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La segnalazione intercellulare
L’evoluzione degli organismi multicellulari dipende dalla capacità delle cellule di comunicare una con l’altra.
La comunicazione intercellulare regola lo sviluppo e l’organizzazione dei tessuti,
controlla la crescita e la divisione cellulare, la lorosopravvivenza e coordina le diverse attività cellulari.sopravvivenza e coordina le diverse attività cellulari.
La comunicazione intercellulare negli animali superiori ècomplessa, suggerendo che molti geni in questi organismi
siano coinvolti nel suo controllo e coordinazione.
Discuteremo soprattutto dei meccanismi di comunicazione“indiretti”, cioè mediati da segnali chimici secreti,
dette “molecole segnale”.
Segnali chimici diversi controllano sopravvivenza e proliferazione
Tre strategie di segnalazione chimica:paracrina, sinaptica ed endocrina
Molte cellule secernono
una o più molecole
segnale,che funzionano
come mediatori chimici
locali
Le cellule endocrine
secernono gli ormoni
che influenzano cellule
bersaglio anche molto
lontane
Le cellule nervose
secernono i
neurotrasmettitori,
mediatori chimici a
corto raggio, che
agiscono nelle sinapsi
Per trasmettere informazioni agli organi, l'organismo, oltre che del sistema nervoso, si serve di speciali sostanze chimiche, gli ormoni, prodotte da particolari ghiandole dette endocrine. A differenza del sistema nervoso, dove le informazioni sono trasmesse molto rapidamente, l'apparato endocrino agisce lentamente. Gli ormoni che si diffondono nel sangue necessitano di 5-10 secondi per scatenare il primo effetto. Normalmente, agiscono nell'arco di 30 minuti fino a tre ore, mentre alcuni, come l'ormone della crescita, da effetti che sono visibili solo dopo alcuni mesi.
Gli ormoni diffondono a lunga distanza
attraverso il sangue, dove si diluiscono.
Agiscono a bassa concentrazione (10-
8M)
I neurotrasmettitori si riversano nelle
sinapsi a concentrazioni elevate
(5 x 10-4 M)
La segnalazione autocrina: alcune cellule secernono una o più molecole segnale, che funzionano come mediatori chimici locali sulle cellule stesse.
La segnalazione attraverso le giunzioni strette: esempio di segnalazione “diretta”
Le molecole segnale possono essere:
Idrosolubili: tutti i neurotrasmettitori, la maggior parte degli ormoni e dei mediatori chimici locali.
Sono idrofilici per cui non possono attraversare la membrana plasmatica e interagiscono quindi con le cellule rimanendo all’esterno.rimanendo all’esterno.
Liposolubili: gli ormoni steroidei e tiroidei. Sono idrofobici ed attraversano il doppio strato lipidico.
Per molecole segnale lipofiliche
Attraversa la membrana
intacellulare
Per molecole segnale idrofiliche
Espressione Genica
Gli ormoni idrosolubili viaggiano nel sanguee raggiungono le cellule bersaglio.
Gli ormoni idrosolubili viaggiano nel sangue legati a proteine di trasporto
Ormoni con struttura ad anelli steroidei: sono sintetizzati a partire dal colesterolo
I principali organi endocrini sono:- l’ipofisi,- la tiroide,- il timo,- le paratiroidi,- il pancreas endocrino,- il pancreas endocrino,- le ghiandole surrenali,- le ovaie e la placenta per le donne,- i testicoli per l’uomo.
Tre sono i meccanismi fondamentali con cui risponde la cellula target:- Meccanismo mediato da cAMP - Meccanismo mediato da cAMP - Meccanismo mediato da IP3/DAG - Aumento della biosintesi proteica
La capacità di una cellula di rispondere alle molecole segnale dipende dalla presenza di un “recettore”, cioè una proteina che riconosce e si lega alla molecola segnale.
Le molecole segnale che funzionano a basse concentrazioni (10-8
M), hanno recettori che li legano ad alta affinità, mentre i neurotrasmettitori (10-4 M) hanno recettori a bassa affinità.
Esistono recettori specifici per ogni molecola segnale.
Ogni cellula possiede uno specifico set di recettori per rispondere ai segnali che sono necessari per le sue funzioni, a seconda della sua natura e del suo stato di differenziamento,.
