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LEZIONE PROTEZIONE

CIVILE

Senigallia, 13/02/2017

LA DIFESA NAZIONALE

È il complesso delle predisposizioni,misure ed azioni,militari e civili, che consentono alla nazione di

prevenire e fronteggiare situazioni di crisi e di emergenza,interne ed internazionali,nonché di

conflitto armato

• DIFESA MILITARE • DIFESA CIVILE

In Italia e nella maggior parte degli stati modernisi articola in:

LA DIFESA MILITARE• Opera a fronte di minacce che provengono

da azioni di uomini o altri paesi contro lo Stato,il suo territorio e la sua popolazione.

LA DIFESA CIVILE• È l'attività di salvaguardia svolta da parte

dello Stato nei confronti del Paese in occasione di "aggressione alla Nazione“ ovvero atti definibili di matrice volontaria.

LA PROTEZIONE CIVILE

• Si differenzia dalla Difesa Civile in quanto pur occupandosi della salvaguardia della popolazione,interviene a fronte di calamità naturali o antropici che di natura involontaria.

PROTEZIONE CIVILE

E’’’’ L’’’’INSIEME DI ATTIVITA’’’’,UOMINI E MEZZI

CON CUI LA COLLETTIVITA ’’’’AFFRONTA IN MODO

ORGANIZZATO E PIANIFICATOLE CATASTROFI

PROTEZIONE CIVILEDEVE QUINDI ESSERE UN ORGANISMO

IN GRADO DI INTERVENIRECON TEMPISMO ED EFFICACIA

IN CASO DI NECESSITA

1908 Messina80.000 vittime

90% edifici distrutti

1963 Vajont

Oltre 2.000 vittime

1966 FirenzeCirca 30.000 vittimeDanni irreparabili al patrimonio artistico

1968 belice370 vittime1.000 feriti70.000 senza tetto

1976 Friuli989 morti45.000 senza tetto

1980 Irpinia2.735 morti8.848 feriti280.000 sfollati

1997 Marche - Umbria11 morti100.000 senza casa

2000 Valle d’aosta17 vittime7.000 sfollati

2002 Molise30 morti (27 bambini)100 feriti29.25 sfollati

2009 Abruzzo308 vittime1.600 feriti65.000 sfollati

2009 Messina

31 morti95 feriti1.054 sfollati

300 morti circa3.000 sfollati

2016 terremoto centro Italia

MA..NEL CORSO DEI SECOLI è SEMPRE STATO

COSI ?

PreistoriaPer questioni di difesa, i Nuclei familiari diventano Comunità.

Periodo Classico(Antichi Greci, Antichi Romani)

Allo scopo di evitare il propagarsi degli incendi, soprattutto nei porti,

già gli antichi Greci e gli antichi Romani si organizzavano in

piccole squadre di intervento.

1287-FerraraLo statuto della Città prevedeva che i Capi famiglia delle zone rurali tenessero pronti una vanga,un rastrello ed un badile per fronteggiare l’eventuale rottura degli argini del Po.

Medioevo–ItaliaNascita delle Confraternite della Solidarietà che coltempo daranno prima origine alle Misericordie (di stampo religioso),poi alle Società di Mutuo Soccorso(di stampo laico)ed infine alle Pubbliche Assistenze(1900)

XVIIISecolo -ImperoAustro -Ungarico

• Riconoscimento formale dei Brentani(precursori dei“nostri”VdF),dei Nottin(pattuglie che avvisavano della nascita e/o della presenza di incendi)e dei Saltari(precursori delle Guardie Forestali)

• 1864–GinevraNascita del Movimento della Croce RossaA cura di J. Henry Dunant.

• 1926–Regno di ItaliaR.D.L.n.2389 convertito in legge(n.883) nel 1928 con Regolamento Attuativo del 15

dicembre 1927La competenza del soccorso alle popolazioni vengono

affidati al Ministero dei Lavori Pubblici

Periodo1935–1961Regno e Repubblica Italiana

• Con diversi passaggi normativi,la legislazione viene modificata fino alla creazione su base nazionale dei “Servizi Antincendi”(legge469/61) presso il Ministero degli Interni.

• 1950–1960 vengono proposti tre disegni di legge ma nessuno completa l’iter parlamentare.

• 1960–1970 il concetto di protezione civile viene definitivamente affrancato da quello di difesa civile, superando così la storica diffidenza verso la materia.

• Nel 1970 viene introdotta la prima nozione normativa di calamità naturale attraverso la promulgazione della:

LEGGE 996 DEL 08/12/1970

““““NORME SUL SOCCORSO E L’’’’ASSISTENZAALLE POPOLAZIONI COLPITE DA CALAMITÀ ””””

• 1970–1980 a seguito dei tragici terremoti in Friuli Venezia Giulia nel 1976 e in Campania e Basilicata nel 1980 la Protezione Civile assume la struttura odierna. Viene affidato il coordinamento unitario ad un Commissario straordinario di nomina governativa, cui vengono dati i necessari poteri, anche derogatori, dell’ordinamento giuridico vigente.

