Post on 20-Jan-2016
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(Marko Ivan Rupnik,
S. Maria Domenica Mazzarello, particolare,
Cappella Ist. Auxilium, Roma)
Signore,
Insegnaci a pregare
LITURGIACATECHESI
CARITA’
LITURGIACARITA’
CATECHESI
LITURGIASacramentipreghiera
CATECHESIIniziazione
Sacramenti
• Segni efficaci dell’amore di Dio amministrati dalla Chiesa
• l’incontro tra libertà di Dio e libertà dell’uomo, mediato simbolicamente (non diretto, in gesti e parole umani) che nasce dal dono gratuito ed incondizionato di Dio
Catechesi
= gesti e parole di Dio
= eco gesti e parole di Dio
LE FORME DELLA PREGHIERA
una forma che tras-forma
LA PREGHIERA DELLA CHIESA• il tempo liturgico• i sacramenti• la preghiera eucaristica
LA PREGHIERA PERSONALE
• Un incontro, un dialogo
Le forme della preghiera: GAS
La preghiera di alleanza La preghiera di domanda La preghiera di lode
INTERVISTA DOPPIA
1. Preghiera: la prima parola che ti viene in mente…
2. A che età hai imparato il Padre Nostro?
3. Chi ti ha insegnato a pregare?
4. Pregare in chiesa o a casa?
5. Di sera o di mattina?
6. Con la Bibbia o con parole tue?
7. In piedi, in ginocchio, seduto o come capita?
8. Mani aperte oppure mani giunte?
9. Pregare da soli oppure con altre persone?
10.Pregare recitando oppure cantando?
11.Pregare fa rima con…
12.Se la tua preghiera fosse una canzone sarebbe…
13.Tra i tuoi ricordi ce n’è uno legato ad un momento di preghiera particolarmente bello?
14.Se dovessi associare un oggetto alla tua preghiera?
15.L’ultima volta che hai pregato?
16.Sai a memoria l’Atto di dolore?
17.Ti sei mai chiesto perché preghi?
18.Sei contento di aver fatto quest’intervista?
INTERVISTA DOPPIA
1. Preghiera all’inizio o alla fine dell’incontro?
2. Dove pregate,di solito, durante l’incontro di catechesi?
3. Nella preghiera ci sono dei canti?
4. Preghiera da 30 secondi o da 10 minuti?
5. Cantate durante la preghiera?
6. Meglio preghiere “ufficiali” oppure preghiere “spontanee”?
7. Cartellone oppure foglietto singolo?
8. In piedi o seduti?
9. Hai mai vissuto un bel momento di preghiera coi ragazzi?
10.Hai già acceso una candela durante la preghiera dell0’incontro di catechesi?
11.Per i ragazzi la preghiera secondo te è un “di più” oppure è parte dell’incontro?
12.I ragazzi del tuo gruppo conoscono l’Atto di dolore?
13.Il Padre Nostro?
14.L’Ave Maria
15.Il Gloria al Padre?
16.Quanto tempo dedichi in media a preparare la preghiera dell’incontro?
17.Sei contento di aver fatto quest’intervista?
LE DIMENSIONI DELLA PREGHIERA
Il momento di preghiera da vivere con i ragazzi richiede un’accurata preparazione e una sapiente regia per aiutare i bambini/ragazzi a gustare la preghiera nelle sue dimensioni reali (con i sensi: udito, olfatto, tatto, vista) e spirituali (attraverso la meditazione e il silenzio ad esempio).
Il catechista è chiamato a prendere in considerazione ad analizzare tutte le dimensioni della preghiera.
LO SPAZIO
IL TEMPO
IL CORPO
LE PAROLE
LO SPAZIO
E’ quindi importante che L’AMBIENTE sia preparato
Un FIORE crea un clima di bellezza e dispone a rivolgerci a Dio
Una CANDELA con la sua luce ricorda che Cristo è luce per la nostra vita
UN’ICONA attira e sostiene la preghiera
La BIBBIA: il libro della Parola di Dio. Ci ricorda che non siamo soli e che la preghiera è anche ascolto
L’ANGOLO della PREGHIERA può essere fisso ma può variare secondo i tempi dell’ANNO LITURGICO.
I ragazzi imparano a riconoscere i SIMBOLI CRISTIANI, che diventano così bagaglio
delle loro conoscenze.
Turnare nella preparazione.
La preghiera passa attraverso le loro mani e la loro
creatività. (MINISTERIALITA’)
Anche noi catechisti impariamo molto
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IL TEMPO
Un buon regista sa qual è il tempo giusto e la giusta durata di una scena.
Ci sono scene di alcuni film che girate in momenti diversi non avrebbero avuto sicuramente lo stesso effetto e la stessa importanza
Il tempo di cui disponiamo per gli incontri è breve e
spesso rischiamo che la preghiera passi in
secondo piano, se c’è tempo.
Creare un clima di
preghiera esige un
certo tempo. Ciascuno
deve lasciar emergere
in sé il silenzio e
mettersi in ascolto
della Parola.
I ragazzi hanno bisogno di regolarità. Se si sa dove si va, è più facile essere disponibili e attenti
All’inizio o alla fine
dell’incontro? Ciascuno
deve stabilire il ritmo di
preghiera e quando è meglio
pregare (all’inizio per
essere sicuri di poter
dedicare un po’ di tempo,
alla fine per ringraziare o
raccogliere quanto si è
vissuto);
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IL CORPO e L’AZIONE
“Azione” e parte il ciak che dà inizio alla scena.
Si dice azione proprio perché protagonisti sono gli “attori”, attore è colui che fa un’azione. Le azioni si fanno con il corpo.
Le azioni dei personaggi determinano la loro storia e il loro modo di essere.
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Il segno della croce che abbraccia tutto il corpo.
Un canto, la lettura di un testo della Scrittura
Con il nostro corpo manifestiamo quello che sentiamo.
Con il corpo entriamo in relazione
In piedi, in ginocchio, seduti…
Le mani aperte, alzate, rivolte verso l’alto…
Sono gesti che richiamano quelli della
liturgia cristiana.
I ragazzi sono
carichi di
energia che li
spinge
all’azione.
LE PAROLE e Il SILENZIO
Nella preghiera le parole vengono da Dio e dalla sua Parola.
Pregare con l’attualità: situazioni che accompagnano la loro vita (la famiglia, i compagni di scuola).
Le parole delle nostre preghiere sono scritte da Dio. Per trovare le Parole giuste infatti, la preghiera deve nutrirsi delle parole della Bibbia.
Il Padre Nos
tro, la
preghiera ri
cevuta da Ge
sù
che la Chies
a trasmette
di
generazione
in generazio
ne.
Il Magnifica
t, la preghi
era
di Maria che
loda e
ringrazia Di
o per la
salvezza don
ata agli
uomini.
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