Il vino è ...nutrimento

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Il vino è …Nutrimento

Classi II A

Lavoro preparato per l’EXPO del 2015

Dall’uva

al vino

La Vite

Non solo

vigneti

Effetti del vino

LA VITE IN ITALIA E IN EUROPALa vite è una pianta antichissima che da milioni di anni è

presente nelle zone temperate del pianeta; solo da qualchemigliaio di anni però si è cominciato a produrre vino. Oggil'Italia è il primo paese viticolo del mondo e l'Europa

detiene l'80% della produzione mondiale.

IL CICLO DELLA VITEIl lavoro nel vigneto segue il ciclo naturale della vite, che passadalla dormienza invernale alla crescita ed alla fiorituraprimaverile, dalla maturazione degli acini in estate alla perditadelle foglie in autunno, per poi ritornare al riposo invernale.

COLTIVAZIONE DELLA VITE:

IL VIGNETO

In un clima come il nostro l’impianto è fatto, disolito, in inverno in modo che le giovani vitidette anche “barbatelle” abbiano il tempo diattecchire bene, senza rischi di siccità.

CURA DELLA VIGNA

Durante l’anno si succedono diversi lavori per accudire al meglio la vigna.

POTATURA

La potatura è da praticare almeno due volte all'anno.La prima durante lo sviluppo (in piena primavera),dove vanno eliminate gran parte delle gemmevegetative che non influiscono sulla produzione,mentre la seconda nel periodo invernale che prevedeprincipalmente operazioni di cimatura, per rallentarelo sviluppo dei germogli e favorire l'ingrossamentodegli acini.

Si tratta di inserire nel terreno circostante la vitedei paletti di legno collegandoli tra loro con del filodi ferro zincato per consentire alla pianta man mano

che cresce di arrampicarsi.

PALIZZATURA

Il terreno che ospita la vite deve essere benconcimato con foglie decomposte e torba sminuzzata(concime naturale) e concimi a base di zolfonebulizzato per prevenire eventuali malattie dellavite.

CONCIMAZIONE

La defogliatura è importante soprattutto perprevenire marciumi del grappolo, che possonosubentrare per umidità eccessiva intorno al frutto.

DEFOGLIATURA

Per produrre uva di qualità è necessario che ognisingola pianta non abbia una produzione troppoelevata. Per questo, quando l’uva è ancora verde , si

diradano i grappoli, eliminando quelli in eccesso.

DIRADAMENTO

Le parti della vite

I TRALCI

Il ramo della vite è il TRALCIO. E’ di colore marroneperché è legnoso e diventa verde all’estremità.

I VITICCI

I VITICCI o CIRRI sono foglie con funzione di

sostegno che permettono alla pianta di aggrapparsiad altre piante o a sostegni vari. Sono caratteristici dipiante con il fusto gracile, come la vite, che da solenon riescono a mantenersi in posizione eretta.

I PAMPINII PAMPINI sono le foglie della vite. Sono moltograndi, di forma palmata, con i bordi seghettati.Toccandole con le mani si può constatare che sonosottili e che la pagina superiore è morbida, quasivellutata, mentre la pagina inferiore è ruvida epiena di nervature.

I FIORI

I FIORI DI VITE sono raggruppati in infiorescenze apannocchia, dapprima erette e solo successiva-mente pendule. Sono verdi, piccoli e pocoappariscenti.

IL RASPOIl RASPO è la struttura legnosa che sostiene gliacini ed è attaccato al tralcio della vite. E’ costituitoda un peduncolo (parte iniziale) che si biforca in unasse centrale e in assi secondari, detti rachilli. Si

elimina prima della pigiatura tramite le macchinediraspatrici.

I FRUTTI

L’ACINO è il frutto della vite ed è una bacca dicolore variabile dal giallo paglierino al verdastro,dal rosa al rosso, dal viola al nero. Il colorecambia in funzione della specie considerata, dellecondizioni ambientali e dall’esposizione solare.

Analizzando un acino

più da vicino…

LA BUCCIA

La BUCCIA è una componente importantecaratterizzata dal colore e dagli aromi.Essa produce la pruina.

LA PRUINALa PRUINA è una sostanza cerosa che ricopre la buccia dell’acino. Ha funzioni protettive dai raggi ultravioletti e impedisce l'eccessiva disidratazione. La sua funzione principale, però, è quella di trattenere i microrganismi portati dal vento o dagli insetti che rendono possibile la fermentazione del mosto.

LA POLPALa POLPA è divisa in due parti:

• la più esterna, più abbondante, è ricca di zuccheri

(glucosio e fruttosio);

• la più interna che circonda i vinaccioli (o semi

della vite) contiene meno zuccheri ma è

più ricca in acidi (tartarico, malico e citrico).

