L'agire morale del cristiano nella Chiesa e nel mondo d’oggi

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L'agire morale del cristiano nella Chiesa e nel mondo d’oggi. Incontri a Borgonuovo secondo incontro 26 febbraio 2009. La relazione con il Dio di Gesù Cristo, al centro della morale cristiana. Esperienza del Cristo nato, morto e risorto. Esperienza della Chiesa - PowerPoint PPT Presentation

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L'agire morale del cristiano nella Chiesa e nel mondo

d’oggi

Incontri a Borgonuovo

secondo incontro

26 febbraio 2009

La relazione con il Dio di Gesù Cristo, al centro della morale

cristiana

• Esperienza del Cristo nato, morto e risorto.• Esperienza della Chiesa• Azione dello Spirito che ci rende contemporanei

al Cristo, offrendoci un orientamento e un senso per la nostra vita e per il nostro agire.

In questa nostra cultura

“Rispetto alle culture che ci hanno preceduto oggi capiamo cosa è utileutile, ma non capiamo più cosa è bello, cosa è giusto, cosa è buono. Viviamo nel presente, senza sogni e senza futuro. Nell’assoluto presente, perché il futuro è minaccioso, è imprevedibilità”(U. Galimberti, Ballarò, 27 novembre 2007 rai tre)

La riscoperta del senso cristiano della morale

• Vaticano II: Optatam totius 16

• Si ponga speciale cura nel perfezionare la teologia morale, in modo che la sua esposizione scientifica, più nutrita della dottrina della sacra Scrittura, illustri la grandezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo.

Vangelo come libertà+ Il vangelo è in primo luogo un annuncio

“escatologico” (le cose ultime) e “soteriologico” (di salvezza): Cristo nato, morto e risorto apre all’umanità un orizzonte di senso e di eternità.

+ liberazione dalla morte (èschaton)

+ liberazione dal male (soterìa)

+ liberazione dall’odio e dall’isolamento (agape = carità/amore)

Cultura postmoderna

• Sensibile alla libertà

• Tra pensiero debole e ricerca di senso

• Frammentarietà

• Pluralismo

• Conflitti tra modi di pensare (non solo tra culture, ma anche nella comunità, nella stessa città, nella stessa famiglia tra generazioni diverse…)

Chiesa testimone del Vangelo

La comunità, chiamata a superare l’individualismo, vive l’esperienza di essere assemblea convocata da questa Parola di libertà.

È esperienza che coinvolge tutte le dimensioni dell’umano. La fede cristiana nel Dio trinitario muove al superamento delle antiche divisioni:

• “Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia” (Ef 2,13-14)

Implicazioni (conseguenze) del Vangelo

Vangelo >>> Chiesa come luogo dell’esperienza del Vangelo e come comunità chiamata ad annunciarlo

Dove? A partire da un particolare contesto storico-sociale.

Cristo: norma (regola, metro di misura) universale concreta.

Vangelo: messaggio universale concreto.

Cristo “norma”, criterio fondamentale. E le “norme”?

• Le norme della morale cristiana sono il frutto, il risultato migliore della vivente traditio ecclesiale, in aiuto e in sostegno del discernimento personale e comunitario delle coscienze, chiamate ad agire bene e ad essere responsabilmente buone (cioè sante).

• La norma trova così il suo senso pieno, illuminata dall’esperienza di fede e come aiuto perché si esprima pienamente la libertà del cristiano:

“Cristo ci ha liberati perché rimanessero liberi: gal 5,1 san Paolo: annuncio di libertà nell’incontro con Cristo).

Gal 5,13-14.18• Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a

libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri.

• Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso.

• … se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge (legge mosaica).

Come vivere “secondo lo Spirito”?

• Due estremi fuorvianti: normativismo (legalismo)

• Lassismo, cioè coscienza non formata (non giunta a maturità di fede e di umanità).

• Libertà non è arbitrarietà (Gal). La libertà ci porta alla responsabilità, l’arbitrarietà ci porta al lassismo e all’irresponsabilità.

Più positivamente…

• Uscire da una logica preoccupata soprattutto della colpa (di evitarla o di esaminarla): siamo più cristiani nella misura in cui facciamo verità nella nostra vita e liberamente lasciamo che entri la verità del Cristo nel nostro agire (non tanto nella misura in cui non ci sentiamo in colpa).

• Né etica dello sconto, né etica dei burattini.

• Etica della libertà/verità, che diventa liberazione: Gv 8,32 la verità vi farà liberi (istina, verità come respiro).