Le molecole segnale idrofiliche hanno recettori sulla membrana plasmatica, mentre quelli lipofiliche hanno recettori intracellulari
L’interazione tra le molecole segnale ed i loro recettori impone cambiamenti conformazionali ai recettori che subiscono transizioni allosteriche.
L’interazione molecola segnale-recettore scatena una cascata di segnali intracellulari.
Segnali intracellulari
Molecola segnale – recettore
Cambiamento allosterico
Attivazione della segnalazione (ad esempio fosforilazione)
Risposte intracellulari (messaggeri secondari)
1) Modificazione del metabolismo
2) Attivazione della trascrizione genica
Recettori (7 segmenti transmembrana)� ββββ
• ββββ1> Cuore, aumenta frequenza e forza di
contrazione
> Adipociti, aumenta lipolisi
> Intestino, diminuisce motilità
• ββββ2 > Polmone, rilascio della muscolatura
> Fegato, aumenta glicogenolisi
> Intestino, diminuisce motilità
� Tirosin-chinasi – 1
�αααα• αααα1
> Iride dell'occhio, contrazione
> Intestino, diminuisce motilità
> Ghiandole salivari, secrezione di acqua e di potassio
• αααα2> Cellule pancreatiche B,
diminuisce secrezione
> Piastrine, causa aggregazione� Tirosin-chinasi – 1> Virus del sarcoma aviario, oncogene
> Epidermide, fattore di crescita
> Ubiquitario, recettore per insulina
> Piastrine, fattore di crescita
�Guanilato ciclasi – 1> Atrio cardiaco, omeostasi dei liquidi
corporei
> Endotelio, recettore per NO
> Piastrine, causa aggregazione
> Cellule adipose, diminuisce la lipolisi
> Stomaco, diminuisce motilità
• αααα?> Arteriole, costrizione
> Sfintere della vescica, contrazione
> Organi sessuali maschili, eiaculazione
Proteine G
Tipo Localizzazione Stimolo Effettore EffettoGs Fegato Adrenalina,
glucagoneAdenilato ciclasi Scissione
glicogeno
Gs Adipociti Adrenalina,glucagone
Adenilato ciclasi Lipolisi
Gs Rene ADH Adenilato ciclasi Ritenzioneacqua
Gs Follicolo LH Adenilato ciclasi ↑ estrogeniGs Follicolo LH Adenilato ciclasi ↑ estrogeni
Gi Cuore Acetilcolina Canale K ↓ forza
Gi/Go Neuroni Endorfine,oppioidi
Adenilato ciclasi Attivit$ elettrica
Gq Muscolo liscio Angiotensina Fosfolipasi C Contrazione
Golf Epitelio naso Molecoleodorose
Adenilato ciclasi Sensazioneolfattiva
Trasducina Coni ebastoncelli
Luce cGMPfosfodiesterasi
Segnali visivi
Proteina G (GTP-binding protein)
�Proteina G = αααα + ββββ + γγγγ
�αααα: unità catalitica• αααα -GDP, inattiva
• αααα -GTP, attiva
• ααααs, stimola l’effettore
• ααααi, inibisce l’effettore
• >20 isoforme αααα
GTP GDP
Complesso
ormone-
recettore
ββββ γγγγαααα
GTP
ATTIVO
Pi
ααααGDP
ββββ γγγγ
INATTIVO
• >20 isoforme αααα
�γγγγ: ancoraggio alla membrana • >6 isoforme γγγγ
�ββββ: alta affinità per subunità γγγγ, affinità variabile per subunità αααα• >4 isoforme ββββ
�Molte proteine G diverse, grande flessibilità di risposta
ααααGDP
Pi
GTPasi
INATTIVO
ββββ γγγγ
Effettore
Stimola o inibisce
Meccanismo dei recettori adrenergici mediato dalla proteina G
La fosforilazione: a) aggiunta di un gruppo fosfatob) addizione di un gruppo GTP
Le proteine GGli enzimi chinasi
La fosforilazione può avvenire sul gruppo -OH degli aminoacidi serina,
treonina e tirosina
Secondi messaggeri
cAMP; Fosfatidil inositolo difosfato; Fosfolipasi A2; Prostaglandine e leucotrieni;
cAMPSistema ββββ-adrenergico - proteina Gs
Meccanismo analogo per GTP →→→→ cGMP →→→→ GMP
Protein kinasi Aattivata da cAMP
�Target: residui Ser e Thr di altre proteine (fosforilazione)
�AUMENTA l’attività di alcuni enzimi• Glicogeno fosforilasi, citrato liasi, fosforilasi b chinasi, HMG-CoA chinasi, HMG-CoA reduttasi chinasi e altri...
