La crescita dell’intelligenza emotiva e sociale nella relazione...

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La crescita dell’intelligenza emotivae sociale

COSTABISSARA, 25 - 11 - 09Nella Cazzador

e sociale nella relazione educativa

COMUNICAZIONE

COM

CO

FORMARE FAR CRESCERE FORMARE

INTELLIGENZA EMOTIVA

RELAZIONEMPETEN

ZE

MPETEN

ZE

LINEE TEORICHE per un approccio umanistico

La psicologia umanistica- esistenziale si centra sulla personavista come un tutto composto da complessi processi: biologici, cognitivi, emotivi, affettivi…

Essa è in grado di autorealizzarsi= ogni individuo ha in atto la capacità di attuare l’auto-realizzazione ha in atto la capacità di attuare l’auto-realizzazione del proprio Sé e delle sue potenzialità

Ciò si attua in una condizione di adattamento sana e matura, di giusta creazione di un’autoimmagine. Questa si sviluppa dall’interazione con gli altri.

ALL’INIZIO È LA RELAZIONE(M. Buber)

��������� l'essenza della vita è relazione:

non si dà una soggettività che non sia simultaneamente intersoggettività

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l’interazione è geneticamente fondata..a partire dal ciclo aritmico della suzione,

modulo propriamente umano(Bell)

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�������������������������������� (Trevarthen, 1990)

ROGERS (Le développement de la personne)

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���� � (FREUD)

NON SI PUÓ NON COMUNICARE (Watzlawick)Pragmatica della comunicazione umana,Roma, 1971

La scuola di Palo Alto non intende definire l’obbligatorietà del linguaggio verbale, ma anche la presenza a pieno titolo del linguag -gio non verbalenel processo interattivo

La posizione della comunicazione n v. all’interno di un processo interpersonale rende più complesso e intrigante tutto il processo comunicativo relazionale(Padoan)

La gioia di vivere e… di comunicare!

SAPER COMUNICARE

costituisce il cuore della relazione educativa e richiede, per l’educatore:

-ascolto (comprensivo, attivo, non-direttivo…)

-empatia (espressività, calore umano, facilità di rapporto, flessibilità, ottimismo: Di Fabio)rapporto, flessibilità, ottimismo: Di Fabio)

- accettazione della persona nella sua ricchezza e nei suoi limiti

-affermazione della legge

- distanziamento

SE LA COMUNICAZIONE è IL CUORE DELLA RELAZIONESE LA COMUNICAZIONE è IL CUORE DELLA RELAZIONESE LA COMUNICAZIONE è IL CUORE DELLA RELAZIONESE LA COMUNICAZIONE è IL CUORE DELLA RELAZIONE…

SE RELAZIONE è CRESCITA, SVILUPPO, SCAMBIO, DONO…

…COME AGIRE IN CONTESTO DI APPRENDIMENTO?

ALCUNI INTERROGATIVI PRELIMINARI:

����ESISTE un’INTELLIGENZA “SOCIALE”?

����L’APPRENDIMENTO è SOLO CRESCITA DEL COGNITIVO?

���� L’APPRENDIMENTO è un processo INDIVIDUALE O ANCHE S OCIALE?

����QUALI MOMENTI ENFATIZZARE nello spazio “sociale”?

Gardner (1987) ha messo in rilievo(tra le 7 intelligenze)

le intelligenze “personali”: interpersonali e intrapersonali,

legate alla percezione del sé: legate alla percezione del sé: l'una centrata sull'autoanalisi

e la autovalutazione; l'altra sulla socializzazione e la conoscenza dell'altro.

Come si dice nel libro stesso, io non attribuisco un particolare pregio alla parola intelligenza, mentre do grande importanza all’equivalenza di varie facoltà umane.(Gardner, Nuova introduzione a Formae mentis, 1987, 2004, p.11)

“Le intelligenze personali

– la conoscenza di se stessi e degli altri –

hanno un “carattere speciale”?

Basilari e biologiche quanto le altre, ma più Basilari e biologiche quanto le altre, ma più soggette al comando della cultura e dei fattori storici

=== non possono essere commisurate direttamente alle altre intelligenze “(Gardner, p. 296)

Goleman (1995) critica l’approccio di Gardner all’intelligenza perchè troppo centrato su una

concezione cognitiva:

“Il modello cognitivo fornisce, a questo proposito, una visione impoverita della proposito, una visione impoverita della mente, una concezione che non può spiegare lo sturm und drangdei sentimenti che dà sapore all’intelletto”(Goleman, p.62)

Per Goleman, dunque, abbiamo due menti...

“A tutti gli effetti abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente.una che pensa, l’altra che sente.

Queste due modalità della conoscenza, così fondamentalmente diverse,

interagiscono per costruire la nostra vita mentale.

