Non esiste pratica, tecnica, metodo, che porti al ... · Lo Yoga è una tradizione e chi si...

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Non esiste pratica, tecnica, metodo, che porti al risveglio della Coscienza.

Lo Yoga è una tradizione e chi si avvicina a questa tradizione, per qualunque motivo, è già un risvegliato.

La continua pratica dello Yoga porta la Coscienza a rivelarsi sempre con maggior chiarezza.

Abhinavagupta (X-XI sec d.C.)

Da cosa deriva il termine Yoga

●Yoga deriva dal termine sanscrito Yug

●YUG = Giogo

IMBRIGLIARE

Ma cosa dobbiamo imbrigliare?

Imbrigliare la MENTE!

Imparare a non riconoscersi solo come MENTE e

quindi essere in grado di riconoscerci come

ALTRO potendo quindi prendere il controllo su di

essa e riconoscere la sua natura illusoria.

Come dovrebbe essere

L'origine dello Yoga

Dualismo e Non Dualismo

Per meglio comprendere i diversi tipi di approccio allo Yoga da parte delle diverse filosofie è necessario capire il concetto

Dualismo

Nella visione Dualistica il Divino è separato dalla sua manifestazione, o meglio, il Divino è presente nel soggetto ma il sogLa presenza del Divino nel soggetto è presente tramite l'Atman o scintilla divina, potremmo definirla Anima.Dio è dentro di noi, ma noi non possiamo definirci Dio.

Purusha e Prakriti

Non Dualismo

Non esiste dualismo, tutto è una cosa sola e più precisamente:

SAT CIT ANANDA

SAT = ESISTENZA CHE PERVADE OGNI COSA

CIT = PURA COSCIENZA

ANANDA = BEATITUDINE

OM PURNAMADAH PURNAMIDAM

PURNAT PURNAMUDACYATE

PURNASYA PURNAMADAYA

PURNAME VAVASISYATE

OM SHANTI SHANTI SHANTI

OM QUELLO E' L'ASSOLUTO

QUESTO E' L'ASSOLUTO

DALL'ASSOLUTO SORGE L'ASSOLUTO

TOGLIENDO L'ASSOLUTO DALL'ASSOLUTO

SOLO L'ASSOLUTO RIMANE

वेदा न लोका न सु रा न यज्ञा वर्ााश्रमो नै व कु लं न जात िः ।न धूममार्गो न च दीप्तिमार्गो ब्रह्मक रू पं परमार्ा त्त्वम् ।।

vedā na lokā na surā na yajñā varṇāśramo naiva kulaṃ na jātiḥna dhūmamārgo na ca dīptimārgo brahmaikarūpaṃ paramārthatattvam

Non ci sono mondi, non ci sono sacre scritture, Dei, religioni, sacrifici,non ci sono classi, tribù di famiglia, nazionalità,

non c'è alcun sentiero oscuro né alcun sentiero luminoso.C'è solo la più alta Verità, il Brahman Assoluto.

Tradizionalmente Patanjali è collocato nel II secolo a.C.Oltre le leggende, nulla si conosce della sua vita se non l'unica opera a lui attribuita, gli Yoga Sutra, testo fondamentale Si può pertanto ritenere che Patañjali abbia compilato insegnamenti che fino ad allora erano stati tramandati oralmente, come

Patanjali

Yoga Sutra

Yama: la morale universale

Niyama: osservanze personali

Asana: posture del corpo

Pranayama: esercizi di respirazione, e il controllo del prana

Pratyahara: Controllo dei sensi

Dharana: Concentrazione e coltivare la consapevolezza percettiva interna

Dhyana: Meditazione

Samadhi: Unione con il Divino

Sono cinque comandamenti morali che regolano la condotta dello yogi nella vita sociale. Comprendono la non

