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L’INFERMIERE DI TRIAGEFUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE

…..a cura di Giuseppe Lolaico

Matera 15 giugno 2010Matera 15 giugno 2010

Linee guida 1/1996 (G.U. 17 maggio 1996)Linee Guida Per Il Sistema Di Emergenza

UrgenzaIn Applicazione Del dpr 27/3/92

• “All’interno dei DEA deve essere prevista lafunzione di triage, come primo momento diaccoglienza e valutazione dei pazienti in base acriteri definiti che consentano di stabilire lepriorità di intervento.Tale funzione è svolta da personaleinfermieristico adeguatamente formato cheopera secondo protocolli prestabiliti

Atto di intesa Stato Regioni G.U.285 del 07/12/2001 FUNZIONE DI TRIAGE ATTIVA NELLE STRUTTURE

CON PIÙ DI 25000 ACCESSI/ANNO

PERSONALE

“Il triage deve essere svolto da un infermiere esperto especificatamente formato ”…..Che opera sotto la supervisione delmedico in servizio, responsabile dell’ attività …

FORMAZIONE DEL PERSONALE INFERMIERISTICO

Metodologia, Clinica, Tecniche relazionali, Esperienza di lavoro in PS

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Accoglienza, Assegnazione codice gravità, Gestione dell’ ansia

STRUTTURE

Adeguatezza locali

INFORMAZIONE ALL’ UTENZA Adeguata informazione

TRIAGE

Il termine TRIAGE deriva dal verbo franceseTRIER =SCEGLIERE

Usato inizialmente nelle colonie per

definire l’attività di separazione delle

bacche di caffè mature da quelle

immature

Fu introdotto in ambito sanitario dal

barone Jean Dominique Larrey, capo

chirurgo dell’armata francese, che

organizzò i soccorsi ai soldati

IL TRIAGE DI PRONTO

SOCCORSO NASCE NEGLI U.S.A.

INTORNO AGLI ANNI 60

I FATTORI DI COMPLESSITA’ NELL’ATTIVITA’ DI TRIAGE

Complesso processo decisionaleComplesso processo decisionale

numerosevariabili

Fattore di complessitFattore di complessitàà

LIVELLO DI DIFFICOLTA’

Valuta i problemi diSalute del cliente inUn lasso di tempoMolto breve

Gestisce moltepliciRichiestecontemporaneamente

Stabilisce delle prioritàMantenendo costantel’osservazione eIl controllo della salad’attesa

Conosce la situazioneNei diversi ambulatori

Gestisce il front-lineIn situazioni di pressioneo conflitto……..

LL’’INFERMIEREINFERMIEREDIDI

TRIAGETRIAGE

Per poter rispondere a questocontesto il TRIAGISTA devepossedere competenze chepossono essere raggruppateprincipalmente in tre aree:

1) area delle conoscenze cliniche,

2) area delle abilità relazionali,

3) area delle abilità gestionali,

in cui il valore aggiunto diviene ilfattore

RetrainingRetraining

AREA DELLE CONOSCENZE CLINICHE

FORMAZIONE

Aggiornamento continuoDi base

Acquisizione di tecnichee metodologie avanzate

PBLSBLSDILSPTC

6 mesi in affiancamentoAll’infermiere triagista

Corso di laureaCorso di laureatriennaletriennale

master I livellomaster I livello

Formazione post baseFormazione post basespecialisticaspecialistica

Master II livelloMaster II livello

AREA DELLE ABILITAAREA DELLE ABILITA’’ RELAZIONALIRELAZIONALI

La capacità di interagire con la persona assistita ed instaurareun rapporto di fiducia è determinante ai fini della qualità dellarisposta assistenziale

Nell’attività di triagel’abilità nella comunicazioneè fondamentale e si esplicanel saper” trattare con lepersone”.Interagire con persone chehanno un problema disalute

a) sapere ascoltare(“mettersi nei panni dell’altro”, cambiare il punto di vista,leggere le richieste( verbali e non ) ecc.).

b) comunicare in modoassertivo(interagire con professionalitàed empatia).

c) Avere consapevolezza di sé( riconoscere i propriatteggiamenti pregiudiziali,il proprio stato emotivo ecc.).