EVOLUZIONE STORICA DELLE NORME

NASCITA SISTEMA PROTEZIONE CIVILE

l’approvazione dellaLEGGE 225 DEL 24/02/1992

ISTITUISCE IL SERVIZIO NAZIONALEDELLA PROTEZIONE CIVILE

ED INDIVIDUA LE COMPETENZE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO,

REGIONI, PROVINCE COMUNI,COMUNITA’’’’ MONTANE

Ha il compito fondamentale

di tutelare l ’’’’integrità della vita, i beni,gli insediamenti e l'ambiente dai danni

o dal pericolo di danniderivanti da calamità naturali, da catastrofi

e da altri eventi calamitosi.

LEGGE 225 DEL 24/02/1992

• (art. 2) TIPOLOGIA degli eventi calamitosi:

a

b

c

TipologiaA

AMBITI DI COMPETENZA (?)

• Eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria

TipologiaB

AMBITI DI COMPETENZA (?)

• Eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura e dimensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria

TipologiaC

AMBITI DI COMPETENZA (?)

• Calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari

LIVELLO NAZIONALE

LIVELLO REGIONALE

LIVELLO PROVINCIALE

LIVELLO COMUNALE

EVENTO TIPO C EVENTO TIPO B EVENTO TIPO A

Organizzazione operativa di P.C. LIVELLI DI INTERVENTO

LEGGE 225 DEL 24/02/1992attività e compiti della Protezione Civile:• 1 – PREVISIONE

• 2- PREVENZIONE

• 3 - ORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO

• 4 - SUPERAMENTO DELL’’’’EMERGENZA

1- PREVISIONE

• Attività dirette allo studio ed alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi,alla identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone del territorio soggette a i rischi stessi

PREVISIONE = INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI

• Rischio idrogeologico• Rischio sismico• Rischio incendi boschivi• Rischio neve• Rischio emergenze socio-territoriali• Rischi specifici del territorio

• Per una buona gestione dell’emergenza è fondamentale provvedere preventivamente alla

PIANIFICAZIONE!!!

Si vis pacem, para bellum!!

2 -PREVENZIONE

• Attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti a gli eventi anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione

PREVENZIONE = RIDUZIONE DEL RISCHIO

• Attuazione di strumenti urbanistici adeguati a i rischi individuati sul territorio

• Consolidamento patrimonio urbanistico (antisismico)

• Tutela ambientale e riforestazione• Manutenzione dei corsi d’acqua• Rigida applicazione norme sulla sicurezza

industriale• Misure di igiene e profilassi• Monitoraggio ed informazione preventiva(allerta)

3- ORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO

• Attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi ogni forma di prima assistenza

SOCCORSO = ORGANIZZAZIONE DI OGNI

FORMA D’ASSISTENZA• Individuazione delle aree colpite• Accessibilità delle zone interessate• Soccorso tecnico e sanitario• Accertamento del numero di persone da

assistere• Evacuazione presso centri di accoglienza• Distribuzione pasti e generi di prima necessità• Ogni altra forma di prima assistenza

4-SUPERAMENTO DELL’’’’EMERGENZA

• attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita

SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA = RITORNO

ALLA NORMALITA’

• Continuità dell’attività degli uffici pubblici• Ripristino dei servizi principali• Ripresa delle lezioni• Riapertura di attività commerciali,

artigianali ed industriali

CONCETTO BASE• Con "protezione civile " si intendono tutte le strutture e le attività

messe in campo dallo Stato per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

• Con la legge del 24 febbraio 1992, n.225 l'Italia ha organizzato la protezione civile come "Servizio nazionale ", coordinato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto , come dice il primo articolo della legge, dalle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dagli enti pubblici nazionali e territoriali e da ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale.

• Al coordinamento del Servizio nazionale e alla promozione delle attività di protezione civile, provvede il Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento della Protezione civile.

Strutture operative nazionali di PROTEZIONE CIVILE :

• CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO• FORZE ARMATE• FORZE DI POLIZIA• CORPO FORESTALE DELLO STATO• SERVIZI TECNICI NAZIONALI• GRUPPI DI RICERCA SCIENTIFICA• LA CROCE ROSSA ITALIANA• IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE• ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO• IL CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO

IL RUOLO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA

�PRIMO SOCCORSO E TRASPORTO INFERMI

� INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI O SANITARI DI MASSA (gestione ospedali da campo, campi profughi o sfollati)

�RICERCA E RICONGIUNGIMENTO DISPERSI

�RACCOLTA E DISTRIBUZIONE DI GENERI DI PRIMA NECESSITA’’’’ (acqua, viveri, vestiario)

�CENSIMENTO

4 Fasi operative

PrevisionePrevenzione

SoccorsoRipristino

QUINDI TRA QUESTE 4 FASI, CROCE ROSSA DOVE OPERA ?

