L'altra guerra, 1914-18

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1. La società di fine ‘800

Il secolo XIX rappresenta nella storia europea un’epoca di profonde trasformazioni economiche e sociali, originate dagli effetti della rivoluzione industriale, dalla spinta del progresso tecnico e scientifico e dall’affermazione del liberalismo nella gran parte dei paesi del vecchio continente.

industria dei trasporti

ferrovia Valsugana: nel 1896 il governo austriaco inaugura la linea da Trento al confine, a Tezze. Nel 1910, da Bassano a Primolano. Durante l’offensiva austriaca del maggio 2016 (Strafexpedition), le ferrovie del compartimento di Venezia furono messe a dura prova: in 17 giorni vennero trasportati 500.000 uomini, 75.000 quadrupedi, 15.000 veicoli e pezzi d’artiglieria, impiegando 563 treni militari, una media di 28 al giorno ed un massimo di 43 il 24 maggio 1916. Le linee ferroviarie del Veneto realizzarono quel giorno ben 395 treni …

1869 canale di Suez (Aida e Negrelli) foto a nord: Porto Said. Piroscafi

industria dell’acciaio

1856, forno di Bessemer; prima difficoltà di produzione, alto costo e scarsa qualità. Dalle ferriere agli altiforni: ferro, ghisa, acciaio Reparto dello stabilimento artiglierie Ansaldo con operai al lavoro ed in primo piano il cannone 381/50 mm, Genova

produzione acciaio USA: 77 mila tonnellate nel 1870, 11 mln nel 1900. The Carnegie Steel Company between 1889 and 1899 annual production of steel rose from 332,111 tons a 2,663,412 tons

industria del petrolio

Drake Edwin fu il primo ad adottare nell'estrazione del petrolio la tecnica dei pozzi artesiani. 27 agosto 1859

primo uso, come combustibile

automobile (Ford T dal 1908 al 1928) Chicago 1910

controllare tutto: dalla produzione al consumo. Nel 1911 la Corte Suprema degli Stati Uniti sancì l'illegalità del monopolio di Rockenfeller (che controllava il 64% del mercato). RockenDuck

invenzioni e nuovi prodotti

1.093 brevetti a suo nome. Inventò lampadina, fonografo 1877, giradischi, proiettore, centrali elettriche. Iniziò vendendo giornali e dolciumi sui treni, nella macellazione di suini ed iniziando un'attività di verduriere

1° collegamento transoceanico avvenuto il 12 dicembre 1901. Nel 1912, il Titanic affondò dopo aver lanciato il segnale SOS via radio, Marconi accorse al porto di New York per ricevere i 705 superstiti.

elettromeccanica

1905

la questione sociale

Urbanizzazione, emigrazioni, laicizzazione della società, psicologia delle folle ed emergere della questione sociale ...

Grandi concentrazioni di operai, in breve volgere di tempo, erano cresciuti i colossi dell'Ilva, dell'Ansaldo, della Breda, della Fiat, con i loro legami sempre più stretti con le grandi banche e con i principali gruppi economici e finanziari del paese.

ottimismo e fiducia nell’inarrestabilità del progresso: Belle Epoque

1. La società di fine ‘8002. Dalla guerra breve alla guerra totale

Il concetto di guerra totale nasce con differenze sostanziali: Clausewitz parlava di guerra assoluta come di un concetto teorico di impossibile realizzazione, dove la guerra non conosce limitazioni di ordine morale o politico per piegare un nemico alla propria volontà. Ludendorff, invece, parla di guerra totale come di un totale impegno politico dedicato alla vittoria e allo sforzo bellico – un'idea che Clausewitz ripugnava – e l'assunzione che le uniche opzioni disponibili sono la vittoria totale o la sconfitta totale. Ludendorff sostiene la mobilitazione di tutte le risorse, includendo l'intero sistema civile come l'unico modo per sopravvivere al conflitto e prevaricare il nemico.

