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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)Ente proponente il progetto: PROVINCIA DI LECCO 2)Codice di accreditamento: 3)Albo e classe di iscrizione: Regionale - LOMBARDIA CARATTERISTICHE PROGETTO 4)Titolo del progetto: PARCO MONTE BARRO: GIOVANI PER RINNOVARE IL PARCO 5)Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): AMBIENTE – SALVAGUARDIA E TUTELA DI PARCHI E OASI NATURALI cod. C04 2^ NZ04654

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI

IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1)Ente proponente il progetto:

PROVINCIA DI LECCO

2)Codice di accreditamento:

3)Albo e classe di iscrizione: Regionale - LOMBARDIA

CARATTERISTICHE PROGETTO

4)Titolo del progetto:

PARCO MONTE BARRO:

GIOVANI PER RINNOVARE IL PARCO

5)Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

AMBIENTE – SALVAGUARDIA E TUTELA DI PARCHI E OASI NATURALI cod. C04

2^

NZ04654

6)Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il

progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;

identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

PARCO MONTE BARRO

Ente gestore costituito dai Comuni di Galbiate, Garlate, Lecco, Malgrate, Oggiono, Pescate e Valmadrera, Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino e Provincia di Lecco.

La popolazione dei soli 7 comuni consorziati è di oltre 85.000 abitanti. Superficie: 665 ettari Altitudine: da 200 a 922 metri s.l.m. Sede del Parco: Via Bertarelli 11 – 23851 Galbiate (LC) Tel 0341.542266 www.parcobarro.it– [email protected]

L’ente Parco è: o gestore del Parco naturale del Monte Barro; o gestore del SIC (Sito di Importanza Comunitaria); o gestore della ZPS (Zona di Protezione Speciale); o gestore del CFA (Centro Flora Autoctona – Stazione Sperimentale Regionale); o proprietario e gestore del MEAB (Museo Etnografico dell’Alta Brianza); o proprietario e gestore del MAB (Museo Archeologico del Barro); o proprietario e gestore della stazione ornitologica di Costa Perla (Stazione

Sperimentale Regionale).

L’AMBIENTE DEL PARCO

Il Parco è interamente compreso nel Monte Barro, un rilievo calcareo dolomitico, alto 922 metri, situato al limite meridionale delle Prealpi lombarde e circondato da ambienti acquatici quali il lago di Annone, il lago di Garlate e il ramo del lago di Como in prossimità di Lecco. Un monte isolato, ma ricco di notevoli luoghi di interesse naturalistico, storico e culturale. Durante il periodo di massima espansione glaciale, la sommità del monte è rimasta al di fuori dei ghiacci e questo ha notevolmente influenzato sia l’aspetto morfologico del territorio, sia l’aspetto floristico del monte. A testimonianza si possono trovare e osservare lungo i versanti del monte Barro depositi morenici, fluvio-glaciali e massi erratici che a volte presentano particolari cavità di origine sconosciuta, che alcuni considerano antropici, mentre altri ne assegnano un’origine naturale. Chi percorre i sentieri del Monte Barro può notare l’elevata biodiversità di ambienti presenti, dal bosco submediterraneo alle faggete, dalle praterie magre alle rupi e alle sorgenti calcaree e rimane incantato di fronte alle molteplici specie floristiche presenti. Il Monte Barro, infatti, è l’area protetta lombarda con maggior diversità floristica (in 665 ettari sono state censite circa 1200 piante). Divulgare l’importanza della biodiversità e la sua conservazione sono infatti proprio le missioni del Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia gestito dal Parco e al quale afferiscono l’ Università dell’Insubria e la Fondazione Minoprio.

LUOGHI DI PARTICOLARE INTERESSE NEL PARCO

o Villa Bertarelli – Sede dell’Ente Parco e del Centro Flora Autoctona (CFA) o Camporeso – Sede del Museo Etnografico dell’Alta Brianza (MEAB). o Piani di Barra – Parco archeologico, insediamento di età gota (V-VI sec. d.C.) o Monte Castelletto sede di nuove ed interessanti campagna di scavo e di

restauro o Eremo–Centro Parco per l’educazione ambientale “Giuseppe Panzeri” e Museo

Archeologico del Barro (MAB). o Costa Perla – Stazione ornitologica sperimentale, sede dell’antico Roccolo. o San Michele – Chiesa incompiuta di San Michele (sec. XVII). o Baita Pescate – Centro visitatori Parco. o Falesia di Camporeso - Palestra di roccia. o Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Monte Barro (sec. XV).

GLI IMMOBILI DEL PARCO

Il Parco è proprietario dei seguenti immobili: ● Parte di Villa Bertarelli a Galbiate (LC) e relativi giardini storici – (è la sede del Parco

e del CFA). ● Eremo di Monte Barro (sede di: Museo Archeologico del Barro, Centro Parco per

l’educazione ambientale, nuovo ostello Parco Monte Barro, con cucina e 50 posti letto, salone multimediale e sale riunioni, bar-ristorante, magazzini del MEAB e di numerosi locali gestiti in parte anche da Associazioni di Volontariato operanti nel territorio).

● Compendio di Camporeso – Vi è il Museo Etnografico dell’Alta Brianza, la sede delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) e della sezione provinciale del WWF.

● Cinque baite – concesse in uso ad altrettante associazioni di volontariato i cui membri svolgono lavori di manutenzione ambientale.

● Roccolo di Costa Perla – Sede dell’omonima Stazione Sperimentale Ornitologica e di una sezione staccata del Museo Etnografico.

Inoltre l’ Ente gestisce: ● la restaurata Chiesa di San MIchele, a Galbiate, sede di spettacoli culturali e di una

storica Sagra nel mese di settembre; ● le aree archeologiche dei Prati di Barra e del Monte Castelletto, sede di

insediamenti archeologici di età Gota, interamente scavati e restaurati, comprendenti anche un orto didattico dove vengono coltivate varietà antiche di cereali, un laghetto e una fossa per le attività didattiche e di scavo archeologico simulato;

● un campo di Orienteering, organizzato per le attività didattico-sportive nei pressi della pineta di Pian Sciresa;

PRINCIPALI LUOGHI IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO

❖ I SENTIERI E GLI AMBIENTI NATURALI DEL PARCO: rappresentano luoghi di grande interesse per i numerosi escursionisti e sportivi che percorrono il monte sul quale

vi è una fitta rete sentieristica (circa 75 chilometri complessivi di cui circa 44 chilometri sono opportunamente segnalati con 155 cartelli tipo CAI). Questi sentieri portano in luoghi assai caratteristici dal punto di vista naturalistico (fauna fossile, faggete, boschi sub mediterranei a rovere e roverella, praterie primarie xeriche e prealpino-insubriche, sorgenti carsiche, rupi calcaree …) con elevata diversità degli habitat ed una elevatissima biodiversità floristica. Il Parco è inoltre proprietario di aree boschive e prative per un totale di 75 ettari di cui 17 di ceduo, 13 di alto fusto e 45 prativi. Dette aree richiedono costanti interventi di salvaguardia e manutenzione ambientale e di prevenzione antincendio che vengono effettuati per lo più dai volontari delle numerose associazioni e gruppi che operano nel Parco. Nel versante settentrionale della montagna, facilmente accessibile da Lecco è stato realizzato un campo di orieenting frequentemente utilizzato da gruppi e scolaresche. Due carte topografiche al 1000 e al 2000 consentono di rilevare tutte le informazioni necessarie per tracciare e percorrere itinerari nuovi sul grande prato di Pian Sciresa e sulla pineta e i boschi che lo circondano.

❖ LA VAL FAE’ costituisce uno degli ambienti a maggior naturalità del Monte Barro. La storica riserva a interesse forestale del Parco è sul versante del monte esposto a nord e questa sua particolarità la rende molto interessante sia dal punto di vista climatico che vegetazionale. Ospita belle foreste di faggi, aceri, tigli, frassini, ciliegi e altre specie e vede la presenza di preziose e storiche sorgenti.

