Introduzione alla Cartografia: il sistema dei segni

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Introduzione

alla Cartografia:

il sistema dei segni

Corso di Analisi del Territorio e degli Insediamenti - AA 2015/2016

Professoressa: Elena Tarsi

Introduzione:

cos’è la rappresentazione cartografica?

Facciamo un piccolo Test!

Fiesole

Roma

Firenze

Londra

Parigi

Siena

E ora vediamo delle carte di

analisi tematica

Carta dell’altimetria

Carta dei sistemi agricoli e naturali

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Carta dell’uso del suolo

Carta del patrimonio territoriale

Ogni rappresentazione è di fatto il frutto della scelta di ciò

che si vuol mostrare!!

Una carta è uno strumento per la registrazione e la

trasmissione di informazioni sui fenomeni fisici e sociali che si

trovano distribuiti sulla superficie della terra. Una carta quindi

agisce da magazzino di dati e di informazioni spaziali.

Due tipi di dati:

1. Dati sulla terra e sulle caratteristiche fisiche

(campo della geodesia e della topografia);

2. Distribuzione dei fenomeni che si verificano sulla superficiedella terra (scienze naturali e scienze sociali).

“La CARTOGRAFIA è l’insieme degli studi e

delle operazioni scientifiche, artistiche o

tecniche che vengono compiuti sia per

l’elaborazione e l’allestimento di carte, di

piani e di altri sistemi di espressione e sia per

il loro utilizzo.” Associazione Internazionale di Cartografia

La rappresentazione cartografica ci

permette di conoscere un territorio nei sui

molteplici aspetti

Ma per fare questo dobbiamo

essere in grado di leggere e

soprattutto INTERPRETARE le

informazioni contenute

Ci permette anche di elaborare

analisi tematiche sommando dati di diversa natura

Infine di progettare trasformazioni e di comunicarle

Storia della cartografia

L’uomo ha avuto fin dall’antichità il bisogno di rappresentare il proprio territorio

Mappa di Bedolina, Incisioni rupestri, Valcamonica, VI-IV sec. a.C.

Disco di Nebra, XVIII-XVII sec. a.C.

Pianta della città di Nippur, 1500 a.C. Mappamondo di Babilonia, VI sec. a.C.

Papiro, Antico Egitto, II sec. a.C.

Carta nautica delle isole Marshall

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Carta di Anassimandro di Mileto

541 a.C.

Carta di Ecateo di Mileto

494 a.C.

Carta di Eratostene di Cirene, II sec. a.C.

Carta di Tolomeo (prima proiezione conica), II sec. d.C.

Carte ITINERANTI:

Tabula Peutingeriana,

riproduzione di una carta

romana (XII-XIII sec)

Non vengono rispettate le forme

(ed in particolare gli angoli e le

aree), ma solo le distanze, e

sono costruite come se il

territorio fosse schiacciato "a

pantografo”.

Medioevo: Mappamondo di Cosma Indicopleuste, VI sec. d.C.

Tabula Rogeriana, 1154

Portulano 1541

Atlante Catalano, 1375

Le esplorazioni

Planisfero di Mercatore, 1569

Atlante di Miller, Portolanico portoghese, 1519

Mapa de América. Jodocus Hondius. C. 1640.

Mappamondo del L’Isle, 1720.

Il progresso delle innovazioni tecniche stimola in toscana un

importante sviluppo della rappresentazione cartografica.

-Brunelleschi scopre e per primo formula la prospettiva

- Alberti la teorizza nel Trattato della Pittura del 1436

- Sviluppo della stampa

Dettaglio della prima carta in prospettiva

Carta di Firenze del Bonsignori, 1584

Carta della Catena, 1471-1482 circa

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dettaglio

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Rappresentazione prospettica dell’antica Tuscia, 1584

Rappresentazione prospettica, 1715

I catasti storici

I Cabrei riportano la

descrizione, parcella per parcella dello stato del

patrimonio fondiario

signorile ed ecclesiastico

con la ricognizione

sistematica dei loro

confini, registrata in atti

che assumono valenza

notarile. Vengono redatti

dall’agrimensore-

cartografo. E’ una

rappresentazione a due

dimensioni, in scala con

una rappresentazione

paesistica che discende

dalla pittura.

I catasti storici

Catasto Leopoldino

I catasti ottocenteschi

rappresentarono una vera rivoluzione

cartografica nella Toscana preunitaria.

Per le loro caratteristiche geometrico-

particellari di estrema precisione

costituiscono, ancora oggi, uno

strumento fondamentale per lo studio

e la restituzione dell'assetto territoriale

della Toscana prima delle grandi

trasformazioni avvenute a partire dalla

fine del XIX secolo.

