Metodi di analisi dei film ppt RM 2016

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Metodi per l'analisi filosofica dei filmRoberto Mordacci

Università Vita-Salute San Raffaele, Milano

Gruppo di Lavoro del Laboratorio

Raffaele Ariano Claudia Bianchi Giovanni Covini Umberto Curi Luca Malavasi Emanuela Mancino

Roberto Mordacci Antonio Moretti Maria Russo Stefano F. Spelar Andrea Tagliapietra

L'analisi filosofica dei filmI film sono narrazioni per immagini, suono e movimento

•Già solo la natura del mezzo filmico è un tema filosofico: che cosa è un film? Qual è lo statuto ontologico dell'immagine in movimento?

•Esiste un senso per cui si può interpretare un film come un testo filosofico, che argomenta, discute, confuta e dimostra?

•In quanti modi un film suggerisce e provoca la riflessione filosofica? Quali usi appropriati si possono fare dei film in filosofia?

•Che tipo di documento è un film? Letterario, storico, sociale, politico, psicologico, personale?

Quattro metodi

• Filosofia dell'immagine

• Filosofia filmica

• Filosofia con il cinema

• Storia filmica

Filosofia dell'immagine• Che cos'è un'immagine

(Platone)?

• Che ruolo ha il movimento (animazione)?

• Che rapporto c'è fra immagine cinematografica e narrazione filmica? Il film è la storia o le immagini (Gilles Deleuze)?

• Cinema, realismo e idealismo (André Bazin)

Filosofia dell'immagine• Il pregiudizio platonico: l''immagine è sempre "immagine

di", un fenomeno secondario e ingannevole. Finzione o abbellimento, mai realtà.

• E se la verità potesse apparire solo attraverso l'immagine? Se il senso avesse bisogno di apparire, di strutturarsi come immagine? Un rovesciamento kantiano.

• O più radicalmente ancora: l'immagine sola è reale, è vera, il reale è il filmico. Hegel in paradox.

• La differenza fra immagine e narrazione come critica (Kubrik, Greenaway, Antonioni, Wenders).

Filosofia dell'immagine

Sherlock Jr. (Buster Keaton, 1924)

Un chien andalou (Louis Bunuel 1929)

La rosa purpurea del Cairo (Woody Allen, 1985)

Last action hero (John McTiernan, 1993)

Chi ha incastrato Roger Rabbit? (Robert Zemeckis 1988)

Filosofia filmica

• Si può condurre un'argomentazione filosofica attraverso un film (Wartenberg)?

• In quale senso immagini, suoni, movimento e colori "argomentano"? (Blue di Derek Jarman)

• NON TUTTI i film sono "filosofici". Come distinguere quelli che lo sono? Film & Philosophy

• Miti filosofici, contes philosophiques, metafore e destrutturazioni linguistiche (Platone, Voltaire, Ricoeur, Derrida)

Filosofia filmica• Esporre una tesi filosofica, una visione del mondo. Propaganda,

didascalismo, pedagogia. Ma la traduzione in immagini è pensiero e, a volte, critica.

• Controesempi. Antiutopia, catastrofismo, consequenzialismo, confutazione per absurdum.

• Esperimenti mentali. Narrazioni irrealistiche in cui uno o più presupposti dell'esperienza sono sospesi o negati. Tipicamente la sequenza temporale, la presunzione di identità dei personaggi, il rapporto fra realtà mentale e mondo esterno.

• Esercizio della "écriture dei soi". Non autobiografia ma costruzione di sé. Come nelle Confessioni, nella meditazione epistolare, nelle Maximes et reflexions, negli aforismi.

Filosofia filmicaTempi moderni (Charlie Chaplin, 1936)

Metropolis (Fritz Lang 1927)

Stardust memories (Woody Allen, 1980)

L'anno scorso a Marienbad (Alain Resnais, 1961)

Memento (Christopher Nolan, 2000)

Matrix (Andy e Larry Wachowski, 1999-2003)

Filosofia con il cinema

• I film e i registi spesso NON intendono fare filosofia. Questi film sono filosoficamente inutilizzabili?

• Perché non utilizzare i film come occasioni per filosofare, al di là delle intenzioni degli autori?