❖ CENTRO FLORA AUTOCTONA (CFA)

Presso la sede del Parco è localizzata questa stazione sperimentale della Regione Lombardia il cui obiettivo fondamentale è quello di promuovere azioni per la tutela della biodiversità e tali da garantire la disponibilità di piante autoctone compatibili con le popolazioni lombarde per progetti di conservazione e per interventi di riqualificazione e recupero ambientale. Il CFA opera a supporto dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Lombardia e si occupa di tutte le fasi che portano alla produzione di sementi o di piante in vaso, dalla raccolta dei semi in natura, alla loro conservazione nella Banca del Germoplasma delle Piante Lombarde (realizzata e gestito dal CFA), allo studio del processo di germinazione e alle successive fasi di coltivazione in serra e in pieno campo. Il CFA è coinvolto in numerosi progetti quali la riqualificazione floristica di boschi degradati di pianura, la produzione di sementi per inerbimenti di aree denudate (cave, piste da sci, ecc.), la produzione di piante

rare o minacciate per interventi di ripopolamento e/o reintroduzione. Al CFA aderiscono, oltre alla Regione stessa, la Fondazione Minoprio (sperimentazione agronomica) e l’Università degli Studi dell’Insubria (ecologia vegetale, test di germinazione) e di Pavia (Banca del Germoplasma). Nei congelatori della Banca del germoplasma sono conservate migliaia di campioni di semi (circa un terzo dei quali della flora lombarda minacciata); ulteriori campioni sono custoditi presso la Millenium Seed Bank di Kew (Londra).

❖ LA STAZIONE ORNITOLOGICA SPERIMENTALE DI COSTA PERLA, costituita dal Parco, è stata nel 1992 riconosciuta dalla Regione Lombardia ed è situata in un vecchio roccolo di proprietà del Parco ora riconvertito ad attività scientifica per lo studio delle migrazioni e per scopi didattici. E’ stato uno dei primi centri di inanellamento italiani ad operare senza l’impiego di animali vivi. Annualmente vengono fatte campagne di cattura, una primaverile e una autunnale a cura di esperti ornitologi. Gli uccelli catturati con le reti vengono inanellati, misurati e rimessi in libertà senza essere danneggiati. Ad oggi sono stati contrassegnati oltre 30.000 uccelli appartenenti ad 88 specie diverse; alcuni di questi individui sono stati poi ritrovati in diverse località europee ed africane. La Stazione esegue anche studi sull’avifauna nidificante sul Monte Barro e partecipa a programmi di ricerca nazionali ed internazionali. Al roccolo vi è anche la sede della sezione staccata del Museo Etnografico dell’Alta Brianza dedicata all’illustrazione dell’uccellagione e della caccia tradizionali.

❖ IL CENTRO PARCO CON IL MUSEO ARCHEOLOGICO E I NUOVI ALLESTIMENTI Presso l’Eremo Monte Barro, è unisce il primo centro visitatori, in cui sono illustrate le peculiarità naturalistiche del Parco ad un laboratorio ecologico didattico dotato di strumentazioni scientifiche (stereoscopi, kit per analisi terreno e acque, strumentazioni di laboratorio, materiali da esercitazione) a disposizione per le attività didattiche e al Museo Archeologico del Barro, ove sono raccolti ed esposti interessanti reperti di V-VI secolo, rinvenuti nel vicino insediamento goto dei Piani di Barra.

Presso il Centro Parco sono attivi un ostello con 50 posti letto con cucina attrezzata e sala soggiorno, un bar-ristorante, un salone attrezzato per proiezioni e convegni, diverse sale riunioni e due grandi terrazzi panoramici spesso utilizzati per serate astronomiche.

Sulla costa panoramica aperta verso la Valtellina, oltre il parco storico dell’Eremo, sede di un giardino recentemente abbellito e rinnovato, è localizzato il “Sentiero botanico Giovanni Fornaciari” in cui, lungo il percorso ad anello opportunamente attrezzato e illustrato, si succedono cinque tra i più significativi ambienti delle Prealpi Lombarde: la prateria delle rocce carbonatiche, il prato magro, lo stipeto, la boscaglia submediterranea e il bosco mesofilo.

❖ I NUOVI SPAZI AL CENTRO PARCO: i lavori del secondo lotto dell’intervento di riqualificazione dell’Eremo Monte Barro, hanno reso disponibili ulteriori spazi utilizzabili per la realizzazione di interventi didattici ed espositivi, consentendo di aggiungere una sala proiezioni, un laboratorio didattico e una biblioteca tematica e di ampliare l’offerta polifunzionale del centro parco.

❖ IL MUSEO ETNOGRAFICO DELL’ALTA BRIANZA (MEAB) si trova in località Camporeso, documenta la vita quotidiana delle classi popolari, e in particolare contadine in Brianza e nel Lecchese nei secoli XIX e XX. Attraverso l’uso di un allestimento tecnicamente innovativo, il museo fornisce al visitatore un’occasione d’incontro con oggetti, immagini, rumori, suoni, gesti della tradizione, con lo scopo di far conoscere le tecniche di lavoro, le pratiche quotidiane e festive, le forme espressive, le credenze, le visioni del mondo, presenti nella società di questo territorio. Inserito nel borgo agricolo di Camporeso, di origini medievali, presenta un’ambientazione articolata dei suoi materiali in vari spazi: il locale per l’allevamento del baco da seta, la cucina, la stalla, la cantina, il portico, la sala dedicata al lavoro dei campi, e quella riservata al flauto di Pan. Come già accennato l’ultimo piano della stabile che ospita il museo accoglie anche l’ufficio delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco e la sezione WWF di Lecco.

❖ SAN MICHELE è una frazione di Galbiate in cui, nei pressi dell’antica chiesa, il Parco ha realizzato interventi di riqualificazione forestale, di sistemazione di una antica sorgente e del relativo lavatoio, di manutenzione del corso d’acqua con realizzazione di pozze per il gambero di fiume ed ha realizzato un bosco didattico con un percorso naturalistico illustrativo del bosco e degli ambienti naturali circostanti. In loco vi è la “Baita Pescate”, di proprietà del Comune di Pescate, in cui è ubicato un “Centro visitatori Parco” attrezzato per conferenze e proiezioni e con annesso un giardino naturalistico realizzato dal CFA e un campo didattico, denominato “Campo del nonno” per progetti di semina di archeofite.

❖ I PIANI DI BARRA sono occupati dal Parco archeologico del Barro. Tra il 1986 e il 1997 il Parco ha qui promosso ricerche archeologiche che hanno confermato la veridicità delle leggende che, fin dal Medioevo, parlavano del Barro come sede di una mitica città. Gli scavi hanno messo in luce i resti di un castello di età gota ed un vasto sistema difensivo che cingeva gran parte del monte. Il Parco Archeologico si articola in terrazze pianeggianti e si estende per circa 8 ha in un contesto ambientale di notevole impatto paesaggistico, in cui il visitatore è guidato da cartelli didascalici nella visita dei resti dell’abitato, costituito da una dozzina di edifici (visitabile tutto l’anno). Molti interessanti reperti (più di 400) rinvenuti durante le campagne di scavo, tra cui monete, utensili da cucina, ornamenti ecc. sono esposti nelle sale nell’Antiquarium dell’Eremo dove pannelli esplicativi conducono i visitatori a conoscere la storia e le abitudini dei Goti.

LE PROPOSTE DIDATTICHE E DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Le proposte didattiche per le scolaresche, di diverso ordine e grado, si articolano in percorsi di visita, laboratori e lezioni in classe che consentono di esplorare tutte le realtà di maggior interesse presenti nel Parco, con particolare attenzione ai temi della salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale. Bambini e ragazzi, in relazione alle diverse fasce di età, vengono coinvolti in percorsi con giochi ed esperienze pratiche che fanno leva sulla loro curiosità, stimolano la capacità di lavorare in gruppo e lo spirito d’avventura. Le attività didattiche sono curate, tramite apposita convenzione con il Parco, dalla Cooperativa Eliante.

Numerose altre attività didattiche e visite guidate per bambini, adulti e famiglie vengono realizzate direttamente dal Parco con l’ausilio della Guardie Ecologiche Volontarie. Si riportano di seguito i titoli di alcune recenti proposte didattiche rivolte alle scolaresche e ai gruppi in visita a Monte Barro: Tra semi, fiori e frutti, alla scoperta

della biodiversità - Il campo del nonno - Una giornata da botanico - Evoluzione e

biodiversità - Alla scoperta della biodiversità con la fata Flora. - Dal seme alla pianta: la

Pulsatilla ci racconta la sua storia… - Artisti in erba - L’alfabeto naturale - Il domino del

bosco - Chi mangia che cosa - A ciascuno il suo ambiente - A spasso con gli gnomi. - Un

albero per amico - Favolando nei boschi del Parco - Chi l’ha visto - Per sentieri e per

boschi - Il micro...mondo in un prato - Il bosco e i prati magri: mondi in equilibrio - La

vita che viene dall’acqua - Storie di pietre e di fossili - Che tempo che fa - Un occhio nel

terreno - A volo d’uccello.

I BISOGNI

Nuovi spazi recentemente resi disponibili e nuovi progetti in corso di studio e realizzazione necessitano fasi di analisi e sviluppo da rinnovare e progettare, anche con l’apporto delle idee e delle competenze dei volontari in servizio civile.

