LA CAPACITA’ DI INGESTIONE DEI · PDF fileAnche se la razione formulata sulla carta...

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LA CAPACITA’ DI INGESTIONE DEI RUMINANTI

Anche se la razione formulata sulla carta rispetta le percentuali di principi nutritivi previste

per una particolare categoria di animali e per una certa produzione, dobbiamo sempre tenere presente che

l’animale non si nutre di “percentuali”, ma assume chili di proteine, fibra, lipidi, amido, ecc.;

ecco quindi la fondamentale importanza del livello di ingestione di sostanza secca,

vera e propria chiave di volta di ogni tecnica di alimentazione dei ruminanti.

Una bovina in lattazione assume sostanza secca in ragione di circa 3,5% del proprio peso (e nei casi migliori anche di più, fino quasi al 4%).

L’allevatore accorto dovrebbe avere l’abitudine di porsi un paio di domande:

quanta sostanza secca stanno assumendo le bovine della mia azienda? Cosa posso fare per rendere ottimale l’ingestione?

I fattori che influenzano il livello volontario di ingestione della bovina da latte sono molteplici,

ma possono essere suddivisi in tre categorie fondamentali: animale, ambiente, alimento.

1) FATTORE ANIMALE

2) FATTORE AMBIENTE

3) FATTORE ALIMENTO

1) FATTORE ANIMALE A) Specie

B) Categoria C) Peso vivo

D) Stadio produttivo

E) Livello di produzione M  A  N  G  I  M  I

2) FATTORE AMBIENTE

F) Condizioni atmosferiche

G) Struttura dei ricoveri

H) Gestione

M  A  N  G  I  M  I

3) FATTORE ALIMENTO

I) Qualità dei foraggi

J) Presentazione dei foraggi

K) Tipo di alimento

L) Acqua di abbeverata M  A  N  G  I  M  I

A) SPECIE

Il livello di ingestione è massimo per i piccoli ruminanti e minimo per i bovini.

In generale, all’aumentare del peso vivo diminuisce la capacità di ingestione; si veda in proposito la presentazione “Differenze di ordine nutrizionale tra piccoli e grandi ruminanti”.

M  A  N  G  I  M  I

B) CATEGORIA

Le primipare fanno un numero maggiore di pasti rispetto alle vacche anziane, e inoltre ogni loro pasto

è inferiore come quantità; nelle grandi mandrie è pertanto consigliabile

separare le primipare dalle vacche anziane, in modo da ridurre la competizione

e migliorare le prestazioni dei soggetti più giovani.

M  A  N  G  I  M  I

C) PESO VIVO

Il livello di ingestione aumenta con la mole dell’animale, ma non secondo la variazione del peso vivo,

bensì in ragione del peso metabolico, che si esprime in kg di peso vivo elevato a 0,75;

in pratica per ottenere il peso metabolico si eleva il peso vivo al cubo, quindi si estrae due volte di seguito la radice quadrata.

Ad esempio, il peso metabolico di una bovina di 650 kg di peso vivo corrisponde a 128,73 kg.

M  A  N  G  I  M  I

D) STADIO PRODUTTIVO

Il livello di ingestione è massimo in piena lattazione e minimo in asciutta e subito dopo il parto.

M  A  N  G  I  M  I

E) LIVELLO DI PRODUZIONE

All’aumentare del livello di produzione aumenta solitamente anche l’ingestione.

M  A  N  G  I  M  I

F)CONDIZIONI ATMOSFERICHE

Prevedere in anticipo i cambiamenti di temperatura, umidità, velocità del vento, pressione atmosferica e l’arrivo di precipitazioni

significa anche fare previsioni sull’assunzione di alimento, e quindi rendere minimi gli sprechi.

M  A  N  G  I  M  I

G) MODALITA’ COSTRUTTIVE DELLA STALLA

Il massimo livello di ingestione si ha negli ambienti che garantiscono il maggiore comfort possibile agli animali.

M  A  N  G  I  M  I

H) GESTIONE

I cambiamenti alimentari dovrebbero essere rari e di portata il più possibile limitata, mentre la frequenza dei pasti

dovrebbe essere numerosa nell’arco della giornata (meglio l’unifeed).

M  A  N  G  I  M  I

I) QUALITA’ DEI FORAGGI

Minore è il contenuto di fibra e più contenuta la sua lignificazione, maggiore sarà il livello di ingestione.

M  A  N  G  I  M  I

J) PRESENTAZIONE DEI FORAGGI

Il taglio corto promuove un livello di ingestione superiore rispetto al taglio lungo.

M  A  N  G  I  M  I

K) TIPO DI ALIMENTO

Il livello di ingestione è maggiore per i foraggi verdi (e tra essi è maggiore per le leguminose rispetto alle graminacee)

e minimo per i foraggi conservati; tra questi ultimi i fieni

favoriscono un’ingestione maggiore rispetto agli insilati.

M  A  N  G  I  M  I

L’ ACQUA di ABBEVERATA

Sono necessari almeno 7,5 cm di fronte abbeveratoio per capo; Quando questo parametro non è rispettato,

sorgono seri ostacoli alla piena espressione della potenzialità produttiva degli animali.

Poiché le bovine bevono soprattutto in prossimità della mungitura, è essenziale che gli abbeveratoi siano posizionati

nella sala di attesa e all’uscita della sala mungitura.

M  A  N  G  I  M  I