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PTOF, EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
Anno Scolastico 2015-2016
“Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole
adottano nell'ambito della loro autonomia”.
(dall’art. 3 del Regolamento sull’Autonomia delle Scuole)
ISTITUTO MAESTRE PIE DELL’ADDOLORATA Via B.go S. Antonio, 61
47842 San Giovanni in Marignano (RN)
Tel. 0541/955109 (Segreteria) 0541/827054 (Infanzia e Primaria) Fax: 0541/829397
E-mail: maestrepiesgm@gmail.com Sito: www.scuolemaestrepiesgm.it
“L’avvenire è nelle mani di coloro che avranno saputo dare
alle generazioni future ragioni di vita e di speranza”
(G.S. 31,13)
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
2
Premessa pag. 3
Rapporto di autovalutazione (RAV) “ 3
CAPITOLO 1_____L’ISTITUTO_____________________________________________________________________________“ 4
1.1 La storia dell’Istituto “ 4
1.2 Il territorio “ 4
1.3 Chi siamo “ 5
1.4 La nostra proposta educativa “ 5
1.5 La Segreteria “ 6
1.6 Le nostre Scuole “ 7
CAPITOLO 2_____LA SCUOLA DELL’INFANZIA “CORBUCCI-VERNI”____________________________________________“ 8
2.1. Storia ed Identità della Scuola “Corbucci-Verni ” 9
2.2 Organizzazione della Scuola dell’Infanzia “ 10
2.3 Finalità educative “ 11
2.4 Linee pedagogiche “ 11
2.5 Offerta formativa “ 12
2.6 Attività “ 13
2.7 Modalità, tempi e metodi dell’apprendimento “ 14
2.8 Sussidi, strumenti e risorse “ 14
2.9 Verifica e valutazione “ 14
2.10 Formazione dei docenti “ 14
CAPITOLO 3_____LA SCUOLA PRIMARIA “MAESTRE PIE”____________________________________________________ “ 15
3.1 La nostra storia “ 16
3.2 Il territorio “ 17
3.3 Provenienza degli alunni “ 17
3.4 Strutture e strumenti “ 18
3.5 Il tempo Scuola “ 19
3.6 Obiettivi educativi “ 20
3.7 Obiettivi didattici “ 21
3.8 Progetti “ 22
3.9 Gli altri progetti “ 26
3.10 Valutazione “ 28
3.11 Attività extracurricolari “ 30
3.12 Rapporti con la famiglia “ 30
CAPITOLO 4_____LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “SANTA FILOMENA”_________________________________ “ 31
4.1 Orario settimanale delle lezioni (insegnanti) “ 32
4.2 Orario settimanale delle lezioni (materie) “ 33
4.3 Incontri individuali con i genitori “ 34
4.4 Il doposcuola “ 34
4.5 Obiettivi “ 35
4.6 Metodi “ 36
4.7 Il curricolo “ 37
4.8 Ampliamento dell’offerta formativa “ 39
4.9 Strumenti e risorse “ 49
4.10 Valutazione “ 50
4.11 Attribuzione del voto di condotta “ 52
4.12 Interventi per alunni con BES “ 54
4.13 Regolamento scolastico “ 56
4.14 Il patto educativo “ 57
Priorità, traguardi ed obiettivi “ 59
Risultati delle prove INVALSI “ 59
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza “ 60
Formazione in servizio docenti “ 61
INDICE
3
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale
Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile
all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RN1M030007/sfilomena/valutazione
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RN1E01000R/scelemparitmaestre-pie/
valutazione
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RN1A02400R/corbucci-verni/valutazione
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti
documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici
messi in atto.
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata di
San Giovanni in Marignano (RN), è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015,
n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti”;
Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola
e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 13/2016;
Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Premessa
4
Era il 1840 quando Suor Teresa Gambelli, religiosa delle suore “Filomenine”, aprì una scuola di studio
e di lavoro ed un educandato in San Giovanni in Marignano.
Nel 1861, estinto tale Istituto, furono chiamate le Maestre Pie che ne continuarono, incrementandola, la
missione educativa, secondo il Carisma di Madre Elisabetta Renzi.
Nel corso degli anni prese vita la Scuola Materna “Corbucci-Verni”, seguita da un Doposcuola Elemen-
tare ed un Ricreatorio Festivo, dove si davano convegno bambine, adolescenti e giovani del paese e
dintorni. L'Istituto per molti anni continuò ad accogliere solo ragazze che, dopo le Elementari, sia come
esterne che come interne, frequentavano il cosiddetto “Corso Inferiore”. Seguirono le qualifiche di
“Scuole Legalmente Riconosciute" e di “Scuole paritarie”, indispensabili per entrare a far parte del si-
stema di istruzione nazionale. Si giunge così all’11 Ottobre 2007, giorno in cui viene inaugurata, nella
nuova sede, la Scuola Primaria “Maestre Pie”. Oggi l’Istituto scolastico di San Giovanni in Marignano
comprende la Scuola dell'Infanzia “Corbucci-Verni”, la Scuola Primaria “Maestre Pie” e la Scuola Se-
condaria di Primo Grado “Santa Filomena”, tutte con la qualifica di Scuole Paritarie.
L’Istituto delle Maestre Pie dell’Addolorata è ubicato nel centro del paese di San Giovanni in Marignano
e vanta una tradizione che risale al 1861, quando la Beata Madre Elisabetta Renzi ne incrementò la
missione educativa del suo ordine: le Maestre Pie.
San Giovanni in Marignano è un tipico paese di origine medievale dell’entroterra romagnolo che conta
circa 9.300 abitanti e ha legato il proprio sviluppo all’agricoltura di questa pianura, ad un territorio ferti-
lissimo ancora oggi disegnato da belle campagne ordinatamente lavorate. Qui il grano e il vino sono
abbondanti e di ottima qualità. Antiche fortificazioni e la stessa struttura del paese ci racconta dell'im-
portanza che il borgo aveva a cavallo tra il ‘400 e il ‘500 quando costituiva “il granaio dei Malatesta”.
Negli ultimi anni l’agricoltura, peraltro ancora settore importante nell’economia della zona, è stata af-
fiancata da diverse aziende, alcune delle quali di importanza internazionale, che ne hanno fatto una
cittadina prospera e ricca di iniziative. Il tessuto sociale del comune di San Giovanni in M. mantiene
ancora una notevole identità culturale locale, fatta di tradizioni e costumi che, pur conservando il sapo-
re di un tempo passato, si sono ben adattati alle nuove realtà sociali. Il sapiente recupero della propria
cultura, dei beni architettonici ed una innata vocazione per il teatro e la musica ne fanno uno dei poli
culturali più attivi e importanti della provincia di Rimini.
La presenza di immigrati ha avuto un incremento proporzionale allo sviluppo del settore industriale, an-
che se nel complesso è ancora marginale. Si può affermare che, in linea generale, il migliaio di stranie-
ri attualmente residenti nel paese sono ben inseriti nelle maglie cittadine.
1.1 La storia dell’Istituto
1.2 Il territorio
CAPITOLO 1CAPITOLO 1CAPITOLO 1 LLL’’’ISTITUTOISTITUTOISTITUTO
5
La Scuola realizza le sue finalità educative in un clima familiare e sereno, rispettoso della dignità e del-
la libertà degli alunni mediante:
valorizzazione della persona, della sua piena formazione umana, religiosa e culturale
particolare attenzione e cura agli alunni in difficoltà
promozione di una cultura di pace, valorizzando la presenza di persone di diverso orientamento
culturale
legame con la tradizione dell’Istituto e apertura al futuro in una prospettiva europea con particola-
re riguardo alle lingue straniere ed alla loro cultura
lo studio come possibilità di conoscere se stessi e come scoperta della realtà
opportunità, nella Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado, di frequenza gratuita del dopo-
scuola gestito dagli insegnanti curricolari
Nostra profonda convinzione è che il fine ultimo dell’educazione preveda che ogni allievo possa realiz-
zare la sua persona valorizzando pienamente le sue doti originali e i suoi interessi specifici dentro il
lavoro quotidiano.
In questo modo la nostra Scuola aiuta l’alunno a scegliere consapevolmente la propria strada al termi-
ne del primo ciclo di istruzione esplicando così la sua funzione orientativa.
L’Istituto delle Maestre Pie dell’Addolorata di San Giovanni in Marignano affonda le sue radici nel cari-
sma donato da Dio alla fondatrice Beata Madre Elisabetta Renzi. Il carisma si concretizza nella passio-
ne per l’insegnamento e per l’educazione della persona in tutte le sue dimensioni. Il cuore della scuola
è proprio l’educazione, l’ineludibile rapporto che si deve instaurare tra il docente e il ragazzo attraverso
il processo di insegnamento/apprendimento delle diverse discipline. Nel suo servizio formativo, dall’In-
fanzia alla Secondaria di Primo Grado, la Scuola pone al centro la famiglia, valorizzandone il ruolo di
prima educatrice come risorsa fondamentale per la crescita integrale della personalità degli alunni. L’I-
stituto ha come principale obiettivo quello di svilupparne le capacità logiche e critiche, l’intuizione, la
sensibilità, la spiritualità e la religiosità. La comunità scolastica, consapevole dell’urgenza dell’educa-
zione nel mondo di oggi, pone la sua fiducia e sicurezza in Cristo, colonna e fondamento del progetto
educativo. Come ci ha ricordato Papa Francesco: “La Scuola è la prima società che integra la famiglia.
La famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte! Sono complementari e, dunque, è importante che
collaborino nel rispetto reciproco”. (Papa Francesco incontra la scuola cattolica, Piazza S. Pietro, 10
maggio 2014).
1.4 La nostra proposta educativa
1.3 Chi siamo
6
La Segreteria, unica per tutto l'Istituto Scolastico, si trova all'interno dell’edificio storico, ove è ubicata la
Scuola Secondaria di Primo Grado.
LUNEDÌ 8,00/11,00
MARTEDÌ 8,00/12,15
MERCOLEDÌ 8,00/12,15
GIOVEDÌ 8,00/12,15
VENERDÌ 8,00/12,15
ORARIO DI RICEVIMENTO
DELLA SEGRETERIA
1.5 La Segreteria
ISTITUTO MAESTRE PIE DELL’ADDOLORATA Via B.go S. Antonio, 61
47842 San Giovanni in Marignano (RN)
Tel. 0541/955109
Fax: 0541/829397
E-mail: maestrepiesgm@gmail.com
Sito: www.scuolemaestrepiesgm.it
Codice Fiscale 02501340588
Partita Iva 01066541002
Codice IBAN IT19T0628568000CC0312668505
7
L’Istituto delle Maestre Pie dell’Addolorata di San Giovanni in Marignano si compone delle se-
guenti realtà:
1. Scuola dell’Infanzia “Corbucci-Verni”
2. Scuola Primaria “Maestre Pie”
3. Scuola Secondaria di Primo Grado “Santa Filomena”
Scuola dell’Infanzia
“Corbucci-Verni”
Via Gaibarella I, 4
47842 San Giovanni in Marignano (RN)
Codice Meccanografico RN1A02400R
Scuola Primaria
“Maestre Pie”
Via Gaibarella I, 4
47842 San Giovanni in Marignano (RN)
Codice Meccanografico RN1E01000R
Scuola Secondaria
“Santa Filomena”
Via B.go S. Antonio, 61
47842 San Giovanni in Marignano (RN)
Codice Meccanografico RN1M030007
1.6 Le nostre Scuole
8
Responsabile Suor Palma Oliva Coordinatrice Olivieri Marta
CAPITOLO 2CAPITOLO 2CAPITOLO 2
La Scuola dellLa Scuola dellLa Scuola dell’’’Infanzia Infanzia Infanzia “““CorbucciCorbucciCorbucci---VerniVerniVerni”””
Sezione Primavera Guarino Chiara
Fabbri Stefania
Infanzia Benelli Silvia
Buscaglia Samantha
Disanti Barbara
Gennari Romina
Educatori ed Assistenti Campagna Paola
Fucile Elda
Gaffarelli Silvia
Suor Quirina Urzua Barrera
Talamelli Patrizia
Insegnanti
9
La Scuola dell’infanzia “Corbucci-Verni” fu istituita nell’anno 1912 per accogliere i bambini del paese e
frazioni dai 3 ai 6 anni di età, alcuni dei quali appartenevano a famiglie benestanti, mentre la maggior
parte di essi era costituita dai figli di mezzadri, essendo S. Giovanni in Marignano situato in una zona
rurale, ed altri di condizioni decisamente povere.
Questi ultimi, in parte, frequentavano la scuola gratuitamente o pagavano una retta mensile ridotta, ma
con gli stessi diritti degli altri (ad esempio alla minestra).
I fondatori della nostra scuola furono il Comm. Avv. Pietro Corbucci e l’Ing. Giuseppe Verni, i quali, con
il loro generoso contributo, provvidero a modificare ed arredare i locali, fino ad allora adibiti ad altri usi,
sia pure con la collaborazione, adeguata alle loro modeste possibilità, delle Maestre Pie.
L’educazione dei bimbi era affidata interamente alle Religiose e l’amministrazione era tenuta dall’Istitu-
to tramite una sua delegata.
Negli anni ’50, detti locali, non più sufficienti al numero sempre crescente dei bambini ed alle nuove
esigenze dei tempi che cambiavano, hanno subito altre rilevanti modifiche riguardanti soprattutto le au-
le che sono state adattate tutte su uno stesso piano (piano terra) vicino al salone per la ricreazione,
molto più ampliato rispetto al precedente, agli spogliatoi, ai bagni e al giardino sempre più adeguato
alle esigenze ed ai gusti dei bimbi della scuola dell’infanzia.
Così tutti gli ambienti ristrutturati e rinnovati, sono stati resi più accoglienti e luminosi oltre che più gran-
di, anche se con il passare degli anni, hanno richiesto ulteriori lavori di manutenzione, di ripulitura, di
messa a norma dei vari impianti ecc.
Ciò è stato possibile, ancora una volta, grazie al grosso contributo della benemerita famiglia Verni, che,
in quella occasione, ha pagato tutto il materiale didattico montessoriano, più la costruzione del cortile
antistante la Scuola dell’infanzia e del giardino, ricco di giochi e di piante. L’Istituto, da parte sua, ha
rinnovato l’arredamento, sia pure con grandi sacrifici.
Per rispondere alle crescenti richieste a per lasciare spazio alla Scuola Secondaria di I grado è stata
infine costruita la nuova Scuola dell’Infanzia (nello stesso stabile che ospita la Scuola Primaria) in via
Gaibarella I, inaugurata a Settembre 2007.
2.1 Storia ed identità della Scuola “Corbucci-Verni”
10
2.2 Organizzazione Scuola dell’Infanzia
La Scuola si propone come significativo luogo di apprendimento, socializzazione e animazione.
Le attività didattiche delle sezioni della Scuola dell’Infanzia, sono organizzate in “campi d’esperienza”, e
fanno riferimento ad una continua e responsabile flessibilità e all’inventiva operativa e didattica.
In relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini,
nonché alle diverse competenze del personale docente, l’azione didattica si attua fondamentalmente
attraverso:
attività di sezione;
attività di laboratori e di sezioni aperte;
attività per gruppi di età omogenea;
attività organizzate in collaborazione con soggetti esterni per l’integrazione della scuola col territorio.
