La serie delle norme UNI CEI EN 16247:2012 e le Diagnosi ... · La serie delle norme UNI CEI EN...

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La serie delle normeUNI CEI EN 16247:2012

e le Diagnosi Energetiche

Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente www.cti2000.itwww.cti2000.it

Ing. Sandro Picchiolutto

La capacità di realizzare una diagnosi energetica secondo procedurericonducibili a standard riconosciuti rappresenta il cuore del processodi miglioramento della Efficienza Energetica.

Al momento attuale sono disponibili tre standard per la conduzione diuna diagnosi energetica: la UNI-CEI TR 11428 a livello nazionale, in fase di rielaborazione; la UNI-CEI EN 16247 a livello europeo; la ISO 50002 a livello globale, al momento non riconosciuta a

livello europeo.2/69

Essa considererà tutti i vettori energetici e le loro conversioninell’ambito degli edifici residenziali così come nelle Organizzazioni diIndustria, Commercio e Pubblica Amministrazione.

La norma europea sulle diagnosi energetichetrova applicazione nelle diagnosi energetichenei settori civile, industriale trasporti.

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La norma viene sviluppata focalizzando l’attenzione sugli aspetticomuni del processo, demandando gli approfondimenti settoriali adinterventi da parte della normativa tecnica o legislativa.

Definisce i requisiti minimi per intraprendere e condurre diagnosienergetiche a diversi livelli, ma sempre in grado di identificareopportunità di investimenti in efficienza energetica.

Viene riservata una particolare attenzione alla verifica di coerenzadella norma con i requisiti della ISO 50001:2011 (SGE).

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La norma si sviluppa in cinque parti: la norma EN 16247-1 “Diagnosi Energetiche - Requisiti generali ”,e le successive norme specialistiche: EN 16247-2 “Diagnosi Energetiche – Edifici”, EN 16247-3 “Diagnosi Energetiche – Processi”, EN 16247-4 “Diagnosi Energetiche - Trasporti“ EN 16247-5 “Competenze degli Energy Auditor”.

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La norma EN 16247-1 “Requisiti generali” viene a definire i campi diinteresse generale nello sviluppo di una D.E.:

Requisiti di qualità: del Referente della diagnosi (come competenza,

confidenzialità, obiettività e trasparenza); del processo di diagnosi energetica (che dovrà risultare

appropriato, completo, rappresentativo, tracciabile, utile everificabile);

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Elementi del processo di diagnosi energetica: incontro preliminare; incontro d’avvio; raccolta dati; attività in campo; analisi; reportistica; incontro di chiusura.

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Rappresentano punti chiave del processo: L’accordo con la committenza in merito a:

obiettivi, bisogni e aspettative relative alla diagnosi; scopo e confini; grado di accuratezza richiesto; arco temporale per completare la diagnosi; criteri per la valutazione delle misure di miglioramento

proponibili; impegno richiesto all’Organizzazione; dati da raccogliere prima dell’inizio della diagnosi;misure e/o ispezioni da realizzare nell’ambito della diagnosi.

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Informazioni in merito a: contesto della diagnosi; vincoli normativi in grado di influenzare la diagnosi; programma strategico del committente; sistemi di gestione della qualità presenti; cambiamenti che possano avere una ricaduta sulla diagnosi; opinioni e/o restrizioni su potenziali misure di

miglioramento; documentazione da presentare e formato del rapporto.

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Obiettivo della EN 16247_2 èl’analisi del fabbisogno di energianecessario al sistema edificio-impianto identificando leopportunità di miglioramentoanche all’interno di un SGE.

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Dovranno essere tenuti in considerazione: condizioni climatiche locali; caratteristiche dell’involucro; condizioni progettuali dell’ambiente interno; caratteristiche e regolazioni dei sistema tecnologici; attività e processi realizzati nell’edificio; regime di occupazione e comportamento degli occupanti.

