Madagascar 'La Vita per Te' Photobook

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Un libro che arriverà ai vostri cuori...

Transcript of Madagascar 'La Vita per Te' Photobook

Madagascar...un viaggio nella vita perchè i loro sogni diventino anche i nostri.

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Tutto il ricavato della vendita di questo librosarà devoluto alla realizzazione e alla gestione

dei progetti attivi dell’Associazione di Volontariato ONLUS “Alfeo Corassori - La Vita per Te” in Madagascar.

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Dedicato a tutti i bambini del Madagascar

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Domohina, Bodo, Felana, Lalao, Harisoa, Maminirina, Sitraka ,Tsiory , Fanomezantsoa, Norovelo, Ntsoa, Hanitriniaina,

Faralahiniaina, Fitahianjanahary, Fenohasina, Fety, Feno, Nirimirado, Andoniaina, Antsaniaina, Ando, Ndrasana, Tahiry,

Antsa, Tolotra, Njaka, Solo, Nantenaina, Fitiavana,Tanjonarivelo, Zoarivelo, Hasinarivelo, Albano, Alphonsine, Amede,

Angelette, Bernadette, Celestine, Cirylle, Floride, Jean Baptiste, Marcelline, Marie Therese, Methode, Noeline, Orlin, Ernest,

Pio, Rado, Rosalie, Arivelo, Vola, Velo, Jaona, Harimbola, Vao, Zafimandimby, Todisoa, Hery, Nirina, Lova, Hary, Malala,

Menja, Tanjona, Aina, Vao, Soa, Zafy, Vololona, Voahangy, Fazomenantsoa, Miandry, Laza, Tovo, Onjaniaina, Heritiana,

Mavo, Hanitriniaina, Bao, Bako, Ndriana, Famenontsoa, Vony, Mampionona, Doda, Vony, Lanto, Zo, Manana, Tiana,

Hasina, Tahina, Sahondra, Rivo, Dera, Tanjona, Fidisoa, Lovasoa, Fara, Solonirina, Solofo, Lala, Noro, Hanitra, Manitra,

Hanitriniaina, Fanambinantsoa, Fanomezantsoa, Haja, Vololona, Saholy, Herizo, Mirana, Hasimbola, Noro, Nasolo, Tiana,

Mamy, Vololona, Dominique, Rene, Fidel, Serge, Estera, Pascal, Odilon, Jean Marie, Augostin, Meltine, Marc, Regina, Aina,

Velo, Kintana, Enintsoa, Tatitra, Tozoina, Tojo, Dina, Fanomezana, Soafara, Vero, Valisoa, Faniry, Tambatra, Vahatra,

Ventso, Zafy, Velo, Manga, Tsilavina, Nambinintsoa, Sarobidy, Fararanto, Voary, Barinirina, Fely, Fidimalala, Fidy, Fidilala,

Andry, Toavina, Rojonary ,Heritiana, Rija, Navela, Ranja, Fenomanana, Fitia, Fanala, Sarobidy, Andoniaina, Nambinina,

Lanto, Haingo, Mamisoa, Tahiry, Tandra, Herisoa, Rado, Solofoniaina, Miora, Mbola, Zarasoa, Lovasoa, Voahirana,

Fanjanirina, Dimby, Tahina, Saholy, Ando, Hajatiana, Narindra, Vaolandy, Nandraina, Dera, Torontsoa, Manjomana,

Niriniaina, Volatiana, Haritiana, Hasiniaina, Nambininana, Sitraka, Arimanga, Antsatiana, Hoby, Heriniaina, Haritiana, Nina,

Henintsoa, Hantamamy, Harivololona, Onjamampionona, Misa, Vola, Vero, Volatiana, Sendra, Niry, Tantelinirina, Domohina,

Lanto, Rova, Haja, Njaka, Lova, Narindra, Solohery, Fenitra, Narindra, Nathalie, Norbert, Regis, Rija, Tacita, Victoire, Laza,

Andrianina, Joro, Tafitasoa, Andry, Holy, Fanamby, Nomena, Fanantenanana, Santatra, Sambatra, Fanomezantsoa, Beby,

Ony, Onjaniaina, Onja, Fanilo, Hantamalala, Nambinina, Onintsoa, Fidy, Tolojanahary, Nivo, Vonifanja, Rojo, Tsiferana,

Maharavo, Mialy, Jaona, Miharantsoa, Rondro, Vonjy, Fenosoa, Herisoa, Mandresy, Dina, Saholiniaina, Tokinomena,

Toavina, Antoine, Celia, Clarielle, Emmanuelson, Fitahiana, Leon, Germane, Giovanni, Hary, Joseph, Loris, Louise,

Madeleine, Narcisse, Lisy, Anjarasoa, Fandresena, Tahina, Minosoa, Rindratahina, Zarasoa, Zara, Faralalaina, Henitsoa,

Nambinintsoa, Solo, Safidy, Noroniana, Faratiana, Andraina, Fahasoavana, Faneva, Anjarasoa, Fahazavana,

Mamiharitiana, Tantely, Fanja, Mahery, Faniry, Fiderana, Mbolatiana, Lalaoarisoa, Lalaina, Ndranto, Sahondra, Harilala,

Ndrasana, Herisoa, Fidy, Ndrianato, Ndrianantso, Naly, Lantoarijaona, Fidiarijaona, Tanteliarijaona, Tsialonina, Mahenina,

Nambinina, Maminiaina, Tovo, Tefy, Mbolatiana, Tantely, Niaina, Hanta, Hanitra,Valisoa, Ravoniaina, Bakoly,

Tolojanahary,……..e tanti……. tanti altri.

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Giorgio PighiSindaco di Modena

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I bambini del Madagascar, quelli incontrati dai volontari delle associazioni “Alfeo Corassori - La Vita perTe” e “Con le Mani della Solidarietà”, ci regalano intense emozioni dalle pagine di questo bel libro chece li presenta e ci aiuta a conoscerli, con una splendida carrellata di volti, di sguardi profondi, di sor-risi, ma anche di pianti e di occhi tristi, nei luoghi poveri e difficili della loro vita quotidiana. Molti diloro non ce la faranno a diventare adulti e da adulti difficilmente vivranno più di 50 anni.E' una realtà che ho potuto toccare con mano nel novembre 2006, nei pochi ma intensissimi giorni tra-scorsi in Madagascar per condividere la gioia dell'inaugurazione dell'Ospedale Pediatrico di Fiana-rantsoa, sorto grazie alla straordinaria azione solidale degli amici dell'associazione “Alfeo Corassori -La Vita per Te” ed in particolare del suo Presidente Dottor Francesco Cimino e di una parte significa-tiva e generosa della società civile modenese. Uno sforzo a cui abbiamo dato il nostro pieno sostegno,come Comune di Modena, coerenti con i valori che ci appartengono da sempre, convinti che una so-cietà che mette al centro la persona umana e, in particolare, i diritti del bambini e dei ragazzi, è unasocietà che investe sul proprio futuro tracciando precise direttrici di crescita e sviluppo.E’ un percorso che ha come solidi punti di riferimento le indicazioni dell’ONU e dell'UNICEF sui dirittidei bambini, mettendo sempre l'interessamento a favore delle bambine e dei bambini al centro dellescelte politiche, amministrative, normative, delle strategie di sviluppo e trasformazione sociale.Sono indicazioni raccolte e portate avanti con passione, sacrificio e adesione personale, generosità,da associazioni di volontariato per la cooperazione internazionale, insieme alle istituzioni, rimarcandouna collaborazione necessaria per rendere efficaci i progetti per lo sviluppo di territori e paesi in con-dizioni di arretratezza e povertà, nel quadro di un impegno solidale internazionale che Modena ha as-sunto da tempo come dovere prioritario per la costruzione di un mondo più giusto.Un mondo oggi diviso da squilibri drammatici, frutto di ingiustizie nel rapporto tra paesi ricchi e paesipoveri, della povertà assoluta di enormi aree del pianeta, di negazione dei diritti elementari di interepopolazioni all’accesso ai beni fondamentali per la vita (l’acqua ad esempio) e alle risorse per crearesviluppo nei propri paesi. E’ dunque necessario attivare percorsi sempre più diffusi ed efficaci di cooperazione solidale allo svi-luppo con le realtà locali nei paesi in difficoltà, attivare progetti economici che valorizzano risorse ecompetenze locali, aprire nuovi canali di relazioni eque. Spetta alle componenti più sensibili delle istituzioni e della società civile dare un contributo per avviareprocessi di uguaglianza, giustizia sociale, solidarietà e di equità. La solidarietà internazionale nasce dal basso, da concrete esperienze di collaborazione e reciprocità,nel segno del rispetto e della promozione di opportunità e diritti per tutti, a partire dai bambini. Su que-ste basi, se diverranno sempre più larghe e solide, sarà possibile un futuro rispettoso della dignitàumana per i popoli, liberati dalla morsa della miseria e liberi di vivere con fiducia nei propri paesi.

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Alberto CaldanaAssessore all’Ambiente

Provincia di Modena

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Sono tra i fortunati che hanno potuto visitare a Fianarantsoa in Madagascar i luoghi in cui sono statiscattati i ritratti che compongono questo bellissimo libro.Per chi viene da un territorio come quello modenese è indubbiamente scioccante vedere l’Orfanotro-fio di Suora Annunziata, l’ex lebbrosario di Ilena o il Preventorio.Ci si rende conto dell’enorme divario che c’è tra il nostro mondo e quello africano, si avverte in mododoloroso l’ingiustizia di queste differenze. Lo sguardo dei bambini come quelli ritratti in questo librointerroga profondamente sulle nostre responsabilità e sul nostro agire. Soprattutto chi ha ruoli am-ministrativi e politici, anche se pur in una Provincia europea, non può non interrogarsi su ciò che si puòfare per superare lo scandalo dell’ingiustizia di bambini che sono abbandonati, senza cibo e senzacure sanitarie.In questi luoghi che ho citato prima si possono fare incontri straordinari: sono i missionari e le religioseche lavorano in questa realtà.L’aspetto che colpisce non è solo la totale dedizione ai bambini, agli ammalati, ai poveri, ma soprat-tutto il sorriso con cui svolgono il loro servizio, un sorriso che, spesso già da solo, ha un valore “tera-peutico”.In altre parole incontrando queste donne e questi uomini si assiste ad una specie di paradosso: essi“gettano” la vita, ma evidentemente acquistano in felicità e serenità, che diventano contagiose ancheper chi li incontra.Un’altra esperienza straordinaria che ho potuto fare a Fianarantsoa è stata quella di incontrare i tantivolontari modenesi che hanno permesso di raggiungere risultati miracolosi, come la realizzazionedella Clinica Pediatrica realizzata dalla ONULS “La Vita per Te – Alfeo Corassori”.La Provincia di Modena è un territorio fortunato per molti motivi, ma prima di tutto per la straordinariapresenza di uomini e donne, associazioni e organizzazioni di vario tipo che sviluppano una grandemolteplicità di iniziative di solidarietà sia sul territorio modenese che a livello mondiale.Su questo aspetto della cooperazione internazionale indubbiamente la società civile modenese è piùavanti delle istituzioni locali che, pure, in questi anni hanno fatto tanto.Crediamo che la collaborazione con “La Vita per Te – Alfeo Corassori” sia paradigmatica di come il rap-porto tra organizzazioni solidaristiche e istituzioni locali può svilupparsi, nella valorizzazione reci-proca e nel rispetto dei ruoli. Soprattutto, nella capacità di mettere in relazione due territori,coinvolgendo le comunità locali nel suo complesso.Particolarmente significativo è il fatto che, sulla porta della Clinica Pediatrica di Fianarantsoa, è stataposta la formella con “il miracolo di San Geminiano”, segno di questo ponte tra Modena e questa terrad’Africa.Ringrazio l’amico Francesco Cimino e tutti i suoi collaboratori per questa avventura stupenda che haofferto a Modena, avventura non perché siamo in terra africana, ma perché consente un percorso diimpegno e solidarietà di grande interesse.

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Questa pubblicazione è stata realizzata in col-laborazione dall’Associazione di Volontariato“Con le mani della Solidarietà” e dall’Associa-zione ONLUS “Alfeo Corassori – La Vita per Te”di Modena.Le fotografie sono state realizzate dai tanti vo-lontari che in questi ultimi anni si sono recati inMadagascar per prestare la loro preziosa operaper rendere possibili tanti importanti progetti.L’ impostazione grafica è stata curata con im-pegno e entusiasmo e, innanzitutto, con moltosentimento, dai volontari delle due Associazionisopraccitate e sopratutto da alcuni professio-nisti che hanno offerto il proprio importantecontributo gratuitamente.A tutti loro un grande grazie da parte di tutti ibambini del Madagascar.

Tutto il ricavato del presente libro sarà total-mente devoluto al sostegno dei progetti attividell’Associazione di Volontariato Onlus “AlfeoCorassori – La Vita per Te” in Madagascar.

Per l'Associazione OnlusAlfeo Corassori - La Vita per te Il PresidenteFrancesco Cimino

Per l’Associazione di VolontariatoCon le mani della solidarietà Il PresidentePaola Maccaferri

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Volevo regalarti il mio sorriso

...comunque io aspetto.

