L’HIFI UMBRO CHE NON TI ASPETTI - Fedeltà del Suono · 2019. 2. 14. · 4. Club Descarga di...

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  • Cosa vi verrebbe immediatamente in mente se vi chiedessero di pensare ad un pro-dotto umbro? Probabilmente vi si materializzerebbe l’immagine di una prelibata lec-cornia a base del miglior tartufo del mondo, oppure di un fantastico prodotto insaccatodella zona di Norcia o magari un meraviglioso vino rosso!! Di certo, anche se mi leggetein una rivista di hi fi e quindi la risposta è quasi scontata, non pensereste ad un prodottoautoctono per l’ascolto di qualità, eppure il nostro suggestivo territorio raccoglie ancheeccellenze in questo ambito!

    44 FDs 260 ▼ Il regno degli ascolti

    di alberto guerrini

    L’HIFI UMBRO CHE NON TI ASPETTI

    ampLIFIcatorE IntEgrato vaLvoLarE LONGSTONE brEzza

  • Parliamo di una ditta, la Lon-gstone Technologies, che ha ilsuo quartier generale a Pietra-lunga, in provincia di Perugia, unacittadina in altura che domina danord i territori del capoluogo di re-gione. I tre soci fondatori sono LucaCantarini, Nicola Polchi e RobertoMartinelli, ognuno con competenzespecifiche tecniche nel rispettivocampo di azione, che varia daglistrumenti musicali alle amplifica-zioni fino all’alta fedeltà, oltre che inambito di impianti industriali: siuniscono così per creare una societàin grado di spaziare a tutto tondonel campo della riproduzione delsuono. Partono dal motto “pronti afare tutto quello che serve a far crescereil tuo desiderio di suonare”, che la dicelunga sul grado di coinvolgimentoin ambito musicale a monte del pro-prio progetto.Ovviamente è stata l’estrema pas-sione per la musica, sia suonata cheriprodotta, a far sì che questo soda-lizio si realizzasse. L’azienda offremolti servizi oltre alla produzionedelle apparecchiature elettroniche:ha una sala prove ed una di regi-strazione, offre assistenza tecnicaper bassi e chitarre, un servizio di ri-parazione per tutte le apparecchia-ture sia valvolari che a stato solido,oltre alla possibilità di oggetti sumisura totalmente custom.Innanzitutto ci tengono a eviden-ziare (con orgoglio!) che tutti i pro-dotti che lasciano la sede, recente-

    mente rinnovata, sono rigorosa-mente assemblati a mano; ogni com-ponente elettrico ed elettronico uti-lizzato viene accuratamenteselezionato per rendere al meglioogni singolo e specifico progetto, chesia un amplificatore per strumentomusicale o per l’ascolto hi-fi, nullaviene lasciato al caso.L’utilizzo di legni pregiati (massellie multistrato di assoluto pregio, sialaccati che non) e di materiali co-struttivi di alto livello è un altroaspetto da non sottovalutare. Le fi-

    niture dell’oggetto in prova su que-ste pagine sono effettivamente di ot-timo livello e non fanno checonfermare quanto affermato dalteam di progettisti. Molta attenzioneè posta persino sul peso comples-sivo di ogni prodotto, per questoviene largamente utilizzato l’allu-minio, di provenienza aeronautica,addirittura per le viti, gli interrut-tori, i bulloni e le rondelle di assem-blaggio. Sia per le amplificazioni perchitarra sia per gli amplificatori hi-fi

    si è andati alla ricerca della dina-mica del dettaglio e della sensibilità,per consentire la fruizione di unsuono vivido e reattivo. Attenzioneparticolare è stata posta anche allasilenziosità di fondo degli apparati,che facilita enormemente l’emergeredelle qualità più importanti che co-stituiscono la base dell’identità so-nica di un marchio.

    DESCRIZIONE Siamo di fronte al progetto di unamplificatore valvolare stereofonicointegrato. Abbiamo veramente poco a disposi-zione per quanto riguarda l’aspettosquisitamente tecnico di questocomponente, cosa che peraltro evadedallo scopo della nostra rivista, percui mi limiterò più che altro ad unadescrizione meramente fisica.Le valvole su cui è basato l’amplisono piuttosto inusuali, abbiamodue driver ECC81 e quattro EL84.Il bel look di questo amplificatoreintegrato valvolare è particolar-mente impreziosito dall’utilizzo dilegno massello, in questo caso conuna finitura laccata arancione.La parte anteriore ospita quattrooblò circolari (protetti dall’ingressoaccidentale di eventuali dita esplo-ratrici, per mezzo di una rete metal-lica a maglie strette), che lasciano in-travedere l’architettura interna efanno respirare l’elettronica, cosache non fa mai male alle elettronichevalvolari. Sempre in posizione fron-

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    La ricostruzione tridi-mensionale della scena èbuona, così come la restitu-zione degli effetti applicatoallo strumento. Tutto è mol-to caldo ed avvolgente.

  • tale trovano posto, alla destra dellogo, due manopole piuttosto volu-minose rispetto all’altezza della fa-scia principale, una delle quali servea selezionare gli ingressi, mentrel’altra è devoluta al controllo del li-vello di volume.L’interno è particolarmente emble-matico per quanto riguarda la curaartigianale di questo gruppo di pro-gettisti made in Italy, tutto cablato inaria e con componenti di ottima qua-lità, come già accennato in prece-denza, selezionate a mano.Il pannello posteriore ospita, da si-nistra verso destra, rispettivamente:tre coppie di ingressi sbilanciatiRCA, l’inusuale switch di selezionedel filtro, a disposizione per variareleggermente il tono dell’uscita, incompensazione del carattere sonicodei diffusori utilizzati (di solito que-sto è un artificio che si ritrova piùche altro negli ampli per chitarra enon in quelli tradizionali di ripro-duzione stereofonica), le due coppiedi binding post di potenza, con ser-raggio a vite e placcati oro, il portafusibile posto sopra al cavo di ali-mentazione proprietario, diretta-mente saldato all’interno dello chas-sis. Non è ahimè possibile poteroptare per un cavo di alimentazionedi qualità superiore, salvo richiederedi farlo applicare direttamente dallaLongstone qualora se ne senta la ne-cessità.

    ASCOLTODopo un buon periodo di rodaggioche ha visto utilizzati dischi di ognigenere musicale, oltre a quelli speci-fici per questa operazione, una voltaevidente la stabilizzazione delle pre-stazioni soniche ho sottoposto que-sto bel prodotto alla prova defini-tiva nella mia sala d’ascoltoprincipale.Chesky “The Ultimate demonstra-tion disc Vol. 2” (Chesky Records,SACD) è il disco che ho scelto perquesta prova.

    1. In a Mellow Tone di Duke Ellin-gton suonata da Paul Gill / DavidHazeltine / Javon Jackson / TonyReedus (Album Javon Jackson, Da-vid Hazeltine, Tony Reedus, PaulGill “Sugar Hill: The Music of DukeEllington and Billy Strayhorn”SACD333): l’attacco iniziale mostrauna buonissima impostazione tim-brica, votata all’equilibrio. Il sax èbene in evidenza, presente e ben fo-calizzato. La quantità di dettaglio

    46 FDs 260▼ LONGSTONE brEzza

    SOPRA: Il bel look di questo amplificatore integrato, abbellito dall’utilizzo di legnomassello, in questo caso con finitura laccata arancione: il frontale ospita quattrooblò circolari protetti da una rete metallica, che lasciano intravedere l’architetturainterna. Trovano posto anche due manopole, piuttosto voluminose rispetto all’al-tezza della fascia frontale, una delle quali serve a selezionare gli ingressi, mentre l’al-tra è devoluta al controllo del livello di volume

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    fine è sufficiente. Sufficiente è ancheil livello dinamico. Il pianoforte èpiuttosto agile, con buoni contenutidi dinamica. Il contrabbasso ha unbuon carattere, discreti contenuti di-namici e di contrasto.La batteria è piuttosto tridimensio-nale, è quella che mostra più livellidi contrasto e buon controllo dei sa-liscendi dinamici.La scena è discretamente tridimen-sionale e gli strumenti si sviluppanobene in ampiezza, anche se non par-ticolarmente in profondità.

    2. Speak Like a Child di Herbie Han-cock suonata da Jon Faddis (AlbumJohn Faddis “Remembrances”JD166/SACD256): di nuovo buonesensazioni con la batteria, è contra-stata e interagisce bene con la scenasonora. La tromba è ben equilibratae presenta dei buoni picchi dinamici.È ben descritta anche nei passaggipiù lievi, con discreto contenutochiaroscurale. Il resto degli stru-menti crea una discreta amalgama. Ilpianoforte è soddisfacente e mai in-vadente, in buona sinergia con lostrumento a fiato, capace di duet-tarvi in maniera spigliata e sincera.

    3. Angel of Harlem di A. Claytoncantata dai The Persuasions (AlbumThe Persuasions “The PersuasionsSing U2” JD306): molto buona laprestazione con questo coro a cap-pella, tutte le voci dei protagonistiprincipali sono ben delineate e benfocalizzate. L’equilibrio timbrico e ilrealismo sono molto buoni. La se-parazione in ampiezza è ben in evi-denza. Si nota un leggero induri-mento in corrispondenza deipassaggi di massima pressione so-nora, con il componente che cantacon timbro in gamma media. Buonoil contenuto di contrasto e discreta ladinamica.

    4. Club Descarga di David Cheskysuonata da The Body Acoustic (Al-bum The Body Acoustic “The BodyAcoustic” JD274): qui la situazionedel contrabbasso migliora molto,con un dettaglio ed una dinamicanettamente superiori rispetto aibrani precedenti. Le percussioni leg-gere sono caratterizzate da un buoncontenuto di informazione materica.Le pelli sono ben tirate e discreta-mente reattive. Abbiamo una buonaestensione verso l’alto, di cui sigiova particolarmente il dettagliofine. La tromba con sordina è pene-

    SOTTO: Il pannello posteriore ospita da sinistra verso destra, rispettivamente: trecoppie di ingressi sbilanciati RCA, l’inusuale switch di selezione del filtro a disposi-zione per variare leggermente il tono dell’uscita in compensazione dei diffusori uti-lizzati, le due coppie di binding post di potenza con serraggio a vite e placcati oro,il porta fusibile posto sopra al cavo di alimentazione proprietario, direttamente sal-dato all’interno dello chassis, senza ahimè la possibilità di poter optare per uno diqualità superiore

  • trante, ma non esagera mai, ben re-gistrata in alto e contornata da buoncontrasto. Complessivamente è lascena sonora meglio ricostruita finoa questo punto del disco. I riverberied i dettagli sono in evidenza e ipiani sonori emergono bene.

    5. Young Girl’s Heart di Ned Wa-shington e Victor Young suonata daI Ching (Album I Ching “Of TheMarsh and The Moon”W0144/SACD265 ): una buona di-scesa in basso, quasi sorprendenteper la potenza così bassa di questoBrezza, apre il brano con buoni det-tagli degli strumenti a corda. Le per-cussioni, sebbene non siano impo-nenti come al solito, risultanodiscretamente presenti. Ovviamenteè lo strumento a fiato tradizionalecinese che spicca su tutti, sebbenerisulti leggermente più “magro” ri-spetto al solito e appena un pelo piùaspro del dovuto. Per il resto la me-lodia rimane fluida e suggestivacome sempre.

    6. My Foolish Heart Ned Washin-

    gton / Victor Young Johnny Cobb /Jimmy Cobb Quartet (Album JimmyCobb Quartet “Cobb’s Corner”SACD 327): il pianoforte introduceuna tromba veramente notevole. En-

    trambi gli strumenti godono di unabella presentazione e di un posizio-namento ben definito in un am-biente raccolto, nel contempo piùche sufficientemente ripropostonelle sue dimensioni fondamentali.

