Percorsi a Sud Sicilia. La Sicilia Punti deboli di tessuto produttivo Piano quantitativo :...

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Percorsi a Sud

Sicilia

La Sicilia

Punti deboli di tessuto produttivo

• Piano quantitativo : consistenza del sistema delle imprese

• Piano qualitativo: ricerca e sviluppo• La propensione all’innovazione tecnologica

è legata fortemente al fattore dimensionale e ambientale

• Nessuno stimolo da parte degli Enti pubblici

Programmazione dello sviluppo

• Obiettivi: sviluppo economico, miglioramento della qualità della vita, conservazione del paesaggio storico e naturale

• Strumenti: piano regionale di sviluppo, programmazione socio-sanitaria, piano paesistico territoriale

La strategia

• Adozione di modelli analitici come i sistemi locali

• Costruzione di un sistema informativo regionale

Procedura di analisi

• Costruzione di metodi per la selezione di aggregati di elementi

• Aggregati di elementi colti nella globalità e nelle relazioni con l’ambiente esterno

• Fattibilità progettuale

• Coerenza con gli obiettivi

Definizione di sistema locale

• Un insieme di soggetti costituenti un’unità a base territoriale che:

• È distinta dall’ambiente circostante• Tra i suoi componenti esistono specifici rapporti

detti organizzazione del sistema • È Autonoma in grado di rispondere agli stimoli

esterni• Attua all’interno cambiamenti di struttura• Conserva la propria identità

Tre livelli di analisi

• Il sistema regionale

• I sistemi locali

• I comuni

Comuni

• Formano una maglia continua• Coprono l’intero territorio nazionale• Non si sovrappongono• Hanno confini definiti con precisione• Si identificano in organismi amministrativi con

specifiche funzioni nella pianificazione territoriale• Ogni lembo di terra, ogni edificio, ogni abitante fa

parte di un comune• Il senso di appartenenza è storicamente radicato

(localismo o campanilismo)

George Simmel

• A proposito del confine amministrativo non è un fatto spaziale con effetti sociologici, ma un fatto sociologico che si forma spazialmente.

Sistemi urbani

• Tre ordini di motivi:• a) sul piano fisico costituiscono le strutture

artificiali più complesse• b) sul piano funzionale rappresentano i punti da

cui traggono origine i processi di trasformazione delle strutture territoriali e le dinamiche d’innovazione e diffusione

• c) funzionano come sistemi di regolazione e di controllo dei processi di strutturazione del territorio regionale globalmente considerato

Definizione

• Aspetto fisico-funzionale: lo spazio costruito che chiamiamo agglomerazione se deriva da una continuità di spazi e conurbazione se deriva dalla fusione di più cenri un tempo fisicamente distinti

• Aspetto funzionale: considera la densità di certe interazioni spaziali (i movimenti pendolari giornalieri per lavoro e servizi)

Situazione territoriale

• Tre tipi

• Il perimetro urbano costiero (articolato in segmenti più o meno forti)

• Le regioni-cerniera

• I nodi e i contesti insediativi dell’interno

Perimetro urbano costiero

• Si sviluppa un’interazione tra i due sistemi metropolitani costieri (occidentale e orientale).

• Continuo integrato e dinamico

• Marcata centralità (comprende tutti i centri di una qualche rilevanza, sotto il profilo sia demografico sia funzionale)

Sistemi metropolitani

• Le strutture territoriali dotate di maggiore complessità

• All’interno si includono diverse città e aree urbane• Due sistemi metropolitani : • Sicilia occidentale: area vasta che gravita attorno

ai poli del capoluogo regionale e di Trapani e Marsala

• Sicilia orientale: esteso a tutto il versante ionico, regione megarese-etnea fino al distretto turistico di Taormina.

Componenti del perimetro urbano

• Aree urbane (Messina e Siracusa)• Aree metropolitana (Palermo e Catania)• Conurbazioni (Ragusa-modicana, Agrigento

e Trapani)• Aree di urbanizzazione diffusa (Marsalese)• Distretti industriali (Gela, Milazzo o

Termini Imerese)• Distretti turistici (Taormina)

Conurbazione Raguso-modicana

• È policentrica – si articola attorno a tre centri urbani: Vittoria, Ragusa e Modica

• Disposti a corona del complesso ibleo a una certa distanza dal mare

Distribuzione territoriale delle variazioni demografiche

• I sistemi locali dell’area costiera sono i più dinamici per l’aspetto demografico

• Un declino del nucleo principale in concomitanza con la crescita dei comuni della corona

• Inizio di suburbanizzazione

Le aree in crescita• Fascia costiera

• Area più ampia è la costa ionica dal sistema locale di Taormina a quello di Siracusa

• Area estesa ma meno continua nello spazio è la costa meridionale (da Sciacca sino a Modica)

• Nella cuspide nord-occidentale due sono le aree di intensa crescita:

• dalle Madonie alla Valle del Belice

• Il sistema metropolitano di Palermo e la fascia costiera da Marsala a Custonaci.

Regioni-cerniera• Fondamentali cardini per la proiezione verso

l’interno degli effetti urbani, promossi dal sistema costiero

• Corona di centri più più piccoli in grado di attivare forme diverse di valorizzazione territoriale

• Pettini pedemontani (madonita, nebrodense e peloritano) contesti insediativi che si generano dall’interazione tra montagna e ristretta fascia costiera (là dove la catena montuosa settentrionale cala breve e ripida verso il Tirreno intagliata da una serie di valli)

Criticità dell’interno

• Frammentazione socio-produttiva

• Declino demografico

• Abbandono dei centri

Fase nuova

• Distribuzione della popolazione tra aree interne e aree costiere più squilibrata rispetto al passato

• Le comunità siciliane all’estero

• Il flusso considerevole di immigrati extra-comunitari

Nuovi percorsi

• Sistemi locali peri-metropolitani: a contorno dei due sistemi metropolitani della Sicilia occidentale (Terrasini, Partinico, San Giuseppe jato, Termini Imerese) e della Sicilia orientale (Andrano, Bronte, Palagonia e Lentini)

• Sistemi locali della costa africana• Sistemi locali del pettine pedemontano della costa

nor-orientale • Sistemi locali delle cuspidi nord-occidentale

(trapani e Custonaci) e sud-orientale (Modica e Pachino)

• Sistema locale dell’interno (Cammarata)

Mesoregione dell’Europa

• L’autonomia regionale non ha eliminato ma ha rafforzato la dipendenza economica dal livello nazionale

• Il rapporto tra politica e criminalità