Nina

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In Madagascar la metà della popolazione ha meno di 12 anni, con una mortalità infantile di 9,5%,con una speranza di vita al di sotto dei 50 anni, dove la popolazione che ha accesso ai farmaciessenziali non arriva al 45% e il 60% non ha accesso a fonti potabili d’acqua, dove, inoltre, il70% delle persone vive (sopravvive) sotto la soglia di povertà di 1 euro al giorno.

Nascere in Madagascar:- 1.600 nascite al giorno- 148 muoiono nel primo anno di vita- 118 pesano meno di 2.500 grammi- 430 soffrono di ritardo nella crescita

L'istruzione in Madagascar:- 1.600 nati al giorno- 260 non andranno a scuola- 314 hanno madri analfabete.

Dati forniti dall’O. M. S (Organizzazione Mondiale della Sanità)

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Alla nascita i bambini mal-gasci hanno un'aspettativadi vita che non supera i 53anni, e uno su sette non so-pravvivrà oltre il 5° anno divita.Secondo l'UNICEF, l'elevatorischio di morte prematuraè associato a livelli estre-mamente bassi di:- copertura mediante vac-cinazione (60%)- accesso della popolazioneall'acqua potabile (47%)- accesso ad un'adeguataassistenza sanitaria (42%).Inoltre le epidemie di mala-ria, lebbra, tubercolosi sisusseguono con frequenzasempre maggiore.I bambini che sopravvivonoe raggiungono l'età sco-lare, incontrano un altroscoglio da superare: vederesoddisfatti i propri fonda-mentali diritti all'istruzionee allo sviluppo intellettuale.

Dati UNICEF

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Una preghieraè uguale ad una lacrima di un bambino

che è stata asciugata dalle tue parole

e dal tuo amore …Nina

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Un bacio che arriva fino all’anima

è come l’immagine del tuo amoree del sentimento che dai…

a chi hai dentro di te…

Nina

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Alle cinque il sole s’è già levato e, ancora avvolti da un filo di fumo, si vedono ragazzinie ragazzine mentre girano intorno alla casa in cerca di un po’ di cibo. Altri vanno a prendere l’acqua o la legna per il fornello. Sembrano quasi felici del loro compito.Scalzi, i corpi più piccoli della loro età, le mani più grosse per il lavoro. Purtroppo, arrivare all’età dello sviluppo non è affatto facile, un terzo dei nuovi natimuore entro i primi tre anni.Nelle città, alle otto del mattino, le strade ingombre di bambini al lavoro si riempionodi bambini studenti che si affrettano verso le classi. Sorprende che nessuno di loroporti con se qualcosa. Nessuno va a scuola con i libri. Nessuno, infatti, ha i libri. In Madagascar non esistono libri di testo. In tutta l'isola non c'è l’obbligo scolastico etanti bambini, troppo poveri pur volendo frequentare la scuola, non ne hanno la possi-bilità. Nelle periferie delle città e nelle campagne, nella stessa aula, le classi si succe-dono anche due o tre volte al giorno e i bimbi hanno pochissime ore di insegnamento.Fuori dai centri abitati, dove la luce manca del tutto e, a volte, neppure le candele si tro-vano, dove le case hanno i tetti fatti di rami di palma e la provvisorietà adatta ai cicloni,la vita dei bambini è ancora diversa. Un’esistenza forse un po’ meno terribile di quella delle città, ma dove le malattie infet-tive compiono appieno il loro ciclo distruttivo e le condizioni igienico - sanitarie sonodurissime. Questo è il Madagascar, una terra tanta bella quanto sfortunata, un angolo del mondoche se lo conosci te lo porti dentro al cuore per tutta la vita.

Francesco Cimino

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Sei bella come un arcobalenoBuona notte arcobaleno….

Nina

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Pensare e fare per le persone alle quali vuoi bene e senti dentro vuol dire anche non sentirsi mai soli.

Nina

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Quel bellissimo ed unico arcobaleno che hai nel cuore

sarà sempre pieno di bellissimi e splendidi colori.

Nina

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Rispettarli ed amarli senza un motivo e senza conoscerli perchè possano scoprire pian piano e da soli

la loro dignità di esseri umani.

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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La mia onda è sempre in continuo movimento…. verso di te.

Nina

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Ci sono sulla terra abbastanza risorse per i bisogni di tutti, ma non per l'avidita' di ciascuno!

Mahatma Gandhi

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Uno sguardo che ti parla o cerca di parlarti…ti vuole far capire che le parole sono inutili, ma per comunicare bastano delle piccole azioni,piccole... ma semplici.Nina

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Prendi un sorriso,regalalo a chi non l'ha mai avuto.Prendi un raggio di sole,fallo volare là dove regna la notte.Scopri una sorgente,fa bagnare chi vive nel fango.Prendi una lacrima,passala sul volto di chi non ha mai pianto.Prendi il coraggio,mettilo nell'animo di chi non sa lottare.Scopri la vita,raccontala a chi non sa capirla.Prendi la speranzae vivi nella sua luce.Prendi la bontàe donala a chi non sa donare.Scopri l'amoree fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi

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Fa che il tuo sorriso

voli liberotra una nube e l’altra…fa che questo sorriso faccia il giro del mondo e possa in silenzio far assaporareil calore di un sorriso vero…

Naì Kais

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In Madagascar bisogna aiutare tutti i giorni la povertà non attende i rendiconti delle assemblee…

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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MANANTENASOO significa:Speranza che le persone riescano a vivere e che arrivino ad essere vecchi….

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Ascoltare

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Ascoltare un momento,un momento che dura la sofferenzadi un cuore apertoche viene buttato via dall’indifferenza.

Nina

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L’attesa

A volte tanti bimbi si sentono il vuoto nel cuore!... è come se qualcuno all’improvviso sgonfiasse il loro pallone pieno di speranza, sogni e felicità! ... è come una solitudine regalata con forza.Questo dono non lo vorrebbe proprio nessuno, ma viene dato con forza…..senza che nessuno neanche se ne accorga.In questi momenti ci vorrebbe l’esercito antisolitudine.A volte la loro strada è composta solo da intervalli di buchi neri.Aspettare……………è l’unica cosa da fare,aspettare per essere amati,aspettare per sapere amare,aspettare è l’unica cosa che possono avere.Aspettare il tempo!aspettare che i secondi, i minuti, le ore,i giorni, le settimane, i mesi, gli anni, i secoli…Aspettare che il tempo vada da loroe mai che loro vadano da lui.Aspettare per il domanicon serenità, con dignità, con gioia,perché i bimbi pensano di avere una vitalità infinita,... ma si sbagliano !Aspettare...ma basta aspettare il niente !? Aspettare....

Nina

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Hai mai provatoa sentire il silenzio dell’erba ?oppure i bisbigli degli alberi ?Sentire queste cose è molto difficile,ma è possibile se tu sei in grado di ascoltartie solo così riuscirai ad ascoltare il silenzio del mondo.Sapere ascoltare è difficile,ma le cose difficili non si possono imparare subito...

Nina

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Dopo un po’ impari la sottiledifferenza fra tenere unamano e incatenare un’anima.E impari che l’amore non èappoggiarsi a qualcunoe la compagnia non è sicurezza.E inizi a pensare che i bacinon sono contrattie i doni non sono promesse.E cominci ad accettare le tue sconfittea testa alta e con gli occhi aperti,con la grazia di un adulto,non con il dolore di un bambino.E impari a costruirele tue strade oggi

perché il terreno di domaniè troppo incerto per fare piani.Dopo un po’ impariche il sole scottase ne prendi troppo.Perciò pianti il tuo giardinoe decori la tua anima,invece di aspettareche qualcuno ti porti i fiori.E impari che puoi davvero sopportareche sei davvero fortee che vali davvero.

Poesia Anonima

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Echi dalla stradaBambina, avrei voluto poterti chiamare col tuo nome, ma da persona normale, come mi sforzo di essere, non

ho avuto il coraggio di chiedertelo, quindi mi accontento di chiamarti Mpanao tafolanitra cioè: «Colei che ha

come tetto il cielo».

Infatti, sei tu una delle tante che, aspirando e sognando una vita migliore, hanno lasciato le campagne spe-

rando di trovare un lavoro in città, ma per una ragione o un’altra finiscono a trovarsi su quella strada 24 ore

su 24.

Si, tu sei una di quelle.….. soltanto, e sei riuscita a catturare l’attenzione dei viandanti dicendo solo paro-

lacce.

E costoro, voltando gli occhi nella tua direzione si tappano anche le orecchie. Scandalizzati, a volte anche

arrabbiati vedendoti e sentendoti più grande della tua età, ti scusano dicendo: «Non è connessa, poverina!»

ed altri ancora:

« E’ proprio una vita da c..e randagio ,mi scusi, ma una persona normale come me non può ripetere quella

parola che indica i tuoi amici a quattro zampe !» Infatti, ti vedono sempre in compagnia di una mandria di

quelle bestie che sanno anche abbaiare. Sono questi, e coloro che ti assomigliano, che ti mantengono,

forse anche tuo malgrado, calda, giorno e notte, sotto il cielo aperto.

Avrei voluto anche poterti dare un nome, ma da persona educata, come mi sforzo di essere e, considerando

che hai già una certa età, mi accontento di chiamarti Ingahibe cioè: Nonnino.

Anche tu hai come tetto il cielo intero.

Certo, tu non fai rumore salvo le rare eccezioni in cui ti sforzi a chiamare i viandanti, che riescono ancora a

sentirti, per chiedere loro la cortesia di voler comprare, con i tuoi propri soldi, un pezzo di pane e una tazza

di caffé da mettere in quella che è stata, una volta, una bottiglia di Coca Cola.

Oltre l’età, che si fa sentire, sei anche paralizzato quindi devi giacere al bordo della strada sia in estate che in

inverno, sotto la pioggia o sotto il sole. Stai li a fare tutto ciò che sei ancora capace di intraprendere, anche i

tuoi bisogni fisiologici! Anche la puzza che emani è più che sufficiente a fare notare ai viandanti la tua pre-

senza. Non so se lo fanno per carità o per aver la coscienza pulita, ma tra di loro alcuni ti gettano soldini, altri

invece, quando ti vedono cambiano lato di strada e scuotendo il capo mormorano: «Porca miseria! Perché Dio

permetta che esista una situazione simile? Non è umana!»

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Più di una volta avrei voluto fare due chiacchiere con te, ma da persona normale come mi sforzo di essere, la

fretta come da sempre mi è stata di aiuto nello scusarmi per evitare di mettermi in confronto con te e forse,

ancora di più, per sfuggire dallo sguardo scrutatore di altra gente normale come me.

Bambina, mi ritorna ancora in mente quella sera piovosa.

Tutti i viandanti, da gente normale come sono, sono corsi per trovare un rifugio. Ma tu, senza preoccuparti di

doverti bagnare, forse perché avendo il cielo come tetto ne sei abituata e quindi immune (da gente normale

cerco, mio malgrado, di trovare anche delle attenuanti per gli altri) , pur restando zitta, il tuo gesto era più elo-

quente delle tue solite parole, ti sei data da fare per coprire il Nonnino, non è il tuo... ma uno qualsiasi, come

te, e lo hai sistemato per non farlo nuotare nell’acqua sporca e fangosa.

Nessuna telecamera stava lì in quel momento, soltanto l’occhio di uno dei viandanti, meno normale degli altri,

che ha potuto vedere quella scena. Mi ha chiesto di dirti grazie perché almeno per quella volta gli hai insegnato

che, nonostante la tua solita vita da quattro zampe, tu sei ancora capace di dare una mano ad un tuo simile che

sta in condizione peggiori delle tue, cosa che si riesce a fare sempre di più affannosamente nell’ambito della

gente normale !

Lo stesso viandante mi ha anche incaricato di ringraziarti Nonnino perché, vedendoti ricambiare quel gesto

con un semplice sorriso in segno di gratitudine, si è ricordato che ormai la parola grazie era quasi scomparsa

dal suo vocabolario nonostante che egli e i suoi simili, più o meno gente normale, non abbiano il cielo come

tetto e non muoiano di fame !

Bambina, Nonnino raccontate ai vostri amici che hanno il cielo come tetto il mio sogno, non sono capace di

definire se sia brutto o bello.

Dopo quel racconto del mio amico viandante, meno normale rispetto agli altri, non riesco a chiudere gli occhi

senza che una domanda mi venga in mente: “Sono ancora normale? Il mio sogno sarebbe e potrebbe trovare

la risposta……e voi, senza tetto, potreste dare una mano anche a me? “

Un pazzo sognatore del Madagascar

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“Una vita se non porta la pace…. che vita è?”