Salovey e Mayers (1990) furono i primi a usare il termine di "intelligenza emotiva" definendola come

" una forma di intelligenza sociale che " una forma di intelligenza sociale che coinvolge la capacità di controllare le sensazioni ed emozioni proprie e quelle degli altri, per discernere tra esse e usare queste informazioni per guidare i propri pensieri e azioni”(Emotional intelligence,p.189)

Nell’attuazione di un MODO IN CUI LA RELAZIONE INTERSOGGETTIVA (che ha

luogo in una classe scolastica)

sia volta a PRODURRE ARRICCHIMENTO E SVILUPPO, il docente privilegerà la

dimensionedimensione

COMUNICATIVO - RELAZIONALE

CON I SEGUENTI COROLLARI:

All’interno di un modello interattivo, DIALOGICO

in cui l’attività cognitiva e il linguaggio non sono vissuti come competenze strutturalmente competenze strutturalmente appartenenti all’individuo, ma come il risultato di una costruzione che si fa insieme in uno stato di intersoggettività (Di Mauro)

Entro un contesto AFFETTIVO - RELAZIONALE

si fonda sulla consapevolezza che il fenomeno motivazionale/affettivo/emotivo fenomeno motivazionale/affettivo/emotivo attraversa trasversalmente tutte le componenti della persona che apprende.

INFATTI….

l'attuale approccio socio-cognitivo

"accentua il ruolo delle percezioni e credenze dell'individuo circa gli obiettivi che si pone, i mezzi di cui dispone per raggiungerli, le ragioni del successo o raggiungerli, le ragioni del successo o insuccesso in una dinamica in cui gli aspetti cognitivi si intrecciano con quelli emozionali e affettivi".(Boscolo)

all’interno di una strategia METACOGNITIVA

perché...

la dimensione comunicativa e relazionale costituisce il piano di fondazione di qualunque modello metacognitivo determinante a promuovere sviluppo di:

�gestione dello stile di pensiero…�gestione dello stile di pensiero…�controllo delle credenze ingenue sull’intelligenza�introspezione analitica e rilettura critica di sé�uso di comunicazione e relazionalità efficace�predilezione per il comportamento empatico………………………………………………………….(Di Mauro)

Il docente dovrà insomma

valorizzare le dimensioni cognitive ed affettive che caratterizzano la relazione tra individui , l’interazione che si crea quando ciascuno dei che si crea quando ciascuno dei componenti di un gruppo si trova in condizioni di interdipendenza e di comunicazione con l’altro(Di Mauro)

TRA LE 8 COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (4 relative alla socializzazione)

�COMUNICARE

�COLLABORARE E PARTECIPARE

�AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

�RISOLVERE PROBLEMI

COME CREARE I PRESUPPOSTI PERCHÉLA PERSONA IMPARI

e SI REALIZZI insieme CON GLI ALTRI??

Il docente potrà enfatizzare la dimensione cooperativa / l’interazione cognitiva /metacognitiva, attraverso:

“il percorso metodologico di costruire le categorie comunicative dell’insegnare le categorie comunicative dell’insegnare

attraverso il “dialogo” con lo studente”. (Galliani)

l’accento sul ruolo costruttivo del soggettoall’interno della relazione dinamica==dimensione cooperativa del tutoring; peer teaching; reciprocal teaching….

Vygotskij, 1966

l’apprendimento è esperienza sociale, in cui grande rilevanza ha l’interazione cognitiva tra i membri di un gruppo che discute; passaggio fondamentale perché l’allievo impari a ragionare con se stesso attraverso il ragionamento con gli altri (in Nalli)ragionamento con gli altri (in Nalli)

Dewey, 1986:L’idea dell’educazione avanzata è formalmente compendiata nell’idea della “ ricostruzione continua”.

�D.W. Johnson e R.T. Johnson:

apprendimento in gruppo cooperativoapprendimento in gruppo cooperativoapprendimento in gruppo cooperativoapprendimento in gruppo cooperativo

“nella variante del learning togheter:apprendere qualcosa con l’idea che dovrai spiegarlo ai compagni produce un uso più frequente di strategie cognitive di ordine superiore”cognitive di ordine superiore”

� Gordon Pask: teachback = ricostruire verbalmente come si è appreso a chi ascolta (in “ teoria della conversazione”)

� De la Garanderie: il “ dialogo pedagogico”:

l’ interazione verbalenel gruppocome modalità formativaè centrale/ricorsiva/cruciale

nel mod. RED a inizio /fine di ogni UFA

�nell’elicitazione de “i saperi naturali”;�nell’elicitazione de “i saperi naturali”;

� nella “ricostruzione” del percorso effettuato individualmente / insieme;

x elicitare i saperi naturali e promuovere l’interazione cognitiva, alcune tecniche sono:

�CONVERSAZIONE GUIDATA;

� creazione di una MAPPA CONDIVISA;

�BRAIN- STORMING�BRAIN- STORMING

Si tratta di promuovere un ragionamento collettivo nel quale la conoscenza si costruisce attraverso una rete di contributi, anche dissonanti dei singoli membri del gruppo(Nalli)

�CONVERSAZIONE GUIDATA:

gli allievi sono invitati a esprimere tutto quello che sanno sull’argomento, i p.d.v., le osservazioni; a investigare sulle possibili soluzionipossibili soluzioni

�BRAIN- STORMING:

tecnica che attiva /stimola / provoca le idee: il massimo di idee utilizzabili nel minor tempo possibile

IL MOMENTO DELLA RICOSTRUZIONE è…..

