LEZIONI DI ECONOMIA POLITICA a.a. 2009-10 per Scienze della Comunicazione di Cosimo Perrotta.

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LEZIONI DI ECONOMIA POLITICA

a.a. 2009-10per Scienze della Comunicazione

di Cosimo Perrotta

EP 1a – l’economia

• Oikonomìa (Senofonte IV sec. a.C.): governo (conservazione) razionale delle risorse° La sopravvivenza come il problema dell’economia

• Principio di economia (Ockham, sec. XIV): la via più breve° minimo sforzo e massimo rendimento

• con la nascita del capitalismo:Economia politica (Montchrétien 1513)

2

EP 1b – economie precapitalistiche

• Economie pre-capitalistiche:° riproduzione semplice°economia di sussistenza°sovrappiù impiegato per il lusso°aumento d. ricchezza dovuto alla rapina

°”l’arricchimento di uno è l’impoverimento dell’altro”° schiavitù e uso delle tecnologie

3

EP 2a – econ. capitalistica

• Economia capitalistica° iniziativa privata° crescita continua d. ricchezza° valore d. arricchimento° investimento° uso produttivo del sovrappiù° ricchezza privata e ricchezza sociale

4

EP 2b - investimento

• Il processo di produzione° 3 componenti dell’investimento

a. materie primeb. mezzi di produzionec. beni-salario (salari)

° il profitto° reinvestimento del profitto (accumulazione)

5

EP 3a - imprenditore

• Dalla bottega artigiana alla manifattura

• Dal mercante all’imprenditore

• Dall’artigiano all’imprenditore

• Direzione, progettazione e profitto

• Il rischio

• il lavoro salariato

• L’economia come sviluppo 6

EP 3b – domanda e offerta

• Lo scambio• Domanda e offerta: compratore e venditore• La moneta come mezzo di scambio• Il prezzo di equilibrio• la concorrenza• Il mercato• L’economia come ottima allocazione delle

risorse 7

EP 4a – progresso tecnico

• Settore primario / secondario / terziario• Prodotti materiali e immateriali• Il settore quaternario • Il capitale: materiale / monetario• Il capitale umano• I due volti del progresso tecnico:

° meccanizzazione

° qualificazione del capitale umano

8

EP 4b – fattori produttivi

• Tipo di beni:a. materie primeb. mezzi di produzione c. beni intermedi d. beni di consumo finale

• Fattori produttivia. terrab. lavoroc. capitaled. organizzazione

9

PE 5a – divisione del lavoro

• Divisione del lavoro° “sociale”

° “tecnica”° autonomizzarsi di mansioni e settori

° parcellizzazione e automazione

° lavoro di fabbrica sempre più elementare

° lavoro di invenzione e gestione

10

PE 5b - valore

• Valore d’uso e valore di scambio

• Valore come costo di produzione

• Valore come utilità

• Il margine (prima legge di Gossen, 1854)

11

PE 6 - margine

• Massimizzazione delle utilità (2° legge di Gossen)

• Efficienza marginale (decrescente)e uso dei fattori produttivi

• Principio di sostituzione dei fattori (Jevons 1871)

12

PE 7a – teoria d. imputazione

• Teoria dell’imputazione (Menger 1871)°armonizzare la domanda (utilità) con l’offerta (costo di produzione)° ridurre il costo di produzione a termini soggettivi

• L’utilità (valore) dei beni di consumo determina quella dei mezzi di produzione

• Beni di 1°, 2° e 3° ordine (es., pane; farina, mulino; cereali, trebbiatrice)

13

P E 7b – tab. di equimarginalità• Tavola delle equimarginalità (Menger)

I II III IV V VI VII VIII IX X beni_______________________________10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 dosi di utilità 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 8 7 6 5 4 3 2 1 0 7 6 5 4 3 2 1 0 6 5 4 3 2 1 0. . . . . . . . . . . . . . .0

• Es.: ogni unità costa 100 euro. Con reddito = 400 euro, compro 4 unità. Se acquisto le prime 4 dosi di I ottengo 34 di utilità. Se acquisto 2 dosi di I e 2 di II, oppure 2 di I, 1 di II, 1 di III, ottengo 36

14

P E 7c – punti di indifferenza

• punti di indifferenza (linea di indifferenza) ° La linea sopra i numeri uguali indica le

possibili scelti indifferenti,

° cioè che massimizzano ugualmente la scelta

15

PE 8a – Tav. input-outputSettori di impiego

Settori di origine

Agri

coltura

Indu

stria

Servi

zi

export consumi

e

Investim.

Prod.

totale

agricoltura X1 X2 X3 X4 X5 aindustria Y1 Y2 Y3 Y4 Y5 bservizi Z1 Z2 Z3 X4 Z5 cimport W1 W2 W3 W4 W5 dValore aggiunto V1 V2 V3 V4 FProdotto totale a b c d produz. lorda

vendibile G

PE 8b – prodotto nazionale 1

• TAVOLA INPUT-OUTPUT o d. interdipendenze settoriali (Leontieff 1941; precedenti: Quesnay 1760ca., Marx 1860ca.)

