Post on 14-Jan-2017
Il romanico CARATTERI GENERALI
Chiara Bacchelli, Chiara Bacchelli, Chiara Colletta, Francesca Paesini Chiara Colletta, Francesca Paesini
Lo stile romanico si forma tra il IX e la fine del X secolo, poi si diffonde sino al termine del XII secolo in Europa.
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Per la varietà che presenta è considerato una pluralità di stili, un insieme di forme provenienti da tradizioni arabe, bizantine, persiane, egiziane , riadattate in chiave cristiana.
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Tuttavia il termine ‘romanico’ nasce solo agli inizi del XIX secolo, con i primi studi sull’arte medievale.
Contesto storico
Lo stile romanico si diffonde in contemporanea alla rinascita nelle campagne e nelle città dopo la crisi dell’anno Mille in Europa.
La qualità della vita migliora, i commerci aumentano e si hanno grandi progressi nell’agricoltura e nelle tecniche di costruzione.
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Nell’Italia settentrionale e centrale nascono i primi Comuni Nascono anche le prime università : la Schola medica salernitana, l’università di Bologna (1088), l’univerità di Napoli voluta da Federico II di Svevia, e quella di Padova. Nel sud dell’Italia sono presenti comunità arabe che conducono soprattutto studi di matematica e astronomia e influenzeranno con il loro stile esotico l’arte italiana.
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L’architettura è la testimonianza più diffusa e meglio conservata dell’arte romanica, facilmente individuabile nonostante sia stata rimaneggiata in seguito.
La scultura è presente soprattutto in sinergia con l’architettura.
La pittura è meno documentata in quanto molte opere sono andate perdute nel corso dei secoli.
Nel complesso, in Italia lo stile romanico è presente in modo consistente e con livelli di qualità molto elevati.
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In molte opere il romanico si esprime con una fantasia sfrenata, tendente al grottesco che ha affascinato e influenzato anche artisti del Novecento.Il repertorio figurativo è molto vasto e abbraccia temi diversi , religiosi e profani.
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Uno degli architetti più conosciuti e meritevoli dell’epoca è Lanfranco, noto per aver progettato il Duomo di Modena.
Negli antichi documenti a Lanfranco venne attribuito il massimo titolo di magister , cioè venne riconosciuto l’ideatore e responsabile della costruzione.
In una miniatura è rappresentato in abiti eleganti e con il bastone di comando mentre dirige i lavori dei suoi operai.
I MOSAICINei mosaici romanici è molto forte
l’influenza bizantina.
Accanto ai soggetti sacri si trovano nuovi temi:
• sia più realistici, riferiti alla natura e alla vita quotidiana come i mesi, le stagioni, il lavoro, le arti e mestieri, gli animali, le piante
• Sia più fantastici, come leggende, mostri e segni zodiacali.
Le tecniche utilizzate sono diverse, come l’opus alessandrinum, l’opus tessellatum e l’opus sectile.
Diversi mosaicisti provenivano dall’Oriente.
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LA PITTURA
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MURALEMINIATURA
SU TAVOLA
Legata alla tradizione bizantina
Poco autonomaRiconquista graduale del
volumeTecnica utilizzata: affrescoStile molto ricco di colori
Si sono tramandati i nomi dei miniatori Forma più perfezionata di pitturaLo stile varia a seconda dello scriptorium in cui sono realizzate
Il più noto è lo Scriptorium dell’Abbazia di Montecassino
Più soggetta ad andare perduta
Spesso le tavole venivano ridipinte
Genere dei crocifissi dipinti con tavole sagomate. Composizioni con Cristo al centro e storie della Passione ai lati.
Artisti più noti: Alberto Sotio, Maestro Guglielmo, Maestro della croce
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LA SCULTURA• Ha un ruolo di primo piano• E’ legata all’architettura: nelle chiese su facciate,
architravi, lunette, portali, capitelli e stipiti. • Scultori e architetti lavoravano contemporaneamente• Illustrava ai fedeli illetterati temi spirituali e religiosi• Sviluppava un itinerario liturgico itinerario liturgico che i fedeli dovevano
percorrere• Simboli con valori morali• Portali a imbuto decorati con cornici e statue• Stili locali e differenze tra gli artisti singoli• Osservazione della realtà per i dettagli• Maestri conosciuti• Spagna e Francia: HORROR VACUI (necessità di riempire
ogni spazio disponibile)• Italia: più equilibrio e armonia nello stile
ARCHITETTURA ROMANICA IN ITALIA
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In Lombardia, già dal IX secolo vengono sperimentate nuove tecniche costruttive che porteranno al Romanico.
In ogni località italiana lo stile romanico assume caratteristiche diverse determinando grande ricchezza e varietà di soluzioni.
A differenza di altri paesi come la Spagna e la Francia il Romanico italiano mantiene nel complesso i valori di equilibrio ed essenzialità classici.
Caratteristiche costanti delle chiese romaniche italiane sono:
- muri spessi, - forme massicce, - proporzioni regolari,- piante a croce latina o basilicali,- suddivisione in campate- interni con poca luce.
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Presentazione didattica realizzata presso:
a. s. 2016-2017
Progetto e ideazione: