Post on 12-Jan-2017
Il Software e i Sistemi Informativi beni intangibili dell’Azienda
La convergenza tra misurazioni tecniche e principi contabili per una corretta valutazione degli asset
GUFPI-ISMA -- 2° #Evento Metrico 2016 - 20/10/2016 Salerno
Michele Canalini
Email: mrf.canalini@gmail.com
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Premessa
Le norme e i principi contabili relativi alla valutazione degli intangibili stanno
subendo forti critiche per l’inadeguatezza ad individuare un valore effettivo di
Bilancio che in una economia della conoscenza diventano invece di
fondamentale importanza per l’azienda e fattore critico di successo.
Dall’altro lato, esistono una serie di metodologie e standard tecnici in grado di
misurare e valutare i più classici asset intangibili di un’azienda: il software, i
dati, i siti web, ecc.
Con questa iniziativa/presentazione si vuole cercare di approfondire la
tematica e far parlare i due mondi, consentendo da un lato di sviluppare la
capitalizzazione delle aziende innovative, dall’altro la diffusione di opportunità
di lavoro per specialisti e analisti tecnici e contabili.
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Introduzione Il software, le basi dati aziendali, i contratti di servizio IT, costituiscono ormai
parte integrante dell’identità aziendale, pur essendo per loro natura asset
intangibili. La loro corretta valutazione, oltre ad avere tradizionali implicazioni
contabili e di bilancio, avrà sempre maggiore importanza al fine di una
valutazione complessiva dell’azienda ai fini economici, finanziari ed operativi.
Tuttavia, esiste una certa distanza tra le valutazioni basate sull’Impairment
Test e sui principi contabili internazionali (IAS), e le metodologie di misurazione
tecnico/qualitativa quali ad esempio la function point analysis proprie
dell’ingegneria del software.
L’obiettivo di questa presentazione è quella di stimolare delle riflessioni al fine
di armonizzare aspetti tecnici e aspetti contabili trovando punti di contatto e
rendendo le valutazioni degli intangibili quanto più standard possibile.
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Le valutazioni contabili degli intangibili
L’individuazione di un asset intangibile: i criteri
Un asset intangibile è quantificabile contabilmente se:
- presenta una autonoma identificabilità
- è possibile esercitare un controllo
- capace di generare benefici economici futuri
Norme contabili nazionali di valutazione degli intangibili: il codice civile
- il valore del bene va iscritto in bilancio al costo storico
- rivalutazione dei beni non consentita
- svalutazioni da giustificare I principi contabili internazionali: IAS
- IAS 36 - Impairment of Assets
- IAS 38 - Intangible Assets
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Limiti delle attuali normative contabili 1/2
Limitazioni contabili al costo storico del bene
Principi contabili
Calcolo degli asset al costo storico
Presenza di un mercato di riferimento
Manutenzioni considerate costi annuali
Metodologia (IFPUG,...)
Il FP consente di valutare “dinamicamente” un
asset di tipo sw applicativo
Per il FP esistono quotazioni economiche, in
evidenze pubbliche (B.d.A.di gare), offerte
pubbliche, prassi, ecc.
La metodologia consente di individuare le
manutenzioni (ADD, CHG) che spesso portano
a veri e propri innalzamenti di valore
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Limiti delle attuali normative contabili 2/2
Impossibilità di rivalutazioni, se non per
i casi di operazioni straordinarie (M&A,
fusioni, ecc.) La normativa non prevede la possibilità di rivalutazione dei beni intangibili a bilancio a tutela degli azionisti. Va comunque considerato e valutato in occasione di operazioni straordinarie. Nelle operazioni straordinarie, i beni vengono sicuramente considerati, misurati e stimati economicamente, ma probabilmente questa stima viene falsata dall’aspetto “negoziale” che in questi casi è un aspetto determinante.
Il sistema del rating per l’accesso al
credito in uso nelle banche e istituzioni
finanziarie Nell’erogazione del credito, le Banche si basano su criteri di
valutazione spesso basati su analisi di bilancio.
E’ stata ampiamente dimostrata la necessità di integrare
queste analisi con elementi di valutazione meno astratti, e
più legati alle caratteristiche operative di un asset e la sua
capacità a produrre reddito.
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La manutenzione è costo operativo? 1/2
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Considerare gli interventi successivi sul software già acquisito (comprato o realizzato in
house) come mero costo annuale potrebbe essere fuorviante.
A seconda della tipologia di intervento manutentivo, si potrebbe determinare o meno un
incremento del valore intrinseco del software.
La manutenzione è costo operativo? 2/2
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La manutenzione è un ‘servizio’ -
progetti a ‘Zero FP’ - ‘valore’
(FUR+NFR)
Garanzia + Utilità = Valore
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I ‘servizi’ sono erogati
tramite prodotti e spesso
coincidono (il prodotto ‘è’ il
servizio compra-venduto
tra le parti)
FUR e NFR sono nel mondo
servizi (es: ITIL, ISO 20K)
rispettivamente ‘Utilità’ e
‘Garanzia’ – gli aspetti di
percezione/satisfaction
sono nella ‘Warranty’ (NFR)
à riportando il tutto al
mondo software, cfr.
