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La femminilizzazione dei flussi migratori

Sociologia delle migrazioni a.a. 2019/20

Cds Servizio Sociale – DiSPeS Unical

Lezione 10_11_2019

Morokvasic (1984) «birds of passage are also women»

Presenza femminile predominante in molte nazionalità (nelle migrazioni intraeuropee degli anni ’50 e ’60 la componente femminile era minoritaria)

• Ricongiungimenti familiari

• Informalizzazione e terziarizzazione dell’economia

• Nei paesi del mediterraneo i migranti suppliscono alle carenze del sistema di welfare

• l’aumento dei grandi anziani (metà anni ‘90) allarga progressivamente l’ausilio di “lavoratrici” migranti in ambito domestico (Italia); un processo via via sempre più esteso anche ai paesi del nord-centro Europa

Una discriminazione stratificata

• Condizione di doppia discriminazione in quanto donne e in quanto immigrate [Brettel e Simon 1996] : stereotipi di genere; stereotipi «etnici»

• Tripla discriminazione: genere/razza/classe (Vicarelli 1994; Andall 2000; Anderson 2000)

A1

Diapositiva 3

A1 alterità culturale quale strumento per definire situazioni di segregazione nel mercato del lavoro assenza di opportunità di mobilità sociale; processi di sostituzione tra nazionalità di donne migranti primo arrivate (nazionalità filippina) e quelle dell’est Europa;Anna; 10/11/2019

La gerarchizzazione razziale delle donne migranti

• Le famiglie autoctone preferiscono avere come collaboratrici domestici donne di determinate nazionalità

• Reticoli specializzati nella fornitura di collaboratrici familiari ;

• Stratificazione nelle preferenze legate alle provenienze modificabili nel corso del tempo. Processi di sostituzione tra nazionalità di donne migranti primo arrivate (nazionalità filippina) e quelle dell’est Europa

La stratificazione globale dell’accudimento (1)

• una tendenza “all’importazione di accudimento e amore dai paesi poveri verso quelli ricchi” (Hochshild, 2004: 22).

• Il fenomeno del care drain: risorse di cura sottratte alle famiglie di origine

• La stratificazione dell’accudimento: rinuncia alle proprie funzioni materne da parte delle donne migranti [Ambrosini 2008].

• Le datrici di lavoro italiane assolvono compiti di regia, coordinamento con l’ambiente esterno.

La maternità transnazionale

Centralità della figura materna, sia quando emigra, sia quando rimane in patria, mediando tra marito e figli

Importanza della figura del caretaker sostitutivo: altre donne che “surrogano” senza “esautorarla”, la funzione della madre migrata.

Varietà dei mezzi per comunicare l’affetto e la cura a distanza: le rimesse e i regali periodici.

Catarino e Morokvasic (2005) “migrano al fine di restare a casa loro”

Le donne nella migrazione in Italia (1)

• ‘70: La migrazione delle madri separate. Il lavoro domestico a tempo pieno

• ’80-’90: la mobilità orizzontale e la partecipazione al sindacato. Donne primo-migranti(capoverdiane, brasiliane e filippine).

• ‘80-’90: le donne invisibili del Maghreb – Les « voyageuses» de l’Afrique sub-saharienne (Sarr 1998, Cordonnier 1987)

• 2000: le badanti, flussi dall’Europa Orientale (Ukraina, Romania, Moldavia, Russia) – La leggeBossi-Fini

• ‘98-2018: Le madri sole (le donne rifugiate)

Le donne nella migrazione in Italia (2)

L’incapacità per i paesi del Sud Europa ed in particolare per l’Italia, di coniugare cambiamenti del welfare alle trasformazioni demografiche. La presenza delle lavoratrici straniere consente alle donne italiane di lavorare fuori casa conciliando gli impegni familiari senza cambiare nulla nella relazione di genere (Andall 2000).

• Asimmetrie di genere: componenti nazionali maschili (Nord Africa – Senegal); maggioranza donne (Filippine, America Latina, Ucraina e Moldavia)

Emigrazione è emancipazione?

• Negoziazione dei ruoli coniugali

• La trasformazione di rapporti patriarcali nella famiglia di origine

• Uno sguardo femminile sull’esperienza migratoria: dalle reti etniche all’associazionismo misto;

• Nuovi legami di appartenenza con il contesto di origine

Teorie dei networks: le reti migratorie

• Definizione: complessi di legami interpersonali che collegano migranti, migranti precedenti e non migranti nelle aree di origine e di destinazione, attraverso i vincoli di parentela, amicizia e comunanza di origine (Massey 2000)

Gli elementi distintivi delle reti (1)

• capitale sociale: l’insieme delle risorse relazionali come risorse di inserimento e di promozione sociale

• L'etnia si riferisce a un gruppo di individui che condividono una storia, una cultura, l’appartenenza ad un territorio (Smith, 1986).

• L’identità etnica viene assegna sulla base della rappresentazione delle comunità migranti da parte dei nazionali

L’impatto delle reti sui processi insediamento… (1)

Compensano alla debolezza dell’azione istituzionale

• Le reti suppliscono alle carenze politico-istituzionali nella predisposizione di strutture di accoglienza, sostegno e orientamento dei nuovi arrivati dal punto di vista dell’integrazione economica e sociale.

L’impatto delle reti sui processi insediamento… (2)

Offrono sostegno emotivo e psicologico

• Difesa dallo stress della lontananza da casa, della solitudine, della difficoltà a comunicare.

• La riscoperta e la rielaborazione di una propria identità culturale che li aiuta a liberarsi di un senso di inferiorità inflitto dalla società di destinazione.

L’associazionismo migrante

• Mediare tra la dimensione pubblica e privata (Ranci 2011).

• L’esperienza associativa: una membrana tra l’individuo e l’associazione (Magatti 2005).

• Vivere attraverso la pluriappartenenza

Associazionismo interetnico e mistodelle donne nella migrazione

La socializzazione all’universalismo (Arendt 1985; Balibar2012).

• Intrecci: 60 associazioni di donne migranti residenti in Emilia Romagna.

• No.Di.: “I Nostri Diritti”. Attività: la tutela dei minori; della salute e del lavoro

Al di là della protezione etnica: la « double présence »

2010: i gruppi femminili attivi nei luoghi di origini dall’Africa Subsahariana –L’emancipazione dall’associazionismomaschile

Le nuove migrazioni femminili: tra genere e generazioni(‘90-2000)

Il processo di “coscientizzazione” (Batliwala 1994) :

• Associazione donne filippine in Italia

• Associazione donne rumene in Italia – A.D.R.I.

• ACMID (Association des femmes marocaines en Italie)