Italiani scritti. Una lingua non è un blocco monolitico ma presenta varietà

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Italiani scritti

Una lingua non è un blocco monolitico ma presenta varietà

Quali sono queste varietà?

diacronichediatopichediamesiche (canale comunicativo)diastratiche (italiano popolare,

gerghi)diafasiche (situazione

comunicativa, funzioni)

le varietà diamesiche (strutturali)dipendono dall’uso di un particolare

mezzo per veicolare le informazioni:varietà orali: italiano parlato varietà scritte: italiano scritto

varietà trasmesse: italiano trasmesso

La prima grande distinzione:il canale di trasmissioneSCRITTO: canale grafico –visivo Può essere lungamente

pianificato o riesaminato

Mancata compresenza di chi scrive e di chi legge

(mancanza di feedback)

PARLATO: canale fonico-acustico

Evanescente, fuggevole lineare e immediato

Compresenza di chi scrive e di chi legge

(feedback)

Comunicazione verbale

Componente linguistica;Componente paralinguistica:

intonazione, velocità di elocuzione, pause;

Componente extralinguistica Mezzi cinesici Mezzi prossemici

le varietà geografiche

sono legate agli usi delle diverse aree di un dominio linguistico e sono per lo più contraddistinte da una fonetica, da un lessico e da una sintassi particolari

l’italiano di Sicilia è una tipica varietà regionale

Un esempio di italiano regionale:

Dei morti se ne fotteva altamente, poteva dormirci ’nzemmula, fingerle di spartirci il pane o di giocarci a tressette e briscola, non gli facevano nessuna impressione, ma quelli che stavano per morire invece gli provocavano la sudarella, le mani principiavano a tremargli, si sentiva agghiacciare tutto, un pirtuso gli si scavava dintra lo stomaco. […] Pigliò la rincorsa, satò dalla veranda sulla rena, fece un primo cazzicatummolo, poi una ruota, un secondo capitombolo, una seconda ruota. Il terzo cazzicatummolo non gli arriniscì e crollò senza sciato sulla sabbia. Adelina si precipitò verso di lui dalla veranda facendo voci…

Andrea Camilleri, Il cane di terracotta, Palermo, Sellerio, 1996, p. 278

Le varietà sociali (variazione diastratica)

sono connesse con l’estrazione sociale e con il livello culturale dei parlanti e degli scriventi e sono caratterizzate da parametri di formalità, accuratezza, adesione agli standard grammaticali e da una maggiore o minore coloritura regionale o dialettale

l’italiano popolare è una tipica varietà sociale

La variazione diastratica: l’italiano popolare, i gerghi e il linguaggio giovanile Tra i casi in cui è più evidente la relazione

fra la classe sociale d’appartenenza e il tipo di lingua di cui si servono i parlanti sono:

l’italiano popolare;i gerghi;il linguaggio giovanile;

Abbiamo parlato di variazione diamesica

di variazione diatopicadi variazione diastratica

Parliamo ora di variazione diafasica

Varietà diafasichelegate alla situazione comunicativa, alle funzioni funzioni e alle finalità

Varietà situazionali

Varietà funzionali

le varietà situazionali sono

• collegate al contesto comunicativo• caratterizzate da parametri di formalità,

accuratezza e adesione agli standard grammaticali

• i registri sono tipiche varietà situazionali

il registro è

uno specifico «livello» di lingua che riunisce una certa quantità di possibilità espressive messe a disposizione dal sistema, ovvero una serie ben precisa di varianti linguistiche che si collocano a tutti i livelli del codice: lessicale, sintattico, morfologico, fonologico e testuale

variazione stilistica

esistono registri più elevati, adatti a situazioni di particolare formalità, e più bassi, appropriati a circostanze più amichevoli e ufficiose:

• varietà aulico-formale• varietà elevata• varietà media• varietà colloquiale• varietà informale-trascurata

le varietà funzionali sono

• collegate all’espletamento di determinati compiti o all’esercizio di specifiche professioni

• riguardano gruppi ristretti di parlanti e di scriventi

• sono caratterizzate da specificità del lessico e testualità più o meno articolata

• i sottocodici sono tipiche varietà funzionali

Concetto di SOTTOCODICE

Varietà della lingua correlata all’ARGOMENTO la cui peculiarità è il riferimento a un determinato ambito specialistico(biologia, chimica, medicina, sport e mezzi di trasporto)

Le lingue speciali

linguaggi settoriali

lingue tecniche, professionali

microlingue, tecnolingue, tecnoletti

I linguaggi settoriali propriamente detti:

• rappresentano una precisa varietà di una lingua naturale;

• dipendono da un settore di conoscenze o da un ambito di attività professionali;

• vengono utilizzati da un gruppo più ristretto rispetto a quelli che parlano la lingua base;

• hanno lo scopo di soddisfare le necessità comunicative di un certo settore specialistico.

sottocodici ,linguaggi settoriali, lingue speciali

sono varietà del codice collegate a specifiche attività o a determinate discipline.