�DIMINUISCE l’attività di altri enzimi• Acetil-CoA carbossilasi, glicogeno sintasi, piruvato deidrogenasi, HMG-CoA reduttasi e altri...
Fosfodiesterasi (PDE)termina il segnale di cAMP e cGMP
�cAMP →→→→ 5’-AMP, cGMP →→→→ 5’-GMP
�Target di interventi farmacologici• Metilxantine
• Teofilline
• Milrinone (cardiotonico)
• Attivazione delle piastrine, tono dei muscoli lisci (broncodilatatori, vasorilassanti etc), contrazione cardiaca(broncodilatatori, vasorilassanti etc), contrazione cardiaca
• Sildenafil (Viagra)
Fosfatidil inositolo difosfato (PIP2)
IP3 →→→→ reticolo endoplasmicoMobilizzazione di Ca++
DAG, Attiva protein kinasi C
Sistema fosfolipasi C, PIP2 →→→→ DAG + IP3
�DAG: protein kinasi C →→→→ mitosi →→→→ crescita
�IP3: rilascio Ca++ da vescicole
�Li+ (farmaco per depressione nervosa)
�IP3 + ATP →→→→ IP4 + ADP risposte prolungate (memoria?)
Fosfolipasi - idrolizzano fosfogliceridi generando lipidi come secondi messaggeri
�Fosfolipasi A2 →→→→ acido arachidonico (20C, 4 doppi legami)• Mediatore dell’infiammazione
• Precursore degli eicosanoidi (prostaglandine, prostacicline, trombossani e leucotrieni)
Prostaglandine
�Derivano da acido arachidonico via cicloossigenasi (COX)• COX1 costitutivo, inibito da antiinfiammatori steroidei (cortisone)
• COX2 in risposta a mediatori dell’infiammazione (citochine), inibito da antiinfiammatori non-steroidei (aspirina e ibuprofen)
�Agiscono come ormoni (via proteina G)• Inattivate nei polmoni• Inattivate nei polmoni
• Precursori dei trombossani (coagulazione)
• Infiammazione (artrite reumatoide), sensazione di dolore e apparato riproduttivo
• Inibiscono secrezione gastrica (ulcera)
Leucotrieni
�Derivano da acido arachidonico via lipoossigenasi (LOX)• Deficit di LOX in disordini mieloproliferativi (↑↑↑↑ trombossano), immunologici e coagulativi
• 3 tipi di acido monoidroperossieicosatetraenoico (HPETE)
• Leucotrieni (LTA4)> T1/2=4h
> Responsabili di reazioni anafilattiche: contrazione protratta dei muscoli lisci (trachea e del tratto GI) e aumento della permeabilità
> Responsabili di reazioni anafilattiche: contrazione protratta dei muscoli lisci (trachea e del tratto GI) e aumento della permeabilità capillare
Ormone steroideoOrmone tiroideo
Trasduzione del segnale per ormoni steroidei e tiroidei
�Lipofilici, attraversano la membrana e legano recettori intracellulari (fattori di trascrizione)
�Il complesso ormone-recettore lega una regione del DNA e ne modifica l’espressione
Recettore dell’ormone steroideo
Recettore dell’ormone tiroideo
DNA
Nucleo
Sintesi degli ormoni steroidei
ACTH: ormone adreno corticotrofico
PK: protein chinasi
STAR: Steroido-genesis acuteregulatorgenesis acuteregulator
Convertito a pregnenolone da citocromo P450
Colesterolo →→→→ Ormoni steroidei
Biosintesi degli ormoni steroidei
Colesterolo
Pregnenolone
Progesterone
17-OH pregnenolone
17-OH progesterone
deidroepiandrosterone
Androstenedione
Estrogeni, 18C
Androgeni,19C
Glucocorticoidi, 21C
Mineralocorticoidi, 21C
11-deossi corticosterone
Corticosterone
Aldosterone
Estradiolo
11-deossi cortisolo
Cortisolo
Testosterone
Secrezione degli ormoni steroidei
�Non immagazzinabili, liberati nel plasma appena sintetizzati
�Liposolubili, richiedono proteine di trasporto:• Glucocorticoidi: αααα-globulina (la sua presenza determina la permanenza in circolo)
• Mineralocorticoidi: albumina (rapidamente eliminati)
