Post on 22-Jan-2018
DEFINIZIONE OPERATIVA
Essere attenti, in modo intenzionale, non giudicante, al momento presente.
Jon Kabat-zinn
Jon Kabat-zinn
Biologo con PhD al MIT, Professore emerito di Medicina presso la Medical School dell’Università del Massachusetts, è il fondatore del Center for Mindfulness e creatore del MBSR
MINDFULNESSBASEDSTRESSREDUCTION
Ha il grande merito di aver traghettato, oltre i pregiudizi, negli ambiti medici e scientifici una pratica interiore di meditazione antica come l’umana saggezza, con la quale in occidente ci siamo illusi di poter fare a meno.
MBSR MINDFULNESS BASED STRESS REDUCTION
1. Nascita 2. Fondamenti 3. Protocollo 4. Neuroscienze 5. Diffusione
MBSR 1. Nascita
• 1979 Boston • Ambito medico • Dolore cronico e stress • Partecipatory Medicine • Protocollo
MBSR 2. Fondamenti
• Buddhismo Theravada • Insight Meditation • Buddhismo laico
• Differenza tra dolore e sofferenza
• Riduzione degli automatismi • Disidentificazione data dalla
presenza consapevole
MBSR 3. Protocollo
• 25 - 30 praticanti • 8 settimane • Un incontro la settimana • 2 ore e mezza o 3 ore • Una sessione intensiva • Lavoro a casa 45 min con
tracce audio • Pratiche, condivisione e
inquiry • Body scan, mindfulness,
yoga • Sensazioni, percezioni • Flusso di emozioni e pensieri • Attimi di pura
consapevolezza
MBSR 4. Neuroscienze
• Crescita esponenziale dei paper
• Neuroplasticità
• Richard J. Davidson, Antoine Lutz
• (Wisconsin Univ.) • Lobo frontale sinistro,
funzione inibente
• Zindel Segal • Reti corticali corpo-presente e
narrativa-passato-futuro
• Paul Eckman • Controllo comportamenti
aggressivi
MBSR 5. Diffusione
• 240 Ospedali USA e EU • Università • Aziende • Cancro • Patologie cardiache • Diabete • SLA • Colon irritabile • Disturbi psicosomatiche • Disturbi psicopatologici
(Ansia, Depressione, Dipendenze)
• Bambini • Iperattività
CONSAPEVOLEZZA, PRESENZA MENTALE
Mentre il termine sati è spesso inteso come mera attenzione […] il significato primario è non
dimenticanza.
La base è un “forte notare”, sottolineando quindi la sua qualità discernente.
Alan Wallace (In “La cura della consapevolezza” a cura di Massimo Tomassini, 2012, Ed. Tecniche Nuove)
MINDFULNESS 1. Cosa non è la meditazione
• Non è forzare la mente • Non è solo rilassarsi • Non è andare in trace • Non è paranormale o
new age • Non è fuggire la realtà • Non è innaturale • Non è troppo difficile
(In parte tratto da “La pratica della consapevolezza in parole semplici”, di H. Gunaratana, 1995, Ed. Ubaldini)
MEDITARE
Etimologicamente, in termini sanscriti e tibetani per definire ciò che in occidente chiamiamo “meditazione”
sono rispettivamente bhavana, che significa “coltivare”, e gom, che significa “familiarizzarsi”.
Matthieu Ricard (Tratto da “L’arte della meditazione”, di M. Ricard, 2008, Ed. Seperling & Kupfer)
MINDFULNESS 2. Samatha
• Meditazione di concentrazione su un oggetto
• Oggetto più diffuso è il respiro
• Stabilità propedeutica • La mindfulness è una
capacità essenziale per Samatha
• Meditazione di visione profonda
• Integra Samatha • Come oggetto ha tutto il
flusso dell’esperienza • Mindfulness è qui
combinata con la retta visione e l’esplorazione della mente
MINDFULNESS 3. Vipassana
ATTINGERE ALLA SORGENTE
“I problemi più grandi e importanti della vita sono, in fondo, tutti insolubili; e non possono non esserlo, perché esprimono la necessaria polarità inerente a ogni sistema di autoregolazione. Essi dunque non possono mai essere risolti, ma soltanto superati. Perciò mi chiesi se questa possibilità di superamento, e cioè di un ulteriore sviluppo psichico, non costituisse in genere il fatto normale, e se quindi il fatto patologico non consistesse proprio nel rimanere bloccati dentro o davanti ad un conflitto. Ogni individuo dovrebbe possedere, perlomeno potenzialmente, questo livello più alto, e poter dunque, in condizioni favorevoli, sviluppare tale possibilità. Nell'osservare il processo di sviluppo dei pazienti che tacitamente, quasi senza rendersene conto, erano riusciti a superare se stessi, vedevo che i loro destini avevano tutti un elemento in comune, in quanto il nuovo giungeva loro dalla sfera delle potenzialità nascoste, o dall'esterno o dall'interno. Essi lo accettavano e crescevano con il suo aiuto.”
C.G. Jung (Tratto da “Il segreto del fiore d’oro”, di C.G. Jung, 2011, Ed. Bollati Boringhieri)