Le lingue tecnico-scientifiche presentano un tasso diverso di specializzazione: in alcuni casi molto alto (chimica) in altri relativamente basso (politica, lingue di mestiere)

Berruto individua tre poli fondamentali che contraddistinguono le lingue

speciali:

• le lingue speciali in senso stretto, e cioè la lingua della medicina, della chimica, che presentano contratti lessicali e morfosintattici peculiari ed esclusivi;

• le lingue speciali in senso lato, come la lingua dei giornali, delle professioni, che presentano un’alternanza d’uso di tecnicismi e di termini non tecnici;

• i gerghi della malavita e delle professioni, più connotati a livello diastratico.

Cosa includiamo nelle lingue speciali?

• lingua delle scienze formalizzate (matematica, fisica, chimica)

• lingua delle discipline meno formalizzate

(medicina, giurisprudenza, economia, filosofia, linguistica)

• Linguaggi relativi a campi dell’attività umana (sport, moda, turismo, gastronomia)

Diafasia e lingue speciali: diversità di registri

•Linguaggio di un biologo in una monografia per i colleghi

•Linguaggio di un biologo in un documentario o in una rivista

Diastratia e lingue speciali

“Diastratia” secondo categorie professionali e non socio-economiche:

• due manovali che parlano di pressing, fuorigioco possono non essere capiti da intellettuali

• un giardiniere ed un botanico si capiranno!(strati diastratici non contigui)

Caratteri generali delle lingue specialisitche (1)

Secondo Sager-Dungworth-McDonald (1980) TRE CRITERI:

• Appropriatezza• Economia• Precisione

Caratteri generali delle lingue specialisitche (2)

Secondo Hoffmann (1984) UNDICI CRITERI:1. Precisione2. Oggettività*3. Astrattezza4. Generalizzazione5. Densità di

informazione

6. Sinteticità7. Neutralità emotiva*8. Mancanza di

ambiguità9. Impersonalità*10.Coerenza logica11.Uso di termini

tecnici definiti

Caratteri generali (3) (Sobrero)

• necessità di precisione denotativa significante-significato-referente(i referenti individuati in modo esatto)

• esclusione di valori connotativi (es:AIDS)

(Es:micio-gatto)

Lessico delle lingue speciali: caratteristiche

• Tendenza alla monosemia(corrispondenza biunivocasignificante- significato)es lepidottero

• Riluttanza alla sinonimia (attentato alla precisione!)

La sinonimia invece si ha:

• nella lingua della medicina(anticoncezionale-contraccettivo-

antifecondativo; analgesico, antidolorifico)

• nelle scienze umanistiche (St. della lingua)

(forestierismo- stranierismo, esotismo)

Come si costituisce il lessico?

• Ricorso a codici stranieri• Ricorso al latino• Ricorso ai “materiali preesistenti” della lingua

(suffissati, prefissati, composti)• Uso di sigle• Uso di voci di origine greca e latina• Voci polirematiche• eponimi

Uso di codici stranieri: prestiti

• COMUNICAZIONE SCIENTIFICA: ricca di anglicismi

• POLITICA: devolution, lobby • ECONOMIA: broker (intermediario),

holding (società capogruppo)• INFORMATICA:computer,software,

file,password,etc

Ricorso al latino

• LINGUAGGIO GIURIDICO:corpus (raccolta di leggi), res nullius (bene su cui nessuno ha proprietà)

• LINGUAGGIO DELLA MEDICINA:angina pectoris, ictus, raptus

Ricorso ai materiali preesistenti: suffissi con

significati precisi

MEDICINA: -ite e -osi dermatite, dermatosi

Le sigle: in aumento

• Linguaggi scientifici:DNA, AIDS, TAC• Linguaggio bancario: CAB (codice di

avviamento bancario)• Altri:TAR: Tribunale regionale amministrativoDOCSMS

Le sigle

Informatica:• RAM (Random Acces Memory)• CD-ROM (Compact disc read only memory)• ASCII: American standard code for

information interchange• BASIC: beginner’s allpurpose symbolic

instruction code

Fortuna degli acronimi

• Significato trasparente (BASIC)

• Impieghi figurati (DNA: il rispetto della sovranità popolare è il DNA della dottrina liberale)