22/02/17

Obiettivo Strategico 3

Prepariamo le comunità e

diamo risposta ad

emergenze e

disastri

La Croce Rossa Italiana si adopera per garantireun'efficace e tempestiva risposta alle emergenzenazionali ed internazionali, attraverso la formazione ela risposta efficace e tempestiva ai disastri.

La gestione sistematica delle emergenze e dei disastriinizia con la preparazione di volontari formati edaddestrati, nonché con la pianificazione di attivitàvolte a ridurre il rischio di disastri ed emergenze, ancheincoraggiando l'adozione di misure comportamentali edambientali ed a prevenire e ridurre la vulnerabilità delle

comunità.

Gli effetti di un disastro possono essere ridotti se lasituazione viene stabilizzata il prima possibile,consentendo quindi alle persone di iniziare aricostruire le proprie vite e la propria comunità.

Occuparsi di emergenze e disastrinon è solo l ’’’’intervento operativo!

…quindi

ma è…

1) Prevenzione e preparazione2) Soccorso3) Assistenza5) Ripristino

attività di prevenzione e preparazionedelle comunità ai disastri

La gestione sistematica delle emergenze e deidisastri inizia con la prevenzione e la preparazionead un'azione condotta da volontari e staff organizzatied addestrati, nonché con la pianificazione edimplementazione di attività volte a ridurre il rischiodi disastri ed emergenze, anche incoraggiandol'adozione di misure comportamentali ed ambientalied a prevenire e ridurre la vulnerabilità dellecomunità.

Attività di soccorso

L’’’’insieme di attività per salvare

le persone vittime del disastro

Max 3/4 giorni

22/02/17

ASSISTENZA

Salute

Igiene

Acqua

Rifugio

Distribuzione cibo

Vestiti

Da 1 a 3 mesi

RIPRISTINO

Ricostruire vite Ricostruire case Ricostruire servizi

Aiutare le persone colpite a guadagnarsi da vivere

Da 1 mese a …..

…Avete foga di partire ???

Vedendo queste immagini…

Perché

Un soccorritore è una persona che ha le stesse necessità di chi ha subito la calamità

• Mangiare / Bere• Dormire• Bisogni fisiologici• Igiene

La “missione” è gestita e coordinata da “vertici” (sala operativa) che contattano chi deve partire sia in base alle possibilità del volontario (precettazione???) sia in base alla formazione e conoscenze che sono indispensabili in quel momento…

Quindi non STRESSATE chi coordina a livello del comitato

Perché la possibilità di partire per dare un supporto c’è ed è reale ma intasando di chiamate, sms, ecc.. chi sta coordinando non siete di aiuto..anzi!!!

CONCETTO BASE• Con "protezione civile " si intendono tutte le strutture e le attività

messe in campo dallo Stato per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

• Con la legge del 24 febbraio 1992, n.225 l'Italia ha organizzato la protezione civile come "Servizio nazionale ", coordinato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto , come dice il primo articolo della legge, dalle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dagli enti pubblici nazionali e territoriali e da ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale.

• Al coordinamento del Servizio nazionale e alla promozione delle attività di protezione civile, provvede il Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento della Protezione civile.

QUINDI CHI FA PARTE DELLA PROTEZIONE CIVILE ??

Vigili del fuoco, polizia, carabinieri, forze armate, croce rossa italiana… ma

anche servizio sanitario nazionale, comuni, province, regioni e

volontariato!!MANCA L’ELEMENTO

FONDAMENTALE?

SI….

IL fondamento della protezione civile siete voi come cittadini !!!

Infatti siete gli attori principali della Protezione civile perchè le famiglie sono i primi nuclei organizzati che

possono trovarsi, in modo improvviso, sole di fronte ai pericoli

rendendo più facile e gestibile le operazioni di soccorso e favorendo

la gestione dell’emergenza

regole valevoli in tutte le situazioni di emergenza dovute a catastrofi:

• Mantieni sempre la calma.• Segui le istruzioni che verranno impartite dalle autorità competenti.• Portati in un luogo sicuro.• Chiudi l’acqua, la luce ed il gas• Non intralciare il traffico telefonico se non per reali esigenze.• Tieni a portata di mano i numeri utili.• Non usare la macchina per non intralciare i soccorsi• Non utilizzare mai l’ascensore• Non cercare di recuperare i tuoi oggetti mettendo in pericolo la tua

incolumità: la tua vita e quella dei soccorritori che poi ti dovranno aiutare valgono molto di più

• Una volta in un luogo sicuro resta li fino al termine dell’emergenza• In caso di feriti contatta al più presto i soccorsi

Cosa sono le catastrofi ?