Angelo Frammartino

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…….arrivati all’orfanotrofio ci siamo diretti in chiesa dove i bambini stavano cantando…lasciato il sole abbagliante al-l’esterno, nell’oscurità dell’interno, mille scintille bianche si sono girate verso di noi e ci hanno accolti con la curiositàdei bambini ed il sorriso dei malgasci che, insieme, sono una miscela esplosiva. Non so descrivere quello che ho provato, il cuore mi è esploso e copiose lacrime sono sgorgate dagli occhi e il mio cer-vello ripeteva: come può essere così!? …… e loro cantavano e sorridevano verso di noi, curiosi, candidi, puri e bellis-simi.Mi vergognavo a piangere davanti a loro, quasi fosse un’offesa, ma le emozioni non seguono la ragione, sono libere evere, ti sconquassano tutta e anche se ti fanno sentire piccola e impotente, non importa, sei viva e qualcosa potrai purfare! Avrei voluto scattare foto che potessero scuotere cuori una volta a casa, ma non l’ho fatto, mi sembrava di rubare, diprofanare un’intimità che mi è stato permesso cogliere ma non calpestare.Cosa dire, come dirlo..davvero non lo so… so solo cosa è rimasto nel mio cuore e quei mille occhi bianchi lucenti sa-ranno sempre con me, come diamanti trovati per caso che custodirò con cura per non dimenticare che loro ci sono,e che se ce la fanno loro, tutti possono farcela.Se la politica non fosse solo politica, se i potenti potessero vedere col cuore, se quei piccoli spilli lucenti folgorasseroanche loro, che mondo bello potrebbe essere. Ma questi sono solo i miei sogni e quei diamanti rimarranno così im-portanti per me e per i miei compagni di viaggio ma non cambieranno il mondo.Sono più di trecento bambini, di cui circa una trentina neonati…lasciata la chiesa, siamo andati a trovarli. Le culle e ilettini di metallo erano allineati al sole in cortile e loro, quei piccoli angeli, circondati da quattro tate e da giocattolirotti e mosche, col naso sporco di moccolo, ci hanno accolti come un pugno nello stomaco. Non sapevamo che fare..liguardavamo quasi in trance…poi, un po’ alla volta, ognuno ha trovato il proprio cucciolo e allora l’emozione ci ha tra-volti: quelle piccole mani che stringevano le nostre, quei sorrisi grandi alla prima coccola, quegli occhi tristi e solitari,quel piccolo che voleva piangere dalla paura ma è bastata dargli il ciuccio e un sorriso fiducioso ci ha trapassatol’anima…Piccoli fagottini acciambellati come gatti in attesa di coccole o fra le gambe di una tata che intanto ne cullava un altrocon le braccia, o a dormire il sonno dei giusti distesi sulla stuoia col sedere per aria…vorresti portarli tutti via, comeun pifferaio magico, illusa che ci sia un mondo migliore dove farli vivere, ma per loro, non c’è un mondo migliore e do-vranno accontentarsi di quelle dolci suore e tate che possono distribuire coccole divise per trecento. Avranno i bimbi più grandi che li aiuteranno a crescere e saranno la loro famiglia, faranno il bagno nel bidone nel cor-tile, impareranno le canzoni che a noi spezzano il cuore, giocheranno con quello che c’è e alla fine, bisogna anche direche sono fortunati perché qualcuno pensa a loro, li farà andare a scuola, gli darà una scodella di riso sicura. Sembrauna follia ma è vero, quelli fuori, con mamma e papà, hanno solo miseria e forse neppure vivranno.E allora le parole sono inutili, i pensieri non vanno più in fila, si rimane lì impietriti senza sapere se per il freddo “den-tro” o per l’emozione troppo grande e con un senso di impotenza che dà la nausea.Ma i bambini sono una magia e non ti lasciano nel dolore, ti corrono incontro, ti sorridono, ti coinvolgono e allora viaalla malinconia e la gioia di averli intorno si mescola al dolore di doverli lasciare e la speranza che qualcosa puoi farediventa una certezza al punto che ti senti un pazzo che può fare magie.

Patty

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Le stelle a volte cercano di trovare in ogni cuore una briciola di polvere magica per poi trasformarlain fantasie, speranze, desideri e soprattutto

…Sogni

Nina

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Una profonda gratitudine ed ammirazione va a tutti i Mis-sionari che operano in Madagascar. Loro non hanno dedicato solo tante ore, come noi, alla rea-lizzazione di tanti progetti……..loro hanno donato la loro vitaper far vivere meglio tanti altri. Loro non si sono abituati a quella miseria e continueranno alottare,loro danno e si danno, portano laggiù la speranza, contem-poraneamente al lavoro, all’igiene, all’educazione, preser-vando la vita e diffondendo la dignità. Loro spazzano via le nuvole per mostrare le stelle, perché aloro basta aprire il cuore per arrivare alle stelle ed anchesulla luna.

Francesco Cimino

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Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé. Pablo Neruda

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Nelle missioni ci sono dei fratelli,delle persone Unite

per lottare contro la miseria,delle persone che dimenticano

le loro differenze e pregano insieme …

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Un sorriso magnificoche contrasta con quello che traspare dagli occhi ……

Passano giornateintere ad aspettare tutto

ed anche la vita….

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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La libertà.

Mi sono chiesta se il mondo sia solo così?Così come viene descritto nei giornali, nelle radio, nelle televisioni.Ma ci siamo chiesti davvero se è solo così ?Non pensiamo mai ai sorrisi veri delle persone che sono come degli uccelli del paradiso,che riescono a volare verso la destinazione che vogliamo !Avete mai provato a chiudere gli occhie mettervi a sorridere per il mondo.Suppongo di no,ma vi assicuro che se lo fatenel vostro cuore si illumina uno splendida aurora borealeed una felicità senza fine, …. solitaria ……per chi la vede dall’esterno,ma noi invece sappiamo che questa nostra felicitàla condividiamo con una persona molto importante,…….il nostro fratello mondo!Sapere questa cosa forse ti sconvolgerà,forse non potrai capire,ma lo potrai capire molto presto,lo capirai quando diventerai quell’uccello del paradisoche vola libero !Libero di conoscere,libero di sapere,libero di faree soprattutto libero di ricevere,ma finché starai dentro al tuo uovo ti sarà molto difficile capire e soprattutto ti sarà impossibile vedere la libertà.

Nina

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Spero che tu sia contento,perché io lo sono….

Nina

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L’amore per un bimbo è come la luna,a volte si fa fatica a vederla

e a volte non si vede per nulla... ma è sempre presente.

Nina

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Un sorrisoche proviene dal cuorevale più di mille parole dette senzaconcludere niente.

Nina

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Uno sguardo spentoe triste fa scolorirel’arcobaleno che in ogni cuore abita.

Nina

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In questo momento ho bisognodel mare intero per sognare.

Nina

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La notte è quel tempo di magia che proviene dalle stelle e dalla luna Lei è così bella perché lega tutti coloro che si sentono lontani.

Ma la notte può essere un momento di solitudineche può durare un’eternità .

Nina

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Il malgascio è una lingua che si esprime molto spesso con metafore, come per esempio,

il cielo: il tetto di Dio,

il sole: l’occhio del giorno,

l’arcobaleno: il pugnale del Signore,

la Via Lattea: la liana celeste,

le dita: i rami della mano,

la collina: il bambino della montagna.

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Hai tanta vita da raccontare,ma soprattutto da vivere;Vivila con gioia, con fantasia ma soprattutto con tanta voglia di sognare.

Nina

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Il grande segreto di ognuno di noi è quello di amare

il nostro prossimo, i poveri, aiutarlia rifiutare le disgrazie come fatalità…

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Tutti i bambini dovrebbero ricevere un’istruzione così capiranno cos’è il bene e il male;perché loro sono già il nostro avvenire….

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Girotondo in tutto il mondo,Filastrocca per tutti i bambini,per gli italiani e per gli abissini,per i russi e per gli inglesi,gli americani ed i francesi,per quelli neri come il carbone,per quelli rossi come il mattone,per quelli gialli che stanno in Cinadove è sera se qui è mattina,per quelli che stanno in mezzo ai ghiaccie dormono dentro un sacco di stracci,per quelli che stanno nella forestadove le scimmie fan sempre festa,per quelli che stanno di qua o di là,in campagna od in città,per i bambini di tutto il mondoche fanno un grande girotondo,con le mani nelle mani,sui paralleli e sui meridiani..

Gianni Rodari

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mai soli…

Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che ho camminato sulla sabbiaaccompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettatitutti i giorni della mia vita.Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettato nel film, apparivano orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c’era solo un’orma…Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita;i giorni di maggior angustia, di maggior paura e di maggior dolore…Ho domandato allora: “Signore, tu avevi detto che saresti stato con me tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con Te, ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?”Ed il Signore rispose:“Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante la camminata e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, e non ti ho lasciato…i giorni in cui tu hai visto solo un' orma sulla sabbia,sono i giorni in cui ti ho portato in braccio”.

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Una gioventù che dimentica velocemente i giochi da bambini, che cancella l’ingenuità e l’innocenza…..

Perché bisogna sbrogliarsela …

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Ti prego credi ancora nei sogni e nella speranza; anche se qualcuno ha voluto negartele,perché in silenzio qualcuno le ha raccolte e in silenzio qualcuno è venuto per ridartele,ora prendile e sii libero…

Naì kais

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Se sono parole di un bambinoprovengono da una grande persona.

Proverbio malgascio

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Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi regalasse un pezzo di vita,probabilmente non direi tutto quello che penso, ma sicuramente penserei molto a quello che dico.Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.Dormirei poco, sognerei di più; capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi, perdiamo sessanta secondi di luce.Mi attiverei quando gli altri si fermano,e mi sveglierei quando gli altri si addormentano.Ascolterei quando gli altri parlano emi godrei un buon gelato di cioccolata. Se Dio mi regalasse un pezzo di vita,vestirei in maniera semplice,mi sdraierei beato al sole,lasciando allo scoperto non solo il mio corpo ma anche la mia anima.Dio mio, se io avessi un cuore,scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’uscita del sole.Dipingerei sulle stelle un sogno di Van Gogh,una poesia di Benedetti e una canzone di Serrat;sarebbe la serenata che offrirei alla luna.Annaffierei con le mie lacrime le rose,per sentire il dolore delle loro spine e l’incarnato bacio dei loro petali……Dio mio, se avessi un pezzo di vita…..non lascerei passare un solo giornosenza ricordare alla gente che le voglio bene, che l’amo.Convincerei ogni donna e ogni uomo che sono i miei preferiti e vivrei innamorato dell’amore.Agli uomini dimostrerei quanto sbagliano nel pensare che si smette di innamorarsi quando si invecchia,senza sapere che si invecchia quando si smette di innamorarsi.Ad un bambino darei delle ali, ma lascerei che impari a volare da solo.Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza.Tante cose ho imparato da voi, uomini………Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere in cima alla montagna,senza sapere che la vera felicità è nella maniera di salire la scarpata.Ho imparato che quando un neonato prende col suo piccolo pugno,per la prima volta, il dito di suo padre;l’ha afferrato per sempre.Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro uomo dall’alto,soltanto quando deve aiutarlo ad alzarsi.

Gabriel Garcia Marquez

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Quando un bimbo si rivolge a sua madre (piangendo) è perché vuole poppare, quando chiede a suo padre è perché vuole essere portato sulle spalle.

Proverbio malgascio

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La Vita mi ha insegnatoche puoi avere abbastanza felicità

da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte,

dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.

(Paulo Choelho)

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"Sentirsi bambini, comportarsi come bambini, è l’arte commovente degli uomini maturi».

(H. von Hofmannsthal)

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Dedicato a quel bambino ogni quattroche non ce la fa ad arrivare ai cinque anni,ma anche a quei tre bambini ogni quattro

che ce la fanno,perché l'Africa fa milioni di morti,

ma anche milioni di vivie non si sa chi sta peggio.

Giobbe Covatta da“L'incontinente bianco”

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L’infanzia e l’adolescenza hanno poco significato, il valore dipende dall’utilità, da quello che si sa fare.

La vita comincia presto,

come la giornata di lavoro, che laggiù inizia all’alba...come la vita.

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Signore, concedimi la serenità di accettare ciò che non posso cambiare,Il coraggio di cambiare ciò che posso cambiare, E la saggezza per capire la differenza.

(Anonimo)

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Vi auguro sogni a non finiree la voglia furiosa di realizzarne qualcuno.Vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare.Vi auguro passioni. Vi auguro silenzi.Vi auguro canti di uccelli al risveglio e risate di bambini.Vi auguro di resistere all’affondamento, all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.

J. Brel

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I bimbi che hanno perso i loro amici giocano da soli nella polvere.

Proverbio malgascio

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In Madagascar è essenziale rifiutare d’accettare l’intollerabile, si deve pensare all’oggi e al domani, e raccontare ed immaginare i propri progetti, che sono sempre figli di tanti sogni e di troppesperanze, piuttosto che i ricordi.

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Volevo solo giocare !Ad un gioco che mi è stato proibito.Proibito dal mondo perché dovevo crescere subito.Volevo solo giocare ad un gioco che girava,……..ora vedo con i miei occhi che il mondo sa girare anche al contrario.

Nina

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Un lungo viaggio voglio fare,i bimbi del mondo andrò a trovare.Ad uno ad uno li voglio vedere,per sapere come stanno, che fanno,se vanno a scuola o non ci vanno,se una mamma ce l'hannose hanno un papà che va a lavoraree almeno una sorellina per giocare.Voglio sapere chi rimboccale coperte dei loro lettini,chi li sgrida se i ditinisi mettono in bocca,se c'è chi pettina i loro capellicon il pettine bagnatoe se è stato rattoppatolo strappo nei calzoncini belli..Voglio essere sicuroche nessuno abbia paura quand'è scuroche abbiano tutti vicino al cuscinoun bel sogno da sognare,e una nonna che li tiene per manoe l'Uomo Nero fa stare lontano.E dirò loro: "Buongiorno, bambini,bianchi, gialli, morettini,bimbi di Roma e di Santa Fé,color di latte o del caffé,Bimbi ridenti di Mosca e Pechino,o poveri fiori falciatinel Paese del Fresco Mattinobimbi dal ciuffo nero o biondobuongiorno a tutti i bambini del mondo".