    Abbiamo un buon contenuto di det-taglio e di contrasto dinamico, ancheper quanto riguarda il contrabbasso,leggermente più in secondo pianorispetto alle aspettative. Lo stru-mento a tastiera possiede un buonpiglio e discrete proporzioni. La di-namica è più che sufficiente, cosìcome il corpo. Considerevole il det-taglio dei piatti, molto ben definiti erealistici, con il giusto tocco e laquantità ragionevole di presenza.

    7. Little Wing di Jimi Hendrix can-tata da Valerie Joyce (Album ValerieJoyce “New York Blue” JD316): lavoce femminile è pregevole, ottimoil corpo e l’impatto, buone le nuanceed il dettaglio. Il contrabbasso qui èfinalmente uno strumento completocon il giusto corpo e un buon conte-nuto dinamico e di dettaglio, anche

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    CARATTERISTICHE TECNICHE

    AMPLIFICATORE INTEGRATO LONGSTONE BREZZA

    Tipologia di progetto: amplificatore in-tegrato stereo valvolare;Potenza: 12W (RMS) per canale su 8ohm;Risposta in frequenza : 20 Hz – 20 kHz(±1 dB);Input: 3 x coppie RCA sbilanciati; Output: 2 x coppia binding post di po-tenza;Valvole impiegate: 2 x ECC81, 4 x EL84;THD (Distorsione Armonica Totale):

  • fine. Il pianoforte ha una presenzainferiore rispetto ai due protagonistiprincipali, pur mantenendo un buonimpatto dinamico e un equilibriotimbrico molto buono.

    8. Misterioso di Thelonious Monksuonata da Bailey, Coryell, White(Album Coryell, Bailey, White “Traf-fic” SACD322): una bella intro dibatteria, dinamica, piuttosto veloce edi discreto impatto di cassa, fa dacappello ad un brano ricco di sug-gestioni elettriche. Buona è la quan-tità di dettagli che proviene dai varistrumenti. La steel guitar che vienepresentata in questo brano è cosìunica e molto ben resa, con buonaquantità di strati armonici e un“feel” elettrico molto vicino al rife-rimento. La ricostruzione tridimen-sionale della scena è buona, cosìcome la restituzione degli effetti ap-plicato allo strumento. Tutto è moltocaldo ed avvolgente. Il basso elet-trico, pur non scendendo miracolo-samente, mantiene un buon“punch” e un’articolazione più chesufficiente, oltre che un’agilità piut-tosto sorprendente.

    9. Imagine di John Lennon cantatada Rachel Z (Album Rachel Z“Grace” JD300): di nuovo abbiamouna presentazione molto efficacedelle percussioni leggere che, ancorauna volta, hanno un buon contenutodi dettagli materici ed una tramaben più fine rispetto al resto deglistrumenti. La voce della cantante èdelicata e ben strutturata, con unbuon contenuto di contrasto ed unabuona articolazione in gamma me-dia pura. Il contrabbasso suonatocon l’ausilio dell’archetto ha unbuon contrasto anch’esso, con unposizionamento in profondità, sta-bile e ben riconoscibile. Tutto ilbrano scorre bene e la scena sonorarimane ben presentata e tridimen-sionale per tutta la durata, senza so-luzione di continuità. La dinamica lafa da padrona, per tutto il tempo,con buona costanza e un contenutodi informazioni, da tutti gli stru-menti, più che soddisfacente.

    10. Concerto for Bassoon (Fagotto)and Orchestra, Movement 3 di Da-vid Chesky suonata e diretta da Da-vid Chesky (Album David Chesky“Urban Concertos” SACD326): ilbattito di mani introduttivo è vividoe piuttosto realistico. La tridimen-sionalità che evidenzia è buona e di-

    scretamente estesa lungo tutta laterna cartesiana. Il fagotto è suffi-cientemente ben presentato, ha undiscreto contenuto di chiaroscuri eun buon contenuto di dettaglio. Glistrumenti percussivi sono buoni ehanno buona dinamica complessiva.La struttura orchestrale ha buone di-mensioni e discreto corpo. La di-scesa in basso è più che sufficiente,nei pieni dinamici ho notato qualchelieve incertezza, ma nulla di parti-colarmente drammatico, conside-rando sempre il wattaggio. Com-plessivamente il Brezza è stato ingrado di evidenziare, con le mede-sime capacità, sia i minimi che i mas-simi.