Prevalgono le attività di sezione, con momenti di intersezione in occasione dell’orario d’ingresso e d’u-
scita, dell’accoglienza ad inizio anno scolastico, dei momenti ricreativi, di uscite didattiche e feste tradi-
zionali …
L’apprendimento è basato sulla ricerca e sulla produzione, con possibilità di seguire individualmente gli
alunni; il tutto grazie a strumenti, metodi, attività differenziate in rapporto all’età, ai diversi ritmi e tempi
di apprendimento, agli interessi ed alle motivazioni di ogni singolo alunno.
Riveste importanza fondamentale l’allestimento di spazi-laboratorio e di angoli di attività in cui i bambini
possono toccare, manipolare, costruire ed inventare.
Altro mediatore importante è il tempo, strutturato in modo da tener conto dell’alternarsi di momenti e
proposte, tempo per l’accoglienza e tempo per le routines, per le attività libere e strutturate, per le e-
sperienze in piccolo o grande gruppo oppure individuali.
Il modello curricolare è quello della ricerca, aperto, intrecciato, reticolare: i percorsi di apprendimento
sono visti come percorsi a rete, essendo gli elementi della conoscenza in relazione reciproca.
Il curricolo è articolato in campi di esperienza; parola-chiave sono gioco, curiosità, esplorazione e ricer-
ca, relazione a confronto, creatività, riflessione sulle esperienze, simbolizzazione, rappresentazione e
documentazione.
Orari di funzionamento della scuola
Dal Lunedì al Venerdì con possibilità di ingresso anticipato
Sezione Primavera
Ingresso dalle ore 7,30 alle ore 9,00
I uscita dalle ore 12,00 alle ore 12,15
II uscita dalle ore 13,00 alle ore 14,30
Ingresso dalle ore 7,45 alle ore 9,00
I uscita dalle ore 12,00 alle ore 12,15
II uscita dalle ore 13,00 alle ore 13,30
III uscita dalle ore 15,45 alle ore 16,00
Scuola Infanzia
11
2.3 Finalità educative
La nostra Scuola, ispirandosi al Vangelo e al CARISMA di Madre Elisabetta Renzi, cerca di cogliere,
capire ed interpretare i fermenti culturali e sociali del proprio tempo, li legge alla luce della fede e ne
ricava scelte culturali, pedagogiche e didattiche efficaci per il dialogo e coerenti con la propria vocazio-
ne. È una Scuola in continua evoluzione dove noi insegnanti ci educhiamo per educare i nostri bambini
(è una scuola in crescita).
1. La Scuola Cattolica deve aiutare la persona a costruirsi dal di dentro:
a scoprire la verità totale di se stessa come un ESSERE donato alla vita e al quale la vita è stata
donata del tutto gratuitamente secondo un mirabile progetto di AMORE;
a trasmettere i veri valori della vita: rispetto della persona, amicizia, lealtà, verità, fraternità, pace,
solidarietà, altruismo …
2. Formare globalmente il bambino dal punto di vista emotivo-affettivo, psicomotorio, cognitivo, relazio-
nale e sociale;
recuperare il gusto dello scoprire, del conoscere e del fare come mezzi di crescita e realizzazione
della persona;
educare ai valori religiosi e cristiani: rapporto personale con Gesù che si realizza mediante la pre-
ghiera, le celebrazioni liturgiche e l’ascolto della PAROLA.
3. Portare i bambini ad avere una mente aperta, critica e soggettiva in grado di acquisire metodi e stra-
tegie per affrontare la quotidianità, al fine di potersi elevare, in futuro, ai più alti concetti del BENE,
del VERO e del BELLO.
4. Come IDENTITÀ cristiana la nostra Scuola promuove: la centralità del bambino, l’apertura, il dialo-
go, la condivisione degli aspetti valoriali, la Scuola come luogo di consulenza pedagogico-educativa
alla famiglia, l’attenzione al processo educativo e non la priorità al prodotto.
5. La Scuola Cattolica, attraverso la didattica attuata alla luce del messaggio evangelico, e lo sviluppo
delle virtù che caratterizzano il cristiano, opera la sintesi tra cultura e fede e tra fede e vita.
2.4 Linee pedagogiche
Sono quelle adottate da Madre Elisabetta Renzi, fondatrice dell’Istituto, e aggiornate, mediante l’espe-
rienza, nei cambiamenti culturali, storici, sociali, …
Giovanni 10,10-12 “Come il Padre ha amato me così anch’io ho amato voi.”
L’amore è la motivazione principale dell’educazione, il motore che dà forza e coraggio.
Giovanni 14,15 “Chi accoglie i miei Comandamenti e li osserva questi mi ama.”
Accoglienza, umiltà, attenzione, disponibilità e pazienza, sono le vie che Gesù, con la sua vita, ci inse-
gna a mettere in pratica con i più piccoli.
Cantico dei Cantici 8,11 7-9
Parla dell’alleanza come un contratto nuziale, così come Dio e Israele si sono giurati amore noi con
fiducia e rispetto diamo tutte noi stesse per l’amore di questa Scuola.
12
2.5 Offerta formativa
Progetto educativo: è la carta di identità della Scuola. Ha durata triennale e descrive le linee educati-
ve guida della nostra Scuola.
Progetto di sviluppo – apprendimento: è il progetto didattico annuale ideato dopo un’attenta osser-
vazione dei bambini e con uno specifico sfondo integratore, ed ha lo scopo di perseguire gli obiettivi dei
vari campi d’esperienza.
Progetto continuità:
continuità verticale pedagogica e metodologica con la sezione “primavera” interna e con la Scuola
Primaria per un utile scambio di informazioni e per evitare al bambino traumi di “transito”;
continuità orizzontale come itinerario che consente rapporti costanti con i genitori, finalizzati alla
condivisione dei valori fondativi del progetto;
collegialità come dimensione operativa, metodo e lavoro tra le insegnanti, tra insegnanti ed alunni,
tra genitori, tra insegnanti e genitori, tra insegnanti genitori ed organi di gestione della scuola;
coordinamento pedagogico-didattico territoriale a rete come servizio rivolto a tutte le scuole federate
FISM, con lo scopo di fornire consulenza al personale insegnante attraverso precisi itinerari di for-
mazione permanente, finalizzati allo scambio di esperienze, a favorire la sperimentazione, a miglio-
rare la professionalità.
Progetto accoglienza: per favorire l’ambientamento dei nuovi iscritti.
Per costruire al meglio il rapporto Scuola-Famiglia, le insegnanti danno la propria disponibilità ai genito-
ri per incontri individuali (in giorni ed orari prestabiliti).
Progetto di educazione motoria: il corpo è il punto di partenza ed il fulcro centrale dell’esperienza
infantile. Il piacere di muoversi in una relazione affettiva positiva, dove sperimentare la propria storia e
le proprie emozioni, promuove il passaggio al piacere di comunicare e di conoscere. Le attività propo-
ste nel progetto di attività ludico-motoria, si fondano sull’espressività motoria dei bambini nel rispetto e
nella valorizzazione delle loro manifestazioni. Le finalità specifiche che si vogliono sviluppare sono: la
conoscenza del proprio corpo, lo sviluppo della manualità, la coordinazione oculo-manuale ed interseg-
mentaria, gestire le proprie emozioni.
Progetto di lingua inglese: l’obiettivo generale del progetto di lingua inglese è di abituare i bambini a
suoni, intonazioni, vocaboli e frasi nuove diversi dalla loro lingua acquisendo fin da piccoli alcune strut-
ture basi della lingua inglese.
Progetto di musica: per avvicinare il bambino all’esplorazione sonora del mondo interno ed esterno e
per favorire un primo approccio all’utilizzo di strumenti musicali.
13
Progetto di teatro: il progetto offre ai bambini la possibilità di esplorare il mondo attraverso il proprio
corpo e grazie all’utilizzo di storie drammatizzate dai bambini stessi.
Progetto biblioteca: al mondo della parola e del libro scaturisce un gioco che incontra comunicazione
verbale e non verbale per esplorare gli spazi della fantasia, della creatività e dell’interazione con gli al-
tri. Il progetto prevede sia l’utilizzo della biblioteca interna alla scuola per appassionare il bambino al
mondo della lettura con possibilità di prestito dei libri, sia uscite alla biblioteca comunale.
Progetto di educazione stradale: in collaborazione con la polizia municipale, per fornire ai bambini i
primi rudimenti di regole stradali.
Progetto di educazione religiosa: per scoprire le radici della nostra storia e identità di cristiani.
Uscite didattiche: in riferimento al progetto didattico.
Progetto scuola aperta: si promuoverà la collaborazione con soggetti esterni per l’integrazione della
scuola con il territorio.
Momenti di festa: Benedizione di inizio anno scolastico, festa di Madre Elisabetta, presepe vivente per
Natale, festa di Carnevale, festa di fine anno.
Centro estivo: possibilità di frequentare per il mese di luglio il centro estivo all’interno della Scuola
stessa, con uscite al mare ed attività all’aperto.
Basandosi sull’attività ludica libera e strutturata, si svolgono attività di tipo:
mnemonico;
grafico-pittorico;
manipolativo;
linguistico;
musicale;
motorio;
teatrale;
logico-matematico;
spaziale;
audiovisivo;
interpersonale;
intrapersonale.
2.6 Attività
14
Nel massimo rispetto dei tempi di ciascun bambino si cerca di proporre l’educazione e l’apprendimento
in modo gioioso, suscitando il gusto e il piacere per la conoscenza e lo stare insieme. Lavorare in grup-
po è fondamentale perché fa crescere e permette di verificare il lavoro, confrontandosi continuamente.
La metodologia della scuola dell’infanzia riconosce come suoi connotati essenziali:
la valorizzazione del gioco;
l’esplorazione e la ricerca;
la vita di relazione;
l’osservazione, la progettazione, la verifica; la documentazione.
2.7 Modalità, tempi e metodi dell’apprendimento
La scuola utilizza materiale strutturato e non strutturato, mezzi audiovisivi, testi alternativi per suscitare
e stimolare il piacere dell’ascolto e della lettura, riviste scolastiche e non scolastiche.
Strumenti e risorse interne: palestra; teatro; campo da calcio; parco giochi.
Strumenti e risorse esterne: convenzione comunale, collaborazione con la biblioteca comunale, con
la polizia municipale.
2.8 Sussidi, strumenti e risorse
Quello della valutazione delle proposte e delle attività del progetto di sviluppo-apprendimento è un mo-
mento importante e necessario per poter misurare l’efficacia degli interventi e per poter, eventualmen-
te, modificare le modalità e gli itinerari risultati inadeguati. Come collegio docenti, verifichiamo se gli
obiettivi prefissati sono stati raggiunti, ma in particolare verifichiamo se il lavoro svolto risponde ai reali
bisogni del bambino.
2.9 Verifica e valutazione
La formazione dei docenti è particolarmente curata sia a livello collegiale, sia a livello individuale:
riunioni periodiche (collegio docenti e coordinamento);
corsi di aggiornamento e formazione;
confronti di metodologie;
corsi per la sicurezza;
corso di religione;
corso antincendio;
partecipazione a gruppi di volontariato;
autoformazione su vari testi.
2.10 Formazione dei docenti
15
Dirigente Scolastico Zammarchi Romeo
CAPITOLO 3CAPITOLO 3CAPITOLO 3
La Scuola Primaria La Scuola Primaria La Scuola Primaria “““MaestreMaestreMaestre---PiePiePie”””
Insegnante Insegnamento
Buscaglia Federica Prevalente, Arte e Immagine e Religione Cattolica
Campolucci Claudia Lingua Inglese e Informatica
Fabbri Katiuscia Prevalente (Supplente)
Gulino Barbara Prevalente
Luigi Gianfranco Educazione Motoria
Sartori Andrea Educazione Musicale
Terenzi Michela Prevalente, Arte e Immagine e Religione Cattolica
Tonti Emanuela Prevalente
Vanni Doris Prevalente, Arte e Immagine
Vannoni Michela Sostegno, Arte e Immagine
16
La Scuola Primaria Paritaria nasce nel 2001 dalla volontà di creare una continuità educativo-didattica
fra la Scuola dell’Infanzia “Corbucci-Verni” e la Scuola Secondaria di Primo Grado “Santa Filomena”, le
due “storiche” Scuole presenti nell’Istituto delle “Maestre Pie dell’Addolorata” di San Giovanni in Mari-
gnano.
Il primo ciclo si è svolto nella sede “storica” di via Borgo Sant’Antonio e successivamente, dopo l’inau-
gurazione della nuova struttura scolastica di via Gaibarella tenutasi nel 2007, la Scuola Primaria e la
Scuola dell’Infanzia si sono trasferite nella nuova sede.
La Scuola Primaria è Paritaria, così come lo sono anche le altre Scuole dell’Istituto:
“Si definiscono scuole paritarie, a tutti gli effetti degli ordinamenti vigenti in particolare per quanto ri-
guarda l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, le istituzioni scolastiche non statali,
comprese quelle degli enti locali, che, a partire dalla scuola per l’infanzia, corrispondono agli ordina-
menti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratteriz-
zate da requisiti di qualità ed efficacia …”1
Con la nascita della Scuola Primaria nell’Istituto di San Giovanni si
è giunti alla creazione di un Istituto Comprensivo che accompagna
lo studente durante tutte le tappe della crescita, sia sotto l’aspetto
educativo che sotto il punto di vista didattico.
Dall’ingresso nella Scuola dell’Infanzia, che accoglie i piccoli alun-
ni direttamente dalla famiglia, all’uscita sancita dal Diploma di Scuola Secondaria di Primo Grado, che
simboleggia l’ingresso del ragazzo nella Scuola Superiore, l’Istituto collabora attivamente con la fami-
glia alla crescita personale, spirituale e cognitiva dello studente.
Il fatto che le Scuole siano “fisicamente” vicine e che i docenti dei diversi gradi di scuola collaborano fra
loro, permette di attuare un’importante CONTINUITA’ VERTI-
CALE, che colloca il percorso di studio e di crescita dell’alunno
in un ambiente controllato ed educativo.
In particolare, la Scuola Primaria si pone come luogo di educa-
zione primaria, intesa come il primo vero approccio al sistema
scolastico da parte dell’alunno e ha come obiettivi principali quelli di:
fornire le fondamenta dell’Istruzione, intese come le conoscenze primarie e irrinunciabili dell’alfabe-
tizzazione culturale dell’alunno;
insegnare le regole dello stare insieme, per vivere serenamente la vita scolastica;
fornire gli strumenti necessari ad affrontare il futuro scolastico.
3.1 La nostra storia
1 Legge 10 marzo 2000, n. 62
17
La Scuola Primaria collabora con gli Enti territoriali mediante numerosi progetti che si svolgono durante
l’anno scolastico, all’interno della scuola ma anche all’esterno (con visite guidate, gite, escursioni, col-
laborazioni …).
Questi progetti coinvolgono le Istituzioni, gli Enti e la Associazioni presenti nel comune di San Giovanni
in Marignano, in particolare:
Sindaco e assessori comunali
Polizia Municipale
Casa protetta
Centro polisportivo
Biblioteca di San Giovanni
Compagnia dei Cinque Quattrini (teatro di San Giovanni in Marignano)
La Scuola Primaria, inoltre, realizza progetti che coinvolgono anche i comuni limitrofi della Regione E-
milia Romagna, creando una rete di relazioni territoriali che arricchiscono l’offerta formativa della Scuo-
la.
L’intento è quello di creare una sinergia operativa che coinvolga le associazioni territoriali vicine alla
Scuola, prima di tutto con quelle del nostro Comune e successivamente con i Comuni limitrofi.
3.2 Il territorio
La Scuola Primaria “Maestre Pie” presenta un bacino di provenienza dell’utenza piuttosto ampio.