Germania > < Gran Bretagna

• produzione acciaio: 18 milioni di tonnellate all'anno (F e R 5, A 3, I 1)

• espansione coloniale

• dal 1897, la Kaiserliche Marine

• ex primato industriale con produzione acciaio: 8 milioni di tonnellate all'anno

• Commonwealth

• secolare ed incontrastato dominio sui mari

Germania > <

Francia

Revanche francese dopo l’unificazione tedesca che aveva portato all’occupazione dell’Alsazia e della Lorena

come consolidare potenza tedesca nel cuore dell’Europa, dopo l’unificazione del 1871

Otto von Bismarck: 1862 - 1890. W II incarnazione del militarismo prussiano

von schlieffen

• 28 giugno 1914, assassinio dell'arciduca Ferdinando a Sarajevo

• 23 luglio, ultimatum di Vienna alla Serbia. Forte dell’appoggio russo, la Serbia accetta l’ultimatum, respingendo però la clausola che prevedeva la partecipazione di funzionari austriaci alle indagini

• 28 luglio, Vienna dichiara guerra alla Serbia

• 29 luglio, mobilitazione generale delle forze armate russe

• 31 luglio, la Germania invia un ultimatum alla Russia

• 1 agosto, dichiarazione di guerra tedesca alla Russia e mobilitazione francese

• 3 agosto, la Germania dichiara guerra alla Francia

… fu soprattutto un errore di calcolo: gli uomini di stato usarono i bluff e le minacce

che altre volte avevano dato ottimi risultati. Ma nel 1914 le cose andarono male: gli strumenti di intimidazione sui

quali si faceva tanto conto non spaventarono nessuno e gli uomini di stato

divennero prigionieri delle loro stesse armi. I colossali eserciti, messi insieme per

garantire la sicurezza e la pace, trascinarono alla guerra le nazioni con la

forza del loro stesso peso.(A.J.P. Taylor)

ausflug = gita L’idea di una guerra breve e vittoriosa (cfr. austro-prussiana e franco-prussiana).“Tornerete a casa prima che cadano le foglie”

Inizialmente avanzate di 40 km al giorno 

pensate per un periodo breve ... durarono oltre 50 mesi

Davanti all'Isonzo, 30 km di camminamenti in 10 km di fronte

Prima protagonista: la mitragliatrice, con cadenza di tiro di circa 400 colpi/minuto che fu poi incrementata a 580 colpi/minuto durante la prima guerra mondiale. poi a 880

Seconda protagonista: la terra di nessuno, che impediva ogni avanzata

Terzo protagonista: la formazione ottocentesca dei generali ...

... di tutti gli eserciti, che “ragionavano” così:

esercitazioni prima del 1914

le attese e la guerra dell’Ottocento

ricerca della battaglia “decisiva”teoria dell' “attacco ad oltranza”:

“se il nemico osa prendere l'iniziativa anche per un solo istante, ogni pollice di terreno

deve essere difeso fino alla morte e, se perduto, riconquistato con un contrattacco

immediato anche se inopportuno”

battaglia di Verdun(febbraio - dicembre 1916)

315.000 francesi - 280.000 tedeschi

battaglia della Somme(luglio - novembre 1916)1 milione di morti e feriti

Agli inizi del 1918,in ognuno dei 1250 giorni di guerra,

gli uomini messi fuori combattimento,morti feriti e catturati, sono 22.000

ma perché?

risultato ...

