IL RUOLO DELL'INFERMIERE IN UN OSPEDALE SENZA … · “L’assistenza infermieristica preventiva,...

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IL RUOLO

DELL'INFERMIERE

IN UN OSPEDALE

SENZA DOLORE

Suor Antonella Guarini

...definisce il dolore : “

esperienza sensoriale ed

emotiva spiacevole, associata

ad un danno tissutale

potenziale e reale, o descritta in

relazione a tale danno”.

O.M.S.

LEGGE 15 MARZO 2010 n. 38Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla

terapia del dolore

ART. 1. ...tutela il diritto del cittadino ad

accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore.

Comma 3.

Assicurare un programma di cura

individuale per il malato e per la sua

famiglia

LEGGE 15 MARZO 2010 n. 38Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla

terapia del dolore

Art. 2

... per “terapia del dolore” s'intende:

…interventi diagnostici e terapeutici volti a individuare e

applicare alle forme morbose croniche, idonee e

appropriate terapie farmacologiche, chirurgiche,

strumentali, psicologiche e riabilitative, allo scopo di

elaborare idonei percorsi diagnostico-terapeutici per

la soppressione e il controllo del dolore

LEGGE 15 MARZO 2010 n. 38Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla

terapia del dolore

Art. 2

... per “terapia del dolore” s'intende:

…interventi diagnostici e terapeutici volti a individuare e

applicare alle forme morbose croniche, idonee e

appropriate terapie farmacologiche, chirurgiche,

strumentali, psicologiche e riabilitative, allo scopo di

elaborare idonei percorsi diagnostico-terapeutici per

la soppressione e il controllo del dolore

LEGGE 15 MARZO 2010 n. 38Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla

terapia del dolore

D. M. 739/94Profilo dell’infermiere

“L’assistenza infermieristica

preventiva, curativa, palliativa e

riabilitativa è di natura tecnica,

relazionale, educativa.”

L’infermiere è chiamato a….L’infermiere è chiamato a….

PREVEDEREPREVEDERE

SCEGLIERESCEGLIERE

I bisogni e/o potenziali della persona assistita

cioè decidere le azioni miglioriper favorire il benessere

e l’autonomia della persona

L’infermiere è chiamato a….L’infermiere è chiamato a….

AGIREAGIRE

VALUTARE I VALUTARE I RISULTATIRISULTATI

ovvero mettere in atto interventi ovvero mettere in atto interventi di comprovata efficacia di comprovata efficacia

e con abilità tecnicae con abilità tecnicae relazionalee relazionale

ovvero, l’esito definitivo e ovvero, l’esito definitivo e conclusivo di un’azione, conclusivo di un’azione,

un’attività o una proceduraun’attività o una procedura

Art. 3

La responsabilità dell'infermiere consiste

nell'assistere, nel curare e nel prendersi

cura della persona.......

CODICE DEONTOLOGICO DEL'INFERMIERE ( 2009)

CODICE DEONTOLOGICO DEL'INFERMIERE ( 2009)CODICE DEONTOLOGICO DEL'INFERMIERE ( 2009)

Art. 34

L'infermiere si attiva per prevenire e

contrastare il dolore e alleviare la

sofferenza.

Art. 35

L'infermiere presta

assistenza...riconoscendo l'importanza

della palliazione e del conforto ambientale,

fisico, psicologico, relazionale, spirituale.

CODICE DEONTOLOGICO DEL'INFERMIERE ( 2009)

Obiettivo di tutto il

processo

assistenziale è il

prendersi cura della

persona!

L’OSPEDALE E’ LUOGO DI SOFFERENZA FISICA

Dolore post-operatorioDolore da partoDolore da procedure diagnosticheDolore da procedure terapeuticheDolore post-traumaticoDolore nel paziente affetto da neoplasiaEtc,etc

…”la tragedia del dolore inutile” (Melzack)

IL DOLORE

Il paziente spesso è prostrato, sfinito da Il paziente spesso è prostrato, sfinito da

un dolore incessante che dura da giorni, a un dolore incessante che dura da giorni, a

volte da mesi, e mal controllato. La sua volte da mesi, e mal controllato. La sua

vita “non ha più alcun senso”; il dolore vita “non ha più alcun senso”; il dolore

fisico lo ha invaso anche nella sfera fisico lo ha invaso anche nella sfera

psichica.psichica.