Tali bisogni possono essere così sintetizzati:

Rinnovo del sito internet del Parco. Per consentire una maggior visibilità e aumentare l’accessibilità del sito del parco, realizzato oltre dieci anni fa, occorre implementarlo, rieditarlo ed aggiornare testo e immagini. Anche la creazione di mappe e di itinerari geolocalizzati e scaricabili sui cellulari di ultima generazione rappresenta un possibile progetto di interesse notevole e facilmente curabile dai volontari in servizio civile.

Azioni mirate sul TERRITORIO Al fine di migliorare l’efficacia degli interventi sul territorio è necessario un costante intervento di manutenzione e gestione dei manufatti e delle strutture presenti nel parco. Anche l’aggiornamento della mappatura delle risorse e del loro stato di conservazione è uno strumento decisionale fondamentale.

INTERVENTI URGENTI PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO ARBOREO DANNEGGIATO

Tra i recenti effetti della globalizzazione e del cambiamento climatico ci sono anche conseguenze notevoli e problematiche immediatamente riscontrabili anche sull’ambiente a livello locale. In particolare nel Parco nuovi insetti hanno creato grossi problemi alle piante di bosso, utilizzate da generazioni come piante topiarie nei giardini storici e come piante in grado di ombreggiare le reti negli impianti storici di cattura degli uccelli. Nel Parco si è scelto di intervenire con insetticidi laddove era necessario tutelare il giardino storico della Villa Bertarelli, si è scelto di non intervenire invece in località di maggior tutela ambientale (come alla Stazione Ornitologica di Costa Perla) preferendo salvaguardare la microfauna locale a scapito delle siepi che sono quindi velocemente deperite e quindi ora devono essere sostituite. I ragazzi in servizio civile potranno consentire il recupero delle piante del novellame di tasso, che crescono spontaneamente nei terreni del parco e le utilizzeranno per sostituire le siepi in bosso ormai compromesse dalle larve della piralide. Anche in tali attività si potranno sfruttare gli spazi della serra storica della Villa Bertarelli come spazi lavorativi utilizzabili anche in caso di cattivo tempo.

INTERVENTI URGENTI PER IL CONTENIMENTO DELLE SPECIE VEGETALI ALLOCTONE INVASIVE. Le piante di specie esotiche stanno conquistando anche nel parco nuove aree andando a

creare grossi problemi non solo alle altre piante e alla fauna, ma anche ad un numero crescente di persone (Ambrosia artemisifolia., Ailanthus altissima, Senecio inaequidens ecc.). Tali piante sono del tutto sconosciute anche a buona parte degli agricoltori che spesso attuano perciò strategie di contenimento, assolutamente inefficaci. I volontari verranno addestrati al riconoscimento di tali piante e alle tecniche da mettere in atto per impedirne la disseminazione operando con il tecnico forestale del Parco e con le GEV.

Verranno quindi prodotti materiali informativi da pubblicare e mettere in rete, proprio al fine di diffondere efficacemente le tecniche di contenimento di tali piante problematiche.

AZIONI DI MARKETING MIRATO a far conoscere le nuove opportunità nel Parco. Dare maggior visibilità alle nuove iniziative e ai nuovi spazi realizzati nel Parco e migliorarne la pubblicizzazione e la fruibilità, sfruttando nuovi canali comunicativi e di gestione delle attività anche effettuando una puntuale manutenzione della segnaletica logistica e didattica già posizionata nel parco.

MAGGIORE FLESSIBILITÀ DELL’OFFERTA TURISTICO CULTURALE

Aumentare le date delle aperture straordinarie dei musei, dei centri visitatori e della sede del Parco e dei giardini storici di Villa Bertarelli, prevedendo accoglienza di visite guidate su prenotazione per gruppi, anche con particolare accoglienza ai gruppi di visitatori consentendo l'accesso anche al di fuori dei normali orari di apertura consentirebbe di fornire servizi più apprezzati e fruibili anche a gruppi di turisti o comitive e oratori.

EDUCAZIONE AMBIENTALE IN CAMPO

Incentivare la conoscenza delle attività e delle risorse del Parco per favorire una fruizione responsabile e fonte di crescita culturale anche creando nuovi percorsi studiati per scolaresche a partire dalle stazioni dei mezzi pubblici e con interventi didattici gratuiti nelle scuole primarie dei comuni del Parco.

BIBLIOTECA DIGITALE DELLE ESPERIENZE DIDATTICHE NEL PARCO

Conservare e rendere disponibili gratuitamente gli elaborati digitali prodotti e messi a disposizione dai gruppi e dalle scolaresche in visita al Parco nei nuovi spazi resi disponibili dai lavori del secondo lotto dell’intervento di riqualificazione dell’Eremo di Monte Barro. La disponibilità di una crescente quantità di materiale didattico, audio e video relativo alle diverse tematiche storiche e ambientali affrontate nel Parco, rende interessante la gestione e la diffusione di tali dati, anche al fine di mettere a disposizione dei nuovi fruitori materiali didattici gratuiti di buona qualità.

DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO

Destinatari cui questo progetto si rivolge sono i fruitori e i gruppi, anche occasionali, in visita al Parco che manifestano interesse per le bellezze naturalistiche del territorio e per le proposte didattiche, culturali e sportive offerte dal Parco.

Destinatari del progetto sono anche tutti gli ambienti gestiti dal Parco che, anche grazie all’apporto dei volontari in Servizio Civile, potranno essere maggiormente curati e resi fruibili ad un pubblico più allargato e più informato.

Una più larga fascia di destinatari è da individuare in tutti coloro che cercano in rete informazioni sul Parco e sulle attività di tutela e valorizzazione ambientale svolte dall’Ente. L’intervento di riprogettazione del sito renderà possibile allargare l’utenza, andando a servire la larga e crescente fascia degli utilizzatori di telefoni di ultima generazione.

I beneficiari del progetto sono rappresentati in primo luogo dagli abitanti dei comuni limitrofi, della Brianza e del Milanese, che avranno la possibilità di accrescere le proprie conoscenze naturalistico/ambientali sviluppando una cultura di rispetto per l’ambiente.

Inoltre le attività contemplate nel progetto stimolano la crescita culturale e l’aumento della sensibilità ambientale nei visitatori, creando nuovi interessi anche economici nel turismo

culturale e didattico, coinvolgendo altri settori produttivi e commerciali (es. luoghi di pernottamento e di ristoro).

Beneficiari del progetto saranno anche i numerosi Gruppi e Associazioni di volontari che operano all’interno del Parco, gli agricoltori e i proprietari di terreni nel parco, che saranno maggiormente coinvolti e coordinati nei loro interventi di tutela e valorizzazione dell’ambiente e potranno trovare nei Volontari nuovi e motivati apporti alle loro attività.

I volontari in servizio civile verranno formati specificatamente anche per fornite a questa categoria di beneficiari informazioni e suggerimenti sulle modalità di gestione delle piante invasive e delle nuove specie animali che già da tempo stanno creando grossi problemi alle popolazioni locali (Gamberi alloctoni, piralide del bosso, processionaria, ambrosia, ailanto, senecio, ecc.).

In secondo luogo, beneficiari sono le scolaresche e i gruppi che avranno la possibilità di trovare in rete e nel materiale in distribuzione presso gli uffici turistici nuove proposte e materiale informativo appositamente preparato, agevolando la fruizione in particolare ai visitatori arrivati nel territorio con i mezzi pubblici e inoltre avranno la possibilità di accedere a luoghi museali e ambienti protetti con modalità innovative e in fasce orarie altrimenti inaccessibili.

Infine tra i beneficiari vanno elencati gli studenti e i membri dei gruppi culturali e sportivi in visita al Parco che troveranno nei ragazzi in Servizio Civile un valido aiuto, pronto a fornire informazioni utili ed approfondite e a favorire la loro fruizione a strutture del Parco che altrimenti avrebbero la possibilità di essere aperte al pubblico solo in ben più ristrette fasce di tempo.

7)Obiettivi del progetto:

A. AMPLIAMENTO DELLA FRUIBILITA’ DEI BENI B. OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE C. NUOVE OPPORTUNITA' DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Risultati attesi relativi all’obiettivo generale A: (AMPLIAMENTO DELLA FRUIBILITA’ DELLE

RISORSE):

1. Riprogettazione del sito internet del Parco, rinnovo dell’impaginazione e delle immagini, aggiornamento e rieditazione dei testi per possibile allargare l’utenza andando a servire la gli utilizzatori di telefoni di ultima generazione. Si prevede di utilizzare immagini rese disponibili dall’utenza e dagli archivi del parco o di acquisire immagini inedite, sperimentando nuove modalità di raccolta anche mediante l’utilizzo di gruppi o social networks.

