Il Paziente in nutrizione parenterale - associazione-animo.it · Nutrizione Parenterale Nutrizione...

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Il Paziente in nutrizione parenteraleCPSI Andrea Casal – ASL Roma 2Degenza Medica - Ospedale S. Pertini

• Il sottoscritto Andrea Casal• ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo Stato-Regione

del 5 novembre 2009, •  • dichiara

• X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario

La nutrizione è l'insieme dei processi biologici che

consentono, la sopravvivenza, la crescita, lo sviluppo e

l’integrità di un organismo vivente, sulla base della

disponibilità di energia e di nutrienti

L'alimentazione consiste nell'assunzione da parte di un

organismo, degli alimenti indispensabili al suo

metabolismo e alle sue funzioni vitali quotidiane e

prende in considerazione tutte le trasformazioni fisiche,

chimiche e fisico-chimiche che i nutrienti assunti subiscono

IpernutrizioneComporta un’assunzione calorica eccessiva rispetto al fabbisogno

energetico quotidiano, con il conseguente accumulo di energia

sotto forma di aumento del tessuto adiposo

IponutrizioneComporta un’assunzione

insufficiente di nutrienti per soddisfare il fabbisogno energetico quotidiano

La Nutrizione Artificiale è una procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare integralmente i fabbisogni nutrizionali di pazienti non in

grado di alimentarsi sufficientemente per via naturale

NA

N.P.T.

N.P.P. N.P.C.

N.E.

S.N.G.P.E.G.P.E.J.

NutrizioneParenterale

NutrizioneParenterale

AMINOACIDI

GLUCOSIO

LIPIDI

VITAMINEELETTROLITI

MINERALI

OLIGO ELEMENTI

Procedura Aziendale Roma 2 - Osp. S. Pertini

Equipe

Infermiere

• Verifica• Somministrazione• Gestione della NP

che prevede l’incannulamento di una vena di medio calibro, dalla quale si può infondere

solo una soluzione a bassa osmolarità (finoa800mOsm/l)

Periferica

incannulamento di una vena di grosso calibro con un catetere la cui punta raggiunga la giunzione atrio-cavale. Si possono infondere soluzioni ad alta osmolarità. Questa via è da preferirsi sia per il motivo sopracitato ,ma anche perché può essere utilizzata per lunghi periodi

Centralee

cambio della linea infusiva

Tipi di CVP in NP: AGOCANNULA per

incannulazione di qualsiasi vena periferica

CATETERI MIDLINE per incannulare la vena basilica,sono lunghi fino al cavo ascellare. Possono rimanere in sede per un mese e possono essere posizionati da Infermieri esperti

Tipi di CVC in NP: NON TUNNELLIZZATI

raggiungono la vena cava inferiore e superiore

PICC utilizzabili per un massimo di sei mesi. Medicati ogni sette giorni salvo complicazioni.

PORT utilizzabili per diversi anni

Medicazione del sito, prevenzione e trattamento delle complicanze cutanee

J. Reason

Verifica e controllo

Le sacche di NP, preparate da un centro dedicato o industriali,

devono essere conservate ed in seguito infuse, seguendo precise

indicazioni

Non somministrare la NP tre ore prima, durante e subito dopo la

trasfusione di emoderivati

Controllare la glicemia: se > 200 mg/dl non infondere la NP

Utilizzare una pompa d’infusione o un regolatore di flusso per

controllare la velocità

Le soluzioni contenenti lipidi devono terminare 24 ore dalla prima

manipolazione

Mantenere la soluzione al riparo dalla luce con un’adeguata schermatura

perché fotosensibile (presenza di vitamine)

Giusto Paziente

Giusto Farmaco

Giusta Dose

Giusta via di somministrazione

Momento giusto

Giusta Informazione

Evitare gli errori deve diventare l’obiettivo di una

strategia organizzativa basata sul riconoscimento del valore di ogni uomo e del suo diritto

alla sicurezza a garanzia di un’assistenza di qualità

Riflettere sulle cause che possono condurre un

infermiere a commettere errori è fondamentale per diffondere la cultura della

sicurezza basata sul principio “ imparare dall’errore “

Per abbattere gli errori è necessario creare una cultura della sicurezza nel processo di cura centrato sul paziente che deve coinvolgere tutti i livelli

di management

CONCLUSIONI

“L'unico errore che non ha scuse è il cercare di nascondere o minimizzare un errore, invece di cercare di imparare il più possibile dal medesimo”.

(K. Popper)