    11. Tear It Up di Paul Burlison, Dor-sey Burnette, Johnny Burnette, suo-nata da Billy Burnette (Album BillyBurnette “Memphis in Manhattan”JD299): il ritmo rockabilly del branofinale ha evidenziato una buona ca-pacità di controllo ad alto volume,non ho rilevato passaggi deficitariparticolari, anzi il Brezza se l’è ca-vata piuttosto bene. La batteria èstata ben resa, con passaggi anchemolto impegnativi, affrontati con di-screta disinvoltura. La chitarra elet-trica è rimasta sempre piuttosto di-namica e ben controllata. Il basso,sufficientemente profondo, habuona articolazione, anche se ap-pena troppo in secondo piano. Lavoce, sebbene molto influenzata dariverbero e altri effetti, oltre al rien-tro delle spie di scena, è ben con-trollata e ben in evidenza, gode dibuona focalizzazione e di buon pi-glio.

    CONCLUSIONINonostante l’esiguo wattaggio ilLongstone Technologies è stato ingrado di pilotare con disinvoltura lemie Lumen White, arrivando a li-velli di pressione sonora indistortadegni di un ascolto più che soddi-sfacente, anche nella mia salad’ascolto principale. L’impostazione timbrica mi è pia-ciuta molto, non ho notato affattoenfatizzazioni o problemi con imedi, per cui ho lasciato rigorosa-mente lo switch del filtro in posi-zione flat.Un bel prodotto con un impronta so-nica neutra e rifiniture di primis-simo livello, made in Italy, fatto amano e cablato in aria: decisamenteda prendere in considerazione perun primo impianto di qualità.

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    IL MIO IMPIANTOSorgente Digitale per Musica Liquida:Mac Mini, iTunes con Engine Pure Mu-sic2, Audirvana Plus, convertitore D/AUSB 24/192, EMM LABS DAC2X Ca-blaggio USB Kimber Kable SelectKS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs7, RCA Audioquest Horizon Dbs 7; Dif-fusori: Martin Logan SL3, Lumen Whi-te Silver Flame; Sorgenti Digitali: CDTeac VRDS-10 modificato a valvole Em-mebi, Lettore Ibrido DVD-DVDA-SACD-Blu Ray Labtek Oppo 105EU Tubes;Sorgente Analogica: Giradischi MichellGyrodec, Braccio SME 309, TestinaClearaudio Titanium MC, con CablaggioAudioquest Wel Signature; Preamplifi-catore: Convergent Audio Tecnology Le-gend, con Stadio Phono MM, MC; dueAmplificatori Finali a Valvole: McIntoshMC275 in configurazione mono; SuperCondizionatore di Rete: Emmebi Cu-stom Made A.G. Signature 110/220V;Cavi di Potenza: Nordost SPM Refe-rence; Cavi di Segnale tra Pre e Fina-li Mono: Audioquest Horizon Dbs 72V;Cavo di segnale tra CD VRDS-10 ePre: Nordost Spm Reference; Cavi di se-gnale tra Labtek Oppo 105EU Tubes ePre: RCA Nordost Valhalla; Cavo di Ali-mentazione Pre: Nordost Valhalla; Cavodi alimentazione DAC Emm Labs: Nor-dost Brahma con terminazioni Furutech;Cavo di alimentazione Oppo 105EU Tu-bes: Van Den Hul The Mains Stream;Cavi di alimentazione Finali: NordostValhalla; Cavo di alimentazione CDVrds-10: Nordost Shiva.

    ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI: