Le Vertigini

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Le Vertigini. Giuseppe Mangiacavallo 15 Gennaio 2002 h.21.30. “Mi manca la terra sotto ai piedi” “Mi gira la testa” “Mi sembra di non avere appoggi” “Mi sento ammaraggiato” - PowerPoint PPT Presentation

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Le Vertigini

Giuseppe Mangiacavallo

15 Gennaio 2002

h.21.30

“Mi manca la terra sotto ai piedi”

“Mi gira la testa”

“Mi sembra di non avere appoggi”

“Mi sento ammaraggiato”

Sono alcune dell’espressioni usate dalle persone che accusano vertigini unitamente alla paura di cadere e di non essere in grado di stare in piedi autonomamente

Anatomo-FisiologiaSistema dell’equilibrio:Due labirinti (orecchio interno);Occhi (vista);Sistema propriocettivo ( recettori su

mm.,Articolazioni, in particolare collo e tronco, atm, barocettori piante dei piedi,etc.)

Quindi non un organo ma una molteplicità di sottosistemi integrati da un “computer centrale” identificabile con il cervelletto ed il tronco encefalico

Vertigini:Periferiche o Centrali

Alterata risposta dell’unità centrale;

Errata informazione ricevuta dalla periferia.

Errata elaborazione di un messaggio, inviato in modo corretto, ma gestito in modo inappropriato dall’integratore centrale e quindi dal sistema nervoso.

Sindromi V.Centrali Più gravi; Spesso associate ad altri sintomi di

disfunzione neurologica; Dovute per lo più da cause

vascolari,tumorali,degenerative ed infiammatorie.

Sindromi V.Periferiche Causa più frequente: (per quanto riguarda le

vertigini di maggior rilevanza clinica) alterazione del labirinto posteriore.

Spesso accanto ai sintomi vestibolari (sistema vestibolare è la parte del sistema dell’equilibrio connessa alla funzione labirintica) si hanno spesso sintomi uditivi (sordità, ronzii,) per la situazione anatomica.

Alter. sist. equilibrio 3 sintomi principali: Vertigine Instabilità Nistagmo

Sintomi accessori: ss. Neurovegetativi (nausea,vomito); ss.Uditivi e nelle “forme centrali” possibili ss.Neurologici.

Reazione psicoemotiva del paziente.

Vertigine:Definizione

“Una falsa sensazione di rotazione del proprio corpo, o della testa, oppure degli oggetti dell’ambiente circostante”.

Falsa: non un disturbo “reale” dell’equilibrio, ma della “percezione dell’equilibrio” stesso.

Instabilità:definizione

Reale;

Legata ad una vera e propria incoordinazione del tono muscolare;

Evidente anche ad un osservatore esterno.

Classificazione V.Soggettiva: sensazione di non

essere in equilibrio, di sentirsi instabile,di avvertire che è il proprio corpo a muoversi.

V.Oggettiva: sensazione di vedere girare l’ambiente attorno al corpo.

NistagmoNistagmo: involontario movimento “a scosse”

degli occhi.Normalmente è fisiologico;L’ampiezza del Nistagmo è l’elemento nel

determinare la sensazione oggettiva o soggettiva della vertigine

Ogni intensa crisi V.”Oggettiva”sarà sempre accompagnata da nistagmo osservabile dall’esaminatore.

Classificazione delle Sindromi Vertiginose 1

S.V.Acute non ricorrenti: Unico episodio molto intenso; Vertigine perdura per giorni,

attenuandosi progressivamente; Presenti sintomi neurovegetativi; Intenso nistagmo spontaneo; Marcata instabilità con tendenza a

cadere dal lato leso.

