La Repubblica - Grossman

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Articolo di presentazione dello scrittore a Torino

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FRASI razziste, minacce, cani aizzati,urla nella notte. Odiavano talmen-te quella famiglia marocchina che

abitava accanto a loro da costringerli atrasferirsi altrove dopo angherie quoti-diane non solo contro i due adulti, ma an-che contro i bambini di uno e cinque an-ni: quando li incontravano gli facevano ilsegno della gola tagliata, senza risparmiodi insulti. Il pm ha ora obbligato la coppiadei persecutori a cambiare casa.

MARTINENGHI A PAGINA XI

TORINOtorino.repubblica.it

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GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2012

AO

TO

a cura di Provincia

di Torino e Arpa Piemonte

Estremi del mesedal 1753 al 2012

Limite pioggia/neve oggi

Società Meteorologica Italiana - www.nimbus.it diretta da Luca Mercalli - Elaborazione grafica: Centimetri.it

L'alta pressione continua a garantire condizioni ben soleggiate e temperature miti in Valle d'Aosta e sulle zone alpine piemontesi, con zero termico intorno a i 3200 metri nelle ore più calde della giornata. Su pianure e colline più grigio per nebbie o nubi basse con parziali schiarite nelle ore centrali. Temperature stazionarie in pianura con, massime sui 12-15 gradi.

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Ottima

Buona

Accettabile

Cattiva

Pessima

Ieri fino alle 19

Totale del mese

Media del mesedal 1802 al 2012

NOVEMBRE più piovoso

0.0 mm

58.2 mm

61 mm

1862 - 341 mm

Temperature (C˚) Umidità relativa

IeriUn anno fa

17.115.8

9.02.8

79% 55%

Alle 8Alle14

NordSud

- -

OGGI DOMANIPrevisioni Qualità dell’aria Precipitazioni

Max. IeriMin.Torino TorinoProsegue la parentesi di tempo ben soleggiato e mite sulle Alpi e in Valle d'Aosta con zero termico sempre oltre i 3000 metri nelle ore più calde della giornata. Grigio e nebbioso su pianure e colline con parziali schiarite nelle ore centrali. Temperature in lieve calo a bassa quota, con massime sui 10-12 gradi in pianura. Nessuna variazione sabato, più nuvoloso domenica.

TO

AO

Previsioni

28/11/1895 Min.7/11/1979 Max.

-8.5˚C25.1˚C

Il caso/2

L’appello di Unioncamere: un settore che vale oltre 6 milioni

“La cultura produce ricchezzama serve un piano industriale”

GLI investimenti in culturarendono. Dati alla mano.«Serve un piano industriale

per la cultura», è l’appello di Union-camere Piemonte, che ieri ha pre-sentato il primo report sul valoredel sistema culturale piemontese:sei milioni e 400mila euro di valoreaggiunto, il 5,8 del totale regionale.Con 35 mila persone occupate, 119mila se si considera tutto l’indotto.E un sondaggio realizzato ad otto-bre dice che il Salone del Libro è l’e-vento più conosciuto, seguito dallaFiera del tartufo bianco di Alba.

SARA STRIPPOLI A PAGINA VII

Il caso/1

De Capitani avverte i 1.200 dipendenti con una nota interna

Csi non ha soldi per gli stipendiIl manager: “Spero di trovarli”

L’ALLARME stipendi nonrientra: il Csi Piemonte ri-schia di non riuscire a ver-

sare gli stipendi ai suoi milledue-cento dipendenti. Il direttore Stefa-no De Capitani lo ha scritto ai lavo-ratori in una nota interna: «Devoconfermare – scrive il manager – chepurtroppo a oggi non siamo in gra-do di garantire il regolare pagamen-to delle retribuzioni di novembre».Il motivo è sempre lo stesso: poi Re-gione e Comune di Torino sono inritardo con i pagamenti anche dianni, il gigante pubblico dell’infor-matica non ha soldi per gli stipendi.

