Policy Tools

Post on 20-Jan-2016

54 views 0 download

description

Policy Tools. Gli strumenti di policy. Il ciclo di vita di una politica pubblica. Il problema La formazione dell’agenda. Risultati La valutazione. Adozione L’approvazio-ne formale. Attuazione L’implemen-tazione. Formulazione L’elaborazione delle soluzioni. retroazione. Strumenti. - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Policy Tools

Policy Tools

Gli strumenti di policy

Il ciclo di vita di una politica pubblica

Attuazione

L’implemen-tazione

Risultati

La valutazione

retroazione

Adozione

L’approvazio-ne

formale

Il problema

La formazione dell’agenda Formulazion

e

L’elaborazione delle soluzioni

Strumenti

Possiamo immaginare una cassetta degli attrezzi, dove possono essere pescate – a seconda del caso – gli utensili (le misure) disponibili per affrontare il problema e raggiungere gli obiettivi desiderati.

Quali sono le leve che i policy-maker possono usare per fare una politica pubblica?

Per affrontare uno specifico problema pubblico è possibile scegliere tra una pluralità di strumenti

Gli strumenti non sono neutrali. Ogni strumento dà risultati parzialmente diversi

Ogni strumento ha pregi e difetti. La scelta dello strumento o del mix di strumenti è una faccenda delicata e importante

Una prima classificazione

Il bastone Regolazione

alta

bassa

coerc

izio

ne

La carota Incentivi e disincentivi

I sermoni Persuasione

Strumenti coercitivi

Strumenti

misti

Strumenti

volontari

Coin

volg

imen

to d

ello

sta

to

basso

alto• Erogazione diretta

• Impresa a controllo pubblicoRegolazione

• Regolazione

• Tasse e tariffe

• Aste per i diritti di proprietà

• Sussidi (o contributi)

• Informazioni o esortazioni

• Mercati

• Organizzazioni volontarie

• Famiglie e comunità

Una seconda classificazione (Howlett e Ramesh)

stato inerventista

stato minimo

Strumenti volontari

Lo stato rinuncia a intervenire facendo affidamento all’azione volontaria delle persone, al loro spirito di iniziativa, alla solidarietà che esiste in alcune sfere (famiglia, comunità)

Sussidiarietà orizzontale (art. 118 c.4 cost.)“Stato, Regioni … Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”

Famiglia e comunità

SvantaggiProbabili diseguaglianze: non tutti hanno una famiglia alle spalle, le famiglie intervengono soltanto a favore dei loro cariUn carico eccessivo per le donne

VantaggiNessun costo per lo stato o quasiServizi più personalizzati e non burocratizzati

Servizi di cura, assistenza, sanitari, aiuti economici ecc. che vengono offerti spontaneamente dalle famiglie (o dalle comunità).Questi servizi possono sostituire quelli offerti dallo statoLe famiglie come “ammortizzatore sociale”

Volontariato

SvantaggiLavorano su piccola scala. Non possono affrontare problemi particolarmente complessiTrasformazione del volontariato: contributi pubblici. Ambiguità di molte associazioni di volontariato

VantaggiNessun costo per lo stato (almeno in linea di principio)Interventi più rapidi, motivati e personalizzatiServizi universalistici (ma con possibili diseguaglianze territoriali)Crescita della solidarietà nella società

Organizzazioni benefiche, volontariato sociale o ambientale (Crocerossa, Caritas, protezione civile, volontari per l’ambiente ecc.)Questi servizi possono sostituire quelli offerti dallo stato

Mercato

SvantaggiFallimenti del mercato: beni pubblici, beni meritevoliIniquità

VantaggiEfficienza, concorrenza

Fornitura di beni e servizi privati

Il numero di beni e servizi considerati privati e tendenzialmente affidato al mercato è cresciuto negli ultimi anni (con differenze da paese a paese): trasporti ferroviari e aerei, comunicazioni (telefonia fissa e mobile, tv, poste), sanità, servizi pubblici (acqua, rifiuti, energia), istruzione.

Strumenti coercitivi

Gli strumenti coercitivi vincolano i’azione degli individui o delle imprese.