Gianni Rodari

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Tutti i grandi sono stati bambini una volta(Ma pochi di essi se ne ricordano.)

I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.

Antoine de Saint-Exupery da « Il piccolo Principe »

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Non mi interessa cosa fai per vivere.Voglio sapere quello che desideri ardentemente,e se osi sognare ciò che il tuo cuore brama.Non mi interessa quanti anni hai.Voglio sapere se rischieresti di renderti ridicolo per amore,per i tuoi sogni, per l’avventura di esistere.Non mi interessa quanti pianeti quadrano la tua luna.Voglio sapere se hai toccato il centro della tua sofferenza,se i tradimenti della vita ti hanno apertoo se ti sei accartocciato e chiuso per paura di altro dolore!Voglio sapere se puoi sedere col dolore, mio e tuo,senza muoverti per nasconderlo o logorarlo o ripararlo.Voglio saper se puoi stare con la gioia, mia o tua,se puoi danzare selvaggiamente e lasciare che l’estasiti riempia fino alla punta delle dita di mani e piedi senza avvertirci di stare attenti, di essere realistici, o di ricordarci i limiti dell’essere umani.Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.Voglio sapere se sei in grado di deludere un altro per essere fedele a te stesso,se puoi sostenere l’accusa di tradimento senza tradirela tua stessa anima.Voglio sapere se puoi essere fedele, perciò degno di fiducia.Voglio sapere se puoi vedere la bellezza anche quandonon è bello ogni giorno,e se puoi scaturire la tua anima dalla presenza di Dio.Voglio sapere se puoi vivere col fallimento, il tuo e il mio,e sapere stare ancora sulla riva di un lago e gridare alla luna argentea, “SI”!Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi hai.Voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di doloree disperazione, consumato fino all’ osso,e fare ciò che deve essere fatto per i bambini.Non mi interessa sapere chi sei, come sei giunto qui.Voglio sapere se starai al centro del fuoco con mesenza indietreggiare.Non mi interessa dove o cosa o con chi hai studiato.Voglio sapere cosa ti sostiene quando tutto casca.Voglio sapere se puoi stare solo con te stesso,e se veramente ami la compagnia che tieni a te stesso nei momenti vuoti.

Oriah Mountain Dreames, Vecchio Indiano

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Bambini che si perdononel boscoQuando un bambino entra in ospedale, è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa. Ci sono bambini che si riempiono le tasche di sassolini bianchi, e li buttano per terra, in modo da saper ritrovare la stradaanche di notte, alla luce della luna.Ma ci sono bambini che non riescono afar provvista di sassolini,e lasciano delle briciole di pane seccocome traccia per tornare indietro. E’ una traccia molto fragile e bastano leformiche a cancellarla: i bambini si perdono nel bosco e nonsanno più ritornare a casa.

Andrea Canevaro

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La vita è come una scalainfinita non sai mai se devi scendere o salire, la certezza diventa dubbio, il dubbio diventa abitudine e ne si diventa prigionieri fin che questi non ci distrugge completamente portandoci a commettere azioni che ci segneranno per sempre anche se noi faremo finta di non ricordare per non dover convivere con i sensi di colpa, ma questo non cambierà le cose già vissute.

Deborah

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La vita è come un’ opera di teatro che non ha prove iniziali,quindi canta, ridi, balla, ama, piangi e vivi intensamente ogni momento della tua vita prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.

Deborah

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Non so se stai dormendo, ma se dormi è lo stesso, perchépossiamo sempre parlarci in quel bellissimo posto dove lanostra fantasia e i nostri sogni sono sempre reali.

Nina

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Pensare, pregare e fare per tutti i bimbi che hanno bisogno di aiuto sempre………..

ma anche per tutte quelle persone che cercano di aiutare gli altri senza nessun motivo perchè riesconoa rendere il volto di questo mondo “bello da guardare”.

Anna

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Quando un bambino percepisce una comprensione calda e dolce del suo stato d’animo, delle sue paure e incertezze riceve un messaggio straordinario. Finalmente si sente fatto oggetto di quello sguardo di cui ha sempre avuto bisogno e che ha sempre sperato di ricevere. Vivrà la sensazione di esistere, di essere visto……. considerato e quindi di avere valore.

da “Forte come la dolcezza”

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Anche se cio' che puoi fare è soltanto una piccola goccia nel mare,può darsi che sia proprio quella a dare significato alla tua esistenza.“ da Un cuore pulito “

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Spendi l’amore a piene mani!L’amore è l’unico tesoroche si moltiplica per divisione,l’unico dono che aumentaquanto più ne sottrai:regalalo, buttalo via,spargilo ai quattro venti,svuotati le tasche,scuoti il cesto, capovolgi il bicchieree domani ne avraipiù di prima.

(Anonimo)

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La sola cosa necessaria, per la tranquillità del mondo,è che ogni bambino possa crescere felice.

Capo Dan George, dei Salish

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Basta poco a far piangere un bambino, ma ancora meno per farlo sorridere.

(Silvana Stremiz)

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Puoi dimenticare la persona con la quale hai riso mai quella con la quale hai pianto.

Kahlil Gibran

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Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non é chi combatte,perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi é chisacrifica se stesso per il bene degli altri. E' suo compito occuparsi degli anziani,degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini,il futuro dell'umanità.

Toro Seduto

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"I giochi dei bambini non sono giochi,

e bisogna considerarli come le loro azioni più serie."(M. de Montaigne)

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Una volta disegnavo come Raffaello ma mi ci è voluta una vita per disegnare come i bambini.

Pablo Neruda

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"Dal nostro primo passo nel mondo dipende il resto dei nostri giorni" (Voltaire)

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Sono un bambino, sono il tuo dono Prima non c'ero e adesso ci sono Sono il domani, dalle tue mani Devi difendermi con le tue mani Sono il futuro, sono arrivato E sono qui perché tu mi hai chiamato Come sarà l'orizzonte che tracci Dipende da come mi abbracci

Filastrocca del bambino futuro Scritta per la giornata nazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, promossa dalla Commissione parlamentare per l'infanzia. Roma, 20 novembre 2006, Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani

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“I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto."

(G. Leopardi)

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Danza lenta

Hai mai guardato i bambiniin un girotondo?o ascoltato ilrumore della pioggiaquando cade a terra?o seguito mai losvolazzare irregolare di una farfalla?o osservato il sole allosvanire della notte?Faresti meglio a rallentare.Non danzare cosi veloce.Il tempo è breve.La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?Quando dici "Come stai?" ascolti la risposta?Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia diquestioni successiveche ti passano per la testa?Faresti meglio a rallentare.Non danzare cosi veloce.Il tempo è breve.La musica non durerà.

Mai detto a tuo figlio, lo faremo domani?Senza notare nella fretta,il suo dispiacere?Mai perso il contatto,con una buona amicizia che poi è finitaperchè tu non avevi mai avuto tempodi chiamare e dire "Ciao"?Faresti meglio a rallentare.Non danzare cosi veloce.Il tempo è breve.La musica non durerà.

Quando corri cosi veloce per giungere daqualche parteti perdi la metà del piacere di andarci,quando ti preoccupi e corri tutto il giorno,è come un regalo mai aperto . . . gettato via.La vita non è una corsa.Prendila più piano.Ascolta la musica prima che la canzone sia finita.

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I progetti

1. Realizzazione, gestione e mantenimento della Clinica Pediatrica “Alfeo Corassori – La Vita per Te” di Fia-narantsoa, con 60 posti letto, sala operatoria polivalente, sala di rianimazione pediatrica, laboratorio d’ana-lisi, gabinetto radiologico, sala gessi, pronto soccorso pediatrico, reparto di fisioterapia, farmacia centralizzata,centro d’accoglienza per le famiglie dei piccoli pazienti, cucina autonoma centralizzata, poliambulatorio spe-cialistico di medicina interna, odontoiatria, medicina infettiva, ginecologia, otorino e centro vaccinazioni. 70dipendenti tutti malgasci.

2. Realizzazione del Servizio Salute Donna per la diagnosi, terapia e ricerca dei tumori del collo dell’utero ela creazione del Registro Tumori Nazionale malgascio presso la Clinica Pediatrica. In collaborazione con il Ser-vizio Sanitario Nazionale del Madagascar, con il Ministero della Sanità del Madagascar, con il Governo del Ca-nada e con l’Associazione Angela Serra di Modena si sta allestendo un laboratorio di biologia molecolare perla ricerca e la terapia dell’AIDS.

3. Creazione della “Sala del sorriso” intitolata ad Angelo Frammartino all’interno della Clinica Pediatrica,sarà un centro per la scolarizzazione primaria e di socializzazione per i giovani pazienti. La Sala del Sorrisosarà collegata con il Preventorio, struttura con 80 posti letto, dove i bambini provenienti dalla foresta o daaltre città saranno ospitati prima e dopo l’intervento chirurgico e verranno loro garantite le terapie adeguatee la continuità scolastica.

4. Realizzazione del Centro specialistico di Chirurgia Oftalmologica all’interno della Clinica Pediatrica per ladiagnosi e la terapia chirurgica al Laser delle più importanti patologie oculistiche. Il Centro è stato finanziatodalla S.I.F.I. di Catania.

5. Creazione di borse di studio per Medici e paramedici malgasci della Clinica Pediatrica di Fianarantsoapresso la Clinica Pediatrica, la Clinica di Neonatologia, la Clinica di Chirurgia Pediatrica e il Centro Oncolo-gico Modenese della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena, oltre l’Istituto Giannina Gaslinidi Genova.

6. Collaborazione con la Missione dei Camilliani per la realizzazione di una casa d’accoglienza per i familiaridei ricoverati presso l’Ospedale Pubblico Statale di Fianarantsoa.

7. Progetto Adozioni a distanza rivolto alle famiglie del Villaggio di ILENA (Villaggio dei lebbrosi) ed ai bam-bini dell’Orfanotrofio di Fianarantsoa. Sono gia attive circa 100 adozioni a distanza.

8. Costruzione della “Casa dei bimbi”, la struttura è presso l’Orfanotrofio di Fianarantsoa ed ospiterà i bam-bini da 0 a 3 anni. La casa dei bimbi servirà come refettorio, centro giochi e per tutte quelle attività diurneda svolgere con i bimbi.

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9. Progetto Villaggio di ILENA (Villaggio dei lebbrosi). Il progetto prevederà la ristrutturazione di 60 case at-tualmente in stato di forte degrado con le relative urbanizzazioni,la costruzione di una scuola, di un poliam-bulatorio, di una missione, della strada di collegamento alla città di Fianarantsoa (dista circa 7 Chilometri).Verrà portata la luce e verranno realizzati dei pozzi per l’acqua potabile con la creazione della rete idro-elet-trica. Inoltre verrà fatta una diga per la raccolta dell’acqua di due laghi naturali con conseguente canalizza-zione per la creazione di risaie e di impianti per la coltivazione di alghe ad alte proprietà nutritive per ibambini e gli anziani. Infine verrà fatta una riforestazione di tutto il territorio di ILENA (100 ettari) ricreandol’habitat di una foresta primaria del Madagascar. A tale progetto partecipano il Comune di Modena, la Pro-vincia di Modena, l’Associazione “Con le mani della solidarietà”, l’Associazione G.E.V. – Foreste per Sempre(Guardie Ecologiche Volontarie) e il Rotary Club di Sassuolo, per tale progetto è stato firmato un protocollod’accordo e di collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e delle Foreste del Madagascar.

10. Collaborazione con la Cooperativa agricola FITAMA, riconosciuta dallo Stato del Madagascar, di Ambala-nirana a 310 km all’ovest di Antananarivo, con l’acquisto di un trattore per la lavorazione della terra.

11. Tramite e gestore della convenzione tra il Ministero della Sanità malgascia, l’Università di Fianarantsoa el’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

12. Realizzazione del progetto definito “Emancipazione della donna”. Tale progetto, realizzato in collabora-zione con lo stato malgascio,il MAP (Madagascar Action Plan) e la Sezione Rotary di Fianarantsoa, prevedela creazione di 40 centri scolastici per l’alfabetizzazione primaria delle donne sopra i 15 anni nella regionedell’Alto Matsiatra, distretto di Fianarantsoa.

13. Costituzione Sede distaccata Associazione “Alfeo Corassori – La Vita per Te” a Cittanova (Reggio Calabria).

14. Costituzione Sede distaccata Associazione “Alfeo Corassori – La Vita per Te” a Fianarantsoa (Madaga-scar), tutto il consiglio è formato da malgasci e malgascie.

Un ringraziamento particolare va rivolto a tutta la Diocesi di Fianarantsoa e a tutti i Missionari locali che sono i no-stri partners del luogo su quasi tutti i progetti attivi in Madagascar.Una importante citazione va fatta per Padre Santo Zocco, Padre Jozef, Padre Stefan, Padre Albert e Suora An-nunziata, senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile.

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Associazione ONLUSAlfeo Corassori - La Vita per Te

Iscrizione al Registro Provinciale di Modena del Volontariatocon atto n. 31 del 26.02.2004

Sede Centrale: Via Newton, 150 – 41100 Modena (ITALIA)Tel. 059 330068 - Fax 059 334091

email:info@lavitaperte.org

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Graphic DesignDario Benedetti

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Tutto il ricavato della vendita di questo librosarà devoluto alla realizzazione e alla gestione

dei progetti attivi dell’Associazione di Volontariato ONLUS “Alfeo Corassori - La Vita per Te” in Madagascar.