• Androgeni: captati da gonadi e trasformati in altri ormoni sessuali
�
sessuali
�Il livello di ormone circolante è determinato da• Velocità di sintesi
• Presenza della proteina di trasporto
�Semivita nel plasma più lunga degli ormoni non-steroidei e non-tiroidei (non hanno proteine di trasporto)
I recettori di membranaper molecole idrofiliche
ed i recettori intracellulariper molecole liposolubili
I recettori intracellulari degli ormoni steroidei: legano l’ormone nel citoplasma, subiscono una transizione allosterica e si spostano nel nucleo dove mediano la trascrizione genica.
I recettori intracellulari degli ormoni steroidei attivano risposteprimarie e risposte secondarie: ad una prima ondata di trascrizionesegue una risposta più tardiva, indotta dai prodotti della prima risposta.
Glucocorticoidi e cortisolo
�Sotto controllo di ACTH• Ritmo diurno (10x la mattina vs la sera)• Proteina di trasporto: Cortisol binding protein (CBG)• T1/2=100 min
�EFFETTI:• Aumento di gluconeogenesi, glicogeno, lipolisi, biosintesi proteica (come glucagone, ma più lento)
> Può causare diabete> Può causare diabete
• Soppressione di risposta immunitaria ed infiammatoria (specialmente cortisone)
�PATOLOGIE PRINCIPALI• Morbo di Addison: insufficienza surrenalica →→→→ ipoglicemia, intolleranza a stress, debolezza, ipotensione
• Sindrome di Cushing: eccesso di glucorticoidi (somministrazione farmacologica o adenoma delle surrenali) →→→→iperglicemia, catabolismo delle proteine, perdita di massa corporea
Catecolamine: Ormoni della midollare surrenalemediano l’adattamento allo stress
�Tyr: precursore (anche Phe)• Tyr idrossilasi: Reazione limitante
�DOPA, diidrossifenilalanina (carente in Parkinson)• Passa la barriera emato-encefalica e funge da farmaco
�Dopammina: non passa la barriera emato-encefalicaencefalica• In caso di deficit: DOPA
• In caso di eccesso: metil-DOPA
�Adrenalina e noradrenalina• Accumulo nei granuli cromaffini
• Rilasciati con stimolazione ββββ-adrenergica
• Metabolizzati rapidamente nel plasma> catecolo metiltransferasi (COMT) e monoamina
ossidasi (MAO)
> Inibitori di COMT e MAO: eccitatori nervosi
Aumenta il
glucosio
ematico
Diminuisce il
glucosio
ematico
InsulinaGlucagone
Pancreas
Cellule ββββCellule αααα
Ormoni pancreatici: insulina, glucagone e somatostatina
Fegato
↑↑↑↑ Glicolisi↓↓↓↓ Gluconeogenesi
↓↓↓↓ Glicolisi↑↑↑↑ Gluconeogenesi
↓↓↓↓Glucosio↑↑↑↑ Glicogeno
↑↑↑↑ Glucosio↓↓↓↓ Glicogeno
Maturazione di insulina
+ peptide C
Insulina
�Cellule ββββ delle isole di Langerhans• Agonisti αααα-adrenergici inibiscono
• Agonisti ββββ-adrenergici e i derivati della sulfonilurea (tolbutammide) stimolano
�Fortemente conservata: insulina bovina e suina usabili nell’uomo
�Pro-insulina dà reazioni crociate con insulina�Pro-insulina dà reazioni crociate con insulina
�Livello di peptide C discrimina insulina eso- ed endogena
Reticoloendoplasmico
Pre-pro-insulina
Apparato di Golgi
Pro-insulina
Insulina + C
Circolazione
Pro-insulina
Insulina + C 95%
5%
Recettore per insulina
�Risposte metaboliche veloci (tendenti a diminuire la glicemia)• Aumento del trasporto di glucosio con GLUT-4
• Aumento di glicolisi
• Inibizione di gluconeogenesigluconeogenesi
• Inibizione di lipolisi
�Risposte lente o a lungo termine• Aumento della sintesi proteica
• Stimolazione della replicazione cellulare
Altri effetti di insulina
