestato. Il Comune teme per l’aria e spera nel Tar

La rete metallica nel campo con l’annuncio dell’inizio lavori (Capucci)

I sindaci dei Comuni terremotati tornano a chiedere che lapubblicazione delle ordinanze, con il via alle procedure di rimborso,arrivi solo quando sia stata accertata la funzionalità del sistemainformatico e siano arrivati i tecnici che dovranno assistere leamministrazioni. Stavolta, però, la richiesta avviene formalmenteattraverso una lettera che è stata inviata alla struttura commissarialema anche alla Regione Lombardia, al rinnovo dopo le elezioni.A siglare la missiva, in rappresentanza dei colleghi i quattro sindaci doQuistello, Moglia, San Giacomo delle Segnate e San Giovanni del Dossoche compongono il cosiddetto comitato ristretto, un pool diamministratori scelti per seguire da vicino il meccanismo dei rimborsi.Si ricordano le disparità di trattamento tra Emilia e Lombardia, ilmancato coinvolgimento dei sindaci nella stesura delle ordinanze.«Non risolte queste problematiche così importanti, potrebbe esserepericoloso procedere alla pubblicazione delle ordinanze, rischiando dinon sbloccare la situazione e di indurre tra la cittadinanza l’illusione diessere pronti a gestire pratiche ed infine di certificare una palesediscriminazione dei cittadini lombardi rispetto ai vicini emiliani».

I sindaci del sisma scrivono alla Regione:«Partire ora con i rimborsi è un rischio»

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