A PAGINA XII

Centottanta milioni l’offertache si aspetta il Comune

Inceneritoredel Gerbidoper gli advisoril prezzo è altoIren rinviaIL SERVIZIOA PAGINA XII

Già cominciata la gara delle successione

FinPiemonte, Feiracostretto a dimettersiper le richieste dei pmGIACOSA E GIUSTETTI A PAGINA XIII

Dal corteo incursioni all’Agenzia delle Entrate, al cantiere del grattacielo, al Miur e all’ex commissariato Dora Vanchiglia

L’assalto in Provincia degli autonomiOtto manifestanti denunciati per i blitz, tre poliziotti feriti

La famiglia marocchina dopo le minacce ai loro bimbi aveva pure cambiato casa

Stalking razzista contro i vicini di casa

Il tentativo di un gruppo di studenti di bruciare la bandiera europea, davanti a Palazzo Cisterna

Massimo Feira

La mostra di Degas

MEO PONTE

PER prima hanno preso di mi-ra l’Agenzia delle Entrate, poihanno fatto irruzione nel

cantiere del grattacielo di IntesaSanpaolo, hanno colpito il Miur,assaltato la sede della Provincia einfine hanno occupato uno stabilein disuso. È stata costellata da unaserie di blitz in città di giovani per-lopiù legati all’area dell’autono-mia, la manifestazione che riunivadocenti ma soprattutto studentinella protesta contro l’austerity:diecimila persone, secondo quan-to riferito dal questore. Il bilancio èdi tre poliziotti feriti, di cui uno inmodo serio, per essere stato accer-chiato e malmenato dai manife-stanti, e otto ragazzi denunciatidalla Digos (uno minorenne).

SEGUE A PAGINA II CON I SERVIZI

DI CRAVERO E PAROLA

David, in viaggionel “laggiù”del figlio perduto

Il personaggio

SI INTITOLA “Cadutofuori dal tempo” e, piùche un romanzo, è un

poema. Un’opera nella qualelo scrittore israeliano DavidGrossman elabora il lutto perla morte del figlio Uri, uccisoa vent’anni in guerra nel suddel Libano, avventurandosi«nella terra dove il destino miha esiliato», un “laggiù” cheaccoglie adesso il ragazzo. E,nel farlo, incontra tanti altrigenitori colpiti dalla più fero-ce disgrazia possibile: so-pravvivere ai propri figli.Grossman presenta il suo li-bro questa sera al Circolo deiLettori: un’occasione straor-dinaria per i suoi lettori.

CROSETTI A PAGINA XV

“Scrittorincittà”e i volti nobilidelle parole

L’evento

CUNEO, che per quat-tro giorni si trasfor-ma in piccola capita-

le culturale, grazie al festival“Scrittorincittà” che ospitatanti grandi nomi della let-teratura italiana e interna-zionale, ospita anche un“gioiello” della fotografia,una specie di album di fami-glia che ci riporta nell’Italiaintellettuale del secolo pas-sato. È “I volti delle parole”,raccolta di una cinquantinadi ritratti di scrittori e scrit-trici realizzati da Paola Ago-sti e Giovanna Borgese.

NOVELLI A PAGINA XIV

Ha lesioni al volto e al braccio

L’agente aggredito“Non capiscoperché tanta rabbia”IN NAZIONALE E A PAGINA V

La prima mobilitazione europea

Cgil, sfilata pacificadi quindicimilain nome del lavoroPAROLA A PAGINA III

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sono presentati al Circolo dei Let-tori per raccontare le loro opere.Come nella sera memorabile di Jo-sè Saramago, etereo e quasi svani-to nel tempo che di lì a poco l’a-vrebbe inghiottito, oppure IanMcEwan e Jonathan Franzen. Macon David Grossman c’è forse qual-cosa in più: la possibilità di avvici-nare una dimensione sfiorata dalsuo ultimo libro, cioè il confine travivi e morti, inseguendo le paroleper costruire un minuscolo pontetra noi e “laggiù”.

«Volevo cercare di capire, di in-tuire. Dopo tutto, ho pensato, qual-cosa di me, di mio è già lì, quindi an-che “laggiù” non mi è completa-mente estraneo». Ecco perché l’ap-puntamento torinese con Gros-sman è un’occasione unica: perchésarà proprio la voce dell’autore aspiegare come non esistano parolegiuste, neppure in letteratura, masolo parole necessarie. Il miracolo èstato quello di trovarle, queste pa-role del dolore, insistendo su quel-l’essere “orfani” non di genitori madi figli: concetto per il quale nonesiste, nella lingua italiana, un ter-mine apposito, come ha fatto nota-re di recente Elena Loewenthal,mentre nell’ebraico quella parolac’è e non può essere un caso: ci so-no ragioni storiche e psicologiche,non solo necessità linguistiche, perspiegare la differenza.