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Dedicato a tutti i bambini del Madagascar

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Domohina, Bodo, Felana, Lalao, Harisoa, Maminirina, Sitraka ,Tsiory , Fanomezantsoa, Norovelo, Ntsoa, Hanitriniaina,

Faralahiniaina, Fitahianjanahary, Fenohasina, Fety, Feno, Nirimirado, Andoniaina, Antsaniaina, Ando, Ndrasana, Tahiry,

Antsa, Tolotra, Njaka, Solo, Nantenaina, Fitiavana,Tanjonarivelo, Zoarivelo, Hasinarivelo, Albano, Alphonsine, Amede,

Angelette, Bernadette, Celestine, Cirylle, Floride, Jean Baptiste, Marcelline, Marie Therese, Methode, Noeline, Orlin, Ernest,

Pio, Rado, Rosalie, Arivelo, Vola, Velo, Jaona, Harimbola, Vao, Zafimandimby, Todisoa, Hery, Nirina, Lova, Hary, Malala,

Menja, Tanjona, Aina, Vao, Soa, Zafy, Vololona, Voahangy, Fazomenantsoa, Miandry, Laza, Tovo, Onjaniaina, Heritiana,

Mavo, Hanitriniaina, Bao, Bako, Ndriana, Famenontsoa, Vony, Mampionona, Doda, Vony, Lanto, Zo, Manana, Tiana,

Hasina, Tahina, Sahondra, Rivo, Dera, Tanjona, Fidisoa, Lovasoa, Fara, Solonirina, Solofo, Lala, Noro, Hanitra, Manitra,

Hanitriniaina, Fanambinantsoa, Fanomezantsoa, Haja, Vololona, Saholy, Herizo, Mirana, Hasimbola, Noro, Nasolo, Tiana,

Mamy, Vololona, Dominique, Rene, Fidel, Serge, Estera, Pascal, Odilon, Jean Marie, Augostin, Meltine, Marc, Regina, Aina,

Velo, Kintana, Enintsoa, Tatitra, Tozoina, Tojo, Dina, Fanomezana, Soafara, Vero, Valisoa, Faniry, Tambatra, Vahatra,

Ventso, Zafy, Velo, Manga, Tsilavina, Nambinintsoa, Sarobidy, Fararanto, Voary, Barinirina, Fely, Fidimalala, Fidy, Fidilala,

Andry, Toavina, Rojonary ,Heritiana, Rija, Navela, Ranja, Fenomanana, Fitia, Fanala, Sarobidy, Andoniaina, Nambinina,

Lanto, Haingo, Mamisoa, Tahiry, Tandra, Herisoa, Rado, Solofoniaina, Miora, Mbola, Zarasoa, Lovasoa, Voahirana,

Fanjanirina, Dimby, Tahina, Saholy, Ando, Hajatiana, Narindra, Vaolandy, Nandraina, Dera, Torontsoa, Manjomana,

Niriniaina, Volatiana, Haritiana, Hasiniaina, Nambininana, Sitraka, Arimanga, Antsatiana, Hoby, Heriniaina, Haritiana, Nina,

Henintsoa, Hantamamy, Harivololona, Onjamampionona, Misa, Vola, Vero, Volatiana, Sendra, Niry, Tantelinirina, Domohina,

Lanto, Rova, Haja, Njaka, Lova, Narindra, Solohery, Fenitra, Narindra, Nathalie, Norbert, Regis, Rija, Tacita, Victoire, Laza,

Andrianina, Joro, Tafitasoa, Andry, Holy, Fanamby, Nomena, Fanantenanana, Santatra, Sambatra, Fanomezantsoa, Beby,

Ony, Onjaniaina, Onja, Fanilo, Hantamalala, Nambinina, Onintsoa, Fidy, Tolojanahary, Nivo, Vonifanja, Rojo, Tsiferana,

Maharavo, Mialy, Jaona, Miharantsoa, Rondro, Vonjy, Fenosoa, Herisoa, Mandresy, Dina, Saholiniaina, Tokinomena,

Toavina, Antoine, Celia, Clarielle, Emmanuelson, Fitahiana, Leon, Germane, Giovanni, Hary, Joseph, Loris, Louise,

Madeleine, Narcisse, Lisy, Anjarasoa, Fandresena, Tahina, Minosoa, Rindratahina, Zarasoa, Zara, Faralalaina, Henitsoa,

Nambinintsoa, Solo, Safidy, Noroniana, Faratiana, Andraina, Fahasoavana, Faneva, Anjarasoa, Fahazavana,

Mamiharitiana, Tantely, Fanja, Mahery, Faniry, Fiderana, Mbolatiana, Lalaoarisoa, Lalaina, Ndranto, Sahondra, Harilala,

Ndrasana, Herisoa, Fidy, Ndrianato, Ndrianantso, Naly, Lantoarijaona, Fidiarijaona, Tanteliarijaona, Tsialonina, Mahenina,

Nambinina, Maminiaina, Tovo, Tefy, Mbolatiana, Tantely, Niaina, Hanta, Hanitra,Valisoa, Ravoniaina, Bakoly,

Tolojanahary,……..e tanti……. tanti altri.

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Giorgio PighiSindaco di Modena

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I bambini del Madagascar, quelli incontrati dai volontari delle associazioni “Alfeo Corassori - La Vita perTe” e “Con le Mani della Solidarietà”, ci regalano intense emozioni dalle pagine di questo bel libro chece li presenta e ci aiuta a conoscerli, con una splendida carrellata di volti, di sguardi profondi, di sor-risi, ma anche di pianti e di occhi tristi, nei luoghi poveri e difficili della loro vita quotidiana. Molti diloro non ce la faranno a diventare adulti e da adulti difficilmente vivranno più di 50 anni.E' una realtà che ho potuto toccare con mano nel novembre 2006, nei pochi ma intensissimi giorni tra-scorsi in Madagascar per condividere la gioia dell'inaugurazione dell'Ospedale Pediatrico di Fiana-rantsoa, sorto grazie alla straordinaria azione solidale degli amici dell'associazione “Alfeo Corassori -La Vita per Te” ed in particolare del suo Presidente Dottor Francesco Cimino e di una parte significa-tiva e generosa della società civile modenese. Uno sforzo a cui abbiamo dato il nostro pieno sostegno,come Comune di Modena, coerenti con i valori che ci appartengono da sempre, convinti che una so-cietà che mette al centro la persona umana e, in particolare, i diritti del bambini e dei ragazzi, è unasocietà che investe sul proprio futuro tracciando precise direttrici di crescita e sviluppo.E’ un percorso che ha come solidi punti di riferimento le indicazioni dell’ONU e dell'UNICEF sui dirittidei bambini, mettendo sempre l'interessamento a favore delle bambine e dei bambini al centro dellescelte politiche, amministrative, normative, delle strategie di sviluppo e trasformazione sociale.Sono indicazioni raccolte e portate avanti con passione, sacrificio e adesione personale, generosità,da associazioni di volontariato per la cooperazione internazionale, insieme alle istituzioni, rimarcandouna collaborazione necessaria per rendere efficaci i progetti per lo sviluppo di territori e paesi in con-dizioni di arretratezza e povertà, nel quadro di un impegno solidale internazionale che Modena ha as-sunto da tempo come dovere prioritario per la costruzione di un mondo più giusto.Un mondo oggi diviso da squilibri drammatici, frutto di ingiustizie nel rapporto tra paesi ricchi e paesipoveri, della povertà assoluta di enormi aree del pianeta, di negazione dei diritti elementari di interepopolazioni all’accesso ai beni fondamentali per la vita (l’acqua ad esempio) e alle risorse per crearesviluppo nei propri paesi. E’ dunque necessario attivare percorsi sempre più diffusi ed efficaci di cooperazione solidale allo svi-luppo con le realtà locali nei paesi in difficoltà, attivare progetti economici che valorizzano risorse ecompetenze locali, aprire nuovi canali di relazioni eque. Spetta alle componenti più sensibili delle istituzioni e della società civile dare un contributo per avviareprocessi di uguaglianza, giustizia sociale, solidarietà e di equità. La solidarietà internazionale nasce dal basso, da concrete esperienze di collaborazione e reciprocità,nel segno del rispetto e della promozione di opportunità e diritti per tutti, a partire dai bambini. Su que-ste basi, se diverranno sempre più larghe e solide, sarà possibile un futuro rispettoso della dignitàumana per i popoli, liberati dalla morsa della miseria e liberi di vivere con fiducia nei propri paesi.

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Alberto CaldanaAssessore all’Ambiente

Provincia di Modena

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Sono tra i fortunati che hanno potuto visitare a Fianarantsoa in Madagascar i luoghi in cui sono statiscattati i ritratti che compongono questo bellissimo libro.Per chi viene da un territorio come quello modenese è indubbiamente scioccante vedere l’Orfanotro-fio di Suora Annunziata, l’ex lebbrosario di Ilena o il Preventorio.Ci si rende conto dell’enorme divario che c’è tra il nostro mondo e quello africano, si avverte in mododoloroso l’ingiustizia di queste differenze. Lo sguardo dei bambini come quelli ritratti in questo librointerroga profondamente sulle nostre responsabilità e sul nostro agire. Soprattutto chi ha ruoli am-ministrativi e politici, anche se pur in una Provincia europea, non può non interrogarsi su ciò che si puòfare per superare lo scandalo dell’ingiustizia di bambini che sono abbandonati, senza cibo e senzacure sanitarie.In questi luoghi che ho citato prima si possono fare incontri straordinari: sono i missionari e le religioseche lavorano in questa realtà.L’aspetto che colpisce non è solo la totale dedizione ai bambini, agli ammalati, ai poveri, ma soprat-tutto il sorriso con cui svolgono il loro servizio, un sorriso che, spesso già da solo, ha un valore “tera-peutico”.In altre parole incontrando queste donne e questi uomini si assiste ad una specie di paradosso: essi“gettano” la vita, ma evidentemente acquistano in felicità e serenità, che diventano contagiose ancheper chi li incontra.Un’altra esperienza straordinaria che ho potuto fare a Fianarantsoa è stata quella di incontrare i tantivolontari modenesi che hanno permesso di raggiungere risultati miracolosi, come la realizzazionedella Clinica Pediatrica realizzata dalla ONULS “La Vita per Te – Alfeo Corassori”.La Provincia di Modena è un territorio fortunato per molti motivi, ma prima di tutto per la straordinariapresenza di uomini e donne, associazioni e organizzazioni di vario tipo che sviluppano una grandemolteplicità di iniziative di solidarietà sia sul territorio modenese che a livello mondiale.Su questo aspetto della cooperazione internazionale indubbiamente la società civile modenese è piùavanti delle istituzioni locali che, pure, in questi anni hanno fatto tanto.Crediamo che la collaborazione con “La Vita per Te – Alfeo Corassori” sia paradigmatica di come il rap-porto tra organizzazioni solidaristiche e istituzioni locali può svilupparsi, nella valorizzazione reci-proca e nel rispetto dei ruoli. Soprattutto, nella capacità di mettere in relazione due territori,coinvolgendo le comunità locali nel suo complesso.Particolarmente significativo è il fatto che, sulla porta della Clinica Pediatrica di Fianarantsoa, è stataposta la formella con “il miracolo di San Geminiano”, segno di questo ponte tra Modena e questa terrad’Africa.Ringrazio l’amico Francesco Cimino e tutti i suoi collaboratori per questa avventura stupenda che haofferto a Modena, avventura non perché siamo in terra africana, ma perché consente un percorso diimpegno e solidarietà di grande interesse.

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Questa pubblicazione è stata realizzata in col-laborazione dall’Associazione di Volontariato“Con le mani della Solidarietà” e dall’Associa-zione ONLUS “Alfeo Corassori – La Vita per Te”di Modena.Le fotografie sono state realizzate dai tanti vo-lontari che in questi ultimi anni si sono recati inMadagascar per prestare la loro preziosa operaper rendere possibili tanti importanti progetti.L’ impostazione grafica è stata curata con im-pegno e entusiasmo e, innanzitutto, con moltosentimento, dai volontari delle due Associazionisopraccitate e sopratutto da alcuni professio-nisti che hanno offerto il proprio importantecontributo gratuitamente.A tutti loro un grande grazie da parte di tutti ibambini del Madagascar.

Tutto il ricavato del presente libro sarà total-mente devoluto al sostegno dei progetti attividell’Associazione di Volontariato Onlus “AlfeoCorassori – La Vita per Te” in Madagascar.

Per l'Associazione OnlusAlfeo Corassori - La Vita per te Il PresidenteFrancesco Cimino

Per l’Associazione di VolontariatoCon le mani della solidarietà Il PresidentePaola Maccaferri

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Volevo regalarti il mio sorriso

...comunque io aspetto.

Nina

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In Madagascar la metà della popolazione ha meno di 12 anni, con una mortalità infantile di 9,5%,con una speranza di vita al di sotto dei 50 anni, dove la popolazione che ha accesso ai farmaciessenziali non arriva al 45% e il 60% non ha accesso a fonti potabili d’acqua, dove, inoltre, il70% delle persone vive (sopravvive) sotto la soglia di povertà di 1 euro al giorno.