Questo perché la scuola offre obiettivi educativi e didattici che i genitori scelgono per i loro figli, deci-
dendo di iscriverli alla nostra Scuola piuttosto che in quella del Comune di residenza.
Una buona parte degli alunni proviene da San Giovanni in Marignano, ma la Scuola accoglie anche
numerosi alunni provenienti dai paesi limitrofi (in ordine alfabetico):
Gradara
Misano Adriatico
Mondaino
Montefiore
Montescudo
Morciano
Riccione
Saludecio
San Clemente
Tavoleto
Tavullia
3.3 Provenienza degli alunni
18
La Scuola Primaria si trova al primo piano della nuova sede di via Gaibarella, mentre il piano terra ospi-
ta la Scuola dell’Infanzia “Corbucci-Verni”.
Il fatto che le due Scuole si trovino fisicamente nella stessa sede e di essere a pochi metri dalla Scuola
Secondaria di Primo Grado “Santa Filomena”, permette agli insegnanti di trovare facilmente tempi, mo-
di e spazi per lavorare all’interno della continuità verticale fra i vari gradi di Scuola.
Inoltre gli alunni, partendo dalla Scuola dell’Infanzia, si trovano a seguire il proprio percorso scolastico
nello stesso ambiente, senza doversi abituare a nuovi spazi e conoscendo già gli insegnanti che li ac-
coglieranno nel grado di Scuola successivo.
La Scuola Primaria è dotata dei seguenti spazi:
Portineria
Ascensore
Aula mensa
Aula di Arte e Immagine
Biblioteca
Aula Insegnanti
Aula ricevimento
n.2 aule comuni
Ampio spazio verde
Palestra
Aula di informatica
Strumenti:
Lavagna Interattiva Multimediale (LIM)
Videoproiettore
Materiale vario per i laboratori
Strumenti Musicali
Personal Computer
Personal Computer Portatile
Televisione
Lettore DVD
Stampante
Fotocopiatrice
Attrezzi sportivi
In ogni classe sono presenti:
accessori multimediali, biblioteca di classe, armadietto, libreria
3.4 Strutture e strumenti
19
Orario Curricolare
Il monte ore settimanale è di 27 ore, distribuite nel seguente orario:
Lunedì
Entrata ore 8,10
uscita ore 12,55
Laboratorio compiti dalle 14 alle 16
Martedì
Entrata ore 8,10
uscita ore 16,00 (rientro obbligatorio per tutte le classi)
Mercoledì
Entrata ore 8,10
uscita ore 12,55
laboratorio compiti dalle 14 alle 16
Giovedì
Entrata ore 8,10
uscita ore 16,00 (rientro obbligatorio per tutte le classi)
Venerdì
Entrata ore 8,10
uscita ore 12,55
laboratorio compiti dalle 14 alle 16
3.5 Il tempo Scuola
Durante il rientro obbligatorio si svolgono le lezioni curriculari, mentre durante il doposcuola facoltativo
gli alunni hanno la possibilità di rimanere a scuola per svolgere i compiti.
Italiano 9 ore settimanali nelle classi I II III 8 ore settimanali nelle classi IV V
Inglese 2 ore settimanali nelle classi I II III 3 ore settimanali nelle classi IV V
Matematica 6 ore settimanali
Scienze 1 ora settimanale
Storia 2 ore settimanali
Geografia 1 ora settimanale
Educazione Musicale 1 ora settimanale
Educazione Motoria 2 ore settimanali
Religione Cattolica 1 ora settimanale
Arte e Immagine 1 ora settimanale
Informatica 1 ora settimanale
Orario Settimanale
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La Scuola Primaria Paritaria “Maestre Pie” di San Giovanni in Marignano propone gli obiettivi educativi
basandosi sui principi di vita cristiani e in particolar modo sui precetti della fondatrice dell'Ordine delle
“Maestre Pie dell'Addolorata”, Beata Elisabetta Renzi, ancora attuali per il Carisma dell'Istituto.
Numerosi sono i Suoi insegnamenti, ma vogliamo qui ricordare:
L'INSEGNAMENTO della dottrina cristiana, perché gli alunni hanno bisogno di affrontare la vita
con motivazioni e valori che li facciano crescere in maniera equilibrata e responsabilmente libera;
La pratica dell'ACCOGLIENZA, senza nessuna distinzione, per promuovere in tutti lo sviluppo
intellettuale e morale;
L'ARRENDEVOLEZZA, il vero carattere delle “Maestre Pie”, riassunto nella frase “Dolcezza fer-
ma e fermezza dolce”; per educare con “ragione, religione e amorevolezza” in una cornice di sa-
na allegria.
Nell'insegnamento quotidiano facciamo appello a tutto ciò che è squisitamente umano, condividiamo i
valori dell'esistenza con gli allievi e le famiglie, portando prima di tutto a modello degli stili di vita cristia-
ni basati sull'amore verso il prossimo.
La nostra scuola primaria si pone come obiettivo di fondo dell'azione educativo-didattica quello di “dare
radici, dare ali”, per conoscere ed imparare a rispettare la nostra cultura, il territorio e la società in cui
viviamo, per poi diventare adulti responsabili e capaci di scegliere in autonomia.
Per raggiungere questi obiettivi, la Scuola Primaria promuove la creazione di una solida collaborazione
con la famiglia, primo e principale educatore, per costruire insieme un cammino sereno e proficuo per
ogni alunno.
Ma la nostra Scuola si apre anche al territorio, all'Amministrazione comunale, alle agenzie educative e
culturali, alla Parrocchia, per essere presenza viva e collaborare con tutte le agenzie che rivestono un
ruolo importante nella vita dei nostri alunni.
In sostanza, la Scuola Primaria Paritaria “Maestre Pie” si pone come:
agenzia intenzionalmente educativa, affiancata a quella primaria della famiglia e ad altre di carat-
tere sociale;
luogo che predispone le condizioni e crea le opportunità affinché l'alunno realizzi in maniera ar-
monica la dimensione personale;
punto di incontro di diverse culture, ove si valorizza la specificità di ciascuna; ambiente accoglien-
te e coinvolgente per l'acquisizione di valori, condizione essenziale al conseguimento delle finalità
educativo-didattiche.
3.6 Obiettivi educativi
21
L’offerta formativa dell’Istituto mira “alla promozione del pieno sviluppo della persona … accompagna
gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadi-
nanza attiva” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012)
Nella scuola primaria l’alunno matura il proprio SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE.
3.7 Obiettivi didattici
La programmazione didattica è articolata su tre livelli rispettivamente dedicati alla:
individuazione degli obiettivi didattici generali,
alla definizione degli obiettivi didattici specifici,
alla scelta delle strategie e degli strumenti della mediazione didattica.
Il primo livello ha il compito di individuare gli obiettivi didattici generali relativi alle singole discipline, a
partire dalle indicazioni contenute nei Programmi Ministeriali e dalla conoscenza dell’ambiente sociale
in cui opera la Scuola.
Il secondo livello riguarda la definizione puntuale degli obiettivi didattici specifici che possono essere
proposti come traguardo formativo per le singole classi e richiede pertanto una conoscenza approfon-
dita dei bisogni e delle risorse dei singoli alunni.
Il terzo livello chiede agli insegnanti di scegliere, all’interno del quadro complesso delle procedure di-
dattiche a loro disposizione, le strategie e gli strumenti che meglio si prestano ad assicurare l’apprendi-
mento delle competenze previste, nel rispetto delle diversità individuali.
22
3.8 Progetti
PROGETTO “Una finestra su San Giovanni”
Valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del nostro territorio.
“Quest l'è e paes della Strega
dove tòt i sa tòt ad tòt
e nissun e sa mai gnint ad nissun
te prufond de su cor!
E la genta, l'a t fa bòn o cattiv
sgònd e vent o e mument;
ma i che la fortuna
l'a t ciapa per mena se t'una nota sla luna pina
a vni te mi Borg!
Per la bona sorta
av segn sora la fronta, pasè sota la tora,
esprimi un desiderie e fe quel ch'a v deg.
Avrì la fortuna
e sussess, la saluta, l'amor i sold in quantità
e parola dla strega
tènta felicità!”
Il comune di San Giovanni in Marignano rappresenta la porta di ingresso della Valconca, il giusto con-
nubio tra spazio verde e quello edificato, tra la storia e la contemporaneità, tra le tradizioni e le nuove
tendenze, un perfetto sodalizio tra mare e collina.
Conosciuto come Granaio dei Malatesta per la fertilità delle sue terre ed il patrimonio cerealicolo na-
scosto nelle oltre duecento fosse del sottosuolo, nell’ultimo decennio ha registrato una crescita demo-
grafica a 9000 abitanti. Segnale positivo che rende San Giovanni una bella cittadina in grado di acco-
gliere chiunque decida di trasferirsi qui, nel migliore dei modi.
Il nome San Giovanni in Marignano è un toponimo composto di 2 elementi: San Giovanni, che richiama
l’intitolazione della chiesa di San Giovanni Battista in Castelvecchio, prima chiesa del borgo e databile
alla prima metà del XII secolo, e Marignano, che è un antico fondo agrario, Fundus Rusticus Mariniani,
di derivazione tardo-romana.
Abitato fin dal Paleolitico, il Comune ha tracce di vita, di storia, di memoria in ogni suo angolo.
23
Se lo conosci … lo rispetti
Il progetto educativo e didattico che la nostra Scuola da quest’anno ha deciso di avviare interessa il
Comune di San Giovanni ed in particolare la sua valorizzazione sotto diversi aspetti.
Alla base della valorizzazione e del rispetto delle cose e delle persone deve esserci da parte di tutti e
anche da parte del bambino della Scuola Primaria: “la conoscenza”. La cognizione specifica di ciò che
si parla è da intendersi come approfondimento e acquisizione dei valori di appartenenza: appartenenza
alla famiglia, alla comunità, alla società e dunque al Paese in cui si vive, alla città in cui si abita.
Occorre educare il bambino in modo tale che si senta parte di qualcosa pur non avendo il possesso
diretto delle cose che lo circondano ma la semplice condivisione di ciò che appartiene alla comunità.
Questo Progetto è teso non solo alla formazione di soggetti educati capaci di riconoscere e di applicare
delle semplici regole, ma “cittadini” che sanno, che conoscono e che apprezzano.
Se i vari aspetti verranno introdotti con naturalezza e convinzione, i bambini si appassioneranno e sa-
pranno valorizzarli.
“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice:
non si vede bene che col cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi”
Da “Il Piccolo Principe”
di Antoine De Saint-Exupéry.
Educare alla conoscenza del patrimonio culturale significa rendersi conto che ogni oggetto del patrimo-
nio ha ragione di essere solo se relazionato al contesto “a un luogo e a una storia”, è un frammento
che consente di ricomporre l’alveo di provenienza. E’ un lavoro complesso e progressivo di costruzione
di significati. Ogni testimonianza rimanda ad un insieme e se è stata “musealizzata”, il lavoro si fa an-
cora più composito e ricco di implicazioni didattiche, per ricostruirne la storia e il significato e la trasfor-
mazione d’uso e di contesto.
Educare alla cittadinanza attiva significa in prima istanza costruire comportamenti fortemente connotati
in senso civico, unica garanzia per un uso consapevole del patrimonio culturale, per una tutela parteci-
pata, per un’azione di salvaguardia, sentita come dovere della comunità e non delegata solo alle re-
sponsabilità delle autorità o alla competenza degli specialisti.
Va da sé che gli alunni - come molti cittadini adulti — “vivono” i luoghi del patrimonio, quinte abituali del
loro quotidiano, con un atteggiamento di indifferenza. Lo studio e l’incontro con gli oggetti del patrimo-
nio di cui si indaga ogni elemento saliente e significativo trasforma quella “convivenza scontata” in una
“consuetudine consapevole”. L’alunno non è più come un turista distratto e distante, solo occasional-
mente partecipe della realtà che lo circonda, ma attivo e responsabile cittadino.
Il patrimonio è un’eredità viva che si trasforma in un continuo processo di saperi e di conoscenze.
Quest’anno studieremo le fosse per la conservazione del grano.
24
Finalità ed obiettivi
Osservare e confrontare oggetti e persone di oggi con quelli del passato.
Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica orale e scritta.
Leggere ed interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio.
Collocare nello spazio gli eventi, individuando i possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geo-
grafiche di un territorio.
Scoprire radici storiche, antiche classiche e cristiane della realtà locale.
Orientarsi e muoversi nello spazio.
Esplicitare il nesso tra l’ambiente e le sue risorse e le condizioni di vita dell’uomo.
Utilizzare varie tecniche artistiche.
Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge da un punto di vista informativo ed emotivo.
Conoscere e rispettare le bellezze naturali ed artistiche.
Individuare significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata
dagli artisti nel corso dei secoli.
Riconoscere nei santi e nei martiri, di ieri e di oggi, progetti riusciti di vita cristiana.
Partecipanti
Il progetto riguarderà gli alunni delle classi III, IV e V.
Questo è nello specifico il progetto di lavoro delle tre classi.
Classe III: studio del grano, del suo uso e dei suoi derivati.
Classe IV: lavoro di studio sulla vita contadina del passato e gli oggetti di uso quotidiano.
Classe V: lavoro di studio sulla localizzazione e sulla struttura delle fosse granarie.
Tempi
Anno scolastico 2015 - 2016
Spazi
L’Istituto Maestre Pie e il territorio del Comune di San Giovanni in Marignano.
25
PROGETTO Continuità
La continuità, ossia il raccordo educativo e didattico fra i diversi gradi di Scuola, si concretizza nel lega-
me stretto tra il soggetto in formazione e gli impianti metodologici e didattici dei tre ordini di Scuola, atti
a creare occasioni per organizzare le conoscenze. Pertanto è necessario progettare “azioni positive”
che garantiscano il raccordo all’interno del percorso scolastico, utilizzando strategie che si pongano in
sintonia con le modalità che il bambino utilizza per la costruzione del suo sapere.
Particolare attenzione va inoltre dedicata al coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali di
un ciclo di studi, in modo da far superare al bambino l’ansia e le difficoltà al momento del passaggio al
grado scolastico successivo.
Attività
La continuità fra i vari gradi di Scuola viene costruita mediante attività che si sviluppano lungo tutto l’-
anno scolastico. Principalmente sono coinvolti gli alunni e gli insegnanti delle classi: ultima sezione del-
la Scuola dell’Infanzia - classe I Scuola Primaria - classe V Scuola Primaria - classe I Scuola Seconda-
ria di Primo Grado, ma più in generale coinvolgono tutti gli alunni e i docenti dell’Istituto.
Si programmano delle lezioni/momenti di incontro durante i quali gli alunni che stanno per passare al
grado di Scuola successivo possono entrare nella scuola che li accoglierà l’anno seguente, per cono-
scerne gli spazi, gli insegnanti, i futuri compagni di Scuola.
Si svolgono delle attività che possano “lasciare un segno” degli alunni che hanno visitato la Scuola e
questo segno sarà quello che li accoglierà l’anno seguente, un modo per dire “bentornati”.
Gli alunni di I della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado torneranno poi a far visita ai vecchi
compagni di scuola, per rivederli e raccontare la loro nuove esperienza scolastica.
Le modalità di attuazione della Continuità:
OPEN DAY: giornata nella quale la scuola è aperta a tutti i genitori e gli alunni che vogliono ricevere
informazioni, conoscere gli insegnanti, visitare la Scuola nella quale iscrivere i figli l’anno successivo.