La norma non considera le abitazioni private monofamiliari!A tale proposito CTI prevede di sviluppare una norma parallela validasolo in Italia

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L’Auditor Energetico dovrà concordare scopo e confini della diagnosi,in termini di: quali edifici sottoporre ad esame; quali servizi energetici; quali sistemi tecnologici di edificio (BEMS); quali aree e sistemi al di fuori dell’edificio; quali Indici di Prestazione Energetica (EPI) dovrebbero essere

considerati appropriati nella diagnosi e, pertanto, utilizzati.

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Sarà necessario concordare il grado di approfondimento richiesto alleoperazioni di diagnosi, tenuto conto che esse influenzeranno: il tempo utilizzato nella visita in campo; la scelta delle misure campione; il livello di modellazione; i requisiti delle misurazioni; il livello di contabilizzazione; il livello di definizione delle opportunità di miglioramento

proposte; le capacità professionali dell’auditor;e ovviamente il costo!

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Nell’ambito dell’incontro di avvio, l’Auditor Energetico concorderà: calendario dei sopralluoghi; livello di coinvolgimento degli occupanti l’edificio; eventuali rischi potenziali ed aree ad accesso limitato.

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Ove possibile, l’Auditor Energetico dovrà acquisire: parametri funzionali e di regolazione dell’impiantistica interna, ivi

comprese eventuali variazioni stagionali; profili di occupazione dell’edificio; commenti degli occupanti su prestazioni dell’edificio e dei servizi

collegati; certificazioni energetiche; eventuali programmi di sensibilizzazione degli occupanti.

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Per parte sua, l’Auditor Energetico dovrà raccogliere i seguenti dati: Vettori energetici, presenti e comunque disponibili; Dati energetici:

energia assorbita, prodotta e/o esportata suddivisa pervettore energetico;

letture contatori ; diagrammi della domanda energetica e/o fattori di carico, se

disponibili; ogni misura giudicata appropriata;

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Fattori di aggiustamento in grado di influenzare i consumienergetici: dati ambientali, climatici e provenienti dal sistema locale di

automazione edificio (BACS), se esistente; profili di occupazione dell’edificio;

Variazioni importanti intervenute nell’ultimo trienniorelativamente a: forma dell’edificio e modalità del suo utilizzo; involucro dell’edificio; sistemi tecnici dell’edificio (BEMS) ed aree servite; comportamento degli occupanti;

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Parametri di riferimento derivanti dalla applicazione dellanormativa nazionale sull’uso dell’energia;

Documenti e/o informazioni progettuali e gestionali quali: planimetrie complete dei tracciati impianti; fattori esterni in grado di influenzare il comportamento

energetico dell’edificio; schemi tecnologici degli impianti; diagrammi di controllo e regolazione; dati e classificazioni di apparecchi e componenti;

Modello informativo dell’edificio (BIM) e/o modelli progettualidell’edificio se disponibili;

Apparecchiature consumanti energia e altri carichi interni.18/69

Analisi dei dati disponibili

L’Auditor Energetico analizzerà le informazioni raccolte e resedisponibili dalla Organizzazione.Una volta tali informazioni iniziali siano state acquisite, l’AuditorEnergetico potrà decidere di rivedere scopo e confini dell’audit.L’Auditor Energetico dovrà giudicare se le informazioni disponibilipermettano lo sviluppo del processo di audit raggiungendo gli obiettiviconcordati. In carenza di dati, il cliente potrà scegliere se produrrei dati mancanti o se l’Auditor debba fare delle ipotesi in merito.

L’Auditor Energetico dovrà, secondo esperienza e competenza e sullabase di quanto concordato in termini di fini, scopo e completezzadell’audit, scegliere quali sistemi energetici esaminare sul campo.

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Analisi preliminare dei dati

L’Auditor Energetico dovrebbe sviluppare una prima analisi dei dati per: redigere un bilancio energetico preliminare; determinare i principali fattori d’aggiustamento; stabilire i principali EPI; valutare la distribuzione dei consumi energetici, se possibile sulla

base dei dati misurati; stabilire un livello energetico di riferimento (baseline) da

utilizzare per quantificare l’impatto degli interventi dimiglioramento energetico;

pianificare ulteriori raccolte dati da realizzare in campo.

