LAUREANDA Eleonora Mancini RELATORE Prof. Stefano Federici NEUROSCIENZE ED ESPERIENZA RELIGIOSA.

Post on 02-May-2015

234 views 2 download

Transcript of LAUREANDA Eleonora Mancini RELATORE Prof. Stefano Federici NEUROSCIENZE ED ESPERIENZA RELIGIOSA.

LAUREANDA

Eleonora Mancini

RELATOREProf. Stefano Federici

NEUROSCIENZE EDESPERIENZA

RELIGIOSA

Review degli studi neuroscientifi ci sulle esperienze religiose con particolare attenzione a: Diff erenza tra approccio

neuroscientifi co e approccio teologico

Modularità mentale (modulo di Dio)

Relazione tra esperienze religiose e patologia

OBIETTIVO

METODOLOGIA

Premessa metodologica per circoscrivere il campo d'indagine Pubblicazione di A.A. Fingelkurts & A.A. Fingelkurts come base teorica Phantoms in the brain di V.S. Ramachandran & S. Blakeslee per

l'esposizione di alcuni punti di vista Selezione bibliografica “a imbuto”

BASI TEORICHE

•Is our brain hardwired to produce God? Or is our brain hardwired to perceive God?

Fingelkurts &

Fingelkurts

•Phantoms in the brain

V.S. Ramachandran

“Zona grigia della neurologia” (cfr. studi sulla coscienza)

Attenzione a studi neuroscientifici (sia dal fronte “scettico” che dal fronte teologico)

Sarebbe necessario un approccio multidisciplinare

LIMITI TEORICI E TEMATICI

Parte I : i l modulo di Dio

Parte I I : esperienze rel igiose e patologia

LO STUDIO SCIENTIFICO DELLE

ESPERIENZE RELIGIOSE

Attività religiosa

Pratica religiosa Credenza religiosa Esperienza religiosa

COMPONENTI DELL’ATTIVITÀ RELIGIOSA

STUDIO NEUROSCIENTIFICO DELLE ESPERIENZE RELIGIOSE: DUE

ESEMPI

Esiste un modulo di

Dio?

Esperienze

religiose e

patologia

Esiste nel cervello umano un'area o un circuito specializzato all'elaborazione delle esperienze religiose di

per sé?

SìApproccio

neuroscientifico

No Approccio teologico

IL MODULO DI DIO E LA «LOCALIZZAZIONE DEL

DIVINO»

Ipotesi 1: Esiste un modulo di Dio

Approccio neuroscientifico → possibile localizzazione

Dio come illusione generata dal cervello→esempio senso del colore

Processo top – down

Ipotesi 2: Non esiste un modulo di Dio

Approccio teologicoPossibilità che un

ente astratto esista e che possa comunicare con il soggetto attraverso strutture designate alla percezione

Processo bottom – up

IL MODULO DI DIO

DRC (Delusions with religious content) o sintomi religiosi riscontrati in alcuni pazienti

Indagine SPECT condotta in due momenti diversi (all'inizio e nel periodo di remissione) ha confermato attività di aree frontali e temporali (Puri et al., 2001)

Religiosità come meccanismo di coping e associazione a più positivo outcome

Influenza ambientale (Kim et al., 2001)

SCHIZOFRENIA E DISTURBI PSICOTICI

Ippocrate “morbo sacro”“Sindrome di Dostoevskij” o “da personalità

interaccessuale”Sintomi religiosi e personalità modificate

EPILESSIA DEL LOBO TEMPORALE (TLE)

IPOTESI DEI LOBI TEMPORALI E DEL SISTEMA LIMBICO: IL KINDLING

Attività elettica parossistica

Ipereccitabilità

Facilitazione e iperconnettività

Ipotesi testata sperimentalmente da Ramachandran et al. (1998) tramite misurazione del GSR in tre diversi campioni

CONCLUSIONI

Non vi sono evidenze che confermino uno dei due punti di vista esaminati

La conferma di uno o dell'altro avrebbe evidenti ripercussioni: ad esempio la dimostrazione del «produce» potrebbe mettere in crisi la credibilità di alcuni dogmi religiosi

Sono necessari ulteriori studi, soprattutto a livello neuroscientifi co (la scienza deve rispondere ai perché)

È necessario mettere da parte il proprio personale punto di vista per indagare il fenomeno con onestà intellettuale e nel modo più obiettivo possibile, come accade con tutti gli altri fenomeni mentali

GRAZIE PER L’ATTENZIONE