Il Romanico. Caratteri generali

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Il romanico CARATTERI GENERALI

Chiara Bacchelli, Chiara Bacchelli, Chiara Colletta, Francesca Paesini Chiara Colletta, Francesca Paesini

Lo stile romanico si forma tra il IX e la fine del X secolo, poi si diffonde sino al termine del XII secolo in Europa.

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Per la varietà che presenta è considerato una pluralità di stili, un insieme di forme provenienti da tradizioni arabe, bizantine, persiane, egiziane , riadattate in chiave cristiana.

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Tuttavia il termine ‘romanico’ nasce solo agli inizi del XIX secolo, con i primi studi sull’arte medievale.

Contesto storico

Lo stile romanico si diffonde in contemporanea alla rinascita nelle campagne e nelle città dopo la crisi dell’anno Mille in Europa.

La qualità della vita migliora, i commerci aumentano e si hanno grandi progressi nell’agricoltura e nelle tecniche di costruzione.

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Nell’Italia settentrionale e centrale nascono i primi Comuni Nascono anche le prime università : la Schola medica salernitana, l’università di Bologna (1088), l’univerità di Napoli voluta da Federico II di Svevia, e quella di Padova. Nel sud dell’Italia sono presenti comunità arabe che conducono soprattutto studi di matematica e astronomia e influenzeranno con il loro stile esotico l’arte italiana.

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L’architettura è la testimonianza più diffusa e meglio conservata dell’arte romanica, facilmente individuabile nonostante sia stata rimaneggiata in seguito.

La scultura è presente soprattutto in sinergia con l’architettura.

La pittura è meno documentata in quanto molte opere sono andate perdute nel corso dei secoli.

Nel complesso, in Italia lo stile romanico è presente in modo consistente e con livelli di qualità molto elevati.

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In molte opere il romanico si esprime con una fantasia sfrenata, tendente al grottesco che ha affascinato e influenzato anche artisti del Novecento.Il repertorio figurativo è molto vasto e abbraccia temi diversi , religiosi e profani.

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Uno degli architetti più conosciuti e meritevoli dell’epoca è Lanfranco, noto per aver progettato il Duomo di Modena.

Negli antichi documenti a Lanfranco venne attribuito il massimo titolo di magister , cioè venne riconosciuto l’ideatore e responsabile della costruzione.

In una miniatura è rappresentato in abiti eleganti e con il bastone di comando mentre dirige i lavori dei suoi operai.

I MOSAICINei mosaici romanici è molto forte

l’influenza bizantina.

Accanto ai soggetti sacri si trovano nuovi temi:

• sia più realistici, riferiti alla natura e alla vita quotidiana come i mesi, le stagioni, il lavoro, le arti e mestieri, gli animali, le piante

• Sia più fantastici, come leggende, mostri e segni zodiacali.

Le tecniche utilizzate sono diverse, come l’opus alessandrinum, l’opus tessellatum e l’opus sectile.

Diversi mosaicisti provenivano dall’Oriente.

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LA PITTURA

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MURALEMINIATURA

SU TAVOLA

Legata alla tradizione bizantina

Poco autonomaRiconquista graduale del

volumeTecnica utilizzata: affrescoStile molto ricco di colori

Si sono tramandati i nomi dei miniatori Forma più perfezionata di pitturaLo stile varia a seconda dello scriptorium in cui sono realizzate

Il più noto è lo Scriptorium dell’Abbazia di Montecassino

Più soggetta ad andare perduta

Spesso le tavole venivano ridipinte

Genere dei crocifissi dipinti con tavole sagomate. Composizioni con Cristo al centro e storie della Passione ai lati.

Artisti più noti: Alberto Sotio, Maestro Guglielmo, Maestro della croce

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LA SCULTURA• Ha un ruolo di primo piano• E’ legata all’architettura: nelle chiese su facciate,

architravi, lunette, portali, capitelli e stipiti. • Scultori e architetti lavoravano contemporaneamente• Illustrava ai fedeli illetterati temi spirituali e religiosi• Sviluppava un itinerario liturgico itinerario liturgico che i fedeli dovevano

percorrere• Simboli con valori morali• Portali a imbuto decorati con cornici e statue• Stili locali e differenze tra gli artisti singoli• Osservazione della realtà per i dettagli• Maestri conosciuti• Spagna e Francia: HORROR VACUI (necessità di riempire

ogni spazio disponibile)• Italia: più equilibrio e armonia nello stile

ARCHITETTURA ROMANICA IN ITALIA

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In Lombardia, già dal IX secolo vengono sperimentate nuove tecniche costruttive che porteranno al Romanico.

In ogni località italiana lo stile romanico assume caratteristiche diverse determinando grande ricchezza e varietà di soluzioni.

A differenza di altri paesi come la Spagna e la Francia il Romanico italiano mantiene nel complesso i valori di equilibrio ed essenzialità classici.

Caratteristiche costanti delle chiese romaniche italiane sono:

- muri spessi, - forme massicce, - proporzioni regolari,- piante a croce latina o basilicali,- suddivisione in campate- interni con poca luce.

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Presentazione didattica realizzata presso:

a. s. 2016-2017

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