PERCORSO 2: LIMMAGINARIO Corso di Antropologia Culturale giovedì 14 NOVEMBRE 2013.

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PERCORSO 2:

L’IMMAGINARIO

Corso di Antropologia

Culturale

giovedì 14 NOVEMBRE 2013

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Gli esseri della paura: le masche

(casi di studio dal Piemonte meridionale e settentrionale)

Diverse tipologie di masche

Origine del

termine masca = forse

celtica: riferiment

o a spiriti notturni

Zingari e vagabondi

Persone colte

=

prete

Strega paesana

Chiusura comunità contadina verso l’estraneo, il diverso

La masca, strega contadina

1Quasi sempre donna, anziana, sola, vedova, emarginata, vive in luoghi appartati. Quasi

sempre di aspetto sgradevole (Piemonte)

2Qualche attinenza con guaritori, ma in generale

compie malefici, getta il malocchio

Influsso negativo

sui bambini

Malattie e danni al bestiame

Ostacoli sul cammino dei compaesani, di notte

Colpi e ritorsioni contro le masche: preghiere, rosari, aggressioni personali (caso di Cervarolo,

Valsesia)

3 Spostamento nello spazio e manifestazioni della masca

Masca in forma di

spirito che fuoriesce

dalla bocca

Spoglie vuote o forma di moscone

Masca in forma di animali domestici

Cani, gatti, cavalli vitelli, agnelli,

spesso dal manto bianco

4 Alcune caratteristiche delle masche

Diventare molto piccole e pesare sul petto dei dormienti, es. la Smara del bellunese

Avere dimensioni gigantesche e stare

tra due grandi rocce, orinando sui

passanti,

Es. masca della Val Chiusella

Di vento, mare e terra: l’immaginario nelle isole Eolie

Qualche cenno storico

Economia “tradizionale” isole: agricoltura, pesca, coltivazione della vite

Spopolamento

Fine 1800-anni’60 del 1900

Inizio 1900

Filossera, riduzione dei vigneti,

riduzione/fine esportazione

prodotti vitivinicoli eoliani, avvento navigazione a

vapore

Emigrazione in America

Cunti e credenze

“cultura orale primaria” dei

narratori: analfabeti, portatori e fruitori di

leggende e racconti frutto

di inculturazione

e acculturazione (no mediazioni)

Realtà dei racconti: sempre

contestualizzati; facilità ad

identificare i protagonisti e

le loro famiglie, il vicinato. Presenza anche del metareale

narratori: contadini, pescatori,

operai, cavatori di pomice,

commercianti

I temi principali

I tesori nascosti Le streghe

Le serpi con i capelli

I tesori nascosti

“..-c’erano un marito e una moglie, lei era incinta. Quando arrivarono sul Malu Passu videro un montone.

Quello gli disse: Ne vuoi soldi?, disse al marito. La moglie forse gli disse di no e pigliò e li sollevò in aria e li

gettò su un albero di carrube. Il marito non si fece niente, la moglie stette tanto malata e si storpiò tutta. E poi quando nacque la carusa, fece una femmina, venne

proprio la figura del diavolo, quello il diavolo era!”

“…C’erano marito e moglie. Lui si sognò i soldi e il monachello ci disse: “Io ti do i soldi, tu però non fare che

adesso vai a casa e lo racconti a tua moglie”. Andò a casa e ce lo raccontò alla moglie. La notte il monachello lo riempì di botte e lo fece diventare muto, ci fece perdere la parola…”

I tesori nascosti:

Repertorio meridionale di

tradizione orale con elementi

simili

Essere immaginario visto in sogno che promette un tesoro

nascosto, condizioni poste e non rispettate,

bastonatura o incidente familiare.

Accostamento tra reale e fantastico attraverso il terrificante (tema dei defunti che tornano), tema del sogno (passaggio tra dimensioni diverse, luoghi di passaggio dove sono sepolti i tesori

Le streghe

Nelle isole Eolie il termine per definire la strega è majara (magara)

Le majare

Unico nome per raggruppare diverse tipologie di streghe con diverse funzioni.

Due filoni narrativi: donna vs uomo, fantastic vs reale

1 Majara come maga/fattucchiera, capace di intraprendere procedimenti magici per/contro membri della società. Funzione di guaritrice

Questa tipologia di majare è assente dalla raccolta di cunti

2 Majara come donna reale, ben contestualizzata, che spicca il volo stregonesco. Marito se ne accorge e limita la sua essenza

“C’era uno che si maritò e non sapeva che questa durante la notte volava. Avevano trascorso notti tranquille finchè, una notte, piglia, si risveglia e non trova più la moglie…la notte successiva fece finta di dormire a vide che questa si

alzava, prendeva una pignattekka in cui aveva l’olio, si spogliava nuda, si ungeva tutta, se ne saliva sulla finestra e diceva “Vento, vento, portami a spartivento”. Si gettava dalla finestra e volava. La notte successiva fece finta di dormire, ma cambiò l’olio con olio normale. Quando la moglie di notte si alzò e si unse con l’olio, si gettò dalla

finestra, cadde a terra e morì…”