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Operazioni che dovranno essere realizzate in campo

L’Auditor Energetico sarà tenuto a: ispezionare il sito e gli impianti tecnologici; valutare il livello attuale e futuro per ogni servizio significativo di

edificio; verificare l’adeguatezza dei sistemi tecnologici alla prestazione

richiesta, valutandone la prestazione; comprendere le motivazioni alla base dei cambiamenti richiesti ai

sistemi tecnologici (ad es. la domanda stagionale); ricercare le opportunità di miglioramento dell’efficienza

energetica, così come limiti e vincoli applicabili.A tal fine la norma rende disponibile una lista di controllo.

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L’Auditor Energetico sarà tenuto ad analizzare il potenziale dirisparmio energetico secondo scopo e limiti convenuti della diagnosi,così da rendere disponibile: Per ogni servizio di edificio un confronto tra l’attuale ed un

appropriato livello di servizio.Il livello del servizio non dovrà venire compromesso da ogniintervento di risparmio energetico proposto, tuttavia,prescindendo dai livelli legislativi di riferimento, esso potràcomunque essere modificato purché in accordo con il cliente (ades. modificare la temperatura ambiente al fine di ridurre leesigente di climatizzazione estiva e/o invernale);

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Valutazione della prestazione corrente e dei sistemi tecnologicinei confronti di un adeguato sistema di riferimento;

Valutazione delle prestazioni dell’involucro edilizio; Valutazione della prestazione energetica dell’intero edificio,

tenendo in considerazione le potenziali interazioni tra l’involucroedilizio ed i sistemi tecnologici presenti in esso.

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Nel valutare i potenziali miglioramenti, l’Auditor Energetico dovrà: tenere in considerazione l’interazione tra gli impianti tecnologici

e l’involucro edilizio, le condizioni ambientali esterne e le attivitàpraticate nell’edificio (cfr. EN 15603:2008);

tenere in considerazione gli effetti collegabili a interventi specificima tali da generare interazioni in termini di bilancio energeticoglobale (ed es. la riduzione dei consumi per la illuminazioneinterna implicherà un aumento dei consumi per il riscaldamentoinvernale ma una diminuzione del carico termico estivo);

valutare gli impatti potenziali che gli interventi di risparmioenergetico potranno avere sulla classificazione energeticadell’edificio.

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La diagnosi energetica dovrebbe anche ricomprendere una verificadei contratti di fornitura dell’energia così come dei requisiti perispezione e manutenzione delle apparecchiature tecnologiche intermini di impatto su efficienza energetica e costi.

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L’Auditor Energetico dovrà dettagliare (ad es. tramite adeguaterappresentazioni grafiche): un bilancio dell’energia fornita dai vettori energetici in termini di

consumi, costi ed emissioni; un bilancio degli usi finali dell’energia per servizi o altri usi; un bilancio dell’energia prodotta, consumata e/o esportata.

Il bilancio energetico dovrà evidenziare quali valori derivino da misuree quali da stime.Ove opportuno, il calcolo degli EPI o di specifici valori di riferimentodovrà essere incluso nella analisi.

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L’Auditor Energetico sarà tenuto ad identificare le opportunità dimiglioramento dell’efficienza energetica sulla base: della propria esperienza; del confronto con adeguati benchmark, se disponibili; di vetustà, condizioni, modalità di gestione e manutenzione

dell’edificio e dei sistemi tecnologici; della obsolescenza di sistemi e apparecchi rispetto alla BAT e alle

migliori pratiche del settore.Tali opportunità dovranno essere presentate in termini di valutazionecosti/benefici.

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Il formato della reportistica dovrà essere adattato alle esigenze delpersonale sia tecnico che dirigenziale.