2. Manutenzione e rinnovo della segnalazione sui percorsi più importanti nel parco: (Sentieri naturalistici e storici più interessanti, sentieri di collegamento tra i manufatti archeologici, sentieri di accesso ai centri visitatori, collegamenti pedonali con le stazioni ferroviarie e i parcheggi). Si prevede di effettuare gli interventi in collaborazione con le associazioni operanti nel parco, il posizionamento dei pannelli didattici attualmente in corso di progettazione e stampa (revisione totale con manutenzione e sostituzione dei cartelli danneggiati o scoloriti).

3. Creazione di percorsi guidati disponibili e scaricabili dalla rete. (Tutti i pannelli didattici verranno rilevati fotografati, geolocalizzati e rieditati, così da consentire a chiunque di visualizzare sul proprio cellulare tutte le informazioni disponibili).

4. Costante rinnovo delle procedure per la programmazione e la diffusione mirata di eventi: i Volontari si occuperanno, in collaborazione con gli amministratori e il personale dell’ufficio della creazione di mailing list indicizzate, per fornire informazioni differenziate e dedicate ai vari gruppi di utenti con attenzione speciale alla raccolta di prenotazioni via web. Revisione e distribuzione di materiale promozionale e didattico (dépliant, piccole brochure, contenuti multimediali su supporti magnetici o pubblicati in rete, ecc.), raccolta e analisi dei dati di gradimento anche attraverso questionari proposti ai visitatori e alle scolaresche presenti nel Parco e ai fruitori del sito web del parco.

5. Incremento dei periodi di apertura al pubblico degli ambienti e delle strutture di proprietà del Parco, supporto alle visite guidate, ampliando il numero e la durata degli eventi di libera fruizione dei beni gestiti dal parco. I Volontari in Servizio Civile potranno aprire i musei, i giardini, le Chiese di Santa Maria degli Angeli e di San Michele, i centri Visitatori del Parco, l'Osservatorio ornitologico e le aree archeologiche in occasione di manifestazioni sportive, eventi culturali e giornate di apertura straordinarie anche al di fuori degli orari abituali di servizio, in collaborazione con gli organizzatori dei singoli eventi e i Volontari delle Associazioni operanti nel parco.

6. Ottimizzazione delle modalità di gestione delle fasi di informazione, prenotazione e accoglienza dei gruppi e delle scolaresche. Si prevede di affiancare i volontari alle guide di Eliante nelle campagne di presentazione delle attività didattiche alle scolaresche e di farli collaborare alla realizzazione del calendario unico on line delle attività didattiche, per gestire le prenotazioni e gli eventi in modo ottimale.

7. Miglioramento dell’accoglienza dei visitatori e degli ospiti dei centri visitatori. Si prevede che la presenza dei volontari in servizio civile possa garantire la possibilità di rendere fruibile un numero maggiore di ambienti e strutture del Parco, affiancando i volontari alle guide delle Associazioni di Volontari che garantiscono l’apertura dei due musei e dei Centri visitatori, consentendo un più efficace utilizzo delle attrezzature didattiche multimediali. I ragazzi in servizio civile si occuperanno anche della gestione delle nuove audioguide aiutando i fruitori ad utilizzarle in modo ottimale.

Risultati attesi relativi all’obiettivo generale B (OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE):

1. Controllo e ordinaria manutenzione dei percorsi più importanti nel parco. I sentieri naturalistici e storici più interessanti, sentieri di collegamento tra i manufatti archeologici, sentieri di accesso ai centri visitatori, collegamenti pedonali con le stazioni ferroviarie e i principali punti di accesso al parco verranno percorsi e sistemati ove necessario, verrà curata la ristampa e messa in opera dei pannelli didattici e segnaletici danneggiati. Saranno sostituiti e integrati i componenti dell’arredo urbano deteriorati (panchine, edicole, corrimani). Nelle attività è prevista la collaborazione con le associazioni di volontariato operanti nel parco e incaricate della manutenzione ordinaria e della cura dei sentieri.

2. Supporto e collaborazione in tutte le fasi della raccolta di semi per la Banca del Germoplasma e della produzione di piante autoctone in collaborazione con il personale CFA. Si prevedono la raccolta e la piantumazione di semi di una dozzina di specie presenti nel territorio del Parco e la coltivazione in serra fredda di plantule e

talee da destinare a interventi di piantumazione nelle aree esterne dell’osservatorio ornitologico di Costa Perla al fine di rimpiazzare le siepi topiarie di bosso deperite o fortemente danneggiate da insetti alloctoni.

3. Produzione da semine in rootrainers di piantine di specie presenti nel territorio del Parco conservate e tutelate nella Banca del Germoplasma destinate agli utilizzi didattici da parte delle scolaresche durante le visite e le attività didattiche nel Parco archeologico e nel giardino storico di Villa Bertarelli.

4. Incremento degli interventi di educazione ambientale gratuita in Villa Bertarelli (visita ai giardini, alle serre e ai tunnel della biodiversità) dedicati alle scuole primarie del territorio e ai gruppi di visitatori in occasione di visite programmate o aperture su prenotazione.

5. Collaborazione nella gestione della serra del Centro Flora Autoctona e nella cura del giardino storico della Villa Bertarelli, curando la raccolta e la produzione di piante di specie autoctone particolarmente pregiate presenti nel territorio delle aree protette della Lombardia, conservate e tutelate nella Banca del Germoplasma e produzione di piante annuali da utilizzare per la piantumazione nei giardini storici della Villa Bertarelli, sede del Parco e in altre aree a scopo didattico.

6. Utilizzo di piattaforme informatiche per la gestione delle attività e la calendarizzazione degli eventi. Realizzazione di nuove proposte per visitatori con prenotazione via web. I volontari raccoglieranno e distribuiranno le informazioni sulle attività dei gruppi e delle Amministrazioni del parco e del territorio anche al fine di ottimizzarne la valorizzazione, il controllo e la manutenzione.

7. Raccolta, selezione e pubblicazione in rete di fotografie digitali messe a disposizione dagli utenti del Parco. Etichettatura e ordinamento tematico delle fotografie e realizzazione di sequenze fotografiche linkate al sito del Parco.

Risultati attesi relativi all’obiettivo generale C (NUOVE OPPORTUNITA' DI EDUCAZIONE AMBIENTALE):

1. Realizzazione di interventi di gestione e tutela ambientale nelle aree di proprietà del Parco con particolare attenzione alla valorizzazione dei manufatti e delle strutture arboree storiche presenti nell’ex Giardino Alpino Daphnea, all’ex Roccolo di Costa Perla, nella cripta della Chiesa di San Michele. Si prevede di affiancare i Volontari in Servizio Civile ai volontari di Legambiente nella gestione dell’orto sinergico realizzato presso l’Eremo e agli Amici del Museo Archeologico, e ai volontari di Spazio Oggiono nella cura del parco storico dell’Eremo.

2. Collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie e i volontari delle associazioni ambientalistiche nella raccolta, analisi, pubblicazione e divulgazione di dati sulla fauna del parco, con particolare attenzione alle popolazioni di chirotteri, anfibi, molluschi e crostacei, anche mediante accompagnamento di gruppi in visite guidate negli ambienti e nei manufatti del territorio del parco.

3. Collaborazione con le guide del Museo Archeologico del Barro alla manutenzione della vasca didattica in zona archeologica e alla gestione del campo di coltivazione di varietà antiche di cereali realizzato nei pressi dell’area archeologica. Si prevede anche quest’anno di rinnovare la stratigrafia della vasca didattica in zona archeologica per ottimizzarne l’ utilizzo da parte delle scolaresche, di rinnovare i cartelli didattici e di curare la manutenzione e la coltivazione del campo di varietà antiche di cereali realizzato nei pressi dell’area archeologica, in collaborazione con i volontari dell’Associazione Ecobarro, incaricati della gestione e della cura del Parco

Archeologico, introducendo nuove coltivazioni di varietà riconosciute tra i residui organici e i carboni raccolti nelle campagne archeologiche e curando anche la parte didattica dell’orto (verrà prodotto un opuscolo e verranno posizionati cartellini per rendere possibile il riconoscimento autonomo delle piante coltivate).

4. Assistenza al personale dello Studio Pterix, incaricato della gestione delle catture e dell’inanellamento all’Osservatorio Ornitologico di Costa Perla, in particolare occupandosi della gestione del flusso dei visitatori e curando la visita alla cellula museale sulla caccia. I ragazzi in Servizio civile verranno anche affiancati giardiniere e collaboreranno, dopo la stagione delle catture, alla potatura e alla piegatura delle piante tradizionalmente impiegate nella realizzazione del Roccolo storico e della Bresciana. Inoltre nella stagione autunnale e primaverile si occuperanno della sostituzione delle piante di bosso danneggiate dalla piralide.