“Nessuna zona deve essere

risparmiata dai bombardamenti, nessuna tregua

alle zone di rifornimento; il

nemico non deve sentirsi al

riparo in nessun luogo”

Concentramento del fuoco d'artiglieria in un unico punto per un fuoco di preparazione 

l'industria della morte

prima della battaglia della Somme,1500 pezzi di artiglieria

spararono 1 milione di colpiin 7 giorni

750 tonnellate di colpi in un solo giorno

1 convoglio di munizioni ogni 8 minuti

prima della battaglia della Somme, 1500 pezzi di artiglieria spararono 1 milione di colpi in 7 giorni750 tonnellate di colpi in un solo giorno1 convoglio di munizioni ogni 8 minuti

750 tonnellate di colpi in un solo giorno1 convoglio di munizioni ogni 8 minuti

l’industria della morte

Per l’attacco a Verdun, già dal dicembre 1915, vennero costruite in breve tempo 10 nuove linee ferroviarie a scartamento ridotto e 24 nuove stazioni per portare tonnellate di rifornimenti, oltre a sette linee di raccordo per portare nella foresta di Spincourt le munizioni per i cannoni pesanti in essa nascosti; su un fronte di appena 14 km, vennero dispiegati circa 1.220 pezzi d'artiglieria, ossia uno ogni 12 metri circa; prima dell’attacco, per sei giorni furono stipate munizioni per un totale di 2.500.000 proiettili, per il cui trasporto erano occorsi 1.300 treni.

Per l’attacco a Verdun, già dal dicembre 1915, vennero costruite in breve tempo 10 nuove linee ferroviarie a scartamento ridotto (Decauville) e 24 nuove stazioni per portare tonnellate di rifornimenti, oltre a sette linee di raccordo per portare nella foresta di Spincourt le munizioni per i cannoni pesanti in essa nascosti; su un fronte di appena 14 km, vennero dispiegati circa 1.220 pezzi d'artiglieria, ossia uno ogni 12 metri circa; prima dell’attacco, per sei giorni furono stipate munizioni per un totale di 2.500.000 proiettili, per il cui trasporto erano occorsi 1.300 treni.

si è calcolato che l'artiglieria tedesca abbia sparato all'incirca 22.000.000 di colpi, mentre quella francese circa 15.000.000

con questi risultati ...

ypres

TRE LINEE: FRONTE, SUPPORTO E RISERVA

“su 100 sono 60 morti e 30 feriti”passare di corsa per gli unici varchi sotto il fuoco nemico, senza ripari ...+ Nell'ottobre 1918 il monte Pertica viene preso e perduto 8 volte+ Di ogni offensiva si dice che sarà l'ultima, quella del ritorno a casa

Difesa elastica dei tedeschi con una decina di km di sbarramento successivi  pieni di mitragliatrici. In un solo giorno di battaglia, i francesi perdono 110 mila uomini  (nelle prime 4 battaglie sull’Isonzo, 250.000 caduti) ...TRE LINEE: FRONTE, SUPPORTO E RISERVA

dressing stations = posti di medicazione

tra il 21 febbraio e il 15 luglio 1916, Hinbemburg e Ludendorff presero il comando e ordinarono la cessazione di ogni attacco, le perdite tedesche ammontarono a 281.333 uomini e quelle francesi a 315.000 circa

caduti sull’Ortigara. Gosetti p. 235

Avevamo già contato 9 colpi, e si diceva che non ne avrebbero tirati più, perché si sa che con quel 305 tirano

nove o dieci colpi e poi tacciono, e noi eravamo tutti contenti perché nessuno ci aveva colpito, ma non si sapeva cosa succedeva della I sezione. Effettivamente fino a quel  9° colpo nemmeno loro potevano lagnarsi perché soltanto

due o tre gliene erano cascati vicino, facendogli nessun male, ma era il 10° che avrebbe dovuto fare il disastro.

