Post on 06-Feb-2018
lindacafasso.blogspot.com
LINVERNO
Un giorno in cui una torrenziale e prolungata pioggia aveva
definitivamente raffreddato laria, incontrai nel bosco spoglio un
uomo dalla barba bianca. -Buon giorno mi disse. -Buon giorno-
risposi. -E straniero lei? Non mi pare daverla mai vista da queste
parti. -Sono arrivato oggi. Rimarr qui per tre mesi: sono lInverno.
Infatti, eravamo al 21 dicembre.
Tutti i giorni quando era possibile uscire lo rincontravo, ormai
eravamo amici e mi raccontava tutto di s.
Si divertiva anche: lo trovavo spesso che con la mano, intinta
nellazzurro bellissimo, dipingeva il cielo e le nuvole bianche, come
la panna montata, accorrevano a prendere posto.
Al tramonto la temperatura si abbassava tanto che durante la notte
tutto era gelo e al mattino lo sentivo scricchiolare sotto le mie
scarpe. Nessuno si sognava duscire,
di affacciarsi al gelo, neanche un filo
derba per non parlare degli
animali che continuavano a
dormire. Il freddo pungente mi
faceva battere i denti e a volte
mentre chiacchieravo con lui, mi
presentava il vento che mi fischiava
fin dentro le orecchie. E quando mi
present la neve copr tutto con
un manto silenzioso e io sentivo solo il battito del mio cuore
emozionato, in mezzo a un paesaggio, che allimprovviso era
diventato da fiaba.