Casa come centro della comunità,

tentativo di stare dentro/fuori dalla

comunità da parte della strega,

limitazione della volontà di libertà/

affrancamento della donna da parte

dell’uomo

3 Majara come essere a metà tra il fantastico e il reale. Importanza della nudità (rimando alle masche)

Nel metareale c’è sempre un contatto con il reale: uomo mortale che limita/ annulla i suoi poteri

Coltello piantato in un cerchio: importanza ferro ma anche coltello e suo simbolismo

4 a Majara come portatrice di tempeste e connessa con i turbini di vento (funzione non esplicitata nei cunti)

Legame con figure femminili dell’immaginario siciliano: “turba di femmine cattive e brutte dai labbri tumidi e

lunghi quanto i capelli di una donna”

Legame con figure mitologia classica legate a nuvole e

vento (Diana, Erodiade, Ecate)

Presenza di documenti cinquecenteschi in cui le streghe provocavano le tempeste

Evoluzione concezioni folkloriche ceti illetterati ‘800-inizio ‘900: tempestarii provocavano tempeste, i defensores cercavano di combatterli

Evoluzione e maggiore definizione figura tempestarii: preti.

Importanza prete come figura a metà tra mondi ma anche come figura

“altra”

Similitudini con Benandanti friulani e

figure analoghe

Ulteriore evoluzione: prete “specializzato” nelle tempeste, streghe nelle trombe d’aria

Margaret Murray, The witch-cult in western Europe, 1921

Stregoneria = religione

antichissima, culto pre-cristiano di

fertilità

Molte critiche al testo di Murray, però c’è un punto importante: distinzione tra stregoneria popolare e quella colta

I benandanti

Tesi di Margaret Murray ripresa criticamente da Carlo Ginzburg

Benandanti = tracce di un culto di fertilità

in Friuli.

Evoluzione nella considerazione dei

B. : in un secolo assimilati a streghe

Convento di Cividade del Friuli, 1575, Paolo Gasparutto afferma di “andar vagabondo con strigoni e sbilfoni”

Sentito un altro testimone, Battista Moduco che conferma quanto detto da Gasparutto

Cosa riportano i due benandanti

1Partecipazione a convegni notturni in cui non c’è traccia del diavolo

2

Durante questi convegni i benandanti combattono contro le streghe (rami di sorgo) con rami di finocchio

Convegni ogni giovedì delle quattro tempora

3

4Per andare ai convegni, i benandanti lasciano il corpo terreno in uno stato di catalessi

Chi sono i benandanti?

Non sono streghe, ma

usano terminologia

inedita (benandandi/mal

andanti)

Sorta di setta con a capo un comandante.

Importanza di essere nati con la camicia

4 b Evoluzione delle narrazioni: majare come streghe/pescatrici che rubano le barche ai pescatori e

vanno in volo “a fare la spesa” in altre isole o persino in Egitto

“…Dicevano, dicevano i vecchi che le majare andavano con la barca a Tunisi, in Tunisia…Pigliavano la barca e andavano là, andavano di notte, a rubare, insomma si facevano gli affari loro”

Binomio uomo/donna, majara contestualizzata nella realtà di pesca

Donne che andavano a pesca con gli uomini

“Tu non sei nato dentro casa”…” “un solo instante e sarei nato sulla barca”

Riproduzione società e ruoli sulle barche

(ruoli maschili e femminili)

In assenza degli uomini, le donne

pescavano da sole “le donne andavano a pescare i totani” “le femmine, tre quattro femmine andavano a

pescare intorno all’isola”

5 “fari a schiticchiata”: majare come apparizioni che invitano a partecipare a feste conviviali, dove si mangia in allegria (binomio reale/metareale)

Interazione/mancata interazione fantastico e reale. Majare non

ricompensano i partecipanti alle feste

Feste sempre in luoghi di passaggio (vulcani, scogliere, dirupi ecc)

Spiriti e serpi

Determinati racconti su

apparizioni dei defunti

“aveva la condanna”…

Ambiguità dei defunti nel rapporto con vivi: a volte

malevoli, a volte in richiesta di aiuto

Determinate ore di apparizione, diverse forme (uomini, soffio, rocce, serpi)

Importanza di precise figure in grado di gestire i defunti e

trattare con loro (rif. A benandandi, sciamani, guaritori

ecc)

“Mio zio e mia mamma videro quest’uomo coricato sopra questo cesto di ginestre con la gamba cavarcata che la batteva forte… andarono avanti senza parlare. Poi mio nonno disse che in quel posto era morto Vanni F,

precipitato…”

“Mio zio andava per legna dove era morto uno, era caduto e morto là. Mentre raccoglieva la legna sentì questa voce chiamare: Tanu, oh

