La biblioteca pubblica: organizzazione dei servizi tra presente e futuro

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Corso di formazione e aggiornamento professionale per il personale della Biblioteca Comunale di Montecatini Terme, 16-17 marzo 2009

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Progetto di formazione e aggiornamento professionale per il personale della Biblioteca Comunale di Montecatini Terme (PT)

La biblioteca pubblica oggi: organizzazione dei servizi tra presente e futuro

Montecatini Terme (PT), lunedì 16, martedì 17

marzo 2009

Docenti AIB:

Patrizia Lùperi

Zanetta Pistelli

Sezione Toscana

Rivoluzione copernicana nel mondo delle biblioteche (da Congresso di Villasimius in poi):

dalla centralità della collezione alla centralità dell’utente

(che non c’è e che non conosciamo)

Ultimi effetti della rivoluzione copernicana

La biblioteca glocale

La biblioteca multiculturale

unisce

la dimensione globale della società della conoscenza

la dimensione locale legata alle esigenze dell’utenza

La biblioteca glocale

termine nato in ambito tedesco eusato per la prima volta in Italia da G. Solimine

La biblioteca glocale

è il risultato concreto del passaggio dalla società dell’informazione a quella della conoscenza

E

organizza percorsi personalizzati e servizi avanzati

(virtual reference desk, linee guida, mappe semantiche…)perché Internet somiglia sempre più alla

biblioteca di Babele e sempre meno a quella di Alessandria

deve programmare e organizzare un servizio di

reference fortemente innovativo in grado di

rappresentare un punto di accesso al materiale

disponibile in rete offrendo servizi

qualitativamente elevati

La biblioteca glocale

La biblioteca glocale:

documentazione e servizi

analisi del bacino di utenza e della comunità programmazione delle raccolte selezione dei documenti controllo finanziario

• progettazione dei servizi al pubblico• consultazione e prestito• informazioni bibliografiche specialistiche• servizi multimediali• servizi personalizzati a seconda del target• formazione del personale e degli utenti in presenza e a distanza

La biblioteca glocale

Quali spazi ?Spazio fisico legato allaorganizzazione dei servizi Spazio concettuale o

della comunicazione

Spazio delletecnologie digitali

Spazio linguistico che esplicaal meglio nella biblioteca multiculturale

Spazio sociale tra utentireali o virtuali

Spazio culturale diincontro delle idee

Spazio energetico che privilegia iservizi di reference e documentazionea quelli conservativi

Vuoi approfondire?

Editore Laterza, 2005

La biblioteca nella società multiculturale

caratteristica principale:

utenza variegata per la quale progettare ed erogare servizi interculturali etnicamente, culturalmente e linguisticamente differenziati

Linee guida IFLA

per le biblioteche pubbliche multiculturali

IFLA : International Federation of Library Associations and Institutions

2 ed. 1998

trad it. 2003 a cura del

Gruppo di studio AIB

IFLA a Milano

La prossima conferenza IFLA 2009 avrà luogo a Milano in agosto ed è previsto

un meeting specifico su

Libraries and Society:

A Pan-Mediterranean perspective

Linee guida IFLA: qual è lo scopo?

Promuovere standard di qualità e imparzialità nei servizi bibliotecari

pubblici rivolti alle minoranze in una società plurale, multiculturale e

multietnica

Linee guida IFLA: sezione Materiali e servizi interculturali

3.1 Le biblioteche, nell’acquisire i materiali, dovrebbero mirare a rispecchiare la composizione etnica, linguistica e culturale della società e a promuovere l’armonia e l’eguaglianza tra le etnie.

a) Il materiale di biblioteca acquisito dovrebbe permettere agli utenti di minoranze etniche l’accesso, nelle loro lingue, alle altre culture.

b) Il materiale di biblioteca dovrebbe includere documenti nella lingua dominante relativi alle minoranze linguistiche e ai loro paesi di origine.

Linee guida IFLA: sezione Materiali e servizi interculturali

3.2 Le biblioteche dovrebbero incoraggiare e provvedere all’apprendimento delle lingue, con particolare attenzione a chi studia senza essere collegato a nessuna agenzia educativa, e dovrebbero lavorare a stretto contatto con le agenzie locali per realizzare la migliore offerta possibile…

Linee guida IFLA: sezione Materiali e servizi interculturali

3.3 Le biblioteche dovrebbero partecipare alla vita della comunitàcon il coinvolgimento e l’iniziativa in eventi locali come attività culturali,feste e ricorrenze dei vari gruppi etnici, linguistici e culturali presenti nel territorio.

Il ruolo formativo della biblioteca

multiculturale

La biblioteca organizza attività volte alla integrazione e al rispetto dei diversi gruppi linguistici e culturali tenendo conto delle esigenze dei nativi e dei migranti (adulti, minori e famiglie)nella prospettiva del Lifelong learning

La biblioteca diventa uno spazio sociale e di apprendimento per la comunità residente ma soprattutto per i gruppi etnici che ospita sul territorio che vanno coinvolti con progetti specifici (festa etnica, lettura collettiva, laboratori per bambini, servizi in lingua…)

Vuoi approfondire?

A cura di Franco NeriEditrice Bibliografica, 2008

La politica delle collezioni

Biblioteche e politica documentaria

IL MODELLO LATINO DI BIBLIOTECA

IL MODELLO ANGLOSASSONE DI BIBLIOTECA

E….