Nel 2001, insulina alterava:
�L’attività di >50 proteine attraverso modificazioni covalenti
�L’espressione di >100 mRNA
�Principale responsabile del diabete• Insulino-dipendente (10%, o giovanile, bassa secrezione di insulina)
• Non-insulino-dipendente (90% o dell’età adulta, bassa • Non-insulino-dipendente (90% o dell’età adulta, bassa espressione del recettore)
�Resistenza all’insulina: bassa espressione, degradazione o internalizzazione del recettore, causa obesità
Altri effetti (!!!) di insulina
Altri enzimi pancreatici
Glucagone
�Antagonista di insulina• Stimola gluconeogenesi e
lipolisi
• Rallenta glicolisi
�Cellule αααα delle isole di Langerhans
�Secreto come pro-glucagone
Somatostatina
�Cellule γγγγ delle isole di Langerhans
�Inibisce la secrezione di insulina e glucagone
�Diminuisce la secrezione di gastrina
• Prolunga il tempo di �Secreto come pro-glucagone
�Agisce tramite recettori e cAMP
�Inattivato nel fegato• Breve T1/2
• Prolunga il tempo di svuotamento gastrico
• Rallenta l’assorbimento intestinale degli zuccheri
• Riduce il passaggio dei nutrienti in circolo
Tre tipi di recettori:
a canali ionici
legati alle proteine G
I recettori di membrana
ad attività enzimaticaintrinseca
Un recettore tipo a 7 domini transmembranaassociato alle proteine G:
non ha proprietà enzimatiche, si modifica in risposta al ligando, attivando le proteine G eterotrimeriche.
Le proteine G eterotrimeriche: 3 subunità αααα, ββββ e γγγγ. La subunità αααα è dotata di attività GTPasica. Quando sono legate al GDP sono inattive.
Il legame della molecola segnale con il recettore attiva la proteina G, la subunità αααα si lega al GTP ed attiva enzimi a valle
Una delle vie attivate è l’attivazione dell’adenilato ciclasi e la produzione di AMP ciclico. L’idrolisi del GTP a GDP ripristina lo stato inattivo della proteina G e spegne il segnale
A) L’attivazione dell’adenilato ciclasi e la produzione di AMP ciclico porta all’attivazione della PROTEINA CHINASI A.
B) L’attivazione della fosfolipasi e la produzione di diacil glicerolo, inositol-tri-fosfato e rilascio di ioni Ca2+ porta all’attivazione della rilascio di ioni Ca2+ porta all’attivazione della PROTEINA CHINASI C
C) AMP ciclico, ioni Ca2+ sono definiti messaggeri secondari
cAMP Ca2+
L’AMP ciclico attiva la proteina chinasi A
La via cAMP/PKA porta alla mobilizzazione del glicogeno in glucosio tramite
l’attivazione della glicogeno fosforilasi e l’inibizione della glicogeno sintetasi
Le fosfatasi sono regolate in modo simile
Le proteine G e gli ioni Ca2+ come secondi messaggeri.La fosfolipasi C taglia il PIP3 a DAG ed inositolo tri fosfato, che a sua volta rilascia ioni Ca2+ dai depositi intracellulari: attivazione della proteina chinasi C (Ca2+ dip.)
La concentrazione degli ioni Ca2+ viene mantenuta bassa nel citoplasma con sistemi attivi e passivi, spostando il Ca2+ verso l’esterno della cellula o in compartimenti intracellulari
Antiporto Na+/Ca2+
Pompa del Ca2+
I recettori a tirosin chinasi
I recettori a tirosin chinasi
Dominio chinasico
Segnali intracellulari
YYY
Y- P
Y- P
Y- P
La desensibilizzazione dei recettori
Le vie di segnalazione si disattivano per :
1) regolazione negativa del recettore: il recettore viene spostato dalla membrana e portato negli endosomi. Qui può essere riciclato sulla membrana, o condotto nei lisosomi dove viene degradato.
