«IL NOSTRO NO AL BULLISMO» - IISS Baldessano-Roccati · KHADIJA LAHJOUJI, ILARIA CALVI, TOMMASO...

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7 FEBBRAIO 2017

GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO

LA CLASSE II D ISTITUTO TECNICO

I.I.S. BALDESSANO-ROCCATI

PRESENTA

«IL NOSTRO NO AL BULLISMO»

(LAVORI SVOLTI NELL’A.S. 2016/2017, NELL’AMBITO DELLO

STUDIO SULLA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI,

DISCIPLINA «DIRITTO ED ECONOMIA» )

FOTO

PARTECIPANTI

Hanno partecipato al progetto :

-Bonadie Giorgia

-Pane Floriana

-Morbidelli Alessandro

-Tonelli Federico

-Gallo Fabio

Aiuta i

bulli

Amico

di

Mirko

Bullo Vittima Prof.

CIAO, SONO MIRKO, UN RAGAZZO DI 15 ANNI E

OGGI VOGLIO RACCONTARVI CIO’ CHE MI E’

ACCADUTO QUALCHE ANNO FA.

AVEVO APPENA INIZIATO LA NUOVA SCUOLA E

MI TROVAVO ABBASTANZA BENE.

ERO MOLTO TIMIDO NEI CONFRONTI DEI MIEI

NUOVI COMPAGNI, CHE AVEVANO GIA’ FATTO

AMICIZIA.

UNO DEI MIEI MIGLIORI AMICI ERA OSVALDO,

FORSE L’UNICO DELLA CLASSE.

NEL CORSO DEL TEMPO, PERO’, MOLTI MIEI COMPAGNI

HANNO INIZIATO A PRENDERMI IN GIRO, SFRUTTANDO

LA MIA TIMIDEZZA.

IN PARTICOLARE, LUCA E LA SUA AMICA ALESSIA

HANNO SEMPRE USATO PAROLE E MODI AGGRESSIVI

NEI MIEI CONFRONTI.

GIA’ DALL’INIZIO L’HO CONSIDERATA UNA FORMA DI

BULLISMO.

IO HO SEMPRE PENSATO POSITIVAMENTE E HO

CERCATO DI RISOLVERE ALLA MIA MANIERA, CIOE’

PARLANDONE, CERCANDO UN DIALOGO CON I

RAGAZZI, MA NON E’ SERVITO A NIENTE!

LORO HANNO CONTINUATO A DARMI FASTIDIO,

RUBANDOMI MERENDA E MATERIALE SCOLASTICO

E SOTTOLINEANDO OGNI MIO ERRORE.

NON SAPEVO PIU’ COSA FARE..

ERO INDECISO SU TUTTO E NON AVEVO PIU’

SICUREZZA IN NIENTE…

ALLA FINE HO CAPITO CHE BISOGNAVA PARLARNE

CON IL PROFESSOR MAX.

QUESTA E’ STATA LA DECISIONE PIU’ IMPORTANTE

DELLA MIA VITA.. IL PROFESSORE E’ RIUSCITO A

SALVARMI PARLANDONE CON I RAGAZZI E TUTTO

SI E’ CONCLUSO NEL MIGLIORE DEI MODI.

OGNUNO E’ LIBERO DI

ESSERE SE STESSO.

Il bullo ti toglie:

libertà di pensiero, di

religione, di

orientamento

sessuale.

TI SEMBRA

GIUSTO?!

Il cyberbullismo ti

imprigiona!!

OGNUNO E’

LIBERO DI

ESSERE SE

STESSO!! Con il termine bullismo si

intende l’aggressione, fisica o

verbale, da parte di una o più

persone a danni di una o più

vittime. Con il termine

cyberbullismo si intende la

molestia attraverso strumenti

informatici.

BULLISMO E CYBERBULLISMO

Il bullo viola i tuoi diritti:

VA FERMATO!

Reati ipotizzabili:

Atti persecutori (Stalking)

Calunnia

Diffamazione

Percosse

Sequestro di persona

ISTITUTO TECNICO BALDESSANO ROCCATI

KHADIJA LAHJOUJI, ILARIA CALVI,

TOMMASO SARDO, FEDERICA PAPAGNI

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

CLASSE 2^ D ITT

LA RAGAZZA IMMAGINE

Ciao sono Elisa, ho 20 anni ed abito in un piccolo paesino nei pressi di Torino.

Voglio raccontarvi la mia storia. Tutto incominciò circa 3 anni fa quando,

una sera, uno sconosciuto mi scrisse.