5. Collaborazione con le guardie ecologiche e i volontari delle associazioni ambientalistiche e culturali nella pubblicazione e divulgazione di dati relativi alla flora e alla fauna del parco, anche mediante l’accompagnamento di gruppi visitatori con prenotazione e classi e oratori in visite guidate e impegnate nelle attività ludico-didattiche proposte da Eliante.

8)Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio

civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che

quantitativo:

8.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Si prevedono i seguenti piani di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi:

● prima accoglienza;

● formazione generale e specifica;

● realizzazione delle attività previste;

● monitoraggio;

● valutazione in itinere e valutazione finale.

L’intero percorso verrà monitorato durante tutte le fasi e sarà accompagnato dall’operatore locale di progetto (OLP) al fine del conseguimento di autonomia operativa del volontario.

Per il raggiungimento degli obiettivi indicati sono previste le seguenti fasi temporali:

N. Fasi

Tempistica relativa ai 12 mesi

Preliminare 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 Incontri tra le figure

coinvolte nel progetto

2 Riscrittura delle attività 3 Predisposizione logistica 4 Accoglienza/inserimento

5 Formazione generale 6 Formazione specifica 7 Attività di progetto 8 Verifiche/monitoraggio 9 Produzione report

periodici

10 Valutazione finale

Sviluppo del punto 7, con riferimento agli obiettivi generali e relativi risultati attesi sopra esposti:

Attività Mesi (dall’avvio del progetto)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Manutenzione e rinnovo segnaletica, posizionamento dei pannelli didattici .

Gestione mailing list, revisione e distribuzione di materiale promozionale e didattico, questionari e analisi dei dati.

Formazione per aperture straordinarie centri visitatori e siti archeologici.

Ampliamento orario di apertura delle nuove sale del centro parco e del parco archeologico in occasione di mostre temporanee.

Controllo e ordinaria manutenzione dei percorsi più importanti nel parco e degli ambienti di maggior carico antropico.

Supporto e collaborazione in tutte le fasi della raccolta di semi per la Banca del Germoplasma e CFA.

Visite programmate o aperture su prenotazione.

Collaborazione a gestione serra e giardino.

Raccolta trattamento e rielaborazione dati sulle attività del parco.

Interventi di gestione e tutela ambientale nei terreni del parco.

Monitoraggio e raccolta dati scientifici, statistiche sul fiorume.

Manutenzione e gestione di manufatti per la didattica in zona archeologica.

Collaborazone alla pubblicazione in rete e alla divulgazione di dati relativi al parco, accompagnamento di gruppi visitatori con prenotazione e in visite guidate

Attività Mesi (dell’anno) G F M A M G L A S O N D

Rinnovo materiali didattici e incontri di presentazione delle attività didattiche alle scolaresche.

Interventi di piantumazione e rinnovo delle siepi nelle aree esterne dell’osservatorio ornitologico.

Produzione da semi e da talea di piantine per attività didattiche.

Manutenzione e gestione di manufatti per la didattica in zona archeologica e campo orienteering.

Assistenza a gestione delle catture e dell’inanellamento all'osservatorio e apertura dei locali museali della sede staccata del MEAB

Attività di presidio in occasione di eventi e manifestazioni

promossi dal parco.

8.2) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,

con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette

attività

Le risorse umane coinvolte saranno formate da operatori interni ed esterni con adeguate esperienze presso gli Enti e che forniranno le proprie conoscenze e la propria esperienza per l’acquisizione da parte dei volontari delle necessarie competenze per l’espletamento delle attività previste in modo che i volontari siano motivati all’apprendimento e all’acquisizione di competenze frutto dell’esperienza diretta e concreta. Complessivamente i volontari nell’espletamento delle attività saranno seguiti e/o affiancati da:

• personale in servizio presso il Parco (Direttore, responsabile amministrativo, responsabile tecnico, incaricati di specifici progetti), la Provincia e i Comuni coinvolti nelle attività;

• consulenti e collaboratori dell’Ente (tecnici, urbanisti, forestali, consulenti per la sicurezza, responsabili delle attività didattiche, ecc.);

• Amministratori e Volontari in servizio presso il Parco: (25 Guide, 9 Guardie Ecologiche Volontarie, 25 volontari WWF Lecco, 30 volontari associazione Amici del Museo del Barro, 7 squadre antincendio boschivo operanti nel Parco, Volontari delle altre associazioni operanti nel territorio);

• personale del Centro Flora Autoctona (Coordinatrice CFA, 3 ricercatori assunti su specifici progetti, 5 borsisti, vari stagisti e 42 volontari coinvolti nella raccolta di semi e altre attività analoghe);

• ricercatori e incaricati (n. 3) per attività specialistiche del CFA (Banca del Germoplasma – riproduzione specie rare);

• esperti dell’Associazione naturalistica Faunaviva per la Stazione Sperimentale di Costa Perla (n. 5 incaricati e diversi stagisti);

• educatori e guide (n. 15) di Eliante, associazione che gestisce le visite di istruzione di scolaresche e le attività didattiche nel Parco;

• volontari (n. 65) del Museo Etnografico dell’Alta Brianza (MEAB);

• volontari delle associazioni locali e dei gruppi di protezione civile che operano per la salvaguardia e la tutela del territorio.

8.3 ) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Il ruolo che i volontari svolgeranno scaturisce dagli obiettivi individuati nel progetto che si connota come ruolo di affiancamento al personale degli Enti e delle Associazioni operanti nel Territorio.

Le attività generali sono: ● partecipare e collaborare alla preparazione di incontri finalizzati alla conoscenza

del territorio e dell’ambiente del Parco; ● collaborare alla preparazione e al rinnovo dei materiali didattici e divulgativi; ● collaborare alla progettazione e alla messa in opera delle attività specifiche; ● partecipare gestione delle attività didattiche e divulgative; ● condividere gli strumenti per la verifica e l’analisi dei risultati;

● sperimentare le competenze acquisite per una gestione autonoma delle attività di progetto e di intervento.

Le attività che si riferiscono agli obiettivi specifici di progetto sono quelle di cui alla tabella del punto 8.1.

9)Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

o Disponibilità per un orario flessibile con occasionali impegni serali e festivi. o Disponibilità a portare una divisa. o Disponibilità ad effettuare il servizio nelle festività dei mesi estivi.

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di

Ente Accreditato:

Nominativi degli Operatori

Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili

Locali di Ente Accreditato Sede di

attuazio

ne del

progetto

Comu

ne Indirizzo

Cod.

ident.

sede

N.

vol

.

per

sed

e

Cogno

me e

nome

Data di

nascita C.F.

Cognome

e nome Data di

nascita C.F.

Parco Monte Barro

Galbiate

Via Bertarelli,

11 108663 4

Negri Diego 24.2.68

NGRDGI68B24E

507Y

Cazzaniga Antonella

27/6/60 CZZNNL60H67C93

3D

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Le attività di promozione e sensibilizzazione verranno rese note attraverso un piano di comunicazione che comprenderà sia azioni riferite a tutti i progetti di servizio civile dell’Ente sia quelle specifiche per le singole sedi di progetto. Le attività di promozione saranno così articolate: Comunicazione:

4

0

4

0

1400

5

- pubblicizzazione del bando UNSC e del progetto attraverso comunicati stampa e appositi volantini e locandine, diffusi agli organi di informazione locale e alle sedi interne ed esterne degli enti di progetto. Sarà dedicata particolare attenzione alla comunicazione del progetto direttamente ai giovani, mediante siti internet della Provincia e dei Comuni e delle Biblioteche, Notiziari Comunali, newsletter, mailing list, avvisi personalizzati ai giovani interessati al Servizio civile; inoltre, attraverso i Servizi Informagiovani e i Centri di Aggregazione Giovanile della provincia di Lecco, le Biblioteche comunali, l’Ufficio d’informazione e accoglienza turistica della Provincia. Gli Operatori Locali di Progetto inoltre parteciperanno a uno o più incontri di presentazione del Progetto organizzati direttamente dalla Provincia o in collaborazione con gli enti del Tavolo Territoriale di Coordinamento del Servizio Civile Nazionale. Sensibilizzazione: - Le attività di sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale saranno realizzate nell’ambito del progetto di promozione strategica che fa capo al Tavolo Territoriale di Coordinamento del Servizio Civile Nazionale, la cui segreteria tecnica è gestita dal So.Le.Vol. - Centro Servizi Volontariato. Fanno parte del Tavolo i principali enti della provincia di Lecco: Provincia e Comune di Lecco, ARCI Servizio civile, Caritas Ambrosiana, Api Provinciale, Unione Italiana Ciechi, Consorzio Consolida, Spazio Regione Lombardia, COE Barzio, Associazione Il Gabbiano di Colico. Le finalità prevalenti del Tavolo sono di promuovere e far crescere la cultura del Servizio Civile nei giovani e nella comunità territoriale, organizzare strategie comunicative condivise e mirate, raccordare gli enti di Servizio Civile per elevare la qualità dei progetti affinché essi siano sempre più rispondenti alla lettura dei bisogni della comunità. Le principali iniziative riguardano le modalità di promozione del Servizio Civile nelle Scuole superiori del territorio attraverso la valorizzazione delle testimonianze dei giovani che hanno già svolto l’anno di Servizio Civile, la produzione di strumenti informativi mirati, l’impiego di canali comunicativi vicini al linguaggio giovanile (video sul Servizio Civile, trasmissioni radiofoniche ecc.). Ore dedicate alla promozione e sensibilizzazione: 30 ore circa. Per quanto riguarda le attività generali di promozione e sensibilizzazione dell’ente Provincia si rinvia al “documento sul Sistema di comunicazione e coordinamento del Servizio civile” prodotto in fase di accreditamento.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