• F = somma dei valori aggiunti (prodotto naz.le)

= somma dei redditi (reddito naz.le)

• G = valore aggiunto totale + mezzi di produz. totali

• G – mezzi di produz. = F

17

PE 8c – prodotto nazionale 2

• Prodotto nazionale lordo: attività (redditi) dei residenti (in patria e all’estero)

inclusi ammortamenti per capitale fisso e beni intermedi

• PIL (prodotto interno lordo): attività (redditi) di chi lavora nel territorio dello stato

18

PE 9a - domanda 1

• produzione / consumo intermedio / consumo finale

• Produttori / intermediari / consumatoriDOMANDA• D. individuale: la quantità che un indiv. è disposto a

comprare per un dato prezzo• prezzo di D.: il massimo prezzo che uno è disposto

a pagare °rendita o surplus del consumatore (Marshall 1890)

• scheda di D.: la serie di prezzi che si è disp. a pagare per acquistare dosi successive di un bene

• curva di D. (statica): rappresentaz. della scheda 19

PE 9b – domanda 2q

p• q = quantità; p = prezzo;

Eccezioni: • beni di bisogni non contraibili (fumo; medicine)• alcuni prodotti di lusso / beni di prima necessità / beni di moda

• D. totale o di mercato (somma d. schede individ.): aumenta col diminuire del prezzo e viceversa (legge della D.)

20

A

B

555

PE 10a - domanda 3

• D. elastica o anelastica • Elasticità incrociata: la quantità

domandata varia col variare dei prezzi degli altri beni (per la 2a legge di Gossen)

• Legge di Engel (circa 1880):la perc.le del reddito destinato ai consumi alimentari diminuisce con l’aumentare del reddito

21

EP 10b - utilità• Utilità cardinale: valori uguali per tutti• Utilità ordinale: scale di preferenza individuali (non confrontabili)

Preferenze dedotte dalle scelte: suppone l’illimitata possibilità di scelta

• Curve di indifferenza (Edgeworth 1881)y

x• diverse combinazioni possibili• col reddito aumenta la distanza da 0

22

EP 11 – ottimo paretiano• Scatola di Edgeworth (Pareto)

• ottimo paretiano • massimizzazione delle utilità• stato di ottimo paretiano (o Pareto-ottimale): “quando non esiste un altro

stato in cui almeno uno stia meglio, e nessun altro stia peggio”• carattere statico (es. del lager)• non utilizzabile per confrontare situazioni reali

23

y x

xA

B

p

EP 12a - offerta• Offerta di mercato: la quantità di un bene che si trova in vendita a

un dato prezzo• scheda di offerta: la serie dei prezzi accettati per vendere dosi

successive• curva di offerta (statica)• q

p

• la quantità aumenta col prezzo• Offerta elastica o anelastica rispetto al prezzo

24

a

a’

EP 12b – curve di domanda e di offerta

• Il Robinson Crusoe dei neo-classici:

(es. di Roncaglia)

25

Ore di lavoro

Disutilità

d. ultima

ora

Quantità

di cibo

Utilità d.

ultima unità

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

10

15

20

25

30

35

40

50

60

70

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

1000

500

200

100

80

70

60

50

40

30

EP 12c – prezzo di equilibrio

• Robinson lavora fino a quando la disutilità marg.le d. lavoro = l’utilità marg. d. cibo

• La tab. confronta Rob. come produttore con Rob. come consumatore

• Quindi vale anche per 2 persone diverse:colonne 1 e 2: curva d’offerta (del produttore)colonne 3 e 4: curva di dom. (del consumatore)

• Sovrapponendo le 2 curve: equilibrio d. mercato• Il punto d’incontro è il prezzo di equilibrio

26

EP 12d – croce marshalliana

• Prezzo di equilibrio a

a

q

p

q

EP 13a - elasticità

• Elasticità del prezzo rispetto alla quantità offerta / domandata (direzioni opposte)

• Elasticità della quantità offerta / domandata rispetto al prezzo

• Elasticità totale = 1

Es. : il prezzo aumenta del 10%;• se la quantità aumenta del 20% : elasticità = 2• se “ “ del 5% : elasticità = 0,5

28

EP 13b - capitale

• In termini di produz. reale:° capitale come mezzi di produz. ° lavoro

• in termini finanziari, pagamento di:mezzi di produz. / interesse / salari / rendite (per l’uso di risorse nat.li o affitti)

Mezzi di produz.: divisi in• capitale fisso; dura più di 1 ciclo produttivo

(ammortamenti): edifici; macchinari; veicoli…• capitale circolante; dura 1 ciclo

(materie prime; energia - Scorte)

29

EP 14a - costi

• costo fisso (impianti, macchinari; gestione)• costo variabile (salari; capitale circolante)• costo medio: costo totale diviso quantità totale• costo marginale: costo dell’ultima unità prodotta• Le imprese hanno dapprima rendimenti

crescenti, cioè costi decrescenti• poi rendimenti decrescenti (curva ad U)

30

EP 14b – curva ad U dei costi

• Curva a U del costo medio c e del costo marginale m

31

c, m

QQm

m

c

EP 14c – punto di fuga

• Nel breve periodo si produce anche in perdita, per ammortizzare in parte i costi fissi, fino a quando il prezzo supera il C. variabile marg.le