Nascere in Madagascar:- 1.600 nascite al giorno- 148 muoiono nel primo anno di vita- 118 pesano meno di 2.500 grammi- 430 soffrono di ritardo nella crescita

L'istruzione in Madagascar:- 1.600 nati al giorno- 260 non andranno a scuola- 314 hanno madri analfabete.

Dati forniti dall’O. M. S (Organizzazione Mondiale della Sanità)

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Alla nascita i bambini mal-gasci hanno un'aspettativadi vita che non supera i 53anni, e uno su sette non so-pravvivrà oltre il 5° anno divita.Secondo l'UNICEF, l'elevatorischio di morte prematuraè associato a livelli estre-mamente bassi di:- copertura mediante vac-cinazione (60%)- accesso della popolazioneall'acqua potabile (47%)- accesso ad un'adeguataassistenza sanitaria (42%).Inoltre le epidemie di mala-ria, lebbra, tubercolosi sisusseguono con frequenzasempre maggiore.I bambini che sopravvivonoe raggiungono l'età sco-lare, incontrano un altroscoglio da superare: vederesoddisfatti i propri fonda-mentali diritti all'istruzionee allo sviluppo intellettuale.

Dati UNICEF

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Una preghieraè uguale ad una lacrima di un bambino

che è stata asciugata dalle tue parole

e dal tuo amore …Nina

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Un bacio che arriva fino all’anima

è come l’immagine del tuo amoree del sentimento che dai…

a chi hai dentro di te…

Nina

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Alle cinque il sole s’è già levato e, ancora avvolti da un filo di fumo, si vedono ragazzinie ragazzine mentre girano intorno alla casa in cerca di un po’ di cibo. Altri vanno a prendere l’acqua o la legna per il fornello. Sembrano quasi felici del loro compito.Scalzi, i corpi più piccoli della loro età, le mani più grosse per il lavoro. Purtroppo, arrivare all’età dello sviluppo non è affatto facile, un terzo dei nuovi natimuore entro i primi tre anni.Nelle città, alle otto del mattino, le strade ingombre di bambini al lavoro si riempionodi bambini studenti che si affrettano verso le classi. Sorprende che nessuno di loroporti con se qualcosa. Nessuno va a scuola con i libri. Nessuno, infatti, ha i libri. In Madagascar non esistono libri di testo. In tutta l'isola non c'è l’obbligo scolastico etanti bambini, troppo poveri pur volendo frequentare la scuola, non ne hanno la possi-bilità. Nelle periferie delle città e nelle campagne, nella stessa aula, le classi si succe-dono anche due o tre volte al giorno e i bimbi hanno pochissime ore di insegnamento.Fuori dai centri abitati, dove la luce manca del tutto e, a volte, neppure le candele si tro-vano, dove le case hanno i tetti fatti di rami di palma e la provvisorietà adatta ai cicloni,la vita dei bambini è ancora diversa. Un’esistenza forse un po’ meno terribile di quella delle città, ma dove le malattie infet-tive compiono appieno il loro ciclo distruttivo e le condizioni igienico - sanitarie sonodurissime. Questo è il Madagascar, una terra tanta bella quanto sfortunata, un angolo del mondoche se lo conosci te lo porti dentro al cuore per tutta la vita.

Francesco Cimino

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Sei bella come un arcobalenoBuona notte arcobaleno….

Nina

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Pensare e fare per le persone alle quali vuoi bene e senti dentro vuol dire anche non sentirsi mai soli.

Nina

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Quel bellissimo ed unico arcobaleno che hai nel cuore

sarà sempre pieno di bellissimi e splendidi colori.

Nina

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Rispettarli ed amarli senza un motivo e senza conoscerli perchè possano scoprire pian piano e da soli

la loro dignità di esseri umani.

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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La mia onda è sempre in continuo movimento…. verso di te.

Nina

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Ci sono sulla terra abbastanza risorse per i bisogni di tutti, ma non per l'avidita' di ciascuno!

Mahatma Gandhi

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Uno sguardo che ti parla o cerca di parlarti…ti vuole far capire che le parole sono inutili, ma per comunicare bastano delle piccole azioni,piccole... ma semplici.Nina

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Prendi un sorriso,regalalo a chi non l'ha mai avuto.Prendi un raggio di sole,fallo volare là dove regna la notte.Scopri una sorgente,fa bagnare chi vive nel fango.Prendi una lacrima,passala sul volto di chi non ha mai pianto.Prendi il coraggio,mettilo nell'animo di chi non sa lottare.Scopri la vita,raccontala a chi non sa capirla.Prendi la speranzae vivi nella sua luce.Prendi la bontàe donala a chi non sa donare.Scopri l'amoree fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi

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Fa che il tuo sorriso

voli liberotra una nube e l’altra…fa che questo sorriso faccia il giro del mondo e possa in silenzio far assaporareil calore di un sorriso vero…

Naì Kais

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In Madagascar bisogna aiutare tutti i giorni la povertà non attende i rendiconti delle assemblee…

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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MANANTENASOO significa:Speranza che le persone riescano a vivere e che arrivino ad essere vecchi….

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Ascoltare

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Ascoltare un momento,un momento che dura la sofferenzadi un cuore apertoche viene buttato via dall’indifferenza.

Nina

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L’attesa

A volte tanti bimbi si sentono il vuoto nel cuore!... è come se qualcuno all’improvviso sgonfiasse il loro pallone pieno di speranza, sogni e felicità! ... è come una solitudine regalata con forza.Questo dono non lo vorrebbe proprio nessuno, ma viene dato con forza…..senza che nessuno neanche se ne accorga.In questi momenti ci vorrebbe l’esercito antisolitudine.A volte la loro strada è composta solo da intervalli di buchi neri.Aspettare……………è l’unica cosa da fare,aspettare per essere amati,aspettare per sapere amare,aspettare è l’unica cosa che possono avere.Aspettare il tempo!aspettare che i secondi, i minuti, le ore,i giorni, le settimane, i mesi, gli anni, i secoli…Aspettare che il tempo vada da loroe mai che loro vadano da lui.Aspettare per il domanicon serenità, con dignità, con gioia,perché i bimbi pensano di avere una vitalità infinita,... ma si sbagliano !Aspettare...ma basta aspettare il niente !? Aspettare....

Nina

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Hai mai provatoa sentire il silenzio dell’erba ?oppure i bisbigli degli alberi ?Sentire queste cose è molto difficile,ma è possibile se tu sei in grado di ascoltartie solo così riuscirai ad ascoltare il silenzio del mondo.Sapere ascoltare è difficile,ma le cose difficili non si possono imparare subito...

Nina

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Dopo un po’ impari la sottiledifferenza fra tenere unamano e incatenare un’anima.E impari che l’amore non èappoggiarsi a qualcunoe la compagnia non è sicurezza.E inizi a pensare che i bacinon sono contrattie i doni non sono promesse.E cominci ad accettare le tue sconfittea testa alta e con gli occhi aperti,con la grazia di un adulto,non con il dolore di un bambino.E impari a costruirele tue strade oggi

perché il terreno di domaniè troppo incerto per fare piani.Dopo un po’ impariche il sole scottase ne prendi troppo.Perciò pianti il tuo giardinoe decori la tua anima,invece di aspettareche qualcuno ti porti i fiori.E impari che puoi davvero sopportareche sei davvero fortee che vali davvero.

Poesia Anonima

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Echi dalla stradaBambina, avrei voluto poterti chiamare col tuo nome, ma da persona normale, come mi sforzo di essere, non

ho avuto il coraggio di chiedertelo, quindi mi accontento di chiamarti Mpanao tafolanitra cioè: «Colei che ha

come tetto il cielo».

Infatti, sei tu una delle tante che, aspirando e sognando una vita migliore, hanno lasciato le campagne spe-

rando di trovare un lavoro in città, ma per una ragione o un’altra finiscono a trovarsi su quella strada 24 ore

su 24.

Si, tu sei una di quelle.….. soltanto, e sei riuscita a catturare l’attenzione dei viandanti dicendo solo paro-

lacce.

E costoro, voltando gli occhi nella tua direzione si tappano anche le orecchie. Scandalizzati, a volte anche

arrabbiati vedendoti e sentendoti più grande della tua età, ti scusano dicendo: «Non è connessa, poverina!»

ed altri ancora:

« E’ proprio una vita da c..e randagio ,mi scusi, ma una persona normale come me non può ripetere quella

parola che indica i tuoi amici a quattro zampe !» Infatti, ti vedono sempre in compagnia di una mandria di

quelle bestie che sanno anche abbaiare. Sono questi, e coloro che ti assomigliano, che ti mantengono,

forse anche tuo malgrado, calda, giorno e notte, sotto il cielo aperto.

Avrei voluto anche poterti dare un nome, ma da persona educata, come mi sforzo di essere e, considerando

che hai già una certa età, mi accontento di chiamarti Ingahibe cioè: Nonnino.

Anche tu hai come tetto il cielo intero.

Certo, tu non fai rumore salvo le rare eccezioni in cui ti sforzi a chiamare i viandanti, che riescono ancora a

sentirti, per chiedere loro la cortesia di voler comprare, con i tuoi propri soldi, un pezzo di pane e una tazza

di caffé da mettere in quella che è stata, una volta, una bottiglia di Coca Cola.

Oltre l’età, che si fa sentire, sei anche paralizzato quindi devi giacere al bordo della strada sia in estate che in

inverno, sotto la pioggia o sotto il sole. Stai li a fare tutto ciò che sei ancora capace di intraprendere, anche i

tuoi bisogni fisiologici! Anche la puzza che emani è più che sufficiente a fare notare ai viandanti la tua pre-

senza. Non so se lo fanno per carità o per aver la coscienza pulita, ma tra di loro alcuni ti gettano soldini, altri

invece, quando ti vedono cambiano lato di strada e scuotendo il capo mormorano: «Porca miseria! Perché Dio

permetta che esista una situazione simile? Non è umana!»

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Più di una volta avrei voluto fare due chiacchiere con te, ma da persona normale come mi sforzo di essere, la

fretta come da sempre mi è stata di aiuto nello scusarmi per evitare di mettermi in confronto con te e forse,

ancora di più, per sfuggire dallo sguardo scrutatore di altra gente normale come me.

Bambina, mi ritorna ancora in mente quella sera piovosa.

Tutti i viandanti, da gente normale come sono, sono corsi per trovare un rifugio. Ma tu, senza preoccuparti di

doverti bagnare, forse perché avendo il cielo come tetto ne sei abituata e quindi immune (da gente normale

cerco, mio malgrado, di trovare anche delle attenuanti per gli altri) , pur restando zitta, il tuo gesto era più elo-

quente delle tue solite parole, ti sei data da fare per coprire il Nonnino, non è il tuo... ma uno qualsiasi, come

te, e lo hai sistemato per non farlo nuotare nell’acqua sporca e fangosa.

Nessuna telecamera stava lì in quel momento, soltanto l’occhio di uno dei viandanti, meno normale degli altri,

che ha potuto vedere quella scena. Mi ha chiesto di dirti grazie perché almeno per quella volta gli hai insegnato

che, nonostante la tua solita vita da quattro zampe, tu sei ancora capace di dare una mano ad un tuo simile che

sta in condizione peggiori delle tue, cosa che si riesce a fare sempre di più affannosamente nell’ambito della

gente normale !

Lo stesso viandante mi ha anche incaricato di ringraziarti Nonnino perché, vedendoti ricambiare quel gesto

con un semplice sorriso in segno di gratitudine, si è ricordato che ormai la parola grazie era quasi scomparsa

dal suo vocabolario nonostante che egli e i suoi simili, più o meno gente normale, non abbiano il cielo come

tetto e non muoiano di fame !

Bambina, Nonnino raccontate ai vostri amici che hanno il cielo come tetto il mio sogno, non sono capace di

definire se sia brutto o bello.

Dopo quel racconto del mio amico viandante, meno normale rispetto agli altri, non riesco a chiudere gli occhi

senza che una domanda mi venga in mente: “Sono ancora normale? Il mio sogno sarebbe e potrebbe trovare

la risposta……e voi, senza tetto, potreste dare una mano anche a me? “

Un pazzo sognatore del Madagascar

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“Una vita se non porta la pace…. che vita è?”