“Labirintite?” Erroneamente queste sindromi che

riconoscono come movente una causa infettiva, circolatoria o traumatica, vengono indicate con il termine “labirintite”, ma talvolta la lesione non avviene al livello del labirinto bensì del nervo vestibolare (nevrite vestibolare)

Classificazione delle Sindromi vertiginose 2

S.Vertiginose a crisi ricorrenti Breve durata; Possono recidivare a distanza di tempo

variabile; Nistagmo spontaneo è assente; Paura ed ansia “anticipatoria”; Le 2 forme più frequenti sono: Malattia di Ménière “Vertigine parossistica posizionale

benigna” o “Cupololitiasi”

Classificazione delle Sindromi Vertiginose 3

Terzo gruppo Sensazione di disequilibrio, più o meno

continuo; Intensità variabile; Senza vere e proprie crisi di v.rotatorie; Vissuto dal paziente in modo invalidante; Cause: problematiche posturali

(propriocettori, ATM).

Cupololitiasi Crisi di v.rotatoria di durata

limitatissima, parossistica, che si verifica compiendo particolari spostamenti del capo o nell’assumere particolari posizioni !!!

Per anni =Artrosi cervicale; in realtà la sede anatomica è il labirinto posteriore

Malattia di Ménière Caratterizzata da un aumento dell’endolinfa

nel labirinto 1°fase: lieve ipoacusia e ripienezza

auricolare; 2° fase ipoacusia più franca, acufeni e crisi

vertiginose; 3° fase: peggiora l’ipoacusia, vertigini più

violente con improvvise cadute, senza però perdita della coscienza

Cause delle Vertigini Traumatiche: “colpo di frusta” Malattia di Ménière Artrosi cervicale Labirintiti Intossicazioni Sindromi menieriformi

“Colpo di frusta” Vertigini con nausea e vomito; Esordio immediato o tardivo; Immediato: per violento spostamento

dell’endolinfa; Tardivo: contrattura dei mm. del collo

che comprimono le aa. vertebrali.

Artrosi Cervicale S. di Neri-Barré-Lieou: comparsa,

spesso improvvisa ed al mattino di vertigini e nausea;

Le Vertigini possono insorgere anche nelle IADL

Intossicazioni Alcool Cibi, (crostacei, frutti di mare,) Farmaci (asa, piramidone)

Sindrome di Arslan: crisi vertiginosa senza perdita dell’udito.

Sindromi menieriformi Esposizione al freddo o al caldo intensi Ipotensione arteriosa Stati ansiosi

Menieriformi: che mimano la S. senza le 3 fasi e la sordità

Disturbi del “microcircolo” in persone predisposte geneticamente alle VV.?

Cosa fare in P.S.? Anamnesi; Esame Obiettivo: Prova di Romberg (oo aperti e chiusi per valutare

l’apporto della vista); nella maggior parte dei casi l’instabilità legata ad un disturbo labirintico tende a peggiorare con la chiusura degli oo

Prova di Unteberger Prova della marcia Ricerca del Nistagmo PAO clino ed orto Ricerca di “soffi” sulla regione del collo

Accertamenti diagnostici in P.S.

Doppler TSA: solo quando si sospetti una importante causa vascolare

Rx-rachide cervicale: di scarsa utilità, perché la maggior parte dei disturbi propriocettivi di origine cervicale derivano dalle articolazioni e dall’alterato tono muscolare e non dalla componente scheletrica.

Terapia Necessariamente personalizzata Risolvere nel più breve tempo

possibile la crisi vertiginosa Agire anche sulla componente

psicoemotiva del paziente

Farmaci 1 Betaistina: (microser,vertiserc): simile

all’istamina: blocco della trasmissione delle afferenze dal labirinto -S.N.C.

Corticosteroidi: via parenterale, accelerano la risoluzione dell’idrope. Fenomeni immunologici correlati all’idrope?

Farmaci 2 Anti-istaminici, calcio-antagonisti:

probabile meccanismo anti-allergico

Cinnarizina, Stugeron: debole azione antistaminica, spiccata azione calcio-antagonista.

Mannitolo

Farmaci 3 BDZ e Neurolettici: A basso dosaggio Torecan supposte come ultimo rimedio

e mai come profilassi delle crisi vv. Antiemetici Antichinetosici:cerotti alla Scopolamina Melatonina: azione antiossidante

Terapia dietetica Alimenti ricchi di vitamina PP ( niacina o acido

nicotinico Fegato Rene (rognone) Formaggi Legumi Pesce bianco Cereali Frutta Oligoelementi minerali (manganese,cobalto)