ALUNNO PER UN GIORNO: gli alunni della classe V frequentano per una mattina la Scuola Seconda-
ria di Primo Grado, incontrano i compagni che la frequentano già, conoscono gli insegnanti e possono
assistere alle lezioni che si svolgono a Scuola e parteciparvi attivamente, esplorando anche gli spazi
della struttura che li accoglierà.
LEZIONI DEI PROFF.: i professori della Scuola Secondaria di Primo Grado svolgono alcune lezioni
agli alunni della classe V per:
dare un contributo diverso ad argomenti conosciuti dagli alunni,
ampliare e approfondire alcuni argomenti già svolti durante le lezioni curricolari,
mostrare loro diverse modalità di insegnamento e nuove tecniche didattiche che sperimenteranno
nel grado di Scuola successivo.
CONTINUITÁ CON LA SCUOLA DELL’INFANZIA: l’insegnante prevalente di V durante il corso dell’-
anno svolge diverse attività nell’ultima sezione della Scuola dell’Infanzia, per conoscere i bambini, per
presentarsi a loro e per creare un lavoretto/legame che collegherà l’esperienza della Scuola dell’Infan-
zia alla nuova avventura della Scuola Primaria.
26
Mercatini di Natale
Alunni e genitori lavorano insieme per creare piccoli doni Natalizi, allestendo una bancarella nella piazza di San
Giovanni in occasione della festa di Santa Lucia e seguendo personalmente le vendite delle creazioni. Un mo-
mento importante per condividere l’esperienza del donare.
Soggetti coinvolti Scuola Primaria, alunni di tutte le classi, genitori.
Il tempo di ascoltare
E’ uno sportello di ascolto e sostegno all’essere genitori; un pomeriggio al mese, su appuntamento, i genitori pos-
sono accedere al servizio di counselling presso i locali della Scuola Primaria.
Soggetti coinvolti Comune di San Giovanni in M.; Psicologa Mara Dell’Ospedale; genitori della Scuola dell’In-
fanzia e Primaria.
III edizione del concorso multidisciplinare GIORNATA DELLA DIVERSABILITÁ 2015
Gli alunni della classe IV lavorano sul tema della diversabilità, con supporti video e cartacei, libri, materiali di rici-
clo … Produzione di elaborati originali sulle riflessioni emerse in classe che parteciperanno al concorso.
Soggetti coinvolti Associazione Culturale “Rimbalzi Fuori Campo”; Associazione “Puravida”; Classe IV Scuo-
la Primaria.
Progetto Nonni
Le classi IV e V andranno a far visita prima di Natale agli anziani residenti alla Casa Protetta per offrire loro pic-
coli doni, poesie, canzoni e un po’ di chiacchiere. Gli alunni di II e III ripeteranno l’esperienza in occasione del
Carnevale. Un modo speciale per stare vicino ai nostri anziani, che sono la nostra memoria e il nostro retaggio
culturale.
Soggetti coinvolti Casa Protetta di San Giovanni in M., classi II, III, IV, V
MiniOlimpiadi 2016
Manifestazione ludico-sportiva che ha l’obiettivo di sviluppare una mentalità sportiva, in condivisione con le fami-
glie, educando i ragazzi ad una sana competizione.
Soggetti coinvolti Associazione Agimap, CSA Bologna, classi IV e V.
Progetto Biblioteca
Visita alla biblioteca, per conoscerne gli spazi, il funzionamento (ai bambini è stata fatta la tessera per usufruire
del prestito) e per ascoltare una lettura ad alta voce fatta dagli operatori della biblioteca (Il litigio). Lavoro di car-
tellonistica in classe per rappresentare la storia ascoltata e riflettere su essa.
Soggetti coinvolti Biblioteca Comunale di San Giovanni in M., classe III.
Educazione Stradale
Lezioni svolte da agenti della Polizia Municipale volte a: sviluppare il senso di responsabilità del singolo, finalizza-
to all’acquisizione di un maggior senso civico; sensibilizzare alle norme di comportamento corretto per un miglio-
re uso dello spazio stradale.
Soggetti coinvolti Comune di San Giovanni in M., Polizia Municipale, tutte le classi.
Presepe Vivente
Momento di rievocazione storica in costume nel nostro territorio della nascita di Gesù. Ogni classe rappresenta
una figura emblematica del Presepe; i genitori confezionano gli abiti e ricostruiscono le tipiche botteghe dell’epo-
ca. La Natività si svolge in piazza, accompagnata dai canti e dalla Preghiera di tutta la Scuola.
Soggetti coinvolti Comune di San Giovanni in M., Parrocchia di San Giovanni in M., insegnanti, alunni di tutte
le classi, coro della Scuola Secondaria di Primo Grado, genitori.
3.9 Gli altri progetti
27
Corso di Pianoforte Insegnante: Andrea Sartori
Alunni: tutte le classi
A chi è rivolto: a tutti quei bambini che sognano di avvicinarsi all’affascinante mondo dei tasti bianchi e neri, per
imparare a suonare piccoli brani e approcciarsi allo spartito musicale.
Per un Natale da favola... La scuola partecipa al concorso “Fantanatale delle favole”, promosso dall’associazione dei commercianti “Il gra-
naio dei Malatesta”. Gli alunni realizzeranno elaborati scritti e grafici utilizzando diverse tecniche, al fine di diffon-
dere il significato più autentico del Natale attraverso un linguaggio ed una modalità familiari ai bambini.
Progetto di Ascolto/Confronto “Chi vuole giocare?” I genitori della scuola primaria sono invitati ad alcuni incontri serali, con cadenza settimanale per facilitare la co-
municazione tra bambino/genitore e bambino/genitore/scuola.
Soggetti coinvolti: genitori della scuola primaria, esperta di counseling Marta Marchiani.
Corso di Inglese Insegnante: Claudia Campolucci
Alunni: III, IV, V.
A chi è rivolto: ai bambini che desiderano potenziare la lingua inglese mediante attività ludiche e divertenti.
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La valutazione del percorso effettuato dall’alunno, che accompagna i processi di apprendimento, si at-
tiene ai seguenti principi:
Gradualità (accompagnando in itinere il processo di crescita e di apprendimento)
Sistematicità (attuata come controllo regolare al termine di ogni argomento trattato)
Partecipazione (conduce lo studente verso l'autovalutazione, fondamentale per il suo orientamento)
Si espleta attraverso le seguenti modalità:
Valutazione iniziale: attraverso prove di ingresso ed osservazioni sistematiche si valuta la situazione
iniziale, ovvero le conoscenze possedute all'inizio del percorso di Scuola Primaria e di Scuola Se-
condaria di Primo Grado.
Valutazione formativa: valuta il grado di apprendimento nel corso di un itinerario didattico, permette
di prevedere i rinforzi adeguati alle difficoltà riscontrate oppure attività di potenziamento.
Valutazione finale sommativa (al termine di ogni quadrimestre) valuta i risultati dopo vari itinerari di-
dattici, tenendo anche conto dell'impegno e del progresso compiuto rispetto ai livelli di partenza.
Si esprime in decimi, su una scala da 5 a 10.
VALUTAZIONE FORMATIVA
Gli strumenti utilizzati per la valutazione formativa sono molteplici:
- contributi personali degli alunni, elaborati, colloqui,..
- esecuzione di prove scritte/grafiche/motorie/musicali,…
- questionari
- test
- risposte dal banco
- interrogazioni orali
VALUTAZIONE SOMMATIVA
La valutazione sommativa è quella che, su proposta del singolo docente, è attribuita dal Consiglio di
Classe in sede di scrutinio quadrimestrale e finale.
Lo strumento finale di comunicazione del processo valutativo resta la Scheda di valutazione, conse-
gnata ai genitori al termine del primo e del secondo quadrimestre.
In questo documento, oltre alla valutazione espressa in decimi per ogni disciplina e per la condotta, si
formula anche un giudizio più esteso, dove si chiariscono ed evidenziano gli aspetti distintivi del percor-
so scolastico dell’alunno.
3.10 Valutazione
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CRITERI DI VALUTAZIONE
Il Collegio Docenti, nella valutazione didattica di ogni alunno, tiene conto di:
Verifiche scritte, orali e pratiche.
Impegno nello svolgere i compiti assegnati.
Attenzione e partecipazione alla lezione.
Responsabilità nella gestione del materiale didattico.
Autonomia nell’organizzazione del lavoro didattico.
Corrispondenza voto/giudizio
5: non sufficiente
6: sufficiente
7: discreto
8: buono
9: distinto
10: ottimo
Il Collegio Docenti, per valutare la condotta di ogni alunno, tiene conto di:
Capacità di accogliere le attività educative proposte dalla Scuola.
Grado di interesse e partecipazione alle attività svolte.
Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.
Atteggiamento responsabile e autocontrollo.
Capacità di relazione con gli altri.
Linguaggio educato, rispettoso e corretto.
Frequenza alle lezioni (il numero di assenze incide negativamente sul giudizio complessivo finale)
Rispetto dell’orario scolastico e puntualità.
Eventuali sanzioni disciplinari subite.
Corrispondenza voto/giudizio
6: comportamento spesso scorretto e non rispettoso
7: comportamento non sempre corretto e responsabile
8: comportamento buono e sufficientemente collaborativo
9: comportamento molto buono e responsabile
10: comportamento lodevole
30
Nella Scuola Primaria sono attive delle attività extra-curricolari facoltative, per sviluppare talenti e inte-
ressi individuali, che si svolgono durante le ore di doposcuola facoltativo presso i locali della Scuola.
In particolare:
Corso di Danza e Recitazione
Insegnante: Doris Vanni
Alunni: tutte le classi
A chi è rivolto: a tutti coloro che vogliono imparare alcune tecniche base della recitazione e della dan-
za, per divertirsi, socializzare con compagni di altre classi, lavorare insieme.
Corso di Pianoforte
Insegnante: Andrea Sartori
Alunni: tutte le classi
A chi è rivolto: a tutti quei bambini che sognano di avvicinarsi all’affascinante mondo dei tasti bianchi e
neri, per imparare a suonare piccoli brani e approcciarsi allo spartito musicale.
Corso di Inglese
Insegnante: Claudia Campolucci
Alunni: III IV V
A chi è rivolto: ai bambini che desiderano potenziare la lingua inglese mediante attività ludiche e diver-
tenti.
3.11 Attività extra-curricolari
Durante l’anno scolastico sono numerosi i momenti durante i quali il Dirigente scolastico, gli insegnanti
e i genitori si incontrano per comunicare e visionare insieme le scelte della scuola e per confrontarsi sul
percorso scolastico dell’alunno.
In particolare tutti i genitori della scuola primaria possono partecipare alla:
Assemblea informativa che si svolge prima delle iscrizioni;
Assemblea generale di inizio anno.
Per ogni classe poi si svolgono:
Assemblee di classe (durante la prima assemblea vengono eletti dai genitori due rappresentanti di
classe, che hanno l’importante compito di mantenere i collegamenti fra la Scuola e le famiglie ed
essere i portavoce di queste ultime; restano in carico per un anno e possono essere rieletti l’anno
successivo);
Colloqui individuali con gli insegnanti, durante l’orario di ricevimento al mattino, durante i colloqui
pomeridiani, durante la consegna delle Schede di valutazione e ogni volta che la Scuola o la fami-
glia ritengano opportuno un incontro.
3.12 Rapporti con la famiglia
31
Ubicata nello stabile storico dell'Istitu-
to, la Scuola Secondaria di Primo Gra-
do "Santa Filomena", è attualmente
composta da 2 sezioni, A (I, II, III), B (I,
II, III) per un totale di 6 classi.
Insegnante Materia
Balduini Angelo Tecnologia/Informatica Matematica/Scienze
Cannini Marisa Matematica/Scienze
Clementi Catia Religione
Donati Alessandra Matematica/Scienze
Ferroni Elisa Italiano/Storia
Frisoni Andrea Italiano
Martini Monia Inglese
Muccioli Camilla Arte e Immagine
Ricci Emanuela Italiano/Storia/Geografia
Ronci Lucio Educazione Fisica
Sartori Andrea Musica
Ubaldini Emanuela Spagnolo
Zammarchi Romeo Musica Storia/Geografia
Dirigente Scolastico Zammarchi Romeo Vicaria Cannini Marisa
CAPITOLO 4CAPITOLO 4CAPITOLO 4
La Scuola Secondaria di Primo GradoLa Scuola Secondaria di Primo GradoLa Scuola Secondaria di Primo Grado
“““Santa FilomenaSanta FilomenaSanta Filomena”””
Classi Materie
I II III
Italiano 7 7 6
Storia 2 2 3
Geografia 1 1 1
Inglese 3 3 3
Spagnolo 2 2 2
Matematica 4 4 4
Scienze 2 2 2
Tecnologia/Informatica 2 2 2
Totale 30 30 30
Arte e Immagine 2 2 2
Musica 2 2 2
Educazione Fisica 2 2 2
Religione cattolica 1 1 1
ORARIO ORDINARIO ORE SETTIMANALI 30
32
Lunedì
1 Ferroni Cannini Ricci Martini Sartori Frisoni
2 Martini Cannini Ricci Sartori Donati Frisoni
3 Sartori Ferroni Donati Cannini Martini Frisoni
4 Ricci Ferroni Donati Cannini Frisoni Martini
5 Ferroni Clementi Martini Ricci Frisoni Cannini
6 Clementi Martini Ferroni Ricci Frisoni Cannini
Martedì
1 Balduini Muccioli Martini Cannini Frisoni Zammarchi
2 Balduini Muccioli Ricci Cannini Frisoni Martini
3 Ricci Ronci Donati Balduini Ubaldini Zammarchi
4 Ubaldini Ronci Donati Zammarchi Balduini Frisoni
5 Ronci Ubaldini Balduini Zammarchi Donati Frisoni
6 Ronci Balduini Zammarchi Ubaldini Donati Clementi
Mercoledì
1 Balduini Zammarchi Ferroni Cannini Donati Muccioli
2 Ferroni Zammarchi Balduini Cannini Donati Muccioli
3 Ferroni Cannini Ubaldini Muccioli Donati Balduini
4 Ferroni Cannini Donati Muccioli Sartori Ubaldini
5 Ubaldini Ferroni Donati Sartori Ronci Cannini
6 Sartori Ferroni Clementi Ubaldini Ronci Cannini
Giovedì
1 Balduini Ferroni Muccioli Ricci Zammarchi Martini
2 Balduini Ferroni Muccioli Ricci Martini Zammarchi
3 Balduini Ferroni Ubaldini Ricci Muccioli Zammarchi
4 Martini Ubaldini Ricci Zammarchi Muccioli Balduini
5 Ferroni Zammarchi Ricci Martini Balduini Ubaldini
6 Ferroni Martini Ricci Clementi Ubaldini Zammarchi
Venerdì
1 Martini Cannini Ricci Balduini Zammarchi Ronci
2 Balduini Cannini Ricci Martini Zammarchi Ronci
3 Balduini Martini Zammarchi Ronci Frisoni Cannini
4 Ricci Balduini Martini Ronci Frisoni Cannini
5 Muccioli Zammarchi Ronci Ricci Martini Frisoni
6 Muccioli Zammarchi Ronci Ricci Clementi Frisoni
Giorno Classe
Ora I A I B II A II B III A III B
4.1 Orario settimanale delle lezioni (Insegnanti)
33
Lunedì
1 Grammatica Aritmetica Grammatica Inglese Musica Geografia
2 Inglese Geometria Geografia Musica Geometria Antologia
3 Musica Grammatica Aritmetica Aritmetica Inglese Antologia
4 Geografia Antologia Geometria Geometria Geografia Inglese
5 Antologia Religione Inglese Grammatica Antologia Aritmetica
6 Religione Inglese Storia Poesia Antologia Scienze
Martedì
1 Aritmetica Arte Inglese Aritmetica Grammatica Storia
2 Aritmetica Arte Grammatica Scienze Poesia Inglese
3 Storia Ed. Fisica Aritmetica Informatica Spagnolo Musica
4 Spagnolo Ed. Fisica Scienze Storia Informatica Grammatica
5 Ed. Fisica Spagnolo Informatica Storia Aritmetica Poesia
6 Ed. Fisica Informatica Musica Spagnolo Scienze Religione
Mercoledì
1 Scienze Storia Storia Geometria Aritmetica Arte
2 Grammatica Musica Tecnologia Scienze Scienze Arte
3 Antologia Aritmetica Spagnolo Arte Geometria Tecnologia
4 Epica Scienze Geometria Arte Musica Spagnolo
5 Spagnolo Grammatica Scienze Musica Ed. Fisica Geometria
6 Musica Antologia Religione Spagnolo Ed. Fisica Scienze
Giovedì
1 Geometria Grammatica Arte Grammatica Storia Inglese
2 Geometria Antologia Arte Antologia Inglese Storia
3 Tecnologia Epica Spagnolo Epica Arte Storia
4 Inglese Spagnolo Grammatica Geografia Arte Informatica
5 Grammatica Musica Antologia Inglese Tecnologia Spagnolo
6 Antologia Inglese Epica Religione Spagnolo Musica
Venerdì
1 Inglese Geometria Narrativa Tecnologia Storia Ed. Fisica
2 Scienze Scienze Poesia Inglese Storia Ed. Fisica
3 Informatica Inglese Musica Ed. Fisica Grammatica Aritmetica
4 Storia Tecnologia Inglese Ed. Fisica Epica Geometria
5 Arte Storia Ed. Fisica Narrativa Inglese Grammatica
6 Arte Geografia Ed. Fisica Grammatica Religione Epica
Giorno Classe
Ora I A I B II A II B III A III B
4.2 Orario settimanale delle lezioni (Materie)
34
Balduini Angelo Giovedì 12,25-13,15
Cannini Marisa Venerdì 11,35-12,25
Donati Alessandra Martedì 8,50-9,40
Ferroni Elisa Giovedì 10,45/11,35
Frisoni Andrea Martedì 9,40-10,30
Martini Monia Martedì 9,40-10,30
Muccioli Camilla Mercoledì 11,35-12,25
Ricci Emanuela Martedì 8,00/8,50
Ronci Lucio Mercoledì 10,45/11,35
Sartori Andrea Lunedì 10,45/11,35
Ubaldini Emanuela Mercoledì 8,50-9,40
Zammarchi Romeo Martedì 8,50-9,40
Clementi Catia Venerdì 11,35-12,25
INSEGNANTE GIORNO ORARIO
4.3 Incontri individuali con i genitori
4.4 IL DOPOSCUOLA
Il doposcuola è la scuola dopo, dietro, quella silenziosa e nascosta, quella che mette in atto le lezioni
curricolari, quella di sostegno e aiuto allo studio. Sono gli stessi insegnanti del mattino che sono prota-
gonisti insieme ai ragazzi dei tanti momenti di lavoro e svago che si alternano del corso della settima-
na. È una grande opportunità per tutti, docenti e allievi, di conoscere e conoscersi meglio per percorre-
re insieme nuove o vecchie strade del sapere, cercare mezzi e strategie per chiarire dubbi, sciogliere
nodi, accompagnare e sostenere chi ha rallentato il passo, chi è segnato dalla fatica.
