Le relazioni tra ambiente insediativo e parco I luoghi direzionali del parcoI luoghi direzionali del...

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Le relazioni tra ambiente insediativo e parco

• I luoghi direzionali del parcoI luoghi direzionali del parco• Le reti connettive materialiLe reti connettive materiali• La rete della ricettività e dell’accoglienzaLa rete della ricettività e dell’accoglienza• La rete delle infrastrutture culturali e La rete delle infrastrutture culturali e

ricreativericreative• Qualità dell’ambiente insediativo e messa Qualità dell’ambiente insediativo e messa

in sicurezza dei luoghi del parcoin sicurezza dei luoghi del parco

I temi progettuali

Le relazioni tra ambiente insediativo e parco

Le relazioni tra ambiente insediativo e parco

Le relazioni tra ambiente insediativo e

parco

Le relazioni tra ambiente insediativo e parco

Le strategie del Piano

• Il Piano del Parco Nazionale d’Aspromonte è stato approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 159 del 5 marzo 2007.

• Le azioni:• Il potenziamento degli spazi culturali e ricreativi, di

strutture ricettive, della rete sentieristica, • la promozione di forme di lavoro qualificato

Per promuovere l’integrazione delle finalità di tutela e conservazione con quelle dello sviluppo delle attività compatibili e sostenibili.

La zonizzazione

• Il piano suddivide il territorio in zone omogenee secondo “i caratteri del paesaggio attraverso l‘ecotopo (unità minima omogenea di paesaggio)

• La stessa area, sulla base degli assetti di struttura ecologica, del valore naturalistico dei sistemi e dei fattori di rischio, è suddivisa in zone omogenee funzionali ai fini degli interventi di tutela valorizzazione e d'uso delle risorse

Le zone del piano• Aree di riserva integrale: Zona A, nelle quali l’ambiente naturale è conservato nella sua

integrità e cioè nella totalità dei suoi attributi naturali. L’obiettivo del Piano è la conservazione delle caratteristiche naturali, perseguita per il valore intrinseco del bene e per scopi di ricerca scientifica.

• Aree di riserva generale orientata: Zona B, nelle quali l’obiettivo è la rinaturalizzazione. Le aree di riserva orientata sono costituite in generale da areali di elevato pregio naturalistico e paesaggistico, con maggiore grado di antropizzazione rispetto alle zone A. Nelle zone di riserva generale orientata è perseguita, secondo i casi, la tutela degli attuali valori naturalistici oppure il ripristino naturalistico, quando si tratti di sistemi degradati con potenzialità di recupero.

• Aree di protezione: Zona C, sono aree di protezione, nelle quali sono ammesse costruzioni e trasformazioni del territorio rivolte specificatamente alla valorizzazione dei fini istitutivi del Parco Le aree di protezione sono territori interessati dalla presenza di ecosistemi, non alterati in modo intensivo dall’insediamento e dagli usi umani; esse sono destinate alla conservazione ed all’uso ricreativo, educativo e turistico, nonché allo svolgimento di attività umane, finalizzate allo sviluppo delle comunità insediate, purché compatibili con la conservazione degli ecosistemi.

• Aree di promozione economica e sociale, sono territori intensamente interessati dai processi di antropizzazione, in cui sono promossi e conservati i processi di integrazione tra ambiente naturale ed attività umane, al fine di migliorare la vita socio-culturale ed economica delle collettività locali.

• Aree speciali: Zone Cs e Ds. sono individuate delle Aree speciali, in ragione delle preesistenze insediate nel territorio e della necessità di interventi di riqualificazione, adeguamento, completamento e/o potenziamento, che ne garantiscano il migliore utilizzo, la piena fruizione ed il migliore inserimento nell’ambiente naturale.