• Nell’equilibrio di lungo periodo, in concorrenza perfetta, l’impresa aumenta la quantità prodotta fino al punto in cui la curva del costo marginale incontra quella del costo medio (punto di fuga)

32

EP 15a - concorrenza

• È fra agenti dello stesso tipo• Giova agli altri:

° la C. fra venditori abbassa il prezzo al minimo° la C. fra acquirenti lo alza (per i beni necessari)

• Concorrenza classica:° niente barriere all’entrata° massima elasticità dei fattori

33

EP 15b – concorrenza perfetta 1

° le variazioni di prezzo spostano i capitali da un settore all’altro

° (saggio generale del profitto)

• Concorrenza perfetta° agenti atomistici° nessuna influenza esterna (sindacati; governo; ecc.)

34

EP 16 – concorrenza perfetta 2

° riduzione del prezzo al costo marginale ° prezzo costante (cioè, dato dal mercato):

(l’aumento di produz. di un’impresa è ininfluente)° costi crescenti° sovranità del consumatore° fattori che contrastano la sovranità del

consumatore: a) distribuzione e rotazione dei prodottib) offerta del mercatoc) pubblicità e moda

35

EP 17 – equilibrio economico generale (Walras)

• Agenti atomistici e price taker• Dotazioni date• Concorrenza perfetta:

° prezzi al minimo / profitti = 0– ogni prezzo dipende dagli altri

(2a legge di Gossen)– i prezzi si fissano simultaneamente– svuotamento del mercato

36

EP 18a – presupposti d. concorrenza perfetta 1

• informazione totale:° tutti i prezzi; di tutti i beni; anche futuri° di tutti i mercati (sono intercomunicanti)

• informazione istantanea• informazione senza costi• infinita capacità di calcolo• transazioni senza costi

37

EP 18b – presupposti d. concorrenza perfetta 2

• Prezzo come unico indice della massimizzazione delle utilità

° (non valutate durata; stabilità;

sicurezza; …)

• massimizzazione come unico movente

• oligopoli e monopoli come casi eccezionali

38

EP 19 – critiche alla concorrenza perfetta

• la razionalità limitata (F.Hayek, 1930-60; H.Simon 1960 ca.)

• l’informazione asimmetrica (Akerloff, 1970)• Neo-istituzionalismo:

° Routine e apprendimento ° norme e istituzioni

• l’analogia biologica (Marshall 1890 ca., Nelson e Winter 1982): contro la massimizzazione° sopravvivenza° adattamento

39

EP 20 – istituzionalismo e teoria d. impresa

• Contratti, convenzioni, regolamenti, ecc. cambiano il prezzo di concorrenza

• Azione collettiva:° apparati; attività di controllo° sindacati (Veblen, Commons 1900-1920)

• Collaborazione, comando, regole nell’impresa: contro la concorrenza perf.(Coase 1937)

40

EP 21 – oligopolio 1

• Barriere all’entrata• Concorrenza oligopolistica e concorrenza dei

piccoli• concorrenza imperfetta (Joan Robinson 1933) • C. monopolistica (Chamberlin 1933)• Prezzo di O.: tanto maggiore del prezzo di

concorrenza quanto + alta la barriera all’entrata• Differenza fra i due prezzi: extraprofitto

41

EP 22 – oligopolio 2

• Capacità di innovazione e monopolio delle informazioni

• L’aumento dei costi in concorrenza diminuisce i profitti (prezzi costanti dati dal mercato)

• Nell’oligopolio l’aumento dei costi aumenta i prezzi (e i profitti tendono a diminuire)

• I cartelli (trust)• Legislazione antitrust

42

EP 23 – la grande impresa

• distacco tra proprietà e gestione (Schumpeter 1911)

• vendita di azioni• routine (non massimizzazione)• la path-dependence e il qwerty (P.David 1985)• i costi di transazione• i manager• interessi dei manager diversi da quelli

dell’impresa (le stock option; massimizzaz. a breve termine; falsificazione dei bilanci)

43

EP 24 – monopolio 1

• Il prezzo è imposto dall’offerta• non è più costante: diminuisce con l’aumentare

dell’offerta• concorrenza, innovazione ed extraprofitto

(Marx 1867; Schumpeter 1911):monopolio temporaneo

• innovazione in oligopolio/monopolio° le sette sorelle del petrolio° le 5 sorelle dell’agricoltura° le ditte di software

44

EP 25 – monopolio 2

• il monopolio coloniale• monopsonio coloniale• monopoli pubblici

° su servizi necessari° su servizi collettivi

• problema dell’efficienza• monopoli in concessione• il dumping• monopolio delle risorse (rendita)

45

EP 26 – equilibrio parziale

• Equilibrio parziale (di settore) Marshall• Economie di scala (costi decrescenti)• Valore: le due lame della forbice

(costi di produzione e utilità)• Sraffa 1926, equil. parziale impossibile:

° fattori di produz. comuni a più settori° prodotti di un settore, materie prime di un altro

• Le variazioni di prezzo di un settore influenzano gli altri settori

46

EP 27 – nicchie di mercato

(Sraffa 1926)• o rendimenti crescenti o decrescenti

(tendenza o al monopolio o all’espulsione) • il prezzo reale non è di equilibrio• non c’è un solo prezzo sul mercato:• nicchie di mercato