Il doposcuola è una attività che fa parte dell’offerta formativa della nostra Scuola. Libero e gratuito, tutti
possono parteciparvi, dai ragazzi di prima a quelli di terza, i pomeriggi dal lunedì al giovedì, dalle ore
14 alle ore 16.
I ragazzi, divisi per classi parallele, saranno seguiti da un insegnante curricolare per ogni classe. Com-
piti per casa, spiegazioni delle lezioni mattutine e verifiche sulla qualità degli apprendimenti saranno le
principali attività che terranno impegnati studenti ed insegnanti in un clima spesso gioioso e di serena
collaborazione. Non mancheranno momenti ludici e di svago a smorzare tensioni e difficoltà legate agli
inevitabili impegni scolastici.
35
La Scuola Secondaria di Primo Grado si pone come obiettivo principale quello di aiutare gli studenti ad
acquisire un metodo di studio solido, che aiuti lo sviluppo integrale della persona, favorendo la capacità
di applicazione sistematica e critica ai diversi oggetti di conoscenza.
La Scuola si propone pertanto il raggiungimento delle seguenti competenze:
imparare ad imparare
imparare ad apprendere
imparare ad essere
imparare a fare
imparare a vivere insieme
CLASSE PRIMA maturare la capacità di osservazione e di attenzione, fino a suscitare la capacità di porsi domande
coinvolgersi nella lezione come momento di costruzione e condivisione del sapere, nel rispetto di sé
e degli altri
imparare ad usare il materiale scolastico in modo adeguato
essere in grado di esporre e riprodurre quanto si è appreso a lezione
acquisire gradualmente una corretta impostazione del linguaggio specifico di ogni disciplina
CLASSE SECONDA essere in grado di applicare il metodo di lavoro proposto in classe anche nelle produzioni autonome
coinvolgersi responsabilmente nella lezione, nel rispetto di sé e degli altri
utilizzare con ordine e precisione gli strumenti della disciplina anche nelle materie laboratoriali
esporre in modo logico e corretto gli argomenti di studio, riuscendo a cogliere nessi significativi, or-
ganizzando il discorso in maniera autonoma e giustificando le proprie affermazioni
usare in modo appropriato e consapevole i diversi linguaggi disciplinari
CLASSE TERZA usare con consapevolezza i metodi di lavoro proposti, essere in grado di renderne ragione applican-
doli in contesti nuovi
coinvolgersi attivamente nella lezione partecipando alla costruzione e condivisione del sapere
esporre i contenuti di studio in modo autonomo, argomentando in modo ampio e coerente
riconoscere i nessi tra gli argomenti di studio e rielaborare in modo personale le conoscenze acqui-
site
maturare sicure capacità espressive sia orali sia scritte, utilizzando con proprietà i linguaggi discipli-
nari
prendere coscienza di attitudini, capacità, interessi e limiti personali, anche in funzione orientativa
4.5 Obiettivi
36
La Scuola introduce alla realtà attraverso l’insegnamento/apprendimento delle diverse discipline.
La scelta del metodo di insegnamento e degli strumenti utilizzati dipende:
dagli obiettivi prestabiliti
dai contenuti che si intendono proporre
dalla realtà della classe
dai ritmi d’apprendimento dei singoli allievi
Nell’adozione di un metodo di lavoro finalizzato al conseguimento di un obiettivo è necessario indivi-
duare le abilità minime che permettono di impostare le successive fasi di lavoro. Il mancato raggiungi-
mento di tali abilità comporta la revisione del metodo adottato e/o eventuali interventi di recupero/
rinforzo individualizzati. È fondamentale creare occasioni di insegnamento-apprendimento tese a met-
tere tutti gli alunni in grado di imparare e sviluppare le loro capacità. Per questo è preferibile una moda-
lità di rapporto interpersonale e di svolgimento delle lezioni e delle attività che metta al centro del lavoro
dell’insegnante la persona dell’alunno con tutti i suoi bisogni.
Le principali modalità con le quali la nostra Scuola intende svolgere il suo ruolo educativo e didattico
possono essere così sintetizzate:
avviare gli alunni alla conoscenza dei fondamenti delle singole discipline
incoraggiare i rapporti di collaborazione interpersonale fra alunni e docenti
valorizzare il gioco per favorire rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo sia relazionale
sviluppare interdisciplinarietà attraverso attività quali la drammatizzazione e le varie educazioni
privilegiare il personale coinvolgimento degli allievi, la loro partecipazione attiva alle esperienze al-
trui e la sperimentazione diretta di particolari attività
impostare in classe il lavoro comune, esplicitando criteri metodologici e finalità ultime e coinvolgen-
do ogni ragazzo in modo che lo studio in classe diventi paradigma di quello a casa e che gli studenti
in futuro si avviino ad affrontare, anche senza aiuto del docente, situazioni analoghe a quelle speri-
mentate insieme
sviluppare il metodo di studio completo sia stimolando nei ragazzi un pensiero divergente e creativo
che praticando l’utile esercizio mnemonico
favorire un uso corretto e ordinato degli strumenti e del materiale didattico
essere regolari e puntuali nella correzione e nella consegna dei compiti in classe e a casa
utilizzare i laboratori, gli spazi, gli strumenti multimediali offerti dalla Scuola in modo sistematico, per
fornire ai ragazzi esperienze significative e pratiche di apprendimento
creare occasioni di incontro con specialisti o con visite guidate che favoriscano una conoscenza per
esperienza diretta.
4.6 Metodi
37
Il Curricolo d’Istituto è il percorso che, in base alle Indicazioni Nazionali date dal Ministero della Pubbli-
ca Istruzione, la Scuola segue nelle sue articolazioni (Primaria e Secondaria di 1° grado) per far conse-
guire gradualmente agli alunni degli obiettivi di apprendimento e delle competenze specifiche nelle va-
rie discipline.
Il Curricolo è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e al tempo stesso
esprime le scelte della comunità professionale docente e l’identità dell’Istituto Scolastico. È uno stru-
mento che consente di rilevare il profilo del percorso di studi che i docenti hanno elaborato secondo le
Indicazioni Nazionali.
Per il corpo docente il Curricolo si presta ad essere inoltre uno strumento didattico utile per lo sviluppo
e l’organizzazione della ricerca e per l’innovazione educativa. Il percorso di studi prevede l’adozione di
un approccio didattico per competenze (in linea con l’impostazione dell’Europa comunitaria) e una revi-
sione della programmazione disciplinare anche, ma non solo, in relazione al nuovo quadro orario relati-
vo a ciascuna disciplina.
Nel Curricolo si trovano esposti i nuclei fondanti e i contenuti imprescindibili intorno ai quali il legislatore
ha individuato un patrimonio culturale comune condiviso. Le Indicazioni nazionali in merito a tale patri-
monio sono state recepite dalla Scuola attraverso un percorso di analisi che ha portato alla redazione
del Curricolo. Il contenuto del Curricolo riguarda l’esplicitazione delle competenze relative alle materie
di studio poste in relazione ad argomenti del programma di studio di cui si tratteggiano i contenuti irri-
nunciabili e l’eventuale indicazione di approfondimenti da compiersi per classi parallele, fermi restando
i criteri costitutivi delle Indicazioni Nazionali che riguardano, tra l’altro, l’unitarietà della conoscenza da
realizzarsi tramite il dialogo fra le diverse discipline di studio e il rifiuto del nozionismo.
Da “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre
un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si
pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad ap-
prendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le
competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale fina-
lità la Scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso
facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersio-
ne; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della
qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva ogni Scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli
alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove
la pratica consapevole della cittadinanza.
4.7 Il curricolo
38
Il senso dell’esperienza educativa
Fin dai primi anni la Scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un
ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, rico-
noscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a co-
struire un proprio progetto di vita. Così la Scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orienta-
mento, fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse,
per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle
attese. Tutta la Scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto preparazione alle scelte decisi-
ve della vita, ma in particolare la Scuola del primo ciclo, con la sua unitarietà e progressiva articolazio-
ne disciplinare, intende favorire l’orientamento verso gli studi successivi mediante esperienze didatti-
che non ripiegate su se stesse ma aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosità dell’alunno e a
fargli mettere alla prova le proprie capacità.
L’alfabetizzazione culturale di base
Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acqui-
sizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allar-
gato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media.
Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetiz-
zata nel “leggere, scrivere e far di conto”, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie disci-
pline.
All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e intercultura-
le. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell’educazione,
contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identità nel con-
tatto con l’alterità linguistica e culturale. L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risor-
sa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è pre-
supposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.
La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale,
quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva.
Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chia-
vi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere
esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine
e di cerniera fra discipline.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle disci-
pline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere
sempre meglio integrato e padroneggiato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione
di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena rea-
lizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza
civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse conti-
nuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i
contributi che ciascuna disciplina può offrire.
VEDI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
39
Le seguenti attività nascono con l’intento di coinvolgere gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie in
una appartenenza viva alla Scuola e con il desiderio di consolidare amicizie o di impararne di nuove,
offrendo ancora una volta l’occasione per uscire dalle proprie opinioni e allargare lo sguardo sullo stu-
dio, sugli altri e sulle cose.
Valorizzazione del patrimonio artistico storico e culturale di San Giovanni in Marignano
Incontri periodici per la continuità con la Scuola Primaria
Orientamento scolastico in collaborazione con le Scuole Superiori della Provincia
Certificazione di lingua inglese (KET)
Certificazione di lingua spagnola (DELE)
Drammatizzazione teatrale (realizzazione di un musical)
Laboratori teatrali in lingua inglese e spagnola
Giornata dell’accoglienza
Festa della Fondatrice Madre Elisabetta Renzi
Miniolimpiadi
Corso estivo all'estero
Campus estivo di approfondimento della lingua inglese con insegnanti di madrelingua
Corso di latino
Corso di pianoforte
Corso di chitarra e basso
Scuola di canto corale
Corsi di recupero e di potenziamento
Cineforum
Laboratori di scrittura
Giorno della memoria e giorno del ricordo (Shoah e Foibe)
Uscite didattiche e gite scolastiche
Presepe vivente
Informatica
Festa di Carnevale
Corso di Educazione Stradale
4.8 Ampliamento dell’offerta formativa
40
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIOVALORIZZAZIONE DEL TERRITORIOVALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
In accordo con la Pro Loco del nostro paese si elaborano progetti e si pro-
grammano visite didattiche guidate per sensibilizzare gli studenti e le fami-
glie nei confronti del nostro territorio così ricco di storia e di tradizione, dalle
fosse granarie al museo degli antichi lavori…
Educazione alla cittadinanza attiva “Se lo conosci lo rispetti”
CONTINUITÀ SCOLASTICACONTINUITÀ SCOLASTICACONTINUITÀ SCOLASTICA
Durante l’anno scolastico vengono tenute alcune lezioni di Italiano, Storia,
Scienze e Spagnolo dagli insegnanti della Scuola Secondaria nelle classi quin-
te del Primo Ciclo. In occasione della giornata “studente per un giorno”, i picco-
li studenti di quinta della Scuola Primaria vengono accolti nelle lezioni currico-
lari delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado, per condividere
una mattina di studio e ricreazione.
ORIENTAMENTO SCOLASTICOORIENTAMENTO SCOLASTICOORIENTAMENTO SCOLASTICO
Il lavoro di orientamento scolastico, attraverso letture, incontri con personalità significative del mondo
del lavoro, della cultura e dello sport, test attitudinali e attività di cineforum che aiutano i ragazzi a sco-
prire se stessi rivelando atteggiamenti, predisposizioni e capacità nascoste, inizia fin dal primo anno,
continua in seconda e culmina nel terzo anno nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, anche attra-
verso una informazione attenta e precisa sulle possibilità di scuole del territorio.
Gli obiettivi di questo lungo lavoro sono in primo luogo l’educazione alle grandi domande.
Chi sono? In che cosa consiste la mia umanità fatta di grandi desideri, di turbamenti, di piccoli e grandi
problemi? Esiste un significato?