Tra le teorie che considerano fondativo il Tra le teorie che considerano fondativo il

concetto di bisogno vi è quella che include concetto di bisogno vi è quella che include

nella propria tassonomia la definizione di nella propria tassonomia la definizione di

““BISOGNO DI LIBERTA' DAL BISOGNO DI LIBERTA' DAL

DOLOREDOLORE””

Tali autrici considerano il dolore come autonomo problema di salute di competenza infermieristica.

( Yura H. e Walsh M.B. )

…come eliminarlo?

Trattamento farmacologico

Trattamento non farmacologico

IL DOL

ORE

IL DOLORE

Trattamento non farmacologico del dolore

Ridurre la Ridurre la dose di dose di

analgesiaanalgesia

Minimizzare Minimizzare gli effetti gli effetti collateralicollaterali

Il suo uso può...Il suo uso può...

Trattamento non farmacologico del dolore

FisicoFisico:: massaggio, applicazione di calore o

di freddo, TENS, agopuntura, corretta

postura;

CognitivoCognitivo:: distrazione, musicoterapia, distrazione, musicoterapia,

psicoterapia;psicoterapia;

ComportamentaleComportamentale:: rilassamento, esercizi.rilassamento, esercizi.

Trattamento non farmacologico del dolore

Trattamento non farmacologico del dolore

Il senso tattile ci dà Il senso tattile ci dà

la consapevolezza di la consapevolezza di

noi stessi e degli noi stessi e degli

altri, e toccare la altri, e toccare la

persona vuol dire persona vuol dire

ridurre la distanza ridurre la distanza

tra gli individui.tra gli individui.

MASSAGGIO…

MASSAGGIO…

Trattamento non farmacologico del dolore

Il Contatto Fisico

“E’ importante sensibilizzare i

professionisti della salute ad una

dimensione dell’approccio umano che

comprenda l’incontro tattile, aiutarli a

prendere coscienza di tutto ciò che

entra in gioco ogni volta che si tocca

qualcuno o che qualcuno ci tocca……

…in un reparto di cure palliative il senso

del contatto è uno dei valori positivi

della terapia”. (Marie de Hennejel)

“...conforto ambientale, fisico....” ( Art.35 C.D.)

Trattamento non farmacologico del dolore

applicazione applicazione

di calore o di di calore o di

freddofreddo

“......conforto spirituale...” ( Art.35 C.D.)

Trattamento non farmacologico del dolore

“...conforto ambientale, fisico....” ( art. 35 C.D.)

Trattamento non farmacologico del dolore

……CORRETTA POSTURA…CORRETTA POSTURA…

“...conforto ambientale, relazionale...” ( art. 35 C.D.)

Trattamento non farmacologico del doloreRILASSAMENTORILASSAMENTO

“...conforto psicologico, relazionale...” ( art. 35 C.D.)

Trattamento non farmacologico del dolore

L’infermiere deve L’infermiere deve

creare un legame di creare un legame di

fiducia col paziente fiducia col paziente

mostrando interesse mostrando interesse

per chi gli sta di per chi gli sta di

fronte.fronte.

L’atteggiamento fondamentale L’atteggiamento fondamentale

nei confronti di una persona nei confronti di una persona

che soffre, non consiste che soffre, non consiste

nell’abbondanza di parole e nell’abbondanza di parole e

di consigli, di consigli,

ma nella disponibilità ma nella disponibilità

all’ascolto.all’ascolto.

Trattamento non farmacologico del dolore

Dobbiamo partire dal nostro metterci

““alla scuola del malato”,alla scuola del malato”, per imparare a non

pensare ad “un malato” in astratto, ma a tutte

le personele persone che vivono e soffrono situazioni

sempre singolari con malattie diverse e alle

loro famiglie.

Il dolore é inevitabile.Il dolore é inevitabile.

La sofferenza é una scelta .La sofferenza é una scelta .

““Vivere non fa male”Vivere non fa male” Carlos Drummond de AndradeCarlos Drummond de Andrade