Uso di voci di origine greca e latina

• Emo- : emofilia, emodialisi, emoteca• Fito: fitoterapia, fitogeografia,

fitocosmesi

Voci polirematiche e monorematiche

• Polirematiche: via cavo, ponte radio, addetto stampa

• Eponimi (voci polirematiche)(Es: teorema di Pitagora,morbo di

Parkinson, Legge Tobler- Mussafia)• Eponimi (Voci monorematiche):

ampere, volt, watt

Travasi terminologici tra lingue speciali

• Trasporto aereo< dalla marineria: navigazione area, velocità di crociera, timone di direzione

• Calcio< altri sottocodici:ko della Juventus, la Roma in fuga

Tratti testuali e sintattici

TRATTI TESTUALI• La coesione testuale si ottiene

attraverso la RIPETIZIONE• dimensione dimostratvo-

esplicativa (premesse, presupposti-deduzioni, conseguenze)

STRUTTURAZIONE SINTATTICA

Cancellazione del verbo sostituito da:

• locuzioni preposizionali (processi infiammatori a carico di, dieta a base di, etc.)

• Sintagmi nominali (scoprì la presenza di proteine: che le proteine sono presenti)

Verbi: tempi e modi

TEMPI:• Presente (ben adatto alla dissertazione

scientifica)• Futuro (nelle descrizioni di esperimenti scientifici)MODI:• Indicativo (constatazione, asserzione)• Congiuntivo (linguaggio giuridico e scientifico)• Condizionale (per avanzare congetture)

Verbi: persone e diatesi

ESCLUSE • la prima persona singolare • la seconda singolare e pluraleSi UTILIZZA: • La terza persona• La prima plurale • Forme impersonaleDIATESIForma passiva (tematizzazione)

In questa sede prenderemo in considerazione alcuni tratti

(principalmente) lessicali che caratterizzano

• il linguaggio medico;• il linguaggio giuridico;• il linguaggio burocratico.

- Il linguaggio medico- Il linguaggio medico

Il linguaggio medico presenta due caratteristiche che non si ritrovano insieme in nessun altro linguaggio settoriale:

la ricchezza terminologica: in un dizionario italiano dell’uso circa un lemma su venti è di ambito medico (o relativo all’anatomia, farmacologia e ad altre aree connesse);

ha una forte ricaduta sul linguaggio comune: sia perché nel corso dell’esistenza è quasi impossibile non trovarsi ad affrontare problemi di salute; sia perché vi sono frequenti interventi divulgativi dei grandi mezzi di comunicazione di massa (radio, rubriche televisive e supplementi giornalistici).

Diafasia e lingue speciali: diversità di registri

Diafasia e lingue speciali: diversità di registri

Linguaggio di un medico in una monografia per i colleghi

Linguaggio di un medico in un documentario o in una rivista

- Il linguaggio giuridico

Rispetto al linguaggio della medicina il linguaggi giuridico presenta:

una minore circolazione, nella lingua comune, di termini appartenenti al linguaggio giuridico;

una certa ricchezza terminologica che prende in riferimento parole della lingua comune cui vengono attribuiti significati (accezioni) particolari: es. colpa/dolo;

Il linguaggio giuridico (2)

l’uso di latinismi come de iure, ‘di diritto’; de facto, ‘di fatto’; -ex seguito da un articolo di legge (ex art. 685 cod. penale), ‘partendo da, per effetto di’; giudice a quo, ‘quello da cui proviene la sentenza impugnata’; il de cuius (dalla formula is de cuius ereditate agitur, ‘colui della cui eredità si tratta’) ‘il defunto, in relazione all’eredità dei suoi beni’; -ex tunc, ‘da allora’ e ex nunc, ‘da ora’, in riferimento agli effetti di un determinato atto, che può avere validità nel momento in cui esso stesso è stato concluso oppure in un momento diverso fissato dalle parti;

ricorrono largamente anche i forestierismi (inglese): factoring, leasing, franchising, ecc.

L’italiano burocratico

Particolare varietà dell’italiano contemporaneo

(prossima allo standard)

Il linguaggio burocratico

Il linguaggio burocratico, strettamente imparentato col linguaggio giuridico (di cui condivide le caratteristiche sopra elencate), ha una ricaduta ancora più forte sulla lingua di tutti i giorni.

Esso viene adoperato tanto negli uffici pubblici, quanto dalle aziende, fino ad arrivare al commerciante che scrive un avviso per i clienti o al cittadino che segnala al Comune qualcosa.