Non si devono dare delle risposte (ci vorrà molto tempo), ma tenta-
re di stimolare le domande e aiutare i ragazzi a non eluderle; l’edu-
cazione alla concretezza dell’esperienza, l’educazione ad un senso
positivo della vita e della realtà ed infine l’educazione al senso criti-
co. Tutto questo è mosso dalla preoccupazione di stimolare gli a-
lunni a consolidare capacità decisionali ancora incerte e superficiali
attraverso un percorso scelto e approfondito e un lavoro personale
teso alla conoscenza che ciascuno ha di sé per scoprire le proprie attitudini, le proprie energie e i pro-
pri limiti. A gennaio ha luogo l’incontro con gli insegnanti della Scuola Superiore, referenti per l’orienta-
mento, che vengono invitati a presentare il proprio piano dell’offerta formativa con l’obiettivo di aiutare i
ragazzi e le famiglie a una scelta consapevole della Scuola Secondaria di Secondo Grado. L’ultimo
passo di questo cammino triennale vede gli alunni di terza in visita presso le Scuole scelte partecipan-
do all’attività di “alunno per un giorno” o agli “open day” programmati.
Referente: prof. Zammarchi R.
Referente: prof.ssa Ricci E.
Referente: prof.ssa Cannini M.
41
CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE (KET)CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE (KET)CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE (KET)
OBIETTIVO
Obiettivo principale del corso è quello di aiutare gli studenti a
sviluppare la loro conoscenza e il loro livello della lingua Inglese.
Nel contesto pomeridiano gli alunni affronteranno contenuti extra
scolastici che consentiranno loro di approfondire l’inglese studia-
to in classe al fine del conseguimento della certificazione sotto
elencata.
In un paese proiettato verso l’Europa conseguire una certifica-
zione linguistica è importante non solo per l’arricchimento del
Curriculum Vitae con un titolo che vale in Italia e nel mondo, ma per comprovare la propria conoscenza
della lingua in vista di un futuro europeo. Infatti i certificati rilasciati sono accettati da numerose Univer-
sità, Enti e aziende Italiane come prova della conoscenza linguistica.
DESTINATARI DEL KET
Il Key English Test è rivolto agli studenti delle classi terze.
MATERIALE DIDATTICO
Fotocopie distribuite dall’insegnante.
COS’È
Primo livello riconosciuto dall’Università di Cambridge relativamente all’ESOL (English for Speakers of
Other Languages). L’ALTE (Association of Language Testers in Europe), ha implementato linee comu-
ni per l’accertamento delle competenze linguistiche in Europa e ha stabilito cinque livelli di competenza
linguistica corrispondenti ai livelli da A2 a C2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Il KET corri-
sponde al livello 1, corrispondente al livello base A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
COME SI OTTIENE
Mediante un esame che verifica l’abilità ad affrontare la lingua Inglese, scritta e parlata, ad un livello
base.
L’ESAME KET prevede tre prove: Reading e Writing, Listening e Speaking. Le prove scritte vengono
inviate a Cambridge per la valutazione, mentre lo speaking Test è somministrato direttamente da due
esaminatori in loco. Tutti gli esaminatori sono accreditati dall’Università di Cambridge, dipartimento E-
SOL. Superati gli esami, i candidati ricevono un attestato (rilasciato dalla University of Cambridge E-
SOL Examinations) che indica il punteggio conseguito nelle varie prove.
Referente: prof.ssa Martini M.
42
CERTIFICAZIONE LINGUA SPAGNOLA (DELE)CERTIFICAZIONE LINGUA SPAGNOLA (DELE)CERTIFICAZIONE LINGUA SPAGNOLA (DELE)
OBIETTIVO
Lo scopo del corso è quello di aiutare gli studenti a sviluppare la loro conoscenza e il loro livello della
lingua spagnola e di conseguire la certificazione linguistica DELE di lingua spagnola. È un obiettivo e-
xtra-scolastico in cui il ragazzo deve mettere in atto tutte le conoscenze acquisite al fine di conseguire
un risultato e allo stesso tempo stimola in lui la riflessione sull’apprendimento e l’autovalutazione.
Nel contesto pomeridiano gli alunni affronteranno contenuti extra scolastici e faranno simulazioni e cor-
rezioni delle prove DELE che consentiranno loro di approfondire la lingua spagnola studiata in classe al
fine del conseguimento della certificazione linguistica.
In un paese proiettato verso l’Europa conseguire una certificazione linguistica è importante non solo
per l’arricchimento del Curriculum Vitae con un titolo che vale in Italia e nel mondo, ma anche per com-
provare la propria conoscenza della lingua in vista di un futuro europeo. Infatti i certificati rilasciati sono
titoli ufficiali che attestano il grado di competenza e padronanza della lingua spagnola che rilascia l'Isti-
tuto Cervantes per conto della Pubblica Istruzione e sono richiesti e accettati da numerose Università,
Enti e aziende italiane ed estere come prova della conoscenza linguistica. Per ulteriori informazioni
consultare il sito internet www.roma.cervantes.es
DESTINATARI DEL DELE
Il Diplomas de Español como Lengua Extranjera è
rivolto agli studenti delle classi terze.
MATERIALE DIDATTICO
Il testo consigliato dall'insegnante.
TEMPI E MODALITÀ
Il corso si svolgerà nel pomeriggio durante tutto il secondo quadrimestre e l’esame avrà luogo presso
la Fondazione San Pellegrino di Misano Adriatico (RN) verso fine maggio.
ESAME DELE A1/A2
L’ALTE (Association of Language Testers in Europe) ha elaborato linee comuni per l’accertamento del-
le competenze linguistiche in Europa e ha stabilito sei livelli di competenza linguistica corrispondenti ai
livelli A1, A2, B1, B2, C1, C2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Il DELE livello A1/A2 corri-
sponde ad una conoscenza di base della lingua spagnola. L'esame prevede quattro prove: compren-
sione di testi scritti, comprensione orale, produzione scritta, espressione e interazione orale.
Le prove scritte vengono inviate e valutate in Spagna (Istituto Cervantes di Madrid o Salamanca), men-
tre la prova orale è valutata da due esaminatori in loco. Dopo circa 60 giorni è possibile sapere l'esito
dell'esame. Se l'esame è stato superato il candidato riceverà un diploma certificato dall'Istituto Cervan-
tes valido in tutto il mondo.
Referente: prof.ssa Ubaldini E.
43
LAB. TEATRALI IN INGLESE E IN SPAGNOLOLAB. TEATRALI IN INGLESE E IN SPAGNOLOLAB. TEATRALI IN INGLESE E IN SPAGNOLO
Il progetto riguarda le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Ha la finalità di favorire la motivazione all’apprendimento della lingua inglese e dello spagnolo attraver-
so la lettura in classe e a casa del copione di un testo teatrale e la successiva visione dello stesso in-
terpretato da attori madrelingua ricchissimo di spunti culturali, divertente e allegro e adatto ad un pub-
blico di adolescenti.
Obiettivi specifici
apprendere e interiorizzare aspetti legati alla cultura inglese e spagnola (storia, letteratura, stile di
vita, tradizioni e costumi ecc.)
comprendere dal punto di vista scritto e orale un testo teatrale in lingua straniera
favorire l’interazione in lingua straniera con attori madrelingua britannici attraverso un laboratorio
della durata di circa quaranta minuti
Contenuti ed attività
Durante le lezioni curricolari gli alunni leggeranno e analizzeranno in classe e a casa il copione teatrale
stesso, sotto la guida dell’insegnante. In classe verranno svolti vari esercizi di comprensione (scritta e
orale) tramite il riassunto della trama, l’analisi dei vari personaggi, lo studio del lessico e vari giochi in-
terattivi.
Lo spettacolo avrà luogo presso la Palestra della
Scuola. Terminata la rappresentazione, gli attori divi-
deranno le classi in gruppi e svolgeranno un laborato-
rio teatrale della durata di circa quaranta minuti, attra-
verso vari giochi e attività in lingua inglese. Gli attori
condurranno gli alunni a ripassare le diverse strutture
grammaticali e linguistiche precedentemente svolte in
classe. Durante il laboratorio gli alunni avranno molto
spazio per esprimersi e conversare con gli attori.
Referenti: prof.sse Martini M. Ubaldini E.
DRAMMATIZZAZIONE TEATRALE (MUSICAL)DRAMMATIZZAZIONE TEATRALE (MUSICAL)DRAMMATIZZAZIONE TEATRALE (MUSICAL)
In primavera la Scuola appronta per le classi terze, ed eccezional-
mente per le seconde, un musical che vede gli studenti coinvolti nella
sua realizzazione dal canto al ballo, dalla scenografia alle luci e alle-
stimenti. E’ un’attività educativa e didattica completa che comprende
quasi tutte le discipline e che contribuisce alla formazione globale
della persona dell’allievo che si lascia guidare e condurre dagli inse-
gnanti coinvolti alla scoperta di sé e delle proprie competenze.
Referente: prof. Zammarchi R.
44
GIORNATA DELL’ACCOGLIENZAGIORNATA DELL’ACCOGLIENZAGIORNATA DELL’ACCOGLIENZA
Il 2 ottobre, festa degli Angeli Custodi, la Scuola da lungo tempo festeggia l’inizio dell’anno scolastico
con la celebrazione della Santa Messa per chiedere la be-
nedizione di Dio Padre e la protezione dei Suoi angeli per
insegnanti, studenti e genitori nel difficile cammino educati-
vo. A seguire, la presentazione dei nuovi studenti della
Santa Filomena con una grande merenda e giochi preparati
dalle classi seconde e terze per sfidare e accogliere con
gioia i primini e cominciare con gusto tutti insieme l’avven-
tura dello studio nella Scuola Secondaria.
FESTA DELLA FONDATRICEFESTA DELLA FONDATRICEFESTA DELLA FONDATRICE
MADRE ELISABETTA RENZIMADRE ELISABETTA RENZIMADRE ELISABETTA RENZI
Il 19 novembre si celebra la festa della Madre Fondatrice per ricordare con gratitudine il dono del suo
grande Carisma. Vengono dedicate ad un lavoro di ascolto e riflessione le ultime tre ore della mattina
guidati in genere da un sacerdote e accompa-
gnati dagli insegnanti. I ragazzi sono spronati a
prendere in considerazione con una attenzione
maggiore ciò che accade nella loro vita quotidia-
namente per scoprirne il senso profondo e co-
MINIOLIMPIADIMINIOLIMPIADIMINIOLIMPIADI
Le Miniolimpiadi sono una manifestazione ludico-sportiva ideata e organizzata dalle maestre Pie di Bo-
logna, alla quale partecipano scuole paritarie e statali, dalla Scuola Primaria alla Secondaria di Secon-
do Grado.
Nel 2015 hanno aderito ben 30 scuole, per un
totale di circa 3000 alunni/atleti provenienti dalle
province di Bologna, Rimini, Ferrara, Reggio
Emilia e L’Aquila.
Le Miniolimpiadi sono un raro esempio in Italia
di collaborazione tra Scuola, istituzioni e famiglie
nella formazione e crescita dei ragazzi, all’inse-
gna del motto “Insieme è meglio!”; il loro obietti-
vo è quello di sviluppare una mentalità sportiva, educando i ragazzi ad una sana competizione.
Numerosi eventi collaterali ludici, sportivi, culturali e di solidarietà fanno da cornice ai giochi e allietano
la giornata delle oltre 10.000 persone attese.
Referente: prof.ssa Ricci E.
Referente: prof. Zammarchi R.
Referente: prof. Ronci L.
45
CORSO DI LATINOCORSO DI LATINOCORSO DI LATINO
Perché studiare una lingua che i più definiscono morta? Proprio perché la
sfida è più alta, proprio perché essendo morta è ferma, immobile, silenzio-
sa, fissata per sempre. Vale la pena studiare il latino per imparare a mettere
ordine dove c’è caos, un ordine diverso da quello che ci immaginiamo: il lati-
no scardina le abitudini mentali e scatena una grande attenzione per quello
che c’è. E non solo. Imparare a tradurre non è appena saper costruire la fra-
se, ma imparare il rispetto per l’altro, lasciare che parli l’autore e ascoltarlo.
Il latino educa ad avere stima delle cose belle e dare importanza alle nostre radici, quelle per le quali
l’Occidente è considerato la culla della civiltà.
SCUOLA DI CANTO CORALESCUOLA DI CANTO CORALESCUOLA DI CANTO CORALE
L’esperienza del canto e del canto corale è una delle forme più educative. Cantare in un coro insegna
ad ascoltare, guardare e seguire un altro che guida; insegna a comprendere l’importanza del proprio
compito e ad offrire qualcosa di sé per una bellezza che giova a tutti. Nell’esperienza del coro non ci
sono differenze, non esistono categorie, non ci sono grandi e piccoli, perché la mu-
sica rende uguali: tutti sono musicisti! Nel canto avviene il miracolo dell’armonia e
della gioia: “Il corso della vita è sommerso dal canto […]e le brutture quotidiane si
stemperano in una comunione perfetta” (Burbery Muriel, L’eleganza del riccio, Edi-
zioni e/o); tutte le preoccupazioni, tutti i risentimenti, i desideri e i turbamenti, gli av-
venimenti più o meno importanti o più o meno tristi scompaiono e lasciano il posto a una sensazione di
pace e fratellanza, solidarietà e affetto, sia tra i coristi che in coloro che ascoltano.
“In fondo, mi chiedo se il vero movimento del mondo non sia proprio il canto” (ibidem pag 179).
LABORATORI DI SCRITTURALABORATORI DI SCRITTURALABORATORI DI SCRITTURA
Sono attivi nella scuola laboratori di scrittura perché è necessario che la parola non sia data per scon-
tata, sia una parola piena, ricca, carica di significato, sia comunicazione di sé, fondata su un gusto, in-
crementata dall’esperienza, basata su ciò che si crede, si ama, si spera, si desidera realmente. Il lin-
guaggio è un punto di forza su cui lavorare perché trasversale ad ogni disciplina e indispensabile per
descrivere ciò che c’è: dalla realtà all’immaginazione, da ciò che fuori a ciò che c’è dentro l’individuo.
Questo lavoro vede impegnati i ragazzi a mettere a fuoco le
loro capacità narrative, li esercita al gusto del lessico adeguato
e al giudizio critico.
I laboratori di scrittura sono finalizzati anche alla partecipazione a concorsi come quello nazionale di
SCRITTORI DI CLASSE per la creazione di racconti d’invenzione; il CONCORSO KARIS con elaborati
di descrizione e racconto dell’esperienza; MINIOLIMPIADI con elaborati argomentativi e non ultima l’-
avventura di CRONISTI IN CLASSE, il concorso di minigiornalismo indetto dal Resto del Carlino.
Referente: prof.ssa Ricci E.
Referente: prof.ssa Ferroni E.
Referente: prof.ssa Ricci E.
46
CINEFORUMCINEFORUMCINEFORUM
Il linguaggio cinematografico ha assunto nell’universo giovanile un’importante rilevanza e, che ci piac-
cia o no, viviamo un tempo in cui i ragazzi privilegiano il linguaggio visivo a quello scritto: essi sono
sempre più attratti dal mondo delle immagini e dimostrano spesso di apprendere con maggiore motiva-
zione proprio attraverso l’uso del linguaggio audiovisivo. Il mestiere dell’insegnante è fatto di parole,
ma il preadolescente oggi vive di immagini: è necessario quindi che la parola non sia data per sconta-
ta, sia comunicazione di sé, fondata su un gusto, un’esperienza, su ciò che si crede, si ama, si spera,
ciò per cui valga la pena, dato che ciò che le immagini propongono quotidianamente è spesso l’oppo-
sto di quello che si vorrebbe che i propri allievi imparassero, avendo a cuore la formazione integrale
della loro persona. Il compito della Scuola è quello di guidare i ragazzi, aiutandoli ad indirizzare la ma-
gica attrazione per le immagini verso una scelta più responsabile, meno casuale, nonché verso una
lettura interattiva del testo filmico, affinché possano difendersi dalle aggressioni e persuasioni occulte
che i mass-media operano sulla loro fantasia, sulla loro intelligenza e sul loro cuore e imparino a con-
frontarsi e giudicare.
