Ospedale e Scuola: prolegomeni di un dialogo

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Ospedale e Scuola: prolegomeni di un dialogo

Giancarlo Izzi Pediatria e Oncoematologia

Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma

Ospedale e Scuola

• Quando un bambino è malato, NON va a scuola. Quando un bambino è sano, va a scuola.

• Nel passato: malattie acute e diffusive: morbillo, pertosse, varicella, polmoniti, enteriti, ecc.. L’isolamento domiciliare era - ed è - obbligatorio.

• Oggi: prevalgono malattie metaboliche, displasiche, degenerative e/o ad andamento cronico.

• La Società ha del tutto demonizzata la malattia, per una visione sempre edulcorata e «televisiva» della vita, che si intende «bella vita» in quanto priva di problemi, di malattie e di sofferenza.

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Definizioni: Ospedale

• Non solo luogo architettonico. Non “prestazionificio”.

• Luogo dove i bambini ritrovano la salute perduta, non solo una terapia.

• Luogo di cultura orientata ai problemi dei bambini e degli adolescenti.

• Luogo dove i genitori apprendono come gestire i bambini con malattie acute e croniche.

• Luogo da cui si vuole stimolare la Società a porre attenzione ai problemi dell’infanzia e adolescenza.

(Gc Izzi)

Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza

sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il

ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia

chirurgiche, di ammalati o feriti. Vocabolario Treccani

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Ospedale … di storie singole

• L’ospedale è il luogo dove vite con storie singole, in modo imprevedibile, si trovano a fare un percorso parallelo per qualche tempo, più o meno lungo, più o meno felice, più o meno soddisfacente.

• Vengono dalla loro storia e vanno verso la loro storia. Poi queste persone torneranno a tracciare la loro vita vicino o lontano …

• L’ospedale li accoglie, come un albergo, ma lì si lasciano le proprie cose per…

• In ospedale si arriva per depositare i propri dolori, le proprie ambasce, le proprie speranze e attese …

• L’ospedale come luogo dell’Uomo, non dell’apparenza o dell’appartenenza.

• … rappresenta il time out della vita: …

• … si portano gli aspetti meno sociali … i propri limiti e paure …

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“mondo fatto di innumerevoli mondi”

• Ospedale come “mondo fatto di innumerevoli mondi”, nel quale la vita scorre continua.

• Sono molte le persone coinvolte in questa vita fatta di tante vite.

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• Luogo nel quale i bambini vengono per ritrovare la propria salute perduta grazie all’intervento di adulti/esperti (i sanitari) che applicano la Scienza medica, e con il sostegno di adulti/affetto (i familiari), che li aiutano a comprendere i limiti e i valori dell’esperienza di malattia.

Definizione di Ospedale (Gc Izzi)

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Giancarlo Izzi

NON TUTTO

- DEL BAMBINO MALATO -

E’ MALATO

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Molte parti del BAMBINO malato sono preservate dalla malattia e restano sane e normali:

l’intelligenza, la voglia di apprendere, la capacità di affrontare nuovi compiti, la fantasia, la resilienza, le competenze, ecc.

E’ necessario preservare queste parti sane e dare spazio al loro crescere anche durante il ricovero e la malattia.

“Non tutto, del bambino malato,

è malato”

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“Non tutto, del bambino

malato, è malato”

• Terapie sofisticate e aggiornate • L’organizzazione ospedaliera a misura di bambino • “Assistenza globale” del bambino e della famiglia • Dare spazio alla persona:

– Scuola in ospedale, in collegamento con la scuola di appartenenza come segno di continuità di vita

– Gioco, come attività che distrae e permette di elaborare l’esperienza che il bambino vive

• Preparare i non-sanitari a stare in ospedale senza pericoli per la propria e altrui salute.

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Giancarlo Izzi

Ospedale dei Bambini - Parma

Nel modello del nostro reparto (modello Parma) invece:

• l'ospedale è la struttura di supporto tecnico scientifico orientata al recupero della salute del bambino,

• ma "la misura", il "centro" dell'Ospedale dei Bambini", è il bambino, da cui si parte per far in modo che "viva" la malattia e la cura nel modo più attento ai suoi bisogni di persona.