L’artificiosità dipende almeno dal fatto che il messaggio (testo) si rivolge perlopiù a destinatari sconosciuti: ciò porta alla “necessità” di innalzare lo stile rispetto al livello usuale

Finalità e caratteri dell’espressione burocratica

FINALITA’

per informare i cittadini (utenti di servizi)

per indirizzare normativamente i comportamenti (avvisi, regolamenti, istruzioni)

Esempi

CARTELLO ESPOSTO IN UNA PIAZZA:

“Stazionamento per autopubbliche a trazione ippica” ( per carrozze)

AVVISO DI UNA BANCA

“L’operatività dell’agenzia è stata trasferita in via…” (cambio di indirizzo)

Caratteri:

inclinazione a tratti formali (sforzo di nobilitazione espressiva)

utilizzo di modelli del sottocodice della lingua giuridica

intimidatorio (incutere rispetto e soggezione)

Due avvisi a confronto

ITALIANO

“La riscossione del pedaggio viene effettuata dal lato in cui opera l’esattore”

(autostrade italiane)

INGLESE

“Pay here”

(autostrade degli Stati Uniti)

Lessico del linguaggio burocratico

Sinonimi “pretenziosi e peregrini” dal latino (es:obliterare, evincere,optare, istanza, esazione, esperire, ostensibile da ostensum)

Sostantivi deverbali di grado zero (basi verbali senza alcun suffisso): inoltro, riassetto, delega,affido, rigetto, esproprio, addebito, deroga,etc)

Si ricorderanno ad esempio

moneta divisionale per spiccioli; evacuazione ed esodo per fuga; espletare per svolgere; licenziare (un documento) per trasmettere; riscontro per risposta; entro e non oltre per entro; in costanza di per nel corso

Uso di verbi:

Fraseologici: dar inizio, dare atto, dare comunicazione, trovare applicazione, procedere all’arresto

(locuzioni sovrabbondanti sostituibili con sinonimi monorematici)

verbi “marcati”: colpevolizzare (considerare colpevole); recepire (accogliere); verificarsi (avvenire); risultare (essere)

Formazione di verbi

da nomi o aggettivi con aggiunta di desinenza dell’infinito

(disdettare, dilazionare, evidenziare, etc)

con il suffisso –izzare (indicizzare, mobilizzare) di influsso francese

Tendenza al “precisionismo”

Uso di definitori anafarorici e cataforici: il sottoscritto, il presente o il suindicato documento

Uso di deittici e connettivi: codesto, testè,(l’opera oggetto dell’indagine)Uso della coniunctio relativa (il di cui figlio, in

conformità dei quali, nel senso di cui al comma 3)

Il precisionismo del linguaggio burocratico

tendenza alla ridondanza attraverso il ricorso ad aggettivi o avverbi poco informativi e superflui

es. elenco debitamente firmato e timbrato; il revisore avrà cura di prenderne buona nota; entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta documentazione; la certificazione potrà essere effettuata presso i competenti uffici regionali.

Forme antiquate

Indicazione di data (addì, li) aggettivo dimostrativo (codesta direzione)allocutivi (ella, signoria vostra) congiunzioni (benché, qualora,onde nelle

finali (l’assemblea dà mandato onde si proceda subito); ove nelle ipotetiche (ove si rendesse necessaria una seconda votazione, essa avrà luogo…)

avverbi (altresì, testé)

Usi particolari del verbo

Futuro deontico (la domanda dovrà essere presentata in duplice copia)

Participi presenti con valore sostantivale e verbale (dichiarante, avente per oggetto, stante l’incapacità

Frequente uso del passivo (con ausiliare venire)

Sintassi topologica

Sequenza cognome-nome (Rossi Giuseppe) per necessità di classificazione alfabetica

posposizioni del numerale (di anni 35, euro 60, metri 200)

Tratti sintattici Nominalizzazione (influenza del sottocodice

giuridico) in formule (in considerazione di, ai fini di, a mezzo di)

Accumuli nominali: (ai fini del rilascio dell’autorizzazione per l’espatrio; in conseguenza della ultimazione dei lavori in tema di valorizzazione dei beni ambientali)

Macrosintassi

Subordinazioni di alta complessità subordinate implicite participiali (considerato, visto, ritenuto) precedono la proposizione principale,

(nucleo informativo essenziale posticipato)

Es: (Considerato che…si autorizza)

Varietà da semplificare?lingua della burocrazia=burocratese

Tentativi di semplificazione:

interventi governativi

pubblicazione di manuali

corsi presso la scuola superiore della P.A

correttori automatici in Internet(formule sostitutive del burocratese tradizionale)

è una varietà dell’italiano contemporaneo che assolve la funzione di comunicazione al pubblico

Esigenze di precisione terminologica (locazione non è sinonimo prezioso di affitto)

Conservazione e stabilità della lingua (no ai forestierismi)

Diffusione di stereotipi espressivi (riportare una contusione, entrare in collisione, fermo restando)

Lingua degli uffici non una realtà del tutto negativa