Gli interventi proposti dovrebbero essere suddivisi in: misure ad alto costo (cappotti, BEMS, etc.); misure a basso costo (adattamento delle modalità di conduzione,

riduzione di perdite e sprechi, etc.); informazione, coinvolgimento e formazione dei consumatori

finali (motivazioni e relative variazioni comportamentali); revisione dei requisiti di comfort ambientale (livelli di

temperatura e/o umidità, spazi operativi, etc.).28/69

diagramma di flusso del processo di diagnosi energetica; esempi di soggetti coinvolti in una diagnosi energetica di edifici; esempi di scopo, finalità e accuratezza delle diagnosi energetiche

negli edifici; esempi di checklist per il lavoro in campo di diagnosi energetica

negli edifici;

La norma è completata dai seguenti allegatiinformativi:

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esempi di analisi dell’uso dell’energia negli edifici; esempi di liste di controllo di analisi per diagnosi energetiche

negli edifici; esempi di indicatori di prestazione energetica negli edifici; esempi di opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica

negli edifici; esempi di analisi e calcolo dei risparmi nelle diagnosi energetiche

negli edifici; esempi di reportistica di una diagnosi energetica di edifici; esempio di metodo di verifica del miglioramento energetico negli

edifici.

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Fermo restando l’esistenza di differenze dovute a dimensione, cicli esiti produttivi, l’energia in un sito industriale viene utilizzata per: normali processi produttivi; aspetti / fasi particolari di tali processi (ad es. avviamento,

modifiche alla produzione, manutenzione etc.); utilities (ad es. aria compressa, autoproduzione di vettori

energetici); involucri edilizi (sedi di linee produttive e/o depositi); altro (ad es. movimentazione e logistica interna);

secondo il seguente schema logico:31/69

Industrial SiteIndustrial Site

Utility ProcessesUtility Processes

Production Processes

Utility Equipment Utility Network

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Nell’ambito dei contatti preliminari l’Auditor Energetico dovràconcordare con la committenza: i processi ricompresi nella diagnosi energetica, ivi comprese

eventuali utenze terziarizzate; se realizzare una diagnosi energetica dettagliata per specifici

processi; la applicabilità della EN 16247-2 e della EN 16247-4 per usi

energetici non direttamente collegati al processo (ad es.magazzinaggio, logistica, uffici, laboratori e trasporti).

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Sito: stato di fatto del sito e caratteristiche dell’involucro edilizio; requisiti legali e regolamentari applicabili; piano di contabilizzazione esistente; informazioni, se disponibili, sul sistema di gestione

dell’energia nell’Organizzazione.

L’Auditor Energetico dovrà acquisiredall’Organizzazione i seguenti dati a livello di:

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Utilities: descrizione, quantità e diagramma di flusso comprensivo

delle perdite note; indicatori di prestazioni energetiche noti; modalità operative delle apparecchiature; prassi manutentive e programmi di gestione operativa (dati

su conduzione operativa e manutenzione); fattori di aggiustamento interni ed esterni.

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Processi produttivi: descrizione, quantità e diagramma di flusso comprensivo

delle perdite note; indicatori delle prestazioni energetiche; fattori di aggiustamento interni ed esterni (sia a partire dai

dati storici che associabili ad ogni nuovo parametro che lipossa influenzare o sia in grado di determinarne di nuovi);

piano di contabilizzazione esistente; prassi manutentive e programmi di gestione operativa; modello computerizzato di simulazione in stato stazionario,

se disponibile.

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Al fine di calcolare gli indicatori di prestazione e/o gli usi specifici dienergia, l’Organizzazione dovrà provvedere a mettere a disposizionedell’Auditor Energetico dati storici e correnti relativamente a: tipologie e volumi dei prodotti manifatturati nell’ultimo anno; tipologie e volumi delle materie prime utilizzate nell’ultimo anno.

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Involucro edilizio: caratteristiche dell’edificio; inventario degli apparecchi consumatori di energia; indicazione dei consumi energetici; fattori di aggiustamento interni ed esterni; indicatori di prestazioni energetiche noti; piano di contabilizzazione esistente.