I VINACCIOLIIl VINACCIOLO è il seme dell'acino dell‘uva. Lacaratteristica fondamentale dei vinaccioli è l'elevatocontenuto di polifenoli e di olii. Questo li rende unafonte preziosa per la produzione di antiossidanti. Ivinaccioli vengono impiegati anche durante ilprocesso di produzione del vino in quanto sonoresponsabili insieme alle bucce del rilascio dipolifenoli.

C U R I O S I T A’

Gli acini possono contenere alcuni semi incastonatinella polpa che sono potenzialmente tossici in quantitàelevate per la presenza di acido cianidrico.

THE END

Classe II A

Annalisa e Luana, Marta, Veronica

Dall’uva

al vino

La Vite

Non solo

vigneti

Effetti del vino

NON SOLO VIGNETI

Il territorio italiano è molto vario e

talvolta impervio, eppure gli abitanti del

luogo hanno trovato metodi sapienti e

talvolta spettacolari per coltivare la vite,

producendo vini di eccellenza.

NON SOLO vigneti

Lo ZibibboLo zibibbo è sia il nome di un vitignosia del vino dolce che se ne ottiene.

E’ un vino giallo paglierino carico con riflessi dorati, dolce

e con elevato grado alcolico dal caratteristico profumo

Lo zibibbo è un prodotto tipicodell’isola di Pantelleria

Viene prodotta da

una agricoltura

sapiente e faticosa

capace di

sopravvivere nei

secoli in una terra

arida e difficile

La vite ad alberello di uve ZibibboPATRIMONIO DELL’UNESCO

L'Assemblea generale dell'Unesco,

il 24 novembre 2014, a Parigi ha

iscritto la pratica agricola della vite ad

alberello di uve Zibibbo di Pantelleria

tra i beni immateriali dell'umanità.

Per la prima volta l'alto organismo

internazionale attribuisce il

riconoscimento a una pratica agricola

Il furore

Il Furore

bianco è il

simbolo di

una

viticoltura

eroica,

praticata

nelle zone

impervie della

costiera

Amalfitana…

… in minuscoli

fazzoletti di

terra strappati

alle

montagne,

alle rocce, al

mare, dove

ogni

vendemmia è

un atto di

fatica e

amore.

I tipici sostegni delle vigne in costa d’Amalfi

Il Carema

è un vino che nasce sulle rocce

moreniche della provincia di Torino,

sulle pendici del monte Maletto tra i

350 e 700 metri di altitudine. grazie

a un duro lavoro di terrazzamento a

secco

I vigneti di Carema sono deisuggestivi pergolati, sopra laviva roccia, con sostegni dipietra tronco-conici « i pilun»

Carema, dove le vigne diventano architettura

Vitigno su colonne di pietra

Asprinio d’Aversa

Il sistema diallevamentodell’asprinio,detto“AlberataAversana” èuno dei piùstraordinari erari al mondo.

Alberata Aversana

I tralci di vite siappoggiano aglialberi di pioppo, che fungono da sostegno, cresconoinnalzandosianche oltre i 10-15 metri di altezza ed a festoni.

Le viti vengono chiamate "maritate" poiché si appoggiano ai pioppi. Il vino acquisisce caratteristiche particolari, come alta acidità e poca alcolicità.

Lo Sciacchetrà

è un vino giallo ambrato, aromatico, dolce…

Le uve vengono lasciate adappassire naturalmenteper circa due mesi suigraticci. La fermentazioneinizia sulle bucce eprosegue con l’ affinamentoper circa 16 mesi.

…nasce dai celebri terrazzamenti delle Cinque Terre.

Le uve sono meticolosamente selezionate.

Una curiosità: a Copertino l’unica vigna al mondo che sorge sui bastioni di un castello

Lungo le mura del castello militare angioino di

Copertino, provincia di Lecce, è stato impiantato

un vigneto di Negroamaro Cannellino con

l’intento di valorizzare tale monumento.

Si è ripristinata sui bastioni un’antica coltura che

un tempo serviva per sfamare le truppe.

THE END

CLASSE 2° A

HANNO COLLABORATO: MATILDE,MATTIA,MICHELE, ALESSIA,SERENA

Dall’uva

al vino

La Vite

Non solo

vigneti

Effetti del vino

L’UVA E’ il frutto della viteEssa è un raggruppamento di frutti, detto grappolo; viene utilizzata soprattutto per produrre il VINO e in questo caso si parla di uva da vino, altrimenti viene utilizzata come uva

da tavola, uva passa o succo d’ uva.