Regolazione

Svantaggiè rigida; generale e astratta, può non adattarsi a casi specifici e generare risultati non volutiil controllo dell’adempimento è costoso, difficile e spesso insufficiente(nel caso di regolazione economica) interferisce con il mercato e può generare inefficienze

Vantaggiè relativamente (anche se apparentemente) semplice per i policy makerscomportamenti standardizzati e prevedibilipoco costosa (salvo per il controllo)

Prescrizione di comportamenti da parte dello statoNorma + sanzioneregolazione economica, regolazione sociale, regolazione ambientale, altro (p.es. traffico), norme penali ecc.

Imprese a controllo pubblico

SvantaggiDifficile controllo sulle società da parte dei governiIngerenze politiche

VantaggiEvita, per lo stato, le difficoltà della regolazioneGenera profitti e quindi entrate per i governi

Imprese a capitale interamente pubblico o a partecipazione pubblicaVendono beni e servizi sul mercatoPermettono allo stato di regolare un settore attraverso il controllo diretto (monopolio naturale, alti investimenti, ecc.)Strumento in diminuzione in Italia: privatizzazioni (ma con molte eccezioni)

Erogazione diretta

SvantaggiIngerenze politicheRigiditàAssenza di concorrenza, dilatazione dei costi

VantaggiBassi costi di transazione

Invece di regolare un settore, lo stato lo gestisce direttamente (scuole, università, polizia, esercito, ospedali, parchi, strade, previdenza sociale, assistenza)

Strumenti misti

Gli strumenti misti combinano le caratteristiche degli strumenti volontari con quelle degli strumenti coercitiviPermettono al governo di influire (in modo più o meno forte) sui comportamenti dei privati, pur lasciando a questi ultimi la decisione finale

Informazione e esortazione

SvantaggiSpesso non è sufficiente, andrebbe accompagnata da altri struementi

VantaggiCosti bassi, sia per lo stato sia per i cittadiniSe funziona, evita altri interventi più costosi o più coercitivi

Diffusione di informazioni: p.es. dati statistici, rapporti, documenti, studi ecc. Consentono agli attori privati di orientarsi di conseguenzaEsortazioni: campagne di stampa o pubblicitarie, p.es. sull’Aids, sulla droga, sulla salute, sulla violenza sessuale ecc.

Sussidi

SvantaggiCostanoDifficile individuare correttamente la platea dei beneficiari e l’entità del sussidioSono difficili da eliminare, una volta raggiunto lo scopoRischi di distribuzione a pioggia

VantaggiSono efficaci nel promuovere comportamenti che gli attori sono già disposti a tenereLasciano liberi i soggetti privatiAmpia base di consenso (non trovano oppositori)

Trasferimento in denaro a cittadini, imprese o organizzazioni, per facilitare lo svolgimento di attività desiderabili: contributi diretti, agevolazioni fiscali, voucher o “buoni per acquistare servizi, prestiti agevolati

Aste per i diritti

SvantaggiSpeculazioneIniquità

Vantaggici si assicura che l’emissione non sarà superiore al limite previsto e si incoraggiano comportamenti virtuosientrano risorse nelle casse dello statoflessibilità

Creare un mercato (con i suoi vantaggi) dove non c’èMettere all’asta i diritti di emisisone di una sostanza inquinante (p.es. CO2) o i diritti di uso dell’automobile in un’area urbanaMercato secondario dei diritti

Tasse e tariffe

SvantaggiDifficile stimare l’entità della tassaProblemi di equità

VantaggiSono facili da mettere in atto perché lasciano ai privati la scelta di quale comportamento tenereFavoriscono la riduzione di certi consumi, mentre con la regolazione si ottiene solo un certo livello predeterminato

Le imposte sono strumenti tipicamente coercitivi (regolativi), ma possono essere usati anche come strumenti misti per disincentivare certi comportamenti (p.es. alcool, tabacco, smaltimento rifiuti indifferenziati, carbon tax, pedaggio per circolare in città)

Strumenti coercitivi

Strumenti misti

Strumenti volontari

Coin

volg

imen

to d

ello

sta

to

basso

alto

• Regolazione

• Erogazione diretta

• Impresa a controllo pubblico

• Tasse e tariffe

• Aste per i diritti di proprietà

• Sussidi (o contributi)

• Informazioni o esortazioni

• Mercati

• Organizzazioni volontarie

• Famiglie e comunità

La linea di tendenza degli ultimi vent’anni

E nei prossimi venti?