° distribuzione° abitudini° moda

47

EP 28 – moneta

• Flusso circolare del reddito:• Flusso reale di beni e servizi• Flusso monetario (in senso opposto)• 3 funzioni della moneta:

I) mezzo di scambio (M-D-M: M-D e D-M)II) unità di conto (quantità equivalenti: valore di

scambio)es., 1 kg di grano = 1 scarpa = ½ m. di stoffa = 10 euro

48

EP 29a – moneta simbolo

(funzioni d. moneta)III) riserva di valore

a) tesoreggiamento (tesori antichi;proprietà di rendita; beni-rifugio)

b) capitale: ricchezza investita• Moneta-simbolo:

° carattere convenzionale° autorità legale (obbligo di accettarla /

divieto di fabbricarla)° legge di Gresham

49

EP 29b – moneta merce

• Moneta-merce: equivalente universale° baratto ° pecore, sale, pesci, chiodi (importanza)° metalli (trasporto; malleabili; non alterabili)° oro e argento (rarità)

• La carta-moneta (biglietti di credito d. banca: pagabili “a vista”

• Il gold-standard e le riserve auree• 1971: non convertibilità del dollaro

50

EP 30 – teoria quantitativa

• inflazione° eccesso di moneta in circolazione° aumento di prezzo di beni importanti: trascina i salari

Teoria quantitativa d. moneta• Hume, 1742 sulla bilancia commerciale • livello dei prezzi dipende dalla quantità di moneta• P=MV/T (Fisher 1911): P, liv. dei prezzi; M, quantità di

moneta; V, velocità di circolazione; T, num. transazioni • La moneta non influisce sulle grandezze reali

51

EP 31 – economia monetaria

Contro la teoria quantitativa:• Wicksell (1893-98): il variare del saggio d’interesse

cambia il valore del capitale• Saggio d’interesse i monetario e reale• Processi cumulativi: espansivo quando i

monetario è inferiore a i reale • Recessivo quando è il contrario• Tasso di rendimento atteso (aspettative)• Schumpeter (1911): le banche creano moneta-capitale• Keynes (1936) in sotto-occupazione, l’anticipo monetario

allarga l’occupazione 52

EP 32 - banche

• Origine: banchi di cambio d. monete• altre funzioni: pagamenti anticipati o su fiducia (lettere di

cambio; carta moneta) depositi e prestiti • depositi a breve (liquidità)• depositi a lungo termine (investimenti)• Keynes e la preferenza per la liquidità• interessi passivi + bassi di interessi attivi• riserve obbligatorie in % sul capitale depositato• coefficiente di patrimonializzazione:

rapporto fra attività e patrimonio 53

EP 33 – banca centrale

• emette le banconote• tesoreria dello Stato• gestisce le riserve di valuta estera

(sostituiscono in parte le riserve auree)• funzione delle riserve (es., acquisto di moneta

nazionale contro le speculazioni)• emette i titoli del debito pubblico (Bot, non + di

12 mesi; Btp, + di 12 mesi; Cct, pluriennali)• quando il debito dello Stato è alto, l’interesse dei

titoli è alto (anni ’80 in Italia: evasione e inflaz.)

54

EP 34 – sistema finanziario

(Banca centrale)• presta denaro alle banche• politica monetaria espansiva (per sostenere il

boom): tasso di sconto basso• pol. restrittiva: tasso di sconto alto;

evl. rialzo del coefficiente di riserva• politica “antiespansiva” della BCE• politica antirecessiva della FED • conseguenze

55

EP 35 – azioni e obbligazioni

• Azioni: titoli di proprietà• rischio e guadagno (dividendi)• aumento o diminuzione del valore• Compravendita (agenti di cambio)• SpA / capitale sociale / assemblee d. azionisti • azionariato diffuso: controllo anche con piccole

quote• Obbligazioni: prestiti a imprese (interessi

annuali: cedole) / quotate in borsa 56

EP 36 – la borsa

• Borsa: mercato delle azioni• Aziende quotate in borsa• Trasparenza (bilanci; transazioni; ecc.)• Autorità di controllo (Consob in Italia)• Atti illegali: aggiotaggio / insider trading• Quotazioni di borsa (indice della fiducia verso

un’economia nazionale)• Speculazione (compravendita a breve)

scopo di guadagno sulle variazioni dei titoli,non sull’andamento economico reale

• Bolla speculativa 57

EP 37 – debito pubblico

• Nei paesi sviluppati ca. 60% del PIL(welfare state; guerre; forze di pace)

• Italia 106%• il deficit e il rapporto deficit-PIL (EU: 3%)• alto debito = alti interessi (maggior guadagno dei

compratori di titoli pubblici)• Italia, paga 70 mld di euro l’anno di interessi• Debito alto + economia debole:

attacchi speculativi (la lira nel 1991)

58

EP 38a – crisi bancaria

• prestiti facili (subprime) e insolvenze(sofferenze bancarie)