Yama

Ahimsa

Satya

Asteya

Brahmacharya

Aparigraha

Non Violenza

Verità

Non rubare

Astinenza sessuale

Non accumulare

I cinque niyama sono virtù e comportamenti positivi legati allo stile di vita del singolo individuo, da coltivare per migliorare sé stessi:

Saucha Purificazione

Santosha Accontentarsi

Tapas Austerità

Svadhyaya Studio e conoscenza di sé

Ishvarapranidhana Abbandono alla volontà divina

Niyama

ASANALe posizioni.Una volta compresi questi precetti “esterni” ed “interni” si passa al movimento, alla pulizia del corpo attraverso la pratica

PRANAYAMALe tecniche di respirazione.Il seguente passo tratta ancora di prana, la forza vitale che ci mantiene in vita. Il Pranayama sono le tecniche di respirazi

PRATYHARAIl ritiro dei sensi.Questo quinto passo tratta il ritiro dei sensi. Il ritiro dei sensi è quello stadio in cui si comincia a distaccare dagli inp

DHARANALa concentrazione.Il prathyara apre il passo al Dharana: la concentrazione. Senza distrazioni esterne ci possiamo ora concentrare su quelle int

DHYANALa meditazione.Questo è il passo della meditazione, il flusso ininterrotto di concentrazione porta ad un livello superiore dove la concentra

SAMADHIL’illuminazione, essere tutt’uno con il divino.Descritto come la fase dell’estasi e dell’illuminazione, il Samadhi è la connessione con il divino ed ogni cosa manifesta ed

Tantra

Corrente filosofica indiana nella quale si riconosce tutto ciò che circonda l'uomo in questa esistenza e l'uomo stesso, come Nell'Hata Yoga prevale questa corrente.L'utilizzo del corpo, del respiro, sistema dei Chakra, energie della natura, ecc,ecc, .

Prana

Il termine prana, dal sanscrito prāṇa (devanāgarī: प्रार् ), significa letteralmente «vita» e in seconda istanza viene inteso come «respiro» e «spirito».

Secondo la fisiologia induista, tutti gli esseri viventi, in quanto tali, sono dotati di prāṇa, la cui conservazione deriva dSecondo tale filosofia, uno dei modi più evidenti attraverso cui gli esseri viventi ottengono prāṇa è dato dalla respirazioneNello yoga e nelle tecniche di guarigione indiane la capacità di saper padroneggiare il respiro (pranayama) assume un ruolo f

Chakra

La parola chakra, in sanscrito, significa “ruota, cerchio o disco”, ed è utilizzata per rappresentare i centri energetici del

I chakra principali sono 7, ed ognuno di loro, oltre ad avere caratteristiche specifiche, è associato a determinate emozioni,

Sistema delle Nadi

I quattro sentieri dello Yoga

Jnana o via della conoscienza

Bhakti o via della devozione

Karma o via dell'azione

Raja o via della meditazione

Jnana Yoga

La via della conoscenza, della saggezza, dell'introspezione, della contemplazione. Comporta una profonda analisi della natura

Bakti Yoga

Il sentiero della devozione, dell’emozione, dell’amore, della

compassione. Vedendo il Divino in tutto quello che ci

circonda, il sentiero del Bhakti Yoga ci fornisce l'opportunità di

coltivare l'accettazione e la tolleranza verso tutti quelli con cui

entriamo in contatto. I praticanti di Bhakti Yoga esprimono la

natura devozionale del loro percorso in ogni loro pensiero,

parola e azione. I processi di japa (ripetizione di mantra) e di

meditazione interiore sulla divinità (deva ishta) prescelta dai

devoti aspiranti sono particolarmente popolari nella maggior

parte delle scuole Bhakti. Il Kirtan è una bellissima pratica di

Bhakti Yoga in cui un mantra viene ripetuto cantando, spesso

come botta e risposta con chi canta ed accompagnato da

strumenti musicali.

Il Bhakti Yoga è considerato un percorso accessibile a tutti in

quanto non richiede un particolare studio.