ISO/IEC 25010:2011
Le nuove esigenze della economia digitale In un’economia sempre più digitale, gli asset intangibili sono sempre più determinanti nella
capitalizzazione e corretta valutazione delle Aziende.
Inoltre, i beni immateriali costituiscono oggi più che mai fattori di successo.
Economia
dell’Algoritmo
Data Centric
Organization
Beni Intangibili
Software
Database
Contratti
Siti Web e SN
Marchio e Reputation
Fattori di successo
Learning organization
Automazione processi
Riduzione dei rischi
Marketing
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La valutazione tecnica in ottica contabile
Beni intangibili Economico/contabile Tecnico/metodologico
software costo storico
vita media
evoluzioni come costo operativo
valutazione in FP dinamica nel tempo
riferibilità a mercato e quotazioni
costi evolutivi (NFR/SNAP...) aumentano valore
dati e il database se comprati al costo storico qualità dei dati
NFR/SNAP per valutare analytics (DWH,...)
siti web trattati in modo autonomo SIC-6 v. software
social network-online reputation possibile trattamento assimilabile al marchio v. dati e/o marchi
valore dei contratti scarsa considerazione valutativa
(avviamento)
aderenza a dettami metodologici
best practices - rating dei contratti
riduzione rischi (SL deteriorati, contenzioso,...)
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Proposte di integrazione tra Principi e prassi contabili e standard tecnici Con questa iniziativa non ci si pone l’obiettivo (troppo ambizioso) di intervenire
su principi contabili e loro interpretazione, ma piuttosto stimolare un dialogo tra
associazioni per la misurazione tecnica degli intangibili (come il GUFPI-ISMA), e
le associazioni dedicate alla applicazione concreta dei principi contabili.
Questa sinergia sarà utile anche per assolvere all’esigenza di supportare le
valutazioni economiche finanziarie, proprie degli economisti d’azienda, con le
valutazioni tecniche che professionisti aderenti ad organizzazioni
internazionalmente riconosciute (con i loro standard) potranno predisporre.
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La comunicazione del valore dei beni immateriali e l’integrazione nel Bilancio aziendale
L’obiettivo è quello di giungere a delle forme di rappresentazione standard degli
intangibili, sotto opportune “categorizzazioni” tecniche universalmente
riconosciute, e che diano comunque una forza comunicativa del valore
“intangibile” dell’azienda:
documenti di bilancio (Nota e relazione al Bilancio);
documentazione per operazioni straordinarie (Perizie).
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Bilanci di sostenibilità e rappresentazioni metodologiche (1/3)
Visti i limiti dei bilanci economico-contabili tradizionali, si è negli ultimi anni
affermata una prassi di stesura di bilanci c.d. sociali che integrano, con
strumenti metodologici, le informazioni base.
Pur con una produzione assolutamente copiosa e soggettiva (e soprattutto lungi
da essere considerati diffusi e riconosciuti a livello mondiale), gli standard
metodologici possono essere raggruppati con il seguente criterio:
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1. strumenti finanziari, che utilizzano:
a. il valore di mercato dell’azienda
i. Tobin’s Q
ii. Market-to-book Value
iii. Knowledge Capital Earnings
iv. Investor Assigned Market Value - IAMVTM
b. i valori presenti nel bilancio di esercizio
i. Economic Value Added
ii. Human Resource Cost and Accounting
iii. Calculated Intangible Value
c. l’attualizzazione degli specifici flussi finanziari futuri generati dagli intangibili
i. Total Value Creation - TVCTM
ii. Value Explorer
iii. Intellectual Asset Valuation
iv. Inclusive Valuation Methodology - IVM
Bilanci di sostenibilità e rappresentazioni metodologiche (2/3)
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2. strumenti non finanziari, che non consentono di stabilire il valore finanziario delle
risorse intangibili, ma possono portare alla determinazione di un indice espressivo
della quantità di risorse intangibili:
i. IC Index
ii. Value Chain ScoreboardTM
iii. Skandia Navigator
iv. Balanced Scorecards
v. Intangible Asset Monitor
vi. IC Audit Model
vii. Value Chain Scoreboard
Da verificare lo standard ISO 55000:2014.
Bilanci di sostenibilità e rappresentazioni metodologiche (3/3)
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COTEC - “La valorizzazione degli asset immateriali delle aziende: esigenze,
vincoli, soluzioni” - Luglio 2015
Antonio Ballarin - “La conoscenza e la sua gestione. Motivazioni economiche,
modelli organizzativi e sistemi automatici- Appendice 1: Metodologie per la
valutazione del capitale intangibile” - Quaderni Consip - XI/2007
Luigi Guatri e Mauro Bini - “Nuovo trattato sulla valutazione delle aziende”
GUFPI-ISMA - “Principi, Assunzioni & Best Practices Contrattuali” - Vol. 01,
Febbraio 2016
Bibliografia
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