““““Evento che coinvolge un numero elevato di vittime e le infrastrutture di un determinato

territorio, producendo un’improvvisa e grave sproporzione tra le richieste di

soccorso e risorse disponibili,destinata a perdurare nel tempo

(oltre 12 ore).” (dalla Gazzetta Ufficiale)

Possono essere:

• Naturali : geologiche, climatiche, batteriologiche.. etc.

• Tecnologiche: incidenti alla circolazione, con sostanze chimiche, esplosioni, crollo di dighe.. etc.

• Belliche: guerra

• Sociali: terrorismo, rivolte, carestie..

Autoprotezione e prevenzioneCi si auto-protegge soltanto se si ha una conoscenza adeguata dei

rischi relativi al territorio e se, preventivamente, ci si prepara ad affrontare delle possibili situazioni di crisi. In ogni casa dovrebbero essere sempre pronti :

• Riserva d’acqua• Riserva di generi alimentari• Medicinali personali• Bagaglio d’emergenza• Borsa portadocumenti• Estintori• Cassetta del primo soccorso• Elenco dei numeri telefonici utili e mappa con indicazioni delle aree

di attesa.

In caso di alluvione

Se sei in casa:• Se la casa non e ancora allagata stacca la corrente elettrica e

chiudi il rubinetto del gas.• Se puoi sali ai piani superiori dell’edificio.• Non usare l’ascensore, la corrente puo andare via in qualsiasi

momento.• Non ti recare in locali interrati o seminterrati per nessun motivo.

Se stai viaggiando in auto:• Se l’acqua inizia ad invadere la strada non accelerare e non

fermarti, ma prosegui lentamente a velocita costante.• Non attraversare ponti su fiumi in piena, potrebbero crollare.• Portati in sicurezza e attendi istruzioni dalle autorita competenti.

In caso di terremoto o franaSe sei in casa:• Non uscire finche non e terminata la scossa o la frana.• Recati in un punto sicuro della casa: presso architravi, muri o colonne portanti, angoli

delle pareti o sotto tavoli o mobili robusti.• Non rimanere nelle vicinanze di finestre, mobili pensili, pareti a vetro, lampadari e

specchi.• Non recarti su balconi e soppalchi, Non usare l’ascensore.• Se devi usare le scale, cammina rasente al muro prestando la massima attenzione.• Se i locali sono agibili chiudi il gas, l’acqua e l’elettricita.

Se sei all’aperto:• Non ripararti sotto cornicioni, grondaie e balconi ma dirigiti verso spazi liberi lontano

da edifici e linee elettriche.• Se sei in macchina non sostare mai sotto o sopra cavalcavia, ponti e gallerie, sotto

linee elettriche, paloni o simili.• Segui le istruzioni che ti verranno impartite dalle autorita competenti.• Non intralciare il traffico usando l’automezzo se non per casi di reale necessita.

In caso di incendio di un edificio o in luogo abitato

Se sei in casa:• Chiama subito i vigili del fuoco o chiedi

soccorso• Stacca la corrente o il gas.• Sosta in una stanza con l’acqua che scorre e

apri i rubinetti dell’acqua.• Tappa le fessure delle porte con stracci

bagnati.• Se il fumo non ti fa respirare, filtra l’aria

attraverso un fazzoletto bagnato.• Sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire) e

attendi l’arrivo dei soccorsi.

In caso di incendio boschivo• Segnala l’evento alle autorita competenti, non pensare

che qualcuno l’abbia gia fatto.• L’incendio non e uno spettacolo: non stare a guardare,

potresti intralciare i soccorsi e correre dei rischi.• Allontanati dalle fiamme sempre nella direzione opposta

del vento.• Se ti trovi all’interno dell’incendio cerca di portarti nella

zona gia bruciata.• Se vieni investito dal fumo copriti naso e bocca con un

fazzoletto o un altro indumento.

In caso di fughe di gas• Quando avverti un forte odore di gas evita di

accendere luci, campanelli, altre apparecchiature elettriche o fiamme libere, e chiudi subito il rubinetto del gas o della bombola.

• Fai aerare i locali aprendo finestre e porte.• Proteggiti il naso e la bocca con un fazzoletto

bagnato.• Avverti immediatamente le autorita competenti.

In caso di neve (si intende tutta quella serie di disagi e difficoltà dovute a precipitazioni nevose abbondanti

e improvvise)

• Limita l’uso dell’automobile.• Viaggia solo se necessario e con catene o

pneumatici da neve.• Parcheggia in aree private lasciando libere le

strade per agevolare i mezzi di soccorso.• Ripulisci il marciapiede davanti alla tua

abitazione.

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una domanda

??