• La stanza di degenza è il nucleo base nel quale viene "vissuta" la malattia e la cura (come "casa temporanea“), dove trova le risorse personali (sicurezza, coraggio, fantasia, forza, volontà), gli stimoli emozionali (affetto, scambi emozionali, rapporti intrafamiliari e interfamiliari) che gli permettono di confrontarsi con la malattia e controllarne l'evoluzione e la cura;

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Giancarlo Izzi

Ospedale dei Bambini – Stanza

•Nella stanza di degenza il b. porta "il suo mondo" di affetti, di emozioni, di proposte (gioco, scuola, incontri) che lo aiutano a ritrovare la salute. •è la stanza il luogo cardine dell'OdB: un luogo dove avvengono eventi "privati“ (entriamo bussando, perché si entra nello spazio “privato” dei bambini e dei genitori); •la stanza è un luogo di "relazioni" intrafamiliari e con l'èquipe curante, oltre che luogo di cura tecnica e luogo in cui è "preso in cura“.

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Genitori

Medici Personale infermieristico

Associazioni Volontariato

Giocamico

Scuola in ospedale

Assistente sociale

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Ospedale dei Bambini

Per questo, oltre all’attività di tipo

diagnostico terapeutico e assistenziale,

abbiamo introdotto in reparto:

• la Scuola

• il Gioco

•le Associazioni di Volontariato

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• L’attenzione alla centralità della persona nella costruzione dei propri itinerari di salute.

• Accompagnare il bambino e la sua famiglia all’interno dei percorsi di cura significa anche promuovere la salute, aiutarlo a mettere in campo le proprie risorse personali e sociali, porre la persona al centro e renderla sempre più protagonista e partecipe dei percorsi di cura.

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La malattia

• Ma anche le malattie non sono più quella di una volta …

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Gc Izzi

La malattia: definizione

Stato patologico o alterazione dell’organismo o di un suo organo dal punto di vista anatomico o funzionale per causa noto o sconosciuta.

Sabatini Coletti

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OSPEDALE E SCUOLA

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Giancarlo Izzi

scuola n f

• Istituzione educativa che ha il compito di trasmettere alle giovani generazioni gli elementi fondamentali di una civiltà, di una cultura o di avviare al possesso di una disciplina o alla pratica di una professione; Il complesso di istituzioni scolastiche di un Paese predisposto all’insegnamento collettivo della gioventù.

Sabatini Coletti

1 istituzione che attraverso l'insegnamento diffonde la cultura

2 sede in cui si svolge l'attività scolastica

3 organizzazione che insegna un'attività pratica

4 l'attività d'insegnamento / apprendimento

Dizionario on line

Definizione di Scuola

• Luogo nel quale persone esperte, che conoscono i principi, i valori, le nozioni e le tecniche che la Storia dell’Umanità ha prodotto, li mettono a disposizione di persone in fase evolutiva, al fine di permettere loro di costruire la propria storia personale.

(Gc Izzi)

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LA SCUOLA NELL’ESPERIENZA OSPEDALIERA

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Giancarlo Izzi

Scuola in ospedale

• Scuola AFFIANCATA

• Scuola INTEGRATA

• Scuola in ASSISTENZA GLOBALE

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Scuola in Ospedale

CLINICA

PEDIATRICA

PEDIATRIA E

ONCOEMATOLOGIA CHIRURGIA

PEDIATRICA

AREA

POLISPECIALISTICA

DEGENZA

COMUNE

SEZIONE

INFETTIVI

ONCOEMATOLOGIA

DEGENZA

COMPARTO

OPERATORIO

ASTANTERIA

DEGENZA

DAY

HOSPITAL

www.scosp.ltt

Reparti x Adulti

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Giancarlo Izzi Giancarlo Izzi 29

Scuola in ospedale

• Senza classi

• Senza cattedre

• Senza lavagna

• Senza campanella

• Senza separatezza

• Senza obbligo

• Senza imposizione

• Senza confronto tra pari

• Senza tempo

• Con i genitori

• Come ospiti

• Con altre figure

• Come opportunità

• Come percorso di vita tra percorsi di vita

• Con misura

• Con prudenza

• Come atto libero

Giancarlo Izzi Giancarlo Izzi 30

Scuola in ospedale

• Opportunità

• Porsi in ascolto

• Mettersi al fianco

• Azione propositiva

• Essere la “parte sana”

• Attenzione alle condizioni cliniche

• Rifugio

• Talvolta angolo di fuga

• …

Rappresentare:

• il passato recente

• La speranza di futuro

• La libertà sfuggita

• La normalità perduta

• La voglia di riscatto

• Il progetto di vita

• Il piacere dell’intelletto

• Il gusto della conoscenza

• Lo scoprire i propri talenti

La scuola

• INCONTRA LE RISORSE E LE POSSIBILITA’, I FATTORI PROTETTIVI E PROMOTIVI DELLA SALUTE.

• Ha l’obiettivo di riconoscere e ampliare le competenze, facendo leva sui punti di forza e di eccellenza di ogni persona … (Vailant, 2000;

Anolli, 2005).