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L’Auditor Energetico dovrà analizzare i dati raccolti al fine di: analizzare il bilancio energetico del sito sulla base del volume di

produzione e relativa contabilità energetica, individuare gli opportuni fattori d’aggiustamento, individuare opportuni indicatori di prestazione energetica (EPI), valutare la distribuzione dei consumi energetici di macchine e

cicli produttivi, individuare una energy baseline iniziale, individuare ulteriori misure e dati da acquisire sul campo,

stilando una lista delle opportunità di risparmio energetico.39/69

Per quanto riguarda le operazioni che dovranno essere realizzate incampo, l’Auditor Energetico dovrà: raccogliere ogni dato mancante che risulti necessario per il

completamento dell’analisi; stabilire o confermare la baseline; confermare le condizioni di funzionamento correnti ed i fattori di

aggiustamento determinati nell’analisi preliminare; chiudere i bilanci energetici e di prestazioni.

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In tale ambito, l’Auditor Energetico dovrà: ricercare la massima prestazione energetica raggiungibile del

processo e paragonarla con la prestazione corrente; calcolare la effettiva prestazione energetica del processo; confrontare il dimensionamento del processo con i fabbisogni

energetici; valutare la quantità ottimale di energia ed utenze per il processo.

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L’Auditor Energetico dovrà dettagliare: un bilancio dei vettori energetici; una disaggregazione degli usi e consumi energetici per processi,

utilities, involucri edilizi; un bilancio energetico espresso in termini di input, uso ed output

energetico (ad es. sotto forma di diagramma di Sankey,simulazione computerizzata in stato stazionario, etc.);

inventario di autoproduzione / autoconsumo di energia; usi energetici collegati a sicurezza, tutela di salute o ambiente.

Tali bilanci dovranno evidenziare quali dati derivino da misura e qualida stima/calcolo.

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Sulla base delle proprie conoscenze e delle caratteristiche degliimpianti e delle tecnologie del committente, l’Auditor Energetico saràtenuto a proporre opportunità di risparmio energetico chericomprendano azioni nell’ambito delle opzioni individuate dalla EN15900, ovvero: misure finalizzate a ridurre o a recuperare le perdite di energia; sostituzione, modifica o aggiunta di apparecchiature; esercizio più efficiente ed ottimizzazione continua; miglioramento della manutenzione; sviluppo di un programma di cambiamenti comportamentali; miglioramento della Gestione dell’Energia. 43/69

Tali opportunità saranno sviluppate sulla base di: età, condizioni, modalità di esercizio delle apparecchiature; tecnologia delle apparecchiature presenti in confronto alle

apparecchiature più efficienti disponibili sul mercato; durata di vita pianificata dei processi.

L’Auditor Energetico dovrebbe tenere inadeguata considerazione sia l’utilizzo delleEnergie Rinnovabili che l’utilizzo dellacogenerazione.

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Per ogni opportunità, l’Auditor Energetico dovrebbe valutare: la riduzione dei costi energetici sulla base dei risparmi stimati

secondo un determinato prezzo dell’energia; costi di investimento; tempo di ritorno semplice o altri sistemi di valutazione di

redditività dell’investimento; se richiesto, potrà venire inserito nel calcolo ogni altro possibile

guadagno (in termini di produttività, manutenzione e/oproduzione).

Le opportunità di risparmio energetico saranno poste in ordine dipriorità in termini di efficienza energetica o altro criterio (ad es.obiettivi e traguardi del SGE dell’Organizzazione). 45/69

Oltre ad una relazione sulle risultanze della diagnosi, l’AuditorEnergetico dovrà fornire in un opportuno schema riassuntivo leseguenti informazioni per ogni opzione di miglioramento individuata: situazione corrente: descrizione e prestazioni energetiche

correnti e ragione della proposta di miglioramento; descrizione della opzione; potenziale stimato di risparmio energetico; tempo di ritorno dell’investimento stimato; altri fattori positivi (ad es. ambientali, sicurezza, etc.).