Angelo Frammartino

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…….arrivati all’orfanotrofio ci siamo diretti in chiesa dove i bambini stavano cantando…lasciato il sole abbagliante al-l’esterno, nell’oscurità dell’interno, mille scintille bianche si sono girate verso di noi e ci hanno accolti con la curiositàdei bambini ed il sorriso dei malgasci che, insieme, sono una miscela esplosiva. Non so descrivere quello che ho provato, il cuore mi è esploso e copiose lacrime sono sgorgate dagli occhi e il mio cer-vello ripeteva: come può essere così!? …… e loro cantavano e sorridevano verso di noi, curiosi, candidi, puri e bellis-simi.Mi vergognavo a piangere davanti a loro, quasi fosse un’offesa, ma le emozioni non seguono la ragione, sono libere evere, ti sconquassano tutta e anche se ti fanno sentire piccola e impotente, non importa, sei viva e qualcosa potrai purfare! Avrei voluto scattare foto che potessero scuotere cuori una volta a casa, ma non l’ho fatto, mi sembrava di rubare, diprofanare un’intimità che mi è stato permesso cogliere ma non calpestare.Cosa dire, come dirlo..davvero non lo so… so solo cosa è rimasto nel mio cuore e quei mille occhi bianchi lucenti sa-ranno sempre con me, come diamanti trovati per caso che custodirò con cura per non dimenticare che loro ci sono,e che se ce la fanno loro, tutti possono farcela.Se la politica non fosse solo politica, se i potenti potessero vedere col cuore, se quei piccoli spilli lucenti folgorasseroanche loro, che mondo bello potrebbe essere. Ma questi sono solo i miei sogni e quei diamanti rimarranno così im-portanti per me e per i miei compagni di viaggio ma non cambieranno il mondo.Sono più di trecento bambini, di cui circa una trentina neonati…lasciata la chiesa, siamo andati a trovarli. Le culle e ilettini di metallo erano allineati al sole in cortile e loro, quei piccoli angeli, circondati da quattro tate e da giocattolirotti e mosche, col naso sporco di moccolo, ci hanno accolti come un pugno nello stomaco. Non sapevamo che fare..liguardavamo quasi in trance…poi, un po’ alla volta, ognuno ha trovato il proprio cucciolo e allora l’emozione ci ha tra-volti: quelle piccole mani che stringevano le nostre, quei sorrisi grandi alla prima coccola, quegli occhi tristi e solitari,quel piccolo che voleva piangere dalla paura ma è bastata dargli il ciuccio e un sorriso fiducioso ci ha trapassatol’anima…Piccoli fagottini acciambellati come gatti in attesa di coccole o fra le gambe di una tata che intanto ne cullava un altrocon le braccia, o a dormire il sonno dei giusti distesi sulla stuoia col sedere per aria…vorresti portarli tutti via, comeun pifferaio magico, illusa che ci sia un mondo migliore dove farli vivere, ma per loro, non c’è un mondo migliore e do-vranno accontentarsi di quelle dolci suore e tate che possono distribuire coccole divise per trecento. Avranno i bimbi più grandi che li aiuteranno a crescere e saranno la loro famiglia, faranno il bagno nel bidone nel cor-tile, impareranno le canzoni che a noi spezzano il cuore, giocheranno con quello che c’è e alla fine, bisogna anche direche sono fortunati perché qualcuno pensa a loro, li farà andare a scuola, gli darà una scodella di riso sicura. Sembrauna follia ma è vero, quelli fuori, con mamma e papà, hanno solo miseria e forse neppure vivranno.E allora le parole sono inutili, i pensieri non vanno più in fila, si rimane lì impietriti senza sapere se per il freddo “den-tro” o per l’emozione troppo grande e con un senso di impotenza che dà la nausea.Ma i bambini sono una magia e non ti lasciano nel dolore, ti corrono incontro, ti sorridono, ti coinvolgono e allora viaalla malinconia e la gioia di averli intorno si mescola al dolore di doverli lasciare e la speranza che qualcosa puoi farediventa una certezza al punto che ti senti un pazzo che può fare magie.

Patty

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Le stelle a volte cercano di trovare in ogni cuore una briciola di polvere magica per poi trasformarlain fantasie, speranze, desideri e soprattutto

…Sogni

Nina

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Una profonda gratitudine ed ammirazione va a tutti i Mis-sionari che operano in Madagascar. Loro non hanno dedicato solo tante ore, come noi, alla rea-lizzazione di tanti progetti……..loro hanno donato la loro vitaper far vivere meglio tanti altri. Loro non si sono abituati a quella miseria e continueranno alottare,loro danno e si danno, portano laggiù la speranza, contem-poraneamente al lavoro, all’igiene, all’educazione, preser-vando la vita e diffondendo la dignità. Loro spazzano via le nuvole per mostrare le stelle, perché aloro basta aprire il cuore per arrivare alle stelle ed anchesulla luna.

Francesco Cimino

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Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé. Pablo Neruda

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 57

Nelle missioni ci sono dei fratelli,delle persone Unite

per lottare contro la miseria,delle persone che dimenticano

le loro differenze e pregano insieme …

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Un sorriso magnificoche contrasta con quello che traspare dagli occhi ……

Passano giornateintere ad aspettare tutto

ed anche la vita….

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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La libertà.

Mi sono chiesta se il mondo sia solo così?Così come viene descritto nei giornali, nelle radio, nelle televisioni.Ma ci siamo chiesti davvero se è solo così ?Non pensiamo mai ai sorrisi veri delle persone che sono come degli uccelli del paradiso,che riescono a volare verso la destinazione che vogliamo !Avete mai provato a chiudere gli occhie mettervi a sorridere per il mondo.Suppongo di no,ma vi assicuro che se lo fatenel vostro cuore si illumina uno splendida aurora borealeed una felicità senza fine, …. solitaria ……per chi la vede dall’esterno,ma noi invece sappiamo che questa nostra felicitàla condividiamo con una persona molto importante,…….il nostro fratello mondo!Sapere questa cosa forse ti sconvolgerà,forse non potrai capire,ma lo potrai capire molto presto,lo capirai quando diventerai quell’uccello del paradisoche vola libero !Libero di conoscere,libero di sapere,libero di faree soprattutto libero di ricevere,ma finché starai dentro al tuo uovo ti sarà molto difficile capire e soprattutto ti sarà impossibile vedere la libertà.

Nina

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 61

Spero che tu sia contento,perché io lo sono….

Nina

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 62

L’amore per un bimbo è come la luna,a volte si fa fatica a vederla

e a volte non si vede per nulla... ma è sempre presente.

Nina

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 63

Un sorrisoche proviene dal cuorevale più di mille parole dette senzaconcludere niente.

Nina

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 64

Uno sguardo spentoe triste fa scolorirel’arcobaleno che in ogni cuore abita.

Nina

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 65

In questo momento ho bisognodel mare intero per sognare.

Nina

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 66

La notte è quel tempo di magia che proviene dalle stelle e dalla luna Lei è così bella perché lega tutti coloro che si sentono lontani.

Ma la notte può essere un momento di solitudineche può durare un’eternità .

Nina

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 67

Il malgascio è una lingua che si esprime molto spesso con metafore, come per esempio,

il cielo: il tetto di Dio,

il sole: l’occhio del giorno,

l’arcobaleno: il pugnale del Signore,

la Via Lattea: la liana celeste,

le dita: i rami della mano,

la collina: il bambino della montagna.

DIARIO DI UN VIAGGIO.tif 2-08-2007 12:28 Pagina 68

Hai tanta vita da raccontare,ma soprattutto da vivere;Vivila con gioia, con fantasia ma soprattutto con tanta voglia di sognare.

Nina

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Il grande segreto di ognuno di noi è quello di amare

il nostro prossimo, i poveri, aiutarlia rifiutare le disgrazie come fatalità…

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Tutti i bambini dovrebbero ricevere un’istruzione così capiranno cos’è il bene e il male;perché loro sono già il nostro avvenire….

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Girotondo in tutto il mondo,Filastrocca per tutti i bambini,per gli italiani e per gli abissini,per i russi e per gli inglesi,gli americani ed i francesi,per quelli neri come il carbone,per quelli rossi come il mattone,per quelli gialli che stanno in Cinadove è sera se qui è mattina,per quelli che stanno in mezzo ai ghiaccie dormono dentro un sacco di stracci,per quelli che stanno nella forestadove le scimmie fan sempre festa,per quelli che stanno di qua o di là,in campagna od in città,per i bambini di tutto il mondoche fanno un grande girotondo,con le mani nelle mani,sui paralleli e sui meridiani..

Gianni Rodari

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mai soli…

Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che ho camminato sulla sabbiaaccompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettatitutti i giorni della mia vita.Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettato nel film, apparivano orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c’era solo un’orma…Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita;i giorni di maggior angustia, di maggior paura e di maggior dolore…Ho domandato allora: “Signore, tu avevi detto che saresti stato con me tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con Te, ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?”Ed il Signore rispose:“Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante la camminata e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, e non ti ho lasciato…i giorni in cui tu hai visto solo un' orma sulla sabbia,sono i giorni in cui ti ho portato in braccio”.

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Una gioventù che dimentica velocemente i giochi da bambini, che cancella l’ingenuità e l’innocenza…..

Perché bisogna sbrogliarsela …

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Ti prego credi ancora nei sogni e nella speranza; anche se qualcuno ha voluto negartele,perché in silenzio qualcuno le ha raccolte e in silenzio qualcuno è venuto per ridartele,ora prendile e sii libero…

Naì kais

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Se sono parole di un bambinoprovengono da una grande persona.

Proverbio malgascio

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Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi regalasse un pezzo di vita,probabilmente non direi tutto quello che penso, ma sicuramente penserei molto a quello che dico.Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.Dormirei poco, sognerei di più; capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi, perdiamo sessanta secondi di luce.Mi attiverei quando gli altri si fermano,e mi sveglierei quando gli altri si addormentano.Ascolterei quando gli altri parlano emi godrei un buon gelato di cioccolata. Se Dio mi regalasse un pezzo di vita,vestirei in maniera semplice,mi sdraierei beato al sole,lasciando allo scoperto non solo il mio corpo ma anche la mia anima.Dio mio, se io avessi un cuore,scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’uscita del sole.Dipingerei sulle stelle un sogno di Van Gogh,una poesia di Benedetti e una canzone di Serrat;sarebbe la serenata che offrirei alla luna.Annaffierei con le mie lacrime le rose,per sentire il dolore delle loro spine e l’incarnato bacio dei loro petali……Dio mio, se avessi un pezzo di vita…..non lascerei passare un solo giornosenza ricordare alla gente che le voglio bene, che l’amo.Convincerei ogni donna e ogni uomo che sono i miei preferiti e vivrei innamorato dell’amore.Agli uomini dimostrerei quanto sbagliano nel pensare che si smette di innamorarsi quando si invecchia,senza sapere che si invecchia quando si smette di innamorarsi.Ad un bambino darei delle ali, ma lascerei che impari a volare da solo.Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza.Tante cose ho imparato da voi, uomini………Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere in cima alla montagna,senza sapere che la vera felicità è nella maniera di salire la scarpata.Ho imparato che quando un neonato prende col suo piccolo pugno,per la prima volta, il dito di suo padre;l’ha afferrato per sempre.Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro uomo dall’alto,soltanto quando deve aiutarlo ad alzarsi.

Gabriel Garcia Marquez

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Quando un bimbo si rivolge a sua madre (piangendo) è perché vuole poppare, quando chiede a suo padre è perché vuole essere portato sulle spalle.

Proverbio malgascio

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La Vita mi ha insegnatoche puoi avere abbastanza felicità

da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte,

dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.

(Paulo Choelho)

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"Sentirsi bambini, comportarsi come bambini, è l’arte commovente degli uomini maturi».

(H. von Hofmannsthal)

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Dedicato a quel bambino ogni quattroche non ce la fa ad arrivare ai cinque anni,ma anche a quei tre bambini ogni quattro

che ce la fanno,perché l'Africa fa milioni di morti,

ma anche milioni di vivie non si sa chi sta peggio.

Giobbe Covatta da“L'incontinente bianco”

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L’infanzia e l’adolescenza hanno poco significato, il valore dipende dall’utilità, da quello che si sa fare.

La vita comincia presto,

come la giornata di lavoro, che laggiù inizia all’alba...come la vita.

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Signore, concedimi la serenità di accettare ciò che non posso cambiare,Il coraggio di cambiare ciò che posso cambiare, E la saggezza per capire la differenza.

(Anonimo)

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Vi auguro sogni a non finiree la voglia furiosa di realizzarne qualcuno.Vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare.Vi auguro passioni. Vi auguro silenzi.Vi auguro canti di uccelli al risveglio e risate di bambini.Vi auguro di resistere all’affondamento, all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.

J. Brel

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I bimbi che hanno perso i loro amici giocano da soli nella polvere.

Proverbio malgascio

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In Madagascar è essenziale rifiutare d’accettare l’intollerabile, si deve pensare all’oggi e al domani, e raccontare ed immaginare i propri progetti, che sono sempre figli di tanti sogni e di troppesperanze, piuttosto che i ricordi.

Tratto dal libro di Alain Scherrer

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Volevo solo giocare !Ad un gioco che mi è stato proibito.Proibito dal mondo perché dovevo crescere subito.Volevo solo giocare ad un gioco che girava,……..ora vedo con i miei occhi che il mondo sa girare anche al contrario.

Nina

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Un lungo viaggio voglio fare,i bimbi del mondo andrò a trovare.Ad uno ad uno li voglio vedere,per sapere come stanno, che fanno,se vanno a scuola o non ci vanno,se una mamma ce l'hannose hanno un papà che va a lavoraree almeno una sorellina per giocare.Voglio sapere chi rimboccale coperte dei loro lettini,chi li sgrida se i ditinisi mettono in bocca,se c'è chi pettina i loro capellicon il pettine bagnatoe se è stato rattoppatolo strappo nei calzoncini belli..Voglio essere sicuroche nessuno abbia paura quand'è scuroche abbiano tutti vicino al cuscinoun bel sogno da sognare,e una nonna che li tiene per manoe l'Uomo Nero fa stare lontano.E dirò loro: "Buongiorno, bambini,bianchi, gialli, morettini,bimbi di Roma e di Santa Fé,color di latte o del caffé,Bimbi ridenti di Mosca e Pechino,o poveri fiori falciatinel Paese del Fresco Mattinobimbi dal ciuffo nero o biondobuongiorno a tutti i bambini del mondo".