Karma Yoga

La via dell'azione altruistica, del servizio agli altri, della

consapevolezza. Gli aspiranti del Karma Yoga dissolvono la

loro identificazione con il proprio corpo e la propria mente

attraverso l'identificazione con il mondo intero e la vita,

dimenticando l’ego nel servizio agli altri. Pratichiamo karma

yoga ogni volta che eseguiamo il nostro lavoro e viviamo la

nostra vita in maniera disinteressata, esclusivamente per

servire gli altri. Servendo il divino e l'umanità (senza egoismo,

individualismo, e attaccamento) il cuore diventa puro, l'ego

svanisce e, nel tempo, o tra molte vite, si diventa sempre più

in sintonia e in unione con il divino.

Raja Yoga

La via della meditazione, della realizzazione. Raja significa "regale", e la meditazione è il punto focale di questo ramo di

Hata Yoga

L’Hata yoga è la corrente più conosciuta dello yoga, probabilmente perché quella che meglio si adatta alla struttura e alle nL'Hata Yoga fa parte della corrente dello yoga tantrico, ovvero di quella corrente che sfrutta i sensi per giungere alla realProprio per il suo attingere a tecniche differenti è definito anche come Yoga Integrale.

Strumenti dello Hata Yoga

Asana: Posizioni del corpo

Mudra: Posizioni delle mani, ma anche del corpo

Pranayama: Tecniche di respirazione

Mantra: Ripetizione di formule e preghiere

Meditazione: Tecniche per entrare in uno stato meditativo

Asana

Le āsana sono posizioni o posture utilizzate in alcune forme di yoga, in particolare nello Hata Yoga.Il termine viene tradotto al maschile per convenzione degli studiosi di Sanscrito. La funzione delle asana è direttamente colSecondo tale sistema, attraverso l'assunzione di diverse posizioni del corpo, il praticante diviene in grado di purificare i Le asana conosciute sono alcune migliaia; ciascuna di esse porta un nome derivato dalla natura (soprattutto animali), o dalla

La posizione è immobile, ferma e confortevole.(YS 2:46)

La pratica delle asana è accompagnata dalla dissoluzione dello sforzo e dalla meditazione sull'infinito.(YS 2:47)

Da ora in avanti, lui (lo yogi) non sarà più disturbato dalle dualità.(YS 2:48))

Come praticare le Asana

Per eseguire una asana nel modo corretto, secondo lo yoga classico, è necessario:· Trovare una posizione che possa essere mantenuta fermamente, senza sforzo e senza ulteriori movimenti e aggiustamenti, in mod

· Avere una giusta attitudine mentale e respirare in modo tranquillo e calmo.

· Meditare sull'infinito (percepito anche come la realtà ultima del nostro essere).

Varie Asana

Mudra

La parola sanscrita “mudra” ha molti significati: gesto delle mani, sigillo, simbolo ma può indicare anche posizioni degli occhi, del corpo (viparita karViene spesso tradotta con “sigillo“, in quanto il gesto compiuto sigilla dentro di noi specifiche energie.I mudra rimandano simbolicamente ad alcuni stati o processi della coscienza e, di conseguenza, la pratica dei mudra, può cond

La scienza dei mudra è stata sviluppata completamente nel periodo tantrico, che ha raggiunto il suo apice circa mille anni faNel Tantra, i mudra rappresentano veicoli e portali per collegarci all’energia psicoAttraverso la pratica dei mudra ci colleghiamo infatti con i diversi aspetti dell’energia di cui è composto l’universo e cosìI mudra sono efficaci a livello fisico, attivano alcune aree del cervello e risvegliano determinati aspetti spirituali.Questi semplici gesti con le mani attivano delle connessioni a livello energetico ma questo processo a volte può richiedere d

I mudra ed i 5 elementi

Innanzitutto, perché i mudra sono in relazione con i cinque elementi, energie che nel corpo hanno dimensioni fisiche, psicoloQueste energie si muovono dentro di noi attraverso le nadi, i canali energetici, che hanno punti terminali nelle dita.