Infatti noi si sente arrivarne un altro e scoppiare sempre indietro, ed eravamo convinti che anche quello non avesse fatto nulla di male, ma purtroppo non doveva essere così. Intanto che si seguitava a far fuoco a volontà, arriva tutto

trafelato un servente, l’unico superstite del I pezzo gridando: “li hanno ammazzati tutti, anche il Tenente!”... E’ da immaginare quale impressione ci fece quella brutta

nuova capitataci così improvvisamente, mentre noi eravamo quasi in piena allegria per l’insuccesso del tiro

nemico. Il fuoco delle artiglierie segna l’inizio della Seconda battaglia dell’Isonzo

Era proprio vero che avevano ammazzato tutti i serventi. Soltanto quello lì si era salvato perché

invece di correre in trincea si era riparato sotto il cannone. La granata era andata a colpire proprio sopra alla trincea dove tutti correvano a ripararsi

quando la sentivano ad arrivare, e fece di quella trincea che era piena di dodici giovani, pieni di vigore

e forza, una fossa di carne umana senza più alcuna forma. Mi basterà ricordare che nessuno di quei

dodici fu possibile riconoscere.

caduti sull’Ortigara. Gosetti p. 235

La battaglia della Somme 1916

Tutto questo per poche decine di metri battaglia di Verdun (II - XII '16): 315 mila F - 280 D. Fort de Souville

la guerra come flagello inevitabile, evento naturale e luogo di virtù; la guerra bella, sportiva e nobile.Paradigma della società e delle sue regole. Rimossi l’orrore e la morte (vedi i monumenti)

krupp

Karl Kraus: la GG come laboratorio per la fine del mondo

stabilimento militare di villa contri, bologna

Combinandosi con l'acqua contenuta nei tessuti del tratto respiratorio, il fosgene si decompone in monossido di carbonio e acido cloridrico; quest'ultimo dissolve le membrane delle cellule esposte causando il riempimento delle vie respiratorie di liquido.Nervini: inattivazione dell'enzima acetilcolinesterasi, che degrada l'acetilcolina. L'acetilcolina media la trasmissione degli impulsi dal sistema nervoso al muscolo

la guerra come forte acceleratore tecnologico

la guerra come forte acceleratore tecnologico

primo volo il 17 dicembre 1903, 200.000 aerei

nel 1918, con i carri armati: 10 km in 10 ore

7 maggio 1915Il Lusitania era il più grande e veloce, il più sicuro con doppie paratie: era chiamato l'inaffondabile. 700 uomini di equipaggio e 1300 passeggeri Nel carico 42 cassette di munizioni di piccolo calibro 159 americani (garanzia )1 siluro senza preavviso 

31 gennaio 1917

il Comando tedesco annuncia la “guerra sottomarina totale”: distruggere almeno 600 mila tonnellate di navi al mese per

costringere l'Inghilterra alla resa; dopo sei mesi, furono affondate 3 milioni 780 mila

tonnellate, ma l'Inghilterra non si arrese ...

Controblocco tedesco al blocco anglo-francese.Nel corso del conflitto la produzione industriale tedesca diminuì del 54%, quella inglese raddoppiò e quella francese aumentò di 2 volte e mezzo

i costi9 milioni di morti e 20 di feritiNel corso del conflitto la produzione industriale tedesca diminuì del 54%, quella inglese raddoppiò e quella francese aumentò di 2 volte e mezzo

Le truppe oggi vanno a farsi massacrare, non a combattere (Luigi Albertini, 11 novembre 1915)

Niente è arrivato alle date promesse. Nessun arrivo è puntuale, né quello dei cannoni di

medio calibro, né quello dei lanciabombe, né quello delle perforatrici. Mancano fucili.

Bisognerebbe produrne duemila al giorno, se ne producono settecento. La guerra divora fucili. Si

debbono racimolare fucili vecchi sui campi di battaglia, magari a pezzi. Le reclute sono

disarmate, vi sono poche decine di fucili per ogni reggimento a scopo di istruzione.

S’incorporano nuove truppe al fronte, e sono senza fucili.

