Post on 07-Jan-2016
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Istituzioni di linguistica
a.a.2009/10
Federica Da Milano
Italiano L1 e italiano L2
Il genere in L1:- nomi in -o masch.; nomi in -a femm. (es. la
pobema)
I bambini italofoni raramente sbagliano nell’assegnare il genere ai nomi, anche in caso di criteri formali poco chiari
Il rispetto delle terminazioni vocaliche dei nomi sembra superiore in L1 rispetto a L2
Italiano L1 e italiano L2
Il numero in L1:
Le forme del plurale occorrono dopo quelle del singolare
Il concetto semantico di numero/quantità è attestato abb.presto: es. due/tanti
La categoria grammaticale del numero nel nome sembra stabilirsi poco dopo l’emergere della categoria semantica del numero
Italiano L1 e italiano L2
L1: acquisizione di numero e genere quasi simultanea
L2: la categoria del numero pone meno problemi di quella del genere
Italiano L1 e italiano L2
Accordo di genere e numero:
In L1 molto precoce (es. mimi ndati; mani belle)
In L2 problemi maggiori: spesso mancanza di accordo
Accordo di genere: L2 gerarchia di acquisizione, non in L1
Italiano L1 e italiano L2
Pronomi personali:
In L1 i pronomi clitici compaiono presto e non sembrano porre problemi di accordo; precedono a volte le forme toniche lui/lei
Italiano L1 e italiano L2
Morfologia nominale:L1 e L2: preferenza per forme trasparenti, salienti,
regolari, produttiveSembrano smentite le teorie semantic primacy
hypothesis (Slobin) e semantic bootstrapping hypothesis (Pinker)
Le proprietà formali giocano un ruolo decisivo nell’acquisizione della grammatica del nome
Non sempre lo sviluppo semantico-concettuale precede quello morfosintattico, ma i due spesso procedono parallelamente
Italiano L1 e italiano L2
La morfologia verbale:- Obbligo di scelta di un morfema finale- Morfemi cumulativi- Baby-talkTempo:- Prime forme: presente- Participio passato valenza più aspettuale che
temporale- Imperfetto- Futuro: inizialmente inferenziale (chi sarà?). Più tardi
valore deittico
Italiano L1 e italiano L2
Modo:- Indicativo e imperativo- Infinito non retto: modalità richiestivo-iussiva- Perifrasi progressiva stare + gerundio- Congiuntivo (solo tardi)- Imperfetto modale precoce (volevo l’ac qua;
tu eri il re)
Italiano L1 e italiano L2
Aspetto:- Participio passatoPersona:- Forme singolari prima delle forme pluraliErrori principali:- Regolarizzazioni di paradigmi irregolari: (uscio per esco,
muovato per mosso)- Regolarizzazioni su un paradigma privilegiato (tossato per
tossito)- Forme con doppia marca (aranono per arano)- Riduzione alla sola marca (ebbe per vorrebbe)- Sovraestensione di avere su essere
Italiano L1 e italiano L2
Sia in L1 sia in L2:
Aspetto > tempo > modo
Perfettivo > imperfettivo
Presente > passato > futuro
Fattuale > non-fattuale
Italiano L1 e italiano L2
Argomenti del verbo:
- ellissi; l’ellissi argomentale sembra costituire una strategia di evitamento dei clitici (sia L1 sia L2)
- Dativo pronominale
Italiano L1 e italiano L2
Somiglianze:- ellissi argomentali (soprattutto con verbi di
movimento)- Ellissi per evitamento di forme clitiche
Differenze:- In L2 maggiori difficoltà nella scelta delle
preposizioni per l’espressione della reggenza- In L2 di + infinito retto da verbo modale
Conclusioni
Somiglianze:- preferenza per le forme semplici nella morfologia e
nella sintassi, per gli elementi prototipici- Sequenze simili per l’acquisizione della morfologia
verbale nell’espressione del tempo, della modalità, della persona, dell’aspetto
- Sequenze simili per l’acquisizione della subordinazione
- Errori comuni (regolarizzazioni analogiche, ellissi di argomenti)
- Sensibilità all’input colloquiale
conclusioni
Differenze:- sequenze di apprendimento diverse per il
genere- Differenze nella comprensione dei rapporti
temporali tra avvenimenti- Differenza nella complessità della
subordinazione- Differenza nella realizzazione dei rapporti di
reggenza