I catasti storici

Il Catasto toscano fu istituito nel 1817 da Ferdinando III di Lorena. Lo scopo

era quello di controllare l'assetto fondiario e le proprietà immobiliari a scopo

fiscale. In precedenza, invece, con i vecchi estimi descrittivi, ci si basava

soprattutto sulle denunce dei possessori, spesso poco attendibili.

Nel 1819 vennero pubblicate le istruzioni per la sua stesura: la misurazione

doveva essere geometrica particellare ed il braccio fiorentino era l'unità di

misura delle mappe. Le operazioni si svolsero dal 1820 al 1825.

Il suo studio permette di delineare l'antico assetto del territorio e

ricavare informazioni di natura economica, demografica ed

urbanistica, relative ad un particolare momento storico. Per quanto

concerne la natura della documentazione, essa è composta di una

parte cartografica (mappe, correzioni su mappe originali e tavole di

correzioni geometriche) e dai registri di corredo (matricole possessori,

tavole indicative, campioni, repertori e tombolini).

Con una legge del 1866 il Catasto toscano passò al Regno d'Italia

divenendo Catasto italiano.

Catasto Leopoldino

Torrente Cerfone, XVII sec.

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Julia Ricketts,

Notations on a River, 2001

Wallrath Weingartner,

Map of New Harmony,

Indiana, 1832

John Cleves Symmes

Joaquin Torres-Garcia,

Upside down map, 1934

Kevin Wilson, Coastline 1, 2000

Lordy Rodriguez,

Island in the center, 2002

Langlands and Bell,

Air Routes of Britain (Day) and Air Routes of Britain (Night), 2002

“a mile-high state of permanent flux frozen in time”

La rappresentazione scientifica

Le proiezioni

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Il passaggio dalla

superficie sferica

della Terra ad una

rappresentazione in

piano comporta

necessariamente

una deformazione.

È possibile classificare i sistemi di proiezione a seconda

delle deformazioni che determinano:

● di angoli

● di aree● di distanze

Carte equivalenti

Vengono conservati i

rapporti fra le aree

Carte equidistanti

Vengono conservati i

rapporti fra le lunghezze

Carte conformi (isogone)

Vengono conservati i

rapporti fra gli angoli

Carte afilattiche

Accettano deformazioni dei

tre tipi, ma di scarsa entità

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Stereografica doppia (mantiene gli angoli)

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Equidistante conica (mantiene i rapporti delle lunghezze)

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Equivalente cilindrica(mantiene i rapporti tra le aree)

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Policonica

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Sinusoide

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Stereografica polare

La proiezione di Mercatore

Fusi gaussiani

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Classificazione delle carte in base alla scala

Carte geografiche

PlanimetrieCarte topografiche

Carte corografiche

“La carta topografica costituisce il ritratto

esclusivamente affidato ai militari,

dei moderni stati nazione territoriali,

centralizzati”

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F. Farinelli, “<<Der kampf ums alls ein kampf um

raum>>: teoria e misura dello spazio geografico dal

settecento ai giorni nostri” - 1985

Come si disegna una carta topografica?

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Immagini e dati da satellite:

Geographic Information Systems

La fotogrammetria aerea

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Rilievi topografici

Localizzazione esatta di entità

sulla superficie terrestre

Misurazione delle posizioni relative di entità sulla superficie

terrestre

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La produzione cartografica in Italia

La cartografia IGM

Nel 1875 l’Istituto Geografico Militare (IGM) per suo compito

istituzionale, da inizio alla costruzione della carta topografica

fondamentale d’Italia completata nel 1900.

La produzione della Carta d’Italia a partire dalla fondazione dell’Istitutogeografico militare è stata affrontata a più riprese con aggiornamentisuccessivi, basati su diversi sistemi di riferimento e proiezioni:1) fine Ottocento-primi Novecento , cosiddetta “prima levata”• fogli in scala 1:100.000 e quadranti o tavolette,• intrapresa a fine Ottocento all’inizio della storia dell’IGM e rilevata esclusivamenteper via topografica• datum: ellissoide di Bessel, orientato a Genova, Roma, Castanea delle Furie• proiezione: policentrica di Sanson-Flamsteed (solo reticolato geografico)2) Anni Cinquanta-Sessanta (serie25V, serie50V, serie100V)• realizzata per tutto il territorio italiano dopo la Seconda guerra mondiale• prodotta su base aerofotogrammetrica (volo GAI 1954-55)• datum: Roma40, proiezione: Gauss-Boaga3) Anni Settanta (serie25V, serie50V, serie100V)• completamento della produzione intrapresa nei decenni precedenti

• rilievo aerofotogrammetrico• datum: ED50, proiezione: UTM4) Nuova serie (serie25, serie50)• nuova edizione basata su un diverso taglio dei fogli• rilievo aerofotogrammetrico• datum: ED50, proiezione: UTM

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IGM Vecchia serie 1:50.000

IGM Vecchia serie 1:100.000

IGM Nuova serie 1:25.000

Che informazioni contiene una carta IGM?