Il metodo per la valutazione dei fattori economici dovrà essereconcordato col committente.

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La norma è completata dai seguenti allegati informativi: esempio di un processo di diagnosi energetica; lista esemplificativa dei dati da raccogliere; qualità del piano di misura.

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Il comparto dei trasporti rappresenta l’area ove la realizzazione di unadiagnosi energetica risulta più problematica:

le attività sono più difficili daanalizzare;

le modalità sono diverse; gli strumenti a disposizione

sembrano pochi ed insufficienti; gli aspetti caratteristici di ogni

modalità di trasporto sono ingrado di influenzare le proceduredi diagnosi.

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La possibilità di realizzare trasporti intermodali inoltre, così come lapossibilità di utilizzare differenti modalità per il medesimo trasporto,rappresenta un aspetto specifico e tale da influenzare in manieramarcata i consumi energetici della attività di trasporto.La diagnosi energetica pertanto dovrà riservare particolare attenzioneanche a tale fattore, considerando quali proposte di miglioramento siauna ottimizzazione energetica della modalità di trasporto utilizzata chela indicazione della modalità ottimale.

Il processo di diagnosi, infine, riconosce che le caratteristiche dicomplessità, mobilità e criticità del fattore temporale nelle operazionidi trasporto potranno limitare o condizionare il processo di diagnosienergetica.

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L’Auditor Energetico deve possedere un elevato livello di conoscenza: delle differenti opzioni modali delle attività di trasporto; delle diverse fonti energetiche utilizzate nel servizio di trasporto

fornito dalla Organizzazione soggetta alle operazioni di diagnosi.

Tali requisiti si considerano del tutto generali ed aggiuntivi a quantorichiesto in ambito generale.

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Le operazioni di trasporto rappresentano un processo complesso ove ilfattore tempo riveste una particolare criticità: la possibilità di realizzarela diagnosi energetica senza influenzare negativamente tale fattore nerappresenta quindi esigenza irrinunciabile.

L’Auditor dovrà concordare col reparto operazioni i bisogni di ambo leparti al fine di rispondere ai rispettivi obblighi.Nel caso si decidano di utilizzare sistemi di campionamento nell’ambitodella diagnosi di una flotta di trasporto, il campione selezionato dovràrappresentare adeguatamente la modalità o la totalità di tale flotta.

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L’Auditor Energetico dovrà poter dialogare con gli operatori deiseguenti settori: Pianificazione: personale responsabile della logistica e della

gestione del percorso; Movimento: quest’area è responsabile dell’organizzazione delle

operazioni di trasporto e, nello specifico, della distribuzione deicarichi di lavoro agli operatori ed ai veicoli;

Manutenzione: rappresenta la funzione su cui ricade laresponsabilità di assicurare la disponibilità e le buone prestazionidei vettori, o assicurare l’accesso alle registrazioni degli interventidi manutenzione se tale attività è esternalizzata;

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Ufficio tecnico – Ufficio acquisti: sono responsabili delladeterminazione delle specifiche tecniche dei vettori ai fini delloro acquisto, con esso comprendendo anche i trasportatori terzie i fornitori in generale;

Risorse umane: è importante per l’Auditor Energeticocomprendere i punti di vista dei funzionari così come deiconduttori, in quanto fattore critico nel processo di riduzione deiconsumi energetici. Nella fattispecie dei conduttori è altamenteconsigliabile attivare un contatto diretto con tale categoria, cherappresenta una delle chiavi per eliminare gli sprechi energetici(ad es. incoraggiando tecniche di guida energeticamenteconsapevoli quali l’ecodriving);

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Ufficio formazione del personale e/o operatori alla formazione; Ufficio finanziario/amministrativo: quest’area generalmente

elabora i dati finanziari relativi agli acquisti di carburanti, fattorequesto che assume particolare valore a causa della estremavolatilità, in alcuni casi anche associata a fattori stagionali, di talicosti aziendali.

