LAVORI IN ALTEZZA - asere.it · [1] Il datore di lavoro, qualora i lavori temporanei in quota non...

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LAVORI IN ALTEZZAAmpliamenti e aggiornamenti

LUCA MANGIAPANELibero professionista e consulente ASE-CPT

Lavoro in quota (D.Lgs): attività lavorativa che espone illavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezzasuperiore a 2 m rispetto ad un piano stabile

<2

m

LAVORI IN ALTEZZA - definizione

La forza di gravità terrestreLa Terra esercita su tutti i corpi un'attrazione che li fa muovere dall'alto verso il basso in direzione del suo centro. A questa attrazione si dà il nome di forza di gravità. Si definisce peso di un corpo la forza con cui esso viene attratto dalla Terra.

Lavorando in altezza si può cadere!

Dati Fillea CGIL – infortuni mortali in Italia nel settore delle costruzioni

Anno 2017 al 24/04/2017 – 10 morti per cadute dall’alto nei cantieri su 25 infortuni mortaliAnno 2016 – 50 morti per cadute dall’alto nei cantieri su 121 infortuni mortali

40%degli infortuni mortali avvengono per caduta dall’alto

La legge cosa chiede? Art. 111 D.Lgs 81/2008 - Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota[1] Il datore di lavoro, qualora i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di

protezione individuale;b) Dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei

lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi

Realizzazione di posti di lavoro idoneamente protetti contro le cadute dall’alto, anche per i

lavori temporanei

Utilizzo, per i lavori temporanei, di misure di protezione collettiva (opere provvisionali,

ponteggi, ecc.)

Utilizzo, per i lavori temporanei, di DPI anticaduta

Misure di prevenzione

Perché questo?

• E’ un rischio del mestiere. Se avevo paura facevo dell’altro.

• Se stai attento non ti succede niente.

• Ho sempre fatto così e non mi è mai successo niente.

• Ci sono dei lavori che in sicurezza non si riescono a fare

• La teoria è bella, ma la pratica è un’altra cosa

• Se faccio come mi hanno insegnato, non finisco più

• Usare la cintura di sicurezza è più pericoloso che lavorare

senza, perché ti limita nei movimenti.

Esiste la soluzione perfetta?

NO!Non esiste una soluzione che permetta di lavorare in altezza in modo sicuro, veloce e che non comporti nessun aggravio in termini di fatica e costi per l’impresa e il lavoratore.

Esistono soluzioni tecniche e tecnologie che si avvicinano molto all’obbiettivo.

L’UNICO MODO POSSIBILE DI LAVORE E’ QUELLO SICURO!Occorre che tutti gli attori del settore ne prendano piena coscienza.

Il contributo di ASE CPT RE e FSC Torino

Obiettivi della ricerca

• Fornire indicazioni su come operare in altezza nell’esecuzione di attività lavorative nell’edilizia tradizionale. Sono presenti 19 schede operative su come si eseguire in sicurezza diverse attività lavorative.

• Fornire indicazioni sulla scelta ed uso delle principali attrezzature, opere provvisionali e DPI per l’esecuzione dei lavori in altezza. Sono presenti 8 schede attrezzature.

• Dare evidenza della praticabilità delle soluzioni che implicano l’uso di linee di ancoraggio e di reti di sicurezza nell’ambito della realizzazione dei solai nell’edilizia tradizionale. Sono presenti 2 schede di sperimentazione.

Manutenzione di coperture piane portanti

Manutenzione di coperture non portanti

Demolizioni di strutture

Nell’aggiornamento si prendono in considerazione anche attività su edifici con destinazione d’uso diverse da quella residenziale

Novità dell’aggiornamento

La sperimentazione ha riguardato principalmente i sistemi per la protezione dalle cadute nella realizzazione di solai in latero-cemento.

I sistemi sperimentati sono stati due:

- Reti di protezione sottostanti

- Linee di ancoraggio con montanti inseriti nei pilastri.

Queste sperimentazioni hanno confermato la validità di quanto già indicato nel manuale del 2004.

La sperimentazione

Uso della rete di protezione sottostante• Montaggio di impalcati completi• Montaggio di solai a travetti e pignatte, in alternativa all’impalcato completo

• Montaggio di solai a predalles (pannelli prefabbricati)

Peso = 1 kN (100 kg)

Altezza di caduta = 1 m

Non si è mosso niente!!!Prova superata!

Dalla sperimentazione l’integrazione delle schede operative del manuale.

Linee di ancoraggio per solai tradizionali

Parametro Sist. Elastico Sist. Dissipativo Differenza %

Altezza di arresto (*) [cm] 48 78 + 63%

Forza sull’operatore [daN] 1200 567 - 53%

Forza nella fune [daN] 2595 780 - 70%

(*) a parità di altezza di caduta libera

Nessuna deformazione sui piantoni, nessuna rottura dei pilastri

Nessuna deformazione sui piantoni, nessuna rottura dei pilastri

Nessuna deformazione sui piantoni, alcune lesioni sulla testa dei pilastri

Dalla sperimentazione l’integrazione delle schede operative del manuale.

Conclusioni

I lavori in altezza sono estremanete pericolosi.In altezza si deve lavorare con la certezza di non cadere Occorre sempre lavorare in sicurezzaEsiste sempre il modo di lavorare in sicurezzaBasta volerlo

NOI VOGLIAMO LAVORARE IN SICUREZZA!