Il film costituisce un terreno di educazione i cui obiettivi possono essere sintetizzati in questi punti:
trasformare i giovani spettatori in fruitori consapevoli di un prodotto che essi stessi sappiano scegliere
e non subire in virtù della casualità o della moda; aiutarli a diventare progressivamente spettatori critici;
raffinarne la capacità di comprensione del film stesso; accrescerne la sensibilità estetica.
Il progetto cineforum propone la visione pomeridiana di un film al mese per i ragazzi di tutte le classi,
come integrazione del lavoro educativo e didattico, non per rendere più interessante la lezione, ma co-
me aiuto nel cammino di formazione della loro persona, per suscitare in loro curiosità e desiderio e in-
trodurli in modo consapevole alla totalità della realtà da protagonisti. Ogni ragazzo verrà munito di una
scheda sul film che vuole essere uno strumento utile al dibattito, fornendo domande e spunti per la di-
scussione. Tali domande si articoleranno in due direzioni: la ricerca dei nodi tematici, in modo che ai
ragazzi non sfugga il significato non immediato e più vero delle sequenze viste, e la ricerca linguistica
allo scopo di generare un minimo di educazione all’immagine (piani, campi, effetti speciali…).
Ogni scheda sarà articolata in quattro parti: un breve riassunto volutamente incompleto della vicenda
del film; domande di analisi sui personaggi e sulle tematiche presenti; domande sugli aspetti formali,
quali la colonna sonora, il regista, ecc.; un invito ad esprimere un giudizio personale complessivo sul
film.
Referente: prof.ssa Ricci E.
47
PRESEPE VIVENTEPRESEPE VIVENTEPRESEPE VIVENTE
In stretta collaborazione con la Scuola Primaria e la
Scuola dell’Infanzia, prima delle vacanze di Natale, nelle
vie del paese di San Giovanni in Marignano, si svolge il
mistero della Natività di Nostro Signore che vede impe-
gnato il Coro nell’esecuzione dei canti natalizi. Un’occa-
sione unica per respirare la dolcezza e la serenità di un
evento che ha cambiato la vita dell’uomo.
USCITE DIDATTICHE E GITE SCOLASTICHEUSCITE DIDATTICHE E GITE SCOLASTICHEUSCITE DIDATTICHE E GITE SCOLASTICHE
Le uscite didattiche sono piccole uscite sul territorio che coprono l’orario scolastico della sola mattina
ed hanno come obiettivo la conoscenza dei luoghi e delle tradizioni della nostra terra. Il vasto panora-
ma di iniziative culturali che ruota attorno alla provin-
cia di Rimini trova spesso agganci con le materie di
studio degli alunni. In questo senso le uscite didatti-
che costituiscono un valido strumento per impegnare
gli allievi in una attenta partecipazione con domande,
riprese filmate e appunti che verranno poi usati per
la compilazione di una relazione finale.
Le gite scolastiche vengono organizzate ogni anno
in primavera. Sono normalmente della durata di un
solo giorno (ma non si esclude la possibilità di allun-
gare i tempi) ed hanno la doppia valenza di favorire la socializzazione e di aiutare gli studenti nella ri-
cerca del bello e del buono che li circonda.
GIORNO DELLA MEMORIA E GIORNO DEL RICORDO GIORNO DELLA MEMORIA E GIORNO DEL RICORDO GIORNO DELLA MEMORIA E GIORNO DEL RICORDO (SHOAH E FOIBE)(SHOAH E FOIBE)(SHOAH E FOIBE)
Sono i giorni della caduta dell’uomo che, lontano dal suo Creatore, dimenticandosi la sua natura, può
ridursi al pari di una bestia e compiere bassezze indi-
cibili. Sono i giorni in cui ricordiamo che il male del
mondo non è morto e
anche noi possiamo
compierlo perciò dob-
biamo vigilare, tenerci
desti innanzitutto con la
preghiera e con la testi-
monianza di coloro che
hanno vissuto.
48
EDUCAZIONE STRADALEEDUCAZIONE STRADALEEDUCAZIONE STRADALE
Nel corso del triennio i ragazzi partecipano, durante la
mattina, nelle ore curricolari di Educazione alla Cittadi-
nanza, alle lezioni di Educazione Stradale (tre ore all’-
anno, per un totale di nove ore) condotte dai Vigili del
paese di San Giovanni in Marignano.
FESTA DI CARNEVALEFESTA DI CARNEVALEFESTA DI CARNEVALE
La festa si svolge nella palestra della Scuola durante il periodo del Carnevale, nella semplicità di canti
e balli, che vedono i ragazzi coinvolti in una sfi-
da gioiosa nella ricerca di costumi, scenografie,
musiche e coreografie, sfilata delle maschere di
gruppo preparate dai ragazzi e dai genitori che
vogliano coinvolgersi, premiazione finale della
maschera più bella e originale.
INFORMATICAINFORMATICAINFORMATICA
Lo strumento informatico è oggi uno dei mezzi più adatti, insieme alle strategie già in atto nelle classi e
ai piani di lavoro individualizzati, per tentare di fornire risposte adeguate ai bisogni di formazione del
singolo studente. A tale riguardo l’offerta formativa della Scuola comprende anche attività che si svol-
gono nell’ambito dei laboratori di informatica multimediale e della comunicazione e progettazione iper-
testuale.
In particolare la Scuola è dotata di un laboratorio di informatica
dove sono presenti 16 postazioni al computer con relativo
proiettore per la visualizzazione del lavoro attraverso il server.
I computer sono collegati in rete e risultano provvisti dei princi-
pali software di impaginazione, di presentazione e di grafica
insieme ad un corso di dattilografia per rendere più veloce e
qualificato il prodotto finale.
È inoltre presente un’aula nella quale è installata una Lavagna
Interattiva Multimediale (LIM), uno strumento particolarmente
adatto a realizzare lezioni di carattere interattivo perché con-
sente di integrare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella didattica in classe ed in
modo trasversale alle diverse discipline.
Referente: prof. Balduini A.
Referente: prof. Ronci L.
49
Laboratorio di tecnologia
Laboratori di musica
Laboratorio di arte e immagine
Campo da calcetto
Campo da calcio
Parco per attività didattiche e ludico-sportive
Teatro
Mensa
Palestra
4.9 Strumenti e risorse
Aula LIM
Laboratorio di informatica
Campo sportivo del comune di S. Giovanni in Marignano
Area verde
Aula cineforum
50
Nella nostra Scuola TUTTO è oggetto di valutazione, in questo senso verranno considerati tutti gli ele-
menti che concorrono a definire il percorso educativo/didattico di ciascun allievo e in particolare:
comportamento
risultati delle prove scritte e orali sostenute nel corso dei due periodi didattici
capacità di autonomia e di rielaborazione personale nel lavoro scolastico
continuità di partecipazione e di impegno
miglioramento rispetto al livello di partenza
svolgimento dei compiti assegnati
lavori di gruppo
dialogo all'interno della lezione
osservazione sistematica
Il Consiglio di Classe si avvale dei seguenti parametri di valutazione, stabiliti dal Collegio Docenti e
resi noti agli alunni e alle famiglie.
Voto Descrittore
10
Eccellenti abilità espressive scritte, orali, pratiche e di ascolto; produzione di testi o pro-duzione orale/pratica corretta e lineare, consapevole e originale; conoscenza critica e rispetto delle regole espressive.
9 Ottime abilità espressive scritte, orali, pratiche e di ascolto; produzione di testi o produ-zione orale/pratica corretta e completa; consapevolezza delle regole espressive.
8 Buone abilità espressive scritte, orali, pratiche e di ascolto; produzione di testo produzione orale/pratica corretta; buona conoscenza delle regole espressive.
7
Discrete abilità espressive scritte, orali, pratiche e di ascolto; produzione di testi o produ-zione orale/pratica corretta, pur in presenza di qualche errore; conoscenza adeguata delle regole espressive.
6
Sufficienti abilità espressive scritte, orali, pratiche e di ascolto; produzione di testi o pro-duzione orale/pratica abbastanza corretta; sufficiente conoscenza delle regole espressi-ve.
5 Abilità espressive scritte, orali, pratiche ancora imprecise; produzione di testi o produ-zione orale/pratica non sempre corretta; scarsa conoscenza delle regole espressive.
4 Scarse abilità espressive scritte, orali, pratiche; produzione di testi o produzione orale/pratica scorretta; inadeguata conoscenza delle regole espressive.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Italiano, Arte e Immagine, Musica, Inglese, Spagnolo, Scienze Motorie
Scala e parametri valutativi
4.10 Valutazione
51
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Matematica, Scienze, Tecnologia
Scala e parametri valutativi
Voto Descrittore
10
Eccellenti abilità nell’uso delle tecniche operative, conoscenza completa e approfondi-ta dei contenuti, uso corretto e consapevole del linguaggio specifico. Prontezza e sicu-rezza nella risoluzione dei problemi.
9
Ottime abilità nell’uso delle tecniche operative, conoscenza completa dei contenuti, uso corretto e consapevole del linguaggio specifico. Sicurezza e correttezza nella risolu-zione dei problemi.
8
Buone abilità nell’uso delle tecniche operative, conoscenza completa e sicura dei conte-nuti, uso corretto e consapevole del linguaggio specifico. Correttezza nella risoluzione dei problemi.
7
Discrete abilità nell’uso delle tecniche operative, conoscenza quasi completa e corretta dei contenuti, uso abbastanza corretto e consapevole del linguaggio specifico. Di-screte abilità nella risoluzione dei problemi.
6
Sufficienti abilità nell’uso delle tecniche operative, conoscenza essenziali dei contenuti, uso abbastanza corretto del linguaggio specifico. Sufficienti abilità nella risoluzione dei problemi.
5 Incertezza nell’uso delle tecniche operative, conoscenza parziale dei contenuti, uso non sempre corretto del linguaggio specifico. Scarse abilità nella risoluzione dei problemi.
4
Capacità scarse nell’uso delle tecniche operative, conoscenze superficiali e frammenta-rie dei contenuti, uso scorretto del linguaggio specifico. Incertezze nella risoluzione dei problemi.
AREA STORICO-GEOGRAFICA Storia e geografia
Scala e parametri valutativi
Voto Descrittore
10
Conoscenza completa e approfondita dei contenuti; esposizione orale corretta, con origi-nalità risolutiva ed argomentativa; uso corretto e consapevole del linguaggio specifico della materia; ottima abilità nell’uso degli strumenti.
9 Conoscenza completa e sicura dei contenuti; esposizione orale puntuale; uso corretto del linguaggio specifico della materia; ottima abilità nell’uso degli strumenti.
8 Conoscenza soddisfacente dei contenuti; esposizione orale appropriata; uso corretto del linguaggio specifico della materia; buona abilità nell’uso degli strumenti.
7
Conoscenza abbastanza corretta dei contenuti; esposizione orale non sempre appro-priata; uso abbastanza corretto del linguaggio specifico della materia; discreta abilità nell’uso degli strumenti.
6
Conoscenza essenziale dei contenuti; esposizione orale accettabile pur in presenza di errori; uso abbastanza corretto del linguaggio specifico della materia; sufficiente abili-tà nell’uso degli strumenti.
5 Conoscenza parziale dei contenuti; esposizione orale frammentaria; uso non sempre corretto del linguaggio specifico della materia; scarsa abilità nell’uso degli strumenti.
4
Conoscenza lacunosa e frammentaria dei contenuti; esposizione orale schematica e stentata; uso scorretto del linguaggio specifico della materia; inadeguata abilità nell’uso degli strumenti.
52
Il voto di condotta rappresenta la sintesi delle valutazioni espresse da ogni insegnante nel Consi-
glio di Classe sul conseguimento degli obiettivi educativi di tipo comportamentale e relazionale. Il
voto viene attribuito sulla base del soddisfacimento dei seguenti requisiti:
rispetto del Regolamento di Istituto;
frequenza regolare delle lezioni;
assiduità negli impegni di studio e partecipazione attiva alla vita dell'Istituto;
atteggiamento rispettoso verso le persone: religiose, insegnanti, personale non docente, com-
pagni;
utilizzo corretto degli oggetti, degli strumenti e delle strutture;
decoro nell'atteggiamento, nel linguaggio, nell'abbigliamento;
senso di responsabilità nell'adempimento degli impegni connessi con la vita scolastica;
comportamento corretto e partecipe alle attività scolastiche svolte all’esterno dell’Istituto
(uscite didattiche, attività sportive, gite scolastiche)
Il Collegio dei Docenti, allo scopo di conferire chiarezza e omogeneità alla valutazione, tenendo conto
dell’incidenza del voto in condotta sulla media delle valutazioni finali e sull’esito stesso dell’anno scola-
stico, ha fissato i seguenti parametri:
Voto Descrittore
10
Partecipazione attiva, costante e impegnata con un contributo personale significativo a
tutte le attività scolastiche ed educative proposte; atteggiamento rispettoso, corretto e
collaborativo verso le persone; assoluto rispetto dell’ambiente e delle strutture.
9
Partecipazione regolare e responsabile alle attività scolastiche ed educative; atteggia-
mento rispettoso e corretto verso le persone; assoluto rispetto dell’ambiente e delle strut-
8
partecipazione non sempre attiva e responsabile alle attività scolastiche ed educative, at-
tenzione abbastanza costante e discreto impegno nel lavoro domestico (con poche
ammonizioni scritte e/o orali); atteggiamento generalmente corretto nei confronti di inse-
gnanti e compagni. Mancanze disciplinari non gravi.
7
Impegno e partecipazione alle attività scolastiche ed educative saltuari. Attenzione inco-
stante; atteggiamento non sempre corretto nei confronti di insegnanti e compagni; non
sempre rispettoso dell’ambiente scolastico; spesso inadempiente nei compiti assegnati.
6
Impegno e partecipazione scarsi; mancanza di rispetto verso persone e/o ambienti;
mancanze disciplinari ripetute, con ammonizioni scritte. Falsificazione di firme su compi-
ti, documenti scolastici e/o giustificazioni. Allontanamento dalla scuola per un giorno o
sanzioni equivalenti.
5
Impegno e partecipazione alle attività scolastiche assenti; grave mancanza di rispetto
verso persone e/o ambiente. Reiterate falsificazioni di firme su compiti, documenti sco-
lastici e/o giustificazioni. Sanzioni disciplinari ripetute, con allontanamento dalla scuola
per più di un giorno o sanzioni equivalenti.
4.11 Attribuzione del voto di condotta
53
Dal DPR 122/2009:
La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi è decisa dal Consiglio di Classe
nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi del-
l'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e suc-
cessive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1
dell'articolo 2 del decreto legge, dei comportamenti:
a. previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249, e successive modificazioni;
b. che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Re-
pubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
Le valutazioni più alte (10 e 9) richiedono il soddisfacimento di tutti i requisiti; le valutazioni 8-5
sono attribuite in presenza anche di uno solo dei requisiti indicati.
Nella valutazione della condotta rientrano anche le competenze raggiunte di cittadinanza e costituzio-
ne.