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A causa della naturale frammentazione delle operazioni di trasporto èdella massima importanza focalizzare l’attenzione sulla comunicazione.

L’Auditor Energetico dovrà redigere un indice di obiettivi e principalinecessità della diagnosi, comunicandolo ai responsabilidell’Organizzazione.Ove possibile e senza con ciò penalizzare le normali esigenze diservizio, tali soggetti, così come i referenti prima citati, dovrannopresenziare al meeting di avvio.

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Le informazioni minime da raccogliere sono: consumo energetico di ogni mezzo durante l’anno trascorso, con

registrazioni intervallate al fine di assicurare una efficace analisidi tendenza (ad es. per rilevare variazioni stagionali o tenere inconsiderazione ogni altro fattore significativo);

criteri per l’assegnazione delle operazioni di trasporto; descrizione dei percorsi realizzati e della politica di pianificazione; composizione della flotta e caratteristiche dei veicoli (ad es. età,

portata, caratteristiche tipologiche, motorizzazione, carburanteutilizzato etc.);

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attività di formazione cui il personale è stato sottoposto al finedella riduzione dei consumi energetici, ivi comprese registrazionidelle eventuali riduzioni registrate;

modalità di rifornimento, ove necessario; evidenza della contabilizzazione di carburante o elettricità e della

formazione qualificante fornita agli operatori; registro storico (per una durata temporale appropriata) dei prezzi

delle fonti energetiche utilizzate. percorso effettuato da ogni vettore o numero di ore di

funzionamento durante l’ultimo anno con dati per poter valutareil fattore di carico;

calcolo - assoluto e percentuale - delle quote della distanza e deitempi totali attribuibili ai conduttori e ai vettori utilizzati;

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nel caso che parte del servizio di trasporto sia realizzata tramiteterzi, l’Auditor Energetico dovrà verificare che tali attività sianoadeguatamente identificate e registrate, assicurandosi che ilsubfornitore fornisca specifiche informazioni relativamente aiconsumi energetici;

ove applicabile, determinazione dei criteri per la scelta deifornitori e dei terzisti;

programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria,programmata o meno, e relative registrazioni, eventualepresenza di checklist di ispezione;

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politiche per la gestione operativa dei mezzi, acquisto,riqualificazione e sostituzione;

azioni per lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecniche emetodi per la riduzione delle emissioni di gas serra attraverso lariduzione dei consumi energetici o l’utilizzo di carburanti e/o fontienergetiche alternative.

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L’Auditor Energetico sarà tenuto a visitare le aree destinate a gestioneoperativa e manutenzione durante il normale periodo lavorativo.L’Auditor dovrà visionare le operazioni del personale su di un adeguatonumero di veicoli, osservando contesti e opportunità per riduzione deiconsumi energetici.

Se necessario, tale ultima fase potrà aver luogoanche al di fuori dell’orario lavorativo.

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Ove non risultino affidabili i dati storici sulla gestione operativa delleattività di trasporto, l’Auditor Energetico potrà utilizzare unapparecchio registratore al fine di acquisire su di un numerorappresentativo di vettori e nell’ambito di un adeguato periodotemporale i parametri necessari alla diagnosi.In alternativa e ove disponibili dovranno venire utilizzati i computer dibordo.

Nel caso tali dati rimangano insufficienti, l’Auditor potrà richiedere diprendere parte ad almeno un viaggio (o ad una sua parte significativa)per ognuna delle attività di trasporto principali della Organizzazione.In tale ambito, sarà tenuto a misurare (ove possibile ed attraverso unregistratore istantaneo) ovvero a stimare il consumo di ogni fase dellaattività di trasporto al fine di ottimizzarne l’efficienza energetica.

