La performance territoriale delle imprese-S. Cruciani

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La performance territoriale delle imprese Sandro Cruciani, «I sistemi locali 2011: innovazioni, qualità, prospettive», Roma, 6 novembre 2015

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

Si tratta di un’attività sperimentale che sfrutta una nuova e più ricca disponibilità di dati sulle imprese. In particolare: La territorializzazione del Frame-Sbs effettuata nell’ambito

dei conti economici territoriali (D. Birardi e F. Oropallo, http://www.istat.it/it/archivio/148152)

La territorializzazione dei dati di import-export attraverso il link con l’archivio ASIA-UL (M. Rinaldi e F.G. Truglia, Servizio Statistiche strutturali sulle imprese e le istituzioni)

A questo proposito si veda anche: Rapporto Annuale 2015

(http://www.istat.it/it/archivio/159350)

Ebook «La nuova geografia dei sistemi locali» (http://www.istat.it/it/archivio/172444)

Introduzione

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

La lettura della struttura e della performance delle imprese secondo classi e gruppi di specializzazione produttiva prevalente dei sistemi locali consente un ulteriore livello di approfondimento

Il campo di osservazione del nuovo sistema informativo (Frame-Sbs) che contiene dati annuali relativi ai risultati economici di tutte le imprese attive (circa 4,4 milioni)

Questo insieme spiega una parte rilevante dell’economia italiana: circa l’80 per cento degli addetti

Una nuova chiave di lettura

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

Nei SL urbani si concentra il 50,1% del valore aggiunto prodotto dalle imprese e il 45,8% degli addetti

I sei gruppi di SL del made in Italy superano di poco il 25%, mentre quelli della manifattura pesante sfiorano il 19%; per contro i 113 sistemi non specializzati non arrivano al 2,0 per cento

La distribuzione territoriale del VA per abitante presenta una variabilità molto elevata (il campo di variazione è di quasi 35 mila euro). I tre sistemi con i valori più elevati sono quelli di Pomarance (34,7), Canazei (29,1) e Milano (26,2)

Sono in totale 103 i sistemi locali, 35 dei quali sono anche distretti industriali, che presentano una produttività superiore alla media nazionale; questi sistemi pesano complessivamente per quasi il 60% del VA e per poco meno della metà degli addetti totali

I risultati economici dei territori (1)

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

I risultati economici dei territori (2)

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

I differenziali di produttività e costo del lavoro

Valore aggiunto per addetto Costo del lavoro per dipendente

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

Differenziali di produttività e occupazione (N.I. Italia=100)

A Sistemi locali non specializzati CB1 Sistemi locali della fabbricazione di macchine

BA1 Sistemi locali urbani ad alta specializzazione CB2 Sistemi locali del legno e dei mobili

BA2 Sistemi locali urbani pluri-specializzati CB3 Sistemi locali dell'agro-alimentare

BA3 Sistemi locali urbani prevalentemente portuali CB4 Sistemi locali dei gioielli, degli occhiali e degli strumenti musicali

BA4 Sistemi locali urbani non specializzati D1 Sistemi locali dei mezzi di trasporto

BB1 Sistemi locali turistici D2 Sistemi locali della produzione e lavorazione dei metalli

BB2 Sistemi locali a vocazione agricola D3 Sistemi locali dei materiali da costruzione

CA1 Sistemi locali del tessile e dell'abbigliamento D4 Sistemi locali della petrolchimica e della farmaceutica

CA2 Sistemi locali delle pelli e del cuoio

Rilevanza dei grandi centri urbani, la cui importanza sarà destinata a crescere nel tempo

La mancata specializzazione è una delle cause della debolezza dei territori

I Sl del made in Italy si confermano una realtà importante, soprattutto in termini di l’occupazione

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

Performance e dinamica della performance all’export 2008-12

Valore aggiunto per addetto (produttività) Costo del lavoro per dipendente

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

Nel 2012 sostanzialmente tutti i sistemi locali esportano (l’unico sistema che non ha esportato è quello di Perdasdefogu in Sardegna)

Sono 20 i Sl che contribuiscono almeno all’uno per cento dell’export nazionale (oltre il 53% del totale)

In cima alla graduatoria troviamo i sistemi locali di Milano, Torino e Roma che insieme superano il 27 per cento dell’export nazionale

Le esportazioni non caratterizzano quindi solo i sistemi a vocazione manifatturiera

La distribuzione territoriale della capacità di export risulta fortemente concentrata (indice di concentrazione 0,85)

Gli scambi di beni con l’estero nei Sl

«La performance territoriale delle imprese»

Sandro Cruciani, Roma, 6 novembre 2015

La griglia dei Sl, ed in particolare la loro classificazione secondo la specializzazione produttiva prevalente, consente di osservare il “paese reale” nelle sue differenze e nelle sue particolarità.

Il quadro che si è ottiene è profondamente diverso da quello descritto dalle tradizionali partizioni amministrative

Lo studio della performance territoriale, sia per caratteristiche strutturali che per risultati economici, ha fatto emergere il ruolo rilevante delle aree a vocazione urbana che rappresentano un asset sempre più strategico per la nostra economia .

Una alta remunerazione del fattore lavoro è uno degli elementi centrali a sostegno della tenuta e del successo di un’impresa, e dunque della prosperità di un territorio

Ha inoltre messo in luce l’importanza di alcune vocazioni produttive nei territori – come nei Sl della fabbricazione di macchine e nella produzione di gioielli – che mantengono una funzione importante nel sistema economico, anche in periodi di crisi o declino del comparto manifatturiero.

Export fortemente concentrato sul territorio e ruolo non secondario delle aree urbane

Alcune conclusioni