(Luigi Barzini, marzo 1916)

si è calcolato che l'artiglieria tedesca abbia sparato all'incirca 22.000.000 di colpi, mentre quella francese circa 15.000.000

le cifre dell’Italia

• nel 1916 e nel 1917, le entrate statali coprono solo un quarto delle uscite

• non così i profitti delle industrie a fine conflitto:

• siderurgica: dal 6,3% al 16,5

• laniera: dal 5,1 al 18,7

• automobilistica: dall’8,6 al 30,5

La Fiat passò da 4.000 a 40.000 dipendenti, l’Ansaldo da 6.000 ad 11.000Nel giro di quattro anni le attività industriali erano quadruplicate e il prodotto lordo era passato dai 4,6 miliardi di lire del 1914 ai 16,7 miliardi del 1918.La guerra era stata finanziata attraverso un colossale indebitamento, che nel 1919 ammontava ad oltre 69 miliardi di lire, realizzato in gran parte (circa 49 miliardi) con cinque prestiti nazionali. A questo indebitamento interno vanno aggiunti i debiti con l'estero, in particolare con l'Inghilterra (circa 15 miliardi e mezzo) e con gli Stati Uniti (circa 8 miliardi e mezzo). Questa situazione deficitaria, determinò una progressiva diminuzione del valore della lira, che favorì un eccezionale aumento del costo della vita, che risultò quasi triplicato

lingotto dal 1916 al 1922 ... Con la guerra l'Italia aveva visto nascere una industria meccanica di notevoli dimensioni. Nel giro di quattro anni le attività industriali erano quadruplicate e il prodotto lordo era passato dai 4,6 miliardi di lire del 1914 ai 16,7 miliardi del 1918, questo sviluppo era legato principalmente alla produzione di materiale bellico, automobilistico ed aeronautico La guerra costituì, quindi, per l'industria italiana, soprattutto meccanica e siderurgica, la grande occasione per uscire dalla stagnazione che aveva accompagnato la produzione negli anni prebellici.

1. La società di fine ‘8002. Dalla guerra breve alla guerra totale3. L’ “inutile strage”

Il concetto di guerra totale nasce con differenze sostanziali: Clausewitz parlava di guerra assoluta come di un concetto teorico di impossibile realizzazione, dove la guerra non conosce limitazioni di ordine morale o politico per piegare un nemico alla propria volontà. Ludendorff, invece, parla di guerra totale come di un totale impegno politico dedicato alla vittoria e allo sforzo bellico – un'idea che Clausewitz ripugnava – e l'assunzione che le uniche opzioni disponibili sono la vittoria totale o la sconfitta totale. Ludendorff sostiene la mobilitazione di tutte le risorse, includendo l'intero sistema civile come l'unico modo per sopravvivere al conflitto e prevaricare il nemico.

Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel '38 e poi da Einaudi nel 1945

padre Agostino Gemelli, esperto di psicologia delle masse del Comando Supremo di

Cadorna:

“gli orrori della trincea sono qualcosa di positivo, perché riducono progressivamente i

soldati a oggetti passivi, disorientati e frastornati, condizionati ad un’obbedienza

supina, che li porta a morire senza la possibilità di una presa di coscienza o di una

reazione autonoma”

Il logoramento della vita di trincea, la consapevolezza crescente dell’inutilità dei sacrifici, le promesse di turni di riposo non mantenute, le licenze negate, l’arroganza dei giovani ufficiali e la disciplina durissima

dovere, spirito patriottico, valore e viltà

Stampa che mostra Vittorio Emanuele III a cavallo che incita i bersaglieri all'assalto e ad oltrepassare il confine austriaco per liberare alcune donne in catene, allegoria dei territori irredenti, in alto gli uomini che hanno fatto l'Italia e la raffigurazione di un'aquila che sovrasta gli stemmi di Casa Savoia, Trento, Trieste, Istria e la Dalmazia con intorno un nastro con scritto il motto sabaudo Fert.