Ecco le conversazioni...

Rimasi stupita da quei messaggi ed anche molto spaventata. Sapevo quale sarebbero state le conseguenze di quel continuo circolare della mia foto, ma non avrei mai immaginato il modo nel quale si sarebbe sviluppata questa vicenda che ha segnato per sempre la mia vita.

Da quel giorno ricevetti vari messaggi da parte dei ragazzi del mio quartiere e della mia scuola. Molto spesso trovavo davanti casa mia dei cartelloni sui quali erano scritte delle frasi spiacevoli sul mio conto e, mentre camminavo per i corridoi del mio Istituto, sguardi indiscreti mi seguivano. Lasciai la scuola a metà anno: non riuscivo più a sostenere gli studi e i commenti maliziosi dei compagni. Ero sempre sola, venivo lasciata in disparte da tutti. Iniziai a soffrire di depressione, avevo disordini alimentari e passavo notti insonni.

Mia madre mi consigliò di andare da una psicologa per cercare di risolvere i problemi che mi affliggevano ormai da quasi un anno… Dopo varie insistenze da parte dei miei genitori, decisi che era tempo di farmi aiutare. Le sedute dalla psicologa, in effetti, mi furono di grande aiuto: ricominciai a mangiare regolarmente e presi in mano di nuovo la mia vita; mi trasferii in un'altra città per poter dimenticare più in fretta, anche se queste cose non sono mai così semplici da cancellare. Esposi anche il fatto alla polizia e fui convinta a denunciare il colpevole di quello stupido scherzo.

Un piccolo scherzo, anche se fatto senza cattiveria, potrebbe degenerare, come nel mio caso.

Fortunatamente sono riuscita a superare il problema nonostante le difficoltà, ma spesso le persone non riescono ad affrontare la continua pressione della gente che contro di loro si accanisce e, in casi estremi, ricorrono anche al suicidio.

NON FATELO! CERCATE DI SUPERARE IL PROBLEMA PARLANDONE CON QUALCUNO. SUBITO!

Classe 2D TT

Montalbano Alessandro; Achab Mohammed; Morra Valentina;

Taormina Marika; Giada Abrate

Ciao, mi chiamo Sonia e vi sto per raccontare la mia storia. Tutto ebbe inizio un anno fa, quando frequentavo la prima superiore. Conobbi un ragazzo, Luca, aveva 3 anni più di me; era molto carino. Dopo tanti tentativi, riuscii a conquistarlo.

Andava tutto a meraviglia; io e Luca ci frequentavamo.

Un giorno mi chiese una foto un po’ intima e io gliela mandai .

quale Ero la ragazza più felice del mondo, fino

a qualche giorno dopo…

Una mattina, accendendo il telefono, trovai dei

messaggi molto strani, che mi fecero venire dei dubbi. Aprendo facebook, trovai un sacco di commenti e di

insulti. Quando vidi a quale foto erano riferiti,

rimasi sbalordita e tutto il mondo mi crollò addosso.

Era stato Luca…

Ma come aveva potuto farlo?

Perché l’aveva fatto? Gli avevo fatto qualche

torto? Mi posi alcune domande…

La mia vita cambiò; non riuscivo nemmeno più ad uscire di casa. Mi vergognavo di me

stessa…

Ma un giorno venne a trovarmi Giorgio, un mio vecchio amico.

Giorgio riuscì a convincermi che parlare con qualcuno

sarebbe stata la cosa migliore. Parlai a lungo con i

miei genitori. Alla fine mi convinsero ad andare dai

carabinieri.

I carabinieri convocarono Luca, che non vedevo ormai da una settimana. Confessò tutto. Il ragazzo

di cui ero innamorata persa mi aveva messo in ridicolo davanti a migliaia di persone. Mi aveva

usata. Ma non lo avrebbe più fatto né lui né nessun altro.

Nei mesi successivi mi feci aiutare da un’associazione di «Peer Education». Mi

ascoltarono e mi aiutarono a superare questa brutta storia. Sono ragazzi un po’ più grandi di

me con i quali ho stretto amicizia.

Oggi sono entrata anche io in quella associazione, per aiutare altri giovani. Io sono tornata a vivere: frequento di nuovo la scuola. Con la mia storia spero di avervi fatto capire

che nella vita bisogna diffidare di alcune persone e, se siete vittima di bullismo o

cyberbullismo, non state zitti, ma parlate con i vostri genitori, amici e professori.

Ci sarà sempre qualcuno pronto ad ascoltarvi e offrirvi supporto!

BULLI O BOLLE ?