L’ufficio Servizio Civile della Provincia di Lecco effettuerà l’istruttoria in merito all’ammissibilità dei vari candidati. Si procederà quindi a costituire un’apposita Commissione che avrà il compito di esaminare e valutare tutti i candidati ammessi.

PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE AL CURRICULUM

Tot. Max punti 30 – periodo max. valutabile 12 mesi PRECEDENTI ESPERIENZE PRESSO ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO: coefficiente 1,00 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 gg.) PRECEDENTI ESPERIENZE NELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO PRESSO ENTI DIVERSI DA QUELLO CHE REALIZZA IL PROGETTO: coefficiente 0,75 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 gg.) PRECEDENTI ESPERIENZE IN UN SETTORE DIVERSO PRESSO ENTE CHE REALIZZA IL PROGETTO:

coefficiente 0,50 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 gg.) PRECEDENTI ESPERIENZE IN SETTORI ANALOGHI PRESSO ENTI DIVERSI DA QUELLO CHE REALIZZA IL PROGETTO: Coefficiente 0,25 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 gg.)

TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato) Laurea attinente progetto = punti 8

Laurea non attinente a progetto = punti 7

Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto= punti 7

Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto= punti 6

Diploma attinente progetto = punti 6

Diploma non attinente progetto = punti 5

Frequenza scuola media Superiore = fino a 4 punti (per ogni anno concluso punti 1,00) TITOLI PROFESSIONALI (valutare solo il titolo più elevato) Attinenti al progetto = fino a punti 4

Non attinenti al progetto = fino a punti 2

Non terminato = fino a punti 1

ESPERIENZE AGGIUNTIVE A QUELLE VALUTATE = fino a 4 punti Così meglio definiti e precisati: coefficiente 0,10 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 giorni) per esperienza non attinente al progetto; coefficiente 0,20 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 giorni) per esperienza attinente al progetto.

ALTRE CONOSCENZE = fino a punti 4

PUNTEGGI RIFERITI AGLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE

PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE ALLA SCHEDA DI VALUTAZIONE SCHEDA GIUDIZIO FINALE: fino a un massimo di 60 punti (Per superare la selezione occorre un punteggio minimo di 36/60)

FATTORI DI VALUTAZIONE APPROFONDITI DURANTE IL COLLOQUIO E LORO INTENSITA’ Pregressa esperienza presso l’Ente: giudizio (max 60 punti) 60 punti a chi ha avuto più di 12 mesi di esperienza; 50 punti a chi ha avuto 6 mesi di esperienza pregressa; 45 punti a chi ha avuto da 3 a 5 mesi di esperienza pregressa; 40 punti a chi ha avuto meno di 3 mesi di esperienza; 30 punti a chi non ha avuto esperienza. Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d’impiego: giudizio (max 60 punti) 60 punti a chi ha avuto più di 12 mesi di esperienza; 50 punti a chi ha avuto 6 mesi di esperienza pregressa; 45 punti a chi ha avuto da 3 a 5 mesi di esperienza pregressa; 40 punti a chi ha avuto meno di 3 mesi di esperienza; 30 punti a chi non ha avuto esperienza. Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: giudizio (max 60 punti)

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio (max 80 punti) Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio: giudizio (max 60 punti) Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio (max 60 punti) Interesse del candidato per l’acquisizione di particolari abilità e professionalità previste del progetto: giudizio (max 60 punti) Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l’espletamento del servizio (es. missioni, trasferimenti, flessibilità oraria…): giudizio (max 60 punti) Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato: giudizio (max 60 punti). Verranno presi in considerazione i seguenti elementi:

● attenzione alle problematiche proprie del servizio civile (es. cittadinanza attiva);

● capacità relazionale ed espositiva; ● proprietà di linguaggio; ● capacità di sintesi.

Altri elementi di valutazione

Durante il colloquio verrà effettuata una prova pratica mediante l’utilizzo di un PC al fine di accertare la conoscenza base, da parte dei candidati, degli applicativi Word e/o Excel. Giudizio (max 40 punti) Valutazione finale: giudizio (max 60 punti)

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Il monitoraggio e la valutazione saranno processi complementari: si prenderanno in considerazione sia l’iter del progetto (rapporto obiettivi-risultati, stato di avanzamento delle attività, rispetto dei tempi di lavoro), sia gli aspetti di crescita dei volontari. Saranno rilevati, con misurazione quali-quantitativa, i seguenti fattori, per valutare aspettative, capacità, competenze, comportamenti organizzativi e livello di soddisfazione, in fase iniziale, in itinere e alla fine del periodo di servizio: - motivazione

- coinvolgimento / responsabilizzazione nei processi lavorativi - flessibilità

- autonomia nello svolgimento dei compiti assegnati - comunicazione ed attenzione al cittadino utente

- qualità e precisione del lavoro svolto

Si avrà cura di coinvolgere fin dall’inizio del servizio gli stessi volontari nei processi valutativi, onde favorirne la condivisione dei significati e la motivazione personale. Saranno utilizzati i seguenti strumenti e metodologie:

- questionario quadrimestrale di autovalutazione (in ingresso, intermedio uno, intermedio due e finale);

- colloqui individuali quadrimestrali con progettista (in ingresso, intermedio uno, intermedio due e finale);

- incontri di verifica individuali mensili con OLP; - incontri periodici di monitoraggio fra progettista e OLP (quadrimestrali); - scheda di monitoraggio e verifica del progetto per valutare sia il

raggiungimento degli obiettivi sia il ruolo e i compiti dei volontari; - report di valutazione del progetto (in ingresso, intermedio uno, intermedio due

e finale).

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti

dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

• Diploma di scuola media inferiore;

• Possesso patente di guida tipo B (per gli spostamenti all’interno del Parco e spostamenti fuori sede - es. Provincia di Lecco - con l’automezzo del Parco).

• Capacità di operare al personal computer con le comuni applicazioni e conoscenza essenziale della tecnologia dell'informazione.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto:

Le risorse finanziarie aggiuntive verranno stanziate dagli Enti per garantire ad ogni volontario in Servizio Civile:

• postazione PC, scrivania e relativo corredo;

• materiale per la formazione specifica;

• carburante per l’automezzo di proprietà dell’Ente utilizzato per ragioni di servizio;

• buoni pasto per le giornate in cui si prevede il rientro pomeridiano.

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Il progetto, per una sua migliore e più incisiva realizzazione, prevede il concreto apporto, come da documenti allegati, dei seguenti partner (vedasi documentazione allegata):

o WWF for a living planet - : collaborazione nell’organizzazione di attività di educazione ambientale e di corsi o visite guidate nel Parco, supporto alle attività di rilievo e monitoraggio, collaborazione nelle attività di gestione delle sorgenti, degli stagni e delle altre aree esterne.

o Studio Pteryx: affiancamento in occasione delle campagne di cattura e inanellamento uccelli a scopo scientifico e attività didattiche di scolaresche e gruppi all’interno del Parco Monte Barro.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Il Parco dispone di sufficienti risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto nonché di ampie biblioteche specialistiche con testi relativi alle attività dei volontari.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26)Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO

27)Eventuali tirocini riconosciuti: NO

28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

La Provincia attraverso la formazione specifica, gli interventi sul campo e il confronto con gli

operatori professionali e le attività di monitoraggio e di verifica, favorirà l’acquisizione delle

seguenti competenze:

o Capacità di relazione e accoglienza degli utenti dei centri visitatori e degli uffici

del parco.

o Capacità di gestione autonoma di procedure di propagazione e coltivazione di

piante autoctone in campo e in vivaio.

o Utilizzo di personal computer e gestione di dati cartografici GPS.

o Capacità di raccolta ed elaborazione di dati statistici su fiorume di flora

autoctona.

FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI

29) Sede di realizzazione:

Sala Riunioni Istituto Bovara – Via XI Febbraio,- LECCO (proprietà della Provincia di Lecco)

30) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’Ente con formatore accreditato.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Il percorso formativo del presente percorso ottempera a quanto stabilito dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale approvate con Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160 del 19 luglio 2013. Il Progetto propone un percorso formativo di 43 ore, suddiviso in 8 incontri. La formazione generale si conferma elemento strategico dei sistema affinchè il Servizio Civile Nazionale onsolidi la propria identità di “Istituzione deputata alla difesa della Patria” intesa come dovere di salvaguardia e promozione dei valori costituzionali fondanti la comunità dei consociati e, quindi, di difesa della Repubblica e delle sue Istituzioni, così come disegnate ed articolate nella Costituzione. Essa è altresì strumento necessario per:

▪ fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del Servizio Civile;

▪ sviluppare all’interno degli Enti la cultura del Servizio Civile;

▪ assicurare il carattere nazionale e unitario del Servizio Civile; ▪ promuovere i valori e i diritti universali dell’uomo.

FINALITÁ E OBIETTIVI FORMATIVI Le finalità sono riassumibili nel: 1) prendere coscienza, in maniera riflessa e confrontata, del proprio servizio di difesa

alla Patria, nella forma che rifiuta mezzi ed attività militari; 2) prendere coscienza che il servizio civile contribuisce alla realizzazione dei principi

costituzionali della solidarietà; 3) prendere coscienza che il servizio civile contribuisce al consolidamento dei diritti

sociali, alla costruzione dei servizi alla persona, alla maturazione della pace tra i popoli;

4) prendere coscienza delle motivazioni etico-antropologiche, che fanno della solidarietà elemento costitutivo del patto sociale di cittadinanza;

5) prendere coscienza delle dimensioni istitutive e costitutive della relazione interpersonale, nelle situazioni di confine, laddove transitano e talora abitano le differenziate forme di fragilità;

6) prendere coscienza che un impegno civile e sociale, maturato e implementato nel periodo del servizio civile, può aprire itinerari e percorsi di possibile impegno sociale, sia sul piano di prospettive professionali che di possibili scelte di volontariato, ad esempio nelle molteplici espressioni del terzo settore;

Gli obiettivi sono riassumibili nel: 1. favorire conoscenza e confronto con altri giovani che operano in servizi omologhi

e/o analoghi e/o differenziati, per la crescita di una corretta e matura coscienza civica;

2. favorire conoscenza e confronto sull’evoluzione del concetto di difesa della Patria (art. 11 e 52 Cost.), nell’ottica della promozione sociale e della protezione civile;

3. favorire conoscenza e confronto sui temi della pace, del ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (art. 11 cost.), della promozione della giustizia, della difesa dei diritti umani;

4. favorire conoscenza e confronto delle prospettive di politica sociale, di organizzazione dei servizi alla persona, di protezione civile, di politiche culturali e ambientali, a partire dalle singole e personali esperienze di servizio civile;

5. favorire conoscenza e confronto sulla globalizzazione e sulle implicanze, dentro l’orizzonte economico e finanziario, per i percorsi della solidarietà, che pure evoca e invoca globalizzazione;

6. favorire conoscenza e confronto sulle prospettive di costruzione e costituzione di una propria identità, a partire dall’incontro con le differenziate fragilità esistenziali;

7. favorire conoscenza e confronto sulle dimensioni istitutive e costitutive della condizione giovanile, anche in ordine ai rischi del moltiplicarsi delle forme di disagio personale, sociale e spesso esistenziale;

8. favorire conoscenza e confronto sui principi fondamentali del patto costituzionale, con particolare riferimento ai rapporti civili, ai rapporti etico-sociali, ai rapporti economici, ai rapporti politici;

9. favorire conoscenza e confronto sulla virtuosa crescita di un buon rapporto con se stessi (identità), con la realtà (esperienza), con gli altri (relazione interpersonale), proprio a partire dall’esperienza del servizio civile;

10. favorire conoscenza e confronto di possibili ambiti di sviluppo e di continuazione (professionale e/o volontaria) dell’esperienza del servizio civile, come testimonianza e implementazione personale e personalizzata dell’inderogabile dovere di solidarietà.

Il percorso formativo sarà realizzato seguendo la metodologia indicata nel succitato decreto n. 160/2013, ed è progettato e coordinato da un formatore accreditato. Con i partecipanti verrà definito un “Patto Formativo” per cui la frequenza è obbligatoria a tutto il percorso. Saranno realizzate attività interattive e coinvolgenti, brainstorming, lavori di gruppo, simulazioni, giochi di ruolo, testimonianze, che favoriranno la circolarità delle esperienze, la comunicazione e l’ascolto. Saranno distribuite brevi dispense, riferimenti bibliografici, sitografie e testimonianze scritte per approfondimenti.

33) Contenuti della formazione:

PROGRAMMA: Si indica per ora un programma indicativo di massima circa i contenuti che verrà poi definito una volta noto il numero dei partecipanti e gli ambiti di provenienza.

1. Servizio civile: io, persona e cittadino. Cittadinanza delle solidarietà

I fondamenti giuridici e le regole del Servizio Civile

Obiettivo: durante questo modulo vengono indicati ai/lle giovani i principi giuridici e costituzionali (art. 11 e 52 cost. e simili) da cui discende il servizio civile e i riferimenti normativi da cui dipende il loro servizio (legge 64/01, decreto legislativo 77/02, circolare applicative) Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.2 – 1.3; Macro area 3 – moduli 3.4

Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, Durata: 4 ore e mezza;

2. Servizio civile: io con l’ente Dove e con chi farò il mio servizio

Obiettivo: fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato.

Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 3 – moduli 3.1 Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense

Durata: 4 ore e mezza

3. Servizio civile: io con (gli) altri. Perché?

Le mie aspettative dal servizio

Obiettivo: attraverso animazione e dinamiche di gruppo i/le giovani vengono stimolati a interrogarsi sulle loro motivazioni, a esplicitare aspettative e desideri inerenti il servizio, all’acquisizione soggettiva dell’esperienza che hanno iniziato a vivere. Diventa occasione anche per lavorare sulla identità del gruppo e su come lavorare in gruppo. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.1- Macro area 3 – moduli 3.1

Metodo: Lavori di gruppo, role playing

Durata: 8 ore

4. Servizio civile: io con (gli) altri. Dove?

Gli attori del servizio civile e la Carta Etica del Servizio Civile

Obiettivo: accompagnare i giovani ad entrare nel sistema servizio civile presentato i diversi attori che a questo sistema partecipano: le istituzioni (Stato UNSC, Regioni), gli enti, i giovani. Andando a definire le relazioni che si instaurano tra essi. Approfondimento della Carta Etica del Servizio Civile. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.4 - Macro area 3 – moduli 3.3 -3.4

Metodo: Lavori di gruppo, role playing

Durata: 4 ore e mezza

5. Servizio civile: gli altri con me. Come?

Il Servizio Civile in rapporto alla progettazione

Obiettivo: in questo modulo si affronteranno tematiche ed aspetti relativi al progettare (caratteristiche, fasi, tecniche). Partendo dalla definizione di “progetto”, i volontari saranno chiamati ad una lettura critica del proprio progetto di servizio civile e successivamente ad una simulazione vera e propria di progettazione. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 3 – moduli 3.2

Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, Durata: 8 ore

6. Servizio civile: dalla globalizzazione alle globalizzazioni La pace e la non violenza

Obiettivo: partendo dall’analisi di alcune dinamiche del tempo presente, essenzialmente la globalizzazione, e da alcuni eventi significativi del nostro tempo, i/le giovani vengono aiutati a cogliere le ricadute nella collettività del proprio agire, in termini di solidarietà e condivisione. Attenzione viene posta anche ad un’attenta riflessione sul valore della non violenza, sulla difesa dei diritti umani, sulla promozione della giustizia e sulla pace. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.2 – 1.3 Macro area 3 – moduli 3.5

Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, utilizzo strumentazione multimediale

Durata: 4 ore e mezza

7. Servizio civile: io e tutti gli altri: dalla difesa alla promozione dell’aiuto e delle

tutele

La relazione d’aiuto

Obiettivo: a partire dalle esperienze concrete dei servizi ai giovani vengono forniti spunti di riflessione e indicazioni circa la relazione d’aiuto. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 2 – moduli 2.2

Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, lavori di gruppo

Durata: 4 ore e mezza

8. Servizio civile: gli altri con me nella città Il Servizio Civile scuola di cittadinanza

Obiettivo: Si approfondiranno i concetti di cittadinanza attiva e di responsabilità sociale, a partire dal possibile incontro con testimoni che operano nella società. Essendo anche il modulo conclusivo si vuole verificare il percorso formativo compiuto, per cogliere le acquisizioni e le consapevolezze assunte dai giovani rispetto alla loro esperienza di servizio civile. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 2 – moduli 2.2 – 2.3 – 2.4

Metodo: Lavori di gruppo, questionario d’uscita e di valutazione

Durata: 4 ore e mezza.

34) Durata: 43 ore

FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI

35) Sede di realizzazione:

Parco Monte Barro – Via Bertarelli 11, Galbiate (Lc). Ulteriori attività formative saranno effettuate anche presso le strutture e gli ambienti naturali, i musei e i centri visitatori del Parco e degli Enti associati.

36) Modalità di attuazione:

La formazione avverrà in proprio con formatori individuati tra il personale e gli incaricati del Parco Monte Barro e delle Università e delle altre istituzioni convenzionate con il Parco. La fase di formazione con apprendimento teorico-pratico iniziale comporterà l’esposizione teorica e pratica dei contenuti formativi attraverso lezioni introduttive e riunioni presso le sedi del Parco e incontri formativi in campo, nel territorio del Parco Monte Barro. La formazione specifica dovrà ottemperare alle prescrizioni contenute nel decreto n.160/2013. In seguito, in base ai risultati raggiunti, alle conoscenze e alle attitudini dei partecipanti, verranno sperimentati gli ambiti di carattere operativo dei volontari in Servizio Civile con l’affiancamento degli operatori: questa fase di addestramento implica una modalità di apprendimento sul campo, che peraltro ricorrerà più volte nel corso dell’anno di servizio civile, in particolare in occasione dei momenti di valutazione. Relativamente alla conoscenza del territorio, si prevede di affiancare ai volontari in Servizio Civile le Guardie Ecologiche Volontarie e agli altri Volontari che hanno pluriennale conoscenza ed esperienza degli ambienti e delle attività del Parco Monte Barro e dei Musei e Centri Visitatori. Tempistica di svolgimento del corso e fasi di realizzazione: la formazione specifica verrà erogata in due fasi secondo quanto previsto dal decreto n.160/2013.

Fasi di realizzazione:

1. presentazione agli operatori delle finalità e dell’intervento formativo e presentazione del formatore;

2. svolgimento delle lezioni ;

3. rilascio attestato di partecipazione (al termine dell’attività formativa); 4. elaborazione di questionari di customer satisfaction (al termine dell’attività formativa).

37) Nominativi e dati anagrafici dei formatori:

● dott.Antonio Bossi, nato a Como l’11/2/1958, residente a Como, in Via Crispi, 47 C.F.BSSNTN58B11C933V.

● dott.ssa Roberta Maria Ceriani, nata a Saronno il 15/04/1972, residente a Saronno in Via Trento, 34C.F.: CRNRRT72D55I441V.

● dott.Mauro Villa, nato a Milano il 14.03.1960, residente a Abbiategrasso (MI) in Via C.Pisacane, 12 – C.F. VLLMRA60C14F205U.

● ing. Baù Mattia nato a Varesse (Va), il 25/06/1990, residente a Cabiate in Via Don

Minzoni, 15 – C.F. BAUMTT90H25L682X

38) Competenze specifiche dei formatori:

Conoscenza specifica e diretta degli argomenti e delle attività proposte. Conoscenza delle procedure di lavoro e dei protocolli ad essi correlate. Conoscenza delle normative di legge e delle procedure correlate.

In particolare il dott.Bossi, direttore del Museo Archeologico del Barro, si occuperà delle parti storiche, archeologiche e museali e si occuperà di tutte le tematiche relative alla didattica e all’educazione ambientale. La dott.ssa Ceriani, responsabile del Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia, seguirà gli aspetti della formazione relativa alla tutela e conservazione di flora autoctona e relativi alla gestione delle aree tutelate e ai rilievi ambientali. Il dott.Villa, direttore del Parco Monte Barro curerà la formazione specifica relativa a tutti gli altri progetti dei volontari. Infine l’ing. Baù Mattia tecnico del settore sicurezza e dell’ attività di valutazione dei rischi e organizzazione dei servizi di prevenzione e protezione aziendali, curerà il tema della sicurezza in ambiente di lavoro (D.Lgs. 81/2008).

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

L’operatore locale di progetto e i formatori svolgeranno formazione specifica mediante:

• lezioni con esercitazioni in campo e su personal computer e distribuzione di raccolte di normativa tecnica specifica;

• ricerca mirata di materiale tecnico in rete e utilizzo di software formativo;

• raccolta, gestione e archiviazione di dati geografici e fotografici con produzione e modifica di presentazioni multimediali;

• esame di casi simili precedentemente affrontati, analisi delle problematiche e delle alternative;

• mappatura GPS e rilevamento fotografico di punti d’interesse presenti nel territorio

• periodici aggiornamenti e confronti anche per via telematica;

• uso delle serre e di attrezzature per il trattamento e la conservazione dei semi del Centro Flora Autoctona;

• utilizzo dei materiali vegetali per la risoluzione di problematiche ambientali con tecniche di ingegneria naturalistica.

40) Contenuti della formazione

o Conoscenza delle strutture del territorio con particolare riferimento agli immobili e alle attività delle strutture museali e didattiche oggetto di intervento;

o analisi dell’offerta didattico/formativa del Parco, degli incontri con le scolaresche e dell’organizzazione delle visite guidate;

o tecniche di raccolta, campionamento e ripulitura di semi e piante per la Banca del Germoplasma da effettuarsi anche direttamente in campo, nelle aree protette lombarde e presso il laboratorio e le serre del Centro Flora Autoctona;

o analisi e sperimentazione dei protocolli di riproduzione di specie rare; o utilizzo sistemi di rilevamento dati GPS con installazione su pc e uso del software per la

creazione di cartografia a partire dai dati GPS; o analisi delle procedure per il salvataggio, l’archiviazione e il trattamento dei dati

geografici; o organizzazione delle basi di dati relative alla segnaletica sentieristica e viaria; o raccolta, analisi e gestione delle documentazioni fotografiche e cartografiche; o gestione, trattamento, analisi e archiviazione dei dati digitali (mappe e tracciati GPS); o organizzazione di eventi, progetto e realizzazione di attività di marketing territoriale; o modalità di aggiornamento e modifica dei contenuti dei siti web degli Enti; o conoscenza della rete viaria e sentieristica e degli ambienti di maggior interesse; o nozioni fondamentali e comportamenti da porre in atto in materia di sicurezza in

ambiente di lavoro (D.Lgs. 81/2008), a cura del servizio di prevenzione e protezione incaricato dal Parco Monte Barro secondo le disposizione di legge e formazione specifica sui rischi per la salute e per la sicurezza derivanti dallo svolgimento delle attività previste dal presente progetto.

41) Durata:

Sono previste 72 ore di attività formativa specifica, 50 delle quali entro i primi tre mesi.

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica)

predisposto:

L’attività di monitoraggio seguirà le indicazioni contenute nelle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale approvate con decreto n.160/2013.

Per tutta l’attività formativa sarà predisposto il Registro generale della formazione, che conterrà tutti gli elementi fondamentali sulla formazione svolta, compresa quella specifica.

Saranno fornite tutte le informazioni richiesti dall’UNSC per il monitoraggio interno dei progetti di servizio civile, ai sensi del D.M. 30/05/2014 (”Approvazione del prontuario…”)

Sarà effettuata una valutazione periodica dell'apprendimento di nuove conoscenze e competenze, nonché della crescita individuale dei volontari. Laddove dovesse emergere dai volontari qualche esigenza di approfondimento rispetto alle attività formative già realizzate si valuterà se integrare i contenuti o ridefinire alcuni aspetti metodologici e se è necessario organizzare nuovi momenti di formazione.

Dopo aver raccolto i dati con i volontari, il responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente Provincia di Lecco si incontrerà con il formatore generale per condividere quanto rilevato e di utilizzare le diverse osservazioni e i dati raccolti per una più attenta progettazione e programmazione degli interventi.

Quanto alla formazione specifica, si effettueranno incontri periodici fra formatori e operatori locali di progetto per verificare l’andamento del percorso formativo, monitorando così sia il raggiungimento di conoscenze e competenze professionali sia la crescita individuale dei volontari. Comunque tale verifica convergerà nel monitoraggio complessivo del progetto di cui al punto 20.

Lecco, 17 ottobre 2016 Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale della Provincia di Lecco

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