Ogni dito quindi, rappresenta un punto di connessione alle qualità specifiche dellMentre, nella pratica dei mudra, cambiamo la posizione delle dita, modifichiamo la quantità relativa con cui un elemento è pr

·Il pollice rappresenta il sole, la pura energia, il fuoco.

·L’indice simboleggia l’aria e l’energia in movimento.

·Il medio raffigura lo spazio, l’espansione e l’apertura.

·L’anulare è in relazione con la terra, la solidità e il radicamento.

·Il mignolo rappresenta l’acqua, i liquidi, le caratteristiche di mobilità ed adattabilità.

Alcuni Mudra

Pranayama

Veniamo al mondo con un inspiro, ce ne andiamo con un espiro.

Tutta la Vita è un grande respiro.

Controllare il respiro, porta al controllo della nostra Vita.

Cos'è il Pranayama

Il Pranayama (controllo ritmico del respiro) è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patanjali.

Insieme a Pratyahra(ritiro della mente dagli oggetti dei sensi), questi due stati dello Yoga sono conosciuti come le ricerche

Tale controllo si attua durante le classiche quattro fasi:

· inspirazione (puraka)

· pausa respiratoria dopo l'inspirazione (antara kumbhaka)

· espirazione (rechaka)

· pausa respiratoria dopo l'espirazione (bahya kumbhaka)

La scelta di giusti modelli ritmici della respirazione profondi e lenti, rafforzano il sistema respiratorio, calmano il siste

La mente si libera e diventa un mezzo adatto per la concentrazione.

L'emotività influisce sul ritmo del respiro e lo trasforma in rapido, poco profondo e incontrollato.

Il controllo del respiro permette il controllo della mente.

Dato che lo scopo dello Yoga è calmare e controllare la mente, lo Yogi apprende la tecnica del Pranayama per dominare il resp

Mantra

La parola mantra è composta dai due termini “man” e “tra” che insieme ne formano il significato che, in sintesi, potrebbe essOgni sillaba sanscrita però ha diversi significati e vale quindi la pena di approfondirli per comprendere meglio il significaLa sillaba man significa “mente, pensiero, atto del pensare, intelletto, respiro, anima vivente”.Mentre la sillaba tra significa “che libera, che compie, che agisce, che protegge”.

I mantra indiani sono formule che permettono di collegarci alla nostra vera essenza interiore, alla vera natura che è parte d

Il concetto è chiaro, i mantra ci connettono con la nostra natura più profonda agendo direttamente sull’inconscio.

Ecco quindi perché quasi tutti i mantra indiani sono delle invocazioni ad una personalità più o meno divina che ci permettono

Meditazione

“Fare meditazione” è di per sé un termine errato.

La meditazione non si fa,

ma è uno stato dell'essere

nel quale si entra.

Tecniche di meditazione

La meditazione è in sostanza un metodo per conoscersi a fondo e lavorare con sé stessi che si pratica entrando in uno stato d

Non è sempre facile fare dentro se stessi un varco intatto che porti un un'oasi di pace e armonia, non intesa come assenza o

Come Meditare

Per meditare è sufficiente avere a diposizione un luogo

tranquillo e del tempo da dedicare a sè stessi.

Una volta scelta la stanza o il luogo giusto per meditare, ci si

siede solitamente a gambe incrociate o nella posizione del

loto, si è a stomaco vuoto, prediligendo l'alba e il tramonto

come momenti della giornata, con la schiena ben dritta, collo

e testa naturalmente eretti, gli occhi sono chiusi.

Si può iniziare a meditare cominciando da qualche minuto,

per esempio 15 minuti, per arrivare ad ore. Per favorire la

posizione della schiena, ci si può sedere su un cuscino o una

coperta ripiegata. cercando di ridurre al minimo le interruzioni.