2) desensibilizzazione per fosforilazione con 2) desensibilizzazione per fosforilazione con fosforilazione su più residui.
La calmodulina e la regolazioneda ioni Calcio: il Ca2+ come secondo messaggero
In cellule bersaglio diverse la stessa molecola segnale può avere effetti diversi:
l’acetilcolina stimola la contrazione delle cellule muscolari scheletriche, mentre diminuisce la forza di contrazione delle cellule muscolari cardiache. Inoltre stimola la secrezione di cellule secernenti. stimola la secrezione di cellule secernenti.
Il recettore può essere lo stesso, ma differiscono le risposte a valle del recettore.
L’ AMP ciclico
Vie attivate dall’AMP ciclico:1) La mobilizzazione del glucosio nelle cellule del fegato
Glucagone o adrenalina///recettore/proteina G
cAMP
PKA (nel citoplasma)PKA (nel citoplasma)
Fosforilazione della glicogeno sintetasi = blocco della sintesi del glicogeno
Fosforilazione della fosforilasi chinasi = fosforilazione della glicogeno fosforilasi = degradazione del glicogeno a glucosio 1P
Vie attivate dall’AMP ciclico:2) Attivazione del fattore trascrizionale CREB nelle cellule
di fegatoGlucagone o adrenalina----recettore/proteina G
cAMP
PKA (nel nucleo)PKA (nel nucleo)
Fosforilazione di CREB, che diventa capace di legare il DNA nella sequenza CRE (cAMP Responsive Element)
Attivazione trascrizionale di geni coinvolti nella gluconeogenesi, per produrre enzimi anabolici necessari per formare glucosio da piccoli precursori.
Gli ioni Ca2+ rilasciati dai depositi intracellulari attivano la proteina chinasi C (Ca2+ dipendente).
La proteina chinasi C è costituita da una subunità catalitica ed una subunità regolatrice, che è una calmodulina, cioè una proteina regolata dagli ioni Ca2+.
Inoltre la proteina chinasi C si associa al DAG sulla membrana. Quindi sia gli ioni Ca2+ che il DAG contribuiscono all’attivazione della PKC.contribuiscono all’attivazione della PKC.
La PKC può attivare molte vie intracellulari.
Negli epatociti fosforila la glicogeno sintetasi e la inattiva, contribuendo alla regolazione del metabolismo del glicogeno.
Inoltre fosforila ed attiva fattori trascrizionali.
Proliferazione
Alcune tossine batteriche inibiscono il normale shutt-off delle proteine G: l’attività GTPasica viene bloccata risultando in una persistente attivazione delle vie a valle, per esempio dell’adenilato ciclasi.
Es. nelle cellule epiteliali intestinali, la tossina del colera blocca la proteina G alfa legata al GTP, aumenta i livelli di cAMP e provoca rilascio di ioni colera blocca la proteina G alfa legata al GTP, aumenta i livelli di cAMP e provoca rilascio di ioni Na+ e acqua nell’intestino, con conseguente diarrea e squilibrio degli elettroliti.
Recettori ad attività enzimatica intrinseca
Sono proteine di membrana monopasso che posseggono un dominio catalitico, in particolare sono delle tirosino chinasi, cioè in grado di fosforilare l’aminoacido tirosina.
Sono recettori per fattori di crescita, mitogeni ed ormoni quali:
PDGF (platelet-derived growth factor) fattore di crescita
Insulina: rimozione del glucosio dal sangue
Il recettore del PDGF (fattore di crescita piastrinica)
in risposta al ligando: Due recettori si associano (dimerizzazione) ed avviene la transfosforilazione, cioè ogni recettore fosforila le tirosine presenti sul recettore associato
Il recettore fosforila se stesso e altre proteine citoplasmatiche , che sono suoi substrati.
Le tirosine fosforilate servono da punti di attacco per domini particolari, chiamati SH2 (da Src homology 2).
