Paris 1996

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Souvenirs de Paris 1996

I tetti di Parigi parlano tra di loro, si raccontano storie di artisti bohémien e scrittori solitari, osservano quel cielo che ha il loro stesso colore, proteggono e svelano, giocano alla guerra, con "i caminetti schierati come sul campo di battaglia". I tetti di Parigi sono lì da sempre, e sempre e solo lì. In nessun‘ altra città della vecchia Europa. Solo a Parigi.

"Si è fatto un gran parlare dei poeti nelle mansarde di Parigi.

Per indicare un’ indigenza passeggera. O la miseria. Nessuno però ha mai fatto notare che, nelle mansarde, il poeta stava semplicemente

un po' più vicino al cielo".

Picasso at the Centre Pompidou

Eileen Gray at the Centre Pompidou

La Conciergerie

L'Île de la Cité

Chanson de la Seine La Seine a de la chance Elle n’a pas de souci Elle se la coule douce Le jour comme la nuit Et elle sort de sa source Tout doucement, sans bruit, sans sortir de son lit Et sans se faire de mousse Elle s’en va vers la mer En passant par Paris. La Seine a de la chance Elle n’a pas de souci Et quand elle se promène Tout au long de ses quais Avec sa belle robe verte et ses lumières dorées Notre-Dame jalouse, immobile et sévère De haut de toutes ses pierres La regarde de travers Mais la Seine s’en balance Elle n’a pas de souci Elle se la coule douce Le jour comme la nuit Et s’en va vers le Havre, et s’en va vers la mer En passant comme un rêve Au milieu des mystères Des misères de Paris.

Jacques Prévert

Bouquinistes

Sui lungosenna di Parigi, considerati patrimonio mondiale culturale dell'Unesco dal 1991, si ergono come piccole roccaforti di una tradizione secolare le boites dei bouquinistes. Le boites sono delle casse di legno verde poste sul parapetto del fiume, che come scrigni conservano libri, pubblicazioni rare e incisioni preziose. Ciascun bouquiniste, venditore di libri usati e antichi, ha diritto a otto metri di boite e pur non rientrando ufficialmente nella lista Unesco del patrimonio francese, quel diciottesimo posto riservato alle «Rive della Senna» comprende anche loro.

Come risponde Daniel Baillon, consigliere della commissione francese Unesco, «i bouquinistes fanno parte dell'anima del luogo e contribuiscono alla sua vitalità». Parigi è una della poche città ad avere questo genere di commercio. Una pratica da sempre diffusa quella di vendere libri sulle rive del fiume, prima erano venditori ambulanti, poi dalla seconda metà del XIX secolo venne conferito il diritto allo stazionamento e nel 1891 i primi bouquinistes compaiono sul Quai Voltaire. Unendo tutte le boites della riva destra e sinistra si otterrebbe un percorso di circa 3 chilometri.

Attualmente i bouquinistes sono 245 e per poter accedere a un posto sul lungofiume dove vendere libri e stampe le attese sono lunghissime, anche otto anni, come è successo a Gilles Morineaux, bouquiniste sulla riva destra da soli due anni. Dalle esperienze raccolte parlando con alcuni bouquinistes si capisce chiaramente che bouquiniste si diventa e lo si è fino alla fine. Si può diventare bouquiniste per caso come il signor Ravier, da 40 anni sulla Senna o per riempire il tempo libero della pensione, chi per amore o chi per una passione viscerale per i libri.

Les quais de la Seine

… J'adore les quais de la Seine La mine sereine Des petits marchands Le calme du vieux bouquiniste Dressant une liste D'invendus charmants …

J.D.Dréjac, A.Lodge

The Petit Trianon

I giardini di Versailles occupano la parte di quello che un tempo era il domaine royal de Versailles, Situati a ovest del palazzo, coprono una superficie di 800 ettari di terreno, gran parte ricoperto da giardini "alla francese". Dietro una cintura di piante, sono circondati dalle aree urbane del villaggio di Versailles e da quello di Le Chesnay, oltre che dall'arboreto di Chèvreloup, dalle pianure di Versailles, nonché dalla fortesta Satory. Oltre ai meticolosi parterres di fiori e alle numerose sculture, troneggiano le fontane, sparse in tutto il complesso dei giardini. Databili all'epoca di Luigi XIV, le fontane continuano a funzionare con uno dei sistemi idraulici più complessi e duraturi dell' Ancien Régime, fornendo ai giardini un costante contributo di unica bellezza. Nei fine settimana dalla tarda primavera al primo autunno, l'amministrazione del museo promuove l'iniziativa Grandes Eaux, una serie di spettacoli durante i quali tutte le fontane del giardino funzionano contemporaneamente.

Basilique du Sacré-Cœur

Jean-Baptiste Carpeaux (1827-1873) La Danza

1865-1869 Gruppo in marmo di Echaillon

Jean-Baptiste Carpeaux (1827-1875) Il Principe imperiale ed il suo cane Néro

Musée de l‘ Orangerie

Pierre Auguste Renoir

Église Saint-Eustache

Le puntate …. aux Champs Elysées %

Il tour … a Place Vendome

Le Panthéon de Paris

L'Hôtel national des Invalides

Arc de Triomphe de la place Charles de Gaulle

J ‘aime Paris … un jour s ’ il vous plait …