AREA DELLE ABILITA’ GESTIONALI

•SCEGLIERE•PRENDERE DECISIONI

Definire le priorità

Tempi

Rispondere alle richieste

Attuare interventi

Fornire informazioni

Modificare scelte

Attivare risorse

SenzaPerdere

L’orientamentoNella

complessità

ACCETTAZIONE

IL TRIAGE COME PROCESSO DINAMICOIL TRIAGE COME PROCESSO DINAMICO

Il Triage può essere definito come il risultato di unprocesso dinamico integrato di nursing, diagnostica eclassificazione di criticità clinica posto in capoall’infermiere di triage, che opera secondo le direttive ela supervisione del dirigente del servizio.

Il processo di nursingIl processo di nursing1.Raccolta dati

2.Pianificazione3.Attuazione4.Valutazione

I QUATTRO COMPONENTIPRINCIPALI DEL PROCESSO DITRIAGE SONO:

•LA VALUTAZIONE “SULLA PORTA”

•LA RACCOLTA DATI (VALUTAZIONE

SOGGETTIVA E OGGETTIVA)

•LA DECISIONE DI TRIAGE

•LA RIVALUTAZIONE

IL PROCESSO DI TRIAGE

Valutazione sulla portaValutazione sulla porta

È il primo livello del processo di Triage e consentel’identificazione immediata di quei pazienti in pericolo di vita

LA VALUTAZIONE RAPIDA di:

• ASPETTO GENERALE

• PERVIETA’ DELLE VIE AEREE

• RESPIRO

• CIRCOLO

• DEFICIT NEUROLOGICI OALTERAZIONI DELLO STATODI COSCENZA

Patologia traumaticaPatologia traumatica

Patologia medicaPatologia medica

Condizioni tempo dipendentiCondizioni tempo dipendenti

HA INIZIO LHA INIZIO L’’INTERVISTAINTERVISTA

• PAZIENTE

• FAMILIARI

• ACCOMPAGNATORI

• SOCCORRITORI

• ALTRI

• il sintomo principale

• l’evento presente

• il dolore

• i sintomi associati

• la storia medica passata

LETTURA GUIDATA SECONDO LINEE GUIDA O PROTOCOLLILETTURA GUIDATA SECONDO LINEE GUIDA O PROTOCOLLIDEI DATI RACCOLTIDEI DATI RACCOLTI

• DATI OSSERVATI (come appare il paziente)

• DATI MISURATI (parametri vitali)

• DATI RICERCATI (esame fisico mirato)

ispezione (guarda)

auscultazione (ascolta)

palpazione (senti)

LA DECISIONE DI TRIAGE

• valutazione delle condizioni presentidel paziente

• possibilità di complicanze entrobreve e medio termine

• disponibilità di risorse

INTUIZIONE S PERIENZA

ASSEGNAZIONEASSEGNAZIONE CODICECODICECOLORECOLORE

LLIIVVEELLLLOO

DI

INTERVENTOINTERVENTO

TRATTAMENTO PRIMARIOTRATTAMENTO PRIMARIO

TRATTAMENTO SECONDARIOTRATTAMENTO SECONDARIO

RIVALUTAZIONERIVALUTAZIONE

PIANIFICAZIONE DELLPIANIFICAZIONE DELL’’ASSISTENZA EDASSISTENZA EDATTUAZIONE DEGLI INTERVENTIATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI

SORVEGLIANZA DELLESORVEGLIANZA DELLEEVOLUZIONI CLINICHEEVOLUZIONI CLINICHESIA SOGGETTIVE CHESIA SOGGETTIVE CHEOGGETTIVE.OGGETTIVE.RIVALUTAZIONE DELRIVALUTAZIONE DELCODICE ASSEGNATOCODICE ASSEGNATO

COSA NON DEVE ESSERECOSA NON DEVE ESSERELL’’INFERMIEREINFERMIERE

•• Ufficio informazioni,Ufficio informazioni,•• Barelliere,Barelliere,•• Centralinista,Centralinista,•• ““PoliziottoPoliziotto””•• Colui che si assume lColui che si assume l’’onere dionere diallontanare i pazienti senza visitaallontanare i pazienti senza visitamedica.medica.

Il triage non servea diminuire i tempid’attesa ma aridistribuirli infavore di chi è piùgrave.

LaLa FORMAZIONEFORMAZIONE continua e mirata,continua e mirata,una buona dose diuna buona dose di ESPERIENZA,ESPERIENZA,

sono isono i REQUISITIREQUISITI essenziali per poteressenziali per potersvolgere al meglio lesvolgere al meglio le FUNZIONIFUNZIONI didi

TRIAGISTATRIAGISTA