Per l’attribuzione del voto di condotta, il consiglio di classe si riserva la discrezionalità che gli com-
pete nel valutare i casi specifici, che non sempre possono essere ricondotti a modelli astratti, ma
vanno riferiti al contesto in cui si verificano, alle dinamiche del gruppo-classe e al percorso evoluti-
vo del singolo alunno.
54
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 (Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi
Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica) definisce con l’acronimo B.E.S. i biso-
gni di tutti quegli alunni che “con continuità o per determinati periodi” […] “per motivi fisici, biologici, fi-
siologici o anche per motivi psicologici, sociali”, necessitano di una particolare e speciale attenzione,
una maggior cura educativa sulla scorta dei principi della personalizzazione già enunciati dalla Legge
53/2003. Questi comprendono:
Alunni con disabilità previste dalla legge 104/1992; per questi alunni esiste documentazione medica.
Alunni con disturbi evolutivi specifici, ossia disturbi dell’apprendimento (la dislessia, la disgrafia, la
disortografia e la discalculia), deficit del linguaggio o della coordinazione motoria (DSA-ADHD) pre-
visti dalla legge 170/2010; anche per questi alunni esiste documentazione medica.
Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico o culturale previsto dalla direttiva ministeriale.
I Bisogni Educativi Speciali sono, dunque, molti e diversi. Per offrire un’adeguata risposta a tale varietà
di bisogni, la nostra Scuola, in conformità con la normativa vigente, attiva provvedimenti tempestivi ido-
nei a individuare i casi e a predisporre interventi formativi mirati e inclusivi.
Sulla strada tracciata dalle Indicazioni Operative Ministeriali, è cura dei docenti privilegiare la didattica
inclusiva e una metodologia didattica compensativa e inclusiva.
La didattica inclusiva è una didattica che pone al centro la persona, sollecita e consente di sviluppare le
risorse e le potenzialità che ogni alunno possiede, espresse e inespresse, valorizzandole in un conte-
sto collettivo. Per di più, l’azione educativa inclusiva è utile non solo agli alunni più bisognosi ma a tutti
gli studenti poiché rende gli apprendimenti più duraturi e il metodo di studio più consapevole ed effica-
ce.
La metodologia didattica, compensativa e personalizzata, utilizza strategie e tecniche di verifica e valu-
tazione volte “a favorire il successo scolastico e garantire una formazione adeguata e promuovere lo
sviluppo delle potenzialità” (Art. 2, c.1-b della Legge 170/2010) e tiene conto delle caratteristiche pecu-
liari dei soggetti in apprendimento.
La necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con Bisogni Educati-
vi Speciali passa anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, che serva come
strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e abbia la funzione di documentare alle famiglie le stra-
tegie di intervento programmate.
IL P.D.P. consente a tutti gli alunni, attraverso una didattica personalizzata, di raggiungere il successo
formativo. Contiene inoltre la metodologia didattica e le modifiche che, per ciascun docente, si rendono
necessarie nel singolo caso, attraverso misure compensative e misure dispensative.
4.12 Interventi per alunni con B.E.S.
55
Misure compensative: Misure dispensative:
sintesi vocale lettura ad alta voce;
registratore riduzione dei compiti;
programmi di videoscrittura tempi maggiorati per svolgere le verifiche;
calcolatrice scrittura veloce sotto dettatura;
mappe concettuali appunti;
formulari studio mnemonico di tabelline…
Gli interventi proposti per i ragazzi con B.E.S. mirano a produrre una serie elaborati grazie ai quali essi
possano fare propri, servendosi anche degli strumenti compensativi e dispensativi di cui sopra, i conte-
nuti del percorso didattico.
Indicazioni generali per la verifica/valutazione
Valutare per formare (per orientare il processo di insegnamento-apprendimento)
Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il prodotto/risultato
Predisporre verifiche scalari
Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle ove necessario
Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali
Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente (rumori, luci…)
Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni
Prove scritte
Predisporre verifiche scritte accessibili, brevi, strutturate, scalari
Facilitare la decodifica della consegna e del testo
Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma
Introdurre prove informatizzate
Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
Prove orali e laboratoriali
Gestione dei tempi nelle verifiche orali
Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà espositive
Aiuti frequenti e strategie operative semplici e riproponibili
56
“La mente umana pensa molto alla sua vita, ma il Signore dirige i suoi passi”
(Sapienza 16,6)
Il presente regolamento definisce le norme di funzionamento e di comportamento all'interno dell'Istituto, ove il personale docente e non docente compie un servizio di amore volto alla crescita personale e a quella di ogni alunno.
1. Presentarsi in classe con puntualità per l’inizio delle lezioni
2. Alle ore 8,00, presenti già gli insegnanti, tutti gli alunni dovranno essere nelle loro aule.
3. Alle ore 13,15, al termine delle lezioni, gli alunni dovranno lasciare ordinatamente le aule accom-
pagnati dall’insegnante.
4. Non sono concessi ingressi o uscite di alunni in altri orari se non accompagnati da un genitore.
5. Gli alunni sono tenuti a rispettare:
Se stessi
I compagni
Il Personale Docente e non Docente della scuola
Gli ambienti scolastici: l’aula, la palestra, i campi da gioco, i laboratori, i servizi igienici
6. Gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento educato sempre, in particolare:
Durante la lezione
Negli spostamenti dalla classe verso i laboratori e la palestra
All’uscita dalla scuola
Nella mensa
7. Gli alunni devono presentarsi a scuola con abbigliamento semplice e decoroso.
8. Gli alunni non devono masticare “gomma” durante le lezioni.
9. Gli alunni devono consumare la merenda solo durante i momenti di ricreazione.
10. E’ severamente proibito l’uso del cellulare a Scuola.
11. L’uso dei laboratori deve avvenire solo alla presenza del Docente incaricato.
12. L’alunno abitualmente sprovvisto di compiti e di materiale didattico verrà segnalato sul registro di
classe e penalizzato nei voti di profitto e comportamento.
13. In caso di assenza è necessario presentare la giustificazione sull’apposito libretto, firmata dai ge-
nitori, al Docente della prima ora. Il libretto delle giustificazioni sarà ritirato in segreteria.
L’alunno che trasgredisce il regolamento incorrerà in adeguati provvedimenti disciplinari. In caso di
danno a materiali o strutture, l’alunno potrà rispondere di persona anche dal punto di vista economico.
Se il colpevole rimane ignoto, la responsabilità del danno verrà ripartita fra i compagni di classe.
La Scuola non è responsabile degli oggetti smarriti o lasciati incustoditi dagli alunni.
"La sapienza inizia proprio allora quando uno desidera essere istruito da Lei.
Applicarsi a questo studio vuol dire amare la Sapienza,
amarla significa osservare le sue leggi".
(Sapienza 6, 17-18)
4.13 Regolamento scolastico
57
PREMESSA
La scuola Santa Filomena delle Maestre Pie dell’Addolorata è una comunità scolastica che ha come
finalità l’educazione integrale degli alunni in una visione cristiana della vita.
Tutta la comunità educante – docenti, alunni e famiglie – è chiamata a condividere la responsabilità
dell’azione formativa contribuendo, ciascuno con il proprio ruolo, all’esito positivo del percorso scolasti-
co. A ciascuno viene chiesto di condividere i criteri di fondo del piano formativo dell’Istituto, sottoscri-
vendo il presente Patto Educativo di Corresponsabilità.
Il Patto si ispira al Carisma della Beata Madre fondatrice Elisabetta Renzi, e rispetta le norme del Re-
golamento scolastico. La scuola “è un luogo d’incontro nel cammino. Si incontrano i compagni; si in-
contrano gli insegnanti; si incontra il personale assistente. I genitori incontrano i professori, il Preside
incontra le famiglie. […] a scuola noi socializziamo: incontriamo persone diverse da noi, diverse per
età, per cultura, per origine, per capacità”. (Papa Francesco incontra la scuola cattolica, Piazza
S.Pietro, 10 maggio 2014).
Con il Patto Educativo di Corresponsabilità i genitori si impegnano esplicitamente, insieme ai docenti e
agli studenti, a garantire tale applicazione in modo condiviso e costruttivo.
DIRITTI
I genitori devono avere la garanzia dell’istruzione e dell’educazione dei figli secondo i principi e i valori
condivisi.
Gli studenti devono poter scoprire, sviluppare, valorizzare e orientare le proprie capacità e attitudini, in
vista dell’acquisizione di competenze e conoscenze adeguate e di una positiva maturazione personale.
I docenti devono poter operare in piena libertà di insegnamento e di educazione globale all’interno de-
gli impegni assunti sulla base dei valori condivisi.
DOVERI
I docenti si impegnano a:
creare un clima accogliente e sereno, che favorisca la maturazione dei soggetti coinvolti nell’espe-
rienza scolastica
realizzare curricoli disciplinari conformi alle indicazioni ministeriali e alle scelte progettuali e metodo-
logiche elaborate nel POF
procedere alle attività di verifica e di valutazione del processo di insegnamento/apprendimento in
modo coerente rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento delle singole classi
fare in modo che tutte le attività educative e didattiche siano veramente costruttive perché svolte
nell’osservanza delle regole e nel rispetto reciproco
sostenere l’impostazione educativa cristiana che si ispira al Carisma della Madre Fondatrice
4.14 Il patto educativo
58
I genitori si impegnano a:
conoscere il piano dell’offerta formativa (POF) della Scuola e partecipare al dialogo educativo
assicurarsi della costante osservanza del Regolamento scolastico
tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche controllando il sito della Scuola e le
comunicazioni scuola - famiglia
mantenere il dialogo con i docenti, in modo da verificare gli esiti e il comportamento dei propri figli
vigilare sulla costante frequenza e sulla puntualità dei figli alle lezioni, giustificando in modo tempe-
stivo eventuali assenze
vigilare che i figli svolgano puntualmente il lavoro assegnato e portino a scuola i materiali richiesti
Gli studenti si impegnano a:
rispettare ogni persona della comunità scolastica, l’ambiente e le attrezzature, in modo da contribui-
re a una buona qualità della vita nella Scuola;
frequentare regolarmente le lezioni e assolvere gli obblighi scolastici;
osservare gli orari, le disposizioni organizzative e le norme di sicurezza dettate dal Regolamento
d’Istituto
costruire positivamente, con lealtà e con un comportamento e un linguaggio adeguati, i rapporti con
insegnanti e compagni
assumere un atteggiamento rispettoso verso l’impronta educativa cristiana dell’Istituto e verso le ini-
ziative volte a promuoverla
mostrarsi desiderosi di migliorare, partecipare e collaborare
Il presente Patto è valido fino al termine del ciclo degli studi all’interno di questo Istituto.
Eventuali modifiche o ampliamenti saranno comunicati regolarmente.
59
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate
nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
Le prove standardizzate INVALSI hanno confermato la qualità del nostro Istituto: negli ultimi anni i
punteggi di Italiano e Matematica dei nostri alunni è risultato superiore a quello di scuole con
background socio-economico e culturale simile e superiore alla media nazionale. I punteggi delle
diverse classi in Italiano e Matematica non si discostano dalla media della scuola a dimostrazione di
una generale qualità dell'insegnamento. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in Italiano e in
Matematica è inferiore alla media nazionale.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi
conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
Risultati a distanza: Occorre monitorare in modo più sistematico i risultati a distanza.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
Definire dei questionari e distribuirli agli ex-alunni che frequentano scuole secondarie di secondo grado
e università.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Conoscere il percorso scolastico successivo alla scuola secondaria di primo grado è utile al nostro isti-
tuto per riuscire a conoscere le caratteristiche e le difficoltà che i ragazzi possono incontrare durante il
loro tragitto all'interno della scuola secondaria di secondo grado e dell'università per potere di conse-
guenza fare delle scelte di strategia scolastica mirate.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi so-
no:
Raggiungere un'intesa con altre scuole con obiettivi didattici simili ai nostri e creare una rete.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Creare una rete con altre scuole (magari, per semplicità, appartenenti alla comune realtà delle Maestre
Pie) arricchirebbe sia la nostra scuola che le eventuali altre che aderissero alla rete.
Risultati delle prove INVALSI
Priorità, traguardi ed obiettivi
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I rapporti che la scuola intrattiene con i rappresentanti del territorio e dell’utenza sono di seguito
specificati:
L'Istituto, che offre un percorso dalla Scuola Materna alla Scuola Secondaria di Primo Grado, viene
recepito dalla propria utenza e dal territorio come unica scuola di matrice ed impostazione cattolica.
Ogni anno la scuola dedica preziose risorse e spende utili collaborazioni (con Comune, Polizia
Stradale, Pro Loco, famiglie...) per approfondire negli alunni la consapevolezza della loro cittadinanza e
per sviluppare in loro il desiderio che questa sia attenta e attiva nei confronti del territorio locale e
nazionale. A questo fine vengono organizzati progetti, incontri con esperti e uscite didattiche che
lasciano un segno indelebile nelle coscienze dei nostri allievi.
In particolare tra scuola e Comune esiste un costante e virtuoso rapporto che favorisce numerose
occasioni di uscite didattiche e di educazione a una cittadinanza attiva per visitare le bellezze storiche
e naturali del territorio circostante (il fiume Conca e la sua diga, il malatestiano centro storico di San
Giovanni in Marignano, ...).
Per istituire concorsi e borse di studio o per parteciparvi la scuola si appoggia anche ad enti esterni sul
territorio regionale e nazionale (tra i quali il Liceo Linguistico San Pellegrino di Misano Adriatico, la
Banca Valmarecchia, il Lions Club di Cattolica, il Conad, il Resto del Carlino di Rimini, ecc....).
Anche per le lingue l’istituto si avvale di autorevoli enti esterni: la Cambridge University per la
certificazione d’inglese KET e l’Istituto Cervantes per la certificazione di spagnolo DELE.
L’associazione Baby Lou International, inoltre, collabora con la scuola per l’organizzazione di viaggi
studio internazionali.
La prima coscienza sociale che si insegna nelle nostre scuole è l'appartenenza al gruppo classe che
implica il rispetto di docenti e compagni e una partecipazione diretta alle lezioni (concepite come
momenti di didattica attiva e non di mera trasmissione dei saperi).
Per una descrizione più esauriente dei suddetti progetti si rimanda alla sezione Ampliamento
dell’offerta formativa di questo documento.
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
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La Scuola secondaria di primo grado Santa Filomena, in continuità con le priorità e i traguardi stabiliti
nel RAV, si propone di realizzare i seguenti progetti di formazione e aggiornamento dei docenti e del
personale per il triennio 2016-2019:
Lavoro di progettazione mensile comune e ore in compresenza tra docenti di lingue di altre aree
disciplinari per costruire lezioni comuni e ripensare in modo concreto i contenuti, i modi, i tempi e la
struttura degli ambienti di apprendimento. Tale progettazione persegue anche la finalità generale di
mettere a frutto le competenze interne dei docenti e di ridefinire costantemente il curriculum della
scuola.
Attività programmate per la riflessione sul curricolo verticale della scuola in relazione con la scuola
primaria e la scuola secondaria di secondo grado.
Lavoro di aggiornamento e formazione, interno ed esterno alla scuola, legato alla partecipazione degli
allievi della scuola a progetti, concorsi e iniziative culturali di carattere regionale, nazionale e
internazionale.
Partecipazione dei docenti agli incontri rivolti ai genitori e agli insegnanti su tematiche educative che
emergono come decisive.
Progettazione di un piano di formazione per rendere più efficace la didattica e sviluppare la creatività e
la capacità di innovazione di studenti ed insegnanti.
Formazione in servizio docenti