Ed è proprio l’evoluzione di un’i-dea, di una realtà prima fuggita in-vano (“A un cerbiatto somiglia ilmio amore”), poi sofferta in modolacerante e rifiutata con un silenziodi pietra. Ma è solo nella terza partedel viaggio, quella che coincide conl’accettazione della realtà tragica enella ricerca di un senso, che Gros-sman è approdato appunto allapoesia. Cominciando col riuscire apronunciare le parole indicibili: “Elui/è morto,/quasi capisco/il si-gnificato di questi/suoni: mio fi-glio/è morto,/riconosco/la ve-rità/di queste parole. Èmorto,/è/morto. Ma/la sua mor-te,/la sua morte/non è/morta».Fuori dal tempo, non dal senso.

plicando l’immane dolore per ognivoce che lo racconta: quella delCentauro che conserva tutti gli og-getti di un’infanzia remota, pre-senze di un figlio che lui non sa evo-care con le parole; quella del pro-fessore di aritmetica che calcola lesue operazioni sui muri della città;quella dello scriba, testimone e cro-nista, anch’egli reduce dall’indici-bile perdita. Senza neppure unapagina consolatoria, senza nem-meno una riga dolciastra, ma conun sussurro simile a quello delbambino morto che a un certo pun-to si fa udire dal Centauro mentredice: «C’è respiro/c’è respiro/neldolore c’è respiro».

Grandi autori, in questi anni, si

MAURIZIO CROSETTI

UNO dei più grandi scrittoridel mondo, David Gros-sman, ha appena pubblica-

to in Italia uno dei libri più impor-tanti degli ultimi anni, “Cadutofuori dal tempo” (Mondadori). E itorinesi, stasera, avranno la possi-bilità di ascoltare proprio Gros-sman al Circolo dei Lettori (ore 21,Sala Grande, interviene AlessandroZaccuri, letture di Mariano Pirrelloe Irene Zagrebelsky), in un’occa-sione che è facile prevedere indi-menticabile.

Quest’opera magnifica e doloro-sissima non è un romanzo, è sem-mai una specie di poema: raccontadel viaggio di un padre verso “lag-giù”, verso il paese dei morti dovegiace il suo ragazzo. Com’è noto,

David Grossman perse il figlio Urinell’ultimo giorno di guerra, in Li-bano, nel 2006. Come avvicinarenon solo il ricordo, ma il senso e lapresenza di un dolore così tremen-do? Con quali parole? «Sentivo ildovere di provare, di fare qualcosa,cercando di tracciare una mappadella terra d’esilio in cui mi avevamandato il destino», ha spiegatoGrossman. «La scrittura mi hadato la sensazione di nonessere una vittima passiva.Proprio nel momento incui si ha la certezza chenon esistono parole, sisente l’insopprimibilebisogno di parlare».

Non è stato facile nétantomeno rapido, perDavid Grossman, ela-borare il lutto. La mar-

Lo scrittore israeliano al Circolo dei Lettoripresenta il libro “Caduto fuori dal tempo”

Alle 18 nell’aula magnadell’università di Asti inpiazzale De Andrè, GiorgioFaletti incontra lo scrittoreJeffery Deaver (foto) chepresenta il suo ultimo libro«Sarò la tua ombra» (Rizzoli)

Deaver ad Asti

Da giornalista e conduttore anarratore in palcoscenico:Corrado Augias apre alle 21 lastagione del Teatro CardinalMassaia, in via Sospello 32 aTorino, raccontando “Lavera storia di Traviata”

Augias al Massaia

Il personaggio

Grossman, padre in viaggionel “laggiù” del figlio perduto“Io, esiliato dal destino nella terra del dolore”

PRATOLINIVasco Pratolini,

autore di “Metello”,col volto intento

e pensoso guardadritto nell’obiettivo

di GiovannaBorgese

FERITODavid

Grossmanha subìtola perditapeggiore

cia d’avvicinamento a questo poe-ma si può dire sia cominciata con ilprecedente romanzo, “A un cer-biatto somiglia il mio amore”, doveuna madre decideva di fuggire dal-la notizia della morte del figlio inguerra. Fuggire, vagare, ricordare,mantenendo vivo con la memoriaun ragazzo non ancora morto, macertamente perduto. Nel poema“Caduto fuori dal tempo”, invece, èun padre a decidere di intrapren-dere il viaggio verso “laggiù”: e nelcammino si uniranno via via altrigenitori colpiti dalla sventura piùintollerabile, più innaturale dell’u-niverso, sopravvivere ai propri figli.

Come un mito classico, il cantodel padre si fa coro dolente, molti-

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L’ispirazione

Volevo cercare di capire, di intuire. Dopotutto, ho pensato, qualcosa di me è giàin quell’aldilà. E quindi anche quel luogonon è è completamente estraneo...