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Al fine di redigere le raccomandazioni finali, l’incaricato delleoperazioni di diagnosi prenderà in considerazione i seguenti fattori: efficienza nei diversi periodi dell’anno (arco temporale 12 mesi),

in termini di efficienza energetica e fattori di carico della modalitàdei trasporti;

fattori in grado di influenzare iconsumi energetici, siano essinell’ambito o al di fuoridell’influenza della Organizzazione;

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pianificazione, programmazione, scelte di percorsi/orari e relativicriteri di scelta adottati;

fattori in grado di influenzare la qualità del trasporto; miglioramento delle capacità del personale (sia in fase di

formazione che di assunzione); impatti sulla produttività dei differenti parametri energetici (ad

es. velocità del vettore); manutenzione e gestione dei mezzi; scelta, riqualificazione e sostituzione dei vettori; segmentazione della flotta (secondo la tipologia di trasporto); registrazioni dei consumi e accuratezza dei dati disponibili; verifica delle implicazioni in termini di efficienza energetica della

terziarizzazione di parte delle attività di trasporto.63/69

Al fine di valutare correttamente l’efficienza del sistema sottoposto adiagnosi dovrà essere selezionato un opportuno sistema di indicatori.

Tali indicatori dovranno essere misurabili per ogni modalità ditrasporto utilizzata: a tale proposito un fattore particolarmenteimportante da considerare è rappresentato dal tempo per raggiungereun punto da un altro.Non considerando tale fattore (ad es.) la sezione Gestione Operativadell’Organizzazione non risulterà in grado di dare applicazione allerisultanze della diagnosi.

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Esempi di indicatori sono: energia / (distanza x peso netto) per trasporto merci, energia / (distanza x passeggero) per trasporto passeggeri.

In tutti i casi ove non sia possibile disporre di dati sufficientementeaccurati (ad esempio nella valutazione del peso del carico), dovrannoessere applicate e giustificate adeguate modalità di stima.

Nel caso la modalità di trasporto non rappresenti una opzione o sequesta sia stata già determinata in un livello precedente, gli indicatoriusati nell’analisi delle prestazioni possono essere quelli caratteristici ditale modalità di trasporto.

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Sarà compito dell’Auditor Energetico: considerare ipotesi di differenti fonti

energetiche al fine di valutare intermini di scelta ottimale i programmidi rinnovo o espansione della flotta.In tale ambito si dovrà considerareanche una proiezione dei prezzi futuridelle alternative considerate;

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considerare altri aspetti che possano influenzare tale decisione(ad es. costi di acquisto e di manutenzione, facilità dirifornimento, emissioni di gas serra);

ove possibile, ricomprendere diversi mezzi di trasporto nelprocesso di diagnosi, al fine di determinare la possibilità diutilizzo di un trasporto multimodale. Questo approccio implica lapossibilità di utilizzare modalità diverse per differenti servizi ditrasporto, così come la possibilità di utilizzare una modalità ditrasporto completamente differente ove fattibile e convenientesotto il profilo energetico.

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Le raccomandazioni per ridurre i consumi energetici dovranno venireespresse quanto meno nell’ambito dei seguenti tre contesti principali: Veicoli:

configurazione ottimale dei veicoli esistenti al fine di ridurnei consumi energetici;

migliore definizione del programma di manutenzione erelativi compiti (metodi per eseguire i controlli e qualità perla loro esecuzione da parte del personale incaricato delleoperazioni di manutenzione);

specifiche di acquisto per i nuovi mezzi, potendo ancheconsiderare l’utilizzo di diverse fonti di energia;

criteri per il rinnovo della flotta. 68/69

Risorse umane: programmi di formazione e aggiornamento professionale

necessari; criteri per il reclutamento del personale.

Pianificazione / percorsi / orari: punti da evidenziare nell’ambito dell’ufficio operazioni al

momento dell’organizzazione del trasporto; esigenze da terze parti (ad es. problematiche collegate ad

infrastrutture governative) che possono anche avereinfluenza sull’efficienza energetica.

Per ciascuna delle tre voci saranno presentati alcuni indicatori, pervalutare l’efficienza dei diversi elementi di ogni contesto (ad esempioal fine di confrontare diversi sistemi di vettoriamento).

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