LUNEDÌ 22 LUGLIO - Chigiana

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LUNEDÌ 22 LUGLIO CHIESA DI S. AGOSTINO, ORE 21.15

In collaborazione con il Laboratorio SaMPL del Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova

La Natura dell’AnimaSound & Action Painting

ALVISE VIDOLIN / NICOLA BERNARDINI live electronics

TIINA OSARA action painting

Nel 1956 Louis Kalff, architetto, ingegnere e direttore artistico della Philips, chiese a Le Corbusier di progettare un padiglione in vi-sta dell’Esposizione Universale del 1958. Le Corbusier pensò subito ad una forma di arte totale, un Gesamtkunstwerk dove si mesco-lassero luci, suoni, proiezioni, movimenti, e per questo si affidò al suo collaboratore Ian-nis Xenakis, architetto e compositore, e ad Edgard Varèse, al quale chiese di realizzare la parte musicale. Fu creato uno spazio av-volgente, visibile e udibile in qualsiasi punto interno della struttura, fatto di superfici a cur-vatura variabile (come quelle della partitura di Metastasis di Xenakis) che assunse la con-formazione e le proporzioni di uno stomaco: gli spettatori dovevano infatti entrare da una parte di questo padiglione, seguire lo spetta-colo lungo un percorso prestabilito, “digeri-re” quest’esperienza e poi uscire dalla parte opposta. All’interno di questo spazio, il suono veniva propagato mediante un impianto, avveniristico per l’epoca, composto da 20 amplificatori e 425 altoparlanti. La prima ese-cuzione del Poème électronique, avvenuta a Bruxelles il 2 maggio del 1958, fu un vero e proprio evento multimediale, un’esperien-za immersiva e disorientante per gli spetta-tori. La parte visiva era costituita da imma-gini raccolte da Le Corbusier e proiettate sulle pareti, che illustravano il corso di una civilizzazione sempre più meccanizzata, e la conquista di un’armonia futura. La musica elettronica, realizzata da Varèse, elabora-va su nastro suoni di strumenti a percussione, campane, accordi di pianoforte, di organo, voci umane, fischietti e sirene, insieme a ele-menti “concreti”, come rumori meccanici e motori, e a suoni sintetici prodotti da diversi oscillatori. Fondendo insieme questi elemen-

Edgard VarèseParigi 1883 - New York 1965

Le poème électronique

Iannis XenakisBrăila, Romania 1922 - Parigi 2001

La legende d’Eer

ti, il compositore dava forma a nuovo tipo di “poema sinfonico”, dove cadeva la distin-zione tra suono e rumore, dove tutti i mate-riali cambiano costantemente in forma, di-rezione e velocità, dove la spazializzazione del suono diventava una parte integrante della composizione. Lo spettacolo del 1958 era preceduto da un breve preludio elettro-nico composto da Xenakis, Concret PH, ba-sato su suoni e rumori legati alla quotidianità. Venti anni dopo Xenakis compose un lavoro elettronico e multimediale, La légende d’E-er, che fu eseguito nella sua prima versione nel 1977, in un altro spazio molto suggestivo, il Planetarium di Bochum. Pezzo elettronico per nastro a 8 piste, commissionato dalla Westdeutscher Rundfunk, questo lavoro fu poi presentato nella sua versione definitiva nel 1978 al Centre Pompidou di Parigi. Basato sul concetto di «Diatope» (con cui Xenkis de-scriveva le sue istallazioni sonore e luminose), La légende d’Eer era pensata per uno spazio con 11 altoparlanti, 4 raggi laser e centinaia di specchi. Nei tre quarti d’ora di durata si coglieva una chiara drammaturgia con suo-ni intermittenti, acutissimi, quasi impercettibili, che si addensavano progressivamente, per poi dissolversi alla fine nella stessa dimensio-ne rarefatta dell’inizio. Questa forma musica-le ampia e coerente sfruttava ogni gradua-lità nel passaggio tra le differenti immagini sonore, giocando anche su una certa am-biguità tra suoni elettronici e suoni concreti (attingeva anche a strumenti extraeuropei e ad una vasta gamma di rumori), sul dislivello tra un macrocosmo di lunghe fasce armoni-che e un microcosmo di effetti puntillistici e di sonorità al limite dell’udibile, integrando lo spettacolo con 5 testi (La leggenda d’Er tratta dal X libro della Repubblica di Platone,

un estratto dai Pensieri di Pascal, una pagi-na di Jean-Paul Richter, un testo greco del II secolo d.C., un articolo del 1976 sulla scoper-ta delle supernove) che si sovrapponevano alle luci e ai suoni creando un vero e proprio mondo semantico tridimensionale.

Gianluigi Mattietti

Alvise Vidolin ha tenuto la cattedra di mu-sica elettronica al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Professore del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) del Di-partimento di Elettronica e Informatica (DEI) dell’Università di Padova. È tra i fondatori del-la Associazione di Informatica Musicale Italia-na (AIMI), di cui è stato presidente. A partire dal 1977 inizia a collaborare con la Biennale di Venezia, come responsabile del Labora-torio permanente per l’Informatica Musicale della Biennale (LIMB). È membro dei comi-tati scientifici del GATM (Gruppo di Analisi e Teoria Musicale) e dell’Archivio Luigi Nono. Come regista del suono ed esecutore di live electronics ha collaborato, sia in Italia che all’estero, con diversi compositori. Didatta e saggista, si è occupato prevalentemente di informatica musicale e musica elettronica.

Nicola Bernardini ha studiato composizio-ne con Thomas McGah e John Bavicchi al Berklee College of Music di Boston dove si è diplomato nel 1981. Ha composto lavori per strumenti elettroacustici, elaboratore e stru-menti tradizionali. Ha lavorato con musicisti quali Claudio Ambrosini, Giorgio Battistelli, Luciano Berio, Aldo Clementi, Alvin Curran, Adriano Guarnieri, Kronos Quartet, Musica

Elettronica Viva (MEV), Fausto Razzi, Salva-tore Sciarrino, Marco Stroppa, e altri. Inse-gnamenti al Conservatorio di Padova e al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma. È stato strumentale nella creazione di SaMPL (Sound and Music Processing Lab), il primo living-lab del mondo interamente dedicato alla musi-ca e ai musicisti.

Tiina Osara è un’artista visual e di action painting finlandese, nota soprattutto per le sue opere astratte su larga scala e installazio-ni video e fotografiche. È specializzata in ese-cuzioni live in concerti classici, dove trasferi-sce in tempo reale le sue impressioni musicali sulla tela. Ha tenuto tanto esibizioni singole quanto di gruppo, in Finlandia e in molti altri luoghi d’Europa.

PROSSIMO CONCERTO23 LUGLIO, ORE 22, ABBAZIA DI SAN GALGANOCHIUSDINO (SIENA)

ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANABORIS BELKIN violino LUCIANO ACOCELLA direttoreMusiche di SCELSI, BRAHMS, SCHUMANN

con il contributo di

Accademia Chigiana @Chigianawww.chigiana.it - info@chigiana.it

Palazzo Chigi Saracini, sede storica dell’Accademia Musicale Chigiana, eretto nel XIII secolo lungo una delle arterie principali di Siena, è aperto al pubblico per visite guidate alle sue numerose collezioni di pregio. Per prenotazioni e informazioni: www.chigiana.it, tel. 0577-22091.

I biglietti possono essere acquistati a Palazzo Chigi Saracini, presso le biglietterie autorizzate e on-line sul sito www.chigiana.it. Per prenotazioni telefoniche: 333 9385543(lunedì-venerdì: ore 9.30 - 12.30).

media partner

Fondazione Accademia Musicale ChigianaVia di Città, 89 - Siena

Chigiana

Il ChigianArtCafé è un punto d’accesso al mondo della Chigiana. Nelle stanze al piano terra, una serie di installazioni multimediali, alcune opere d’arte della collezione Chigi Saracini e un teatrino digitale interattivo permettono di rivivere la storia dell’Accademia e le emozioni dei nostri grandi concerti in alta definizione. Per tutta la durata del Festival il ChigianArtCafé ospiterà con ingresso gratuito:• gli Aperitivi Musicali LIVE, con performance (15 minuti) dei

migliori allievi della Summer Academy Chigiana (Lun-Sab alle 19:00; www.chigiana.it per singole date)

• la mostra M’HORO’ SUITE-Sculture...per orchestra con al-cune delle sfavillanti opere in alluminio e rame, ricavate da scarti industriali e radiatori di auto e camion, scolpite e plasmate dall’artista M’horò con vera maestria liutaria. An-ziché col legno, il prodigio di produrre col metallo cesella-ture uniche, fini e leggerissime, che sono come un’orazione di armonia, una lezione di evocazione e di in-canto, in cui il genio creativo si associa all’eleganza formale degli stru-menti musicali.

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