• esposizione eccessiva (quota di capitale troppo bassa)• se la Borsa va male: isteria, molte richieste di ritiro dei

depositi (impossibile per tutti)• panico finanziario• La Goldman-Sachs e il raggiro dei propri clienti (scommetteva sul deprezzamento dei titoli che vendeva)• Banche di deposito e banche d’investimento

59

EP 38b – crisi finanziaria

• Indici di borsa (Dow Jones, Mibtel,…; Nasdaq, …)• speculazione: basata sulle previsioni di

comportamento• diffondersi della sfiducia:

° vendita di azioni e obbligazioni° vendita delle monete deboli° ritiro dei depositi

• Crollo in borsa (“bruciati tot mld”): colpisce risparmiatori e imprese

60

EP 39 – borsa valute

• Mercato delle valute• tasso di cambio• valuta forte in genere = economia forte• Speculazione quando: moneta sopravvalutata rispetto

all’economia (attacco a lira e sterlina 1991)

• Equilibrio d. bilancia dei pagamenti b. passiva: valuta (economia ) debole, e viceversa

• svalutazione: non voluta (bilancia passiva) voluta (per favorire l’export)

61

EP 40 – progresso tecnico

• Riproduzione / accumulazione / crescita / sviluppo

• scompaiono vecchi mestieri, ne nascono di nuovi

• innovazione (Marx, Schumpeter)• innovazioni di processo e di prodotto• I. di commercializz., tecnol., organizzative• Investimento in macchine• Investimento in capitale umano

62

EP 41 – crisi economiche

• Malthus (1815 ca.): crisi da sottoconsumo• J.B.Say e le crisi da sproporzione• La legge di Say o degli sbocchi: equil. garantito• Marx (1860 ca.), a) le crisi cicliche: fase

ascendente e fase discendente• b) la bolla speculativa• Schumpeter: il business cycle• I cicli economici: Kitchin (40 mesi), Juglar (10

anni), Kondratieff (50-60 anni)

63

EP 42a – risparmio e investimento

• Classici: risparmio S = investimento IHarrod e Domar (1937): variaz. d. domanda attesa

= variaz. d. domanda realizzata; • propensione al risparmio = propensione

all’investim. (S=I): tasso di crescita garantito• Keynes (1936): • a) contro legge di Say: possibile sproporzione

fra investimento e consumo• b) contro S=I: possibile sproporzione • c) contro la parsimonia come necessaria

64

EP 42b – Keynes: sottoccupazione

• S dipende dal reddito Y

I dipende dalle aspettative

i dipende dal mercato monetario:

non dà l’equil. tra S e I• Contro l’idea neoclassica che equilibrio = pieno

impiego d. risorse (ottima allocaz.):• Equilibrio da sottoccupazione: S=I ma a livelli

bassi (senza pieno impiego)

65

EP 43 – Keynes: salari e domanda

• Neoclassici: disoccupaz. dovuta a rigidità dei salari verso il basso; la loro elasticità ripristina l’efficienza marginale:

• gli investimenti pubblici contro la disoccupaz. sono nocivi• Keynes: crisi dovuta a aspettative negative,

per carenza di domanda effettiva• Preferenza per la liquidità (fattore monetario):

° neoclassici: Y= C consumo + I° Keynes: Y= C + I + L liquidità

• Critica del laissez faire: la distribuz. troppo ineguale 1) abbassa la domanda, 2) crea eccesso di risparmio

66

EP 44 – Keynes: politica economica

• + offerta di moneta i prezzi aumentano (risparmio forzato) i cala I aumenta(contro la preferenza per L)

• Aumento esogeno d. domanda: il deficit spending (nel breve periodo)

• Creare reddito indip.mente dalla produttività: buche da riempire; piramidi

• Paradosso d. parsimonia (Barbon 1690; Hobson 1914)• Moltiplicatore m (Kahn): = 1/1- c propensione marginale

al consumo. Se c = 80% di Y: = 0,8m = 1/1- 0,8 = 1/ 0,2 = 1//1/5 = 1x5 = 5

67

EP 45 – economia monetaria ed economia reale

• L’esperienza keynesiana del Welfare State:° aumento massiccio dei redditi reali popolari° finanziato dall’aumento di produttività e causa di questo° crisi degli anni ’70 (Keynes: breve periodo)

• Classici e neoclassici: l’offerta di moneta M influenza i prezzi ma non l’econ. reale S=I

• Neoclassici: i rapporto tra produttività marg.le d. capitale e preferenze di consumo (variabile reale)

• L’econ. monetaria non influenza quella reale• Keynes: a) i scelta fra liquidità e depositi (variabile monetaria)

b) importanza d. aspettative• L’economia monetaria influenza quella reale

68

EP 46a – IS-LM

• Sintesi neoclassica (Hicks 1936), riassume Keynes: • S = S (Y) l’ offerta di risparmio è funzione crescente del

reddito; • I = I (i) la domanda di risparmio è funzione decrescente

del saggio d’interesse; • M offerta di moneta è data• L = L (Y, i) la domanda di moneta è funzione crescente

del reddito e f. decrescente del saggio d’interesse• Se si eguagliano domanda e offerta di risp. e di moneta:

I (i) = S (Y) e M = L (Y, i)69

EP 46b – curve IS-LM

i

Y0

A

B

IS

i

Y

LM

ii

Y

IS LM

1

2

3

E

46c – trappola della liquidità• 1: se Y aumenta, S aumenta. Per far aumentare I, i deve diminuire• 2: se Y aumenta, L aumenta. Siccome M è data, i aumenta (ci sono meno

capitali offerti per l’investimento)• 3: unificando le due curve, il mercato dei beni e quello monetario sono in

equilibrio nel punto E• Trappola della liquidità (il caso di Keynes): in periodo di depressione i è

molto basso, e non aumenta neanche se M aumenta (gli speculatori preferiscono la liquidità). L’aumento di M sposta solo la curva verso destra

71

i

Y

IS

LM

E’

E

EP 47a – curva di Phillips

• Modigliani 1944: w salario reale mette in equil. domanda e offerta di lavoro. Nel caso di Keynes ci sono ostacoli (salari rigidi)

• Phillips 1958: w* tasso di crescita salari monetari (dipende anche dall’inflazione); d tasso di disoccupazione;

• Se w* cresce, d diminuisce

w*

d0

A

EP 47b - monetarismo

Milton Friedman 1953 (Scuola di Chicago):• la curva di Phillips unisce dati reali e dati monetari• Le politiche keynesiane sono inefficaci:

aumento dei salari monetari – aumento dei prezzi – la disoccupaz. cala nel breve periodo – i salari reali non aumentano – torna il livello “naturale” di disoccupaz. (per le aspettative razionali, Lucas 1972)

Post-keynesiani: IS-LM trascura a) l’incertezza; b) le aspettative (per Keynes I non dipende da i)

73

EP 48 – teoria dei giochi• Comportamento strategico: calcolare le probabili reazioni dei

concorrenti: Morgenstern e von Neumann; anni Trenta sec. XX• Le scelte influenzano il prezzo• Equilibrio di Nash (1950): ogni giocatore ha una strategia tale che

nessuno può migliorare cambiando strategia • Teorema di Nash: in ogni G. non cooperativo c’è almeno un

equilibrio di Nash• G. a somma variabile (la somma dipende dalle strategie); a somma

costante (monte premi fisso); a somma zero (chi vince toglie all’altro)

• Dilemma del prigioniero• G. cooperativi: possono dare risultati migliori del comportamento

massimizz. non cooperativo(ricerca empirica 2009)

74

EP 49a – bilancia dei pagamenti

Calcola i flussi in denaro:• movimenti legali di capitale • partite correnti: merci / servizi / trasferim.

emigranti / ecc.• Fra “errori ed omissioni”: fuga di capitali

(“paradisi fiscali”)• Italia, in attivo: turismo (ma va calando) / made in

Italy / alimentari / tecnologiain passivo: petrolio e gas / alta tecnologia / rimesse immigrati / fughe di capitali

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EP 49b - multinazionali

• Logica indipendente dagli stati• Spostano merci, produzione e capitali tra le filiali

per eludere il fisco o per speculare nelle borse• profitti di sottrazione (non da produzione ma tolti

ad altri)• rimpatrio dei profitti• “delocalizzazione”• sfruttamento intensivo d. risorse naturali dei

paesi ospitanti

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EP 50 – bilancia commercialeMercantilisti: sempre attiva (critiche)• Distinguono per tipi di prodotto (capacità di attivare la produzione):

° materie prime (non esportare; importare. Steuart)° prodotti finiti (esportare; non importare)° beni di lusso (esportare; non importare)

Ricardo (1817): i costi comparati Inghilterra Portogallostoffa 100 90vino 120 80

Ad entrambi conviene specializzarsi. Presuppone l’immobilità dei fattoriCosti relativi, risp.: 0,89 (80/90) e 1,2 (120/100). Si fissa il prezzo fra 0,89 e 1,2

(non è detto che al Port. convenga)Critiche: List; economisti d. sviluppo (anni 1950-80).

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EP 51a – commercio internazionale

• Heckscher-Ohlin-Samuelson (anni 1930-40): ogni paese si specializza nelle produz. che richiedono il fattore di produz. + abbondante presente nel paese(paesi poveri: produz. labour-intensive)

• Visione classica-neoclassica: vantaggi per tutti / armonia / sviluppo di tutti /

• liberismo:1. la concorrenza abbassa i prezzi (vantaggio per gli acquirenti)2. la libera iniziativa spinge all’intraprendenza

(interesse personale)3. la concorrenza fa prevalere il più produttivo (vantaggio per tutti)

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EP 51b – le ragioni di scambio• Mercantilisti e economia d. sviluppo: competizione / chi vince e chi perde /• protezionismo:

° industria nascente° distinguere per tipo di industrie° in pratica, molto diffuso fra i liberisti

• Il deterioramento d. ragioni di scambio:° tesi di Viner (1937)° tesi di Prebisch e H.W.Singer (1950 ca.)° prodotti agricoli° forza complessiva d. economia (es.: guano cileno; petrolio 1973)° coazione a continuare il commercio (vantaggio immediato, svantaggio di

lungo periodo. Il caso della monocoltura)

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EP 52 – dualismo economico• 2 tendenze opposte d. sviluppo:

° diffusione (classici, neoclassici)° polarizzazione: risorse, capitali, lavoro vanno dove sono remunerati meglio

Le economie dualistiche (ad es. Italia)• Le economie dominanti, importano:

a) risorse, prodotti a bassa tecnol., semilavorati (monopsonio)b) capitali (investitori stranieri in azioni e in moneta forte)c) lavoro elementare / lavoro qualificatoesportano: a) prodotti e servizi di alta tecnol. (sempre + immateriali)b) capitali per investimento (delle multinazionali)c) armi

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EP 53 – colonialismo• Le economie dipendenti, cedono:

a) lavoro / b) lavoro qualificato (doppio danno)c) capitali d. classi ricche; per: ° evasione ° acquisto di beni di lusso

° sicurezza (depositi, azioni e titoli di paesi ricchi; immobili)

d) risorse, per l’industria dei paesi ricchi (causa principale del dominio): ° la rapina sistematica del colonialismo: sec. XV-XVI, Portogallo; Spagna sec. XVII, Olanda, Inghilt. (America Centro-Nord); Indonesia (Olanda) sec. XVIII, Francia (America centro-Nord), Inghilt. (Oceania) la tratta degli schiavi sec. XIX, Francia, Inghilt., Germania, Italia (Africa); il Congo Belga (20 mln di morti) India (Inghilt.); Cina

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EP 54 – neo-colonialismo 1• La rapina sistematica del neo-colonialismo• Le multinazionali e paesi che le sostengono Es.:

°Congo (oro, nichel, cobalto, ecc.); secessione anni 1960 / Mobutu° Botswana, Sierra Leone, Costa d’Avorio, Namibia (diamanti);

° Nigeria, Bolivia, Venezuela (petrolio)° Medio Oriente (petrolio); Mossadeq; Mattei

• Le guerre civili pilotate: controllo di risorse e vendita di armi ° le guerre dei bambini• estinzione dei nativi: Boscimani, popoli d. Amazzonia, India e S-E asiatico • La schiavitù oggi:

° produz. di prodotti per l’occid. (scarpe, vestiti, giocattoli) ° lavoro elementare e bambini schiavi° la tratta degli immigrati (cinesi; africani)° la schiavitù in occidente (raccolta di pomodori in Puglia)° la tratta per la prostituzione

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EP 55 – neo-colonialismo 2• La globalizzazione (obbiettivo: liberalizzare le importaz. dei paesi poveri)• GATT / WTO: controllo occid.le dei prezzi • Il dumping• Il sostegno all’agricoltura occ.le e l’invasione dei mercati dei PVSGli aiuti:• quelli buoni: fondazioni e Ong; NU: UNDP, Unicef, ecc.; alcuni aiuti degli

Stati (0,7%; Italia 0,16); chiese• aiuti come dumping a prezzo zero• contropartite commerciali (dipendenza) / contropartite politiche• corruzione e mantenimento dei regimi• grandi opere inutili: indebitamento; disastro ambientale• aiuti in armamenti• Le sementi della Monsanto (dipendenza programmata)I brevetti: ° sui saperi e le tecnologie tradizionali

° divieto di riprodurre medicinali vitali (Aids)

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EP 56 – dipendenza economica le economie dipendenti importano fattori che impediscono lo sviluppo

d. produz. interna:• macchinari; sostituzione d. importazioni (anni 1960):

° prezzi alti – debito - interessi bancari crescenti; ° inadeguatezza di capitale umano locale e istruzione° mancanza di un mercato

• la monocoltura: cacao (Ghana), caffè (Brasile), latte e carne (Amazzonia), banane (Centro America), ecc.: dipendenza estrema

• capitali finanziari d. multinazionali • rifiuti tossici dei paesi ricchi• beni di consumo del modo di vita occidentale• prodotti culturali occidentali

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EP 57a – il sottosviluppo 1Quadro complessivo• il circolo vizioso della povertà (anni 1950)• i processi cumulativi negativi (Myrdal 1957)• protezionismo contro i prodotti ad alta tecnol. dei paesi poveri• inquinamento per gli impianti d. multinazionali (es. Bophal): esportaz. d.

produzione inquinante• rimpatrio dei profitti d. multinazionali• le politiche salariali del FMI• dominio dei proprietari terrieri (Am. Latina)• alleanza occidentali - classi ricche1. Problema demografico2. Transizione demografica

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EP 57b – il sottosviluppo 2• epidemie (malaria, tracoma, Aids, ecc.)• 1 mld denutrito (aumento di 1/5 in tre anni)• 1,5 mld non ha acqua potabile• 6 mln di bambini all’anno muoiono per la fame• Reddito d. 200 persone + ricche d. mondo superiore a quello di 2

mld di persone + povere• Speranza di vita in Europa. 75 ca., in Sierra Leone: 30 anni• Conferenza FAO, Roma nov. 2009: basterebbero 44 mld di $ l’anno

(per la crisi econ.: 2.000 mld in 15 giorni)• 2009, 20 mln di ha acquistati o affittati nei paesi + poveri (Mali,

Ghana, Sudan, Mozambico, Etiopia, Kazazhstan, ecc.) da Cina, Sud Corea, Emirati ecc. dopo la crisi alimentare 2007-08 (affitto 3-10 $ per ha per 50-99 anni): espulsione d. abitanti (come le enclosures)

