Post on 09-Jul-2020
PEDAGOGIA GENERALE 1 - MODULO A A.A. 2014-2015 prof.ssa Giuliana Sandrone giuliana.sandrone@unibg.it Cultrici: dott. sse A. Bergomi, M. Giraldo, M. Vicini alberta.bergomi@unibg.it mabel.giraldo@unibg.it marisa.vicini@unibg.it
Vediamo insieme il programma e le modalità di valutazione
-‐ Come possiamo integrare i due moduli -‐ Come faremo le valutazioni in i5nere per gli studen5 frequentan5: Ø 21 o:obre à test/domande ela5ve alla conoscenza del testo esaminato
Ø 31 o:obre à analisi di caso
Stesso procedimento per il modulo B
Pre- reading … Che cosa significa il .tolo
Dall’educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria
dell’educazione
Parleremo di lessico … … per esempio
«pratica» Che cosa significa? E in pedagogia
Lo scopo del nostro ragionare …
… ricercare «un’educazione buona» e una «lingua pedagogica» ben fa:a per esprimere e governare al meglio
la complessità dei processi educa5vi reali sapendo che … leggiamo a p.14
Qual è il rapporto tra il linguaggio e il pensiero? Prima si pensa e poi si comunica Orazio Cartesio Kant B. Croce
Linguaggio = organo cos.tu.vo del pensiero Leibniz Herder Von Humboldt
Oggi … cambiare linguaggio à cambiare visione del mondo
«I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo (…) pensare non è
una dottrina, ma un’attività»
dunque, anche il linguaggio è un’aPvità, un «intero codeterminato»
Un esempio …
utente
Dove la troviamo? Veicola significa. diversi a seconda del
contesto?
Coessenzialità di pensiero e linguaggio
Concezione geroglifica del linguaggio à parola è in sé la cosa
Concezione demo5ca del linguaggio à parola che suscita emozioni senza referenze
Difficoltà della traduzione, anche per il linguaggio della scienza
Relativismo? Parole senza cose, pensieri senza dati? Inesauribilità della verità e della sua ricerca Ogni cosa è in parte vera, in parte falsa.
Che cosa succede con il conce:o di educazione = incontrover5bile fenomeno dell’esperienza umana
Mol5 modi, mol5 linguaggi per leggerla Ricerca senza fine
La necessità inevitabile di «ri-assumere»…
… proprio perché non siamo «nani sulle spalle di gigan5»!
Occorre aver cura delle parole!
Cap. I. Il nome … il verbo. Quale differenza?
TAVOLO
COSTRUIRE
NOMI E AZIONI IN PEDAGOGIA Nomi che indicano situazioni, sta.
EDUCAZIONE FORMAZIONE ISTRUZIONE
≠ CURA, CRESCITA, ADDESTRA,
MODELLA, …
Azioni che evocano processi, movimento
EDUCARE FORMARE ISTRUIRE
≠ CURARE, CRESCERE,
ADDESTRARE, MODELLARE, …
CHI EDUCA, FORMA, ISTRUISCE?
UOMINI INDIVIDUI SOGGETTI PERSONE
FANNO COSE DIVERSE DA QUANDO CURANO, CRESCONO, ADDESTRANO, …?
CHE COSA EDUCA, FORMA, ISTRUISCE? Es: la scuola educa alla vita
ANTROPOCENTRISMO, ANTROPOMORFISMO, EGOCENTRISMO
EDUCANO GLI UOMINI CHE SONO NELLA SCUOLA
ISTITUZIONE
DOMANDA CHE CARATTERISTICHE HANNO O DEVONO AVERE LE AZIONI, I PROCESSI, , … QUANDO EDUCANO, FORMANO, ISTRUISCONO E NON SI LIMITANO A CURARE, ACCUDIRE, SVILUPPARE, ADDESTRARE, …?
IN CHE COSA SI DIFFERENZIANO?
CAP. II – La neotenia … che cosa ci dice? A par.re dall’osservazione dell’evoluzione dell’uomo -‐ i cambiamen. del cervello à plas.cità -‐ l’espansione della faringe à linguaggio -‐ il prolungamento dell’infanzia
L’uomo ha uno sviluppo diverso, molto più aperto, plas.co, indeterminato rispeTo a quello degli altri animali Ø in senso temporale Ø in senso sistemico
Quali comportamenti umani degli appartenenti al genere Homo?
Fino alla svolta dell’Homo Sapiens Sapiens, l’ambiente sociale e naturale ha plasmato le specie umane e le cara:eris5che gene5che, biologiche e psichiche degli uomini -‐ la cura della prole -‐ la vita in gruppo ristre:o -‐ sistema5zzazione di regole comportamentali che garan5scono tecniche di caccia, di combaPmento, di sopravvivenza, di fuga, di protezione, di simulazione …
tutto questo viene in-segnato ai giovani
Il ruolo della prossimità nei comportamenti
Chi si cimenta?