ANCORA LA RIVOLUZIONE COPERNICANA

La politica delle collezioni

La politica delle collezioni

nessuna biblioteca può possedere tutto

costante diminuzione delle risorse destinate all’acquisizione del materiale

scelta in merito ai documenti da acquisire e in quale modo

PERCHE’

La politica delle collezioni

Progetto per la gestione delle collezioni

chi siamo (il tipo e l’identità della biblioteca o dell’area di cooperazione)

dove operiamo (il contesto specifico)

a chi ci si rivolge (la collettività e i pubblici di riferimento).

da dove partiamo (il livello attuale delle raccolte):

Si deve considerare:

La politica delle collezioni:

Pianificare la politica documentaria

Non una declaratoria di principi

MA

uno strumento di comunicazione con l’utenza,

documento di indirizzo che serve a chiarire e a comunicare al pubblico gli obiettivi della sua politica documentaria,

la carta delle raccolte

La politica delle collezioni:

ACQUISIZIONI

piani di sviluppo settoriali,

scelta dei documenti da acquistare

modalità dell’ordine

Pianificazione delle raccolte

Carta delle collezioni

La politica delle collezioni:

Revisione delle raccolte

“gestione delle raccolte”

“politica degli acquisti”

“sviluppo delle collezioni”

Evoluzione concettuale

La politica delle collezioni:

Revisione delle raccolte

Le 5 leggi di Ranganathan

1 i libri sono per l’uso

4 risparmia il tempo del lettore

5 la biblioteca è un organismo che cresce sempre

Revisione delle raccolte

La politica delle collezioni:

Principali benefici attesi della revisione:

accresciuto livello di soddisfazione dell’utenza

ottimizzazione dell’uso dello spazio

riduzione dei costi di gestione delle raccolte migliore gestione dell’uso del tempo del bibliotecario

Revisione delle raccolte

La politica delle collezioni:

Principali benefici attesi della revisione (2):

miglioramento della conoscenza da parte del bibliotecario sullo stato generale della raccolta

aggiornamento e completamento dei contenuti

miglioramento dell’offerta documen- taria attraverso raccolte pertinenti e

aggiornate

Carta dei servizi

Effetti della “rivoluzione copernicana”:

La direttiva Cassese (Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994)

Carta dei servizi

Effetti della “rivoluzione copernicana”:

“è un documento che descrive gli aspetti qualitativi del servizio e del modo della sua erogazione, fissando standard sia qualitativi che quantitativi e indicando al cittadino le garanzie e le forme d tutela che gli vengono assicurate. Si configura quindi quasi come un documento contrattuale, in cui l’organizzazione dichiara i parametri del suo servizio e si impegna a rispettarli.”

(Linee guida per la redazione delle carte dei servizi delle biblioteche pubbliche / Commissione nazionale

Biblioteche pubbliche dell’AIB, 2000)

Carta dei servizi

Effetti della “rivoluzione copernicana”:

CONTENUTI:

N. Agostini: La gestione della biblioteca di ente locale, N. Agostini: La gestione della biblioteca di ente locale, Bibliografica, c2002Bibliografica, c2002

Carta dei servizi

Effetti della “rivoluzione copernicana”:

Indicatori del livello di qualità con i relativi valori

ESEMPI:

Mq di superficie disponibili ogni 1.000 abitanti 40

Ore di apertura settimanali 25

Prestiti annui per abitante 1,5

OBIETTIVI DI QUALITA’

Il catalogo nella biblioteca a scaffale aperto

“La biblioteca è un microcosmo idealmente ordinato che deve essere capace di mettere a disposizione dell’utenza i contenuti informativi che la sostanziano e la giustificano come raccolta o insieme di raccolte. Per questo è fondamentale l’attività di mediazione svolta dal catalogo, vale a dire dallo strumento che consente all’utente di sapere che cosa la biblioteca può consentirgli di consultare”

Mazzitelli G.: Che cos’è una biblioteca, Carocci, 2005Mazzitelli G.: Che cos’è una biblioteca, Carocci, 2005

Catalogo nella biblioteca a scaffale aperto

Biblioteca

Catalogo

Lettori

Il catalogo nella biblioteca a scaffale aperto

La collocazione a scaffale aperto rende inutile l’uso del catalogo?

Il catalogo nella biblioteca a scaffale aperto

COLLOCAZIONE A SCAFFALE APERTO E SERENDIPITY

MA ANCHE

CATALOGO E SERENDIPITY

Il catalogo nella biblioteca a scaffale aperto

FUNZIONE REPERTORIALE

E

FUNZIONE PROPOSITIVA

Il catalogo nella biblioteca a scaffale aperto

individuare ciascun documento e a distinguerlo da ogni altro

caratterizzare il documento, cioè a riconoscerne gli elementi qualificanti

correlare una espressione di un’opera con altre espressioni della stessa opera e a permettere il confronto fra le diverse manifestazioni di un’espressione

A COSA SERVE?

Il catalogo nella biblioteca a scaffale aperto

raggruppare i documenti che condi-vidono una caratteristica comune: le opere di un autore, dello stesso soggetto ecc.

localizzare il documento in biblioteca

A COSA SERVE?

Il catalogo nella biblioteca a scaffale aperto

A COSA SERVE?

Informare sullo status di circolazione e su altre condizioni di

disponibilità del documento, ovvero se è:

presente in biblioteca al momento della richiesta

ammesso alla consultazione in sede ammesso al prestito e per quanto tempo concesso in prestito indisponibile (per es. perché in rilegatura

o restauro) abilitato ad essere fotocopiato

Il futuro dei cataloghi

Quali nuove funzionalità

acquisiranno i cataloghi

con l’applicazione degli strumenti collaborativi

del Web 2.0 ?