== ricostruire, rappresentarsi, giustificare ciò che si è fatto;

==riconoscere strategie e procedure personalmente messe in atto nell’esecuzione personalmente messe in atto nell’esecuzione del compito

Strategie:� coinvestigare sui processi di apprendimento

� scambio di ruoli

L’approccio al problema delle differenze individuali rende necessario per il docente il riferimento ai

diversi stili cognitivi

e diversi stili di apprendimentoe diversi stili di apprendimento

Il percorso proposto potrà essere identico, ma differenziato nelle modalità di lavoro:

ad es. gruppi diversi lavorano secondo modalità diverse, con materiali e proposte di esercitazioni congruenti (Valle)

QUALI COMPETENZEper

il docente l’alunno?

allievo

sociale ling.-comunicativa

relazionale cognitiva

affettivo metacognitiva

Natura multidimensionale del processo educativo/f.

affettivo metacognitiva

emotiva

docente disciplina

linguistico – comunicativa

processuale /operativa

metodologica/strategica

DOCENTE: avere competenze…

GLIDEWELL : formare una learning community

PERKINS E WITHAL: “buona atmosfera di classe”

Watz: contenutistiche/processuali/ relazionali

Franta: linguistica /comunicativa/ relazionaleFranta: linguistica /comunicativa/ relazionale

Feuerstein: pedagogia della mediazione (12 tipi di mediazioni: intenzionalità /reciprocità; sfida/ cooperazione/condivisione; /consapevolezza del cambiam.)

Di Mauro: 2 le competenze trasversali del docente: la comunicazione e la relazionalità

GORDON: l’insegnante efficacesa attuare…

�un ascolto empatico e attivo; aiutando gli allievi ad auto- esplorarsi e a prendere contatto con le proprie emozioni

�l’ utilizzo di comunicazioni dirette (messaggi �l’ utilizzo di comunicazioni dirette (messaggi IO; feed back)

�la creazione di un ambiente organizzato in maniera ottimale

�la facilitazione per la soluzione dei conflitti in modo democratico

Per i JOHNSON sono distinte in 4 categorie:

- �abilità comunicative e di gestione dei conflitti;

- �abilità di leadership = aiutare i gruppi a

funzionare bene, per la realizzazione del compito)

x gli alunni: COMPETENZE SOCIALI

compito)

- �abilità di apprendimento = per comprendere il materiale fornito

-�abilità di stimolo x approfondimento e riflessione

porre domande, ragionare, criticare, integrare idee e prospettive…

TECNICHE PER SVILUPPARE LE COMPETENZE

CARTA A T

circle time

role-playing e simulazione del ruolo

situazione problema

=un processo di interazione continua arricchito dalla continua arricchito dalla presenza di un soggetto mediatore: nuovo attore sulla scena della costruzione della conoscenza , che modula e orienta l’attività cognitiva dell’individuo, sviluppando

Per COMOGLIO E CARDOSO (1996): la scansione è centrata sulla dimensione relazionale e delle dinamiche di gruppo, (anziché sulla dimensione cognitiva e dell’apprendimento) Eccole:

- ⊳c. comunicative interpersonali;

- ⊳c. di leadership;- ⊳c. di leadership;

- ⊳c. di problem solving;

- ⊳c. per una gestione positiva e costruttiva dei conflitti;

- ⊳ c. decisionali

Il docente deve operare per SVILUPPARE COMPETENZE nell’alunno lavorando sul piano:

�COGNITIVO (mediante l’interazione cognitiva);

�OPERATIVO/PROCEDURALE (sviluppare abilitá specifiche /trasversali/metodologiche / strategiche esaltate nel confronto con gli altri /pari

�AFFETTIVO (lavorare su: convinzioni, atteggiamenti, motivazione, emozionalità…)emozionalità…)

� SOCIALE: sviluppare “un insieme di abilità per avviare, sostenere e gestire un’interazione in coppia o in gruppo”

A QUESTO PUNTO…

QUALI TECNICHE /STRATEGIE… UTILIZZARE

QUALI MODALITÁ EDUCATIVO / DIDATTICHE

�PERCHÉ RELAZIONE / COMUNICAZIONE / SOCIALIZZAZIONE E CONFRONTO SIANO LA BASE FONDANTE DELL’ATTO EDUCATIVO

�PER PROGETTARE PERCORSI DI SVILUPPO

DELLA PERSONA E DELLE SUE COMPETENZE