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Le risorse che incontra …

• Famiglia,

• Équipe,

• Fantasia,

• Resilienza,

• Creatività,

• Sensemaking

• Autonomia,

• …

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• … il piccolo paziente propone le sue soluzioni, utilizza ciò che è a sua disposizione…

• l’altro assume inevitabilmente una posizione secondaria, predispone occasioni, aspetta; è scenografo di un palco dove il protagonista è il bambino.

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• E’ un operare delicato, che si fa guidare, che sa tener conto di dove è l’altro.

• Bisogna restare un passo indietro, attendendo e restando in ascolto, COSTRUENDO E RICOSTRUENDO.

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• è necessario instaurare una relazione con il bambino… la famiglia e l’équipe.

• Solo dentro la relazione è possibile valorizzare e mettere in campo le risorse personali e sociali per affrontare al meglio ciò che sta succedendo.

• La scuola propone questa condivisione di un'esperienza relazionale, che può portare la mente del bambino – quella parte non malata – verso la realtà di vita specifica del bambino.

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Definizione (OMS -1948)

"La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e

non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità".

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“La salute è una condizione di armonico equilibrio, fisico e psichico, dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale”. (Seppilli 1966)

Carta di Ottawa (1984)

Nasce da una concezione di "salute" intesa come:

• campo di applicazione delle capacità individuali o di gruppo, intese a modificare o a convivere con l’ambiente.

• “…un processo che rende le persone capaci

di controllare e migliorare le proprie

condizioni di salute e benessere.”

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Il concetto di benessere

• Il benessere viene percepito come una condizione di armonia tra uomo e ambiente, risultato di un processo di adattamento a molteplici fattori che incidono sullo stile di vita.

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Commissione Salute dell'Osservatorio europeo (1986)

Definizione di benessere:

"lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che consente alle

persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società".

tutti gli aspetti sono importanti, ma ancora più importante è che siano tra loro equilibrati per consentire agli individui di migliorare il loro benessere.

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Giancarlo Izzi

La scuola

• La scuola promuove la salute favorendo l’acquisizione di competenze psicologiche, sociali e corporee, come pure l’assunzione di responsabilità individuali.

Giancarlo Izzi

La Salute

Per conseguire uno stato di benessere fisico, psichico e sociale, l’individuo e il gruppo devono:

• poter riconoscere e soddisfare i propri bisogni,

• identificare e realizzare le proprie aspirazioni nel rispetto degli altri e dell’ambiente.

Giancarlo Izzi

La Salute

• La salute è in relazione con il sentimento di libertà dell’individuo: libertà come possibilità di sviluppare la propria autocoscienza e la propria intersoggettività.

Giancarlo Izzi

Salute

• è un processo che deve favorire la partecipazione di tutti gli individui – da soli e in gruppo – e rafforzarne l’autonomia, la responsabilità e il reciproco sostegno, garantendo nel contempo giustizia ed equità.

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La scuola

• La scuola è portatrice di valori essenziali:

1.il rispetto del valore intrinseco della persona e del proprio corpo,

2.il rispetto dei diritti e delle responsabilità personali e sociali di ogni individuo,

3.la possibilità di autorealizzazione,

4.la partecipazione di ognuno nel determinare il proprio contesto di vita.

“LA SALUTE NON È PRECISAMENTE UN SENTIRSI, MA UN ESSERCI … ESSERE OCCUPATI ATTIVAMENTE E GIOIOSAMENTE DAI COMPITI PARTICOLARI DELLA VITA …” (H. G. GADAMER)

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L’ingresso su via Abbeveratoia

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GRAZIE

Sensemaking - Karl Weick 1978

• Consiste nel conferire un ordine logico all’insieme caotico di informazioni che riceviamo dall’esterno, strutturando tutti gli elementi all’interno di mappe cognitive che predispongono il nostro comportamento futuro.

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• «Nel momento in cui, tramite i processi cognitivi, l’individuo attribuisce significato a taluni aspetti della realtà, egli attiva tali aspetti dell’ambiente (enactment: attivazione e di enacted environment: ambiente attivato).

• Tutto ciò non solo significa che l’individuo ha una percezione soggettiva della realtà ma soprattutto che l’individuo, soggettivamente, la costruisce.

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• In altre parole, sulla base del fatto che l’individuo percepisce un determinato aspetto della realtà tramite processi cognitivi, l’individuo interagisce con tale ambiente attivato e può modificarlo con le proprie azioni continuando ad attribuirne senso.

• Inoltre, l’ambiente attivato retroagisce sui soggetti attivanti, che quindi si devono comportare conseguentemente rispetto alla realtà costruita».

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