Coscienza: dove l’etica respira

• Gaudium et spes 16: • Nell'intimo della coscienza l'uomo scopre una

legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire. Questa voce, che lo chiama sempre ad amare, a fare il bene e a fuggire il male, al momento opportuno risuona nell'intimità del cuore: fa questo, evita quest'altro.

• L'uomo ha in realtà una legge scritta da Dio dentro al cuore; obbedire è la dignità stessa dell'uomo, e secondo questa egli sarà giudicato. La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità.

La sentinella risponde: “Viene il mattino,

poi anche la notte; se volete domandare, domandate,

convertitevi, venite! ”. (Is 21,12).

• Lettura: M. Buber, Il cammino dell’uomo• CCC 1776-1794 (la coscienza morale)• D. Bonhoeffer: Resistenza e resa, 225.

Etica come bussola e orientamento• Con stile umile:• L’umiltà “è la più grande delle virtù. Però dopo le

virtù teologali … essa è un particolare ordinamento della ragione.”

(S. Tommaso, Summa Theologiae, II-IIæ, q. 161, 5)

• “La virtù dell’umiltà è la guida sicura a un approccio equilibrato al reale, tanto all’universo complesso e variegato delle relazioni sociali, quanto ai problemi posti dallo sviluppo prodigioso delle tecnologie…”

(M. Ronco, Primato del bene comune e servizio all’amministrazione pubblica, IREF 2004).

Quale stile di Chiesa per il mondo d’oggi?

• Fortezza (paura) o città aperta (fiducia)?

• Il cristiano non può chiudersi. Ciò non significa ingenuità, ma senso profondo del cuore del vangelo (valido in ogni epoca e in ogni luogo): Cristo si consegna al mondo.

• G. Mannion, Chiesa e postmoderno

Un metodo per agire: spunti iniziali

(da approfondire nel terzo incontro).

Formulare correttamente i problemi etici

• Alcuni principi filosofici

• Alcune convinzioni teologiche (nella visione cristiana)

(Thevénot, La bioetica)

Principi filosofici

a) considerare la persona come un fine, mai come un mezzo

b) Rispetto della persona avviene attraverso norme concrete: vanno ascoltate, anche se non tutte hanno lo stesso peso

c) Bisogna sempre seguire la propria coscienza, illuminata dalla comunità e dalle norme, perché talvolta la coscienza può sbagliare

Convinzioni teologiche

• la creazione: dignità umana (uomo fatto ad immagine di Dio); rapporto con il cosmo.

• l’incarnazione di Cristo: prendere sul serio la creazione e la sua conoscenza (scienza); valore del corpo; accettazione della storia e delle sue ambiguità.

• la croce e la redenzione: uscire da una visione ingenua dell’uomo (strutture di peccato);

salvezza non coincide con salute fisica.

• la risurrezione: relativizzo la vita terrena, ma anche le dono senso e posto.

• + la pentecoste: attualità della Parola mediante lo Spirito; ascolto di quella Parola e delle sue mediazioni ecclesiali (Chiesa); senso della vera prudenza, ovvero l’audacia del discernimento alla luce del vangelo e della storia

Il ragionamento etico in situazione

• Cattorini propone questo metodo per risolvere un problema etico concreto, riflettendo per giungere ad una decisione, soprattutto in un lavoro di equipe.

Primo passo

• Premessa: racconto della storia

(o descrizione narrativa del caso in questione)

Secondo passo

• Individua il problema morale, distinguendo gli elementi tecnici da quelli etici, e indicando gli eventuali altri elementi che vorresti conoscere.

Terzo passo

• Esprimi la tua immediata valutazione.

Quarto passo

• Giustifica la tua preferenza, individuando i principi e i valori in conflitto, ed esponendo le argomentazioni a sostegno della tua posizione, tramite il ricorso a regole, principi e teorie etiche.

Quinto passo

• Confronta la tua posizione con altre, riconoscendone le ragioni ed evidenziandone i limiti, confessando le zone d’ombra che la tua posizione non riesce ad illuminare.

Sesto passo

• Abbozza una soluzione in merito al problema morale di partenza, confermando o smentendo la valutazione inizialmente espressa.

Settimo passo

• Indica i metodi per comporre un’eventuale dissidio che rimane insanabile entro l’equipe o fra gli attori morali coinvolti.

• Raccomanda una strategia per prevenire o limitare in futuro le contraddizioni più gravi.

(Cattorini, Bioetica, 18-25).

Esempio concreto

• Da un punto di vista dell’agire cristiano, ci chiediamo se è moralmente giusto istituire delle “ronde” sul territorio.

• + prova a dare una risposta (personale e a piccoli gruppi), seguendo i 7 passi proposti…

• Leggere, discutere a casa, raccogliere idee, superare prime impressioni, documentarsi…