Le novità della “Seveso ter” e del recepimento italiano · Le novità della “Seveso ter” e...

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Le novità della “Seveso ter” e del recepimento italiano

Roberto BarziDirettore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica

Ministero dell’InternoDipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

XXI Convegno – Roma, 22-23 novembre 2005

Direttiva 2003/105/CEdel Parlamento Europeo e del Consiglio

del 16 dicembre 2003

Modifica la direttiva 96/82/CE del Consigliosul controllo dei pericoli di incidenti rilevanticonnessi con determinate sostanze pericolose

• Pubblicata sulla Gazzetta Ufficialedella Comunità Europea

L 345 del 31/12/2003

• In Italia il decreto legislativo di recepimentoè stato approvato dal Consiglio dei Ministri

il 16 settembre 2005

Direttiva 2003/105/CEIncidenti che hanno portato all’emanazione

30 gennaio 2000 – Baia Mare (Romania)

13 maggio 2000 – Enschede (Olanda)

21 settembre 2001 - Tolosa (Francia)

Il 30 gennaio 2000 cedette la diga di contenimento di un bacino di sterili* nella fonderia di una miniera d’oro a Baia Mare.

Secondo le stime, 100 000 m3 di fanghi e di acque reflue con un tenore di cianuro pari a 126 mg/litro si riversarono, attraverso i

canali di drenaggio, nel fiume Lapus, un affluente del fiume Szamos, e da lì raggiunsero il fiume Tibisco e il tratto di Danubio a monte di Belgrado, per sfociare successivamente nel Mar Nero.

*sterili: residui di scarto della vagliatura di minerali

Baia Mare (Romania)

Enschede – Olanda

Il 13 maggio 2000 si verificò un’esplosione in un deposito di fuochi d’artificio a Enschede(una città di circa 150.000 abitanti nell’est

dell’Olanda). L’esplosione e l’incendio che ne derivò distrussero completamente il

comprensorio residenziale circostante, un’area di quaranta ettari. 22 morti, migliaia di feriti, migliaia di persone evacuate per uno o piùgiorni, più di 1200 persone persero la loro

abitazione

Tolosa (Francia)

Nel settembre 2001 si verificò un’esplosione nello stabilimento di fertilizzanti

“Grand Paroisse” di Tolosa.Il materiale all’origine dell’incidente era

nitrato d’ammonio fuori specifica.L’incidente causò la morte di 30 persone e il

ferimento di 2500.

Italia: Procedura d’infrazione 2003/2014 per recepimento non conforme

della direttiva 96/82/CE

Contestazione della perizia giurata(art.9, comma 3, D.Lgs.334/99)

Contestazione dell’eventuale divieto di inizio attività(art.21, comma 3, D.Lgs.334/99)

Mancanza di una disciplina pianificata e sistematicadell’attività ispettiva (art. 25, comma 1 del D.Lgs. 334/99)

Mancanza di disposizioni che consentano all’attivitàispettiva di garantire l’effettiva corrispondenza tra documentazione tecnica e situazione di stabilimento

Il mandato parlamentare

Legge 18 aprile 2005, n.62( Comunitaria 2004 )

Art.20Delega al governo per la piena attuazione della direttiva 96/82/CE,

come modificata dalla direttiva 2003/105/CE, sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze

pericolose

recepire la direttiva 2003/105/CE con decreto legislativo, da adottare entro il 1° luglio 2005

apportare correzioni al D.Lgs.334/99 per superare i rilievi mossi all’Italia con la procedura d’infrazione

Le novità del recepimentodella Seveso III

Ampliamento del campo di applicazione (introduzione di attivitàe sostanze precedentemente non presenti)Classificazione delle sostanze pericoloseNotifica: Comando Provinciale VF tra i destinatari Pianificazione di emergenza (che si estende anche agli “artt.6”)FormazioneInformazione alla popolazioneUrbanizzazione: ulteriore attenzione alle politiche di assetto del territorioEffetto dominoUlteriori modifiche per superare i rilievi mossi con la procedura d’infrazioneAbrogazione art. 5, comma 3, del d.lgs. 334/99 (Relazione)

Modifica del campo di applicazione

Il campo di applicazione della Direttiva 96/82/CE è stato ampliato, includendo:

• “le operazioni di preparazione chimica o termica -connesse alle attività minerarie- che comportano l’impiego delle sostanze pericolose di cui all’allegato I”

• “gli impianti operativi di smaltimento degli sterili (=residui di scarto della vagliatura dei minerali) , compresi i bacini e le dighe di raccolta degli sterili, contenenti le sostanze di cui all’allegato I, in particolare quando utilizzati in relazione alla lavorazione chimica e termica di minerali”

• ai porti industriali e petroliferi si aggiungono i porti commerciali con sostanze pericolose di cui all’allegato I

Modifica dell’Allegato I, parte 1 (elenco sostanze pericolose)

Le modifiche dell’elenco delle sostanze pericolose (Allegato I, parte 1) riguardano:

- nitrato d’ammonio

- nitrato di potassio (di nuova introduzione)

- sostanze cancerogene

- prodotti petroliferi

Modifica dell’Allegato I, parte 2(categorie di sostanze pericolose)

Le modifiche delle categorie di sostanze pericolose (Allegato I, parte 2) riguardano:

- sostanze esplosive

- sostanze pericolose per l’ambiente

Notifica e scheda di informazione

Tra i destinatari della notifica e della scheda di informazione per i cittadini e i lavoratori èstato aggiunto il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (Seveso ter – recepimentoitaliano)

Pianificazione di emergenza interna

• I dipendenti di imprese subappaltatrici a lungo termine che lavorano nello stabilimento devono essere consultati in occasione della redazione dei piani di emergenza interni

• Inoltre tutto il personale, compreso quello dipendente da imprese subappaltatrici, deve essere formato in merito all’emergenza interna

Pianificazione di emergenza esterna

•Le informazioni sulla pianificazione di emergenza esterna devono essere fornite alla popolazione d’ufficio, regolarmente e nelle forme più idonee

•La pianificazione di emergenza esterna èestesa anche alle attività in soglia bassa (art.6) (Seveso ter – recepimento italiano)

Formazione del personale

•La Seveso III rende obbligatoria la formazione, oltreché dei dipendenti dello stabilimento (già prescritta dalla Seveso II), anche dei dipendenti di imprese subappaltatrici che lavorano nello stabilimento

Informazione alla popolazione

•Per gli stabilimenti in soglia alta, gli Stati membri assicurano che l’inventario delle sostanze pericolose detenute sia reso disponibile al pubblico

Urbanizzazione

• sono introdotte nuove categorie di elementi vulnerabili (vie di trasporto principali, aree ricreative)

• con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero Infrastrutture e Trasporti, verranno emanate linee-guida in materia di assetto del territorio, ad integrazione dei requisiti minimi stabiliti con il D.M. 9 maggio 2001

Effetto domino

Per gli stabilimenti per i quali è probabile l’effetto domino, il compito di accertare che i gestori si scambino le informazioni è attribuito al Comitato Tecnico Regionale, e non più al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio

Ulteriori modifiche per superare i rilievimossi all’Italia

- abolita la possibilità di ricorrere alla perizia giurata(art. 9, comma 3 del D.Lgs. 334/99)

- in caso di palesi carenze delle misure preventive e protettive adottate dal gestore, il divieto di inizio attività è obbligatorio e non eventuale (Art,21, comma 3del D.Lgs. 334/99)

- le visite ispettive esamineranno i sistemi tecnici, organizzativi e di gestione applicati nello stabilimento(art. 25, comma 1 del D.Lgs. 334/99)

Termini per gli adempimenti dei nuovi gestori

- notifica: 3 mesi- redazione del documento di politica di prevenzione degli incidenti rilevanti: 3 mesi- attuazione sistema di gestione della sicurezza: 3 mesi- rapporto di sicurezza: 1 anno- redazione piano di emergenza interno: 3 mesi - trasmissione informazioni per la redazione del piano di emergenza esterno: 1 anno

CONCLUSIONI

Il decreto di recepimento non apporta sostanziali modifiche agli obblighi e adempimenti in capo ai gestori degli stabilimenti esistenti già soggetti.

CONCLUSIONI

Le principali novità riguarderanno:Ampliamento del campo di applicazioneRafforzamento del diritto all’informazione e formazione di tutti i soggetti interessati Richiamo ad una maggiore partecipazione di dipendenti e popolazione al processo di pianificazione PEI e PEERichiamo ad una maggiore attenzione alle politiche di assetto del territorio e controllo dell’urbanizzazione

CONCLUSIONI

Correzioni per superare i rilievi mossi all’Italia con la procedura d’infrazione (ricorso presentato dalla Commissione Europea alla Corte di Giustizia contro il Governo Italiano con il quale chiede di constatare che l’Italia non ha pienamente recepito la Direttiva)Abrogazione della relazione

CONCLUSIONI

Nel transitorio compiti più rilevanti per i CTR