Il recettore del PDGF: le tirosine fosforilate sul recettore servono da attacco per i domini SH2
La via delle chinasi MAP e l’attivazione dei fattori trascrizionali.
Le MAP chinasi sono una famiglia di enzimi che si fosforilano e si attivano in cascata in risposta a proteine G/PKC o alla via di Ras, tipica dei recettori ad attività enzimatica intrinseca.recettori ad attività enzimatica intrinseca.
L’ultimo elemento della catena, dopo fosforilazione, entra nel nucleo, e fosforila fattori trascrizionali, attivandoli, cioè rendendoli capaci di legare il DNA e di montare l’apparato di trascrizione.
PDGF-R
Proliferazione
La proteina Ras è una proteina G monomerica, che si attiva per legame di GTP ed ha attività GTPasica: è attivata a valle dei recettori tirosino chinasici
L’IPOFISIÈ detta anche ghiandola PITUITARIA, ha forma ovoidale. È situata nella testa entro la sella turcica dell’osso sfenoide; collegata all’Ipotalamo mediante un peduncolo, può essere distinta in due parti:- la neuroipofisi, che per la sua struttura è detta anche pars nervosa o lobo nervoso, costituisce la porzione posteriore della ghiandola, deriva dalle pareti del terzo ventricolo, viene considerata, anche funzionalmente una parte dell’Ipotalamo, non è che la sede in cui gli ormoni prodotti da nuclei dell’Ipotalamo (ADH e Ossitocina) vengono messi in circolo;- l’adenoipofisi, che è una vera ghiandola endocrina, tra gli ormoni adenoipofisari vi è anche l’ormone della crescita.adenoipofisari vi è anche l’ormone della crescita.La produzione degli ormoni ipofisari è sottoposta a regolazione:- dell’Ipotalamo, che secerne fattori stimolanti la produzione degli stessi;- degli ormoni prodotti dagli organi bersaglio.La secrezione di ormoni è regolata in genere da processi di retroazione, i quali permettono che la secrezione di un ormone ipofisario venga inibita da determinate concentrazioni di ormone prodotto dall’organo bersaglio. A sua volta, la successiva diminuzione di ormone dell’organo bersaglio porterà ad un nuovo incremento del rilascio di ormone stimolante da parte dell’Ipofisi.
Il sistema endocrino è composto da vari organi che espletano mansioni di regolazione per le diverse funzioni corporee mediante messaggi di tipo ormonale. Gli ormoni giungono a destinazione per mezzo dell’apparato sanguigno. Questa maniera di comunicare riguarda cellule distanti tra loro ed è detta “indiretta” per distinguerla dalla comunicazione tra cellule vicine chiamata “diretta”. Esistono anche altri tipi di messaggi, quelli relativi a:- segnalazioni neuroendocrine, in cui sono le cellule nervose che rilasciano segnali chimici nel sangue;- segnalazioni autocrine, in cui le cellule rispondono a sostanze rilasciate da loro stesse.sostanze rilasciate da loro stesse.I messaggi ormonali, trasportati dal sangue, possono agire su organi e cellule in qualsiasi parte dell’organismo, la comunicazione può richiedere anche diverse ore.Per l’apparato endocrino non si può parlare di continuità anatomica, ma di continuità funzionale, infatti spesso gli ormoni modulano la loro azione o sono modulati da quelli prodotti da un altro organo o da altre cellule.- le gonadi (ovaio e testicolo).
ormoni adenoipofisari
della crescita o somatotropo, (GH o STH)
stimola l’accrescimento, in particolare dello scheletro e dei tessuti molli
corticotropo (ACTH)stimola trofismo e attività delle ghiandole surrenali
tireotropo (TSH)stimola trofismo e attività della tiroide
consente la maturazione del follicolo ooforo e la produzione di
FSHfollicolo ooforo e la produzione di estrogeni nell’ovaio; stimola la spermatogenesi nel testicolo
LH
nella femmina provoca l’ovulazione, mentre nel maschio stimola le cellule interstiziali del testicolo a produrre testosterone
prolattina
mantiene attivo il corpo luteo, che secerne progestinici, durante la gravidanza; dopo il parto stimola la produzione di latte