Post on 18-May-2022
La decolonizzazione 1950 - 1970
La decolonizzazione
� Dopo la Seconda guerra mondiale, i Paesi colonizzati dagli Stati dell’Europa iniziano a lottare per la loro indipendenza.
� Questo processo prende il nome di decolonizzazione.
� 2 modi: 1. Gli Stati europei accettano l’indipendenza,
mantenendo legami politici ed economici;
2. Gli Stati europei reagiscono con la forza e si hanno guerre di liberazione.
� Ha un ruolo anche lo scontro tra USA e URSS per il predominio mondiale.
L’Asia e il Medio Oriente
• In Asia le potenze interessate furono Francia e Gran Bretagna.
L’Asia � L’India lottava per
l’indipendenza già prima della guerra.
� Diventa indipendente dal Regno Unito nel 1947 grazie all’azione non violenta di Gandhi (Mahatma).
� Nasce l’Unione indiana, induista, e il Pakistan, musulmano; nel 1970 dal Pakistan orientale nasce il Bangladesh.
La guerra del Vietnam � Indocina (Laos, Vietnam, Cambogia):
scoppia una guerra tra la Francia e il movimento rivoluzionario comunista Viet Minh, guidato da Ho Chi Minh.
� Nel 1954 Laos e Cambog ia diventano indipendenti.
� Il Vietnam è diviso tra Vietnam del Nord e del Sud.
� Scoppia una guerra tra i due Stati, appoggiati il primo dall’URSS e dalla Cina e il secondo dagli USA che intervengono nel 1964.
� La guerra del Vietnam terminerà nel 1973 con il ritiro degli Usa e nel 1975 con la vittoria comunista e la nascita di un unico Stato.
Il Medio Oriente � Nel 1948 fu proclamata dall’ONU la nascita dello Stato di
Israele di quello palestinese. � Scoppia subito un conflitto che vedrà la vittoria dello Stato
ebraico. � Seguiranno molte altre guerre (guerra dei Sei giorni 1967,
guerra del Kippur 1973, invasione del Libano 1982, prima e seconda intifada 1987, 2000).
La decolonizzazione dell’Africa
• In Africa le potenze coloniali erano diverse. • Alcuni non si opposero all’indipendenza (Italia, Regno
Unito); altre si opposero militarmente (Belgio, Francia, Portogallo).
• I nuovi Stati africani erano in uno stato di grave arretratezza economica e sociale.
• Le classi dirigenti erano impreparate politicamente. • Spesso ereditarono situazioni di conflitto etnico. • Spesso resto una forte dipendenza economica dalle
ex potenze coloniali.
Le colonie francesi � La Francia si oppose militarmente
all’indipendenza dell’Algeria. � Scoppiò una guerra nel 1954 con
attentati da parte del Fronte di liberazione nazionale algerino e torture da parte dei Francesi.
� Nel 1962 l ’A lger ia ot tenne l’indipendenza.
� Nel 1959 il Congo si separò dal Belgio, ma le compagnie minerarie occidentali promossero una guerra civile.
� Nel 1965 si impose il generale Mobutu che diede vita a una dittatura che terminò nel 1997.
Nelson Mandela e l’apartheid � Nel 1931 il Sudafrica era diventato
indipendente.
� La minoranza bianca (16% ) aveva imposto ai neri un regime di segregazione razziale: l’apartheid.
� I neri non avevano diritto di voto, vivevano in ghetti, non potevano muoversi liberamente; erano proibiti i matrimoni misti.
� Nel 1961 l’apartheid fu condannato dall’ONU.
� L’African National Congress, guidato da Nelson Mandela, avviò la lotta contro l’apartheid.
� Nel 1962 Mandela fu incarcerato e fu liberato solo nel 1990 dal presidente Frederik De Klerk.
� L’apartheid fu abolito.
� Nel 1994 si tennero libere elezioni e Mandela fu eletto presidente.
� Nelson Mandela è morto nel 2013.
L’America latina
� Gli USA avevano fatto forti investimenti economici in colture di piantagione, miniere, reti di trasporto.
� L’economia dell’America latina era condizionata dagli USA che controllavano la vita politica di molti Stati.
� In alcuni casi appoggiarono dittature e colpi di stato come a Grenada, in Cile, o la lotta contro movimenti di guerriglia comunisti in Salvador e Nicaragua.
Regimi militari e populisti
� Nel 1973 in Cile si affermò un colpo di stato militare guidato dal generale Pinochet e appoggiato dagli USA contro il governo socialista di Salvador Allende.
� Nel 1970 Allende aveva nazionalizzato le miniere di rame, le banche e distribuito la terra ai contadini.
� La dittatura militare di Pinochet imprigionò, torturò e uccise tutti gli oppositori politici.
� Solo nel 1989 il Cile tornò alla democrazia.
� In Argentina e in Brasile si affermarono governi populisti (Peròn in Argentina e Vargas in Brasile), che furono sostituiti da dittature militari quando negli anni ‘60 si diffuse una forte crisi economica.
� In Argentina dal 1976 la dittatura militare imprigionò e fece scomparire 30.000 tra uomini, donne, bambini: i desaparecidos.
� Solo nel 1982 l’Argentina tornò alla democrazia.