Il tipo

Il titolo

Il datum geodetico

Il DATUM è un sistema geodetico di riferimento che consente di

definire in termini matematici la posizione di punti sulla superficie

della Terra. Il datum consente quindi l'operazione di

georeferenziazione di luoghi o oggetti. Non essendo la Terra uno

sferoide perfetto, il datum di riferimento non può essere univoco. Si

possono pertanto definire diversi modelli (datum) in funzione delle

esigenza. È quindi sempre necessario associare alle coordinate di

un punto il suo datum di riferimento, in quanto lo stesso punto, può

avere coordinate diverse a seconda del datum utilizzato.

Il datum utilizzato è un'informazione fondamentale nelle applicazioni GIS

poiché permette di localizzare la cartografia che si sta usando e sovrapporla

correttamente con altra cartografia proveniente da diversi soggetti.

ROMA 40

GE02

ED50

WGS84

La scala

1: 25.000

1: 50.000

1:100.000

La scala grafica

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Le Carte Tecniche Regionali

La carta tecnica regionale (abbreviato CTR) è un tipo di carta topografica

prodotto dalle regioni d'Italia per rappresentare il proprio territorio.

Sono carte tecniche in quanto rappresentano gli elementi senza modificarne

dimensioni e posizione, ma mostrandone l'effettiva proiezione. Oggetti come

edifici e strade sono rappresentati quindi con la vera forma del loro perimetro

visto dall'alto, e non sostituendoli con dei simboli convenzionali. Si tratta infatti di

una cartografia con una scala abbastanza grande da apprezzare questi

dettagli; le scale standard sono 1:5 000 e 1:10 000, ma si arriva anche a scale

maggiori. Ciò le rende carte adatte alle attività di progettazione di opere estese

sul territorio e di pianificazione urbanistica, da cui il nome di carte tecniche.

Sono adatte anche a fare da base per vari tipi di carte tematiche.

CTR 1:50.000

CTR 1:10.000

CTR 1:5.000

Il disegno e i simboli: la LegendaIl disegno e i simboli: la legenda

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Paesaggio naturale:

- Elementi relativi alla geomorfologia e al rilievo

- Elementi relativi all’idrologia

- Elementi relativi alla vegetazione

Paesaggio umano:

-Costruzioni e centri abitati

-Vie di comunicazione

-Irrigazioni e colture

Orografia

Mucchi di talpa o pan di zucchero

Le curve di livello (Isoipse)

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Esempio di costruzione di

un profilo altimetrico

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geotopo caratteristico, costituito da

sabbie, argille e ghiaie stratificate, alte

fino a un centinaio di metri, di forme

diversificate, intercalate da profonde

gole. Queste sono il risultato

dell'erosione dei sedimenti pliocenici

lacustri da parte degli agenti atmosferici

e dei corsi d'acqua.

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I calanchi sono un fenomeno

geomorfologico di erosione

del terreno che si produce

per l'effetto di dilavamento

delle acque su rocce

argillose degradate, con

scarsa copertura vegetale

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Idrografia

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Vegetazione spontanea

Costruzioni

e centri abitati

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Coltivazioni

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Saper interpretare il paesaggio

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Ambiente litoraneo marino con dune (Sicilia)

Dune sabbiose

Aumento graduale di pendenza

Oliveti e vigneti

Ambiente di pianura sovralluvionale ed alture isolate (maremma)

poderi

alveo fiume Ombrone

piccolo dislivellocon vigneti e ulivi

fitta rete di canali e trama viaria

bosco ceduo

Ambiente di bonifica (presso Piombino)

Fossi di bonificae acquitrini

Viabilità e ferrovia

Bosco ceduo

Ambiente della pianura padana

Ambiente di pianura a campi e prati (Piacenza)

Ambiente carsico (Gorizia)

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Ambiente a calanchi (Sicilia)

Ambiente caratterizzato da un’orografia a terrazzi (La Spezia)

Ambiente vulcanico

Ambiente relativo ai ghiacciai alpini (Bolzano)