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La Comunicazione Naturalistica per operatori Naturalistici e T.A.M.

Michele Pregliasco

La Comunicazione Naturalistica Michele Pregliasco Rossena Maggio 2010

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Inutile sapere le cosesenza saperle trasmettere

La Comunicazione Naturalistica Michele Pregliasco Rossena Maggio 2010

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Capitolo I

I.

Chi siamo ?II.

Fidarsi delle emozioni

III.

Didattica verso divulgazioneIV.

L’economia del discorso

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Chi

è

il mio pubblico ?

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Chi siamo ?

Perché

lo fa?

Per divertirsi (dimensione ludica)

Per imparare

qualcosa di nuovo (valore culturale)

Per difendere

l’ambiente (valore culturale)

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Chi siamo ?

Il mix per l’

O.N.

(lo scienziato) “conosco già tutto”

(lo sportivo) “andiamo che è tardi”

(sono qui per caso) “Sono stanco,a che ora si

mangia” ?

Escursionista

Socio C.A.I.

Appassionato della montagna

Professore

Appassionato

Fotografo naturalista

Gita fuori porta

Turista

Scolaresche

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Chi siamo ?

Il mix per l’operatore T.A.M.

(l’ambientalista) “il mondo è una riserva

integrale”

(Il menefreghista) “non mi interessa”

(Il proprietario) “mi arrecano danno”

(Ambientalisti a parole)

Gestire le conflittualità

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Chi siamo ?

Ad ogni età

?

Bambini•

Adolescenti

Adulti•

Anziani

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Chi

sono io ?

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?

Chi siamo ? Perché

lo faccio ?

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Chi siamo ?

In quale luogo svolgo l’attività

?

Escursione•

Conferenza

Media

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Chi siamo ?

Cultura e comunicazione ?

Specialista

Cultura Universitaria

Cultura di base

Conoscenzadell’

argomento

Comunicare e Relazionarsi con il pubblico

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Chi siamo ?

Comunicare è

il nostro mestiere

Specialista

Cultura Universitaria

Cultura di base

COMUNICARE

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Come faccio a comunicare

con il pubblico ?

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Capitolo II

I.

Chi siamo ?II.

Fidarsi delle emozioni

III.

Didattica verso divulgazioneIV.

L’economia del discorso

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Fidarsi delle emozioni

Conquistare l’attenzione

La gente non ci ricorderà

per quello che abbiamo detto o fatto, ma per come l’abbiamo fatta emozionare

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Fidarsi delle emozioni

Usare la emozioni•

Coltivare la curiosità

e

l’appagamento

della scoperta.

Paure, imbarazzo e aspettative.

Imparare giocando, stimolare la competizione.

Trasferire

le proprie emozioni positive.

Creare il clima

tra i partecipanti

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Fidarsi delle emozioni

Coltivare la curiosità: i luoghi

Sintesi valore estetico, ludico e scientifico .•

Fenomeni

facilmente visibili

Facilmente accessibili•

Toccare, annusare, assaggiare

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Fidarsi delle emozioni

Coltivare la curiosità: le immagini

Usate immagini ben fatte

Che illustrino chiaramente il fenomeno.

Suscitare emozioni

Attenzione alle immagini ambigue.

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Fidarsi delle emozioni

Le immagini servono anche sul campo

Per comunicare valgono più

di 1000 parole

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Fidarsi delle emozioni

Coltivare la curiosità: capacità

oratorie

Spiega mostrando e non mostrare senza spiegare.

Prima di parlare lasciare ammirare.

Parlare poco e dire quanto basta

Alimentare/soddisfare la curiosità

Attenti a cosa fate e dite

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Fidarsi delle emozioni

Creare il clima, giocare.

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Abbiamo catturato l’attenzione del pubblico,e ora ?

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Capitolo III

I.

Chi siamo ?II.

Fidarsi delle emozioni

III.

Didattica verso divulgazioneIV.

L’economia del discorso

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Didattica verso divulgazione La lezione cattedratica frontale

Comunicazione verticale, no dialogo, incentrata sugli insegnamenti e non sugli studenti.

Nozioni e linguaggio distanti dall’esperienza

quotidiana

Motivazione: dovere, sollecitazione del docente, voto, promozione, attestato, laurea.

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La didattica

è

adatta al nostro pubblico ?

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Didattica verso divulgazione Didattica / divulgazione

Scopo della didattica è insegnare

(colmare le lacune

culturali).

Scopo della divulgazione

è

incuriosire.

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Didattica verso divulgazione Verso la divulgazione scientifica

Didattica

→ Divulgazione1.

Ludica2.

Emozionalità3.

Audience4.

Narrazione

1.

Per dovere2.

Rigorosità3.

Insegnamenti4.

Nozioni

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Didattica verso divulgazione Verso la divulgazione scientifica

Lo studente impara il linguaggio della scienza

La scienza parla il linguaggio del pubblico

Didattica → Divulgazione

Lo studente si deveinteressare alla scienza

La scienza cerca di rendersi

interessante agli occhi del pubblico.

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La cassetta degli attrezzi di un buon divulgatore

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Capitolo IV

I.

Chi siamo ?II.

Fidarsi delle emozioni

III.

Didattica verso divulgazioneIV.

L’economia del discorso

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L’

economia del discorso Narrare

Narrazione di una storia– Personaggi, – ambientazione, – tempo, – filo conduttore

Storie ma non Romanzi... (aneddoti, storie brevi, curiosità,

tagliare il superfluo).

Percorsi tematici:

(storie a puntate, itinerari tematici ).

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L’

economia del discorso L’Orazione classica

Il peso delle tre parti non è

lo stesso

Ieri

Oggi

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L’

economia del discorso La piramide rovesciata

+ Interessanti

-

interessanti

ATTACCO E CUOREDettagli crucialiDettagli importanti

Meno importantiSi puo’ tagliare…

Si taglia…

Prima colpire l’attenzione

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L’

economia del discorso Il chiaro-scuro

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La divulgazione scientifica

La comunicazione in breve

Narrazione di una storia– Personaggi, ambientazione, tempo, filo conduttore

Spiegare e semplificare– Ma lanciare una “piccola” sfida mentale – Piramide rovesciata (al cuore del problema)

– Esempi e metafore (presi dal quotidiano)

Mostrare– Spiega mostrando, e non mostrare senza spiegare.– Usare i sensi: osservare, toccare, annusare, assaggiare.

Tenere conto del tempo/spazio a disposizione

tenere alta l’attenzione

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La divulgazione scientifica

Stili di comunicazione.

Narrazione di una storia– Personaggi, ambientazione, tempo, filo conduttore

Interagire con il pubblico– Stimolare le domande– Fare domande– Giochi, quiz

Interagire con l’ambiente– Esperimenti– Toccare, annusare, assaggiare

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L’

economia del discorso Non improvvisare ,pensarci prima

Pubblico•

chi è

?

cosa sa già

?•

cosa vuol sapere ?

Opportunità

dei temi trattati•

valenza emotiva e interesse per il pubblico

importanza •

comprensibilità

Curare l’economia del discorso•

elaborare una strategia

tagliare i dati superflui

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Approfondimenti

Comunicare la scienza G.Carrada

www.digilands.it

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Grazie per l’attenzione

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FINE