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EP 58 – i paesi in ascesaCina 1,3 mld di persone; 700 mln in agric.

aumento PIL 10-15% annuo; 800 mld $ in bond USA• export gigantesco (costi d. lavoro bassissimi)• drenaggio d. risorse (petrolio, rame, ferro, carbone, ecc.• controllo d. risorse: Africa (il caso del Darfur)• La produz. ad alta tecnologia (anche India)• I costi ambientali (Yang-tze; Pechino; il carbone)• I costi sociali (lavoro senza regole; disoccupaz. attuale)• I costi politiciIndia: il dualismo interno• esporta ingegneri informatici; ricicla materiali elettroniciBrasile (problema d. Amazzonia)“Tigri asiatiche”; Sud AfricaIl “Quarto mondo”: il microcredito e la donna (“incidenti domestici” in India;

infibulazione in Africa; non autonomia nei paesi arabi) 87

EP 59a – inquinamento d. ambiente

Fonti energetiche tradiz.li: idrocarburi (carbone / petrolio / metano / gas)• CO2; polveri sottili; ecc.:

° effetto-serra (auto; riscaldamento; industria) * conseguenze: si alza il livello dei mari * si sciolgono i ghiacci polari / i ghiacciai: si impoveriscono i fiumi * escursioni climatiche / si rompe il ciclo biologico degli animali ° avvelenamento d. aria (tumori)° fonti non rinnovabili (prezzo del petrolio e “soluzione” del mercato)

Inquinamento chimico • Gas cfc: il buco d. ozono • L’ industria chimica: le plastiche (la diossina; Priolo; Brindisi e Taranto; ecc.)• additivi chimici nei cibi • Fertilizzanti e pesticidi (il percolato) / i detersivi (distruz. di terra e acqua)

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EP 59b – distruzione delle risorse

Energia atomica• le scorie atomiche (durano 300mila anni; 500 metri sottoterra)• gli incidenti d. centrali• la non convenienza economicaLo spreco: l’usa e getta• Crescita enorme dei rifiutiDistruzione delle risorse:

° deforestazione (Amazzonia; Borneo; Congo):legno / coltivazione

° edilizia incontrollata (e incendi dei boschi)° distruzione di animali e piante (per caccia, incendi, distruz. di habitat): gorilla, balene, rinoceronti, tigri, elefanti° distruz. di animali per inquinamento (orso polare; delfini e pesci che ingoiano plastica o mercurio)

L’impronta ecologica89

EP 60a – sviluppo sostenibileI costi sociali non vengono computati nel prezzo(profitti privati e costi collettivi)• Strategia del ghepardo (EROEI: energy return on energy invested)• Effetto NIMBY (not in my back yard)Fonti energetiche rinnovabili:• solare termodinamico (specchi)• solare fotovoltaico (pannelli)• eolico (le polemiche)• biomasse

° etanolo: da mais (USA) o da canna da zucchero (Brasile)° polemiche sui terreni da coltivare

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EP 60b – politiche di sviluppo sostenibile

Freno alle emissioni inquinanti: Riduzione progressiva:° multe; compravendita dei buoni di emissione tra paesi ricchi e poveri

• Protocollo di Kyoto 1997 (Russia / USA / Cina / India / Brasile)

• Copenaghen 2010Riciclaggio dei rifiuti e raccolta differenziataResidui inerti: 5%Perc.le raccolta diff.: Danimarca 95, Italia 54;Berlino 60, Milano 40,Bologna 30, Roma 15, Napoli 8.• Termovalorizzatore a Brescia e nel Lazio

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EP 60c – le grandi visioni sull’ambiente

• Lo sviluppo sostenibilePolitiche economicamente convenienti:

ogni spesa è anche un investimento o un aumento d. domanda

Ricerca per aumentare l’efficacia delle fonti energetiche rinnovabili

• Il negazionismo• La decrescita (Latouche)Energia pulita e disinquinam.: motore del

nuovo sviluppo 92

EP Aggiunte 1– crisi del welfare state

• Crisi fiscale dello stato (O’Connor 1976)• Il breve periodo di Keynes• Il trade-off tra assistenza ed efficienza• L’invadenza dello stato imprenditore• L’assistenzialismo• Il non controllo di produttività (es.: spesa

sanitaria; poli di sviluppo; P.A.)° pensionati baby; ° case popolari abusive° degrado a scuola e scuola come azienda

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EP aggiunte 2 – l’assistenzialismo

• “più mercato, meno stato”• La “deregulation”• “Restringere lo stato sociale”• SUD:° i falsi invalidi; ° i falsi braccianti

° i falsi malati…• Cultura dell’illegalità; corruzione di massa• I controllori che non controllano• La presa della criminalità organizzata• Isole di modernità nel Sud

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EP Aggiunte 3 – crisi della domanda

• Non mancano i fondi, mancano gli sbocchi• Mercati tradizionali saturi:

° pubblicità° beni deteriorabili° beni posizionali° beni ripetitivi

• I nuovi mercati: ambiente; turismo; cultura; ricerca; istruzione; governo del territorio

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