la guerra come flagello inevitabile, evento naturale e luogo di virtù; la guerra bella, sportiva e nobile.Paradigma della società e delle sue regole. Rimossi l’orrore e la morte (vedi i monumenti)la produzione industriale, di fatto, sostituì il coraggio individuale

nominato Cardinale solo tre mesi prima, il 3 settembre 1914 Giacomo Della Chiesa assume il nome di Benedetto XV. Nell’Esortazione Ubi

primum dell’8 settembre: «Allorché da questa vetta Apostolica abbiamo rivolto lo sguardo a tutto il gregge del Signore affidato alle

Nostre cure, immediatamente l’immane spettacolo di questa guerra Ci ha riempito l’animo di orrore e di amarezza, constatando che tanta

parte dell’Europa, devastata dal ferro e dal fuoco, rosseggia del sangue dei cristiani… Preghiamo e scongiuriamo vivamente coloro che

reggono le sorti dei popoli a deporre tutti i loro dissidi nell’interesse della società umana ».

«Allorché da questa vetta Apostolica abbiamo rivolto lo sguardo a tutto il gregge del Signore affidato alle Nostre cure, immediatamente l’immane spettacolo di questa guerra Ci ha riempito l’animo di orrore e di amarezza, constatando che tanta parte dell’Europa, devastata dal ferro e dal fuoco, rosseggia del sangue dei cristiani… Preghiamo e scongiuriamo vivamente coloro che reggono le sorti dei popoli a deporre tutti i loro dissidi nell’interesse della società umana ».

Bassano segnata profondamente dall’esperienza della guerra, 26 dicembre 1917: sgombero

... e cannoni d’ogni specie

e la realtà: la prima guerra “moderna”, guerra totale, industria della morte e difesa ad oltranza (scuole Mazzini)

23 dicembre 1917

I gennaio 1918

247 granate e 527 bombe d’aereo

11 salme da Rovereto, Dolomiti, Altipiano, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare. Aquileia il 28 ottobre 1921. Maria Bergamas di Trieste, il cui figlio Antonio aveva disertato dall'esercito austriaco per arruolarsi nelle file italiane

Carlo Scorza, vicesegretario del partito, in una relazione sui Fasci Giovanili di Combattimento nel 1931, affermava: "Il Duce e il regime non hanno bisogno di cervelli polemici che si smarriscano dietro astruserie: hanno bisogno di cuori che sappiano restare immutabili ad ogni crollo, e resistere inflessibilmente anche alla più rodente dubbio. Occorre che il Duce abbia pronto ad ogni suo cenno un esercito composto in ordine chiuso, immane, quadrato, maschio, incrollabile nella fede, irresistibile nell’avanzata, insomma un ordine religioso armato"

Ninna nanna, nanna ninna,er pupetto vò la zinna:dormi, dormi, cocco bello,sennò chiamo FarfarelloFarfarello e Gujermoneche se mette a pecorone,Gujermone e Ceccopeppeche se regge co le zeppe,co le zeppe dun imperomezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonnoché se dormi nun vedraitante infamie e tanti guaiche succedeno ner monnofra le spade e li fucilide li popoli civiliNinna nanna, tu nun sentili sospiri e li lamentide la gente che se scannaper un matto che commanna;

che se scanna e che s'ammazzaa vantaggio de la razzao a vantaggio d'una fedeper un Dio che nun se vede,ma che serve da riparoar Sovrano macellaro.Ché quer covo dassassiniche c'insanguina la terrasa benone che la guerraè un gran giro de quatriniche prepara le risorsepe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,finché dura sto macello:fa la ninna, ché domanirivedremo li sovraniche se scambieno la stimaboni amichi come prima.So cuggini e fra parentinun se fanno comprimenti:torneranno più cordialili rapporti personali.

E riuniti fra de lorosenza l'ombra d'un rimorso,ce faranno un ber discorsosu la Pace e sul Lavorope quer popolo cojonerisparmiato dar cannone!

scritta da Trilussa nell'ottobre 1914, zinna-seno, Farfarello-diavoletto, Gujermone-Guglielmo II