• Che cosa può svelare la filosofia "utilizzando" un film?

Filosofia con il cinema• L'obiezione dell'imposizione: il filosofo deve evitare di imporre sul

film una filosofia a questo totalmente estranea (Noel Carroll).

• Ma i film sollevano questioni filosofiche al di là del loro messaggi. Anzi, meno elevata è la pretesa "culturale" del film e meglio questo può essere utilizzato per fare filosofia. E' un uso "illegittimo" ma sensato.

• Si tratta di prendere storie, spunti e accenni non sviluppati e impiegarli nell'argomentazione, come punti di partenza, esempi o visualizzazioni in contesti realistici.

• Ma anche di svelare i presupposti della narrazione, del senso comune e della relazione naturale fra spettatore e film. Così si indagano le condizioni di possibilità della realtà messa in scena dal cinema. In altri termini: un'indagine trascendentale, come sempre in filosofia.

Filosofia con il cinema

Di chi è la mia vita (John Badham, 1981)

Il diavolo veste Prada (David Frankel, 2006)

Palombella rossa (Nanni Moretti, 1989)

Ricomincio da capo (Harold Ramis, 1993)

Wall Street (Oliver Stone, 1987)

Storia filmica

• Si può considerare un film come un documento storico? In che senso, visto che è già in se stesso un'interpretazione di fatti storici?

• Si può basare la storia su un'opera di finzione?

• O forse il cinema è un fattore intrinsecamente critico nei confronti della storia (Habermas)?

• Ogni film contiene una filosofia della storia, ma di chi: dell'autore, del suo tempo o dello spettatore?

Storia filmica

• Il film come testo storico: l'epoca messa in scena, ma sotto uno sguardo che implica una storiografia, un'interpretazione e una filosofia della storia. Un testo tutt'altro che innocente.

• Il film come documento: l'epoca del film, il retroterra che lo ha generato, la cultura che esprime. Il cinema come sintomo, come semantica del proprio tempo.

• Il film come esperienza storica: lo spettatore come filosofo del film, la sua fruizione, il suo uso per il suo tempo. L'influenza del cinema sulla storia, sul costume, sul pensiero.

• Sociologia del cinema: Marc Ferro, Pierre Sorlin, Stefano Alpini

Storia filmicaAmarcord (Federico Fellini, 1973)

The dreamers (Bernardo Bertolucci, 2003)

Apres mai (Olivier Assayas, 2012)

Novecento (Bernardo Bertolucci, 1976)

Il caimano (Nanni Moretti, 2006)

Lincoln (Steven Spielberg, 2012)

E' CINEMA o è solo un FILM?

E' un FILM se è sulla copertina di Premiere (di Ciak). E' CINEMA se è sulla copertina di Cahiers du Cinema.

E' un FILM se è in bianco e nero perché è vecchio. E' CINEMA se è in bianco e nero perché è di Jarmusch.

Bruce Willis, tipico elemento da FILM, ha fatto del CINEMA recitando in Pulp Fiction. Steve Buscemi, tipico elemento da

CINEMA, ha fatto un FILM recitando in Armageddon.

Un romanzo di John Grisham diventa un FILM che fa schifo. Un romanzo di Gabriel Garcìa Marquez diventa CINEMA che fa

schifo.

I fratelli Cohen sono dei patiti di FILM che però fanno CINEMA.

E' CINEMA o è solo un FILM?

Se il protagonista maschile a un certo punto finisce contro una vetrata, quello che state vedendo è un FILM. Se il protagonista maschile desidera sessualmente dei giovinetti, oppure sua sorella, oppure sua madre, quello

che state vedendo è CINEMA.

Se prima della proiezione c'è stato il trailer dei Pirati dei Caraibi, state vedendo un FILM. Se prima della proiezione ha parlato un tizio con le

spalle cadute e pochi capelli, che si è presentato come "Michael, il responsabile della programmazione", state vedendo del CINEMA.

Se proviene dal subcontinente indiano, si tratta di CINEMA, anche se nel subocontinente indiano lo considerano un FILM.

Tom Waits non farà mai un FILM. Tom Hanks non farà mai del CINEMA.

David Kamp e Lawrence Levi, Dizionario Snob del Cinema, Sellerio, Palermo 2006