FASI DI PASSAGGIO TRADIZIONALI DALL’ UVA AL VINO1-VENDEMMIA

2-PIGIATURA

3-DOPO IL MOSTO…

4-FERMENTAZIONE

5-TRAVASO A FINE FERMENTAZIONE ALCOLICA

6-IMBOTTIGLIAMENTO

LA VENDEMMIAè il processo di raccolta dell’ uva destinata alla vinificazione.

LA RACCOLTA• La prima fase della vendemmia consiste nella

raccolta dei grappoli. E’ fondamentale che passi meno tempo possibile tra la raccolta e la pigiatura, per evitare che gli acini si deteriorino

LA PIGIATURA La prima operazione è la pigiatura che, se lenta o veloce, energica o leggera, conferirà al vino differenti caratteristiche.

LA PIGIATURA TRADIZIONALE

TORCHIOEd ecco il torchio uno speciale attrezzo per

la pigiatura

Una volta ottenuto il mosto…

VINO BIANCO:

Una volta ottenuto il mosto per il vino bianco si dovrà procedere con lo sgrondamento che consiste nella separazione delle bucce e dei vinaccioli.

Una volta ottenuto il mosto…VINO ROSSO:

Nel vino rosso invece le bucce e i vinaccioli vengono lasciate a contatto con il mosto.

FERMENTAZIONE ALCOLICALa fermentazione è un processo che trasforma il mosto in vino.

Esso è dovuto all’azione di microrganismi, presenti sulla buccia del chicco d’uva.

La prima fase della fermentazione è tumultuosa e dura 7 – 10 giorni .

La seconda fase è lenta e dura 1-3 mesi dove finisce la trasformazione degli zuccheri residui in alcool.

I microrganismi della fermentazione

I saccaromiceti (lievito di birra) sono funghi unicellulari eucarioti che si riproducono per gemmazione. In condizione di anaerobiosi (assenza di ossigeno) trasformano gli zuccheri: glucosio e fruttosio in alcol etilico e anidride carbonica, ottenendo energia per le loro funzioni vitali.Furono scoperti da Louis Pasteur nel 1857.

LA FORMULA DELLA FERMENTAZIONE

BATTERI LATTICI

• Con la svinatura ossia separazione del vino dalle vinacce e dalle fecce, la fermentazione alcolica riprende in modo lento, seguita da quella malo-lattica, fondamentale per la qualita del vino. Quest’ultima e attuata dai batteri lattici.

Perché la malo-lattica è utile?

•Riduce l’acidità

•Produce CO2 (effervescenza)

•Un acido allappante come il malato e sostituito con

un acido dal gusto gentile come l’acido lattico

•Migliora l’aroma: aumenta la complessità del vino

•Essenziale per affinamento della qualità del vino

•Aumenta la stabilità batterica del prodotto

IL TRAVASO DEL VINO

POMPA

L’IMBOTTIGLIAMENTOL’imbottigliamento è la fase di passaggio dalla damigiana alla bottiglia, le immagini rappresentano questo passaggio

THE END

Classe II A

Valeria, Claudia, Beatrice, Aya, Viola

Dall’uva

al vino

La Vite

Non solo

vigneti

Effetti del vino

OKKO

IL METABOLISMO DELL’ALCOL

ELIMINAZIONE

il 10 % VIENE ELIMINATO

DIRETTAMENTEATTRAVERSO

il RESPIRO, il SUDORE, l’URINA e il

LATTE MATERNOil 90% VIENE ELIMINATO

ATTRAVERSO

il FEGATO

tramite l’enzima

ALCOL DEIDROGENASI

I bambini e gli adolescenti

sono carenti dell’enzima

alcol-deidrogenasi, anche

una modesta dose di alcol

può causare intossicazione e

coma etilico.

Il vino deve essere bevuto solo dagli adulti

Da uso ad abuso

EFFETTI NEGATIVI del vino:

Il vino è un alimento?

Non fa bene alla linea

Un litro di vino

equivale a …

… 750 kcal

Altera la percezione …

… quindi causa incidenti

Crea dipendenza

Causa danni agli organi

AL CERVELLO AL FEGATO

Il vino deve essere sempre

usato con moderazione

Gli Effetti Positivi

Il vino favorisce il buon umore

Favorice l’eliminazione dell’Helicobacter pylori dalla mucosa gastrica

La molecola del Resveratrolo

Rallenta l’invecchiamento

Fa bene ai capelli e alla pelle

fine

Classe II AHanno collaborato:Luca, Riccardo, Estefano, Fabio