Tanuuu. Arrivò un soffio di vento e fece cadere la legna a a terra e anche lui. Allora lo zio lasciò ogni cosa e se ne andò a casa. Poi gli dissero di

non andare più a far legna la sera perchè il morto lo poteva strozzare…”

“Mia nonna andò a mare a raccogliere le patelle su uno scoglio, come salì lo scoglio si dondolava e gli disse: quant’è che sei lì? Lo scoglio le rispose: Circa trent’anni. Precipitai di qua ed è 30 anni

che sono condannato sotto questo scoglio. Allora la nonna gli chiese: Cosa vuoi, messa o corona? E lo scoglio: Corona. Così

mia nonna andò in cerca di un soldo per un’anima del Purgatorio. Raccolse quattro soldi, disse un rosario e lo liberò…”

Spirito = serpe

Legame tra spiriti dei defunti e materia ofionica (serpe,

lucertola, salamandra)

Incontro tra serpe e uomo ed esito positivo se serpe ben accolta

“Chi uccide una serpe, muta il corso della propria esistenza” (Luigi Salvatore

d’Austria, 1893)

Ambiguità dell’incontro con serpi (rif. ambiguità defunti)

Se accolte e sfamate,

concedono benevolenza e

ricchezza

Pericolosità delle serpi se vengono uccise o se si

assiste al loro accoppiamento

Ritorsioni sui malcapitati: serpi succhiasangue (e latte materno)

Similitudini tra serpi e strix latina, uccello notturno che succhia il sangue (ma anche lamia, masche ecc)

Il doppio e le metamorfosi

Diversi racconti su concetto di anima che esce dal corpo e si trasforma in animale: serpe (rif a sciamani, benandanti, masche)

Serpi colpite mostrano segni una volta tornate umane

“C’era un commerciante di animali di Palermo, Zu’ Benedittu, che veniva con delle barche a comprare gli

animali. Un giorno Zu’ Benedittu è arrivato con un mignolo spezzato. Mio nonno dice: ma che vi è successo? E Zu’ Benedittu: Vi ricordate che al matrimonio della figlia di

Benedetta c’era una biscia? E mio nonno: sì ma non l’ho potuta ammazzare e lo ho spezzato la coda. E l’altro: la

coda è il mio mignolino”

Come utilizzare l’immaginario oggi?

1

Creazione di percorsi tematico-naturalistici

I luoghi della masca Micilina, Pocapaglia (CN), a cura dell’Ecomuseo delle Rocche del Roero

2 Forme di narrazione per i bambini ma anche realizzate dai bambini

Video: sono più cattivi gli uomini o le anguane?

Filmato realizzato dai bambini della Scuola Primaria della fraz di Fane. Negrar (VR)

Video: racconti sulle anguane

DVD realizzato dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, San Michele all’Adige (TN)

3 Documentari, film-documentari

“Piange la Bella Anguana”, film realizzato da Andrea Furlan e Tommaso Benetti in 5 atti

4 Feste e neo/feste sugli esseri fantastici

L’esempio delle masche

Un caso di “reinvenzione dell’immaginario”: A spasso con gli gnomi

La Masca in queste performances è rappresentata in due modi diversi:

Amelia (Magica De Spell) (W. Disney)

Nocciola (Hazel) (W. Disney)

a

b

Costume da strega per Halloween ed elfi e fate

5 Forme di teatro e altri tipi di performances

Feste delle masche a Valdieri (CN), Cortandone (AT), Paroldo (CN)

In queste performances avviene una RITUALIZZAZIONE delle forme narrative orali.

Victor Turner suddivide la ritualizzazione in 4 fasi (dramma sociale)

1“Deviazione”: la masca è sospettata e accusata di stregoneria

2 “Crisi”: la masca è processata e condannata a morte

3 “Rimedio”: la masca è giustiziata e arsa viva

4 “Ri-ordine”: l’ordine precedente è ristabilito

Spostamento da figura della masca come strega contadina (maciara, guaritrice) a strega a tutti gli effetti. Perché?

L’immaginario, come ogni altro bene immateriale, evolve e si trasforma

Il punto più interessante è COME si trasforma

Laddove un certo tipo di immaginario sopravvive, si adatta alle rappresentazioni collettive e condivise dei maggiori fruitori di questi esempi di rivitalizzazione dei beni “pendolari”, persone giovani, bambini

Streghe, diavoli, gnomi, elfi, fate

Video: la masca Micilina. Il film.

Video: il processo alla masca Micilina e il rogo della masca

Le serpi con i capelli

Tratto umanizzante della metamorfosi animale-umano. Rapporto ambivalente

Spesso pericolose, soprattutto se avvistate nell’acqua torbida (cisterne ecc)

Acqua/serpe/ specchio: continuo rinvio a temi mitici dell’antichità classica he si ricombinano nell’oralità popolare