Gianni Rodari

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Tutti i grandi sono stati bambini una volta(Ma pochi di essi se ne ricordano.)

I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.

Antoine de Saint-Exupery da « Il piccolo Principe »

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Non mi interessa cosa fai per vivere.Voglio sapere quello che desideri ardentemente,e se osi sognare ciò che il tuo cuore brama.Non mi interessa quanti anni hai.Voglio sapere se rischieresti di renderti ridicolo per amore,per i tuoi sogni, per l’avventura di esistere.Non mi interessa quanti pianeti quadrano la tua luna.Voglio sapere se hai toccato il centro della tua sofferenza,se i tradimenti della vita ti hanno apertoo se ti sei accartocciato e chiuso per paura di altro dolore!Voglio sapere se puoi sedere col dolore, mio e tuo,senza muoverti per nasconderlo o logorarlo o ripararlo.Voglio saper se puoi stare con la gioia, mia o tua,se puoi danzare selvaggiamente e lasciare che l’estasiti riempia fino alla punta delle dita di mani e piedi senza avvertirci di stare attenti, di essere realistici, o di ricordarci i limiti dell’essere umani.Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.Voglio sapere se sei in grado di deludere un altro per essere fedele a te stesso,se puoi sostenere l’accusa di tradimento senza tradirela tua stessa anima.Voglio sapere se puoi essere fedele, perciò degno di fiducia.Voglio sapere se puoi vedere la bellezza anche quandonon è bello ogni giorno,e se puoi scaturire la tua anima dalla presenza di Dio.Voglio sapere se puoi vivere col fallimento, il tuo e il mio,e sapere stare ancora sulla riva di un lago e gridare alla luna argentea, “SI”!Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi hai.Voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di doloree disperazione, consumato fino all’ osso,e fare ciò che deve essere fatto per i bambini.Non mi interessa sapere chi sei, come sei giunto qui.Voglio sapere se starai al centro del fuoco con mesenza indietreggiare.Non mi interessa dove o cosa o con chi hai studiato.Voglio sapere cosa ti sostiene quando tutto casca.Voglio sapere se puoi stare solo con te stesso,e se veramente ami la compagnia che tieni a te stesso nei momenti vuoti.

Oriah Mountain Dreames, Vecchio Indiano

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Bambini che si perdononel boscoQuando un bambino entra in ospedale, è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa. Ci sono bambini che si riempiono le tasche di sassolini bianchi, e li buttano per terra, in modo da saper ritrovare la stradaanche di notte, alla luce della luna.Ma ci sono bambini che non riescono afar provvista di sassolini,e lasciano delle briciole di pane seccocome traccia per tornare indietro. E’ una traccia molto fragile e bastano leformiche a cancellarla: i bambini si perdono nel bosco e nonsanno più ritornare a casa.

Andrea Canevaro

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La vita è come una scalainfinita non sai mai se devi scendere o salire, la certezza diventa dubbio, il dubbio diventa abitudine e ne si diventa prigionieri fin che questi non ci distrugge completamente portandoci a commettere azioni che ci segneranno per sempre anche se noi faremo finta di non ricordare per non dover convivere con i sensi di colpa, ma questo non cambierà le cose già vissute.

Deborah

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La vita è come un’ opera di teatro che non ha prove iniziali,quindi canta, ridi, balla, ama, piangi e vivi intensamente ogni momento della tua vita prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.

Deborah

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Non so se stai dormendo, ma se dormi è lo stesso, perchépossiamo sempre parlarci in quel bellissimo posto dove lanostra fantasia e i nostri sogni sono sempre reali.

Nina

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Pensare, pregare e fare per tutti i bimbi che hanno bisogno di aiuto sempre………..

ma anche per tutte quelle persone che cercano di aiutare gli altri senza nessun motivo perchè riesconoa rendere il volto di questo mondo “bello da guardare”.

Anna

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Quando un bambino percepisce una comprensione calda e dolce del suo stato d’animo, delle sue paure e incertezze riceve un messaggio straordinario. Finalmente si sente fatto oggetto di quello sguardo di cui ha sempre avuto bisogno e che ha sempre sperato di ricevere. Vivrà la sensazione di esistere, di essere visto……. considerato e quindi di avere valore.

da “Forte come la dolcezza”

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Anche se cio' che puoi fare è soltanto una piccola goccia nel mare,può darsi che sia proprio quella a dare significato alla tua esistenza.“ da Un cuore pulito “

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Spendi l’amore a piene mani!L’amore è l’unico tesoroche si moltiplica per divisione,l’unico dono che aumentaquanto più ne sottrai:regalalo, buttalo via,spargilo ai quattro venti,svuotati le tasche,scuoti il cesto, capovolgi il bicchieree domani ne avraipiù di prima.

(Anonimo)

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La sola cosa necessaria, per la tranquillità del mondo,è che ogni bambino possa crescere felice.

Capo Dan George, dei Salish

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Basta poco a far piangere un bambino, ma ancora meno per farlo sorridere.

(Silvana Stremiz)

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Puoi dimenticare la persona con la quale hai riso mai quella con la quale hai pianto.

Kahlil Gibran

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Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non é chi combatte,perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi é chisacrifica se stesso per il bene degli altri. E' suo compito occuparsi degli anziani,degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini,il futuro dell'umanità.

Toro Seduto

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"I giochi dei bambini non sono giochi,

e bisogna considerarli come le loro azioni più serie."(M. de Montaigne)

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Una volta disegnavo come Raffaello ma mi ci è voluta una vita per disegnare come i bambini.

Pablo Neruda

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"Dal nostro primo passo nel mondo dipende il resto dei nostri giorni" (Voltaire)

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Sono un bambino, sono il tuo dono Prima non c'ero e adesso ci sono Sono il domani, dalle tue mani Devi difendermi con le tue mani Sono il futuro, sono arrivato E sono qui perché tu mi hai chiamato Come sarà l'orizzonte che tracci Dipende da come mi abbracci

Filastrocca del bambino futuro Scritta per la giornata nazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, promossa dalla Commissione parlamentare per l'infanzia. Roma, 20 novembre 2006, Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani

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“I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto."

(G. Leopardi)

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Danza lenta

Hai mai guardato i bambiniin un girotondo?o ascoltato ilrumore della pioggiaquando cade a terra?o seguito mai losvolazzare irregolare di una farfalla?o osservato il sole allosvanire della notte?Faresti meglio a rallentare.Non danzare cosi veloce.Il tempo è breve.La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?Quando dici "Come stai?" ascolti la risposta?Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia diquestioni successiveche ti passano per la testa?Faresti meglio a rallentare.Non danzare cosi veloce.Il tempo è breve.La musica non durerà.

Mai detto a tuo figlio, lo faremo domani?Senza notare nella fretta,il suo dispiacere?Mai perso il contatto,con una buona amicizia che poi è finitaperchè tu non avevi mai avuto tempodi chiamare e dire "Ciao"?Faresti meglio a rallentare.Non danzare cosi veloce.Il tempo è breve.La musica non durerà.

Quando corri cosi veloce per giungere daqualche parteti perdi la metà del piacere di andarci,quando ti preoccupi e corri tutto il giorno,è come un regalo mai aperto . . . gettato via.La vita non è una corsa.Prendila più piano.Ascolta la musica prima che la canzone sia finita.

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I progetti

1. Realizzazione, gestione e mantenimento della Clinica Pediatrica “Alfeo Corassori – La Vita per Te” di Fia-narantsoa, con 60 posti letto, sala operatoria polivalente, sala di rianimazione pediatrica, laboratorio d’ana-lisi, gabinetto radiologico, sala gessi, pronto soccorso pediatrico, reparto di fisioterapia, farmacia centralizzata,centro d’accoglienza per le famiglie dei piccoli pazienti, cucina autonoma centralizzata, poliambulatorio spe-cialistico di medicina interna, odontoiatria, medicina infettiva, ginecologia, otorino e centro vaccinazioni. 70dipendenti tutti malgasci.

2. Realizzazione del Servizio Salute Donna per la diagnosi, terapia e ricerca dei tumori del collo dell’utero ela creazione del Registro Tumori Nazionale malgascio presso la Clinica Pediatrica. In collaborazione con il Ser-vizio Sanitario Nazionale del Madagascar, con il Ministero della Sanità del Madagascar, con il Governo del Ca-nada e con l’Associazione Angela Serra di Modena si sta allestendo un laboratorio di biologia molecolare perla ricerca e la terapia dell’AIDS.

3. Creazione della “Sala del sorriso” intitolata ad Angelo Frammartino all’interno della Clinica Pediatrica,sarà un centro per la scolarizzazione primaria e di socializzazione per i giovani pazienti. La Sala del Sorrisosarà collegata con il Preventorio, struttura con 80 posti letto, dove i bambini provenienti dalla foresta o daaltre città saranno ospitati prima e dopo l’intervento chirurgico e verranno loro garantite le terapie adeguatee la continuità scolastica.

4. Realizzazione del Centro specialistico di Chirurgia Oftalmologica all’interno della Clinica Pediatrica per ladiagnosi e la terapia chirurgica al Laser delle più importanti patologie oculistiche. Il Centro è stato finanziatodalla S.I.F.I. di Catania.

5. Creazione di borse di studio per Medici e paramedici malgasci della Clinica Pediatrica di Fianarantsoapresso la Clinica Pediatrica, la Clinica di Neonatologia, la Clinica di Chirurgia Pediatrica e il Centro Oncolo-gico Modenese della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena, oltre l’Istituto Giannina Gaslinidi Genova.

6. Collaborazione con la Missione dei Camilliani per la realizzazione di una casa d’accoglienza per i familiaridei ricoverati presso l’Ospedale Pubblico Statale di Fianarantsoa.

7. Progetto Adozioni a distanza rivolto alle famiglie del Villaggio di ILENA (Villaggio dei lebbrosi) ed ai bam-bini dell’Orfanotrofio di Fianarantsoa. Sono gia attive circa 100 adozioni a distanza.

8. Costruzione della “Casa dei bimbi”, la struttura è presso l’Orfanotrofio di Fianarantsoa ed ospiterà i bam-bini da 0 a 3 anni. La casa dei bimbi servirà come refettorio, centro giochi e per tutte quelle attività diurneda svolgere con i bimbi.

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9. Progetto Villaggio di ILENA (Villaggio dei lebbrosi). Il progetto prevederà la ristrutturazione di 60 case at-tualmente in stato di forte degrado con le relative urbanizzazioni,la costruzione di una scuola, di un poliam-bulatorio, di una missione, della strada di collegamento alla città di Fianarantsoa (dista circa 7 Chilometri).Verrà portata la luce e verranno realizzati dei pozzi per l’acqua potabile con la creazione della rete idro-elet-trica. Inoltre verrà fatta una diga per la raccolta dell’acqua di due laghi naturali con conseguente canalizza-zione per la creazione di risaie e di impianti per la coltivazione di alghe ad alte proprietà nutritive per ibambini e gli anziani. Infine verrà fatta una riforestazione di tutto il territorio di ILENA (100 ettari) ricreandol’habitat di una foresta primaria del Madagascar. A tale progetto partecipano il Comune di Modena, la Pro-vincia di Modena, l’Associazione “Con le mani della solidarietà”, l’Associazione G.E.V. – Foreste per Sempre(Guardie Ecologiche Volontarie) e il Rotary Club di Sassuolo, per tale progetto è stato firmato un protocollod’accordo e di collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e delle Foreste del Madagascar.

10. Collaborazione con la Cooperativa agricola FITAMA, riconosciuta dallo Stato del Madagascar, di Ambala-nirana a 310 km all’ovest di Antananarivo, con l’acquisto di un trattore per la lavorazione della terra.

11. Tramite e gestore della convenzione tra il Ministero della Sanità malgascia, l’Università di Fianarantsoa el’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

12. Realizzazione del progetto definito “Emancipazione della donna”. Tale progetto, realizzato in collabora-zione con lo stato malgascio,il MAP (Madagascar Action Plan) e la Sezione Rotary di Fianarantsoa, prevedela creazione di 40 centri scolastici per l’alfabetizzazione primaria delle donne sopra i 15 anni nella regionedell’Alto Matsiatra, distretto di Fianarantsoa.

13. Costituzione Sede distaccata Associazione “Alfeo Corassori – La Vita per Te” a Cittanova (Reggio Calabria).

14. Costituzione Sede distaccata Associazione “Alfeo Corassori – La Vita per Te” a Fianarantsoa (Madaga-scar), tutto il consiglio è formato da malgasci e malgascie.

Un ringraziamento particolare va rivolto a tutta la Diocesi di Fianarantsoa e a tutti i Missionari locali che sono i no-stri partners del luogo su quasi tutti i progetti attivi in Madagascar.Una importante citazione va fatta per Padre Santo Zocco, Padre Jozef, Padre Stefan, Padre Albert e Suora An-nunziata, senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile.

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Associazione ONLUSAlfeo Corassori - La Vita per Te

Iscrizione al Registro Provinciale di Modena del Volontariatocon atto n. 31 del 26.02.2004

Sede Centrale: Via Newton, 150 – 41100 Modena (ITALIA)Tel. 059 330068 - Fax 059 334091

email:info@lavitaperte.org

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Graphic DesignDario Benedetti

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